LA FORMULA ESATTA PER SCONFIGGERE IL DIABETE

da 12 Giu 2010Diabete

LETTERA

Carissimo VV, I miei complimenti per la schiettezza sull’argomento, per la solita indomabile grinta, per il lavoro che ci regali senza risparmiarti. Te lo auguro davvero quel paradiso dionisiaco cui aspiri!
E spero che i tuoi lettori, per riconoscenza, si impegnino davvero a divulgare i tuoi scritti, poche certe informazioni in Italia non le si trova da nessuna altra parte (e si sveglino gli editori!).

Il diabete è un argomento davvero vasto, è una patologia così diffusa che merita di essere trattata bene.
La tua tesina grintosa è per i tuoi lettori affezionati, per chi conosce quasi tutto dello stile di vita che tu stai cercando di far conoscere.
Trattasi di un articolo polemico e sfacciato contro la medicina del farmaco e tutto quello che sta dietro.
Ma se vuoi davvero che le tue idee su questo argomento specifico trovino grande diffusione, allora devi scrivere una seconda parte a completamento.

UN MANUALE ANTI-SBALZO GLICEMICO

I diabetici sono tanti e fanno una vita davvero difficile, e vengono sottoposti in continuazione ai dubbi ed alle insicurezze.
Gradirei dunque che tu scrivessi non una tesina ma una tesona, ovvero un manuale riassuntivo del come fare, un piccolo risolvi-dubbi e caccia-insicurezze.
Vogliamo aiutarli? Tu lo puoi fare molto bene.
Ecco la mia richiesta.
Scrivi qualcosa di potente ed illuminante, e saremo in molti a divulgarla.
Anche perché quello che vale per il diabete vale pure per molte altre situazioni patologiche.

TESTI INTERESSANTI SUL DIABETE, MA NON SEMPRE TRADOTTI

Esistono due bei testi ordinabili su Amazon. There is a cure for diabetes, del dr Cousens, e
The scientifically proven system for reversing diabetes without drugs, del dr Neal Barnard, ma chissà perché quesi testi nessuno li pubblica in lingua italiana.
C’è anche un dvd citato da Costamagna, Crudo e Semplice della Macro Edizioni, che fa il paio con un secondo dvd dal titolo Guarire dal cancro.

NESSUNO SPIEGA IL DETTAGLIO MA TUTTI CONVERGONO CON LA TUA SCUOLA

Resta il fatto che, a parte il bel dvd motivante e stimolante, nessuno spiega in dettaglio cosa bisogna fare per cimentarsi in questo processo guaritivo del diabete.
Nessuno lo spiega mentre, guarda caso, i passi da compiersi corrispondono esattamente allo stile di alimentazione che tu vai insegnando!
Un altro magnifico testo è The China Study di Campbell, e anche qui si va a finire immancabilmente sull’alimentazione vegana e tendenzialmente crudista.

PRENDERE IL DIABETICO PER MANO E SPIEGARGLI PER FILO E PER SEGNO

Insomma Valdo, se ne hai voglia, mettiti nei panni di un triste e stanco diabetico e rispondi ai suoi tanti quesiti.
Difendilo da tutte le stranezze fuorvianti che sente in giro, e spiegagli per filo e per segno come fare.
Digli quali sono i modi per andare sul sicuro, per procedere al ritmo giusto, e per raggiungere quella guarigione totale che spesso gli igienisti ottengono.
Nei casi più difficili, anche una notevole riduzione dell’insulina, o il limitare i tanti effetti collaterali della malattia, possono rappresentare risultati di prestigio da un lato e sospiri di sollievo da parte dei diabetici. Tutto purchè la malattia non venga più ascoltata ma curata!

ARGOMENTI DA APPROFONDIRE E SVISCERARE

A mio avviso gli argomenti da includere in questo tuo auspicabile manuale dovrebbero essere:

  • questione delle fibre e loro funzione a livello di assorbimento degli zuccheri
  • questione dell’indice glicemico (quale e quanta frutta? Cereali bianchi e cereali integrali? Cereali sì o no? Cereali con cosa?
  • relazione tra quantitativo proteico e lipidico nel sangue e assorbimento zuccheri, emoviscosità, proteine animali e vegetali a confronto
  • questione delle combinazioni alimentari, che se sono sbagliate possono abbassare l’indice glicemico, per cui va bene mescolare scorrettamente (mettere il limone dappertutto), almeno secondo i zonofili.
  • frutta e diabete, cereale e diabete, zuccheri semplici e complessi, indice e carico glicemico
  • la questione degli enzimi (il pasto che inizia sempre con un’insalata), effetti alcalinizzanti e glicemia (il dr Cousens fa mangiare 100% crudo il primo mese di transizione)
  • le patate e il diabete, carote crude e cotte, foglie verdi e frutta secca (combinazioni e quantità)
  • ci sono fasi di riassestamento? Come fare a gestire i piccoli insuccessi iniziali quando può capitare di avere sbalzi glicemici?
  • la questione del business degli integratori (anche nel filone vegano ci sono soluzioni miracolistiche al diabete e alla acidosi connessa, con magnesio, spiruline e klamath, enzimi vari, ecc)
  • il diabete e la paura (paura e confusione sul cibo da assumere, per cui occorre spiegare che sono gente normale, per cui occorre una alimentazione normale e corretta
  • ritmi giornalieri e glicemia, meglio piccoli pasti ben distribuiti?
  • frutta da sola o frutta e mandorle?
  • questione termica, la pelle, l’acqua fredda, il movimento, la gioia di tornare a vivere

UNA RIESPOSIZIONE DELL’IGIENISMO IN CHIAVE ANTIGLICEMICA

Insomma ci vorrebbe una riesposizione dell’igienismo in relazione al diabete, ossia una guida pratica passo per passo per chi vuole cimentarsi.
So che è un lavoro impegnativo, ma te la sei cercata.
So che potresti scrivere un libro intero su questo argomento, e ne sarei pure felice.
I diabetici sono tanti, e sarebbe magnifico poter dare assistenza e ottenere risultati positivi, con persone che qua e là possano confermare di essere guarite..
Sarebbe un bel punto di partenza, e ci darebbe molto entusiasmo.
Sono pronto a divulgare al massimo questo tuo testo.
Ti abbraccio e ti sostengo con tutto il mio essere.
Dionisio da Torino

*****

RISPOSTA

UN FIUME IN PIENA

Ciao Dionisio, tra gli ormai tanti lettori che mi seguono, tu hai davvero delle qualità particolari.
A volte stai tranquillo e pacifico per mesi, ma quando salti fuori diventi un vulcano in eruzione, un ciclone delle Azzorre.
Sei un Po in piena che sgorga dalle Alpi del tuo Piemonte per invadere ed allagare l’intera Padania ed anche di più.
Hai le qualità rare del segugio scientifico, mai contento di quello che offre il convento e sempre alla ricerca di approfondimenti.
È per me un onore annoverarti tra gli amici più stretti.

NON SEI IL CLASSICO STUDENTE DI MEDICINA

Tu non sei il banale studente di medicina che trangugia tutto senza fiatare, che assorbe passivamente i tomi e le dispense e punta al 30 e lode, ed alla laurea col massimo dei voti.
Non sei nemmeno il ricercatore sponsorizzato dalla Coca-cola o dalla Kraft, che punta a svolgere il suo compitino in modo forbito ed addomesticato per la gioia dell’ateneo e i premi dell’industria.

SEI UN VERO RICERCATORE SCIENTIFICO INDIPENDENTE E TRASPARENTE

Pur essendo impegnato in esami e tesi sotto-laurea, tu ti stai dannando a fare vera ricerca fuori dal seminato e fuori dalle righe, come sanno fare solo i veri scienziati.
Tempo da sciupare non ne hai, con una famiglia da mantenere, un bimbetto da crescere e il costo della vita che tartassa tutti, ed in particolare gli universitari privi di un reddito.
Eppure fai ricerca. Per il gusto e la passione di farlo, per la curiosità scientifica che ti arde dentro, per l’amore della verità che va cercata negli anfratti più strani e reconditi, più che nei libri di testo.
Ti do atto di questo, e stai pur certo che non sottovaluto mai i tuoi suggerimenti e le tue critiche sempre costruttive.

LA VERITÀ IGIENISTICA NON HA BISOGNO DI TROPPE SPIEGAZIONI

Quanto agli argomenti aggiuntivi che mi stai chiedendo penso di doverti dare risposta non del tutto positiva. Non è solo una questione di fatica e di tempo. Occorre piuttosto chiedersi se una cosa del genere servirebbe davvero.
Tieni presente che nessuno chiede le stesse cose a Barry Sears, che ha imbrattato mezza Italia con le sue demenziali teorie. Nessuno ha richiesto chiarimenti al guru francese della glicemia Montignac, che sta rovinando la salute a mezza Europa. Nessuno si sogna di chiedere chiarimenti ad Alberico Lemme da Desio, che sta cercando di battere i record del suo ispiratore d’oltralpe.
Tutta sta gente c’entra moltissimo col diabete, anche se non ne parla mai in modo approfondito.

BIANCO, ROSSO E NERO A VOLONTÀ. DIVIETO PER IL VERDE.

Desio sta alle porte di Milano, e il suo guru ha scritto come saprai un libro dal titolo assai esplicativo:
L’uomo che suggeriva ai ciccioni i segreti della filosofia alimentare.
Ho già scritto la tesina La trappola mortale del metodo Lemme, del 5/6/09, e non intendo fare ulteriori commenti.
Ricordo solo che la sua filosofia è basata su tre colori soltanto.
Bianco a volontà. E sta nel latte e i latticini.
Rosso a volontà. E sta nel sangue di tutte le carni di terra e di acqua.
Nero a volontà. E sta nel caffè che scorre liberamente nelle sue diete.
Cosa c’è al mondo di meglio di calar di peso mangiando l’amata cadaverina, bevendo caffè e coca-cola-zero? Verdure? Nemmeno per sogno: contengono troppo colesterolo. Vitamine C ed E? No problem: stanno nelle pillole.

LO SCOPPIO DELLA LEMMEMANIA

Qualcuno potrebbe anche mettersi a ridere.
I pazzi non stanno dentro, ma sono tutti fuori, si diceva quando esistevano i vecchi manicomi.
Alberico Lemme procede impavido per la sua strada.
È pieno di problemi e non sa più che pesci pigliare. È arrivato a 5 segretarie al centralino.
Ma non bastano. La quota clienti ha toccato quota 7000 e non tende a fermarsi.
Non serve prendere per mano nessuno. Non servono ciliegine sulla torta.
Scendere da 80 chili a 60 nel giro di 30 giorni, questa è la chiave vincente!
La Lemmemania è scoppiata e sta dilagando. Il partito delle ciccione d’Italia lo ha eletto a eroe nazionale della lotta alla ciccia, senza preoccuparsi del come e del perché la ciccia viene eliminata.

IL LORO MASSIMO SCOPO È FARCI RESTARE SENZA FIATO

L’importante per le grassottelle è sfilare scullettando senza più imbarazzi lungo le spiagge e le località di villeggiatura. Quello che succederà dopo poco importa.
Le donne occorre capirle. Il loro massimo scopo nella vita è quello di lasciare noi maschi senza fiato.
Cosa c’è di meglio di una vita snella e un petto stravolgente?
A chi interessa mai se il tuo sangue è fluido o viscoso, se il tuo cuore batte tranquillo o con strane accelerazioni? A chi interessano mai le condizioni della tua anima, e i tuoi buoni o cattivi pensieri?
D’altra parte non possiamo lamentarci. Le pretendiamo così e loro regolarmente ci stanno.
A farci perdere la testa, e a niente altro che quello, s’intende.

C’È ANCHE IL DIMAGRIMENTO CON RINASCITA TARGATO ALBANESI

Ma non c’è solo Lemme. Se vai su internet trovi pure Albanesi.it, il sito dell’High People, che non fa decisamente per noi che siamo vegani e quindi low class people.
Anche Roberto Albanesi non ha bisogno di ciliegine sulla torta.
Promette bene e lo dice a chiare lettere: Dimagrisci e rinasci: il metodo Albanesi.
Ha tutti i numeri per fare concorrenza a Lemme.
A modo suo, Lemme le spara grosse, ma non polemizza con nessuno. Porta avanti il suo business e ne ha già fatto una produttiva industria. In questo senso, strettamente imprenditoriale, va rispettato.
Non obbliga nessuna donna a rivolgersi alle sue cure. Vengono da lui e lui le serve.
Albanesi invece pretende persino di fare opera demolitoria contro il veganismo.

MEDITATE GENTE, MENTRE SMITHFIELD, PFIZER, CREMONINI E MCDONALD’S FANNO L’OCCHIOLINO

Nel deserto culturale italiano, nel vuoto lasciato da una medicina cha ha voluto fare la monopolista, l’incontrastata prenditutto, questi fenomeni non sorprendono più di tanto.
Quello che fa più senso nel messaggio di Albanesi, è il suo penoso tentativo di atteggiarsi a ennesimo guru, cercando di barcamenarsi tra ricordi personali, ragionamenti astrusi e sciaccallaggi di cattivo gusto, coinvolgenti la povera Linda McCartney.
Meditate gente, meditate! Ammonisce Albanesi, elencando i motivi per i quali non sarà mai vegetariano, mentre gli fanno l’occhiolino Cremonini, Simmenthal e Manzotin.
Stia pur certo che, quando si accorgeranno di lui, la Kraft, ed anche i purcitàrs della Smithfield, sollecitati da quelli di Parma e San Daniele, stenderanno pure a lui un tappeto rosso.
La Pfizer poi, interessata al monopolio dell’eparina di maiale, gli inaugurerà una via in zona Atlanta.

UN MESSAGGIO OBSOLETO E CLAUDICANTE

Avevo già incontrato due anni fa le stesse vetuste tabelle e le stesse foto che accompagnano il suo claudicante messaggio, dove fa la figura di un guastatore che, forchetta e forbici in mano, e dei petardi nella tasca, cerca di scalfire e di minare la catena dell’Himalaya.
E continua imperterrito a citare la sua sfiga personale di aver conosciuto 5 amici vegetariani, che si vantavano di stare meglio di lui e che alla fine sono stati da lui superati in salute.
Una specie di disco inceppato, che ribadisce le stesse cose da anni.
Ci elenchi nome e cognome dei suoi amici e, non fosse altro che per curiosità, andremo a intervistarli, per capire come stanno in realtà le cose.

IL SUO TENTATIVO DI OLTRAGGIARE LA SCIENZA SALUTISTICA E IL VEGANISMO CHE ESSA COMPORTA PUÒ SUSCITARE SOLO UN SENTIMENTO PIETISTICO

È ovviamente liberissimo di non essere vegetariano e di pensarla come vuole.
Ma vederlo arrancare ed ansimare sulle pale del mulino a vento, per fargli invertire direzione suscita davvero sentimento pietistico.
Non ha ancora capito, questo signore, che il movimento vegano è granitico quanto e più della catena himalayana, e che le sue 10 paginette sgualcite ed obsolete, non portano certo farina al sacco dei suoi sponsorizzatori.
Né tantomeno spostano di una virgola la realtà dei fatti.

SENZA CAMBRIDGE2000, SENZA KAUTCHAKOFF E SENZA SIMONETON, NON SI VA LONTANO

Albanesi si guarda bene dal portare esperimenti epocali e di larga portata, tipo Cambridge 2000 e Oxford 2008. Forse non li conosce nemmeno.
Egli porta materiale raccogliticcio, proveniente dalla infinita serie di inutili studi-cerotto che il Codex Alimentarius ha allestito al fine di contrastare l’inarrestabile avanzata vegana.
Porta tabelle di un Walsh che valgono meno del due di briscola, essendo rivelatesi come zizzania presentata a un congresso vegetariano del 2002.
Non si rende conto che quando uno parte col piede sbagliato, non può andare lontano.
Uno che pretende di ignorare Kauchakoff e la leucocitosi, la quale scatta ad ogni pasto carneo portando i leucociti del sangue da 6000 a 18000 per mmc, non può andare lontano.
Uno che che pretende di ignorare l’ing. Paul Simoneton, che ha catalogato tutte le carni sulla fascia più patologica dello spettro elettromagnetico, non può andare lontano.

QUANDO MANCANO I FONDAMENTALI, SI POSSONO ANCHE CURARE 7000 GRASSONI, MA SCIENTIFICAMENTE E SALUTISTICAMENTE SI RIMANE NEI BASSIFONDI

Uno che pretende di ignorare che le proteine animali non vengono disgregate in aminoacidi dallo stomaco ipo-acido e fruttariano dell’uomo (10 volte meno acido cloridrico degli animali onnivori), non può andare lontano.
Uno che pretende di ignorare che il sangue fruttariano dell’uomo sta a un pH alcalino del 7.3-7.5, e che le proteine animali gli producono tremende acidificazioni, non può andare lontano.
Uno che pretende di ignorare il fatto che il disastrante acido urico delle carni e del caffè non trova nel corpo umano-fruttariano enzimi uricase atti a demolirlo, non può andare lontano.
Uno che fa finta di non sapere che l’intestino umano stralungo, involuto e grinzoso, è fatto per bruciare carboidrati e fibre intrise di succo biologico zuccherino, e non proteine costrette a restare a lungo putrefacendosi ed avvelenando il sangue, non può andare lontano.

I VEGANI SONO MEZZE SEGHE, MA SOLTANTO NELLA MENTALITÀ CONTORTA DI ALBANESI

Ma una delle battute più imbarazzanti di Albanesi, è stata quella di dire che non esistono atleti di successo in campo vegano, quando l’unica persona al mondo ad aver vinto per 6 volte consecutive il massacrante Ironman Triathon, è il vegano Dave Scott.
Quando il vegano Miles è stato campione mondiale di tennis per 10 anni.
Quando il vegano Emil Deriaz è campione mondiale di tiro alla fune.
Quando il vegano Zbysko è campione mondiale di lotta libera.
Quando il vegetariano Maurizio Zanella è celebre per scalare le montagne senza attrezzi.
Quando il vegetariano Piero Venturato è stato 2 volte campione del mondo in tutte le categorie di culturismo.
Quando il vegano Enzo Maiorca è campione mondiale di immersione.
Quando la vegana Helen Crooks, 92 anni, ha scalato il Monte Withney, 4000 mt, 26 volte.
Quando il vegano Carl Lewis, è stato campione mondiale di salto in lungo e velocità.
Quando la vegana Martina Navratilova ha vinto a 47 anni il suo 167° titolo tennistico in Australia.
Quando il vegano Edwin Moses ha vinto per 10 anni consecutivi record e medaglie mondiali nella scannante corsa 400 ostacoli.

QUESTO PARAGRAFO DICE GIÀ TUTTO

Tornando a noi, caro Dionisio, mi risulta di aver già detto molto nella tesina sul diabete, e te lo dimostro riprendendo un mio paragrafo:
Una dieta crudista-vegana-fruttariana, come quella che vado suggerendo da tempo, dove sia presente l’olio di oliva extravergine estratto a freddo, ma anche gli oli di girasole-mais-vinacciolo (sempre estratti a freddo), dove siano presenti l’avocado, le mandorle e i pinoli, e dove siano banditi del tutto i grassi animali (carne, latte, latticini, uova, pesce, crostacei, lumache, scorpioni, burro, ricotta), i prodotti industriali carichi di grassi-zuccheri-sali-uova-integratori, le bevande proibite (alcolici, caffè, the, camomille, cole, bevande gasate e dolcificate, bevande pastorizzate, Redbull), garantisce che un diabetico di tipo 2 (l’85% dei casi è del tipo 2) guarisce nel giro di pochi mesi, garantito al 100%.
Succede già da anni nelle cliniche igienistiche d’America e d’Europa, e soprattutto nei due celebri centri anti-grasso Pritikin, di Santa Monica-California e di Miami-Florida.

STIAMO ATTENTI AI FALSI PROFETI E AI VU CUMPRÀ

I diabetici non devono dunque farsi abbindolare dai falsi profeti che non mancano mai, dai venditori ambulanti e dai Vu cumprà salutistici che spuntano dietro ogni angolo.
Si ricordino di una cosa importantissima.
Più che curare la malattia, è assai più importante il ripristinare la vitalità e la reattività del corpo.
Solo con una dieta vegana-fruttariana-crudista tale obiettivo si rende possibile.
I carboidrati crudi vanno benissimo, quelli cotti e stracotti no.
Occhio dunque alla pasta, al pane, ai grissini, ai prodotti da forno o da micro-onde (eliminare il micro-onde dalle case).

UNA VENTINA DI BUONI CONSIGLI PER I DIABETICI (MA ANCHE PER GLI ALTRI)

Ma un contentino al futuro medico Dionisio, e ai diabetici del mondo, glielo devo dare.
Non una guida vera e propria ma quasi, ovvero un doppio decalogo di comportamento, sul fare non-fare, sul mangiare e non-mangiare:

  • Non mangiare se non hai fame vera. Meglio saltare il pasto.
  • Non mangiare se sei teso, stressato, affaticato, arrabbiato, triste, ansioso, preoccupato. Meglio saltare il pasto. Non mangiare prima o dopo un grosso sforzo fisico.
  • Non sgranocchiare tra un pasto e l’altro. Niente arachidi e simili, niente mentine, caramelle, biscottini, patatine, nutelle, cremine, cioccolatini, rucoline, chewing-gum, confetti, liquirizie.
    Non mangiare nulla prima di andare a letto.
  • Non bere a pasto, ma solo 3 ore dopo. Soltanto acqua non gasata, e con molta moderazione. A un
    fruttariano-crudista basta mezzo bicchiere d’acqua al giorno.
  • Mangia con moderazione. Mangiare in eccesso, rispetto alla propria dotazione di succhi gastrici,
    é causa sicura di malattia.
  • Mastica bene. Il tuo stomaco non ha denti.
  • Se sei stanco, riposati un po’ prima di mangiare. Oppure fai un bagno (sempre prima e mai dopo i pasti), oppure fai quattro passi.
  • Evita focacce, torte, budini, pasticcini, sale, pepe, zucchero, spezie, ketchup, mostarde, alcolici, nervini.
  • Evita bagni bollenti o bagni gelidi, dato che gli eccessi scioccano il corpo.
    Evita saponi profumati e shampoo, profumi e lozioni, creme, amuchine, collutori, disinfettanti,
    deodoranti, dentifrici al fluoro.
    L’acqua è il miglior solvente e ripulente per la pelle.
  • Dormi con le finestre aperte (e socchiuse d’inverno). Meglio se nudo e con la testa verso nord.
    Meglio se rilassato e in pace con te stesso e il mondo che ti circonda.
  • Evita cibi elaborati, concentrati, integrati, arricchiti, bevande raffinate, colorate, aromatizzate, zuccherate, aspartamizzate.
  • Rispetta i 3 cicli metabolici: ciclo di appropriazione cibi (ore 12- ore 8 pm), ciclo di assimilazione (ore 8 pm- ore 4 am) e ciclo di eliminazione (ore 4 am-ore 12).
  • Pranzo (ore 13) e cena (ore 19) saranno identici (variando solo i componenti singoli qualitativi), e cominceranno con un bel piattone di verdure crude più germogli, più avocado, più olive, seguite da un secondo di patate-zucche-legumi tutto cotto ai minimi termini, o da cereali tipo miglio-saraceno-orzo (integrali e cotti al dente), o da pochissima pasta integrale con molte verdure o da pizzetta vegana sottile con avocado e senza formaggio, o meglio ancora da crema di verdure crude (gaspacho). Il terzo piatto sarà costituito da una manciata di mandorle-noci-pinoli.
    Due colazioni sazianti di frutta fresca acquosa al mattino (ore 7 e ore 9) e due nel pomeriggio
    (ore 16, con mele-papaia-ananas dotati di enzimi anti-fermentanti, e ore 18, con frutti di bosco e kiwi).
    Alterna, un giorno sì e uno no, alla colazione delle 7, un centrifugato di carote-sedano-rape-bietole-patate-patatedolci-topinambur-zenzero-ananas-mele.
    Alle 11 inserisci una terza colazione per la crema di avena da fiocchi chiari rollati a freddo, intenerita con latte di cocco fresco o con latte di cereali, spargendole sopra una spruzzata di semini frantumati al pestello (sesamo, lino, finocchio, girasole, papavero, canapa, quinoa).
    Tutti i frutti vanno bene, escludendo (nella fase detossificante iniziale) i datteri-fichi-uvetta nella versione seccata, mentre fichi freschi, uva e datteri chiari e freschi (non si trovano spesso in Italia) si possono consumare senza problemi.
  • Evita carne, pesce, uova, latte, formaggi, pani commerciali bianchi.
  • Massimizza il tuo input di cibo naturale crudo sul 90%.
  • Ricordati che il cibo improprio (non della specie umana) e il cibo eccessivo diventano cibo fermentato (gli zuccheri diventano alcol) e cibo imputridito (le proteine diventano pus), cioè cibo ammalante. Attento dunque a cosa porti alla bocca.
  • Occorre sempre cibo vivo, fresco, vitale, naturale. Per vincere il gran premio ippico si dà al cavallo razioni extra di carote, avena, crusca, erba fresca e sole (non certo farina e non certo zucchero).
  • L’intera popolazione mondiale è stata abbindolata col miraggio della proteina e degli acidi grassi, tutte cose che si trovano nei quantitativi minimi, cioè ottimali, in tutto il mondo vegetale.
    Quello che ti serve invece per la salute sono i succhi zuccherini naturali. Lo zucchero vivo e fresco è
    un amico e non un nemico del diabetico.
  • Sta ovviamente lontano dal fumo, e fa molta respirazione profonda e ritmata tutti i giorni.
    Via dai cassetti di casa tutti i farmaci, le aspirine, i tranquillanti, gli analgesici, le pasticche di ogni tipo.
  • Il segreto della salute, e la chiave che porta al benessere, sono di una semplicità sconcertante.
    Basta cambiare i propri cibi da innaturali in naturali, e i nostri pensieri da negativi in positivi, e assisteremo come per incanto a un vero miracolo. Importante crederci e pazientare soprattutto nella faticosa parte iniziale.

I FOOD-ENZYME E LA ALBERO-DIPENDENZA UMANA

I food-enzyme, vitalie od enzimi cibari, hanno un ruolo determinante a supporto dei processi digestivi, come dimostrato dal prof Edward Howell.
In più vengono assorbiti nel sistema linfatico e nel sangue per integrare e supplementare il prelievo di enzimi interni, generato dai cibi cotti.
Il pancreas e il fegato degli uomini sono troppo allungati, appesantiti, sformati, ipertrofici, mentre il liquido di collegamento risulta sempre troppo viscoso e lipotossico.
Tutta colpa del cibo carneo e del cibo cotto.
Finchè l’umanità non si rende conto che siamo albero-dipendenti, cespuglio-dipendenti, germoglio-dipendenti, tubero-dipendenti, continueremo a sbattere la testa contro ogni sorta di ostacoli.

LE MALATTIE SONO TUTTE DOVUTE A CIRPI DETERIORATI DA SCELTE SBAGLIATE E FALLIMENTARI

C’è una impressionante serie di malattie renali, epatiche, glandolari, vascolari, intestinali, endocrine, autoimmuni (sclerosi, Parkinson, Alzheimer, SLA, ecc), inclusa l’artrite, il diabete, le cardiopatie e i tumori, che colpiscono l’uomo.
Nessuna di esse è dovuta a germi o virus, indipendentemente da quanto baccano faccia la monatteria medica.
Tutte sono dovute a metabolismo difettoso, a corpi deteriorati da scelte sbagliate, da cibi sbagliati, da stress, da carenza di moto e di respirazione, da carenza di aria e di sole, da gravi carenze affettive.

SANGUE VELOCE E AMORE RADIANTE ALLA BASE DELLA SALUTE UMANA

Ognuna dei trilioni di cellule del nostro corpo deve ricevere ossigeno e glucosio.
Ognuna delle nostre psicocellule dei corpi eterici ed astrali deve ricevere pensieri positivi.
Ogni funzione, ogni movimento, ogni pensiero, ogni sensazione, dipendono dalla efficace circolazione del sangue, che deve scorrere fluido e veloce, e da un bombardamento d’amore fisico e spirituale verso se stessi, verso il prossimo, verso tutti gli esseri innocenti torturati dalla barbarie umana.

Valdo Vaccaro

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Scritto da Valdo Vaccaro

Valdo Vaccaro, classe 1943, è ricercatore indipendente, divulgatore e filosofo della salute. Da sempre ha fatto della dieta vegeto-crudista tendenziale, dell’amore per gli animali e la natura un modo di essere e uno stile di vita, in tutta autonomia e libertà. Valdo ha tenuto centinaia di conferenze in giro per l’Italia e nel mondo trattando vari temi tra cui salute, etica, attualità e altro ancora. Al momento, oltre all’attività sul blog, è direttore scientifico e docente della HSU – Health Science University, la prima scuola di Igienismo Naturale Italiana.

DISCLAIMER
Valdo Vaccaro è orgogliosamente NON-medico, ma igienista e libero ricercatore. Valdo Vaccaro non visita, non prescrive e non cura. Le informazioni presenti su questo sito hanno solo scopo informativo, non intendono e non devono sostituire il parere del medico curante.

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Commenti

2 Commenti

  1. Lorenzo Lupi

    Fantastico Valdo, basterebbe questa tesina per chi è pronto a cambiare.

    Rispondi
  2. Anto

    Che ne pensa della Rivoluzione del diabete di Atkins? me ne hanno prlato, devo ancora leggerlo, credo parli dell’esatto contrario, cioè vanno bene proteine e grassi, ma non carboidrati. attendo la Sua risposta, intanto lo leggerò. Grazie.

    Rispondi

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