IMPOTENZA, RIMOZIONE PROSTATA, DISFUNZIONI ERETTILI

da 2 Mar 2012Disturbi genitourinari

LETTERA

PROSTATA ASPORTATA QUALCHE ANNO FA E CONSEGUENTI PROBLEMI DI EREZIONE

Ciao Valdo, ti seguo sul blog da un anno e mezzo, ma ti avevo sentito molto prima su Radiogamma 5, e anche letto su Disinformazione.it. Purtroppo, ancora prima di conoscerti, mi sono fatto asportare la prostata per un carcinoma. Da allora chiaramente ci sono difficoltà di erezione.

NIENTE MEDICINE MA UN PENSIERINO A INIEZIONI E AD ALTRE SOLUZIONI NON FARMACOLOGICHE

Non ho mai voluto piegarmi alle medicine. Volevo però sapere da se conosci qualcosa sulle iniezioni al pene e se hai conoscenza di soluzioni alternative innocue. Grazie se mi risponderai e continua il tuo lavoro di risveglio delle coscienze.
Antonio

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RISPOSTA

TRE MILIONI DI DEPROSTATIZZATI SIGNIFICA AUTENTICA EPIDEMIA

Ciao Antonio, Se fosse vero il problema che “Mal comune mezzo gaudio”, ti potresti anche consolare. Fai solo parte dei 3 milioni di italiani (e probabilmente dei 150 milioni a livello planetario) che hanno subito l’asportazione della prostata, perdendo la capacità erettile nel 70% dei casi. Quante di queste operazioni si potevano evitare? Meglio che non lo dica, altrimenti succede il solito pandemonio. Stiamo tutti col pensiero su Lucio Dalla, appena scomparso dalla scena apparente, e parlare di erezione e di vita, in un momento di diffusa tristezza in quel di Bologna Piazza Grande e non solo, potrebbe apparire di cattivo gusto.

UN RAMMARICO CALCISTICO

Pensare che domenica stava allo stadio a vedere la sua squadra giocare benissimo e prenderle ugualmente per 3-1 da una Udinese pimpante, in una bella partita giocata ottimamente da entrambe le formazioni, mi fa un certo effetto, anche perché pure io ho seguito l’incontro come lui e come tanti, e mio malgrado ho tifato Udinese, sentendomi ora in colpa ed in rammarico per aver gioito ogni volta che Di Natale, Basta e Floro Flores infilavano la porta del suo Bologna. Non avevo certo pensato a lui, l’uomo di “Caro Amico ti scrivo”, e di “Piazza Grande”, e di tante canzoni ricchissime di contenuto, di significato filosofico, di emozioni.

UN ARTISTA PER IL QUALE LA MORTE È SOLO TRASFORMAZIONE

Poeta e artista , prima ancora che musicista geniale e cantautore di sublime livello. Non aveva certamente paura di morire. Ci ha scherzato sopra fino all’ultimo. Ci rideva sopra in continuazione. Qualcuno gli ha prospettato l’idea che al suo eventuale funerale sarebbero venuti al seguito diversi politici. “No, questo no. Allora morire diventa davvero disgrazia. Allora meglio non morire!”, avrebbe risposto.

TUTTI TORNIAMO, MAGARI CON QUALCHE CENTIMETRO IN PIÙ

Nei giorni scorsi, aveva espresso sul palcoscenico l’idea che la morte non esiste, e che tutti torniamo. E torniamo sotto spoglie ben diverse. “La mia speranza è che la giustizia divina mi regali qualche centimetro di altezza, dopo avermi fatto soffrire tanto in vita, per questa mia limitazione”, ha concluso Dalla, del 3 marzo 1943, classe di ferro (lui marzo io novembre). Almeno ha raggiunto il classico numero 69. Per uno abituato a raccontare con straordinaria eleganza e rima “la palpata del culo a un signora”, non è certo nulla di sconveniente. La bara c’entra ben poco, per un angelo come lui. A Bologna, città che conosco e stimo, nonostante la sua pessima reputazione carnivora, sanno davvero scherzare sul sesso.

SE TI PIACE FIAPPO

L’amico Giorgio, non rivelo il cognome, ad ogni nuovo approccio col gentil sesso non manca mai di sussurrare la sua proposta, più cabarettistica che indecente: “Se ti piace fiappo, ti faccio impazzire!” Mai mi ha chiesto consigli su come risolvere il suo problema. Si è trovato da solo il sistema. Ha fatto della sua debolezza il punto di forza.

ELOGIARE L’IMPOTENZA SAREBBE TROPPO

Lungi da me voler intessere l’elogio dell’impotenza, ma più di qualche donna lo ha entusiasticamente assecondato, trovandosi una serata come minimo esilarante e fuori dagli schemi. A conferma che nella vita serve anche un pizzico di autoironia e di umorismo, serve saper riderci sopra, più che metterla sempre sul serioso e sul tragico.

SISTEMA RIPRODUTTIVO, QUALCOSA DI MOLTO COINVOLGENTE

Fatta questa lunga premessa, trascuriamo la donna, soggetto ed oggetto dei nostri normali desideri, e veniamo al sistema riproduttivo maschile, uno dei migliori simboli ed esempi dell’interdipendenza delle funzioni corporali, mentali e spirituali umane. Parliamo di una intricata rete di interrelazioni tra fattori fisici, ormonali, chimici, emozionali e psicologici.

NON SOLO GLANDE E NON SOLO TESTICOLI

Si parla di sesso maschile e uno pensa subito al membro, e al massimo ai testicoli, ma questo significa semplificare alla carlona. Oltre agli organi primari, oltre al pene, l’uomo possiede i vasi deferenti, o dotto seminale, le vescicole seminali, la prostata, tutti coinvolti nella produzione, nello stoccaggio e nella distribuzione (diretta all’organo riproduttivo o comunque ricettivo della controparte femminile). Lucio Dalla mi correggerebbe con “E si farà l’amore ognuno come gli va”.

NESSUNO SI PERMETTA DI COLONIZZARE L’ITALIA

Mentre scrivo, risento in cuffia le canzoni di Dalla e mi chiedo, con occhi umidi e un brivido dentro al pari di chiunque lo riascolti, come l’Italia, terra di irripetibili artisti doc, e mi vengono in testa quelli appena scomparsi, intendo Luigi Tenco, Lucio Battisti, Rino Gaetano, Fabrizio De André, Giorgio Gaber, possa oggi diventare colonia di potenti ex-straccioni ed ex-ambulanti stile Rockefeller, il cui trisavolo fondatore, anziché farsi qualcosa di dignitoso e di socialmente utile, si dava da fare a truffare e raggirare il prossimo. D’accordo che l’arrampicatore sociale è da sempre il simbolo classico della società americana, ma ci sono modi e modi di costruire le proprie fortune.

UN VIZIETTO DROGANTE CHE PARTE DA LONTANO

Vendeva infatti i suoi flaconcini di petrolio agli ignari e sprovveduti contadinotti americani, contrabbandando le sporche bottigliette per panacee salutistiche e straordinariamente afrodisiache, ottime anche per una magnifica erezione dei membri penzolanti. E fu con questo che nacque la Standard Oil, la Farben, Adolf Hitler, il Bilderberg, i dollari poco seri, la Federal Reserve, le Aziende di Rating, il Viagra, la Pfizer e tutto il resto.

IL COMPLESSO PERCORSO DELLO SPERMA

I testicoli maschili, due corpi ovali piazzati in un sacco ricoperto, in una specie di piccolo marsupio, producono sperma e secrezioni interne contenenti gli ormoni maschili necessari a determinare la caratteristiche androgene del maschio. i minuti spermatozoi, caratterizzati da code allungate e cigliate, nuotano a stile libero e a farfalla nelle secrezioni lungo i 7 metri di tubuli testicolari raggomitolati, poi seguono un percorso a ferro di cavallo attraverso il dotto seminale, che passa nell’addome e che poi si incurva di nuovo sul lato posteriore della vescica. Da qui lo sperma entra nei dotti seminali, passa attraverso le ghiandole prostatica e bulbo-uretrale per finire nel dotto terminale che porta al pene. Vescicola seminale, ghiandola prostatica e ghiandole bulbo-uretrali contribuiscono tutte a cedere sostanza alcalinizzante al fluido seminale, aiutando la motilità e la viabilità o la fluidità dello sperma.

PARLIAMO DI PROSTATA

La prostata, ghiandola a dimensione di una castagna, contiene tessuto ghiandolare e muscolare, e sta appena sotto la vescica. Il suo allargamento, inizialmente infiammatorio acuto, e poi via via cronico e compromettente, è condizione frequente nei maschi oltre i 50. Non certo nei vegani. Tipica patologia dei mangiatori di proteina animale. Comporta una chiusura parziale dell’uretra e quindi a ritenzione, a dolori, a frequenza urinaria, con poca o nulla emissione di urina, al pari dei cagnolini che alzano una gamba posteriore e spesso non fanno un tubo, a parte il tentativo psicologico ancestrale di segnare il loro territorio.

LA PROVA FATIDICA DEL PSA

Quanto al PSA (prostatic specific antigen), trattasi di una glicoproteina prodotta soprattutto dalle cellule epiteliali che costituiscono gli acini e i dotti della ghiandola prostatica. La sua funzione primaria è quella di determinare la liquefazione del coagulo seminale al momento dell’eiaculazione. I livelli di PSA nel siero sono elevati nel 90% dei maschi affetti da carcinoma prostatico.

NON È AFFATTO NORMALE CHE GLI ANZIANI ABBIANO PROBLEMI PROSTATICI COME I MEDICI INSEGNANO

Il valore massimo di normalità del PSA è di 4 ng/mL, mentre un range tra 4 e 10 viene indicato come zona grigia (espressione di malattie infiammatorie o di possibili neoplasie), e un valore di 10 ng/mL significa patologia certa. La mia situazione di vegano, se a qualcuno può interessare è di 0,941 ng/mL (range 0,000-4,0000) per il PSA totale, mentre per il PSA libero sto al 67% (20% valore normale). Ho dunque la prostata di un ragazzo, anche se più ragazzo non sono.

VITAMINA-E NATURALE E ZINCO ORGANICATO

Recenti studi hanno dimostrato che la vitamina-E, presente in quantità eccellenti nei semi di zucca, semi di girasole, semi di sesamo, semi di lino, germe di grano, cereali integrali, achillea millefoglio, durian, kiwi, certi aminoacidi, e il minerale zinco organicato (crema di avena, germe di grano, piselli, carote, bietole, datteri, banane, ananas, limone, ciliegie, albicocche, arance), portano aiuto e supporto alla salute della prostata.

SEMI DI ZUCCA, SOLE, MELATONINA

Si riporta pure che i semi di zucca contengano ormoni vegetali in via di identificazione, capaci di ridurre i danni prostatici e dotati di altri poteri ringiovanenti. Gli ormoni maschili esercitano influenze stimolanti e di controllo sul sistema riproduttivo, durante tutta la vita dell’individuo. Vengono secreti in contemporanea dalla pituitaria, dalla tiroide, dal timo dalla pineale e dalle adrenali. Anche le ghiandole sessuali hanno un ruolo nello sviluppo della maturità sessuale e nel mantenimento delle funzioni sessuali. Tali influenze sono particolarmente potenti nel periodo della pubertà. Mai sottovalutare l’importanza del sole e della melatonina.

GLI ORMONI IPOFISARI E LA CASTRAZIONE DEI MACACHI

Un primo ormone ICSH (intersitial cell stimulating hormone) nella pituitaria stimola speciali cellule testicolari a sviluppare e a secernere testosterone, che va a riversarsi e a circolare nel sangue, mascolinizzando determinati organi. Un secondo ormone FSH (follicular stimulating hormone), istituisce la spermatogenesi nel maschio. Questi ormoni, oltre che determinare le caratteristiche sessuali del soggetto, hanno anche altre influenze. Il che è provato dalla castrazione, che i vivisezionisti usano diffusamente per dimostrare scemenze di questo tipo. C’era forse necessità di castrare dei poveri macachi per capire che la castrazione porta a maggiore accumulo di grasso, a perdita di caratteristiche maschili, a cambio di voce, a sterilità e ad atrofia delle ghiandole sessuali?

ALIMENTAZIONE E RESA SESSUALE

Per una alimentazione finalizzata a buona resa sessuale, ovvero per produrre uno sperma sano e abbondante, serve l’aminoacido arginina, che si trova nei germogli alfa-alfa, carota, sedano, tarassaco, lattuga, cetriolo, rapa, crescione, peperoni, melanzane, porro, ravanelli, patate. Serve anche molta vitamina-A naturale (peperoni rossi, tarassaco, acetosa, carote, patate dolci, spinaci, bietole, cavoli, mango, finocchio, cicoria, carciofo, papaia, pesca, albicocca, zucca, melone). La vitamina-A mantiene in buone condizioni l’epitelio (la membrana mucosa) dei tubuli sperma-secretori e per produrre sane cellule riproduttive. L’esercizio fisico, l’esposizione al sole, i massaggi alle zone riproduttive, lo stesso uso degli organi sessuali, sono tutte cose che aiutano la salute del corpo e dell’anima, oltre che la non perdita della funzionalità organica per disuso, disaffezione, disinteresse.

SCEMO SI’ MA MAI IMPOTENTE

L’impotenza è una brutta cosa. Già la parola la dice lunga. Se ti danno dello scemo, del cretino o del deficiente, ti darà un grosso fastidio. Ma se ti danno dell’impotente l’adrenalina va a 1000. Cos’è mai tecnicamente parlando l’impotenza? Chiamasi impotenza erigendi o disfunzione erettile, l’incapacità di raggiungere o di mantenere a lungo l’erezione.

FATTORI PSICHICI DI IMPOTENZA

1) TENSIONE. Quella che ti fa portare a letto il tuo lavoro e le problematiche che ti affliggono giornalmente.
2) AFFATICAMENTO. Quello della vita e quello del primo round, che non permette una facile replica se non dopo i tempi di recupero che per il coniglio sono di 15 secondi e per l’uomo possono essere di 1 ora, 15 ore, o a volte anche 15 giorni, dipende quanta galvanizzante aria sa catturare, quanti Angstrom sa immagazzinare in termini di onde vibrazionali, quanta cadaverina e quanto grassume animale lo stanno disbiosizzando, acidificando, impoverendo ed eunichizzando.
3) CONFLITTI e PAURE. Le relazioni, le passioni, non sono mai materia facile e libera, ma causano conflitti a non finire in famiglia e in società.
4) ANSIA. Intendiamo l’ansia da prestazione, o il timore di fallimento.
5) LA DEPRESSIONE. Lo sconforto delle esperienze precedenti, ripetutamente negative.

FATTORI FISICI ED ORGANICI DI IMPOTENZA

1) Diabete (nell’80% dei casi esiste questa condizione di impotenza)
2) Ipercolesterolemia.
3) Tabagismo cronico.
4) Obesità.
5) Insufficienza renale.
6) Insufficienza arteriosa (stenosi arteriosa o restringimenti o spasmi, disfunzioni venose o veno-occlusive.
7) Lesioni al midollo spinale.
8) Stress. L’adrenalina, ormone dello stress, non solo ostacola la vasodilatazione arteriosa, ma impedisce la chiusura perfetta delle valvole venose, provocando deflusso sanguigno e afflosciamento, con estremo disappunto di lui e di lei.
9) Fibrosità e calcificazioni. Parti più o meno estese dei corpi cavernosi si trasformano in tessuto fibroso e calcificato, incapace di distendersi al momento della tumescenza, per cui si hanno situazioni di “induratio penis plastica”.

FATTORI IATROGENI O MEDICO-CAUSATI DI IMPOTENZA

1) Asportazione prostatica. E siamo esattamente nel caso in questione.
2) Operazioni invasive su vescica, retto, aorta addominale.
3) Assunzione di medicinali (aspirine, diuretici,antipertensivi, tranquillanti).

FATTORI NEUROENDOCRINI DI IMPOTENZA

1) Libido inibita. Da squilibri ormonali come la troppa prolattina
2) Libido non stimolata. D squilibri ormonali come insufficiente testosterone.
3) Alterazioni. Anomalie nei recettori ormonali agli androgeni.
4) Blocco funzionale della vasodilatazione, di tipo neurogeno.

FATTORI NERVOSI DI IMPOTENZA

La trasmissione dell’ordine cerebrale dall’ipotalamo, tipo “membro indurisciti e fai il tuo dovere” risulta alterata, e quindi il nitrossido di azoto, mediatore chimico vasodilatatore delle arterie peniene, non giunge prontamente a destinazione.

FATTORI ARTERIOSI E VENOSI DI IMPOTENZA

Indurimenti, alterazioni strutturali (aterosclerosi), blocchi della funzione endoteliale, occlusioni delle pareti arteriose con impedimenti al sangue di giungere ai corpi cavernosi in quantità e pressione sufficiente a gonfiarli fino alla rigidità. Le valvole venose, che dovrebbero chiudersi e trattenere il sangue nei corpi cavernosi, funzionano male, così questo filtra fuori e rientra, per cui nel pene non ne rimane a sufficienza per generare o mantenere una erezione adeguatamente rigida.

I TEST UTILI ALLE DIAGNOSI DI IMPOTENZA

Se si va dall’andrologo, o dal fisiologo delle disfunzioni erettili, ti prescriverà diversi test come:

– Analisi sangue e urine (per glicemia, dosaggio ormonale. PSA, infiammazioni urinarie).
– Erettometria notturna (verifica presenza erezioni involontarie notturne).
– Esame sperma e spermiogramma (valutazione fertilità, presenza microrganismi nello sperma).
– Ecografia prostato-vescicolare trans-rettale (valutazione condizioni prostata e vescicole seminali).
– Ecografia testicoli (valutazione strutturale e vascolare dei testicoli, e valutazione eventuali dilatazioni vene dello scroto).
– Rigiscan test (valutazione turgore, erezione, durata, ed eventuale varicocele).
– Valutazione dei potenziali del nervo sacrale e del nervo pudendo (studio di eventuali danni neurologici).

SANGUE DENSO UGUALE EREZIONE PROBLEMATICA

La funzionalità sessuale alla fine si risolve in un problema elettro-idraulico apparentemente semplicissimo, dove del sangue va ad ingrossare il membro, restando intrappolato nel pene e nel mitico glande, mentre le valvole si rinchiudono perché esso mantenga turgidi e pieni i corpi cavernosi. Se il sangue è fluido e sano tutto funziona a meraviglia. Se è denso perché si fuma e si beve caffè, perché si mangia carne, si bevono alcolici e si prendono farmaci ed integratori, il liquido scorre poco e male, le valvole chiudono poco e male, e quella cosa bella e naturale, che si chiama erezione, diventa un miraggio come l’oasi per il cammelliere del Sahara.

SERVE LA FUNZIONALITÀ E LA COMPLICITÀ DELLE VENE

L’erezione in ogni caso non è mai una questione tipo “Pierino alzati, deflora, penetra, accontenta”. E’ piuttosto il risultato finale di importanti eventi a monte. Il cervello manda dei segnali ai genitali.
I vasi sanguigni si dilatano. Nel contempo le vene, che normalmente drenano il sangue, diventano furbe, compiacenti e complici, bloccandosi stabilmente e permettendoci di fare faville.

I SUGGERIMENTI DI TINTO BRASS

Questo non succede sempre. Anche perché ci dimentichiamo di mantenere il sistema in allenamento, come suggerisce Tinto Brass, che per ogni problema prostatico punta a una ventina di eiaculazioni per settimana, raggiungibili soltanto se hai nei paraggi le donne giuste, e comunque mai quelle di casa, data l’indole estremamente sporcacciona, curiosa, conquistatrice ed avventuristica di ogni maschio degno di tale nome.

PREOCCUPANTI STATISTICHE SUL FLOP SESSUALE E CASO THOMAS PARR

Fatto sta che il 13% degli italiani è impotente. La quota si alza al 20% se l’età è compresa tra i 50 e i 54, e al 60% per chi ha superato i 75. Se uno poi fa come il vegano Thomas Parr, manda tutte le statistiche in tilt. Il giardiniere di casa reale inglese, ultimi figli avuti a 110 anni, e ultime denunce per violenza carnale multipla a 135 anni di età, fu avvelenato a suon di bistecche da re Carlo I di Inghilterra, impotente e geloso delle imprese erotiche del suo dipendente.

GIARDINIERE SEMPREVERDE E SOVRANI IMPOTENTI

Non contento di questo, il re lo fece analizzare minuziosamente dal celebre medico William Harvey, che lo trovò in condizioni strepitose e con l’apparato genitale equivalente a quello di un giovanotto di 25 anni. Thomas, con tanto di timbri in un paese dove l’anagrafe funzionava anche a quei tempi, visse sotto una decina di re inglesi: Edoardo IV, Edoardo V, Riccardo III, Enrico VII, Enrico VIII, Edoardo VI, Maria la Sanguinaria, Elisabetta I, Giacomo, Carlo I.

L’UOMO DALLE MILLE RISORSE

L’impotenza oggi può anche essere curata. L’erezione relazionale, si intende quella seria e non quella illusoria del risveglio, provocata dalla pressione urinaria, o quella della masturbazione, priva di controparte e quindi di rilevanza probante, si raggiunge in diversi modi. David Rockefeller non propina più boccette oleose di oro nero ai poveretti e agli imbecilli. E’ diventato adulto e ha indossato la cravatta.

“HO LA SOLUZIONE ADATTA PER TUTTI VOI”

“Avete davvero ancora voglia di copulare, dopo tutta la vernice Aids con cui ho monattato ed untorato la terra? Avete ancora lo sprint per trombare, dopo tutte le scie chimiche che vi ho disegnato sui cieli, facendovi piovere addosso nickel, piombo, arsenico, bario e boro accuratamente inorganici? Volete davvero farlo? Venite pure da me. Come vi sto modificando geneticamente tutti i semi da piantare in terra (tramite i miei giocattoli Monsanto e Bayer), come vi sto dando ormai da anni l’eparina di maiale per fluidificarvi il sangue (tramite la mia creatura Pfizer) così vi offro papaverine e testosterone per indurirvi il membro”.

LE MIE MEDICINE SONO TUTTE PROVATE, TESTATE E GARANTITE

“Effetti collaterali? Nemmeno uno. Anzi fanno benissimo. Me l’hanno garantito i miei più fidati collaboratori Kissinger e Brezinski. Cefalea, disturbi digestivi e palpitazioni? Non facciamoci ridere! Arrossamenti al volto, vertigini, mali di stomaco? Tutte maldicenze! Sonni agitati, infezioni urinarie, diarrea? Solo in pochi casi, robucole da niente! Dolori muscolari, mal di schiena, vampate, congestione nasale, gonfiori ed indolenzimenti agli occhi? Fibrosi, priapismo, tensione nervosa? Non confondiamo le malattie che uno aveva già da prima, dando la colpa alle mie miracolose pasticche!”

LA MAGNIFICA QUATERNA DI ROCKEFELLER

Ecco che la Pfizer ha ricoperto la terra di pasticche, con la Quaterna delle Meraviglie. I quintali di aspirine degli anni passati nulla sono di fronte alle tonnellate di Viagra (sildenafil), di Cialis (tadalafil), Levitra (vardenafil) ed Apomorfina, tutti farmaci vasodilatatori, basati sulla inibizione della fosfodiesterasi-5. Roba seria, testata in laboratorio. “Non fidatevi delle sottomarche fatte in India, in Cina o in Marocco. Costano 10 volte meno ma rischiate davvero grosso!”

CI SONO ANCHE LE SUPERBAMBOLE

“Il Viagra dura 3-4 ore ed è adatto per l’avventura occasionale. Il Cialis dura 24-36 ore, ed è adatto ai rapporti di coppia stabile, il Levitra è un Cialis a minor durata, una specie di via di mezzo, performando dalle 8 alle 10 ore, per quelli che, oltre alla moglie, hanno l’incredibile fortuna di poter contare su una vicina di casa appetibile e ninfomane. L’Apomorfina induce l’erezione senza mantenerla, per quelli che hanno una moglie sbrigativa che lo fa tanto per scaricare il marito ed assicurarsi che non si fermi con qualche rumena o magari con qualche nera lungo la strada provinciale. Se poi vi rimane qualche scorta non consumata di sperma, ho pure la multinazionale che produce superbambole, ovvero Barbie robotiche. Massaggino introduttivo, tette dure, miracoli linguistici, vagina calda, gemiti assicurati, brave persino col posteriore”.

I MEDICI USANO ENTUSIASTICAMENTE IL VIAGRA

“Effetti sulla psiche, Viagra-dipendenza, perdita di autostima? Non diciamo cavolate. Il 90% dei medici usano il Viagra con piena soddisfazione, e lo associano pure all’immancabile caffè, alle beneamate sigarette. Vivono notoriamente meno dei loro pazienti, ma che importa. Vale più un giorno da leone che cento da pecora, diceva il vostro grande Duce. Vi dico una cosa di più. Secondo ricerche fatte nelle Università della California, Viagra, Cialis e Levitra, accoppiate a dell’ottima eparina di maiali cinesi (gli americani, a differenza degli orientali, non hanno la pazienza di spremersi budella su budella e di ricavare 1 kg di eparina secca da 3000 porcelli ammazzati), fanno miracoli inaspettati”.

NESSUNA DIPENDENZA PSICHICA MA PIÙ ORMONI DELL’AMORE

“Favoriscono non solo l’afflusso di sangue ai corpi cavernosi, rendendovelo bello turgido per tutto il tempo che volete, ma spingono l’ipofisi a rilasciare l’ossitocina, il cosidetto ormone dell’amore.
Psico-dipendenza? No. Non sto drogando il mondo. Sto solo facilitandovi l’erezione. Alta pressione? Prendetevi pure le mie statine, sempre quelle originali Pfizer, e col Viagra essa calerà”.

TORNIAMO ALLA PROSTATA RIMOSSA DI ANTONIO

Torniamo a te Antonio. Non vorrei averti distratto troppo, e magari anche messo in stato di confusione, con questa immaginaria intervista col padrone numero tre del mondo, secondo solo a Dio e ai Rothschild. Mi hai chiesto se conosco interventi non medicinali, tipo iniezioni e altre cose del genere, divagando e andando forse fuori tema. Allora ti posso garantire che esistono le prostaglandine chiamate Caverject, studiate per chi ha problemi reali di intolleranza alla Quaterna delle Meraviglie.

INIEZIONI DI PROSTAGLANDINE DIRETTAMENTE SUL PENE

Le prostaglandine, della serie Omega-3 marino, derivano dallo schifoso olio di fegato di merluzzo. Quello che 50 anni fa, gli stessi piazzisti di sostanze-spazzatura, cercavano di rifilare a damigiane nelle scuole del mondo intero, con la fattiva collaborazione dei Ministeri della Sanità e dell’Educazione. Ma era evidentemente troppo disgustante e fallirono. Le prostaglandine di oggi non si devono più bere. Sono iniettabili direttamente sui corpi cavernosi del pene, e capaci di causare erezione spontanea nel giro di 15 minuti, per chi non si preoccupa troppo del dolore inevitabile di un ago infilato sul pene.

C’È ANCHE IL TRAPIANTO DI NERVI ERETTILI

Per chi crede nei trapianti, esiste pure il trapianto di nervi erettili, presi dall’esterno (donatore vivente umano, donatore animale fresco o donatore cadavere, solita opzione come anche nel fiorente commercio del rene), o anche presi dall’interno (si prendono fasci di nervi dalla propria coscia, ad esempio, evitando così ogni problema di rigetto e di uso di farmaci immunosoppressori.

IL SOTTOVUOTO ERECAID

La cosa più interessante che ho letto su internet, relativa alla categoria dei de-prostatizzati, è l’Erecaid, cilindro di plastica che sfrutta l’effetto sotto-vuoto per stimolare l’afflusso sanguigno e rieducare il membro alla funzione erettile. Trattasi dunque di strumento di ginnastica intima. Allenandosi per giorni e settimane, il sistema consente il ritorno all’erotismo per il 90% dei casi. Almeno questa è la promessa commerciale. In Inghilterra è approvato dal Ministero della Sanità di Sua Maestà Britannica.

LA MIA SENSAZIONALE INTERVISTA CON CHRIS BARNARD A CITTÀ DEL CAPO

Come vedi qualcosa ne so. Non scordarti che, il 30 Settembre 1972, fui uno dei pochi a intervistare di persona e dal vivo, liberamente, senza microfoni e senza intermediazioni, il maggiore chirurgo della storia dei trapianti, il mitico Chris Barnard (1922-2001) a Città del Capo, il numero uno della chirurgia mondiale. La chiacchierata con Barnard durò mezz’ora e fu reciprocamente divertente, come risulta dalle foto scattate da un ragazzo della reception.

ERA UNA PERSONA INAVVICINABILE A QUEL TEMPO

Barnard era praticamente inavvicinabile a quei tempi, inseguito da tutte le televisioni e da tutti i giornalisti del mondo. Proveniva da sbalorditivi successi chirurgici che avevano fatto di lui la persona più famosa e più ricercata del pianeta. Il 3 dicembre 67 aveva trapiantato il primo cuore dalla 25enne Denise Darvall, perita in incidente stradale, al droghiere ebraico-polacco Louis Washkansky, diabetico e cardiopatico malmesso, con sopravvivenza di 18 giorni appena. Il 2 gennaio 68 aveva rifatto l’esperimento, dando un cuore nuovo al dentista Philip Bleiberg, che era sopravvissuto 19 mesi. Nel ’71 aveva trapiantato infine un cuore nuovo a Kirk Van Zyl, che sopravvisse 23 anni.

MISSIONE ECONOMICA IN SUDAFRICA CON UNO SPASSOSO IMPRENDITORE SICULO

Lo incontrai quasi a caso nella hall dell’Herengracht Hotel di Cape Town, non lontano dal famoso Groote Shuur Hospital della città sudafricana, e conservo alcune foto di tale fortunosa vicenda.
Stava leggendo un giornale, in attesa che un collega chirurgo tedesco che ritardava.
Ero al seguito di una delle mie tante missioni economiche-promozionali con l’Istituto Commercio Estero, a quel tempo come export manager delle Officine Riunite Udine spa, con una ventina di operatori al seguito, tra i quali anche lo spassoso ed indimenticabile Turiddo Moccagatta, imprenditore siciliano trapiantato in Lombardia, titolare a quel tempo della Manifatture Moccagatta, produttrice di corsetteria e di intimo femminile.

UNA MASCOTTE DI NOME TURIDDO

Descrivere Turiddo ha dell’incredibile, e i diversi partecipanti a quella missione se lo ricordano di sicuro (c’era l’ingegner Manfred Marktel, ad esempio, e altri personaggi prestigiosi dell’industria italiana, inclusi un ministro ed un sottosegretario di cui nemmeno ricordo i nomi). Ultraottantenne, magro pelle-ossa e alto 1.95. Quasi una controfigura del comico palermitano Ciccio Ingrassia (1922-2003). Tutti facemmo un ottimo lavoro per l’export italiano di allora, e Moccagatta, con la sua esilarante presenza, trasformò quella missione in qualcosa di veramente speciale. Ne combinò di cotte e di crude al punto di diventare ben presto la mascotte del gruppo.

TEATRO NON STOP

Il viaggio, tra Johannesburg, Pretoria, Città del Capo e Mozambico, durò oltre 2 settimane, ma nessuno ebbe modo di annoiarsi. Ogni giorno faceva parlare di sé. La sua missione, detto francamente, poco aveva a che fare col business. “Mia moglie mi ha già prenotato il loculo da 6 anni, mentre i miei figli puntano tutto sulla mia capitolazione”. “Ma io sono tutt’altro che un tipo da camposanto: sono vivo, pimpante e interessato alle donne, di qualsiasi dimensione e colore esse siano”, e lo diceva sempre con sottobraccio i suoi cataloghi carichi di foto, con modelle ignude indossanti la lingerie Moccagatta. Un autentico teatro da mattina a sera.

UN PICCOLO CARICO DI COLLANE

C’era all’Herengracht un negozietto che vendeva gioielli e diamanti. La giovane titolare era davvero all’altezza della situazione. Seno prorompente, sorriso smagliante, battute scherzose e intriganti. Una boutique disegnata apposta per lui. Nessuno riusciva a tirarlo via. Più che l’oro e i diamanti, era interessato alle curve e alle fattezze della bionda platiné. Al rientro in Italia, aveva con sé non meno di una quindicina di collane d’oro.

SCOMPIGLIO MATTINIERO

La sua giornata cominciava facendo ammattire le due donnette che venivano a sistemargli la camera, posta sullo stesso mio piano. Mi confidarono, ridendo divertite, di non aver mai incontrato un elemento del genere in vent’anni di esperienza alberghiera. Il problema era che, di mattina, il suo Pierino dava qualche segno di vita, e lui non trovava di meglio che creare scompiglio e squilli intorno a sé.

OGNI DONNA MERITAVA UN TENTATIVO

Alle riunioni nella sala conferenze, tutti i 20 tavoli con cartellino riservato a ciascuno di noi, erano sempre affollati di operatori sudafricani interessati a importare macchinari e prodotti dall’Italia. L’unico costantemente vuoto era il tavolo di Moccagatta. Dovevamo andare a cercarlo. Non appena vedeva una bella donna nella hall, e ce n’erano a tutte le ore, lui partiva come un segugio e la seguiva per strada, perdendosi spesso lungo le vie del centro. Il capo-missione non nascondeva di essere preoccupato.

PIÙ CHE I SOLDI A ME INTERESSA PIERINO

“Valdo mi devi aiutare”, mi disse. “Nella vita ognuno ha le sue ambizioni. Vi vedo tutti seriamente impegnati per il rafforzamento dell’export e per la crescita del PIL nazionale. Io, ho altre priorità. Il mio obiettivo numero uno è la ricostruzione del mio Pierino. A me interessa quello e niente altro che quello. Soldi ne ho sempre avuti. Chi se ne frega di accumularne altri ancora”.
“Se trovi Chris Barnard, gli puoi dire che gli regalo l’intera azienda, inclusi dipendenti, modelle, figli e nipoti. Basta che mi trapianti un Pierino funzionante. Sono dispostissimo a fare anche da cavia”.

PROMESSA DI RISERVATEZZA

Nemmeno farlo apposta il mattino dopo avveniva il mio incontro col cardiochirurgo sudafricano. Chris Barnard era in splendida forma. Si mise a ridere di gusto, quando gli parlai di Moccagatta, e mi chiese se facessi il giornalista. Ricevuto il mio biglietto da visita e le mie referenze, mi chiese se poteva fidarsi della mia riservatezza. Gli promisi sulla parola di non citarlo e di non fare dichiarazioni alla stampa. Mantenni poi la parola, visto che avrei potato sfruttare tale scoop coi giornali. Oggi, passati tanti anni, non ci sono problemi a dire queste cose.

DIFFICOLTÀ MORALI E DIFFICOLTÀ TECNICO-EMOZIONALI

Mi rivelò a quel punto che qualcosa aveva già fatto degli esperimenti. Le difficoltà erano però di due tipi. La più grossa stava nel fattore morale e religioso. La seconda riguardava i troppi coinvolgimenti cerebrali ed ormonali, per cui la parte tecnico-meccanica dell’operazione diventava minoritaria rispetto a quella emozionale. “Se ne riparlerà tra una trentina di anni”, mi disse Barnard, prima di stringermi la mano e di andare incontro al suo collega tedesco.

PERDERE LA SPERANZA, O MAGARI L’ILLUSIONE, È SEMPRE UN DURO COLPO

Quando riportai a Turiddo le parole di Barnard, diventò più pallido del solito, e cadde addirittura in una crisi di mutismo e di evidente depressione.” Trent’anni sono fuori della mia portata”, disse.
Per lui fu davvero un brutto colpo. Pareva un bambino a cui viene negata la speranza di un giocattolo a cui teneva tanto. Evidentemente ci credeva davvero nella possibilità di rimanere a Città del Capo a disposizione di Barnard. Non conosco la continuazione della storia, ma ti ho raccontato questi episodi per farti capire quanto importante sia il problema per molti uomini, poco importa le loro condizioni, la loro età, il loro livello culturale, la loro professione.

STIMOLO E MOTIVAZIONI PER FARLO

Una cosa fondamentale va ribadita. Non esiste Viagra o Cialis che tenga se non c’è eccitazione sessuale, se non esiste stimolo, se non c’è genuino ardore per farlo, se non c’è il famoso “drive”, o quello che le donne chiamano “estro”, intendendo il periodo di maggiore attitudine femminile all’accoppiamento. Buttiamola un po’ in ridere, caro Antonio. Cercare dei rimedi va benissimo, purché non se ne faccia un dramma. La nostra psiche è molto complessa, molto suscettibile alla positività, al buonumore, alla forza di volontà, alla nostra capacità di saperci prendere in giro.

Valdo Vaccaro

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Scritto da Valdo Vaccaro

Valdo Vaccaro, classe 1943, è ricercatore indipendente, divulgatore e filosofo della salute. Da sempre ha fatto della dieta vegeto-crudista tendenziale, dell’amore per gli animali e la natura un modo di essere e uno stile di vita, in tutta autonomia e libertà. Valdo ha tenuto centinaia di conferenze in giro per l’Italia e nel mondo trattando vari temi tra cui salute, etica, attualità e altro ancora. Al momento, oltre all’attività sul blog, è direttore scientifico e docente della HSU – Health Science University, la prima scuola di Igienismo Naturale Italiana.

DISCLAIMER
Valdo Vaccaro è orgogliosamente NON-medico, ma igienista e libero ricercatore. Valdo Vaccaro non visita, non prescrive e non cura. Le informazioni presenti su questo sito hanno solo scopo informativo, non intendono e non devono sostituire il parere del medico curante.

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Commenti

2 Commenti

  1. Roby

    Nella mia ormai abitudinaria visita al mitico blog di Valdo, ho scovato quest'ultima tesina che parla d'impotenza…
    Vorrei riportare la mia piccola esperienza a riguardo. Infatti proprio qui ho scoperto la strada fruttariana per via di alcuni miei problemi di salute, tra i quali l'impotenza.

    Bene, i miei livelli di testosterone sono sempre stati bassi sotto i 100ng/dl, per raggiungere il picco minimo di 70 ng/dl 5 anni fa. Dopo varie ricerche sul web ho scovato sempre su questo sito(blog: https://www.valdovaccaro.com/il-metodo-fitness-matevo-fruttariano/) il sistema MATEVO che si prefigge di incrementare naturalmente il profilo ormonale endogeno attraverso l'allenamento della forza fisica ed alcune prerogative evolutive… Insieme a frutta e digiuno, ovviamente :-).
    Prima di iniziare mi sono quindi precipitato a far analizzare ancora una volta il mio livello di testosterone totale, ottenendo 105 ng/dl. Dopo alcuni mesi di incrementi graduali dei carichi sollevati in palestra e seguendo le direttive del metodo Matevo, ho effettuato un nuova misurazione. Con felicità e stupore sono passato ad un 155 ng/dl!!! Alla visita dall'endocrinologo per l'analisi annuale sulla mia situazione ormonale, ho presentato con orgoglio i miei nuovi risultati ed anch'esso è apparso molto sorpreso ma deciso nel incitarmi a seguire questa nuova strada naturale.

    Augurandomi di proseguire con i miglioramenti, porgo un caro saluto a tutti.
    Roberto

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  2. emmanuele48

    Ciao a' tutti!Allora vi racconto anche la mia esperienza!Non ho avuto mai problemi col sesso,e la mia moglie e' stata sempre contenta,certo contento pure io.

    Fino a' un certo punto,quando sono cominciati un po' di disturbi a' questo livello.

    Appena facevo la penetrazione,arrivavo al piacere,anche se' ho avuto sempre la responsabilita' di far venire al piacere prima la mia donna.

    Ma lei era abituata a' un'altro ritmo e tempo piu' lungo,quello di prima.Quindi appena ho fatto il caso di questa problema,sono andato dal dottore,che' mi ha confermato–disfunzione erettile.Qualsiasi malattia all'inizio si puo' curare molto piu' facile,invece se' la lasci invecchiare,allora si fa' un aggiunto di altri problemi per la malattia.

    Il mio androloga mi ha prescritto il Levitra Originale 20 mg., e anche una farmacia online da dove fare l'acquisto- http://www.kamagra-cialis.biz/ ,che' e' molto adatto nel caso di una impotenza maschile.
    La sua azione è focalizzata nell’evitare che i muscoli presenti nel pene soffochino i vasi sanguigni, le vene diventano più ampie e possono accogliere una maggiore quantità di sangue. Va assunta non più di una pillola al giorno per avere fino a quattro ore di efficacia. Il suo vantaggio rispetto ad altri farmaci, come per esempio il Viagra, è che il suo assorbimento non viene influenzato dai pasti, non è pertanto detto che sia necessario che passi un’ora dall’assunzione prima di poter iniziare il rapporto sessuale.Pero' mi ha consigliato dopo ogni mese di cura.,di fare una pausa di una o anche 2 settimane,per non fare dipendenza e per lasciare che' il organismo si riposi.Buona valutazioene e abbiate cura della vostra salute!

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