DENATURAZIONE ENZIMI E CONTROVERSIE SUL CRUDISMO

da 1 Feb 2013Dieta vegan-crudista

LETTERA

MECCANISMI ENZIMATICI E COMBINAZIONI ALIMENTARI

Buongiorno dottore. Le scrivo sperando di ricevere alcuni chiarimenti riguardo due temi molto caldi sul suo blog: quello dei Food-enzymes di Howell e quello delle combinazioni alimentari. Parlando con alcuni miei amici biologi nutrizionisti mi sento spesso ripetere frasi del tipo: “Se c’è un enzima nel cibo, questo viene denaturato nello stomaco e digerito dalla tripsina e dalla pepsina, quindi risulta prima completamente inattivo, poi distrutto”. Oppure frasi del tipo “Non capisco come una patata, la quale si sa essere costituita prevalentemente da amido, possa avere dentro di sé l’amilasi in quantità sufficienti per aiutare la digestione”. E in effetti non so dare una risposta soddisfacente e scientifica a tali obiezioni.

NESSUN AMIDACEO E’ PRIVO DI PROTEINE

Riguardo le combinazioni, ciò che non li convince è ad esempio il fatto che nessun amidaceo sia privo di proteine, da qui l’inutilità di separare codesti principi nutritivi. Un punto molto sostenuto è il fatto che si digeriscano gli amidi in clima basico e le proteine in ambiente acido. La biologia nutrizionale dice che il pH dello stomaco è sempre intorno a 2 e che non sarebbe possibile digerire l’amido se esso non fosse scindibile in ambiente acido, lo stesso ambiente delle proteine.

SI VORREBBE FAR CADERE L’IDEA DELL’INSALATA COME PRIMO PIATTO A PRANZO E CENA

Cade quindi ovviamente l’idea di mangiare insalata prima di un pasto per fornire l’organismo di enzimi necessari alla digestione. Premettendo che sono vegano, ho eliminato con giovamento dalla dieta sale, dolcificanti, alcol, cereali raffinati, junk-food e che trovo la sua proposta dietetica nel complesso buona, gradirei che lei mi spiegasse scientificamente come sia possibile sostenere quello che dice a proposito di questi due temi specifici, grazie.

VORREI FARE VISITA A UN MATTATOIO

Un’ultima cosa. Desidererei visitare un mattatoio. Lei sa se è possibile? E se sì, come? Chi dovrei contattare? Grazie per il tempo che mi dedicherà, buona giornata.
Nicola

*****

RISPOSTA

I MACELLI NON SONO VIVAI MA LUOGHI DI ESECUZIONE E DI MORTE

Ciao Nicola. Per la visita a un macello penso ti convenga consultare il negoziante cittadino di carni, magari tramite un tuo amico che sia anche amico o cliente di un macellaio. Non penso che i curiosi siano molto graditi. Ci vorrebbe poter accampare qualche motivazione. Se poi vieni a sapere che c’e’ qualche piccolo macello di campagna con relativo spaccio-carni, penso che l’approccio possa essere meno burocratico, per cui potresti sempre atteggiarti a cliente-curioso, che è già cosa diversa.

NON ESISTE PIU’ CIECO DI CHI NON VUOL VEDERE

Passando alle tue domande rilevo intanto la frase “Se c’è enzima nel cibo”, e mi viene da contro-chiedere se esista nella tua controparte una tendenza negazionistica a polemizzare più che ad approfondire. Potrei anch’io dire che, siccome non sono mai stato in Islanda, per me l’Islanda non esiste. Si vogliono forse mettere in dubbio le ricerche di Howell? Mi chiedo se i tuoi interlocutori si siano mai sobbarcati l’onere di leggere “Enzyme Nutrition”, nonché’ i testi correlati di tanti altri autori su questo argomento.

LA LEGGE DELLE SECREZIONI ADATTIVE

L’importanza dei food enzyme nella digestione non è solo frutto di mezzo secolo di ricerche di Howell, ma anche di una concatenazione di scoperte che hanno portato a quella che si chiama “Legge delle secrezioni adattive agli enzimi digestivi”. Tale legge porta la firma di L.G. Simon (1907), di Nelson e Lewis (1908), G. Hirata (1910), M. Takata (1925), B. Goldstein (1927), Georgiewskii e Anreev (1930), Krzywanek e Bedi-iu-Schakir (1930), Andreev e Georgewskii (1932), Bykov e Davydov (1935), Vasyutochkin e Drobintzeva (1935), L. Abranson (1935), T. Muto (1937), Gossman e Greengard e Ivy (1943), J. Monad (1947), D.K. Kuimov (1954), Abdelljlil e Desnuelle (1964), Roy e Campbell e Goldberg (1967).

UNA SERIE FORMIDABILE E COERENTE DI PROVE E DIMOSTRAZIONI

Nelle prime ricerche di Simon, Nelson e Lewis si era già scoperto che l’amilasi della saliva umana risulta potenziato notevolmente in una dieta prevalentemente carboidratica. Seguì Goldstein nel 1927, scoprendo che lipasi, tripsina e amilasi dei succhi pancreatici variano in relazione ai cibi che si assumono e allo stato crudo o cotto dei medesimi. Abranson nel ’35 conferma con esperimento su 28 soggetti che i succhi pancreatici si adattano fortemente alla dieta che assumiamo e non sono indifferenti ad essa (come pretenderebbero i tuoi amici biologi). Grossman, Greengard e Ivy, dimostrano nel ’43 che una dieta alto-proteica implica grossa produzione di tripsina. J. Monad nel ’47 dimostra come una alimentazione rispettosa della legge adattavi porta a un grosso risparmio enzimatico ed energetico.

ANCHE GLI ESPERIMENTI DI KOUCHAKOFF, DI BOVIS E DI SIMONETON PORTANO NELLA STESSA DIREZIONE

Per non dire poi dei celebri esperimenti di Paul Kouchakoff sulla leucocitosi digestiva, comportante pesante secrezione di linfociti in fase postprandiale (dai normali 6000 leucociti ai 18000-22000 circa dei cibi cotti e alto-proteici, di fronte al mantenimento dei 6000 leucociti nel caso di pranzo crudista-vegano)., con pesantissimo dispendio energetico-digestivo, come da ricerche presentato al 1′ Congresso di Microbiologia del 1930 a Parigi. Pure le scoperte di Andrè Bovis e Andrè Simoneton conducono alle onde vibrazionali e ai diversi gradi di vitalità degli alimenti.

ESSENZIALE CHE I CIBI SIANO AD ALTISSIMA RADIANZA

L’ingegner Simoneton era gravemente malato e riacquistò la salute, prima di dedicarsi appassionatamente per 20 anni alle sue ricerche, e per dimostrare al mondo quanto importante fosse poter disporre di alimenti siano freschi e vivi. Per stare in pieno equilibrio ed in salute le cellule dell’uomo devono vibrare sinergicamente tra i 6250 e i 7000 Angstrom, e non scendere mai ai livelli del tumore (4874 Amgstrom) o del cancro terminale (1800 Angstrom). L’uomo deve pertanto nutrirsi con cibi sani ed ad altissima radianza, capaci di ricaricare le sue batterie scariche e di riportarlo in alto. Frutta e verdure crude in particolare che sfiorano i 10000 Angstrom e i colori dell’infrarosso. Fanno eccezione i cereali integrali che richiedono leggera cottura e la patata che migliora la sua biodisponibilità mediante una cottura non eccessiva.

SIAMO COPERTI DA UN FORMIDABILE SUPPORTO SCIENTIFICO

Altra gente ed altri esperimenti? Quanti ne vogliamo. Non scomoderò Ehret e Shelton. Basta citare il caso di Max Gerson, gravemente menomato da emicrania e malattie varie. Resuscitato dalla frutta, dimostrò al mondo che, con alimentazione fruttariana intensa, riportava a galla persone disperate dei reparti terminali. Basta pensare a Max Bircher-Benner, capace di conquistarsi la fiducia degli Zar e dei massimi regnanti d’Europa con le sue diete a base di frutta e verdura cruda. Capace persino di riportare a galla gente con gangrena alle gambe, togliendola letteralmente dalla sala di amputazione chirurgica. Basta citare i grandi successi dei Longevity Centers di Robert Pritikin a Miami e Santa Monica, oppure le cliniche igienistiche americane e canadesi, dove si risolvono positivamente casi conclamati di diabete-1 e 2, senza ricorso all’insulina o ad altri farmaci.

DAL LATO OPPOSTO CI SONO LE DIETE CIMITERIALI E BRODAIOLE DEL CARROZZONE SANITARIO E DEI DIETISTI DA STRAPAZZO

Cos’altro hanno da opporre i nemici del crudo? Le diete cimiteriali stampellate a integratori, tipo Mediterranea, Atkins, Montignac, Gruppi Sanguigni, Zona, Dukan, Tisanoreica, Lemme e compagnia bella, condannate dalla storia e dalla pratica prima ancora di cominciare? Nate già storte e sbagliate nelle premesse, prima ancora che nei risultati? O forse le fabbriche di malati precoci che si chiamano fast-food McDonalds, BurgerKing, KFC KentuckyFried Chicken? O forse le diete iperproteiche-brodaiole e super-idriche caldeggiate dai medici, capaci non di offendere ma di scoperchiare i tetti proteici dei 24 grammi/giorno, e di acidificare irreparabilmente chi le segue? O forse le fallimentari diete ortomolecolari, alla costante e disperata ricerca di alcalinizzazione stabile mediante l’ennesima trombata planetaria delle acque alcaline?

LE FASI DIGESTIVE SONO COMPLESSE E CANGIANTI DA UN INDIVIDUO ALL’ALTRO, DA UN MOMENTO ALL’ALTRO, DA UNA STAGIONE ALL’ALTRA

Quanto alle fasi digestive, gli amidi vengono pre-disgregati principalmente in bocca con la saliva (enzima ptialina), a patto che mastichiamo lentamente e non buttiamo dentro il cibo di corsa e in modo indiscriminato. Quando questo cibo già largamente digerito o disgregato viene ingerito, la digestione continua leggermente per un’ora o due nello stomaco, prima di passare al piccolo intestino per l’assorbimento. Chiaro che che c’è pure della proteina e che essa viene pure intaccata dalla ptialina, con pre-stimolazione automatica di secrezione acida stomacale. La presenza di oli e di grassi nel cibo rallenta il percorso digestivo nello stomaco. Gli zuccheri, consumati da soli, stanno nello stomaco non più di 20 minuti, per cui non vanno bene in un mix a prevalenza proteica.

LE PROTEINE STANNO DAPPERTUTTO, I MICRONUTRIENTI VIBRANTI INVECE NO

Si parla sempre di pasti a prevalenza proteica, o grassa, o carboidratica. Non esiste al mondo cibo privo di proteine. La frutta sta a livello percentuale del 6,7 (percentuale calorico/proteica American Standard), superiore al latte di donna (5,9%), ma inferiore alle noci e ai semini (11%), ai cereali integrali (13%) ai vegetali crudi (22%) e ai legumi (28%). Ovvio che la digestione non possa vertere su minuziosi dettagli, su schemi fissi e precisi, su precisioni millimetriche, ma su principi generali dettati da conoscenza alimentare, da sperimentazione personale, dai buoni risulti e sempre da una dose di buon senso.

ALLA RESA DEI CONTI L’INSALATA A INIZIO PASTO APPORTA GROSSI BENEFICI

Il discorso dell’insalata a inizio pasto non è solo importante per degli scambi enzimatici, ma anche per fare in modo che il pranzo o la cena non diventino una trappola e un assalto al cibo, seguito da immancabile disastro digestivo, anziché un momento sereno e rilassante di appagamento, visto che un piatto abbondante di radicchio o di altre verdure gradite, accompagnato da del pane integrale, limita e blocca gli istinti assassini verso il grasso-proteico. Alla resa dei conti poi, la cosa funziona al meglio, ed è questo che conta. Pretendere un resoconto scientifico di come gli enzimi e le vitalie esterne riescano a catalizzare nel corpo le varie reazioni mi pare un po’ troppo. Conosciamo sì e no il 10% del conoscibile. L’importante è muoversi verso la strada più illuminata.

NON DOBBIAMO PROVARE NULLA, SONO LORO CHE FANNO ACQUA DA TUTTE LE PARTI

Se uno vuole contestare l’evidenza dei fatti è padrone di farlo, ed anche di cadere nel ridicolo. Il cavolo crudo ci mette meno di 2 ore ad essere digerito. Quello cotto richiede 3-4 ore, cioè il doppio. Siano i tuoi interlocutori biologi a spiegare questo fatto, e non tu a doverti difendere. Non vorrei che tu ti stessi scontrando coi chimico-biologi dell’ortomolecolare, una categoria spesso arretrata e dogmatica per la quale esiste l’indifferenza totale tra il vivo e il morto, tra il minerale inorganico e l’organicato, tra la vitamina naturale e quella sintetica, tra il cibo devitalizzato e quello vivo, tra il sangue e il succo d’arancia, tra la carezza sul muso del maiale e la vile coltellata alla sua gola.

LA VERITA’ ROMPE LE UOVA NEL PANIERE

Tutte le scoperte decisive e critiche degli ultimi anni, tutti gli esperimenti decisivi e scomodi per determinati gruppi di potere, hanno subito boicottaggi ed insabbiamenti clamorosi. Il caso dell’esperimento di Cambridge-2000 ha fatto scuola. Le ricerche di Howell hanno subito ovviamente contrasti e avversioni nella stessa America, causando ritardi e intoppi nell’avanzamento delle conoscenze. Quando poi la verità era ormai innegabile, troppo evidente per essere celata, hanno azzannato tutto, trasformando la scienza howelliana in grosso business degli enzimi sintetici e delle acque alcaline. Stessa cosa con la ANHS o American Natural Hygiene Society, diventata International Hygiene Society e finita paradossalmente, pare, nelle mani di Smithfield e associati, ovvero dei macellai americani. La tecnica è quella solita. Il nemico lo ignori, lo nascondi, lo distruggi oppure lo compri.

Valdo Vaccaro

Se l’articolo ti è piaciuto e vuoi supportare la mia attività lo puoi fare con una donazione libera.

Scritto da Valdo Vaccaro

Valdo Vaccaro, classe 1943, è ricercatore indipendente, divulgatore e filosofo della salute. Da sempre ha fatto della dieta vegeto-crudista tendenziale, dell’amore per gli animali e la natura un modo di essere e uno stile di vita, in tutta autonomia e libertà. Valdo ha tenuto centinaia di conferenze in giro per l’Italia e nel mondo trattando vari temi tra cui salute, etica, attualità e altro ancora. Al momento, oltre all’attività sul blog, è direttore scientifico e docente della HSU – Health Science University, la prima scuola di Igienismo Naturale Italiana.

DISCLAIMER
Valdo Vaccaro è orgogliosamente NON-medico, ma igienista e libero ricercatore. Valdo Vaccaro non visita, non prescrive e non cura. Le informazioni presenti su questo sito hanno solo scopo informativo, non intendono e non devono sostituire il parere del medico curante.

Iscriviti al blog tramite email

Inserisci il tuo indirizzo e-mail per iscriverti a questo blog, e ricevere via e-mail le notifiche di nuovi post.

Articoli Correlati

Commenti

20 Commenti

  1. EpiNeo

    Bellissimo post Valdo, molto utile l'esauriente bibliografia sui food enzyme.
    Grazie, ciao!

    Rispondi
  2. Lisaveg

    Ottimo quest'articolo!!Utilissimo,da portarselo sempre dietro e spiaccicarlo in faccia a certe persone! 😀 Ma cmq utile per me,che avevo bisogno di metter ordine su questo argomento…e grazie poi a Nicola che ha posto il quesito!!^_^

    Rispondi
  3. arvo

    E grazie ad Antoine per non essere intervenuto….anche qui(come spesso accade) è troppo complicato per lui……bisognerà chiedere a Valdo se dispone di una spiegazione semplificata ad uso e consumo di quelli avvelenati da troppa B12

    Rispondi
  4. Alberto Pastorino

    Antuan s'é dato il cambio con la lanterna nana.
    Peró anche quest'ultimo latita.
    Probabilmente sono in gita a siena per vedere se qualcuno sbandiera

    Rispondi
  5. la Lanterna nana

    la Lanterna nana non latita caro signor Contadino. E non ha dato il cambio a nessuno.
    Ed assumendo (quasi) esclusivamente frutta, verdura di ogni tipo, cereali (per lo più integrali), legumi, frutta secca di ogni genere e semini (che è roba nutriente e pure buona, altroché cibo per canarini!)è ben felice di post come questo.
    Non cadiamo nel sinistro divertimento derivante dal prendere per i fondelli chi si fa il mazzo alla ricerca della verità.

    Rispondi
  6. arvo

    Si può allora sapere perché intervieni quì? Non condividi l'impostazione generale….rivolgiti a qualcun' altro. C'è tanta gente che non è daccordo con Valdo…e allora? Voglio dire: qual'è il tuo scopo? Non convinci me o altri, nè tu cambi idea. Non ti sembra una perdita di tempo? Ho già detto più volte che ho un'amica vegana da 20 anni e che ha una impostazione incompatibile con quella di Valdo (dieta 2 di Pianesi, per intenderci)…ma non per questo sta quì a fare la lagna inutilmente

    Rispondi
  7. la Lanterna nana

    Ho già detto che ritengo, arrivati al 2013, l'alimentazione come il maggior fattore che influenza la nostra salute. Alimentazione o comunque lo stile di vita, per cui anche es. fisico, fumo, alcol, inquinamento dell'aria…partendo da queste premesse sentirmi dire che non condivido l'impostazione generale non è corretto, per niente. Ciò che non condivido è l'aria miracolistica che aleggia sulla nutrizione in questo blog, ma sono anche disposto a cambiare idea se dei dati oggettivi me lo dovessero imporre. Certamente non condivido, come forse ho già detto, il complottismo indiscriminato.
    Non sono qui a lagnarmi, sono qui per cercare di chiarire dei concetti senza chiusura mentale: vago infatti di blog in blog nel tentativo di venire a capo dell'argomento SALUTE. Cerco di far scontrare teorie diverse osservando quale si romperà e quale resisterà allo scontro, poiché più solida e scientifica. E' il lavoro a cui dedico 2-3 ore al giorno da più di un anno e gradirei che venisse rispettato; Vuoi sapere perché vengo qui? Perché è grazie a Valdo che ho conosciuto l'importanza dell'alimentazione da un punto di vista salutistico quando ho cominciato la mia ricerca riguardo la possibilità di diventare vegano (scelta nata solo per motivi etici); probabilmente senza di lui la mia dieta sarebbe diversa (e peggiore).

    Rispondi
  8. Diego Pagani

    Condivido pienamente, e confermo con la mia esperienza personale, due anni di sola frutta e qualche verdura…

    Rispondi
  9. EpiNeo

    Ciao Lanterna,
    condivido quello che dici, ma provo a dare una spiegazione al fenomeno miracolistico di cui parli.
    Come dici tu la salute è determinata da un insieme di fattori, in generale dalla quantità di tossine di diverso tipo che abbiamo o meno all'interno del corpo. Tilden spiega bene questo concetto.
    Se prendiamo una persona che vive in un posto non particolarmente inquinato, che ha relativamente pochi metalli nel corpo, che non fuma, non beve alcol, non si droga, che a livello mentale sta bene etc, il cambio di alimentazione verso lo stile Valdiano produce i risultati che vediamo in questo blog.
    D'altra parte negli ultimi anni ho conosciuto diverse persone che sono partite da qui, compreso me stesso, che hanno risolto diversi problemi medio piccoli, ma che il problema grosso di salute non l'hanno ancora risolto. Faccio un esempio anche in questo caso. Se una persona segue uno stile alimentare vegan crudista ma ha 20 amalgami con mercurio in bocca e in più vive in una zona molto inquinata potrà avere diversi benefici ma il problema grave potrebbe non risolverlo.
    La spiegazione scientifica per molto tempo ancora non potremo averla, la complessità e la quantità di variabili che incidono sulla nostra salute è vastissima. Io credo che ad oggi se mettiamo insieme tutti i luminari della terra, compreso igienisti, medici allopatici, medici orientali etc, arriveremo a toccare forse il 5% di quanto si potrebbe conoscere sul corpo (e sulla mente e sullo spirito) umano.
    Per questo la parola d'ordine è esperienza. E non può che essere personale.

    Rispondi
  10. la Lanterna nana

    Ciao EpiNeo,
    innanzitutto grazie per aver evitato aggressioni verbali. Io sono il primo ad aver registrato miglioramenti con l'alimentazione vegana e molto più oculata in generale: non ho mai stanchezza al mattino, nessun raffreddore in tutto l'inverno, zero "abbiocchi" dopo i pasti, finiti i mal di pancia e i mal di testa…solo questo, dato che nel complesso stavo bene. Ovvio che se gli errori alimentari causavano quelle reazioni che ho elencato, rimuovendo tali errori quelle reazioni potevano solo sparire; ma le grandi malattie (tra le quali il diabete) mi danno un'impressione diversa, pur sapendo che la dieta le può influenzare positivamente in maniera anche pesante. Siete proprio sicuri che un pancreas senza insulina torni perfettamente in carreggiata cambiando cibi? Se mi taglio una mano questa mica ricresce; e il diabete mi dà l'idea di poter essere qualcosa di simile, irreversibile.

    @ Diego Pagani
    Scusa non ho capito cosa conferma la tua esperienza personale. Guarigione dal diabete?

    Rispondi
  11. Alberto Pastorino

    Ciao lanternina

    la Lanterna nana ha detto…
    "Non cadiamo nel sinistro divertimento derivante dal prendere per i fondelli chi si fa il mazzo alla ricerca della verità."

    Grazie, non pensavo di essere cosí diabolico.
    Il mazzo stai tentando di farlo tu a noi, mettendo in dubbio le nostre esperienze, la nostra buona fede e arrivando a dare manforte ad un certo antuan che non si salva nemmeno se prende la residenza a lourdes (non mi riferisco alla sua condizione fisica)
    caro antuan mi fa piacere che fisicamente stai migliorando (potresti mostrare le tue cartelle) ma pretendere di fare statistica con un solo caso (il tuo) é patetico ma dire che ci siano, su questo blog, dei ciarlatani che tentano di vendere qualche cura é superpatetico

    Lanternina ascolta…2500 anni di fior di filosofi, ricercatori ed anche gente semplice ma con grande intuito e stiamo brancolando nel buio ma ecco che arrivi tu, che dalla tua postazione internet vieni a metterci in guardia, noi poveri cialtroni solo bravi per le menzogne.
    Lui, depositario di un paio frammenti di veritá che generosamente ci porge

    Ognuno di noi dovrebbe essere il medico di se stesso (come molti giá fanno)
    Non siamo cavie di laboratorio, non dobbiano niente a nessuno
    Se vuoi delle certezze hai sbagliato sistema solare

    Citando uno sketch di colorado:
    "Da mangiare c'é torta di riso e prenderlo in culo,
    dalla cucina mi dicono che la torta di riso é finita"

    PS antuan, le tue cartelle cliniche non m'interssano mi fido della tua parola

    Rispondi
  12. EpiNeo

    Ciao Lanterna,
    a me sembra invece che il diabete sia una malattia dovuta allo stress che ha subito il pancreas (e il fisico in generale perché sarebbe corretto ragionare a livello olistico), e come tutti gli stress è ripristinabile. Ovviamente è un mio parere, ma ci sono anche casi concreti al di fuori di questo blog che con stili di alimentazione simili arrivano al medesimo risultato (vedere per esempio sul sito disinformazione.it, Marcello Pamio è una persona molto scientifica nei suoi articoli).
    Tagliarsi una mano intuitivamente la vedo una cosa molto diversa (e tra l'altro con un aiutino della medicina credo che in futuro sarà possibile farsi ricrescere una mano, del resto è qualcosa che sui polli hanno già sperimentato, quindi mai dire mai a nulla 😉 ).
    Tornando al diabete, se in 10 anni mangio zuccheri raffinati e industriali a manetta quanti ne avrei potuti tollerare in 30 o 40 anni, è normale che il pancreas si prenda un periodo sabbatico che purtroppo può anche durare tutta la vita. Questo accade perché solitamente la persona diabetica non cambia stile di vita, si modera solamente. Mi è capitato di sentire una signora che in un negozio biologico chiedeva pasta integrale e del riso bianco, come consiglio del suo diabetologo. Io mi sono intromesso sconsigliandole vivamente il riso bianco che ha un indice glicemico più alto di pane e pasta bianca!
    Purtroppo la maggior parte dei medici non sanno o non capiscono, sono dei grossi database di informazioni che non usano la testa per ragionare. Sono programmati così.
    In ogni caso per non farla lunga, credo moltissimo nelle potenzialità della Natura e del corpo umano, se un corpo sta bene tende alla vita, non alla morte.
    Non voglio convincere nessuno perché ognuno di noi è l'insieme delle proprie esperienze, e non possiamo certo essere tutti uguali. Forse sono semplicemente molto ottimista, ma esistono casi documenti di persone guarite da malattie ritenute irreversibili dalla medicina ufficiale.
    Ciao!

    Rispondi
  13. la Lanterna nana

    EpiNeo ho esposto una mia riflessione sul diabete nella pagina della risposta di Enzo ai commenti di Antoine…

    Rispondi
  14. EpiNeo

    Ciao Lanterna,
    rispondo di qua per mantenere un filo di coerenza nei commenti.

    Dicevi:
    "DIABETE
    L'Igienismo predica lo stile di vita a 360° come la sola causa di salute/malattia. Abolisce quindi l'idea che germi, microbi, batteri, virus e retrovirus, sfiga, contagio, malocchio e i geni c'entrino nella malattia. Riguardo i geni, la colpa di una malattia alla nascita ricade sulla vita dei genitori; si sostiene anche che i geni debbano essere "attivati" per produrre i loro effetti (e questo in parte è vero) e che l'alimentazione sia il fattore più importante di attivazione/controllo. Una vita più o meno dissoluta porta ad impossibilità da parte del pancreas di produrre insulina; queste aberrazioni, mi chiedo, non potrebbero proseguire fino ad un punto di non ritorno? Dallo stile di vita precedente non può seguire una vera e propria distruzione del pancreas che poi non tornerà mai più in grado di lavorare come prima, necessitando così di aiuti esterni? Se uno non pone rimedio intelligentemente subito, ma si limita a prendere insulina e a vivere come prima, forse dopo anni il pancreas davvero è impossibilitato a risorgere qualsiasi siano le nuove abitudini alimentari."

    Sono d'accordo che ad un certo punto sia molto difficile se non impossibile tornare indietro. Ma credo che questo avvenga in età molto avanzata, quando l'organismo non ha più forze per reagire.
    Non vedo però questo come un grosso dilemma: se a me capitasse di diventare diabetico sicuramente proverei a guarire seguendo uno stile di vita può consono possibile alla mia persona e al mio contesto di vita. Non mi abbandonerei all'idea di dover prendere farmaci a vita.
    Questo però dipende dalla persona, dal tipo di comportamento che uno ha nella vita. Io sono ottimista, sono speranzoso.
    L'architetto di Matrix Reloaded direbbe "La speranza, la quinta essenziale illusione umana e al tempo stesso la fonte della vostra massima forza e della vostra massima debolezza.".
    Accetto il rischio, perché quello che gli esperti mi hanno dimostrato e mi dimostrano tutto'ora (non tutti devo dire) è che non sanno molto, e che studiano a memoria.
    Preferisco le responsabilità personali, perlomeno findove sento di poterci arrivare io.

    È una questione di comportamento che varia da persona a persona. Non condivido infatti lo scannamento che si sta facendo su questo e su altri blog. Una volta litigavano onnivori e vegetariani, ora c'è guerra mista tra vegetariani, vegani, vegan-crudisti, fruttariani, melariani, macrobiotici, respirariani, e chissà quanti altri.
    Sarà forse quello che vuole il sistema?
    (scusa la divagazione ma è una riflessione che mi è venuta)

    Ciao!

    Rispondi
  15. la Lanterna nana

    Impossibilità di tornare indietro può esserci in età molto avanzata o quando si ha troppo oltraggiato il proprio pancreas o l'organismo in generale. Sinceramente io non mi prenderei la responsabilità personale di abbandonare le cure mediche, non ci penserei nemmeno un secondo: la medicina ci dice che non si guarisce, ma si può solo sospendere l'assunzione di farmaci subendone poi le gravi conseguenze…è una situazione molto intricata. Ecco perché insisto a voler vedere prove concrete di vera guarigione. E' una situazione in cui non vedo molto saggio fidarsi unicamente di sé stessi, pur sapendo che l'importanza dell'alimentazione nella cura (anche ufficiale) del diabete non è affatto trascurabile.

    Per la divagazione, non sono complottista e non credo all'esistenza di "burattinai", ma sicuramente questo accapigliarsi tra vegetariani e vegani danneggia un po' tutti. La macrobiotica è sbagliata e il resto è estremizzante e pure quello può danneggiare la serietà dei movimenti più seri.

    Rispondi
  16. EpiNeo

    Ciao Lanterna,
    purtroppo non possiamo trovare un punto di incontro. Dobbiamo accettare che esistano persone diverse da noi stessi. Ognuno di noi per le esperienze che ha fatto vede una certa realtà.

    Non credo nella medicina della cura e della prevenzione. Credo in quella del pronto soccorso e poco altro.

    La medicina ufficiale è la stessa che mi diceva che l'AIDS era una malattia infettiva, che l'AZT ne era la cura, che i vaccini fanno più bene che male e soprattutto che servono, che il mercurio e i metalli pesanti non fanno poi così male, etc. etc.
    Tutte queste cose sono già state smentite, e chissà quante altre ne usciranno. Non sono cose da niente.

    Ma non voglio convincere nessuno perché capisco bene che non siamo tutti uguali. Le persone che visitano questo blog solitamente hanno avuto brutte esperienze con la medicina su di sé o su propri cari e hanno avuto la possibilità di vedere una realtà diversa. Non esistono buoni e cattivi infatti, perché è grazie a questi ultimi che noi siamo riusciti ad aprire gli occhi. Siamo tutti utili come ci insegna quel gran film "Cloud Atlas" attualmente nelle sale.

    Mi dispiace ma credo che non possiamo trovare un punto di incontro su molti argomenti.

    Ciao!

    Rispondi
  17. la Lanterna nana

    Un punto d'incontro forse non c'è…sullo specifico argomento "Diabete". In generale penso di poter dire che l'idea di prevenzione attraverso lo stile di vita sia condivisa e sta alla base della ricerca di tutti quelli che commentano questo blog. E ciò è un ottimo tratto comune.
    Riguardo il diabete, idee divergenti sul come affrontarlo, ma in linea di massima penso condividerai il mio parere che queste divergenze resteranno solo teoriche (non credo ci siano molte possibilità che ci venga il diabete:).
    Per ora questo è quanto. Ciao!

    Rispondi
  18. EpiNeo

    Si certo abbiamo sicuramente idee convergenti sullo stile di vita. Forse sono io che sono un inguaribile romantico e credo che oltre a prevenire con lo stile di vita si possa anche curare 🙂
    A presto, ciao!

    Rispondi
  19. frank

    consiglio il testo del dott. giuseppe nacci "come affrontare il diabete". molto dettagliato e specifico e anche lui concorda nell'afermare che una causa principale del diabete 2 è la disbiosi intestinale! in perfetto stile igienista!

    Rispondi
  20. la Lanterna nana

    E'…la disbiosi intestinale? Nacci ho sentito che è stato criticato per "Diventa medico di te stesso", molti medici hanno avuto da ridire sulle sue teorie. Può comunque essere un testo per avere qualche idea in più a riguardo.

    Rispondi

Lascia un commento