FEGATO DEVASTATO DAGLI INTEGRATORI E TRAPIANTO IN VISTA

da 28 Mag 2013Epatite

LETTERA

FEGATO DISTRUTTO MALAMENTE NEL GIRO DI DUE SETTIMANE

Buongiorno Valdo, mia cugina è ricoverata da una settimana in reparto trapianti fegato con fegato distrutto nel giro di 15 gg. Si stanno facendo analisi per capire. È emerso che due mesi fa ha iniziato a prendere dosi di un integratore (aminoacidi essenziali arricchiti di altre sostanze minerali e vitaminiche di sintesi, con aggiunta di lichene islandico. Essendo che in questi mesi stava facendo lavori pesanti (muratrice), tornava a casa la sera stanca.

RAPTUS INTEGRATORIO CON EFFETTI DEVASTANTI

Un mese fa la sorella le ha indicato un altro integratore che prende lei (dice che le fa bene?), contenente le stesse cose circa del primo. Mia cugina, in una specie di raptus integratorio, ha iniziato ad assumerlo massicciamente, unito agli altri due.

MEDICO DISTRATTO E FARMACI SBAGLIATI

Sentendosi poi malandata e stordita, è andata da medico condotto. Questo nemmeno l’ha guardata, per cui non ha notato gli occhi gialli, credo e le ha diagnosticato una gastrite, propinandole quindi altre pastiglie.

AUTOLETTIGA E SIRENA VERSO L’OSPEDALE

Una delle successive mattine ricovero urgente in ospedale, e sentenza di fegato distrutto. È alimentata al momento con flebo (glucosio?). Essendo che le viene da svenire (la glicemia scende a 45) le hanno messo sacca di sopravvivenza a base di aminoacidi e vitamine. Di notte non dorme mai.

ALIMENTAZIONE GENERICA CARNEA, NESSUNA SOLUZIONE DETOSSIFICANTE E ATTESA DI TRAPIANTO EPATICO

Non ho visto intorno a lei nulla di utile o di adatto a disintossicarla. Come cibo le hanno portato alimentazione “generica” incluso ovviamente l’immancabile e divina carne. Appena la ha assunta il suo fisico si è ribellato e non è riuscita a mangiarla. Ora stanno aspettando un fegato per il trapianto (se da qualche parte ci arriva). Tre gg fa ho proposto di provare auto-emotrasfusione con ozonoterapia, ma i medici hanno detto che non ha sangue con carica vitale. Qualche idea o parere da proporre? Gianluigi


RISPOSTA

ORGANO FONDAMENTALE CHIAMATO FEGATO, PIÙ SACCHETTO CHIAMATO CISTIFELLEA O COLECISTI

Il fegato è l’organo più grosso e voluminoso del nostro corpo. Situato nella parte centrale sotto il polmone destro. Sotto il fegato, verso la sua parte bassa, si trova la cistifellea o sacchetto biliare, incaricato di raccogliere la bile proveniente dal fegato stesso, secreta costantemente, e che in caso di normale funzionalità è espulsa attraverso l’intestino dopo essere passata per il duodeno attraverso il delicato coledoco, parte finale delle vie biliari, ovvero tubicino di collegamento di 6 cm che continua il dotto epatico e sbocca nel duodeno consentendo il deflusso della bile, soggetto a calcoli e a ostruzioni.

UN LITRO AL GIORNO DI SOSTANZA ESCREMENTIZIA, PURIFICANTE E LUBRIFICANTE, CHIAMATA BILE

La bile è un liquido giallo-verdognolo ed amarissimo attraverso il quale il fegato espelle tutte le sostanze estranee provenienti dalla digestione. Il fegato di un adulto, in condizioni normali, produce ogni giorno un litro di bile, sostanza escrementizia analoga all’urina, capace di avvelenare il sangue se non vene espulsa quotidianamente. Il fegato è davvero di capitale importanza. Purifica il sangue e i prodotti della digestione. Emulsiona i grassi, favorisce l’espulsione degli escrementi con l’aiuto della bile che fa da lubrificante e da sostanza purificatrice dell’intestino.

EVITARE LE SOSTANZE DANNOSE

Alcol, droghe, iniezioni, grassi, paprika, peperoncini in eccesso, spezie, the, caffè, zuccheri raffinati, dolci, irritano il fegato e danneggiano la sua funzionalità. La stitichezza è la peggiore nemica del fegato. Coltivando buone digestioni eviteremo malattie al fegato e alla cistifellea. Ogni processo digerente ad alto rendimento dipende dalla temperatura. L’abuso di alcol e di farmaci produce cirrosi epatica.

EPATITE, OVVERO INFIAMMAZIONE DEL FEGATO

Epatite è una infiammazione del fegato caratterizzata dalla presenza di cellule infiammatorie nel tessuto dell’organo. Il nome viene dal greco hepar. La condizione patologica può risolversi spontaneamente oppure può evolvere in fibrosi (cicatrizzazione) e cirrosi. L’epatite può verificarsi con sintomi limitati o nulli, ma spesso porta a ittero, anoressia (inappetenza) e malessere.

EPATITE ACUTA DA SOSTANZE TOSSICHE E NON DA VIRUS

L’epatite è acuta quando dura meno di sei mesi e cronica quando persiste più a lungo. Un gruppo di virus, conosciuto come il virus dell’epatite causa, secondo i medici, la maggior parte dei casi di epatite in tutto il mondo. In realtà, è la stessa medicina ad ammetterlo, ma sottovoce (per non farsi sentire dai finanziatori di Big Pharma), tutto è dovuto a sostanze tossiche, in particolare carni, formaggi, alcool, farmaci, bevande nervine e bevande gassate. Da una situazione di insufficienza epatica acuta strisciante e asintomatica, in cui il fegato non è in grado di cancellare le sostanze nocive dalla circolazione, si passa a uno stato di pesante epatite acuta.

SINDROME NEUROPSICHICA, COMA EPATICO ED EXODUS

Si arriva anche a situazioni di seria emergenza, con sindrome neuropsichica e complicanze multiple da epatite grave. In presenza di forte danno epatico, le sostanze tossiche che prima venivano regolarmente rimosse dal fegato, si trovano ora a circolare liberamente nel sangue, libere di entrare persino nella regione cerebrale a menomare le funzioni del cervello. La sintomatologia può includere a questo punto deficit cognitivi, tremori a battito d’ali (asterixia), diminuito livello di coscienza, stato confusionale e sonnolenza fino al coma epatico, all’edema cerebrale e all’exodus.

DISINVOLTURA NEL RICORSO AL TRAPIANTO DI FEGATO

Questo può diventare pericoloso per la vita e giustifica, secondo i disinvolti criteri medici, il trapianto di fegato. Le caratteristiche iniziali sono aspecifici sintomi simil-influenzali, comuni a quasi tutte le infezioni virali acute, e possono includere malessere, dolori muscolari e articolari, febbre, nausea o vomito, diarrea e mal di testa. I sintomi più specifici, che possono essere presenti nelle epatiti acute da qualsiasi causa, sono una profonda perdita di appetito, avversione al fumo tra i fumatori, urine scure, ingiallimento degli occhi e della pelle (cioè, ittero) e dolori addominali. I reperti obiettivi sono di solito minimo, a parte l’ittero in una epatomegalia (gonfiore del fegato) in circa il 10%. Alcuni presentano linfoadenopatia (ingrossamento dei linfonodi, nel 5%) o splenomegalia (ingrossamento della milza, nel 5%).

EPATITE CRONICA

L’epatite cronica porta a volte sintomi aspecifici come malessere, stanchezza e debolezza, ma è spesso asintomatica. a nessun sintomo. La comparsa di ittero indica un danno epatico avanzato. Ad esame obiettivo ci può essere ingrossamento del fegato. Ingenti danni epatici e cicatrizzazione del fegato (cioè cirrosi) portano a perdita di peso, ecchimosi (livido, ematoma, travaso di sangue, tendenza a sanguinamento, edema periferico (gonfiore delle gambe) e accumulo di ascite (liquido nella cavità addominale). Alla fine, la cirrosi può portare a complicazioni varie. varici esofagee (vene dilatate nella parete dell’esofago che possono causare sanguinamento minacciante la vita), encefalopatia epatica (confusione e coma) e la sindrome epato-renale (disfunzione renale). Acne, mestruazioni anormali, cicatrici polmone, infiammazione della ghiandola tiroide e infiammazioni ai reni possono essere presenti nelle donne col fegato costantemente in disordine.

CAUSE DI EPATITE ACUTA SECONDO LA MEDICINA

Epatite virale, epatite A ed E, Herpes simplex, Citomegalovirus, Epstein-Barr, Febbre gialla, Adenovirus, Infezione non- virale, Toxoplasma, Leptospira, Febbre Q, alcol, amanita, tetracloruro di carbonio, farmaci antitubercolari e lungo elenco di farmaci, epatoite ischemica (insufficienza circolatoria), gravidanza difficile, Epatite autoimmune (lupus LES), malattie metaboliche (malattia di Wilson).

CAUSE DI EPATITE CRONICA SECONDO LA MEDICINA

Epatite virale B, epatite C, Epatite autoimmune (lupus LES), alcol, droga, metildopa, nitrofurantoina, isoniazide, ketoconazolo, steatoepatite non-alcolica, epatite ereditaria o genetica, malattia di Wilson, alfa 1-antitripsina deficit, cirrosi biliare primaria e colangite sclerosante primaria occasionalmente simulare l’epatite cronica.

EPATITE ALCOLICA

Etanolo, soprattutto da bevande alcoliche, è causa importante di epatite. Solitamente l’epatite alcolica arriva dopo un periodo di maggiore consumo di alcol. L’epatite alcolica è caratterizzata da una costellazione di sintomi variabili, che possono comprendere sensazione di malessere, ingrossamento del fegato, sviluppo di liquido nell’ascite addominale.

VERSIONI LEGGERE E VERSIONI GRAVI

L’Epatite alcolica può variare da mite, con sola elevazione test epatici, a infiammazione epatica grave con sviluppo di ittero, aumento tempo di protrombina e insufficienza epatica. I casi gravi sono caratterizzati da ottundimento (offuscamento coscienza), combinazioni di livelli alti di bilirubina e di protrombina. il tasso di mortalità in entrambe le categorie è del 50% entro 30 giorni dalla comparsa. La combinazione di epatite C e il consumo di alcol accelera lo sviluppo della cirrosi.

EPATITE IATROGENA O MEDICO-CAUSATA

Un gran numero di farmaci può causare epatite. Antidepressivi, antiaritmici, anestetici, Fans, contraccettivi, antibiotici, antitubercolari, antistaminici, antipertensivi, antimicotici, antiepilettici, antidiabetici, antiretrovirali, immunosoppressori, integratori. La variabilità umana poi è tale che ogni singolo farmaco può rappresentare causa di epatite.

EPATITI METABOLICHE, OSTRUTTIVE E LIPIDICHE

Alcuni disturbi metabolici causano le diverse forme di epatite. L’emocromatosi (a causa di accumulo di ferro) e la malattia di Wilson (accumulo di rame) possono causare infiammazione e la necrosi del fegato. La steatoepatite non alcolica (NASH) è effettivamente conseguenza di sindrome metabolica (presenza di infiltrazione grassa, con goccioline di grasso e cellule infiammatorie). Ittero ostruttivo è il termine usato per descrivere l’ostruzione del dotto biliare (calcoli biliari oppure ostruzione esterna da cancro). Le ostruzioni prolungate nel tempo portano ad infiammazione e distruzione del tessuto epatico. La NASH è sempre più riconosciuta come la più importante causa di malattia epatica, seconda solo all’epatite-C.

ITTERO

L’ittero è la colorazione giallastra della pelle e della parte bianca degli occhi causata dall’aumento della bilirubina. L’ittero può essere causato da una lesione al fegato o dall’ostruzione di un dotto biliare. La pelle e la parte bianca degli occhi (sclera) assumono un colorito giallastro, la pelle può prudere e le urine spesso sono scure. I globuli rossi vecchi o danneggiati sono costantemente tolti dalla circolazione, soprattutto grazie alla milza. Durante questo processo l’emoglobina (la parte del globulo che trasporta l’ossigeno) viene trasformata in una sostanza di rifiuto, cioè in un pigmento di colore verdastro, detto bilirubina. La bilirubina, poi, viene trasportata dal sangue verso il fegato e infine è espulsa nell’intestino insieme al resto della bile (il fluido digestivo prodotto dal fegato). Se la bilirubina non viene espulsa nella bile abbastanza velocemente, si accumula nel sangue per poi depositarsi nella pelle, provocando la colorazione giallastra, cioè l’ittero. A titolo di curiosità ricordiamo infine che mangiare troppe carote, zucche e meloni può far assumere un colorito giallastro alla pelle, ma non provoca ittero e nemmeno disturbi epatici.

SINTOMI COLLEGATI ALL’ITTERIZIA

La colorazione giallastra dovuta all’ittero colpisce la pelle e la parte bianca degli occhi, anche l’urina spesso è più scura del normale perché la bilirubina in eccesso viene espulsa dai reni. I pazienti possono avvertire prurito, avere le feci più chiare del normale. Normalmente il prurito scompare man mano che le condizioni del fegato migliorano. L’epatite acuta, cioè l’infiammazione acuta del fegato, può causare come detto in precedenza diminuzione dell’appetito, nausea, vomito e febbre. L’ostruzione dei dotti biliari può invece provocare dolore addominale e febbre.

BILIVERDINA E BILIRUBINA

Bilirubina deriva dal latino bilis=bile e ruber=rosso. Trattasi del pigmento giallo-rossastro contenuto nella bile e prodotto dal catabolismo dell’emoglobina, ossia dei globuli rossi o eritrociti senescenti. L’emoglobina viene catabolizzata e l’eme viene liberato grazie all’eme-ossigenasi che lo converte anche in biliverdina, con distacco del ferro e della globina o albumina. La biliverdina viene a sua volta trasformata in bilirubina libera ed insolubile dall’enzima bilirubina-reduttasi. Poi viene rinviata al fegato per essere staccata dall’albumina e per coniugarsi A) con l’acido gluicoronico che la trasforma in bilirubina coniugata grazie alla vettrice epatica ligandina (il cui deficit porterebbe all’ iperbilirunemia benigna o sindrome di Gilbert), e B) con il glutatione-S-transferasi grazie all’enzima uridina-difosfoglucuronil-transferasi (la cui eventuale carenza porta alla sindrome di Crigler-Najjar, con ittero severo e persistente).

L’EME O EMATINA

L’Eme è un complesso chimico di composti detti porfirine, contenenti un atomo di ferro. L’Eme è il gruppo prostatico, la parte non-proteica, mentre la parte proteica è l’apoproteina. Riguarda una serie di proteine tra cui l’emoglobina, la mioglobina e i citocromi. L’eme deve la sua importanza al fatto che può legare l’ossigeno sia in forma molecolare che in altri composti (biossido di carbonio CO2, monossido CO, acqua H2O, proprio grazie all’atomo di ferro. L’eme è costituto da 4 anelli interni all’emoglobina, legati da ponti metilici -CH, a cui sono legati 4 gruppi metilici -CH3 e 2 vinilici CH2.

UN GRANDE CASTELLO DI MENZOGNE

Non manca certamente contenuto scientifico a quanto finora esposto. Peccato davvero che assieme alle cose vere e utili coesistano concetti e informazioni fuorvianti e deleteri che inficiano l’assieme e lo rendono inaffidabile. Dalle cose apprese infatti occorre prendere quello che c’è di buono e scartare il ciarpame. Qual’è il ciarpame? Tutto il discorso virale e infettivo. Tutto il discorso farmacologico e tutto il discorso sui trapianti. Il che non è affatto poca cosa.

OGNUNO PUÒ VALUTARE LA SITUAZIONE COI PROPRI OCCHI

Tu stesso, Gianluigi, hai potuto verificare di persona le cure che la paziente in questione sta ricevendo in ospedale. La carne è al centro della dieta e nulla di detossificante si vede all’orizzonte. Nulla di rasserenante e di promettente. A meno che non si voglia trasformare la speranza, il filo di luce, il sospiro di sollievo, nella notizia che sta arrivando il fegato di qualcuno, per un bel trapianto, con tutti i problemi psicologici annessi e connessi, coi sintomi di rigetto e con il continuo viavai di cure e controcure.

IL TEATRO DELLE MARIONETTE

Fegato intossicato cronicamente significa dunque epatite, con presenza intensa di detriti da disintegrazione cellulare accelerata. Non virus che causano le epatiti A, B, C, D ed E, ma stati tossici del corpo che portano a indigestioni, a indebolimenti, a rallentamenti metabolici e quindi a disfunzioni. Un corpo che non funziona è simile a una vettura che procede col freno a mano tirato. Avanza malamente, si surriscalda, produce fumo e odori, consuma auto-intossicazioni che causano i virus. Virus morti e inattivi che aspettano soltanto la forza espulsiva-immunitaria per essere riciclati e mandati poi fuori dai piedi. Usare le lettere dell’alfabeto per differenziare le epatiti in base a flavinidae, picornaviridae, o al terribile hepadnaviridae, il virus più infettivo del pianeta, è un teatro delle marionette che non ci sfiora e non ci appartiene. Il mondo del monattismo virologici ci fa semplicemente ridere. Lo abbiamo smontato pezzo per pezzo.

LE TEORIE DEI VIRUS E DEI CONTAGI HANNO ZERO VALORE SCIENTIFICO

Fosse vera la teoria dei virus-mostriciattoli replicanti, trascriventi, incapsulanti, latenti, incazzati a morte, decisi a fare di noi un solo boccone, saremmo già tutti defunti e sepolti. Facciamo pure l’esperimento concreto per dimostrare la totale estraneità di virus e batteri in fatto di epatiti e di qualsiasi altra patologia. Prendiamo dunque un qualsiasi paziente carico di virus (morti e inanimati come tutti i virus, che sono detriti cellulari interni al 95%) e carico pure di batteri vivi della sua flora batterica, programmati per mangiarsi i virus e liberarci del peso. Non gli diamo alcun farmaco antibatterico e nessun trattamento antivirale. Lo mettiamo anzi a riposo fisiologico totale, con tutta l’acqua che vuole, per un bel digiuno di 3 giorni o anche di una settimana.

CONCEDIAMO LA PROVA DEL NOVE

Avessero ragione i monatti, quel paziente non avrebbe scampo. I batteri vivi, moltiplicandosi privi di controllo, lo masticherebbero dalla testa ai piedi. I virus morti ma stranamente proliferanti (sempre secondo i monatti) lo devasterebbero fino all’inverosimile. Invece non succede proprio nulla di quanto sopra. I batteri si mangiano il materiale virale e quando questo è vicino ad esaurirsi, si ritirano intelligentemente in buon ordine. Il paziente perde qualche chilo e si riprende. Questa è la prova del 9, che nessun monatto al mondo è stato mai capace di contestare.

SOLDI BUTTATI AL VENTO

Presenza virale e batterica non significano affatto causa di malattia. Non è opinione ma precisa legge della natura. Legge che non fa comodo alla medicina, e va ovviamente di traverso a chi campa su virus, batteri, farmaci e vaccini. Tutta l’enorme impalcatura medica sull’epatologia, sulla virologia, sull’immunologia? Tutti i tomi pregiati e costosi delle grandi e quotate università di Harvard, Oxford e Pisa? Tempo e danaro ignobilmente buttati al vento e regalati a Big Pharma. Su virus e batteri occorre documentarsi a parte, e sul blog ci sono tesine chiarificatrici.

I MARPIONI DELLA GLAXO-SMITH-KLINE

Non avevano commercialmente torto i marpioni della Glaxo-Smith-Kline, quando prezzolarono con voluminose mazzette da centomila lire l’allora Ministro della Sanità De Lorenzo, per una semplice firma dichiarante non più opzionale ma obbligatoria la vaccinazione chiamata antiepatite-C. Dove non arriva la scienza, vengono in soccorso le banconote. Il grottesco è che questa gente sta tuttora lì, più forte e aggressiva che mai, più arrogante e indisponente di prima. Pronta a imporre nuovi intrugli, nuovi veleni, nuove rocambolesche soluzioni a pesti inventate e immaginarie, a patologie Aids nuove e vecchie, a innocenti verruche trasformate in spaventosi papillomi.

RIMUOVERE LE ASSURDE DIETE MEDICHE E NON LE NOSTRE PREZIOSE GHIANDOLE

La bile lavora dunque in modo stretto ed affiatato col fegato, e non può essere oggetto di rimozioni chirurgiche. Molto meglio rimuovere le brutte abitudini. Molto meglio puntare a una dieta virtuosa e compatibile, armonizzata cioè col nostro disegno epatico e gastrointestinale, un disegno che non lascia scampo a dubbi, e che mette anzi in risalto le contraddizioni e le asinerie delle diete mediche basate disordinatamente e qualunquisticamente sul poco-ma-di-tutto, anziché sul tanto-ma-di-poco della corretta alimentazione

I RIMEDI NATURALI DI SEMPRE,  OSSIA TANTO CRUDISMO, NIENTE CARNE E NIENTE FARMACI

Gli intasamenti biliari, e le epatiti stesse, si combattono con frutta e verdure crude, con più acqua biologica e meno nitrati o sali di ammonio, con meno acidi urici e meno creatinina in circolazione. Detto in soldoni niente carne, niente formaggi e niente pesce, per cui ogni trasgressione a questa regola si paga amaramente. Ieri ho pubblicato la tesina “Carne a ruota libera e fegato gonfio”, e vale anche per i problemi di cistifellea, ovviamente.

TESINE A SUPPORTO

SOLUZIONE IGIENISTICA D’URGENZA

Confermato l’epatite come infiammazione del fegato caratterizzata da itterizia, da febbre e da altri sintomi di contorno, la soluzione migliore per bloccare la crisi sta nel digiuno immediato (preferibilmente 1-2 settimane di fila), con riposo assoluto, seguito da dieta crudista e viva, con bevande prevalentemente verduriane, includenti acetosa, crescione, achillea millefoglio e peperoncino. Forme gravi di epatite si sono risolte con questo tipo di soluzione, come segnalato da Stan Malstrom.

RIPOSO, DIGIUNO E DECOTTO DI ORTICA

La prima cosa da fare per decongestionare il fegato esso deve riposare, per cui il paziente va messo a riposo e a digiuno. Manuel Lezaeta consiglia come primo passo 3 giorni di digiuno ad acqua bevuta costantemente a sorsi, e prevede anche la possibilità di somministrare come depurativo supplementare il decotto di ortica nella dose di 3 tazzine al giorno.

OSSIDAZIONE E VELOCIZZAZIONE DEL METABOLISMO

Giusto ricordare le strategie estreme di Max Gerson, rivolte non solo ai tumori, ma spesso anche ai problemi di fegato. L’idea di base per Gerson è che la mancanza di ossigeno favorisce lo sviluppo delle patologie degenerative. Il suo programma terapeutico, detto in soldoni, prevede A) Raddoppio ossigenazione dell’apparato circolatorio, B) Stimolo del metabolismo con eliminazione intensa delle tossine interne, C) Riattivazione funzioni di ricambio nel fegato e nei reni che risultano ritardate, rallentate ed impigrite nella maggior parte della gente

TREDICI BICCHIERI DI SUCCHI AL GIORNO

In pratica, con Gerson (oggi portato avanti dalla figlia Charlotte Gerson con clinica in Messico ed in Ungheria), la terapia è basata su 1) Dieta a base di frutta e verdure fresche, crude e biologiche, 2) Assunzione giornaliera di 13 bicchieri di succhi freschi, preparati e consumati allo scadere di ciascuna ora, 3) Consentiti yogurt, formaggio magro e olio di semi di lino, 4) Consentita l’assunzione di ormoni tiroidei, ioduro di potassio, estratto di fegato, enzimi pancreatici, niacina B3 e clisteri al caffè (tutte cose, del punto 4, che la scienza igienistica disapprova, e che rientrano nella curomania tipica della medicina).

RADICI DI TARASSACO MACERATE NELL’ACQUA

Ottimo per il fegato includere giornalmente, prima dei pasti, una tazzina d’acqua amarotica, ricavata dalla macerazione di radici di tarassaco (un cucchiaio di radici triturate, messe a macero a freddo in una tazza abbondante di acqua). Dal quarto giorno, dieta a base di frutta di stagione, alternata con insalate miste, verdure e ortaggi crudi, cereali poco cotto, conditi con olio crudo. Il cataplasma notturno di foglie di cavolo, o di cipolla, o di fango termale, applicato sul ventre e sul fegato offre un importante aiuto del decongestionamento e nella detossificazione dell’organo.

PRIMO NON NUOCERE E NON ACCORCIARE LA VITA ALLA GENTE

L’asportazione della cistifellea abbrevia la vita di una persona di almeno 10 anni. Pensateci non 2 ma 20 volte, prima di cedere alle pressioni mediche. Basta una prima colazione a base di frutta di stagione, basta una dieta che eviti carni, pesce, formaggi, uova, dolciumi, bibite fermentate, e nessuno si ammalerà di fegato e di cistifellea.

ESPULSIONE CALCOLI

I calcoli grossi paradossalmente sono meno pericolosi di quelli piccoli. Non recano grandi disturbi e l’organismo li trattiene allargando il sacco colecistico. Per i calcoli piccoli, più mobili ed insidiosi, conviene bere 100 grammi di olio di oliva la sera prima di caricarsi, e bere dell’olio di ricino la mattina seguente al risveglio, per provocare l’espulsione dei calcoli piccoli. Vietato assumere farmaci antidolorifici in contrasto ai dolori espulsivi. I dolori sono necessari per l’espulsione dei calcoli.

ACQUA BIOLOGICA, FLAVONOIDI E ONDE VIBRAZIONALI

Erbe amiche del fegato sono da sempre l’arancia, asparago, avocado, carciofo, carota, cavolo, tarassaco, selene, cicoria, ciliegia, cotogna, crescione, fagiolino, fragola, lattuga, mela, melanzana, mirtillo, oliva, orzo, patata, pompelmo, prezzemolo prugna, rabarbaro, rafano, ravanello, ribes, sedano uva. In linea generale, succo zuccherino della frutta e clorofilla verde delle verdure crude, formano una triade formidabile che la medicina convenzionale continua colpevolmente a ignorare. Quella triade che noi chiamiamo acqua biologica, flavonoidi e onde vibrazionali, una vera e propria manna per la salute del fegato e dell’intero organismo.

Valdo Vaccaro

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Scritto da Valdo Vaccaro

Valdo Vaccaro, classe 1943, è ricercatore indipendente, divulgatore e filosofo della salute. Da sempre ha fatto della dieta vegeto-crudista tendenziale, dell’amore per gli animali e la natura un modo di essere e uno stile di vita, in tutta autonomia e libertà. Valdo ha tenuto centinaia di conferenze in giro per l’Italia e nel mondo trattando vari temi tra cui salute, etica, attualità e altro ancora. Al momento, oltre all’attività sul blog, è direttore scientifico e docente della HSU – Health Science University, la prima scuola di Igienismo Naturale Italiana.

DISCLAIMER
Valdo Vaccaro è orgogliosamente NON-medico, ma igienista e libero ricercatore. Valdo Vaccaro non visita, non prescrive e non cura. Le informazioni presenti su questo sito hanno solo scopo informativo, non intendono e non devono sostituire il parere del medico curante.

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Commenti

3 Commenti

  1. lucianna

    Non trovo la tesina: "Carne a ruota libera e fegato gonfio". Voi?

    Rispondi
  2. lucianna

    Chiedo scusa….Ho trovato!(però non è di ieri)

    Rispondi
  3. gianluigi

    Purtroppo a mia cugina è andata male , è stata trapiantata , iniziato trapianto la domenica mattina alle 7 ma in serata è morta. In reparto ci hanno detto che un anno prima era morta un’altra ragazza di 30 anni per il medesimo prodotto assunto (lichene) , ma per la privacy non sono riuscito a sapere di più. Parlando con clienti però, per caso, sono venuto a sapere di un’altra signora che a causa del medesimo prodotto è viva per “miracolo”. Sono andato a conoscerla, mi ha raccontato quante pastiglie le avevano ordinato, cosa le hanno provocato , ed il ricorso all’ospedale . Il dottore vedeva che aveva qualcosa di grave, era gialla, ma le analisi erano tutte ok. Non sapendo cosa fare hanno somministrato cortisone e con questo si sentiva meglio. Quando glielo toglievano (per vedere come reagiva) si sentiva morire . A ritornare bianca da gialla ha impiegato 9 mesi. Hanno analizzato pastiglie ma trovato solo metalli pesanti. Potrebbe essere che nelle pastiglie avessero inserito anche la parte tossica mortale del lichene, oppure che lo stesso contenesse microcistine in quantità od altro. Chissà quanti altri sono morti con il medesimo prodotto, i nas lo hanno inizialmente ritirato ma ora è in vendita di nuovo.

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