ALOPECIA ANDROGENETICA O CALVIZIE COMUNE

da 28 Dic 2013Alopecia

LETTERA

Carissimo dr Valdo Vaccaro, mi chiamo Alessandro ed ho 18anni. Fin da bambino ho accusato problemi legati allo stomaco, causati da allergie, che in poco tempo cessavano con tisane alla camomilla. Durante la crescita, soprattutto dopo il divorzio dei miei genitori, oltre ad avere sistematicamente fastidi al colon, ho sperimentato un’eccessiva caduta dei capelli.

Apparentemente si credeva che fosse causata dallo stress, ma poi con gli anni, attraverso visite tricologiche, si è scoperta essere alopecia androgenetica. Attualmente la cura che faccio prevede Minoxidil al 5% e a mesi alterni integratori anticaduta (anti-dht). Negli ultimissimi mesi oltre ad avere stitichezza ho avuto una terribile stipsi, causata non si sa ancora da cosa, che ho guarito con delle bustine di Isocolan.

Il mio dermatologo mi ha proposto nei giorni scorsi di prendere la Propecia, fantomatica pillola che va a bloccare l’azione del 5-alfa reduttasi, per poi accellerare la ricrescita dei capelli. Gli ho già detto che sono molto scettico riguardo questo medicinale per tutti gli effetti collaterali che può causare, anche perché sono un tipo abbastanza ansioso. La prego di indicarmi qualche piccolo segreto della natura affinché possa risolvere questo fastidioso problema che mi affligge sia da un punto di vista estetico sia da quello personale.

Alessandro

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RISPOSTA

CHE COS’È L’ALOPECIA ANDROGENETICA

Ciao Alessandro. L’alopecia androgenetica o calvizie comune è la più frequente malattia dei capelli e colpisce il 70% degli uomini e il 40% delle donne. È definita androgenetica in quanto gli ormoni androgeni ne sono la causa principale. La calvizie colpisce selettivamente i follicoli della zona cutanea della fronte, delle tempie e della sommità del capo, risparmiando invece le zone del cuoio capelluto inerenti la nuca, per via di una diversa sensibilità di queste aree agli stimoli androgeni da parte dei follicoli.

L’insorgenza delle manifestazioni avviene generalmente tra i 12 e 40 anni, in entrabi i sessi e, circa la metà della popolazione, presenta questa condizione entro i 50 anni.

In condizioni normali, sulla nostra testa, sono presenti mediamente dai 100 ai 120 mila capelli, la cui vita è caratterizzata dall’alternarsi di periodi di attività e di riposo le quali sono distinte in:

  • Fase di accrescimento detta Anagen,
  • Fase di involuzione, detta Catagen, in cui il capello arresta la sua attività di crescita,
  • Fase di riposo, detta Telogen, in cui il capello ormai inattivo, cade come una foglia secca.

Il naturale ricambio, comporta una caduta quotidiana che va dai 20 ai 100 capelli. Il ricambio comincia ad assumere le caratteristiche di un vero e proprio fenomeno patologico, quando la fase di accrescimento è notevolmente rallentata e si cominciano a perdere più di 100 capelli al giorno.

Negli uomini la perdita di capelli inizia sopra le tempie e al vertice dello scalpo, chiamato anche calvaria. Man mano che la calvizie avanza, i capelli rimanenti vanno a formare quella che viene definita corona ippocratica.

Nelle donne invece il diradamento dei capelli avviene in maniera più diffusa, uniformemente su tutto lo scalpo.

Sia nelle donne che negli uomini l’alopecia androgenetica non porta generalmente a una perdita totale dei capelli (alopecia totalis).

CAUSE

L’alopecia androgenetica consiste in una condizione caratterizzata da assottigliamento e diradamento dei capelli indotto dagli ormoni androgeni, in individui geneticamente predisposti, aggiungono i dermatologi, sempre legati agli alibi della genetica, materia che è letteralmente franata al suolo, per le sue incongruenze e i suoi falsi dogmi sulla fissità del Dna.

Nei follicoli del cuoio capelluto affetto avviene, ad opera dell’enzima 5-alfa-reduttasi, un’aumentata conversione del testosterone in diidrotestosterone (DHT). Quest’ultimo si lega al recettore degli androgeni, attivando i geni responsabili della trasformazione dei peli terminali in peli miniaturizzati.

La patologia è imputabile anche agli stress e allo stile di vita di ogni persona. Condurre una vita sana è il modo migliore per evitare il collasso dei nostri capelli. Per vita sana si intende mantenere una sana alimentazione, ricca di vitamine e minerali di tipo naturale e non sintetico.

Un altro motivo importante che, insieme con lo stress può portare alla malattia o aggravamento della nostra alopecia è l’inquinamento a cui siamo sottoposti nel nostro ambiente. Il fumo delle città e l’esposizione continua a tale avvelenamento può indebolire i nostri capelli.

CURE E TRATTAMENTI

L’alopecia androgenetica viene trattata medicalmente sia farmacologicamente che chirurgicamente.

I farmaci contro la calvizie hanno come obiettivo il rallentamento, il blocco o l’inversione alla tendenza di diradamento dei capelli. Le sostanze più usate sono:

  • Finasteride – farmaco che inibisce la 5 alfa riduttasi di tipo II. Dev’essere assunto a vita per bloccare la caduta dei capelli. Ha inoltre numerosi effetti collaterali tra cui depressione, calo della libido e impotenza e stanchezza cronica. Può inoltre portare alla sindrome post finasteride.
  • Minoxidil – farmaco usato in origine contro l’ipertensione, ha come effetto collaterale l’irsutismo. Viene quindi usato nei casi di alopecia androgenetica stimolando la crescita dei capelli con applicazioni dirette sui bulbi piliferi. La sospensione del farmaco determina la ripresa del diradamento. Altri effetti collaterali sono ipotensione, eritema, prurito e infiammazione.

I trattamenti chirurgici invece prevedono la tecnica dell’autotrapianto di capelli che consiste nel prelevamento di capelli con radice da zone con una buona densità, per essere poi impiantati nelle zone con densità bassa o nulla.

RIMEDI NATURALI

Le cure a base di Monoxidil e di Finasteride possono bloccare per qualche tempo la caduta dei capelli, ma alla lunga non risultano affatto risolutive e causano al contrario effetti collaterali non indifferenti. Le piante officinali che più di ogni altra presentano questa caratteristica chimica di blocco dell’enzima 5-alfa-reduttasi, sono la Serenoa repens e l’Epilobio parviflorum.

Anche la comunissima Urtica Dioica è pianta conosciuta ormai da secoli per le sue virtù terapeutiche. Grazie ai suoi componenti (Istamina, Serotonina e Colina, nonché scopoletina e i lignani), nonché alla sua ricchezza in ferro e Vitamina-C, è di validissimo aiuto nel conferire robustezza e longevità al capello in crescita.

Altre piante utili alla salute dei capelli sono la Gingko Biloba, vasoprotettore e stimolante del microcircolo, cosa di vitale importanza per dare nutrimento al bulbo, nonché l’Aloe Vera, ricchissima in aminoacidi essenziali e non-essenziali, oltre che in enzimi e in MPS (mucopolisaccaridi come l’acemannano), necessari per dare corpo al capello.

Altre risorse formidabili sono il crescione d’acqua, le radici di zenzero nei vari colori e la comune cipolla, sia come alimenti che come succo frizionabile sul cuoio capelluto. Un minerale da considerare è il silicio, per la sua azione remineralizzante su tutti i distretti corporei, ma soprattutto a livello di cheratina (capelli, unghie, e denti).

EVITARE DANNEGGIAMENTI AI CAPELLI

È bene far seguire al paziente delle norme di igiene alimentare più sane, qual’ora si presentasse l’evidenza clinica di un’alimentazione scorretta e disordinata, nonché consigli pratici sull’uso corretto di shampoo, lozioni, fissatori, che spesso vengono utilizzati in eccesso, determinando seri danni sia al cuoio capelluto in senso stretto (secchezza eccessiva da lavaggi troppo frequenti, con forfora corrispondente), sia al capello vero e proprio e al follicolo, determinando una sorta di stress a queste strutture e conseguente perdita di forza, volume e consistenza del futuro capello.

Ricordo infine che sul blog esistono diverse tesine riguardanti la salute dei capelli. Idem per quanto riguarda la digestione, la stipsi, la stitichezza, la funzionalità intestinale, tutte condizioni in grado di influenzare fortemente la salute della chioma. Serve ovviamente coltivare pensieri positivi, credendo poco e niente alle solite demotivazioni mediche nei riguardi dei rimedi naturali.

Valdo Vaccaro

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Scritto da Valdo Vaccaro

Valdo Vaccaro, classe 1943, è ricercatore indipendente, divulgatore e filosofo della salute. Da sempre ha fatto della dieta vegeto-crudista tendenziale, dell’amore per gli animali e la natura un modo di essere e uno stile di vita, in tutta autonomia e libertà. Valdo ha tenuto centinaia di conferenze in giro per l’Italia e nel mondo trattando vari temi tra cui salute, etica, attualità e altro ancora. Al momento, oltre all’attività sul blog, è direttore scientifico e docente della HSU – Health Science University, la prima scuola di Igienismo Naturale Italiana.

DISCLAIMER
Valdo Vaccaro è orgogliosamente NON-medico, ma igienista e libero ricercatore. Valdo Vaccaro non visita, non prescrive e non cura. Le informazioni presenti su questo sito hanno solo scopo informativo, non intendono e non devono sostituire il parere del medico curante.

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Commenti

6 Commenti

  1. arvo

    Sui capelli avrei tremila cose da dire, ma mi limito a quanto segue.Anni fa misi alle strette un tricologo, il quale ammise di avere le prove certe, circa l' uso del Propecia, di un effetto alla lunga devastante per la salute e pure per il fegato. Riferii al mio medico e mi disse che erano sciocchezze, perché tale farmaco veniva prescritto per anni e a dosi ben maggiori, a pazienti con problemi di prostata. Indagando ancora giunsi alla conclusione che la verità stava in mezzo. Cioè effetti tossici certi, ma sopportabili, almeno da parte di chi prende disinvoltamente farmaci e dunque….uno più uno meno. Il mio medico esagerava, visto che la sua categoria sottovaluta alquanto gli effetti reali dei farmaci. Il tricologo era invece chirurgo e il Propecia non rientrava nei suoi protocolli, per cui tendeva a screditalo, vuotando il sacco sui reali effetti. Sentii poi diverse persone che lo usavano e quasi tutte mi riferirono di una caduta (da lieve a pesante) della libido sessuale. Ovviamente reversibile. Queste informazioni le ho perché, aimé, all'epoca frequentavo periodicamente un centro tricologico. Tanti soldi buttati e un bussines sfacciato in barba a chi perde i capelli. Per fortuna poi ho trovato una buona soluzione extra medica per fermare l'alopecia. Peccato che fosse un pò troppo tardi. Però meglio che niente! Da allora più alcun problema.

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  2. Devis

    Prova anche a dare un'occhiata qui…http://brian91.oneminutesite.it/
    Un blog molto interessante. Il metodo esposto parla di ginnastica facciale
    e tecnica di Serri Pili. Una metodologia davvero efficace (l'ho constatato
    personalmente riscontrando un arresto totale della caduta dei capelli!) a
    costo zero!

    Rispondi
  3. tanita532

    Ho usato la finasteride (Propecia) per più di due anni (04/2011) e dopo 6 mesi dall'utilizzo (11/2011) ho notato nelle analisi del sangue uno sforamento, anche se lieve, dei parametri delle Transaminasi del fegato (ALT e GPT). Nessun problema sulla libido. Età 37-39 anni.

    A maggio 05/2013 ho modificato la mia alimentazione in vegan-crudista tendenziale dopo 6 mesi da vegetariano (12/2012).
    A novembre 11/2013 i valori di ALT e GPT sono "rientrati" nei parametri + altri parametri qua e la che da sempre caratterizzavano il mio stile di vita del "un pò di tutto".

    Adesso i parametri sono tutti "perfetti" secondo nomenclatura clinica "malgrado mangi come una pecora".
    Fisico asciutto e muscoloso grazie ad un pò di trazioni alla barra stacchi da terra ogni tanto.
    Tantissimi vegetali crudi e assolutamente niente di "tutto un pò"

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  4. Alessio

    Arvo, quale soluzione extra medica hai trovato? Di cosa si tratta? Grazie

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  5. john white

    Se posso dire la mia, non sempre la natura ci risolve i problemi che nel caso specifico sono da attribuire, aihmè, alla genetica. Certe cose sono scritte nel DNA, quindi ereditarie purtroppo ed il semplice fatto che le teorie genetiche siano da rivedere non vuol affatto dire che abbiano perso la loro validità. C'è un solo modo per contrastare l'alopecia androgenetica e questo modo significa combattere. L'alimentazione gioca un ruolo fondamentale perche è cosa nota (a parte su certi forum che si arrogano la reggenza di saccenti in materia e poi tralasciano le cose più importanti dedicandosi unicamente all'ultima molecola scoperta, guarda caso costosissima, biscottino concesso dal dio denaro una tantum) che il colon e tutto il sistema digestivo influiscono in modo massiccio sui follicoli dei capelli. Ergo, l'igiene diventa fondamentale e quando parlo d'igiene intendo l'igiene alimentare (vegan crudismo con presenza di grassi vegetali da cocco e altro) ed igiene topica. Non potete pretendere di lavare i capelli solo con acqua perché in questo modo non aiutate i follicoli che la mattina sono sommersi dalla seborrea. Usate ottimi shampoo senza tensioattivi sls e quant'altro, in Italia ce ne sono parecchi. Meglio lavare i capelli una volta in più che una volta in meno.
    Il propecia.
    E' chiaramente un farmaco che agisce sulla 5.a alfa reduttasi, ma solo sul tipo II e causa (ebbene si, nella maggiorparte dei casi, anche se in modo reversibile) impotenza e dolori vari, almeno a chi non vi è abituato. Se possibile, meglio evitare e utilizzare Serenoa che perlomeno proviene dalla natura ed è piuttosto efficace. Ma attenzione, se utilizzata in modo eccessivo, anche Serenoa può causare gli stessi effetti collaterali di propecia. Tutto sta quindi nel senso di misura che in modo particolare in questo campo non bisogna mai perdere di vista. E questo discorso vale anche per la sfera sessuale, da cui la calvizie in massima parte dipende.
    Serenoa inoltre blocca i due tipi di alfa reduttasi ed è un competitore cellulare del DHT in sede recettoriale.

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  6. john white

    Minoxidil

    Il minox è quanto di meglio c'è ai nostri giorni per la cura della calvizie. Funziona nella maggiorparte dei casi (a meno che uno come dicevo piu su non sia un iperesagerato a livello di eccessi) e non da cosi tanti effetti collaterali come ne da il propecia e la finasteride in genere. Agisce sui canali del potassio e PUO' ingenerare bassa pressione…quindi…prima di utizzarlo chiedete un parere medico, giusto per essere sicuri. Dopodiché, minoxidil mattina e sera in ragione di un ml ad ogni applicazione. Potete provare tutto ciò che credete, ma se rinunciate al minoxidil rinunciate ai vostri capelli, quindi….E' chiaro che, soprattutto in età giovanile il minox e gli anti dht sono indispensabili, poi, passata una certa età, il loro utilizzo può anche diventare saltuario perché tutto si calma. Sarebbe utile abbinare al minoxidil degli anti dht ad uso topico. Noi si sperimentava varie cose, anch'io a tutt'oggi utilizzo una lozione pre minox alla quale aggiungo oli essenziali di varie erbe utili alla bisogna, ma se devo dirla tutta, preferisco dei preparati di minox al 5% con aggiunta di anti dht di varia derivazione. In questo modo il fusto del capello diventa più corposo e la caduta è notevolmente ridotta.

    Faccio così da più di trent'anni e non me ne sono mai pentito,…anzi….chissà dove sarei se non ci fosse stato il minoxidil e le cure varie, più ovviamente l'alimentazione vegetariana (ci sono certi alimenti poi, alimenti che il Valdo nazionale ha così ben citato, che nella cura della calvizie giocano un ruolo chiave e dai quali non si può prescindere).

    La ginnastica facciale non l'ho mai provata, ma ad occhio e croce non credo che mi potrebbe dare quanto mi hanno dato il minox e l'alimentazione vegetariana vegana.
    Dimenticavo,…..il massaggio riveste comunque un ruolo importante sulla riattivazione del flusso circolatorio e per distendere la cute tesa, soprattutto per coloro che hanno un'attività stressante durante il giorno…Due massaggi da 5-10 minuti durante l'applicazione dei topici sono il minimo sindacale.

    Come vedete la calvizie è una brutta bestia e un approccio serio coinvolge necessariamente un punto di vista aperto e possibilista a 360 gradi. Solo così si ottengono buoni risultati ed alla fine si può dire "la genetica va rivista".

    Auguri

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