IPERTENSIONE, BRONCHITE ASMATICA E MALCOMPRESA SINDROME ELIMINATIVA

da 5 Dic 2013Ipertensione

LETTERA

A LUGLIO 2011 ERO IN CONDIZIONI SPLENDIDE, SENZA SINTOMI, SENZA FARMACI, SENZA ALLERGIE

Ciao scusami ma provo a scrivere ora in questo preciso momento che mi sento sconfitta, letteralmente messa a ko. Sono Lina ti ho scritto anni fa quando decisi di diventare vegetariana e questo precisamente a luglio del 2011 tutto procedeva bene alimentazione perfetta e sintomi spariti, allergia al corpo debellata, quindi sospensione di farmaci ed anche pressione perfetta. Tolto il Lobivon, ero una donna felice.

DUE ANNI SUCCESSIVI DI INFERNO PER SCOMPARSA DI MIO MARITO

Novembre 2012 muore mio marito di cancro dopo due anni di inferno. Lo supero il momento? Difficile domanda. In tutti i modi, con tutte le mie forze fisiche e mentali, cerco di dare un nuovo senso a questa vita. Nel frattempo la mia alimentazione cambiava ancora. Non più uova, formaggi, latticini. Direi vegana a casa, e tendenzialmente vegetariana quelle rarissime volte che andavo fuori a pranzo.

DA GIUGNO 2013 LOMBOSCIATALGIA E GIRAMENTI DI TESTA

Arriviamo a questo giugno dove iniziano i problemi. Prima lungi episodi di lombosciatalgia, curati mai con farmaci ma solo con qualche trattamento dall’osteopatia. Subito dopo a settembre fortissimi giramenti di testa durati due settimane, curati solo con riposo a letto e mai con farmaci.

PRESSIONE ALTA VERSO LA SERA

Così ad ottobre decido, poiché me lo potevo permettere e mi sentivo molto stanca, di assentarmi dal lavoro e di concedere una tregua a me stessa. Mi iscrivo ad una palestra per pilates ma mi ritornano i giramenti di testa. Misuro la pressione e mi accorgo di avere 160 su 105, controllata nelle giornate successive. Di mattina perfetta ma, dopo le 19, saliva sempre.

CONTROLLI SU CONTROLLI ACCOPPIATI A INCREMENTO IGIENISTICO

A quel punto eco-cardiogramma ed elettrocardiogramma, nonché dopplor carotide a ultrasuoni. Tutto perfetto tranne la pressione serale alta. Inspiegabile ma ancora oggi è così. Non la controllo in maniera maniacale ma 2/3 volte alla settimana. Decido niente farmaci, più alimenti crudi, più frutta, più verdure e più igienismo, ma non vedo alcun cambiamento.

UN MESE DI TOSSE CON SIBILI, NOTTATE IN BIANCO, BRONCHITE ASMATICA

Eccomi ad oggi, distrutta, arresa, amareggiata. Tosse da più di 30 giorni che è andata sempre più aumentando fino alla comparsa di sibili. Se per caso a piedi facevo lunghi tragitti o salivo le scale a piedi non riuscivo a respirare, e i sibili aumentavono. Nottate in bianco ed oggi pomeriggio 3/12/2013 non respiravo più. Presa dal panico, vivo anche sola, ho chiamato il mio medico che, devo riconoscere, ha sempre rispettato le mie decisioni, non mi ha mai sforzato, né per vaccini né per altro. Diagnosi? Bronchite asmatica e quindi cortisone, antistaminico, antibiotico e chi più ne ha più ne metta!

OGNI MIO TENTATIVO DI MIGLIORAMENTO E’ RIMASTO SENZA RISULTATI

Ecco la mia sconfitta. Ho resistito, cercando di capire, eliminando completamente anche qualche piccola voglia o di cioccolato fondente, che molto molto molto raramente assumevo, o qualche scaglia di parmigiano reggiano, o addirittura il pane ai cinque cereali, ma senza risultati.

ADDIRITTURA I SINTOMI AUMENTAVANO E ORA STO PURE RICORRENDO ALLA  PSICOTERAPIA

Anzi, più tempo passava e più i sintomi aumentavano. Non sono ansiosa, ma sfido chiunque quando si ha la sensazione di non respirare più a passarci sopra. Premetto che, per aiutarmi a superare i postumi del lutto, da poche settimane ho deciso di farmi seguire da un psicoterapeuta. Questo per far capire che ce la sto mettendo tutta.

HO DUE MAGNIFICI FIGLI CHE MI MOTIVANO A VIVERE

A gennaio compio 60 anni e mio marito è morto a soli 63 anni. Non ho un carattere chiuso. Cerco ogni mattina di svegliarmi con il sorriso perché tutto sommato amo vivere. Ho due figli stupendi che cercano di farmi sentire il loro amore. Uno di essi è vegano nel modo più serio che si possa immaginare. Non usa pelle e non usa maglie di lana.

MI SENTO SCONFITTA E MI CHIEDO DOVE HO SBAGLIATO

Sono immersa in una crisi di tristezza. Mi sento sconfitta e mi chiedo se potrai aiutarmi tu in questo mio percorso. Se lo facessi te ne sarei grata. Scusami tanto ma mi chiedo dove ho sbagliato? Ogni volta che ingoio un farmaco sento che mi sto uccidendo, ma credimi sono stata tanto tanto male ed ho veramente avuto paura di non respirare più. Grazie.
Lina

*****

RISPOSTA

PRESSIONE SISTOLICA O MASSIMA IN FASE CONTRATTIVA E PRESSIONE DIASTOLICA O MINIMA IN FASE DILATATIVA

Ciao Lina. Definiamo intanto il concetto di ipertensione. L’ipertensione arteriosa è una condizione morbosa caratterizzata da un aumento dei valori della pressione arteriosa sistolica o massima (rilevabile durante la sistole che è la fase di contrazione del cuore) e della pressione diastolica o minima (determinata dalla fase di riposo o dilatazione o rilasciamento del muscolo cardiaco). L’ipertensione è pericolosa, perché il cuore deve sostenere uno sforzo superiore alla normalità e, se è prolungato, può portare ad un ingrossamento del cuore stesso.

SANGUE FLUIDO E ARTERIE LIBERE DA INCROSTAZIONI

Il sangue che scorre nei vasi con una pressione elevata li sottopone ad una eccessiva usura e può danneggiarli, causando danni anche a tessuti e organi irrorati, in particolare cuore, cervello, reni e occhi. Fondamentale è poter usufruire A) di un sangue fluido e B) di condotti o vasi liberi da placche di colesterolo miste a minerali incrostati. Assai diverso è infatti lo sforzo della pompa cardiaca nel pompare materiale scorrevole anziché materiale melmoso-addensato. Pure diverso è lo sforzo nel dover pompare quel sangue attraverso un foro dal diametro utile sufficiente, anziché nel pomparlo attraverso arterie intasate che lasciano al centro solo un piccolo pertugio utile, o nel doverlo attraverso arterie dalle pareti indurite e calcificate anziché attraverso arterie dalle pareti elastiche e reattive.

CONCETTO DI PRESSIONE

Si chiama pressione del sangue la forza con cui il sangue viene spinto attraverso  i vasi. Il cuore svolge un’azione di pompa che spinge il sangue nei vasi sanguigni. La pressione del sangue dipende dalla quantità di liquido che il cuore spinge quando pompa e dalle resistenze che possono esserci al suo scorrere.

CONCETTO DI IPERTENSIONE

Si definisce ipertensione arteriosa uno stato costante e non occasionale in cui la pressione arteriosa è elevata rispetto a standard fisiologici considerati normali. La distribuzione dei valori pressori è estremamente ampia e, da un punto di vista del rischio cardiovascolare, non esiste la possibilità di separare nettamente i cosiddetti normotesi dai cosiddetti ipertesi. Nonostante ciò è giusto definire dei limiti di normalità. “Più è alta la pressione e più alto è il rischio cardiovascolare”.

PRESSIONE ARTERIOSA OTTIMALE A 120-80, E IPER A 140-90

Il comitato americano per la prevenzione, il rilevamento, la valutazione ed il trattamento dell’ipertensione arteriosa parla di pressione arteriosa ottimale (120-80), normale (130-85), normale-alta (139-89) e di ipertensione (140/90). Generalmente si dice che una persona è ipertesa, o ha la pressione alta, quando la pressione arteriosa minima supera costantemente il valore di 90 millimetri di mercurio e la pressione massima supera il valore di 140 millimetri di mercurio. Dopo i 60 anni di età si accettano valori leggermente più alti.

ALTA AL RISVEGLIO, BASSA IN GIORNATA E ALTA NUOVAMENTE DI SERA

Il fatto che sia costante è fondamentale perché sono molte le variazioni che può subire la pressione arteriosa sia verso l’alto sia verso il basso. Infatti la pressione sia massima che minima è più alta al mattino appena svegli e si riduce durante la giornata per aumentare verso la sera, fino a nuovamente ridursi di molto mentre si dorme. I valori infine si alzano in occasione di intensi sforzi fisici e di intensi fattori emotivi. Inoltre la pressione aumenta con l’età per la maggiore rigidità dei vasi arteriosi.

IPERTENSIONE ESSENZIALE-ORIGINARIA ED IPERTENSIONE SECONDARIA CONSEGUENTE AD ALTRE PATOLOGIE

I medici distinguono due tipi di ipertensione arteriosa, una essenziale e una secondaria. Si parla di ipertensione secondaria quando la causa della condizione è nota e questo si verifica nel 5-10% dei casi. L’ipertensione può essere una conseguenza di patologie endocrine, di difetti enzimatici surrenali,  di patologie renali, di problemi vascolari tipo stenosi o restringimenti dell’aorta.

IPERTENSIONE ESSENZIALE COMUNE E LEGATA AI CIBI E ALLO STRESS

L’ipertensione detta essenziale ha un’origine sconosciuta ed è molto frequente. Più del 90% degli ipertesi soffre di questo tipo di malattia. Fattori importanti l’ereditarietà intesa come cattive abitudini di famiglia e non come genetica, la razza, la dieta, lo stile di vita, l’età. Le ipotesi causali che godono di maggior attenzione rimangono l’alimentazione scorretta e lo stress psico-emotivo.

IPERTENSIONE SINTOMATICA E ASINTOMATICA

L’ipertensione essenziale può insinuarsi senza sintomi, tanto che il paziente può non accusare nessun disturbo e non accorgersene. Importante è la misurazione della pressione, specialmente quando si manifestano i primi leggeri sintomi di cefalea, astenia, cioè stanchezza fisica e intellettuale, nervosismo, insonnia, vertigini, ronzii.

DIURETICI, VASODILATATORI, CALCIO-ANTAGONISTI E BETA-BLOCCANTI

L’ipertensione essenziale può essere curata, ma non guarita, dicono i medici. Coi farmaci ad azione ipotensiva si riesce a mantenere la pressione a livelli accettabili ma, se si sospendono i medicinali, il problema tende inevitabilmente a ripresentarsi. I farmaci coinvolti sono i diuretici, i vasodilatatori, i calcioantagonisti, i betabloccanti e altri simili.

UN ALONE DI MISTERO INTORNO ALLA SECONDA PATOLOGIA MONDIALE

L’ipertensione rappresenta una delle patologie più diffuse del nostro secolo. Basti pensare che negli Usa la terapia per questa malattia è la seconda causa di richiesta di assistenza medica, dopo le affezioni delle vie respiratorie. Nonostante ciò, solo la metà delle persone affette da ipertensione sa di esserlo, solo la metà di quest’ultimi fa ricorso a una terapia farmacologia adeguata e solo una metà di questi ha un buon controllo pressorio. Inoltre, spesso dopo la diagnosi, le domande di delucidazioni del paziente riguardo le cause del problema vengono disattese contribuendo a creare un alone di mistero intorno alla malattia.

LE ALTERAZIONI PRESSORIE RIGUARDANO IL 15-30% DELLA POPOLAZIONE ADULTA

L’ipertensione arteriosa è una problematica sanitaria quantitativamente importante. Si calcola che nel mondo occidentale ne sia interessato il 15-30% della popolazione adulta. Molte volte però chi è iperteso lo scopre occasionalmente in una visita medica senza sapere magari di esserlo da tempo. Inoltre non sempre è facile per il medico decidere quando occorre intervenire farmacologicamente e quali medicine somministrare.

TESINE DA LEGGERE

DOVE HO SBAGLIATO?

Fatte queste premesse generali veniamo al tuo caso specifico. Veniamo soprattutto alla tua domanda finale dove chiedi a te stessa ed anche a me “Dove ho sbagliato?”. Domanda chiara ed obiettiva che segue a una descrizione cronologica e dettagliata, nonché carica di delusione e di rammarico per una sconfitta misteriosa, immeritata ed inesplicabile.

CEDIMENTO ALLA PAURA E AI FARMACI

Da una situazione splendida dell’estate 2011 sei incappata in un biennio micidiale, funestato da un dramma familiare come la perdita di tuo marito. Un trauma emotivo di tale portata non è chiaramente attenuabile con una dieta, per quanto ottimale essa possa essere. Più miglioravi i tuoi comportamenti e più intensi diventavano i tuoi sintomi. Dal giugno 2013 ad oggi un crescendo di sofferenza e di debolezza, di sciatalgia e di difficoltà respiratorie, una diagnosi di bronchite asmatica e, soprattutto un cedimento disastroso alla paura e al panico, nonché ai farmaci, al cortisone, agli antistaminici e agli antibiotici.

DUBBI AMLETICI SULLE  NOSTRE SCELTE

Ovvio che alla fine arriva la fatidica domanda su dove stia l’enigma. Come mai ogni tuo comportamento impeccabile e ogni tua scelta virtuosa peggioravano poi la situazione anziché migliorarla? Tosse con sibili, nottate in bianco, e tutto il resto? Non sarà mica che ci stiamo tutti muovendo lungo un sentiero assurdo ed impercorribile?

SETTIMANE DI SINDROME ELIMINATIVA MALSOPPORTATA E MALCOMPRESA

La risposta è una sola e non lascia alcun dubbio. Più miglioravi dieta e comportamenti e più forza davi al tuo sistema immunitario. Pertanto le ultime settimane, gli ultimi giorni di questo calvario tardo-autunnale non sono altro che i pesanti scarichi eliminativi delle tossine accumulate nel biennio critico precedente. Avresti dovuto stringere i denti e resistere, opponendo strenua ed eroica resistenza alle ondate purificanti.

LA PAURA NON AIUTA CERTO A RAGIONARE

Il panico ti ha impedito di ragionare e hai seguito la logica perdente del tuo medico di famiglia che, pur bravo e ragionevole, rimane essenzialmente un medico prescrittore di cure farmacologiche. Insomma capisco il tuo dramma ma non posso giustificare il tuo massiccio cedimento ai farmaci. A questo punto dovrai pensare a riprenderti e a continuare nel contempo l’opera detossificante dai farmaci, in modo paziente e progressivo. Basilare riconoscere che le nostre esperienze personali, per quanto veraci e penose possano a volte apparire, non mettono in discussione i principi e le leggi fondamentali.

Valdo Vaccaro

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Scritto da Valdo Vaccaro

Valdo Vaccaro, classe 1943, è ricercatore indipendente, divulgatore e filosofo della salute. Da sempre ha fatto della dieta vegeto-crudista tendenziale, dell’amore per gli animali e la natura un modo di essere e uno stile di vita, in tutta autonomia e libertà. Valdo ha tenuto centinaia di conferenze in giro per l’Italia e nel mondo trattando vari temi tra cui salute, etica, attualità e altro ancora. Al momento, oltre all’attività sul blog, è direttore scientifico e docente della HSU – Health Science University, la prima scuola di Igienismo Naturale Italiana.

DISCLAIMER
Valdo Vaccaro è orgogliosamente NON-medico, ma igienista e libero ricercatore. Valdo Vaccaro non visita, non prescrive e non cura. Le informazioni presenti su questo sito hanno solo scopo informativo, non intendono e non devono sostituire il parere del medico curante.

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