TUMORE ALLA VESCICA E PUTIFERIO OSPEDALIERO

da 3 Gen 2014Tumori dell'apparato urinario

LETTERA

TUMORE ALLA VESCICA IN FASE AVANZATA

Buonasera Dr Vaccaro, mi chiamo Bruno. Il 27/11 mi è stato diagnosticato un tumore alla vescica in fase piuttosto avanzata (ha intaccato la tonaca muscolare). Dopo un primo intervento di resezione per via endoscopica mi è stato detto fin dall’inizio, senza nemmeno attendere l’esito dell’istologico, che avrei dovuto sottopormi subito dopo ad un ulteriore intervento di cistectomia radicale. L’istologico ha successivamente evidenziato la necessità di ricorrere a tale intervento.

MEDICI GRAVEMENTE LACUNOSI SULLA REALE PORTATA DELL’INTERVENTO E RIFIUTO DEL BISTURI

Ciò che i signori medici si sono guardati bene dal comunicarmi fino al pomeriggio prima dell’intervento era che, assieme alla vescica, avrebbero dovuto togliermi anche la prostata con l’ovvia conseguenza di rimanere impotente. Una notizia di tale portata, comunicata all’ultimo momento mi ha gettato nello sconforto e nel panico, per cui la mattina seguente, mezzora prima dell’intervento mi sono impuntato ed ho rifiutato la sala chirurgica.

PUTIFERIO OSPEDALIERO E CADUTA DI STILE DA PARTE DEI CHIRURGHI

Ne è seguito ovviamente un putiferio. I medici sorridenti fino al giorno prima, hanno cominciato a fare del terrorismo gratuito per costringermi a cedere. “Cosa pensi di risolvere? Scopi ancora 4/5 mesi e poi sei morto!”, “Che ti metti in ordine le idee o no, impotente ci resti lo stesso, quindi è meglio se ti operi adesso, così guadagni tempo”, “Tu ora credi di star bene, ma tra qualche mese avrai una recidiva ed operarti allora potrebbe essere troppo tardi”, eccetera.

L’ECCESSO DI VIRTÙ NON PAGA SECONDO I MEDICI

Quegli stessi medici ai quali avevo chiesto lumi circa la possibile causa del tumore, alla mia premessa “Sono vegetariano, non fumo, non bevo, non mi drogo, non ho strane abitudini sessuali, faccio attività fisica all’aria aperta con continuità ma non a livelli esasperati, non sono stato esposto a radioattività né a sostanze tossiche e non ho casi precedenti in famiglia”, avevano risposto: “Si vede che la troppa virtù è dannosa come il troppo vizio”, “È stato sfortunato”. Begli scienziati!

NON SANNO DA DOVE PROVIENE EPPURE PRETENDONO ASSURDAMENTE DI RECIDERE E DI RISOLVERE

Solo uno, consultato privatamente ha avuto l’onestà di ammettere “Non glielo so dire con certezza. Ci sono varie ipotesi, ma si basano su dati contrastanti. Potrebbe essere dovuto ad un fattore genetico”.
Morale ovvia e palese, se non sanno cosa l’ha causato, men che meno possono sapere come mandarlo via. Quindi, affidandosi ai loro ferri, i medici rimuovono il tumore lasciandosi alle spalle un handicappato che avrà pure seri problemi psicologici.

SONO LACERATO DAI DUBBI

Attualmente sono lacerato dal dubbio se operarmi o meno. I medici consultati privatamente concordano tutti sulla necessita’ dell’intervento da effettuarsi possibilmente entro il 15/2/14.
Io mi sto disperatamente guardando in giro alla ricerca di terapie alternative. Purtroppo non sembrano essercene molte. Non conosco nessun paziente che sia sopravvissuto grazie ai metodi di Hamer ed apparentemente il sito di questo signore che sembra essersi votato a demolirlo spiegherebbe il perché: http://www.dossierhamer.it/

L’OMEOPATIA SU DI ME HA SEMPRE FUNZIONATO, O ALMENO COSÌ MI PARE

Su Facebook ho trovato questa straziante testimonianza di una ragazza che ha perso il padre in cura alla clinica Gerson in Ungheria: https://it-it.facebook.com/MetodoGerson/posts/555877194452530 e con questo è crollata un’altra speranza. Ci sono poi siti tipo http://medbunker.blogspot.it/ et similia che sembrano dedicarsi alla sistematica demolizione delle terapie alternative. Il guaio è che le loro argomentazioni sembrano solide. Io però so che l’omeopatia su di me ha sempre funzionato, anche se questi affermano che non è possibile.

TERAPIA BREUSS

A Gennaio dovrei vedere un medico tedesco che lavora a Bolzano, il quale intende propormi la terapia Breuss, che nelle mie condizioni (ho perso 6 Kg in 10 giorni in ospedale ed ora seguendo una dieta il più possibile basica ho un lento ma costante calo di peso – pesavo 70Kg al ricovero, ora sono a 62.9 e sono alto 1.74) potrebbe essere pesante, visto che si parla di una perdita di peso fino a 15 Kg ed una durata del digiuno di 42 giorni).

NON CERCO POLEMICHE

Insomma, ho poche idee e ben confuse. A questo punto mi sarebbe caro leggere i Suoi commenti-opinioni, e magari ricevere qualche parola che mi aiuti a prendere una decisione equilibrata. Sia ben chiaro che non Le sto chiedendo di decidere per me né di dirmi cosa devo fare. Non ho la benché minima intenzione di confutare le Sue tesi né di scatenare flames sul Suo blog.

SONO DEL TUTTO CONFUSO E DISORIENTATO

Le ho riportato i links di cui sopra solamente perché purtroppo in questo momento non so cosa fare né a chi dar retta. Il guaio è che sono molti di più quelli che propugnano la medicina tradizionale (soprattutto tra i miei cari ed i mei amici) rispetto a quelli che difendono le alternative, nelle quali ho sempre creduto, almeno fino ad ora. Mi scuso per il lungo sfogo e la ringrazio anticipatamente per il tempo che vorrà dedicarmi. Migliori saluti.
Bruno H. Michele

*****

RISPOSTA

NON FARTI ILLUDERE DALLA CUROMANIA DILUITA

Ciao Bruno. Da tutto quanto hai espresso nella tua mail si salva ben poco in fatto di certezze. L’unica idea chiara che si salva è la tua difesa dell’omeopatia. Spero di non darti una ulteriore scossa dicendoti che l’omeopatia nulla ha di valido e di speciale rispetto alla medicina convenzionale, se non il ricorso a un ossessivo frazionamento delle sostanze curative, finendo per essere una curomania più diluita e sofisticata, oltre che carissima, dispendiosa ed inefficace, al di là degli ampi effetti-placebo, amplificati dal fattore tempo. L’omeopatia, grazie a queste cure all’acqua di rose, finisce dopotutto per mimare la non-cura e la remissione spontanea dei sintomi, almeno nel breve periodo, dando l’illusione di non causare danni.

POSSIEDI DENTRO DI TE I MEZZI PER SCONFIGGERE IL SINTOMO CHIAMATO TUMORE

In tutta questa vicenda hai dato sfoggio di notevole personalità e fermezza. Hai saputo tenere a bada medici presuntuosi e offensivi. Hai dimostrato pure adeguata preparazione igienistica, mettendo in risalto le incongruenze di una medicina che pretende di asportare qualcosa senza conoscerne la provenienza, il come, il quando ed il perché. Ed è proprio su questi straordinari valori caratteriali che ti devi basare per uscire al meglio dalla presente situazione. È su di essi che devi far leva per esorcizzare le tue alterazioni cellulare. Il pensiero positivo può avere effetti incredibili incidendo assai più di qualsiasi bisturi.

NON CERCARE LA SOLUZIONE NEI POSTI SBAGLIATI

Eppure tu continui a cercare soluzioni in campo curomane. Chiaro che non le troverai mai né in Hanehmann, né in Hamer, né in Gerson (nonostante le abbondanti referenze), né tantomeno in Breuss. Pertanto ti stai perdendo in un bicchier d’acqua e vai così ad aggravare l’ansia e la confusione mentale che già ti attanagliano e ti avvelenano il sangue.

DATI STATISTICI MANIPOLATI E NESSUNA CONSIDERAZIONE SULLA QUALITÀ DELLA VITA RESIDUA

Non pretendo certamente di possedere la bacchetta magica per disgregare il tuo tumore, e non pretendo nemmeno di poterti fornire dati statistici a sostegno delle mie tesi. Posso solo dirti che l’asportazione della vescica, per quanto ne so, ha fatto fuori in tempi brevi diversi amici e conoscenti in questi ultimi anni. Spero che i medici, oltre che ad ironizzare sulla tua voglia di mantenere ad ogni costo la potenzialità sessuale, non abbiano pure parlato di alti indici di guarigione tra gli operati, perché sarebbe davvero il colmo. Ovvio che i dati ufficiali difendano l’intervento chirurgico, parlando di sopravvivenza di oltre 5 anni, in Italia, nel 70% dei casi. Sappiamo bene quanto bravi siano i medici nel manipolare tali dati.

DESCRIZIONE ANATOMICA DELL’ORGANO VESCICALE

La vescica è un organo cavo, che si trova nella parte bassa dell’addome, e serve a raccogliere l’urina, il liquido di rifiuto prodotto dai reni. La vescica fa parte dell’apparato escretore. L’urina passa dal rene nella vescica attraversando un lungo tubicino detto uretere, poi lascia la vescica passando in un tubicino più corto (l’uretra). Le pareti della vescica sono composte da diversi strati di tessuto.
Internamente la vescica è rivestita da un tessuto detto tunica mucosa. Quando la vescica si riempie di urina, le cellule epiteliali di transizione si tendono, mentre quando la vescica si svuota le cellule si contraggono ritornando alla dimensione normale. Lo strato intermedio è costituito da tessuto muscolare. Quando la vescica si svuota, è il tessuto muscolare che fa defluire l’urina dall’organismo. La parete esterna è il rivestimento della vescica. È formata da sostanze grasse, tessuto fibroso e vasi sanguigni.

LE CELLULE TUMORALI

Il tumore si forma nelle cellule, cioè nei mattoncini che costituiscono i tessuti. I tessuti, a loro volta, formano la vescica e gli altri organi del nostro corpo. Le cellule sane crescono e si dividono per formare nuove cellule quando l’organismo le richiede. Se le cellule sane invecchiano o subiscono danni, muoiono e vengono sostituite da cellule nuove. In alcuni casi, il processo può alterarsi. Possono formarsi nuove cellule anche se l’organismo non ne ha bisogno, oppure le cellule vecchie o danneggiate possono continuare a vivere. L’accumulo di cellule spesso va a formare una massa di tessuto detta tumore.

FATTORI CAUSANTI

Quando viene diagnosticato un tumore alla vescica è naturale chiedersi che cosa possa aver causato la malattia. I medici, però, non sono sempre in grado di spiegare perché il tumore colpisce alcuni pazienti e ne risparmia altri, è tuttavia risaputo che i pazienti che presentano determinati fattori di rischio corrono maggiori rischi di soffrire di tumore alla vescica. Le ricerche hanno evidenziato che tra i fattori di rischio per il tumore alla vescica possiamo annoverare:

  • Fumo, principale fattore di rischio per il tumore alla vescica.
  • Sostanze chimiche presenti sul posto di lavoro. Chi lavora nell’industria chimica (vernici, gomma), metallurgica, tessile e del cuoio può correre rischi. Tra le categorie potenzialmente a rischio abbiamo pure i parrucchieri, i macchinisti, i tipografi, gli imbianchini e i camionisti.
  • Arsenico, sostanza velenosa che fa aumentare il rischio di tumore alla vescica.
  • Precedenti interventi iatrogeni. Chi in passato ha sofferto di tumore ed è stato curato con determinati farmaci come la ciclofosfamide può correre maggiori rischi di ammalarsi di tumore alla vescica. Anche chi si è sottoposto a radioterapia all’addome o alla zona pelvica può essere a rischio.

TESINE DA LEGGERE

Valdo Vaccaro

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Scritto da Valdo Vaccaro

Valdo Vaccaro, classe 1943, è ricercatore indipendente, divulgatore e filosofo della salute. Da sempre ha fatto della dieta vegeto-crudista tendenziale, dell’amore per gli animali e la natura un modo di essere e uno stile di vita, in tutta autonomia e libertà. Valdo ha tenuto centinaia di conferenze in giro per l’Italia e nel mondo trattando vari temi tra cui salute, etica, attualità e altro ancora. Al momento, oltre all’attività sul blog, è direttore scientifico e docente della HSU – Health Science University, la prima scuola di Igienismo Naturale Italiana.

DISCLAIMER
Valdo Vaccaro è orgogliosamente NON-medico, ma igienista e libero ricercatore. Valdo Vaccaro non visita, non prescrive e non cura. Le informazioni presenti su questo sito hanno solo scopo informativo, non intendono e non devono sostituire il parere del medico curante.

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Commenti

1 commento

  1. Eleonora Pani

    Ciao Bruno, io uso oltre alla dieta le tecniche di visualizzazione per stimolare il sistema immunitario che trovi nel libro a questo link http://www.ilmetodosilva.to.it/
    In bocca al lupo.

    Rispondi

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