QUELLO CHE CONTA È SENTIRSI FRIZZANTI NEL CORPO E NELLA MENTE

da 4 Mar 2015Anemia

LETTERA

FAMIGLIA E AMICI AFFEZIONATI AL SUO BLOG

Carissimo Valdo, sono Elena, 32 anni, le scrivo da Catania. Lo faccio innanzitutto per ringraziarla per tutto il benessere e tutta la salute che, grazie ai suoi preziosi scritti, è arrivata nella mia famiglia, compresi amici e parenti sempre più affezionati al suo blog.

TEST DEL SANGUE NONOSTANTE STESSIMO BENISSIMO

Arriviamo al dunque. Io e mio marito siamo vegetariani da circa un anno e mezzo, ma io seguo il suo pacchetto salute da sei mesi, a parte qualche formaggio fresco una volta ogni decina di giorni circa. Qualche giorno fa abbiamo deciso di sottoporci al test del sangue, nonostante stessimo benissimo, nonostante avessimo risolto gastriti, gonfiori addominali, recupero di energie e colon irritabile.

RISULTATI DEI TEST

Ed ecco i risultati. La mia sideremia sta a 27 ug/dl, emoglobina 10,5 g/dl, ematocrito 33,9%, monociti 0,92, e ferritina (dosaggio ematico) 23,17 ng/mL. Il resto è tutto nella norma. Mio marito invece, nonostante sia un consumatore di caffè, latticini e uova, nelle sue analisi evidenzia un colesterolo HDL a 40 mg/dL, creatinina 0,76 mg/dL e alcuni cristalli di ossalato di calcio nel sedimento delle urine. Cosa ci consiglia?

VOGLIAMO VEGANIZZARE I NOSTRI FIGLI STANDO ALLA LARGA DAGLI INTEGRATORI

Stiamo cercando di veganizzare i nostri due figli, e io non voglio prendere integratori. Ci aiuti. Spero che trovi il tempo di rispondermi. Volevo pure chiederle se cicorie, bietole selvatiche e coltivate, borragine, broccoli e cavoli di tutti tipi, rucola, finocchi, lattughe, possono aiutarmi per le mie carenze. Posso consumare queste verdure crude e centrifugate, visto che ne ho in abbondanza nel mio orto?

SONO FRIZZANTE NEL CORPO E NELLA MENTE

Le ricordo che sto benissimo e non mi sento per niente anemica o stanca, ma anzi mi sento energica e frizzante nel corpo e nella mente. Secondo lei è il caso di intervenire? O è meglio di fregarsene e continuare come prima? Cosa puo causare una sideremia così bassa? La ringrazio per il tempo che vorrà dedicarmi. Che la pace sia con te.
Elena

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RISPOSTA

DIVERSE CIRCOSTANZE CONCORRONO A DETERMINARE I VALORI NEI TEST

Ciao Elena. I valori della concentrazione di ferro nel sangue, oltre che per il sesso del paziente, sono influenzati anche dall’età, dall’ora del giorno in cui avviene il prelievo e da altre circostanze come la presenza di flusso mestruale, o l’assunzione di grandi quantità di the o di determinati farmaci o integratori a base di ferro. La pillola anticoncezionale potrebbe essere causa di aumento dei valori. Lo stress e la privazione del sonno possono ridurre temporaneamente i livelli sierici del ferro. I valori normali per l’uomo adulto vanno da 65 a 176 mcg/dL, e per le donne da 50 a 170 mcg/dL.

SIAMO CIRCONDATI DA PRODOTTI RICCHI DI FERRO

Quando si pensa ai cibi ricchi di ferro il pensiero corre inevitabilmente agli spinaci. In realtà non si tratta né della migliore fonte di questo minerale, né dell’unico alimento proveniente dal mondo vegetale che ne contiene buone quantità. Fonti migliori sono i fagioli secchi e la frutta secca (prugne, uvetta e albicocche). Inoltre il ferro è presente nei legumi tipo fagioli di Spagna, soia, piselli secchi e fagioli rossi, nelle mandorle e nelle noci brasiliane, in broccoli, cavolo riccio e cavolo nero, asparagi, cicoria selvatica e in cereali integrali come il grano, il miglio, l’avena e il riso. Fare attenzione semmai alle sostanze inibitrici dell’assorbimento del ferro. Caffè, the, cole e alcol riducono l’assorbimento ferrico del 75%. Fumo, aspirine, farmaci, zuccheri, dolciumi e sale da cucina sono pure incompatibili con un buon metabolismo del ferro.

EMOGLOBINA TRASPORTATRICE DI OSSIGENO

L’emoglobina è una proteina contenente quattro atomi di ferro, fondamentali per il trasporto dell’ossigeno dai polmoni ai vari tessuti corporei. La stessa molecola, inoltre, si fa carico di veicolare una parte dell’anidride carbonica dai tessuti che l’hanno prodotta ai polmoni. L’emoglobina è il principale componente dei globuli rossi per cui spesso, ma non sempre, le sue concentrazioni nel sangue sono proporzionali alla conta dei globuli rossi e all’ematocrito.

EMATOCRITO

L’ematocrito o PCV dall’inglese Packed Cell Volume, è un esame del sangue che indica la percentuale del volume sanguigno occupata dalla componente corpuscolata, ossia da globuli rossi, leucociti e piastrine. Il suo valore normale si situa dal 37 al 48% per le donne, mentre per il sesso maschile sta dal 42 al 52%. La percentuale restante è occupata dalla frazione liquida chiamata plasma.

MONOCITI

I monociti sono un mononucleato grande da 12 a 25 micron. Si trovano normalmente nel sangue e costituiscono circa il 10% del totale dei leucociti presenti nel sangue (da 4 a 10%). Contrariamente a quanto fino a poco tempo fa si pensava, non provengono dal tessuto linfoide come i linfociti, ma si formano dal tessuto reticolo-endoteliale. I monociti sono globuli bianchi di forma ameboide e con citoplasma chiaro che vengono prodotti nel midollo osseo. Essi costituiscono circa fra il 2% e il 10% della conta totale de leucociti e sono in assoluto le cellule del sistema immunitario di dimensioni più grandi.

FERRITINA

La ferritina misurata attraverso l’omonimo esame del sangue è una proteina che contiene ferro e la sua misurazione aiuta il medico a capire il livello di scorta del metallo nell’organismo. Si trova principalmente nel fegato, nella milza, nel midollo osseo e nei muscoli scheletrici e di fatto è la principale proteina responsabile dell’immagazzinamento del ferro. Benché la frazione circolante sia molto piccola rispetto alle quantità accumulate, la sua concentrazione varia in proporzione al totale presente nel corpo, di cui risulta quindi un’accurata approssimazione. I valori normali della ferritina sono di 15-150 ng/mL o di 15-150 mcg/L per le femmine e di 20-250 ng/ml per i maschi.

RUOLO SIGNIFICATIVO DELLA FERRITINA

Se il risultato è un valore basso significa che la concentrazione nel sangue è inferiore al normale, che i depositi sono bassi e che c’è carenza di ferro. La ferritina gioca un ruolo significativo nell’assorbimento, nello stoccaggio e nel successivo rilascio di ferro. Quando necessario, le molecole di ferro sono liberate dal guscio in cui si trovano conservate e si legano alla transferrina, la proteina plasmatica circolante che trasporta il ferro alle cellule responsabili dell’eritropoiesi, processo di sintesi dei globuli rossi.

CREATININA COME MARCATORE DELLA SALUTE RENALE

L’esame della creatinina serve per scoprire informazioni importanti sullo stato di salute dei reni. La creatinina è una sostanza chimica di rifiuto prodotta dal metabolismo muscolare, cioè dalla disgregazione della creatina, una sostanza fondamentale per il metabolismo energetico dei muscoli.
I reni sani riescono a filtrare la creatinina e gli altri prodotti di rifiuto dal sangue, eliminandoli attraverso l’urina. Poiché la creatinina viene smaltita interamente dai reni, si tratta di un marcatore utile a stimare la velocità di filtrazione glomerulare, un’indicazione sulla salute dei reni. Se la funzionalità renale è alterata perché i reni non lavorano bene, la concentrazione di creatinina nel sangue aumenta, perché ne viene smaltita di meno con le urine. I valori normali  sono 0,8-1,3 ng/dL.

COLESTEROLO HDL E COLESTEROLO LDL

Il colesterolo è una sostanza che si trova in ogni cellula dell’organismo ed è utile nello svolgimento di numerose funzioni. Viene distribuita nel sangue attaccata a delle proteine di trasposto o lipoproteine. Le lipoproteine ad alta densità, conosciute anche come HDL o colesterolo buono, possiamo immaginarle come spazzini in grado di estrarre l’eccesso di LDL dal sangue per riportarlo nel fegato dove verrà distrutto. Maggiori sono i valori di HDL circolanti, minore sarà il colesterolo cattivo presente. Questo è utile in quanto valori eccessivi sono correlati ad un maggior rischio di sviluppo di attacchi cardiaci. Il valore valido per i maschi sta tra 41 e 59, per le femmine tra 51 e 60 mg/dL.

OSSALATI DI CALCIO E CALCOLI RENALI

Gli alimenti ricchi di ossalati possono generare infiammazione, dolore e bruciore, irritare i tessuti e le mucose, e promuovere la formazione dei calcoli renali. L’ossalato è presente in molte verdure, frutti, cereali, legumi, spezie, erbe e in gran parte della frutta secca e dei semi. La maggior parte delle persone è in grado di metabolizzare l’ossalato accumulatosi al di fuori dell’intestino, eliminandone l’eccesso attraverso le feci. Può accadere però che questo meccanismo sia inadeguato o insufficiente, pertanto bisognerebbe cercare di ridurre i livelli di ossalati, mediante una dieta che mantenga i valori al di sotto dei sessanta milligrammi al giorno. In ogni caso, questo limite può rivelarsi individuale, per cui bisognerebbe sperimentare per capire quanto questo possa adattarsi ad ognuno.

CONVIENE RIDURRE L’APPORTO DI OSSALATI

Prestare particolare attenzione alla dieta può essere davvero molto utile sia per prevenire che per ridurre i calcoli renali da ossalati di calcio, ma in ogni caso l’attenuamento dei sintomi non sarà immediato. Una riduzione dell’apporto di ossalati, ne determina una progressiva eliminazione da parte dei tessuti, e quindi favorisce la scomparsa dei sintomi col tempo.

QUELLO CHE CONTA DI PIÙ È SENTIRSI IN FORMA SMAGLIANTE, E NON FARSI CONDIZIONARE DA QUALCHE DATO TABELLARE

Detto questo, i vostri valori nell’assieme non si discostano troppo da quelli di riferimento, per cui non c’è di che preoccuparsi. Non ci sono correzioni da fare e non ci sono integratori da assumere. I valori dei test poi vanno sempre presi con beneficio d’inventario, in quanto variano in continuazione. Conta assai di più dei valori tabellari il modo nel quale ci si sente realmente, e voi state magnificamente, per cui il mio consiglio è quello di continuare come al solito. Per quanto concerne poi le verdure del vostro orto, fatene pure un largo uso come alimenti ed anche come eventuali succhi.

Valdo Vaccaro

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Scritto da Valdo Vaccaro

Valdo Vaccaro, classe 1943, è ricercatore indipendente, divulgatore e filosofo della salute. Da sempre ha fatto della dieta vegeto-crudista tendenziale, dell’amore per gli animali e la natura un modo di essere e uno stile di vita, in tutta autonomia e libertà. Valdo ha tenuto centinaia di conferenze in giro per l’Italia e nel mondo trattando vari temi tra cui salute, etica, attualità e altro ancora. Al momento, oltre all’attività sul blog, è direttore scientifico e docente della HSU – Health Science University, la prima scuola di Igienismo Naturale Italiana.

DISCLAIMER
Valdo Vaccaro è orgogliosamente NON-medico, ma igienista e libero ricercatore. Valdo Vaccaro non visita, non prescrive e non cura. Le informazioni presenti su questo sito hanno solo scopo informativo, non intendono e non devono sostituire il parere del medico curante.

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Commenti

2 Commenti

  1. antonio

    Ciao il mio consiglio per aumentare il ferro è il seguente: inizia la giornata facendo una bella spremuta di arance a colazione 6-8, più succo di limone 2, più succo di 1 pompelmo. Prendi il succo e lo metti nel frullatore insieme a 2-3 kiwi e frulli e poi bevete il tutto, questo è un carico di vitamina c la quale aiuta l'assorbimento di ferro. Se poi avete centrifuga o estrattore ti suggerisco di aggiungere un bel succo fatto da 6-8 carote, 5 mele ed al quale aggiungete un cucchiaino di spirulina o clorella, sono due alghe ricche di ferro. Pranzo e cena sempre anticipate da un bel piattone di insalata a foglia verde 🙂

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  2. Elisabetta

    Un piccolo suggerimento da parte mia (anzi due) per chi si accinge a detossificarsi e teme di sentirsi un po' debole.

    Io assumo erba di grano in polvere tutte le mattine. Energizza che è una meraviglia: un cucchiaino sciolto in un po' di acqua, da bersi a naso tappato perché l'odore non è gradevole (tipo muschio del presepe…)
    L' effetto però è potente, inoltre fornisce sia ferro che clorofilla e disintossica.

    Altra cosa. In particolare per chi pranza fuori casa, ingurgitare due chili di frutta diventa un po' complicato. Portarsi la cassetta di frutta può far sentire in imbarazzo e in ogni caso difficilmente c'è il tempo per mangiarsela tutta con calma. Un "trucchetto" per ovviare a questo disagio è suddividere con una merenda sempre a base di frutta nel tardo pomeriggio, spezzettando quindi le calorie. E per quelle calorie che a mezzogiorno ti vengono a mancare, prendere uno o due cucchiaini di sciroppo d' acero (si trova a buon prezzo in versione bio in tutti i supermercati). Molti igienisti americani lo consigliano a digiuno con acqua e limone come detox energizzante. La versione non diluita è comunque squisita e da forza e piacere. Ovviamente non sostituisce frutta e verdura.

    Per quanto riguarda il fabbisogno calorico, personalmente non credo alle tabelle. Non tutti i giorni sono uguali e nemmeno le informazioni nutrizionali relative ai singoli prodotti. C'è poi da considerare che per chi si inoltra in questo che è anche un cammino di consapevolezza, il riferimento deve man mano diventare interno e non esterno. Ovvio che all' inizio può spaventare, chi si sente più sicuro con un aiuto (per me sono spesso i libri) può trovarlo. Ma l' ultima voce deve essere la propria. Quindi imparare davvero ad ascoltare il proprio corpo e le sue necessità.
    In bocca al lupo a tutti i coraggiosi crudisti:)

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