EQUILIBRIO TRA COAGULAZIONE E FLUIDITÀ IN PRESENZA DI PROTESI AORTICA

da 25 Apr 2015Salute

LETTERA

MANTENIMENTO EQUILIBRIO SANGUIGNO IN PRESENZA DI VALVOLA AORTICA MECCANICA

Buongiorno, ho cominciato a sfogliare il suo blog per trovare soluzioni alla mia rinite-allergia secolare e dovrò trovare la forza per attuare i cambiamenti necessari. Poi, continuando a sfogliare, ho notato che ha scritto molte cose sull’INR ma non ho trovato una risposta alla mia domanda. Siccome devo mantenere INR tra 2 e 3 in quanto portatore di valvola aortica meccanica in protesi aortica, volevo chiederle se ci sono degli accorgimenti per limitare il più possibile l’uso del Coumadin. In questo momento sono a una pasticca da 5mg al dì. La ringrazio anticipatamente per ogni consiglio.
Massimo

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RISPOSTA

TEMPO DI PROTROMBINA E MISURE DELLA COAGULAZIONE

Ciao Massimo, Il tempo di protrombina o tempo di Quick, noto anche come PT (sigla dell’inglese prothrombin time) e le sue misure derivate (protrombina ratio o PR e International Normalized Ratio  o INR) sono misure della coagulazione. Questo test viene anche chiamato “ProTime INR” e “PT INR”. Esso viene utilizzato per determinare la tendenza alla coagulazione del sangue, per adeguare il dosaggio del warfarin o warfarina, farmaco anticoagulante, per meglio determinare la gravità di una epatopatia, e lo stato della vitamina K (coagulante ed antiemorragica). Nei pazienti che soffrono di malattie cardiovascolari il sangue tende a coagularsi. Si formano così i trombi, che possono essere molto pericolosi, potendo essi causare perdita di un arto, colpi apoplettici e anche il decesso.

COUMADIN FARMACO FLUIDIFICANTE DEL SANGUE

In questa situazione il medico di solito prescrive un farmaco anticoagulante, cioè un farmaco che impedisce la formazione di trombi. Uno di quelli prescritti con maggior frequenza si chiama Coumadin, nome commerciale del principio attivo warfarin. La coagulazione serve per non far perdere troppo sangue dalla zona colpita quindi, di per sé, è un processo di fondamentale importanza per il nostro organismo. In alcuni casi i trombi si spostano all’interno. Le parti del corpo che non vengono più raggiunte dal sangue a causa di un trombo possono essere gravemente danneggiate.
Coumadin fluidifica il sangue, diminuendo così il rischio di formare i trombi. Quando lo si assume diminuisce il rischio di comparsa di trombi nel cuore, nei vasi sanguigni o intorno ai dispositivi impiantati, come le valvole cardiache.

ICTUS CEREBRALE, INFARTO CARDIACO, CANCRENA ED EMBOLIA POLMONARE

Si ha un colpo apoplettico (ictus) se il trombo interrompe il flusso sanguigno diretto a una parte del cervello. Se il trombo ostruisce la circolazione diretta verso il cuore si ha un infarto. Se il trombo non permette al sangue di raggiungere una parte della gamba, si ha la cancrena, per cui la zona colpita si necrotizza e muore, causando il ricorso all’amputazione. Se il trombo arresta il flusso sanguigno diretto ai polmoni si parla di embolia polmonare che può causare difficoltà respiratorie o addirittura il decesso.

RISCHIO DI FORMAZIONE TROMBI

Tutti rischiamo di formare dei trombi, ma il rischio è particolarmente forte per i pazienti affetti da malattie cardiovascolari e aritmie cardiache. Speciale attenzione è richiesta anche per i portatori di pace-maker e valvole cardiache e per chi è costretto all’immobilità dopo un intervento chirurgico.

DIFFUSO USO DELL’EPARINA

La medicina fa spesso ricorso all’eparina di maiale, dal greco hepar=fegato. Le eparine sono sostanze anticoagulanti e fluidificanti del sangue, utilizzate per prevenire e trattare la formazioni di coaguli sanguigni. Esse sono largamente utilizzate nei pazienti per i quali è essenziale mantenere il sangue ben fluido, come nei soggetti a rischio di attacco cardiaco, nei soggetti sottoposti ad intervento chirurgico maggiore, e nei pazienti sottoposti a dialisi, tecnica usata per purificare il sangue nel caso di gravi insufficienze renali.

VITAMINA K, K1, K2 E K3

Il nome vitamina K (dal tedesco koagulation vitamin) si riferisce a un gruppo di sostanze liposolubili che si sciolgono cioè nei grassi, chiamate naftochinoni. La vitamina K1 (fitonadione) è la forma naturale della vitamina K, che si trova nelle piante e fornisce la principale fonte di vitamina K all’uomo attraverso il consumo alimentare. I composti della vitamina K2 (menachinoni) sono prodotti dai batteri nell’intestino e forniscono una quantità più piccola rispetto al fabbisogno umano. La vitamina K3 (menadione) è un prodotto di sintesi.

LE DISFUNZIONI EPATICHE COMPROMETTONO LA COAGULAZIONE E FAVORISCONO LE EMORRAGIE

Il gruppo K favorisce dunque la coagulazione. È necessaria per la normale coagulazione del sangue nell’uomo, più in dettaglio è necessaria al fegato per produrre i fattori necessari al sangue per coagulare correttamente. Il deficit di vitamina K, nonché le disfunzioni e le insufficienze epatiche, possono condurre a deficit dei fattori della coagulazione ed a eccessivo sanguinamento.

DEFICIT DI VITAMINA K ASSAI RARO IN CHI CONSUMA VEGETALI CRUDI

Il deficit di vitamina K è tuttavia raro. Le persone a rischio di carenza comprendono quelle con malnutrizione cronica, i soggetti con dipendenza dall’alcol, i soggetti affetti da scarso assorbimento vitaminico per ostruzione biliare, celiachia, colite ulcerosa, fibrosi cistica, i soggetti che assumono farmaci che riducono i livelli di vitamina K alterando la funzione epatica o distruggendo la normale flora batterica intestinale che produce la vitamina K, come antibiotici, salicilati, farmaci anti-convulsivanti, sulfamidici. La vitamina K è data ormai di routine ai neonati per prevenire problemi di sanguinamento legati a traumi da parto o quando è previsto un intervento chirurgico.

IL SEGRETO DELLA SALUTE STA SEMPRE NELL’EQUILIBRIO TRA COAGULAZIONE E LIQUIDITÀ

L’assorbimento di vitamina K necessita di normali funzioni pancreatiche e biliari ed è favorito dalla concomitante presenza di grassi. La vitamina K (dal tedesco Koagulation Vitamin) svolge un ruolo di fondamentale importanza nei processi coagulativi in quanto è necessaria per la sintesi di alcune proteine coinvolte nella formazione del trombo (i fattori II, VII, IX e X e le proteine C, S, M e Z).
L’inibizione della vitamina K ad opera degli anticoagulanti orali riduce la capacità del sangue di coagulare ed in tal modo viene bloccata la formazione e l’estensione del trombo.

INR STA PER INTERNATIONAL NORMALIZED RATIO

Il sangue coagula più lentamente e l’allungamento del tempo di coagulazione viene misurato con un esame di laboratorio chiamato Tempo di Protrombina. Recentemente è stato identificato un nuovo parametro derivato dal tempo di protrombina, l’INR (International Normalized Ratio), che consente di misurare in maniera più precisa l’allungamento del tempo di coagulazione o la maggiore fluidità del sangue. Più alto è l’INR e maggiore è la fluidità e, in ultima analisi, maggiore è il rischio di avere delle emorragie. L’introito alimentare della vitamina K svolge un ruolo fondamentale nel mantenimento della stabilità della terapia anticoagulante orale.

EVITARE ASSUNZIONI DI VITAMINE SINTETICHE

Variazioni dell’INR per errata assunzione della dose di anticoagulante o per modifica dell’assunzione o sospensione di farmaci, non vanno corrette farmacologicamente ma piuttosto mediante virtuose abitudini alimentari che comportano un significativo aumento o riduzione dell’apporto di vitamina K.
In realtà non esistono alimenti controindicati, mentre è necessario mantenere una dieta con la quale gli alimenti ricchi di vitamina K vengano assunti in quantità approssimativamente regolare in modo da non creare squilibri temporanei. In presenza di maggiori quantità di vitamina K sono necessari maggiori dosaggi di anticoagulanti, mentre in situazioni in cui si riduce l’apporto o l’assorbimento della vitamina K la quantità di anticoagulante deve essere minore per evitare il rischio di emorragie.

CONTENUTO DI VITAMINA K NEI VEGETALI

Contenuto di vitamina K (mg/100 gr.) nelle principali classi di alimenti vegetali: salvia macinata 1714, prezzemolo 1640, lattuga verde 850, ravizzone o colza 817, maggiorana ed origano secchi 621, rapa (foglie) 518, cavolo riccio 510, cavolo verde fresco 487-830, spinaci freschi 480-560, basilico fresco 414, spinaci bolliti 360, coste di bietola 327, cicoria 297, cavolini di Bruxelles bolliti 289-177, cavolo verde bollito 289, tarassaco 273, radicchio 255, rape 251, indivia 231, erba cipollina 212, broccoli freschi 205, broccoli bolliti 192, cavolini di Bruxelles freschi 161, broccoli congelati 146, rucola 108, pinoli 53, porri 47, semi di zucca 47, piselli 30-50, kiwi 40, cetrioli 16-22, carciofi 14.

Valdo Vaccaro

 

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Scritto da Valdo Vaccaro

Valdo Vaccaro, classe 1943, è ricercatore indipendente, divulgatore e filosofo della salute. Da sempre ha fatto della dieta vegeto-crudista tendenziale, dell’amore per gli animali e la natura un modo di essere e uno stile di vita, in tutta autonomia e libertà. Valdo ha tenuto centinaia di conferenze in giro per l’Italia e nel mondo trattando vari temi tra cui salute, etica, attualità e altro ancora. Al momento, oltre all’attività sul blog, è direttore scientifico e docente della HSU – Health Science University, la prima scuola di Igienismo Naturale Italiana.

DISCLAIMER
Valdo Vaccaro è orgogliosamente NON-medico, ma igienista e libero ricercatore. Valdo Vaccaro non visita, non prescrive e non cura. Le informazioni presenti su questo sito hanno solo scopo informativo, non intendono e non devono sostituire il parere del medico curante.

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