GUARIRE DALL’IPERTENSIONE ARTERIOSA IN MODO NATURALE

da 11 Dic 2018Ipertensione

LETTERA

Buongiorno, mi chiamo Luciano, età 56 anni e da circa 10 anni tento di curare l’ipertensione con i farmaci ma alla fine nessun risultato, se non contenerla a livelli pressori comunque fuori dalla norma.

Da circa tre anni adotto una alimentazione vegana e da circa quattro mesi ho smesso di prendere farmaci per l’ipertensione. Aggiungasi, ma non so se può essere rilevante, che esiste una familiarità importante da parte paterna. Puoi darmi qualche consiglio? Quali alimenti sono più indicati e quali quelli da evitare? Quali sono i rischi nelle mie condizioni? Ti confesso che sono determinato a non usare più alcun farmaco. Grazie. Luciano


RISPOSTA

CHE COS’È L’IPERTENSIONE

La pressione alta o ipertensione è una condizione piuttosto comune nella quale la forza esercitata del sangue sulle pareti delle arterie è sufficientemente alta da creare problemi di salute nel lungo periodo, per esempio cardiopatie.

La pressione sanguigna è determinata dalla quantità di sangue che viene pompata dal sangue, dal livello di ostruzione delle arterie, oltre che dalla densità del sangue. Più il sangue è grasso e denso e più il flusso nelle arterie viene ostacolato, più la pressione si alza.

La perdita di elasticità delle arterie dovuta al normale invecchiamento contribuisce poi ad un aumento della pressione arteriosa.

Si può soffrire di ipertensione per anni senza accusare alcun sintomo. Questo non significa che non stia causando danni al sistema circolatorio. Una pressione alta non controllata potrebbe portare a gravi problemi di salute come l’infarto.

I valori della pressione sanguigna non sono costanti durante l’arco della giornata, ma variano con picchi generalmente che si verificano la mattina presto e a pomeriggio inoltrato.

SINTOMI

Molte persone colpite da ipertensione, anche piuttosto grave, possono non riscontrare sintomi o segni visibili. Alcune persone potrebbero provare respiro corto e affannoso, sangue dal naso e mal di testa, ma questi sono comunque sintomi non specifici dell’ipertensione, e non si verificano generalmente fino a che la condizione è davvero grave.

CAUSE

Ci sono due tipi di ipertensione:

  • Ipertensione primaria o essenziale.
  • Ipertensione secondaria.

La medicina non conosce le cause dell’ipertensione primaria, che tende a svilupparsi in modo graduale con il passare degli anni.

L’ipertensione secondaria invece è invece causata da altre patologie. È una condizione che si verifica solitamente all’improvviso, portando la pressione sanguigna a livelli più alti rispetto che l’ipertensione primaria.

Le principali cause di ipertensione secondaria sono:

  • Apnea ostruttiva del sonno.
  • Problemi renali.
  • Tumori delle surrenali.
  • Problemi alla tiroide.
  • Difetti congeniti dei vasi sanguigni.
  • Cause iatrogene, per esempio farmaci come pillole anticoncezionali, decongestionanti, antidolorifici.
  • Droghe come cocaina e anfetamine.

FATTORI DI RISCHIO

I fattori di rischio sono numerosi, e includono:

  • Età – Il rischio di essere affetti da ipertensione arteriosa aumenta con l’età. È più comune negli uomini fino a 64 anni, dopo i 65 sono invece più le donne ad esserne colpite.
  • Sovrappeso e obesità – Quando si è sovrappeso o obesi il corpo ha bisogno di più sangue per fornire a tutte le sue cellule l’ossigeno e i nutrienti necessari per la vita. Un aumento del volume di sangue circolante porta ad un aumento della pressione sanguigna.
  • Vita sedentaria – Le persone con una vita sedentaria tendono ad avere un battito cardiaco accelerato. Questo fa chiaramente sforzare il cuore, alzando la pressione. Inoltre il poco movimento porta anche al rischio di sovrappeso.
  • Tabagismo – Il fumo e il consumo di tabacco in generale causa un immediato aumento di pressione. Le sostanze chimiche presenti nel tabacco e nel fumo di sigaretta danneggiano le arterie e i vasi sanguigni, restringendole e quindi aumentando il rischio di cardiopatie.
  • Abuso di sale – L’uso eccessivo di sale da cucina causa ritenzione idrica, che a sua volta porta ad un aumento della pressione sanguigna.
  • Carenza di potassio – Il potassio è importante per bilanciare i livelli di sodio nelle cellule. Non assimilando abbastanza potassio organicato con la dieta, si rischia di accumulare troppo sodio nel corpo.
  • Alcol – L’alcol, se non assunto con molta moderazione, può portare ad avere problemi di cuore.
  • Stress – Lo stress può causare un temporaneo aumento della pressione arteriosa. Importante quindi rilassarsi.

L’ipertensione colpisce generalmente gli adulti, ma può verificarsi anche nei bambini. Può essere dovuta a problemi di cuore o di reni, ma più spesso la causa va ricercata in una cattiva alimentazione e a scarso esercizio fisico.

Infine vengono citati come fattori di rischio anche razza, genetica e gravidanza.

COMPLICAZIONI

Una pressione arteriosa troppo alta può danneggiare i vasi sanguigni oltre che altri organi del corpo. Più e alta la pressione e più a lungo non viene controllata e peggiori sono le complicazioni, tra cui vengono elencate:

  • Attacco di cuore – L’ipertensione può causare aterosclerosi (ispessimento e indurimento delle arterie), che può portare a infarto o altre patologie.
  • Aneurisma – L’aneurisma si verifica quando i vasi sanguigni sotto pressione si indeboliscono e si gonfiano. Nel caso cedesse può portare a conseguenze molto gravi.
  • Insufficienza cardiaca – L’ipertensione porta il cuore a fare più fatica per pompare il cuore nelle arterie. Questo causa un ispessimento del ventricolo sinistro (ipertrofia ventricolare). Col tempo si potrebbe verificare una insufficienza cardiaca.
  • Indebolimento dei vasi sanguigni renali – Malfunzionamento del sistema renale
  • Ispessimento e restringimento dei vasi sanguigni negli occhi – Può risultare una perdita della vista.
  • Sindrome metabolica – Questa sindrome è caratterizzata da un insieme di disturbi del metabolismo che includono un aumento della circonferenza del girovita, alti livelli di trigliceridi, basso livello di colesterolo HDL, alti livelli di pressione sanguigna e di insulina. Tutto ciò favorisce lo sviluppo di diabete e cardiopatie.
  • Memoria e apprendimento – Una pressione troppo alta influisce negativamente con la capacità di ricordare, di imparare e di pensare.
  • Demenza – Le arterie ostruite possono limitare il flusso di sangue al cervello, causando la demenza vascolare.

DIAGNOSI

La diagnosi viene effettuata semplicemente tramite una misurazione della pressione tramite uno strumento apposito.

I risultati sono in millimetri di mercurio (mm Hg) e sono due, il primo per la pressione sistolica, il secondo per la pressione diastolica. La pressione sistolica indica la pressione nelle arterie nel momento il cui il cuore batte, mentre la pressione diastolica misura la pressione tra un battito e l’altro.

Sistole in greco significa contrazione, mentre diastolé significa dilatazione. I ventricoli cardiaci sono le due camere inferiori del cuore, di cui costituiscono il corpo principale. Si tratta di due pompe muscolari poste in parallelo, la cui azione essenziale è quella di far circolare il sangue nell’organismo.

Una volta misurata la pressione, i risultati vengono usati per determinare il tipo di pressione, che si possono dividere in quattro categorie:

  • Pressione normale – si considera normale una pressione con valori 120/80 mm Hg.
  • Pressione alta – si ha con un valore di 120-129 mm Hg di sistolica e 80-89 mm Hg di diastolica
  • Ipertensione di stadio I – si ha con un valore sistolico di 130-139 mm Hg o diastolico di 80-89 mm Hg.
  • Ipertensione di stadio II – è l’ipertensione più grave, con valori  sistolici superiori a 140 mm Hg o diastolici superiori a 90 mm Hg.

Tutti e due i valori sono importanti, ma dopo i 50 anni si da più peso al valore sistolico, in quanto, soprattutto nelle persone sopra i 65 anni, è comune una pressione diastolica nella norma e una pressione sistolica più alta del duvuto.

Oltre alla misurazione della pressione, il medico potrebbe proporre test delle urine, del sangue, del colesterolo e un elettrocardiogramma.

Ribadisco comunque che ognuno ha il suo fisico e i suoi valori, e le tabelle vanno interpretate senza rigidi schematismi, ma facendo piuttosto largo uso del buon senso e di un certo grado di flessibilità.

Notare inoltre che, come segnala Marcello Pamio nel suo articolo “Moriremo tutti ipertesi!“, rispetto all’ultima edizione del 2003 del JNC (Joint National Committee on Prevention, Detection, Evaluation, and Treatment of High Blood Pressure) scompare la categoria pre-ipertensione, precedentemente indicata da valori di 120-139 mmHg per la sistolica e 80-89 mmHg, mentre il livello di normalità non è più 140/90 ma addirittura 120/80.

Della serie tutti i pre-ipertensivi, cioè quelli col piede sull’ipertensione sono diventati di punto in bianco malati a tutti gli effetti. Malati naturalmente da curare con le droghe.

TRATTAMENTI E CURE CONVENZIONALI

La medicina ufficiale, quando non ritenesse che i cambiamenti di dieta e attività fisica siano sufficienti, cura l’ipertensione con una serie di farmaci, tra cui:

  • Diuretici tiazidici – Sono farmaci diuretici che promuovono l’eliminazione del sodio e dell’acqua dal corpo, riducendo il volume plasmatico. Hanno come effetto collaterale riconosciuto una maggiore necessità minzionale
  • Antagonisti del recettore dell’angiotensina II (ARB) – Sono farmaci ipotensivi che modulano il sistema renina-angiotensina. Rilassano i vasi sanguigni bloccando l’azione vasocostrittiva naturale dell’angiotensina II che restringe le arterie. Gli effetti collaterali comuni sono vertigini, cefalea e iperkaliemia.
  • ACE inibitori – Sono tra i farmaci più venduti. Hanno un’azione simili agli ARB. Come effetti collaterali sono stati riscontrati orticaria, asma, tosse, dispnea, angina pectoris e proteinuria.

Altri farmaci comunemente usati per trattare l’ipertensione sono i farmaci calcio-antagonisti, gli alfabloccanti, gli alfa-beta bloccanti, i betabloccanti, gli antagonisti dell’aldosterone, i vasodilatatori, gli inibitori della renina.

Quando la pressione rimane alta nonostante l’assunzione simultanea di almeno 3 di questi farmaci si parla di ipertensione resistente.

I farmaci usati per trattare l’ipertensione sono davvero tanti, e non uno risolve il problema alla radice.

VISIONE IGIENISTA

È verissimo che ogni uomo “ha l’età delle sue arterie”, ma è altrettanto vero che la sua salute fisica e mentale equivale alla salute del suo sangue. Se la formula del sangue declina anche il soggetto in causa frana nel malessere e nella decrepitezza. Un controllo ai livelli di omocisteina è sempre raccomandabile. Purtroppo, le due sostanze più dannose e diffuse sulla crosta terrestre, vale a dire grassi animali e zuccheri raffinati, sono anche le più economiche ed accessibili a tutte le tasche, per cui la dipendenza dai cibi innaturali e dai fast-food stile McDonald’s e simili, rimane di gran lunga la più grande minaccia alla salute e alla felicità umana.

Non do alcuna importanza alla familiarità paterna. Quello è un comodo alibi giustificativo. Non ci sono marchi di fabbrica sbagliati, né parametri difettosi ed immutabili nel Dna ma solo eventuali abitudini distorte condivise in famiglia. Vale per tutti, ma per te in particolare, il principio della Naturopatia Tedesca dei Monasteri impersonata lo scorso secolo da Padre Taddeo di Wiesent, per cui “Nessuno al mondo muore di cardiopatia ma tutti muoiono di sangue guasto”.

COME GUARIRE DALL’IPERTENSIONE IN MODO NATURALE

Esistono accorgimenti in grado di ridurre il rischio cardiovascolare evitando il ricorso ai farmaci? Certo che esistono. Se le battute di Padre Taddeo ti sembrano vaghe ed obsolete in quanto formulate un secolo fa, ti propongo il decalogo messo a punto dagli esperti della Mayo Clinic americana (leggermente adattato secondo le nostre visuali igieniste).

DECALOGO DELLA CELEBRE MAYO CLINIC AMERICANA

  1. Perdere i chili di troppo. La pressione aumenta di pari passo con il peso. Tenere d’occhio anche il girovita che non deve superare i 102 centimetri per l’uomo e gli 89 cm per la donna. Ogni chilo di grasso perso corrisponde generalmente a 1 mm Hg di pressione in meno.
  2. Fare esercizio fisico. Basta una semplice camminata quotidiana di un’ora, anche con l’aiuto di racchette, per prevenire o far regredire l’ipertensione, oltre che aiutare a ridurre lo stress e bruciare grassi in eccesso. Cerca di allenarti due volte la settimana anche per la forza muscolare, con esercizi a corpo libero o anche con pesi.
  3. Mangiare sano, vale a dire verdura, frutta, semini, cereali, rispecchiando esattamente quanto sosteniamo noi con la dieta vegan-crudista tendenziale sobria, digeribile, sostenibile, divertente e personalizzabile, inserendo anche carciofi e finocchi crudi, tarassaco e crescione, asparagi e ortiche, fragole e meloni, papaia e ananas, visto che ogni rafforzamento corporale richiede sempre di essere preceduto da un piano depurativo. Assumi molto potassio che aiuta a prevenire e controllare l’ipertensione. Eliminare grassi saturi e trans.
  4. Ridurre il sale, mai superando i 2.300 mg al giorno, ossia l’equivalente di un cucchiaino raso. Chi ha più di 50 anni o è già iperteso conclamato o diabetico dovrebbe limitarsi a 1.500 mg al giorno. Consuma meno cibi pronti, quasi sempre ricchi di sodio, e limita il sale a tavola, prediligendo spezie semplici e sane come condimento. Dai il tempo al palato di abituarsi al nuovo gusto dei cibi con meno sale.
  5. Ridurre l’alcol ai minimi termini. Massimo mezzo bicchiere di vino o un bicchiere di birra. Per le donne le quantità devono essere dimezzate.
  6. Niente fumo attivo e passivo. Fa male a tutto e alza la pressione.
  7. Niente caffè e the.
  8. Taglio netto a stress e ansia mediante pause di relax, meditazione, yoga, esercizi respiratori e attività fisica costante.
  9. Procurarsi un misuratore di pressione con una piccola spesa e monitorare i tuoi valori a casa.
  10. Stile di vita più sano con parenti e amici che incoraggiano e non boicottano.

L’obiettivo principale pertanto rimane semplice e ben circoscritto ed è quello di sgrassare il sangue e di renderlo più scorrevole mediante digestioni veloci grazie a cibi crudi, vitali e sobri. A questo vanno aggiunti tutti gli esercizi, le tecniche e l’attività fisica che aiutano ad abbassare lo stress, la pressione e a raggiungere un livello di salute ottimale.

Ovvio che quando si intraprende un miglioramento dieta è non solo consigliato, ma anche obbligatorio, procedere a uno stop progressivo e graduale di tutti i farmaci, condotto con la necessaria prudenza ma anche con decisione. Sangue fluido significa vivere con una formula corporale diversa, per cui non si è più inchiodati alla schiavitù farmacologica.

Ricordare anche in questo caso la necessità di prepararsi mentalmente agli effetti eliminativi, visto che gli stock tossici ed acidificanti accumulati in anni di alimenti intasanti e di terapie rimediali inquinati devono trovare via d’uscita attraverso il sangue, spinti dalla forza disgregativa ed espulsiva dell’acqua biologica, associata alla forza reattiva del sistema immunitario.

Togliere i farmaci è come togliere droghe, come togliere caffè e fumo. Comporta dolori, mali di testa, e altri fastidi, per cui serve stringere i denti e resistere. Basilare credere in se stessi e credere pure nel nuovo percorso che si sta intraprendendo. Ma per credere occorre anche acquisire informazioni, preparazione e consapevolezza. Occorre cioè entrare nel linguaggio e nell’ordine di idee della cultura salutistica naturale ed igienistica, che sono assai diversi da quelli della medicina tradizionale.

RIMEDI NATURALI E ALIMENTI ANTI-IPERTENSIONE

Oltre a tutti gli accorgimenti per l’alimentazione e l’attività fisica, si può ricorrere ad altre risorse naturali che ci possono aiutare a combattere la pressione alta. Tra queste si possono ricordare:

  • Mirtilli ogniqualvolta disponibili
  • Frutti di bosco, fragole, prugne e ciliegie sempre
  • The di semi di anguria
  • Cipolla, porro e aglio per le loro proprietà vasodilatatorie
  • Alimenti ricchi di acidi grassi omega 3, come la portulaca
  • Succhi di sedano, o di pomodoro o di cetriolo o di crescione, tutti i giorni
  • Infusioni di bacche di biancospino
  • Mezzo limone in acqua calda e cucchiaino di miele
  • Estratto di foglie di olivo, allungato con acqua a piacere
  • Decotto di bucce di 5 patate non irradiate e cotte per 15 minuti a fuoco lento in mezzo litro d’acqua
  • Rimedi erboristici di supporto come peperoncino, zenzero, acetosa, camomilla, salvia, ortica, anice o tanaceto
  • Cure termali

Ribadisco infine che, contrariamente a quanto sostengono i medici, il sole è amico straordinario a tutte le ore del giorno e senza l’uso di creme, di oli, di occhiali scuri, usando solo un pizzico di prudenza, di comune buon senso (non così comune oggigiorno) e di progressività nella esposizione. Il sole abbassa la pressione e il colesterolo, abbassa la glicemia, aumenta l’energia e la forza muscolare, contrasta la depressione e riattiva la vitamina D2. È pertanto fondamentale in una strategia di depurazione, di rafforzamento e di riequilibrio ponderale.

Valdo Vaccaro

Qui puoi trovare le testimonianze di guarigione dall’ipertensione.

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Scritto da Valdo Vaccaro

Valdo Vaccaro, classe 1943, è ricercatore indipendente, divulgatore e filosofo della salute. Da sempre ha fatto della dieta vegeto-crudista tendenziale, dell’amore per gli animali e la natura un modo di essere e uno stile di vita, in tutta autonomia e libertà. Valdo ha tenuto centinaia di conferenze in giro per l’Italia e nel mondo trattando vari temi tra cui salute, etica, attualità e altro ancora. Al momento, oltre all’attività sul blog, è direttore scientifico e docente della HSU – Health Science University, la prima scuola di Igienismo Naturale Italiana.

DISCLAIMER
Valdo Vaccaro è orgogliosamente NON-medico, ma igienista e libero ricercatore. Valdo Vaccaro non visita, non prescrive e non cura. Le informazioni presenti su questo sito hanno solo scopo informativo, non intendono e non devono sostituire il parere del medico curante.

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Commenti

1 commento

  1. Cristian Lorenzetto

    ipertensione primo stadio diastolica 80-89? è sbagliato è 90-99 semmai. Anche la ipertensione 2 stadio è sbagliata.

    Rispondi

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