DEVITALIZZAZIONE DENTE CARIATO E CURE ANTIBIOTICHE

da 16 Ago 2015Salute

LETTERA

Buongiorno, io la seguo da 4 mesi. Grazie a lei ho cambiato alimentazione e cerco di non prendere più medicine. Le devo chiedere una informazione. Mi devo devitalizzare un dente a settembre perché è tanto tempo che mi fa male. Ovviamente il dentista mi ha prescritto una cura antibiotica. Come mi devo comportare in questo caso? Grazie mille.
Stefano

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RISPOSTA

SIGNIFICATO DI DEVITALIZZAZIONE

Ciao Stefano. Rubo un disegno ben congegnato, ed anche qualche ottimo spunto dal sito internet Studio Dentistico Resta, per capirci meglio. Con il termine devitalizzazione si comprendono tutti i trattamenti eseguiti nella parte più profonda del dente (camera pulpare e radici), laddove è contenuto quel complesso di nervi e vasi sanguigni comunemente indicato come nervo o polpa. Cure endodontiche e devitalizzazione hanno lo stesso significato, ma quest’ultima sottolinea che il dente oggetto dell’intervento è ancora vivo.

QUANDO È NECESSARIA LA DEVITALIZZAZIONE

La devitalizzazione di un dente si rende necessaria quando la polpa del dente è ammalata o danneggiata. Nella stragrande maggioranza dei casi accade quando il dente è dolente. Una carie profonda, una grave malattia della gengiva, un incidente che abbia provocato la frattura del dente o la rottura dei vasi sanguigni che lo nutrono, sono tutte cause di sofferenza per la polpa.

ESISTE PURE LA RI-DEVITALIZZAZIONE

A volte un dente già devitalizzato necessita di una ridevitalizzazione  in quanto presenta all’apice delle radici un’infezione cronica dettagranuloma, conseguenza dell’infezione cronica, spesso asintomatica ma evidenziabile radiograficamente. In prossimità del dente interessato dall’infezione cronica vi può essere anche una fistola o una bollicina da cui potrebbe fuoriuscire del materiale purulento. A volte ci si trova di fronte a devitalizzazione incongrua che poi guarisce lentamente grazie ad una corretta terapia endodontica. Un granuloma non curato può diventare una cisti di dimensioni più grandi di un granuloma e pertanto più difficile da curare.

CONSIGLI IN ATTESA DEL DENTISTA

Purtroppo solo il dentista può far passare il mal di denti derivante da pulpite acuta. In alcuni casi, se non si può raggiungere immediatamente uno studio dentistico, può risultare utile adottare alcuni piccoli rimedi, come 1) Raffreddare la zona dolente con un po’ di ghiaccio, 2) Non sdraiarsi per riposare, ma cercare di dormire in posizione seduta o sollevando il capo con due o tre cuscini in modo tale da ridurre l’afflusso di sangue alla testa e quindi l’aumento della pressione arteriosa all’interno del dente che è causa del dolore.

ANDIAMOCI PIANO CON GLI ANTIBIOTICI

Gli antibiotici non servono a meno che la pulpite acuta non sia diventata cronica col viso che inizia a gonfiarsi. Pertanto le cure antibiotiche le lascerei da parte. Meglio ricorrere alla menta piperita, ai chiodi di garofano e alla cipolla cruda a fettine da masticare. Durante l’operazione il discorso cambia e occorre trovare un accordo ed un modus vivendi col dentista di fiducia, spiegandogli la nostra situazione di nemico dei farmaci e quindi di persona ultrasensibile ai medesimi. Chiaro che lui deve sottostare ad alcune regole garantiste le quali prevedono l’uso dell’antibiotico. I chirurghi per principio e a norma di legge puntano a tutelare se stessi innanzitutto. Gli si potrà chiedere di usare un antibiotico attenuato ed in minima quantità.

ALCUNI RIMEDI CASALINGHI CONTRO IL MAL DI DENTI

1) Aglio, tritare uno spicchio e applicarlo il più a lungo possibile sulla parte dolorante a svolgere i propri effetti anestetizzanti, 2) Cipolla, tagliarla a fettine e masticarla, 3) Chiodi di garofano, efficace antidolorifico e disinfettante naturale, da usarsi come collutorio per degli sciacqui, oppure come olio essenziale da applicare sulla parte dolente, oppure come oggetto da masticarsi alla ricerca di sollievo dal dolore, 4) Malva, foglie e fiori, per impacchi sulla parte dolorante, per i suoi effetti calmanti, 5) Cavolo, foglie verdi o anche leggermente scottate, o anche come succo di cavolo, 6) Crescione o nasturzio d’acqua, da masticare o in succo, a contatto del dente, 7) Camomilla, infuso da bersi o come collutorio per dei risciacqui, 8) Vaniglia, estratto naturale liquido da applicare sulla parte dolorante, 9) Menta piperita, infuso a freddo 5 grammi foglie menta per un bicchiere d’acqua, per 15 minuti in frigo, come collutorio e per gargarismi o da bersi addolcito con miele, come bevanda antibiotica, 10) Prezzemolo da masticare diverse volte al giorno, come aiuto ad alleviare il dolore in modo naturale, 11) Whisky on the rock, visto che la componente alcolica riesce ad anestetizzare la parte e a troncare il dolore (idem per la grappa e il cognac), 12) Acqua e sale mezzo cucchiaino in un bicchiere, come collutorio, 13) Acqua soltanto, sciacquare la bocca con regolarità dopo i pasti principali, 14) Pepe di Cayenna, mediante batuffolo imbevuto di acqua calda e pepe applicato sulla parte dolente, 15) Infuso di lavanda per risciacqui, 16) Infuso di maggiorana per risciacqui.

Valdo Vaccaro

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Scritto da Valdo Vaccaro

Valdo Vaccaro, classe 1943, è ricercatore indipendente, divulgatore e filosofo della salute. Da sempre ha fatto della dieta vegeto-crudista tendenziale, dell’amore per gli animali e la natura un modo di essere e uno stile di vita, in tutta autonomia e libertà. Valdo ha tenuto centinaia di conferenze in giro per l’Italia e nel mondo trattando vari temi tra cui salute, etica, attualità e altro ancora. Al momento, oltre all’attività sul blog, è direttore scientifico e docente della HSU – Health Science University, la prima scuola di Igienismo Naturale Italiana.

DISCLAIMER
Valdo Vaccaro è orgogliosamente NON-medico, ma igienista e libero ricercatore. Valdo Vaccaro non visita, non prescrive e non cura. Le informazioni presenti su questo sito hanno solo scopo informativo, non intendono e non devono sostituire il parere del medico curante.

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