EROSIONE GASTRODUODENALE, CHERATOCONO E FORFORA

da 8 Apr 2016Gastrite, Oftalmopatie

LETTERA

NON SOLO UNA QUESTIONE DI COMPUTER

Caro dr Valdo Vaccaro, Mi chiamo Giovanni, e le scrivo dalla Calabria. Le spiego, tutto iniziò quando un mio professore mi aveva chiesto più volte perché avessi gli occhi così rossi. Io rispondevo “affaticamento da pc”. Qualche mese dopo però venni smentito dalla mia oculista.

TUTTO SOMMATO CONTINUO A LEGGERE, ANCHE SE CON OCCHI ROSSI E SECCHI

Malattia inguaribile. O si opera o siamo nelle mani del caso. Comunque, nella sfortuna sono stato fortunato. Ci sono ragazzi più giovani di me che non riescono più a vedere, mentre io ancora vedo e leggo benissimo. L’unica pecca è che ho costantemente occhi rossi e secchi e diventa sempre più fastidioso leggere, guardare la tv o stare al pc, anche alternato colliri su colliri.

SCARSA FIDUCIA NELLA MEDICINA

Ho capito che ancora oggi a piccoli passi, dopo 5/6 anni, sono passato dal peggio al meno peggio riguardo l’alimentazione. In questo modo sono guarito da una dermatite che i medici mi avevano diagnosticato come inguaribile e a vita. Tutto ciò mi ha portato ad avere un profondo senso di sfiducia verso la sanità. Non per sottovalutare la patologia, ma se non riescono a curare o spiegare una dermatite, come fanno a curare patologie più gravi?

ALITOSI E FORFORA

Ho un alitosi fetida che mi porto dietro da 15 anni. Forfora come la polvere. Esco dalla doccia e subito dopo asciutto la pelle inizia a desquamare. Ho letto una sua tesina che collega tutto al colon. Oggi ho scoperto di avere gastrite e bulbite erosiva. 6 anni fa mi sono operato delle tonsille. Diciamo pure che sono una pattumiera che sta provando a ripulirsi il più possibile, anche se trovo molta opposizione in famiglia a causa di questo mio cambiamento alimentare.

QUALCHE CONSIGLIO NON MI DISPIACEREBBE

Comunque, a parte lo sfogo,vorrei ringraziarla. Lei rappresenta una delle poche gocce di acqua pura in questo oceano tossico di mondo. La ringrazio per tutto quello che fa. Ho fatto un escursus un po’ dispersivo. Quello che mi interessava sapere è se ha qualche consiglio o sua tesina che potrei prendere come riferimento per curare il cheratocono.

GRAZIE A LEI MOLTE PERSONE STANNO APRENDO GLI OCCHI

So che magari non avrà tempo di rispondere alla mia email, però ho voluto provare comunque. Ci sono molte persone che grazie a lei stanno aprendo gli occhi. Io, piuttosto che buttar soldi andando da un medico che mi rifila sempre le stesse cavolate, sarei ben felice di fare una donazione a lei che lavora in modo onesto e nobile. Un caro saluto.
Giovanni

*****

RISPOSTA

DEFINIZIONE DI GASTRITE E BULBITE EROSIVA

Ciao Giovanni. Grazie intanto per i gentili e generosi apprezzamenti. Partiamo pure dalla gastrite e dalla bulbite erosiva. Lo stomaco è l’organo cavo situato a seguire, dopo l’esofago, con funzione di sacca per accogliere il cibo masticato ed iniziare la digestione, miscelando il cibo ingerito con l’acido ed i fermenti digestivi vari. Quindi allo stomaco segue il duodeno. Lo stomaco presenta il cardias che è situato subito al di sotto del diaframma e che deve essere continente, pena il pericoloso reflusso di materiale acido in esofago, dove di acido non ne deve arrivare. La parte più cospicua dello stomaco è il corpo gastrico, che si caratterizza per due curve, la piccola e la grande curvatura.

ANTRO, BULBO, PILORO E DUODENO

L’antro, la porzione più declive dello stomaco, ha una funzione di pompa, cioè spinge il cibo, quando è giunto il momento, verso il bulbo, ossia verso la prima porzione del duodeno. Il piloro, che a differenza del cardias che resta chiuso, è in genere aperto, o facilmente attraversabile, si chiude però bruscamente in presenza di cibi grassi e pesanti, di cibi a lunga e difficoltosa digeribilità.

SINTOMI DELLA INFIAMMAZIONE GASTRODUODENALE

Quando la mucosa gastrica appare danneggiata o erosa si parla di gastrite, bulbite, gastroduodenite. I sintomi sono alitosi, bruciori, fastidi digestivi, nausea, vomito, gonfiore, meteorismo, aerofagia, eruttazioni, spasmi, ricorrenza stagionale a questo tipo di disturbi. In questi casi occorre rinunciare temporaneamente a cibi acidi e acidificanti. Via pane, pasta e pizza, via alcol, zuccheri raffinati, caffè e cioccolata.

UNITÀ FUNZIONALE E GIOCO D’INSIEME

Da rilevare che stomaco, duodeno, fegato e pancreas rappresentano una unità funzionale, per cui attuano un multiforme gioco d’insieme coinvolgendo organi, nervi, ormoni. Occorre pertanto sempre puntare a un equilibrio gastrico, a uno stato di ricezione gastrica. Chi vive in stato di intestino irritabile e di colon irritabile deve al più presto risolvere le sue alterazioni interne, questo è poco ma sicuro.

ADOZIONE DI UN MENU RIMEDIALE D’EMERGENZA

Il paradosso che si crea in caso di erosione delle mucosa gastrica è che saltano un po’ gli schemi e le regole previste per la normale buona digestione. Saltano i ritmi circadiani, saltano i giusti elogi nei riguardi dei cibi carichi di enzimi e di stimoli digestivi, saltano i discorsi sui cibi vivi e crudi. Occorre in ultima analisi mettere un po’ da parte gli schemi rigidamente vegan-crudisti e adottare per alcuni giorni una specie di alimentazione rimediale di emergenza, una alimentazione transitoria in grado di garantire il necessario apporto calorico e di ricostruire la mucosa gastrica.

CAUSE DI EROSIONE GASTRICA

Quali i motivi per cui la mucosa gastrica si è erosa? Errori alimentari di vario genere. Ma anche carenza di scelte nel lungo periodo invernale, per cui si è costretti a catturare acqua biologica dalle poche varietà offerte dal mercato. Dove si è costretti a insistere troppo su arance e pompelmi e kiwi, senza allungarne le spremute con una buona dose d’acqua. Non demonizziamo gli agrumi, sia ben chiaro, guai se non ci fossero, ma le scelte obbligate e insistenti su poche varietà di frutta non sono il massimo. Cosa che non accade se uno vive nelle zone tropicali, dove il latte di cocco crudo e cotto abbonda dovunque, dove manghi e papaie nonché magnifiche bacche tipo leichi, rambutan, mangustin, longan abbondano dovunque.

STRESS, INQUINAMENTO, POCO SOLE E POCO RELAX

La erosione dipende pure dallo stress e dalle tensioni del vivere quotidiano. Deriva pure dagli antiparassitari, dagli Ogm, dal Round-up della Monsanto, dall’inquinamento delle falde acquifere e dei suoli. Deriva pure da uso di farmaci e integratori assunti disinvoltamente. Deriva dagli antiacidi, agli antibiotici, dagli IPP inibitori della pompa protonica. Deriva dai veleni che accumuliamo al nostro interno per una variegata serie di motivi. Deriva da mancanza di assorbimento solare, mancanza di movimento, mancanza di traspirazione e di ricambio idrico. Deriva da mancanza di esercizi yoga rilassanti che servirebbero a coccolare l’apparato gastrico.

LE LEGGI DELLA SCIENZA IGIENISTICA SI RAFFORZANO SE USATE CON BUONSENSO E APERTURA MENTALE

Questo non significa che i nostri buoni principi della scienza igienistica perdano di valore e di efficacia. Al contrario valgono ancora di più. Significa soltanto che occorre sempre usare buonsenso ed apertura mentale, oltre che spirito di adattamento e spirito rimediale, nonché disposizione ad ascoltare e richieste e le esigenze che il nostro organismo non manca di segnalarci nei momenti di emergenza.

L’ESEMPIO DEI MACACHI GIAPPONESI

Dopotutto anche gli animali ci insegnano. I macachi del Giappone settentrionale non esitano a tuffarsi nelle acque gelide per rifornirsi di alghe, mentre quelli delle sole calde in zona Okinawa, si limitano a fare delle belle scorpacciate di patate dolci crude.

IL TEMPORANEO RICORSO AL COTTO NON VIENE ESCLUSO DAI PIÙ ACCESI CRUDISTI

Lo stesso dr Max Bircher-Benner innovatore e portabandiera del crudismo, oltre che medico personale degli Zar, non escludeva questo ricorrere al cotto nei casi più ostici. Ovvio che la reintroduzione dei succhi di carote-sedano-ananas, e che la reintegrazione di frutta e verdura cruda non tardava ad avvenire passo dopo passo, a seconda delle condizioni e delle possibilità individuali.

NEUTRALIZZARE GLI ECCESSI DI SECREZIONE GASTRICA

In pratica, negli stati infiammatori del basso stomaco e dell’alto intestino servono alimenti in grado di neutralizzare l’eccesso di secrezioni gastriche, l’eccesso di enzimi provenienti da fegato e pancreas.
Ecco allora la preferenza per le minestre di verdure, per le creme di verdure, per cracker secchi o gallette al posto del pane, per formaggi freschi e teneri senza esagerare, per uova, per patate e piselli, per fagiolini. Ecco la necessità di tagliare con agrumi, fragole, frutta secca, banane, dando spazio a latte di soia, latte di riso, latte di cocco, a verdure saltate in padella, a bietole cotte, a meloni dalla scorza gialla, all’avocado, allo zenzero. Qualche tisana di camomilla, salvia e malva va sicuramente inclusa. Ottimi pure i succhi di ortica allungati con l’acqua.

NIENTE DRAMMI ESISTENZIALI PER QUALCHE MINIMA TRASGRESSIONE

Al limite, in questi casi, non è da escludersi il ricorso a qualche piatto di alici o di pesce azzurro. Dire questo mi procura sempre delle critiche. Resto ovviamente dell’opinione che ogni essere vivente meriti rispetto, dalla balena al più piccolo pesciolino. Ma le nostre scelte alimentari vanno commisurate alle necessità del momento, per cui non si esclude qualche sacrificio minimo in funzione delle nostre esigenze momentanee. Se riusciamo a cavarcela sempre nel modo più puro ed innocente, ben venga. Se invece serve qualche temporanea e minima trasgressione, non è il caso di farne un dramma esistenziale.

EVITIAMO IL PROIBIZIONISMO MEDICO

I metodi della medicina vanno presi con le pinzette. Si esagera nel proibire questo e quello. Si prolungano gli stati di emergenza. Si insiste sulla risoluzione del sintomo. Se poi uno non ha appetito, non dorme la notte, e si dimostra refrattario ai vari trattamenti, non si esita ad appioppargli una iniezione calmante di morfina, mandandolo spesso al creatore.

DEFINIZIONE DI CHERATOCONO

Quanto al cheratocono, è il termine medico utilizzato per indicare un’anomalia visiva che porta alla distorsione della capacità visiva di una persona. Il cheratocono è un problema causato dal progressivo rigonfiamento della cornea e della conseguente deviazione della luce che entra nell’occhio fino alla retina fotosensibile. Nella maggior parte dei casi è una patologia che inizia durante l’adolescenza fino all’età di 20 anni, interessando uno e entrambi gli occhi ed accompagnando l’individuo colpito durante la sua vita con fastidiosi sintomi e la costante paura di perdere la vista, con il passare del tempo.

SINTOMI

Nel momento in cui la cornea subisce le prime lesioni può subentrare miopia o astigmatismo progressivo, portando ad avere una capacità visiva nettamente ridotta o distorta rispetto alla norma. Un sintomo comune tra le persone colpite dal cheratocono durante i suoi primi mesi di sviluppo consiste nell’aumento della sensibilità alla luce, che sebbene può sembrare un problema blando ed irrilevante, con il tempo può compromettere il vostro comfort durante la giornata. Tornando alla possibilità di venir colpiti dai sintomi del cheratocono quali astigmatismo o miopia, molto spesso gli individui interessati da tale problema possono notare una graduale perdita della capacità visiva, soprattutto in occasione delle visite, a conferma che il fattore stress anche qui non manca di causare effetti negativi.

CAUSE DI CHERATOCONO

Utilizzo errato delle lenti a contatto, eccessivo sfregamento degli occhi, irritazione avanzata, eccessiva esposizione a schermi televisivi o da computer, uso prolungato di colliri, tra i fattori causanti. Si parla anche di indebolimento della cornea e del suo tessuto per squilibrio degli enzimi che si trovano proprio al suo interno, provocando un danno ossidativo dai ben noti radicali liberi, veri e propri nemici non solo per gli occhi, ma per tutto l’organismo umano.

I RIMEDI NATURALI NON MANCANO

Il fatto di leggere benissimo fa capire che le chance di ripresa e di normalizzazione in questo caso sono notevoli. Il ricorso agli esercizi del dr Bates sarà utilissimo. Il ruotare gli occhi alternativamente in alto, in basso, a destra e sinistra, il guardare vicino e lontano evitando le fissità, sono tutti esercizi utili. Stop a tutti i colliri. Andrei piano col vietare il sole, tipico atteggiamento della medicina. Ricordiamoci che pineale, retina e ipofisi rappresentano una unità funzionale, per cui respirando bene, camminando, esponendosi al sole e dormendo bene si ottengono grossi risultati anche per il rafforzamento dell’occhio. La legge per cui il corpo tende a guarire e a non andare contro se stesso non va mai in vacanza, alla sola condizione che gli diamo un minimo di credibilità e di aiuto.

RIMEDI NATURALI AGLI OCCHI ROSSI E SECCHI

La secchezza e il rossore degli occhi dipende da carenza di lubrificazione da parte delle ghiandole lacrimali. Staccarsi spesso dallo schermo e rilassare gli occhi. Impacchi caldi di camomilla, di eufrasia e di malva, da applicarsi sotto gli occhi. Olio di mandorle e olio di ricino da applicare sotto gli occhi. Inserire nell’alimentazione noci, sesamo, semi d’uva e mandorle.

RIMEDI ALLA FORFORA

Massaggi sul cuoio capelluto con aceto, olio di semi di lino, olio d’oliva, e succo di limone, gel di aloe, infuso di ortica, bietola rossa.

Valdo Vaccaro

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Scritto da Valdo Vaccaro

Valdo Vaccaro, classe 1943, è ricercatore indipendente, divulgatore e filosofo della salute. Da sempre ha fatto della dieta vegeto-crudista tendenziale, dell’amore per gli animali e la natura un modo di essere e uno stile di vita, in tutta autonomia e libertà. Valdo ha tenuto centinaia di conferenze in giro per l’Italia e nel mondo trattando vari temi tra cui salute, etica, attualità e altro ancora. Al momento, oltre all’attività sul blog, è direttore scientifico e docente della HSU – Health Science University, la prima scuola di Igienismo Naturale Italiana.

DISCLAIMER
Valdo Vaccaro è orgogliosamente NON-medico, ma igienista e libero ricercatore. Valdo Vaccaro non visita, non prescrive e non cura. Le informazioni presenti su questo sito hanno solo scopo informativo, non intendono e non devono sostituire il parere del medico curante.

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Commenti

2 Commenti

  1. Alfredo Bertelli

    Io farei un esame delle urine per verificare eventuali problemi alla flora batterica intestinale (le feci affiorano o vanno sul fondo?).

    Rispondi
  2. Alfredo Bertelli

    Io farei un esame delle urine per verificare eventuali problemi alla flora batterica intestinale (le feci affiorano o vanno sul fondo?).

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