SONO INSULINO-DIPENDENTE E HO DIVORATO IL SUO LIBRO DIABETE

da 30 Set 2016Diabete

LETTERA   1

HO DIVORATO IL SUO LIBRO “DIABETE”

Gentile Valdo, so che è oberato di lavoro per cui non desidero farle perdere tempo. Mi chiamo Eliana, ho 38 anni e vivo nel Cividalese, in Friuli. Le scrivo in merito al libro sul diabete che ho acquistato e divorato in pochissimo tempo.

DIABETICA DA 35 ANNI CON COMPLICAZIONI RENALI

Sono diabetica da 35 anni. All’età di 3 anni mi hanno subito prescritto l’insulina. Ho molte complicazioni ed è per questo che ho deciso di scriverle. Attualmente mi ritrovo con un’insufficienza renale lieve, ma circa 10 anni fa stavo per entrare in dialisi perché mi alimentavo in modo normale.

GRAZIE AL VEGANISMO LE MICRO-CALCOLOSI SI SONO RIPULITE

Sono vegana da 3 anni. Da quel momento i reni, che erano coperti da micro-calcolosi si sono miracolosamente ripuliti. All’età di 19 anni ho perso la vista, distacco di retina in entrambi gli occhi. Operata a Milano, hanno salvato solo l’occhio destro, che al momento ha una copertura di betabloccanti e di diuretico Diamox per una forma di glaucoma abbastanza severa. I reni purtroppo hanno sofferto di questi effetti ed anche di danni dovuti ad un coma in iperacidosi. Già ci sono molti danni qui. Lo so benissimo.

RISOLTO UNA SEVERA NEUROPATIA GRAZIE A SPORT ED ALIMENTAZIONE

Ho sempre fatto sport, nuoto equitazione e pallavolo, mentre negli ultimi anni mi sono dedicata alla palestra. Era comparsa una neuropatia severa molti anni fa, ma con sport e alimentazione oggi non ne soffro quasi più, non a gambe e braccia almeno. Poi, occupandomi professionalmente di massaggio, sarebbe stato un bel problema.

DOLORI NEUROPATICI INTERNI TRATTATI INVANO DAI MEDICI CON MORFINA ED ANESTETICI

Purtroppo in questi ultimi anni è ricomparsa una forma di neuropatia che, a detta dei medici, interessa gli organi interni. In questo caso i dolori ci sono, ma ho capito come tenerli a bada con mannosio e saccaromiceti boulardi. Almeno è un tentativo visto che nessun medico ha saputo dirmi cos’era questo dolore. Mi hanno dato morfina, anestetici, ma con zero risultati. Esami negativi, quindi da brava friulana mi sono arrangiata.

INSULINO-DIPENDENTE E SOTTO FARMACI

Quindi, per darle un quadro breve e completo, sono diabetica insulino dipendente e sotto farmaci. Nello specifico assumevo statine, esomeprazolo, acetazolamide, allopurinolo, e colliri betabloccanti.

SEGUO ATTUALMENTE GLI INSEGNAMENTI DEL SUO LIBRO

Ho iniziato a seguire i suggerimenti del libro. Essendo già vegana non è stato un problema. Da tempo avevo ridotto gradualmente statine ed esomeprazolo che non assumo più. Devo dire che incontro una sola difficoltà, nei suggerimenti trovo pasta, legumi, banane ed altro, elementi con Cho differenti e con diversa assimilazione.

ELIMINATA L’INSULINA ULTRARAPIDA

Sono riuscita ad eliminare l’insulina ultrarapida, facendo solo l’iniezione serale di ultralenta, e le glicemie sono calate (parliamo di un valore a 40, con una media dai 50 ai 100). Cerco gradualmente di inserire i Cho complessi, la mia preoccupazione è solo una: non posso permettermi di arrivare a glicemie che vadano oltre i 200, poiché rischio di perdere l’occhio che mi resta. Il problema del glaucoma consiste nel fermo dell’umore acqueo l’occhio e quindi nel rialzo della pressione oculare.

QUALCHE PERPLESSITÀ SU ACETAZLAMIDE E ALLOPURINOLO

Riuscirò a smettere di assumere l’acetazolamide che compromette le funzioni renali? Oltretutto non ho più l’olio di silicone che mi sorregge la retina, la quale che sta nella sua posizione per grazia del buon Dio. Questo regime mi permette di smettere gradatamente l’allopurinolo? Attualmente i cambiamenti li vedo e ne sono felice. Chiaro che ci vuole tempo e pazienza ma, se potesse darmi un minimo di chiarimento su questi dubbi, sarei più serena. Grazie e buon lavoro.
Eliana

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RISPOSTA

CALCOLO CHO DEI CARBOIDRATI

Ciao Eliana. Il calcolo dei carboidrati Cho è centrato sull’ottimizzazione della glicemia e, nel diabete di tipo 1, viene fatto per regolare il dosaggio insulinico pre-prandiale. Nessuno meglio di te può capire e conoscere le tue esigenze e le reazioni del tuo corpo a qualsiasi cambiamento alimentare e a qualsiasi stacco graduale dai farmaci.

PRUDENZA SÌ MA OGGI VALGONO ASSAI DI PIÙ I PUNTEGGI INSULINICI CHE GLI SBALZI GLICEMICI

Ricordarsi che è giusto essere prudenti, ma che comunque gli sbalzi glicemici stanno ricevendo minore attenzione da parte dei ricercatori sul diabete, per i quali valgono molto di più i punteggi insulinici. Occorre migliorare gradualmente senza compromettere o peggiorare la situazione, senza danneggiare in alcun modo l’unico occhio che ti resta. Questo mi pare ovvio.

PER MIGLIORARE SERVE UN PIZZICO DI CORAGGIO E DI RISCHIO

Del resto, se vogliamo fare qualche passo avanti bisogna necessariamente prendersi qualche piccolo e ragionevole rischio, assumersi tutte le responsabilità ed arrangiarsi sulla base del buon senso, dei messaggi che ci lancia il corpo e delle percezioni che ci arrivano da esso. Tutto questo si deve fare avendo in testa che il corpo non va mai contro se stesso e che tende anzi a riequilibrarsi ed autoguarire a patto che gliene diamo la possibilità di farlo. Chiaro che serve una preparazione igienistica non solo sul diabete, ma anche sul corpo in linea generale. La conoscenza delle leggi naturali e del nostro pacchetto salute rimane un punto fondamentale.

PRESSIONE ZONALE E PRESSIONE COMPLESSIVA

In questo senso è giusto e logico puntare alla salute globale del sistema, la quale si riversa a pioggia su ogni angolo e su ogni area del corpo. Il corpo non è suddiviso a compartimenti stagni. La pressione oculare dell’occhio non è soltanto una pressione zonale separata da tutto il resto, ma risente ovviamente della pressione complessiva. Sappiamo poi che gli occhi rispecchiano fedelmente la salute del corpo.

NEUROPATIA PERIFERICA

Passiamo ora alla questione complessa dei dolori neuropatici. Con il termine di neuropatia periferica si intende genericamente un disturbo della funzione a livello del Sistema Nervoso Periferico SNP. Del SNP fanno parte i nervi cranici, escludendo il nervo olfattivo (1°) ed il nervo ottico (2°), ed escludendo tutte le radici nervose nella loro parte ventrale e dorsale, i gangli delle radici dorsali, gangli e nervi autonomici. La sua funzione è quella di connettere il sistema nervoso centrale, formato da cervello e midollo, con i muscoli, la pelle e gli organi interni, cioè i visceri.

NEURONE UNITÀ DEL SISTEMA NERVOSO

L’unità fondamentale del Sistema Nervoso Periferico è sempre il neurone. I neuroni motori sono situati nel corno grigio anteriore del midollo. Dai neuroni midollari emergono, disposte in fibre verticali sottili, filamenti o filamenti radicolari. A loro volta questi, a gruppi di 2-3, si raccolgono in radicole che convergono a formare tra loro un tronco unico. Nella radice anteriore sono contenute fibre nervose efferenti somatiche o assoni, ma anche fibre viscerali efferenti (che portano fuori), costituite da fibre simpatiche pregangliari per la muscolatura liscia e per le ghiandole.

NEURONE PRIMARIO SENSORIALE

Il neurone primario sensoriale (o neurone di primo ordine) è situato nella radice posteriore del ganglio spinale. Il suo prolungamento periferico raccoglie e conduce stimoli sensoriali, per mezzo di fibre nervose amieliniche (fibre C) e mielinizzate (fibre A delta). Il prolungamento centrale, radice posteriore o dorsale, procede verso il solco laterale posteriore del midollo, penetrandovi per mezzo di una decina di filamenti radicolari. La radice posteriore è prevalentemente costituita da fibre somatiche afferenti, sensitive, ma anche da fibre simpatiche afferenti (che portano dentro).

NERVI VEGETATIVI E SISTEMA NERVOSO AUTONOMO

I nervi vegetativi fanno parte del Sistema Nervoso Autonomo (SNA), che fornisce l’innervazione agli organi interni e alle ghiandole. Tale sistema ha come caratteristica quella di svolgere la sua funzione al di fuori del controllo volontario. È un sistema complesso e la via efferente che va dal Sistema Nervoso Centrale agli organi innervati, anziché di un solo neurone (motoneurone del SNC), si compone di due neuroni, uno pregangliare e l’altro postgangliare tra i quali è interposto un ganglio per l’appunto. Il SNA è autonomico ma non indipendente, in quanto il Sistema Nervoso Centrale vi esercita un controllo continuo attraverso strutture del tronco encefalico e dell’ipotalamo. Nel nervo periferico troviamo fibre nervose non-mielinizzate e mielinizzate.

FIBRA AMIELINICA

È formata da un assone invaginato entro una cellula di Schwann, nella quale si possono riscontrare da 1 a 10 assoni. Le fibre amieliniche di piccole dimensioni sono le più numerose, costituendo circa i 3/4 del patrimonio assonale: sono sensoriali e conducono dolore e temperatura.

ASSONI MIELINIZZATI ED INGUAINATI

Ogni assone mielinizzato si colloca entro una catena di cellule di Schwann, ciascuna delle quali, coprendo fino a 2 mm di lunghezza dello stesso assone, lo avvolge in una guaina, la mielina. È necessario dunque che molte cellule di Schwann si dispongano una accanto all’altra per ricoprire l’intero decorso di un assone. In questo processo sono gli assoni che trasmettono alla cellula di Schwann l’informazione di produrre mielina o, viceversa, di avvolgere un numero multiplo di assoni senza produrla.

MIELINA PROTETTIVA E VELOCIZZANTE

Funzione della mielina è quella di proteggere l’assone e aumentare la velocità di conduzione del nervo. La trasmissione di un impulso nervoso lungo una fibra è un fenomeno elettrico, nel quale l’assone costituisce il cavo mentre la guaina mielenica è il fodero isolante. La mielina è presente anche nel sistema nervoso centrale (SNC), dove tuttavia ha differenti caratteristiche chimiche e non viene prodotta da cellule di Schwann, bensì dagli oligodendrociti. Si possono dunque presentare assoni mielinizzati di grandi dimensioni, motori e sensitivi per sensazioni vibratorie, propriocezione e tatto, e assoni mielinizzati di piccole dimensioni, vegetativi e sensoriali per dolore e temperatura. La propriocezione o cinestesia è la capacità di percepire e riconoscere la posizione del proprio corpo nello spazio e lo stato di contrazione dei propri muscoli, anche senza il supporto della vista. La propriocezione assume un’importanza fondamentale nel complesso meccanismo di controllo del movimento.

ANCHE IL SISTEMA NERVOSO COINVOLGE L’INTERA STRUTTURA CORPORALE E MENTALE

Per migliorare la salute dei neuroni, degli assoni e delle guaine mieliniche, nonché l’efficienza e la velocità degli impulsi elettrici, diventa fondamentale contrastare tutti i fattori che rallentano il sistema circolatorio. La base di tutto rimane la formula del sangue che deve essere fluido e scorrevole. A questa condizione si arriva mediante digestioni rapide e complete, mediante attenta selezione dei cibi che devono essere sobri, vitali, vibranti, rispettosi del Cho e dei punteggi insulinici e pertanto fortemente personalizzati.

ACETAZOLAMIDE DIAMOX

Passiamo ora ai farmaci dai quali ti vorresti staccare ma non senza qualche timore. L’acetazolamide o Diamox è un derivato sulfamidico inibitore dell’anidrasi carbonica. L’enzima catalizza delle reazioni a livello renale. L’inibizione dell’anidrasi carbonica nei tubuli renali porta ad un aumento dell’escrezione di bicarbonato e cationi, cui consegue una acidosi metabolica di modesta entità. Originariamente utilizzato come diuretico, viene oggi ampiamente utilizzato come antiglaucomatoso. L’anidrasi carbonica presente a livello dei processi ciliari dell’occhio, è responsabile della produzione dell’elevata concentrazione di ioni HCO3- dell’umor acqueo. L’acetazolamide riduce la velocità di formazione dell’umor acqueo, con una corrispondente diminuzione della pressione intraoculare nei pazienti affetti da glaucoma.

EFFETTI INDESIDERATI

L’acetazolamide può indurre nausea, vomito, diarrea, alterazioni del gusto, perdita di appetito, parestesie, eritema cutaneo, cefalea, capogiri, stanchezza, irritabilità, depressione, sete, poliuria, diminuzione della libido, acidosi metabolica e disturbi elettrolitici per terapie a lungo termine. A volte genera sonnolenza, confusione mentale, disturbi dell’udito, orticaria, melena, glicosuria, ematuria, alterazione della funzionalità epatica, formazione di calcoli renali, alterazioni ematologiche tra cui agranulocitosi, e trombocitopenia, eruzioni cutanee tra cui la sindrome di Stevens-Johnson e necrolisi tossica epidermica. Più raramente causa fotosensibilità, danno epatico, paralisi flaccida, convulsioni, miopia transitoria.

ALLOPURINOLO

È un farmaco utilizzato nel trattamento della gotta e di altri disturbi legati ad una eccessiva produzione di acido urico. La gotta è una malattia caratterizzata da una eccessiva quantità di acido urico nel sangue. L’acido urico si deposita in forma di cristalli nelle articolazioni, soprattutto in quelle dei piedi, delle caviglie, delle ginocchia e delle mani, provocando infiammazione e dolore. La deposizione di cristalli di acido urico a livello renale è causa della formazione di calcoli. L’allopurinolo agisce riducendo la formazione di acido urico da parte dell’organismo. Non è quindi efficace nell’interrompere un attacco acuto di gotta, ma aiuta a prevenirlo.

EFFETTI COLLATERALI DELL’ALLOPURINOLO

Oltre agli effetti benefici ogni farmaco può comportare alcuni effetti indesiderati quali: diarrea, senso di malessere generale, mal di stomaco, mal di testa, vertigini, sonnolenza (prestare attenzione nella guida di veicoli), sapore metallico in bocca, formicolii o addormentamento di mani e piedi, disturbi alla pelle tipo prurito e orticaria, mal di gola o febbre inspiegabile, colorazione giallastra della pelle o degli occhi. L’alcool e l’aspirina aumentano i livelli di acido urico riducendo l’efficacia del farmaco. Prestare la massima attenzione nella guida di veicoli a motore o nell’utilizzo di macchinari pericolosi.
Non assumere vitamina C sintetica che può favorire la formazione di calcoli renali.

ACQUA BIOLOGICA E CLOROFILLA VEGETALE FRESCA

Per troppi anni le tue condizioni ti hanno indotta a sacrificare le sostanze migliori della vita, ovvero l’acqua biologica della frutta acquosa e la clorofilla della verdura cruda. È venuto il momento di cambiare. La dieta vegancrudista tendenziale, sostenibile e personalizzata, accoppiata al nostro pacchetto salute, serve esattamente a disincrostare ed espellere l’acido urico e i suoi cristalli. L’uso di verdure crude ben masticate, specie radicchio, valeriana, tarassaco, carciofo, finocchio, sedano, ortica, polifenoli tipo broccoli, cavoli, crescione, nonché agrumi e mirtilli e melegrane, non può che apportarti grande benessere.

IL CORPO, IN QUALUNQUE CONDIZIONI SI TROVI, RIMANE UNA ENTITÀ HEALTH ORIENTED

Come hai giustamente rilevato, i cambiamenti in meglio già li vedi e ne sei felice. Tieni presente poi che il corpo umano rinnova tutte le sue cellule ogni 7 anni. Questo deve far riflettere, deve servire da rassicurazione e da incoraggiamento. Ovvio che non puoi aspettarti da me cure specifiche di ordine medico, visto che vado ben oltre alla medicina. La Health Science predica verità eterne ed irreprensibili basate sui dettami di Mare Natura. Credere al corpo umano come entità health programmed and health oriented è saggio e produttivo. Credere nell’efficacia dei farmaci e delle cure mediche odierne in particolare è una scelta prevalentemente autolesionistica. Non è maldicenza o preconcetto, ma è quello che vediamo giornalmente accadere sotto i nostri occhi.

Valdo Vaccaro

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LETTERA    2

Grazie, grazie infinite per ciò che mi ha insegnato e chiarito in questa mail, cosa che nessuno, medico e non, ha mai fatto. Aspettavo da tempo questa conoscenza. E grazie ancora per aver dedicato del tempo ad una delle mille voci che la chiamano. Buon lavoro Valdo, mi auguro ben presto di poterle scrivere con molte più conferme.
Eliana

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Scritto da Valdo Vaccaro

Valdo Vaccaro, classe 1943, è ricercatore indipendente, divulgatore e filosofo della salute. Da sempre ha fatto della dieta vegeto-crudista tendenziale, dell’amore per gli animali e la natura un modo di essere e uno stile di vita, in tutta autonomia e libertà. Valdo ha tenuto centinaia di conferenze in giro per l’Italia e nel mondo trattando vari temi tra cui salute, etica, attualità e altro ancora. Al momento, oltre all’attività sul blog, è direttore scientifico e docente della HSU – Health Science University, la prima scuola di Igienismo Naturale Italiana.

DISCLAIMER
Valdo Vaccaro è orgogliosamente NON-medico, ma igienista e libero ricercatore. Valdo Vaccaro non visita, non prescrive e non cura. Le informazioni presenti su questo sito hanno solo scopo informativo, non intendono e non devono sostituire il parere del medico curante.

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