IL FABBISOGNO PROTEICO GIORNALIERO

da 15 Lug 2010Salute

LETTERA

UNA DOMANDA STUPIDA: QUANTE PROTEINE/GIORNO MI SERVONO PER STAR BENE?

Ciao Valdo, scusa se interrompo brevemente il fiume in piena delle tue preziose tesine, ma ho una domanda stupida. Ti prego abbi pietà, dai! So che sostieni che abbiamo bisogno di poche proteine, ma quanto dev’essere l’apporto giornaliero, per un adulto di 40 anni e 60 kg di peso, cioè per me?

A proposito, ho letto che mi hai citato nella tesina riguardante l’abbandono del caffè. Sai che ho superato l’anno di abbandono. Era il 25 aprile 2009, e non ho più avuto nessun desiderio? Ennamo!

E poi la tesina sul ragazzo che fuma 40 sigarette al giorno, e mangia carne e tutto il resto. La tua risposta mi ha fatto morir dal ridere! Anche se c’è poco da ridere per lui, intendo. Speriamo che cambi, e che guarisca ovviamente. Ti saluto sempre con affetto e riconoscenza. Grazie di tutto! Il semi-Valdino Fabio, da Roma


RISPOSTA

PICCOLA DOMANDA, GROSSO PROBLEMA

Ciao Fabio, hai fatto benissimo a pormi una domanda che frulla nella testa di tanti, ricalcando poi la solita obiezione che ci viene fatta dai non vegani: Dove prendi mai le proteine? Ti rispondo per punti e con piglio scientifico, in 6 punti.

POCHE E MINIME LE PROTEINE CHE CI SERVONO

Prima cosa, siamo esseri fruttariani per 100 e passa motivi precisi ed inequivocabili. E quindi siamo disegnati per un apporto proteico minimo, che corrisponde poi a quello che sta contenuto nella frutta e nelle verdure crude, che oscilla sempre sul 4-5%. Il bello è che, anche quelle poche proteine richieste, non devono arrivare per forza dalle proteine. Perché carne non fa carne, latte non fa latte. Basta guardare dove la mucca cerca il latte, e dove il possente toro cerca lo sperma (nel verde ciuffo d’erba).

La controprova arriva non solo dal fatto che ci manca nello stomaco l’acido cloridrico concentrato per disgregare il guscio proteico e trasformare le proteine in assimilabili aminoacidi (gli animali onnivori hanno 10 volte più acido cloridrico di noi). La controprova arriva non solo dal fatto che abbiamo un lungo, spugnoso e complesso intestino, inadatto alle proteine e ideale per i carboidrati vivi, per i fitonutrienti e per le cellulosa delle verdure. La controprova arriva anche dallo stesso latte di donna, trasparente e leggero, basso-lipidico e basso-proteico, avente formula quasi identica al succo d’uva e al succo di frutta in genere.

PERDITA PROTEICA GIORNALIERA NON SUPERIORE AI 25 GRAMMI

Seconda cosa, una persona che si alimenta correttamente possiede un attivo riciclaggio in zona colon dove, nel suo caso, le operazioni di ricambio e di riciclaggio si sveltiscono grazie ai tanti batteri aerobici e ai pochi batteri anaerobici (colibatteri), per cui, nei materiali fecali in uscita, si perdono in media 25 grammi di proteine al giorno.

OLTRE I 30-35 GRAMMI SI VA IN ZONA ACIDIFICAZIONE

Terza cosa, si è appreso che dai 30-35 grammi di proteine in avanti, si entra nel territorio insidioso e proibito dell’acidificazione del sangue. L’acidificazione, nota bene, è il peggiore insulto che l’uomo possa fare contro se stesso, al pari della leucocitosi.

LA QUOTA IDEALE DI APPORTO PROTEICO RIMANE QUELLA IN AUGE NELLA ANHS DA OLTRE 100 ANNI

Quarta cosa, una qualsiasi dieta vegana, anche casuale e disordinata, o volutamente precaria, ma saziante, soddisfa in pieno il fabbisogno proteico che l’igienismo dichiara da sempre tra gli 11 e i 25 grammi al giorno (11 per l’infante in crescita, 25 per l’adulto in mantenimento). Tanto per capirci, persino una dieta a base di pesche, anguria e radicchio, più alcune mandorle, coprirebbe ampiamente il fabbisogno richiesto.

IMPOSSIBILITÀ DI DISEGNARE PERSINO A TAVOLINO UNA DIETA CARENTE IN PROTEINE

Quinta cosa, la carenza proteica è praticamente impossibile da raggiungere in qualsiasi dieta saziante vegana, vegetariana, onnivora o carnivora. Hanno provato a crearla a tavolino con 100 e più combinazioni minime diverse, senza mai riuscirci. Basta soddisfare i morsi della fame e, con qualsiasi tipo di dieta, la carenza proteica non subentra, mentre il rischio esiste sempre per le carenze vitaminiche, minerali, enzimatiche ed ormonali. La carenza proteica si può verificare solo in concomitanza con una grave carenza calorica.

LA MEDIOCRITÀ E L’INCOMPETENA DEL NUTRIZIONISMO MEDICO MONDIALE

Sesta e ultima cosa, le tabelle buffonesche e le piramidi alimentari demenziali della FDA, adottate con allegra e irresponsabile disinvoltura dal mondo colonizzato, dagli ospedali colonizzati, dalle Usl colonizzate, dalle scuole colonizzate e dai ministeri colonizzati, sono prova storica e concreta dell’ignoranza e dell’incompetenza della nutrizione mondiale.

IL CURRICULUM PROTEICO DELLA FDA

Negli anni ’70, la filomacellaia e filocasara FDA predicava 300 grammi al giorno di proteine nobili (bistecche a colazione, pranzo, merenda e cena), scandalizzando persino i medici più retrogradi e corrotti. Negli anni ’80, la FDA fu spinta a più miti consigli e predicò 250 grammi al giorno. Negli anni ’90, sempre sotto pressione, calò a 200. Nel 2000, spaventata dall’esperimento di Cambridge, ritoccò a 150. Nel 2005, fu sollecitata al livello 100. Oggi, tra improperi, moccoli, minacce e recriminazioni, mastica amaro sul livello 75, che è ancora decisamente troppo alto, visto che l’acidificazione del sangue umano scatta già al livello 30-35.

LE DIETE LOW-CARB E LA DIETA CARNEO-MEDITERRANEA

Alle quote proteiche folli della FDA si sono collegate poi le diete low-carb dei vari Atkins, Sears (Zona), Agatson (SouthBeach), D’Adamo (Gruppi Sanguigni), e persino la cara dieta Mediterranea, trasformata via-via in dieta Carneo-Mediterranea. Nessuno sembra aver fatto la conta di quanta gente sia finita in largo anticipo sotto un loculo, uccisa da eccesso proteico e da cancro allo stomaco, al fegato e al colon, negli ultimi 30 anni. Centinaia di milioni di persone, altro che la 1° e la 2° guerra mondiale messe assieme. Ma alla FDA non si scompongono nemmeno. Gli ordini partono da Atlanta, e la Casa Bianca obbedisce.

SOTTOVALUTAZIONE DELLA VITAMINA C E SOPRAVALUTAZIONE DELLA B12

Chiaro che le meraviglie della FDA non si sono fermate lì sulle proteine. Sottovalutazione gravissima della vitamina C, tuttora a livello 40 mg al giorno (contro i 300-500 mg di Cambridge), e sopravalutazione dei minimi di B12 (erano a 80 nei computi della WHO, World Health Organization) e vennero elevati a 157 dalla FDA, a corollario dei 300 grammi/giorno di proteine, bofonchiati in precedenza.

APRA LA BOCCA CHI HA CORAGGIO DI CONTESTARE QUESTI DATI OGGETTIVI

Bene caro Fabio, o caro semi-Valdino, questa tesina deve fare il giretto del mondo, dalle terme di Caracalla ai quartieri dell’infamia di Atlanta. Vorrei che i buffoni della corte alimentare mondiale si offendessero e avessero la faccia tosta di dire qualcosa. Vorrei anche gli addetti ministeriali della ex Repubblica Italiana, oggi assurta a Colonia Neo-Hitleramericana, andassero a dare un’occhiata nei loro ospedali, nelle loro università, nelle loro scuole materne, nei loro stessi ministeri, per capire la bestialità degli strafalcioni alimentari che stanno tuttora nelle loro bacheche e nei loro libri di testo.

Quanto ai nostri lettori e al pubblico in genere, se uno vuole capire queste due paginette e fare le sue belle deduzioni, bene. Chi non le vuole capire, continui pure ad accusare il suo autore di ciarlataneria, di estremismo, di supponenza, di somministrazione qualunquista, e di non so quale altro crimine. La verità è una sola, e deve venire a galla. La gente può essere presa per i fondelli per 10 giorni, 10 mesi, 10 anni, ma non in eterno.

Valdo Vaccaro

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Scritto da Valdo Vaccaro

Valdo Vaccaro, classe 1943, è ricercatore indipendente, divulgatore e filosofo della salute. Da sempre ha fatto della dieta vegeto-crudista tendenziale, dell’amore per gli animali e la natura un modo di essere e uno stile di vita, in tutta autonomia e libertà. Valdo ha tenuto centinaia di conferenze in giro per l’Italia e nel mondo trattando vari temi tra cui salute, etica, attualità e altro ancora. Al momento, oltre all’attività sul blog, è direttore scientifico e docente della HSU – Health Science University, la prima scuola di Igienismo Naturale Italiana.

DISCLAIMER
Valdo Vaccaro è orgogliosamente NON-medico, ma igienista e libero ricercatore. Valdo Vaccaro non visita, non prescrive e non cura. Le informazioni presenti su questo sito hanno solo scopo informativo, non intendono e non devono sostituire il parere del medico curante.

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Commenti

2 Commenti

  1. cdebe

    Dottor Vaccaro ho letto con estremo interesse l'articolo. Secondo lei il quantitativo di proteine per un bodybuilder di 70Kg che non assume steroidi, qual'è? … Realmente. Poco superiore ai 35grammi? O cosa…
    Grazie mille

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  2. Antonio Abate

    Sarebbe bello se fossero elencate anche delle fonti di questi studi scientifici.
    Non sto mettendo in dubbio che tutto il blog da solo con le testimonianze rappresenti un prova, non sto dicendo che una dieta vegana tendenzialmente crudista sia il male, anzi i benefici si vedono eccome.
    Però questo dato che dai 30 – 35 g in su di proteine il corpo va in acidificazione da dove deriva??

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