DURA DENUNCIA DI LUC MONTAGNIER CONTRO IL VACCINO HPV  

da 15 Ott 2017Vaccinazioni

LETTERA

DICHIARAZIONI DI MONTAGNIER SUL VACCINO ANTI-PAPILLOMA

Buongiorno Valdo, ti giro questa importante documentazione ricevuta (indirettamente) da Luc Montagnier, anche se probabilmente te la invierà anche Paolo De Santis con cui collaboriamo. Si tratta di due delle più recenti dichiarazioni del celebre biologo francese. Con tanti saluti da noi di www.nogeoingegneria.com

Donatella

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IL DEPLOREVOLE PREMIO LASKER, di Luc Montagnier e James F. Holland (Traduzione, titolo e sottotitoli di VV)

DUE MEDICI AMERICANI DEL NCI PREMIATI NEL 2017

I medici Douglas R. Lowy e John T. Schiller del NCI-National Cancer Institute hanno vinto il Premio Lasker 2017 per i loro lavori riguardanti il il vaccino anti HPV preventivo del cancro alla cervicale. Nel 1945, il programma dei premi Lasker cominciò a evidenziare le scoperte fondamentali della biologia e gli sviluppi clinici che portano al miglioramento della salute umana. Siamo profondamente grati per il ruolo critico che tali premi giocano.

DA EX PREMIATI LASKER CI DISTURBA ASSAI L’ASSEGNAZIONE ODIERNA

Dopo molti anni di lavoro sui virus per Montagnier e di medicina tumorale per Holland, siamo tuttavia disturbati dal fatto che il Comitato Lasker abbia selezionato dei lavori sul vaccino HPV. Mentre rispettiamo la ricerca di base di Lowy e Schiller, il vaccino di cui essi parlano non è affatto il “vaccino da sogno” che la giuria Lasker suggerisce. Al contrario, continue controversie si sono sviluppate dovunque esso è stato usato.

GRAVI DANNI E ALTA MORTALITÀ DA VACCINO

Ragazze e ragazzi in buona salute hanno riportato gravi danni e alta mortalità per quel vaccino. Questi report non sono semplici aneddoti. Oltre 850 articoli su Pubmed discutono sugli effetti indesiderati di tale vaccino. Molti scienziati stanno studiando le correlazioni tra il vaccino e il fallimento precoce delle ovaie, la sindrome da fatica cronica, la sindrome dei dolori complessi, tachicardia, disordini autoimmuni, disordini neurologici e morte.

EVENTUALI BENEFICI TUTTI DA DIMOSTRARE A PARTIRE DAL 2030

La giuria Lasker riconosce che la presunta abilità del vaccino a ridurre o prevenire le malignità ipotizzate non diverrà ovvia e chiara prima del 2030. In altre parole, il vaccino non ha ancora prevenuto il cancro cervicale, nonostante le oltre 200 milioni di dosi somministrate.

INTANTO LA PROLIFICA FDA HA APPROVATO UN ALTRO VACCINO HPV

E sebbene benefici del vaccino HPV rimangano speculativi, la FDA-Food and Drug Administration ha già approvato un altro vaccino HPV per prevenire cancro vulvare, cancro vaginale e cancro anale!

IRRESPONSABILE FACILONERIA NELLA IMMISSIONE DEI VACCINI SUL MERCATO

I vaccini, al pari di tutti gli interventi medici, richiedono rigorosi esami prima di essere usati a largo raggio dalla popolazione, e questo vale specialmente quando i destinatari sono dei bambini sani. C’è davvero da chiedersi come mai ricercatori e scienziati non rispettino rigorosi test prima di mettere in commercio questi vaccini, causando tragiche conseguenze.

PROCEDURE SBAGLIATE E MASCHERAMENTO DEGLI EFFETTI AVVERSI DA ALLUMINIO

Nelle prove cliniche, il cosiddetto controllo per il vaccino HPV era una iniezione contenente lo stesso additivo di alluminio come nel vaccino stesso. In questo modo, il cosiddetto placebo ha mascherato gli effetti avversi da alluminio, che gli scienziati stessi riconoscono essere causa di effetti neurologici ed autoimmuni. Siccome sia il placebo che il vaccino HPV davano simili effetti, i produttori  hanno giudicato gli effetti avversi come triviali o insignificanti.

VACCINO MESSO IN VENDITA SENZA ADEGUATI TEST

Fatto ancora più sconcertante, i fabbricanti del vaccino HPV riconoscono di non averlo mai testato nella sua capacità di causare infertilità oppure cancro nei vaccinati. Tristemente, le prove suggeriscono che esso può causare entrambe le condizioni in certi soggetti.

VACCINI HPV MESSI AL BANDO IN INDIA

Pochi media hanno riportato con dovizia di particolari la storia del vaccino HPV.

Dal momento in cui la FDA ha autorizzato il primo lotto di vaccini HPV nel 2006, l’India li ha messi al bando a causa delle prove cliniche irregolari e non etiche, per cui diverse bambine indiane morirono. Nel 2014, il Ministro Giapponese della Salute ha ritirato le sue precedenti raccomandazioni per il vaccino HPV, alla luce di una crescente serie di danni vaccinali riportati dalla popolazione nipponica. La Corte Costituzionale della Colombia ha definito la vaccinazione HPV come anti-costituzionale. Una vittima in USA ha denunciato i fabbricanti per frode e per dati inadeguati a dare il consenso informato. Molti altri paesi, inclusi Danimarca, Irlanda e Francia stanno avendo grossi dibattiti sulla sicurezza di questi vaccini.

DANNI GRAVI E DIFFUSI CASI DI MORTE IN USA

Per il U.S. Vaccine Adverse Event Reporting System o VAERS che traccia i casi di danni vaccinali, ci sono correntemente 51956 casi di danni e 328 casi di morte associati al vaccino HPV. Il U.S. Vaccine Injury Compensation Program, dove la gente può richiedere compensazione per i danni da vaccino, ha pagato milioni di dollari per regolare i reclami in arrivo, tra cui 2 casi da 200.000 dollari e uno da 250.000 per un caso di morte.

ASSERIRE CHE IL VACCINO HPV HA ECCELLENTI RECORD DI SICUREZZA APPARE PRIVO DI FONDAMENTO

Sebbene i dottori Lowy e Schiller del NCI-Natinal Cancer Institute, ed anche il CDC-Central Disease Control and Presentino, asseriscano che i vaccini HPV abbiano eccellenti record di sicurezza, altri scienziati hanno rilevato che il profilo sicurezza differisce marcatamente dagli altri vaccini approvati dalla FDA. In uno studio di reazioni avverse, i dottori Tomljenovic e Shaw hanno scoperto  che solo il vaccino HPV era associato a un 65,9% di tutti i casi avversi, incluso il 62% dei casi di morte, il 66% delle reazioni gravissime, l’80% delle disabilità permanenti indotte, o associate con altri vaccini.

DENUNCE BOICOTTATE DA MEDICI E ISTITUZIONI

Nonostante ovvie carenze nei test di sicurezza, i bambini e le loro famiglie che dichiarino di essere danneggiati, si ritrovano a fronteggiare medici e istituzioni che li marginalizzano e li mandano via. Fatto è che un’informazione scomoda non significa che sia automaticamente fasulla.

VACCINI HPV PRIVI DI SICUREZZA E NON MERITEVOLI DI ALCUN PREMIO

Nel 1950, la giuria Lasker fu nel giusto quando assegnò il Lasker Award a George Papanicolaiou per la sua Pap smear, un test veloce, facile e accurato per alcuni tipi di cancro, tramite uno screening o ispezione al cervice. Gravi danni e casi mortali non sono accettabili nelle vaccinazioni. Un vaccino HPV sicuro è certamente un obiettivo promettente per la salute pubblica, ma allo stato attuale delle cose i vaccini disponibili non meritano affatto tale qualifica, e tanto meno meritano l’onore di un prestigioso riconoscimento scientifico.

Luc Montagnier

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MORTE IMPROVVISA DI NEONATI E POSSIBILE RUOLO DEI VACCINI (Traduzione dal francese e sottotitoli di VV)

ALLERTA ALLE AUTORITÀ SANITARIE FRANCESI

Al di là delle incertezze e della perdita di fiducia di gran parte della popolazione in Francia e nel mondo verso le vaccinazioni dei bambini, vogliamo lanciare un messaggio di solenne allerta alle autorità sanitarie sui rischi di morte improvvisa dei bambini più piccoli causata dalle vaccinazioni.

IN USA SI PARLA DI CORRELAZIONE TRA SINDROME DA MORTE IMPROVVISA E VACCINI

La morte improvvisa di neonati è attualmente un enigma. Esistono osservazioni inquietanti in USA che sono oggetto di procedure giudiziarie. Esse indicano una correlazione tra la vaccinazione e la morte improvvisa nei bambini di pochi mesi.

POSSIBILE INNESCO DI TEMPESTA NEURONALE DI CITOCHINE INFIAMMATORIE

Correlazione temporale non significa per forza causalità, ma necessita che investigazioni obiettive siano lanciate con urgenza. Esiste attualmente una sotto-valutazione manifesta dai vaccinatori in causa, legati al dogma che i vaccini non possono in nessun caso essere la causa di queste catastrofi davanti alle quali si dicono impotenti ma non responsabili. Una possibilità evocata da rispettabili neurologi sarebbe che le vaccinazioni innescano nei neonati una tempesta di citochIne infiammatorie a livello neuronale, senza che si possa escludere nel contempo il ruolo cumulativo di fattori genetici e ambientali.

QUATTRO PROPOSTE ALLE AUTORITÀ SANITARIE

Per il bene delle nostre future generazioni noi facciamo 4 proposte alle autorità sanitarie e ai nostri confratelli medici, in armonia con l’etica medicale. 1) In nome del principio di precauzione, scritto nella Costituzione Francese, fermare i progetti di estensione dei vaccini obbligatori proposti dall’attuale governo, fino al chiarimento sul ruolo della vaccinazione nella sindrome da morte improvvisa e nelle sindromi neurologiche ad essa associate. 2) Condurre uno studio retrospettivo presso i genitori che hanno subito la morte del loro bambino, per verificare se questo avvenimento non sia stato preceduto da un atto medico come quello di una vaccinazione. 3) Esigere dal personale medico un rapporto sulle complicanze patologiche associate all’atto vaccinale. 4) Creare e finanziare delle azioni specifiche di ricerca sul possibile ruolo dei vaccini e sul loro legame con fattori genetici o ambientali capaci di determinare casi di morte improvvisa.

Luc Montagnier

(Nota: il dr Luc Montagnier ha ricevuto nel 1986 il Lasker Award e nel 2008 il Premio Nobel per i suoi lavori sul virus dell’immunodeficienza umana come causa dell’Aids. Il dr James F. Holland ha ricevuto il Lasker Award nel 1972 per i trattamenti della leucemia infantile).

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COMMENTO

DENUNCIA DI PARTICOLARE RILEVANZA MEDIATICA

Ciao Donatella. Ovvio che, nel bene e nel male, le parole di un personaggio di questa portata abbiano un peso e un significato fuori del comune. Ti ringrazio pertanto della segnalazione. Nella presente circostanza, Montagnier prende decisamente le distanze dai vaccini più disastranti e pericolosi del momento, vale a dire Gardasil e Cervarix contro il Papilloma, e gli esavalenti collegati alla SIDS o SBS (sindrome dei bambini scossi o della morte improvvisa infantile).

LA GIURIA LASKER HA PERCEPITO L’INCONGRUENZA DEL VACCINO

Per il primo punto c’è da sottolineare che “La giuria Lasker riconosce che la presunta abilità del vaccino a ridurre o prevenire le malignità ipotizzate non diverrà ovvia e chiara prima del 2030. In altre parole, il vaccino non ha ancora prevenuto il cancro cervicale, nonostante le oltre 200 milioni di dosi somministrate”.

LA GENTE VIENE IMBROGLIATA CON SORPRENDENTE FACILITÀ

In altre parole, si mette in evidenza un dettaglio fondamentale, e cioè che il manipolo di danneggiatori seriali che Montagnier si guarda bene dal citare, ma che comprende in prima linea Bill Gates, maggiore finanziatore di questo ennesimo imbroglio planetario, è riuscito a gabbare e a prendersi gioco del mondo intero, captando la fiducia cieca delle donne in funzione di un beneficio presunto e ipotizzato 20 e più anni dopo. Come dire dammi subito 1000 euro (e la salute ne vale chiaramente un milione di volte di più) e, forse, tra 20 anni ne avrai un beneficio enorme.

SIAMO RIMASTI AI TEMPI DELLE PRIME FRODI FIRMATE ROCKEFELLER

Siamo di fronte a cose incredibili. Un po’ come la storiella del giovane John Rockefeller che, spiantato e privo di risorse, si mise a vendere a caro prezzo ai suoi connazionali americani bottigliette di petrolio grezzo, come se si trattasse di una panacea per la salute. Avvelenò così migliaia e milioni di gonzi che gli avevano creduto sulla parola, e creò in tal modo le basi per fondare più avanti il suo impero.

L’ANTI-HPV SI STA RIVELANDO COME IL PIÙ PERICOLOSO DEI VACCINI

Montagnier ha il merito di mettere in evidenza che il vaccino HPV nelle varie diciture commerciali della Glaxo, della Merck e della Sanofi è quello che sta producendo il più alto numero di segnalazioni per danni gravi e mortali. Montagnier non ne parla, ma esistono fondati timori che persino il micidiale incremento della SLA, sia legato a questi vaccini. Questo però non smuove di un millimetro i produttori che continuano disinvolti ed imperterriti a fare il loro sporchissimo lavoro, e ad immettere sul mercato nuove versioni del medesimo vaccino, rivolte non alla cura della cervice femminile, ma alla vulva, all’ovaio e all’ano, come se per ogni tipo di diversa polvere virale riscontrabile in diverse parti, anche limitrofe del corpo, ci si trovasse di fronte a una nuova entità patologica da contrastare con un diverso vaccino.

TEST SUI TESTICOLI DEI GATTI E TRASFORMAZIONE DI MILIONI DI RAGAZZINE IN CAVIE

Qui parliamo di gente che gode di credito e di rispetto istituzionale. Qui parliamo di gente che ha testato un vaccino HPV sui testicoli dei topi e dei gatti, e mai sulle persone, per iniettarlo a milioni di ignare ragazzine in tutto il mondo, trasformandole in cavie e in vittime di una oscura operazione senza scrupoli.

HPV COME AIDS FEMMINILE, SPONSORIZZATO DA BILL GATES

Tutto questo a partire dal 2010, anno della sua introduzione in Filippine, paese predestinato e paese cavia in pianta stabile, in quanto obbediente a ogni imposizione americana, e poi anche in Italia, primo tra i paesi europei ad accettarlo acriticamente. Da rilevare che l’intera questione dell’HPV rappresenta in tutto e per tutto l’integrazione e il completamento della colossale montatura mediatica chiamata Aids. Visto che l’Aids vedeva coinvolti nella grande maggioranza soggetti di genere maschile, serviva completare il quadro e l’HPV è diventato automaticamente l’Aids delle donne, dove Bill Gates, con la sua GAVI Alliance Corp, ha versato 750 milioni di dollari, col deliberato scopo di farne un ennesimo business mondiale, come se non gli bastasse il suo patrimonio stimato già allora a 72 miliardi di dollari, e oggi probabilmente raddoppiato.

PARLIAMO UN PÒ DELLA PERSONA MONTAGNIER

Il secondo punto dicevo riguarda Luc Montagnier stesso, persona ricca di storia e di contraddizioni. Non starò qui a dare dei giudizi, ma sono uno che ha seguito da vicino tutte le vicende dell’Aids, malattia inventata, e dell’Hiv, virus inventato e mai isolato. Sono da sempre un grande ammiratore di Peter Duesberg, per poter dimenticare l’enorme farsa mondiale dell’Aids che fa capo a Robert Gallo e purtroppo anche a Luc Montagnier oggi 85enne, arzillo e vivace.

CRITICHE LIMITATE AI PUNTI SALIENTI

Non sono poi troppo sicuro che Montagnier, nonostante la sua lunga esperienza, abbia chiara l’intera questione virale e vaccinatoria. Le sue critiche si limitano ai punti più ovvi e scontati, mira non alla pratica vaccinale in sé, e su questo non c’è pertanto alcun allineamento. Trovo molto più chiaro e coerente ad esempio il nostro Stefano Montanari che non ha esitato, in un crescendo di chiarezza e di coraggio, a dipingere l’intero baraccone vaccinale come una montatura colossale ai danni dell’umanità intera. Montagnier mi dà l’idea di uno che sa, ma che non vuole andare incontro a grane di alcun genere.

DEL PAPILLOMA SI PARLA, BASTA CERCARE NEI PUNTI GIUSTI

Non è poi vero che non si parli del Papilloma. Chiaro che lo schieramento a favore degli inoculatori di regime è formidabile. Chiaro che se vai su internet alla voce Papilloma, trovi una convergenza più che sospetta di gente pronta a giurare sulla sicurezza assoluta dei vaccini HPV. Ma questo fa parte del gioco. Non pretendo che il grande Montagnier trovi il tempo e la voglia di prender nota che circolano da tempo in rete tesine come “Schizofrenia vaccinatoria sul papilloma virus”, del 9/8/13,  come “Vaccinazioni e scomparse in terra russa” del 30/1/12, come “Papillonari, spirochetari, bacchettoni e untori” del 12/3/12. D’accordo che si tratta di documenti fuori dal circuito che conta, ma chi è alla ricerca della verità non può limitarsi a bere al calice avvelenato delle versioni ufficiali.

DA QUALE PULPITO?

Oggi lui critica il Lasker Award per questo scandaloso premio sul vaccino HPV, e fa bene a farlo, ed è pure utile che lo faccia, visto che il nome Montagnier continua a rappresentare una garanzia e un celebre punto di riferimento. Ma da quale pulpito arriva tale critica? Questa è la mia obiezione di fondo. Non ho pregiudizi su di lui. Ben vengano le sue pur flebili e circospette obiezioni, attente a non creare strappi nel sistema. Quando avrà la forza spirituale per rivelare ogni cosa, per svuotare il suo capiente sacco senza riserve e senza filtri, avrà un ammiratore motivato in più.

IL LASKER AWARD È STRUMENTO EVIDENTE DELL’ESTABLISHMENT

Il Lasker poi non è che sia quella meravigliosa istituzione che nella storia recente ha favorito il benessere umano. Capisco che non sia facile sputare nel piatto in cui si mangia, ma qui le sue critiche sono timide, rispettose e all’acqua di rose. Non è di certo un ente a cui si debba esprimere rispetto e gratitudine, come dice Montagnier all’inizio. Esso rimane al contrario strumento primario dell’Establishment Sanitario, di quel potere medico che non ha soltanto premiato lo stesso virologo francese e il cancerologo James Holland, nonché George Papanicolaiou l’inventore del Pap test, ma persino Robert Gallo per ben due volte, e ci riferiamo a una persona che sta, ancora più di lui, ai vertici del Grande e Vergognoso Scandalo Aids, trasformato in dogma intoccabile per imposizione dei Poteri Forti.

L’AUGURIO È DI NON FARE COME PASTEUR, DI NON ASPETTARE L’ULTIMO ISTANTE

Pretendere che Luc Montagnier, ottimo affarista e solerte venditore di se stesso, abile catturatore di premi e di riconoscimenti, rinunciasse ad intascare il premio Nobel della Medicina per un argomento farsesco e scandaloso come l’Aids, sarebbe stato troppo. Ma giunto alla sua venerabile età, potrebbe almeno essere più chiaro e trasparente nell’esporre il suo recente vissuto.

QUALCOSA HA RIVELATO, MA POI SILENZIO ENIGMATICO

In effetti qualche passo giusto lo aveva fatto in una celebre intervista con uno studente francese che lo aveva costretto con domande tranello alla sconcertante ammissione che l’Aids era tutto sommato la risultante di comportamenti e di stili di vita sbagliati, molto di più che un fatto virale. Ma evidentemente qualcuno deve avergli imposto di non andare oltre, sventagliandogli magari la possibilità di una cancellazione del Nobel.

CON NUTRIZIONE EQUILIBRATA E SENZA ANTIVIRALI SI GUARISCE DALL’AIDS, FIRMATO MONTAGNIER

La circostanza la riportai nella mia tesina “Le 22 ragioni vegane e il pentimento di Montagnier”, del 9/11/11. L’intervistatore, incredulo e sbalordito, gli ha chiesto: Dunque professor Montagnier, mi sta dicendo che per guarire dall’Aids non servono farmaci antivirali e trattamenti vari, ma solo una nutrizione equilibrata, intestino libero da disbiosi e parassiti, respirazione, riposo, e niente stress? Esattamente questo! ha confermato disinvolto, senza alcun imbarazzo, e con disarmante sorriso il Nobel parigino. Qualcosa di molto diverso da quanto dissi in passato, vero? Ha incredibilmente aggiunto in fondo alla sua intervista.

PER ESSERE CREDIBILI, GLI IMBROGLI VANNO DENUNCIATI FINO IN FONDO

Non mi dispiace affatto che Montagnier sia diventato nemico degli imbrogli più eclatanti in campo vaccini, e nemmeno che porti avanti spesso le stesse istanze della nostra Scienza Igienistica, difendendo il vegetarismo e gli stili di vita corretti come reali pilastri della salute. Ma negli stili di vita corretti noi includiamo anche il fattore etico, l’autostima e la massima trasparenza, non come orpelli esteriori ma come punti fondamentali.

Valdo Vaccaro

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Scritto da Valdo Vaccaro

Valdo Vaccaro, classe 1943, è ricercatore indipendente, divulgatore e filosofo della salute. Da sempre ha fatto della dieta vegeto-crudista tendenziale, dell’amore per gli animali e la natura un modo di essere e uno stile di vita, in tutta autonomia e libertà. Valdo ha tenuto centinaia di conferenze in giro per l’Italia e nel mondo trattando vari temi tra cui salute, etica, attualità e altro ancora. Al momento, oltre all’attività sul blog, è direttore scientifico e docente della HSU – Health Science University, la prima scuola di Igienismo Naturale Italiana.

DISCLAIMER
Valdo Vaccaro è orgogliosamente NON-medico, ma igienista e libero ricercatore. Valdo Vaccaro non visita, non prescrive e non cura. Le informazioni presenti su questo sito hanno solo scopo informativo, non intendono e non devono sostituire il parere del medico curante.

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