ALLERGIA AL NICHEL ULTIMA TROVATA DEL FRONTE CARNIVORISTA

da 30 Lug 2019Avvelenamento da metalli pesanti

LETTERA

Dottore buongiorno una mia amica 38anni cosa può fare per risolvere l’allergia al nichel? Latticini non ne mangia perché è allergica ma con la scusa del nichel non può mangiare frutta e verdura, salvo banane mele pere. Carote no, piselli no, ceci e lenticchie no, cereali integrali no. Mangia carne ogni giorno, come può risolvere? Ovviamente sa che la carne intensiva è tossica e la dieta tendenzialmente crudista è quella più adatta all’essere umano. La ringrazio anticipatamente. Michael


RISPOSTA

OMERTÀ SU MINERALI ORGANICI E INORGANICI

Prima di parlare del problema specifico sollevato dalla mail, vanno fatte alcune premesse importanti di cui si parla poco o non se ne parla affatto. Non si parla mai ad esempio delle differenze fondamentali tra A) minerali organici in forma organicata e sminuzzata molecolarmente dal sole e dalla sintesi clorofilliana nella linfa dei vegetali vivi, e B) minerali in forma inorganica come nei terreni, nelle acque dure, nei cibi in scatola, nei vegetali stracotti dove si rovina e si perde l’organicazione, negli stessi integratori sintetici, tutti a molecole cristalloidi-pesanti che non fluttuano nel liquido acqueo puro ma si depositano sul fondo.

I minerali organicati, quelli che fluttuano nel liquido acqueo e non si depositano sul fondo, sono accettati, assimilati e anche facilmente espulsi dal corpo e dal sistema renale-cutaneo quando fossero in eccesso. I minerali inorganici invece vengono rifiutati dai glomeruli renali data la loro forma macromolecolare e causano facilmente iper-mineralizzazioni nel corpo.

È molto diverso mangiare uno spinacino crudo contenente del nichel organico ma pur sempre filtrabile e smaltibile per via renale, e uno spinacio cotto con del nichel reso inorganico dalla cottura e pertanto non filtrabile. È molto diverso assumere del mais in scatola carico di nichel inorganico e farsi del pop-corn carico di nichel organicato.

BOCCA CHIUSA SULLA LEGGE DEL MINIMO

Altro punto critico la Legge del Minimo di Justus von Liebig per la quale un organismo dipende dalla più debole delle sue esigenze in termini di micronutrienti. Vitamine e minerali provano simpatie, avversioni, disponibilità a legarsi o a dissociarsi secondo regole ben precise. Se ad esempio e a caso il corpo richiede 1 mg di ferro al giorno, assimilabile solo in presenza di un minimo di 0,005 mg di molibdeno, posso ben prendere dosi integratrici di ferritina a raffica. Se manca il molibdeno minimo prescritto tutto il ferro assunto diventa veleno puro, non assimilato.

DEFINIZIONE CORRENTE DI METALLI PESANTI

Cosa si intende correntemente per metalli pesanti? Sono tali quando essi presentano una densità superiore ai 5 grammi/cm3, una bassa solubilità dei loro idrati, una spiccata attitudine a formare complessi o mescole, una affinità verso i solfuri. Nella letteratura scientifica vengono di norma considerati metalli pesanti i seguenti elementi: alluminio, ferro, argento, bario, berillio, cadmio, cobalto, cromo, manganese, mercurio, molibdeno, nichel, piombo, rame, stagno, titanio, tallio, vanadio, zinco, ed alcuni metalloidi con proprietà simili, quali arsenico, bismuto e selenio. Si distinguono i metalli indispensabili ed essenziali alla vita come ferro, cobalto, cromo, rame, manganese, molibdeno, selenio, zinco, distinti dai metalli ritenuti prevalentemente tossici quali alluminio, arsenico, berillio, cadmio, mercurio, nichel e piombo.

Quando si parla di inquinamento da metalli pesanti, ci si riferisce normalmente solo ad alcuni di questi elementi, i maggiori responsabili dei danni ambientali, ossia mercurio, cadmio, cromo e piombo. Ferro, rame, nichel e zinco hanno un ruolo all’interno delle funzioni metaboliche delle nostre cellule. Come tutte le cose, però, deve esserci un giusto equilibrio. Infatti, se presenti entro certe quantità e combinazioni, i metalli sono utili, oltre, invece, possono diventare dannosi e pericolosi.

SMALTIMENTO PROBLEMATICO PER I MINERALI NELLE FORME SBAGLIATE

Purtroppo non possiamo scegliere di evitare le sostanze scomode. Siamo circondati dai metalli ed il nostro organismo li assimila ogni giorno tramite l’acqua, l’aria ed il cibo.

Quando i metalli pesanti entrano nel nostro organismo cominciano a depositarsi nelle strutture cellulari. Il nostro corpo impiega quelli di cui ha bisogno e smaltisce quelli in eccesso. La funzione di smaltimento è però limitata, proprio secondo le regole della condizione molecolare organica o inorganica prima citata. Dunque, se i metalli vengono introdotti con regolarità nelle forme sbagliate e oltre il limite necessario, questi cominceranno ad accumularsi nel corpo, avvelenando, appesantendo ed indurendo organi, legamenti e connessioni.

LA CAPACITÀ DI RESISTENZA O DI TOLLERANZA AI VELENI VARIA DA SOGGETTO A SOGGETTO

C’è pure da dire che ognuno di noi è diverso e dispone di una minore o maggiore resistenza a questa ininterrotta belligeranza metallica. C’è chi ha la scorza dura e chi no. C’è chi si tratta bene e chi no. C’è chi si mantiene leggero e pulito con diete auto-depurative consone con il disegno e le esigenze particolari del corpo umano, rispettando se stesso, la natura interna ed esterna e mantenendo così alta l’efficienza del suo sistema immunitario, e c’è invece chi non lo fa per niente. Ed è sulla base di questa capacità di resistere ai veleni, minerali e non minerali, che si parla di intolleranze ed allergie.

Le intolleranze sono una reazione dell’organismo a una carenza dell’enzima (o della vitamina, o dell’equilibrio minerale globale) capace di digerire, di sopportare ed assimilare una certa sostanza o un certo alimento. Le allergie invece sono reazioni di tipo immunologico, legate a una debolezza del sistema immunitario.

Nel caso dell’intolleranza al nichel, i sintomi includono pruriti gengivali, gonfiori addominali, malessere generale, stanchezza, pesantezza, nausea, mal di testa, insonnia, stati ansiosi. Nel caso di allergia al nichel i sintomi sono più o meno gli stessi, ma in forma più acuta ed accentuata.

OLTRE 500 MINERALI PESANTI NOTI E MENO NOTI

Tener presente poi che esistono oltre 500 minerali di traccia. Conosciamo si e no il 5% della realtà, per cui dovremmo sempre esprimerci con prudenza e umiltà, ovvero con meno supponenza e sicurezza. L’elenco alfabetico dei sintomi causati dai più conosciuti metalli pesanti dovrebbe farci riflettere.

  • Alnio: danni a occhi, pelle, mucose.
  • Alluminio: danni a sistema nervoso centrale, demenza, perdita memoria.
  • Antimonio: danni cardiaci, diarrea, vomito, ulcera, tumori.
  • Arsenico: linfomi, danni a fegato e pelle.
  • Bario: ipertensione e paralisi.
  • Bismuto: dermatite, stomatite ulcerosa, diarrea.
  • Cadmio: diarrea, dolori stomaco, vomito, fratture ossee, danni immunitari, disordini psicologici, tumori.
  • Cromo: danni a reni e fegato, problemi polmonari, cancro polmonare.
  • Gallio: irritazioni gola, difficoltà respiratorie, dolori cassa toracica.
  • Indio: danni al cuore, reni e fegato.
  • Iridio: irritazione occhi e al tratto digestivo.
  • Ittrio: altamente tossico, cancro polmoni, enfisema polmonare, danni fegato.
  • Lantanio: cancro polmonare, danni al fegato.
  • Manganese: turbe alla coagulazione sangue, intolleranza al glucosio, disordini allo scheletro.
  • Mercurio: disfunzioni al sistema nervoso, danni al cervello, danni al Dna.
  • Nichel: embolia polmonare, difficoltà respiratorie, asma, bronchite cronica, allergie cutanee.
  • Palladio: altamente tossico, cancerogeno, irritante per le mucose.
  • Piombo: danni al cervello, disfunzioni alla nascita, danni ai reni, difficoltà apprendimento, distruzione sistema nervoso.
  • Platino: alterazioni Dna, cancro, danni a intestino e reni.
  • Rame: irritazioni nasali, orali e visive, cirrosi epatica, danni a cervello e reni, emicranie croniche.
  • Rodio: malattie alla pelle, potenzialmente tossico e sospetto cancerogeno.
  • Rutenio: altamente tossico e cancerogeno, danni alle ossa.
  • Scandio: embolia polmonare, danni al fegato.
  • Stagno: irritazioni occhi e pelle, emicrania, dolori allo stomaco, difficoltà urinarie.
  • Stronzio: cancro polmoni, difficoltà sviluppo osseo nei bambini.
  • Tantalio: irritazioni occhi e pelle, lesioni a tratto respiratorio superiore.
  • Tallio: danni a stomaco, sistema nervoso, paralisi, coma e morte.
  • Tungsteno: danni a mucose e membrane, irritazione occhi.
  • Vanadio: disturbi cardiaci e cardiovascolari, infiammazioni stomaco e intestino.

ARGOMENTI SCOMODI PER IL SISTEMA

Perché mai non si parla di queste cose e non si fanno queste distinzioni fondamentali? Perché la scienza, persino la biologia che dovrebbe essere trasparente e indipendente, spesso non lo è. La ricerca scientifica va avanti solo se sovvenzionata dagli stati e dalle industrie. Certi argomenti sono troppo scomodi e imbarazzanti per ricevere sostegno economico e incoraggiamento, e pertanto nessuno ne parla. Ma il non dire le cose equivale mentire. Sono tra quelli che credono alla potenza del logos e della parola, per cui ogni parola espressa deve essere vera, utile e chiara, altrimenti che senso ha dirla o scriverla?

NICHEL UBIQUITARIO IN CASA E FUORI

Dette queste cose parliamo finalmente del metallo sotto indagine, ovvero del nichel. Il nichel è un metallo pesante ampiamente diffuso nell’aria, nel suolo, nelle piante, nelle acque, nei vestiti, negli oggetti di uso comune, negli oggetti casalinghi e di cucina, nel pentolame, forbici, aghi, ditali, monete, sedie metalliche, orecchini, orologi, bracciali, chiavi, accendini, montature occhiali, manici di ombrello, maniglie delle porte, in tutti gli alimenti e le bevande in scatola e lattina.

INTOLLERANZA AL NICHEL INVENTATA DAL DR GIORGIO CALABRESE E DALLA MCDONALD’S?

Sta pure in tanti alimenti di uso comune, ma questa volta non nelle carni e nei latticini e nei grassi animali, per cui i mangiatori di carne tireranno un sospiro di sollievo. “Finalmente un punto a loro vantaggio”. Basterà evitare aringhe, ostriche, crostacei e frutti di mare, ed anche il fegato d’oca, di bue e di maiale, dove il nichel abbonda, e sono a posto. Concesso persino l’alcol, il vino, la birra e il caffè. Una pacchia davvero!

L’intolleranza al nichel sembra inventata apposta dai macellai, dai caffettari, dall’agroalimentare italiano dei capolavori (salumi, prosciutti, mortadelle, zamponi, grana), dal dr Giorgio Calabrese e dalla McDonald’s.

A finire sul banco dei cattivi le cose più buone tra cui funghi, banane, cipolle, lattuga, ciliegie, asparagi, carote, fagioli, piselli, pomodori, pere, sedano, spinaci, broccoli, cereali a chicco intero, uva passa, nocciole, mandorle, arachidi e chissà quante altre risorse del mondo vegetale. Al massimo ti concedono una patata, dei cavoli, dei cetrioli (e immagino anche angurie e meloni), e anche un po’ di olio d’oliva col misurino. Se poi uno si lascia fuorviare da tutte queste impostazioni malandrine finisce davvero per diventare anoressico, o melista Stark, o respiriano, trasformando colazione-pranzo-cena come momenti non più di relax, piacere e ristorazione, ma come momento d’angoscia e di terrore.

UN CREATORE SPLENDIDO MA CON QUALCHE GRAVE DIMENTICANZA

Chiaro che poi la gente si spaventa e si sbalordisce. Ma allora che senso ha mangiare bene, leggero e innocente, se poi veniamo messi nel sacco da un singolo minerale chiamato nichel che per qualche particolare dispetto della natura si trova nei cibi giusti e non in quelli sbagliati? Non avrà anche qui commesso un grave errore il Creatore, immergendoci in un ambiente chimico sfavorevole ed impregnato di nichel? Già ne aveva fatto uno gravissimo concedendo la vitamina B12 a gocce contate, mettendo in crisi la povera umanità.

C’È PUR SEMPRE IL NICHEL-FREE E IL GANODERMA LUCIDUM

Per fortuna che possiamo stare alla larga dagli oggetti a rischio, scegliendo materiali nichel-free, pentole di terracotta, ghisa, vetro temperato. Oppure possiamo bere non più succhi di frutta, ma tante buone tisane depurative al fionocchio, ai semi di anice, alla curcuma, oppure possiamo ricorrere al benefico fungo Ganoderma Lucidum o Reishi dai poteri magici. Senza dimenticare poi che le industrie farmaceutiche non ti lasciano mai solo e abbandonato, essendo prontissime a rifornirti di cortisone, di anti-istaminici, di corticosteroidi e steroidi.

NON CREDERE, DEPURARSI E RICORRERE AL DIGIUNO SECCO

Cosa consigliare pertanto a una 38enne che si ritrova a dover mangiare carne tutti i giorni, ben sapendo che non è quello il modo giusto di alimentarsi? Prima cosa togliersi dalla mente queste ignobili manipolazioni della mente e dello spirito, ovvero non credere assolutamente a quanto ci viene propinato tutti i giorni come fosse oro colato, ma usare raziocinio e buonsenso.

Seconda cosa provvedere alla depurazione del corpo e della mente con un paio di digiuni secchi di 3 giorni cadauno a distanza di un mese, e ricorrendo poi a successivi digiuni secchi intermittenti di 1-2 giorni ogni volta che si sente di farlo. Questo servirà a disintossicare il fegato da tutte le sostanze putrefacenti e acidificanti della carne, oltre che dai tanti ormoni vietati che essa contiene, e nel contempo servirà a ridare tono ed efficienza al sistema renale, al sistema immunitario e al microbiota, tutti penalizzati e danneggiati dagli strafalcioni della presente dieta.

RIPRISTINARE UN BUON MARGINE DI TOLLERANZA AI VELENI

Un corpo depurato sarà alla fine in grado di affrontare meglio le difficoltà e gli stress della vita quotidiana. Siamo tutti dotati di mezzi auto-guaritivi tali da metterci al riparo da ogni allergia. Come ho scritto nelle tesine “Intolleranza al nickel, malesseri e prurito alle dita” e “Dermatiti, allergie e sensibilità chimica multipla”, occorre ripristinare un buon margine di tolleranza ai veleni, e per fare questo non esiste nulla di meglio al mondo che una dieta vegan-crudista tendenziale, vitale, sostenibile e personalizzata, sorretta da un pacchetto salute fatto di scelte comportamentali avvedute e virtuose.

RIMETTERE CORPO E ANIMA IN CONDIZIONI OPERATIVE

Non conosco ovviamente gli accumuli di minerali avversi, nichel o altri, nel corpo della persona in questione, non so da quanto tempo si è messa a consumare carne controvoglia e non so quanti integratori sintetici abbia eventualmente assunto, ma so per certo che il suo organismo è al pari di tutti health oriented e che non va mai contro se stesso, alla sola condizione di essere rimesso in carreggiata, ovvero in modalità operative. Credere in se stessa e acquisire una buona dose di autostima sarà una leva formidabile per riconquistare salute, serenità e indipendenza di giudizio.

Valdo Vaccaro

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Scritto da Valdo Vaccaro

Valdo Vaccaro, classe 1943, è ricercatore indipendente, divulgatore e filosofo della salute. Da sempre ha fatto della dieta vegeto-crudista tendenziale, dell’amore per gli animali e la natura un modo di essere e uno stile di vita, in tutta autonomia e libertà. Valdo ha tenuto centinaia di conferenze in giro per l’Italia e nel mondo trattando vari temi tra cui salute, etica, attualità e altro ancora. Al momento, oltre all’attività sul blog, è direttore scientifico e docente della HSU – Health Science University, la prima scuola di Igienismo Naturale Italiana.

DISCLAIMER
Valdo Vaccaro è orgogliosamente NON-medico, ma igienista e libero ricercatore. Valdo Vaccaro non visita, non prescrive e non cura. Le informazioni presenti su questo sito hanno solo scopo informativo, non intendono e non devono sostituire il parere del medico curante.

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