APPENDICITE IRRISOLTA E DUBBI AMLETICI SUL FARE O NON FARE L’INTERVENTO

da 26 Apr 2015Appendicite

LETTERA

IN QUESTO MOMENTO STO MALE E HO BISOGNO DI AIUTO

Caro Valdo, mi scuso se ti disturbo per avere un consiglio. Tu dici sempre che ognuno deve sapere cosa è meglio per il proprio organismo, senza delegare ad altri. Però ho cominciato da poco a seguire i tuoi consigli e, in questo momento sto male, ho sentito il bisogno di farlo.

ANDAMENTI ALTALENANTI CON USO DI ANTIBIOTICI ED ATIDOLORIFICI

Sarò breve, ho 32 anni, primo episodio appendicite settembre 2014 durante le vacanze in Sardegna, corsa al pronto soccorso, dimessa con antibiotici e un sacco di antidolorifici. Secondo episodio a febbraio di quest’anno, corsa in ospedale a Udine, due dosi di morfina e poi volevano ricoverarmi per eseguire intervento. Io mi rifiuto e, dopo tante insistenze, mi dimettono con antibiotici. So che è stato un errore e mi aspettavo una ricaduta. Ieri infatti mi sveglio con dolori all’addome che aumentano durante il giorno, decido di provare, come letto nelle tue tesine, col digiuno ad acqua e limone a piccoli sorsi. Durante la notte febbre, dolori più forti e tanto vomito. Decido di prendere delle gocce di echinacea e mi chiedo se ho fatto bene. Dopo qualche ora va meglio, ma oggi i dolori erano in aumento progressivo.

PER IL MEDICO È DA IDIOTI NON FARSI OPERARE

In questo momento mi chiedo. Vado avanti fiduciosa e tutto si risolverà? Oppure, come dice il mio medico, sto facendo un’idiozia e non devo giocare con la vita? Non rischio la peritonite? Ho molta fiducia nelle risorse del mio organismo, ma è sempre possibile risolvere i problemi con un digiuno?
Grazie.
Natalia

*****

RISPOSTA

CAUSE DI APPENDICITE

L’appendicite è causata da veleni e da batteri disbiotici del colon. Essa secerne potenti fluidi germicidi nel cieco, che è localizzato tra l’intestino tenue e il colon. Il germicida agisce da barriera protettiva dell’intestino, evitando che i batteri del colon risalgano nel tenue e che sostanze tossiche del tenue entrino nel colon. L’appendice viene sollecitata con frequenza ed è per questo che spesso perde funzionalità e si infiamma.

NESSUNO SI SOGNA DI ASPORTARE IL NASO PER COLPA DI UN RAFFREDDORE

La medicina chirurgica estirpa l’appendice senza rendersi conto che in quel modo arreca una menomazione all’organismo e al suo sistema immunitario. In più non rimuove affatto la causa vera del male che è il cronico disordine digestivo, e la propensione  alla dieta disordinata e ai cibi-spazzatura. Senza contare poi la componente iatrogena e le complicazioni causate dalla medicina con antibiotici e antidolorifici, farmaci notoriamente micidiali. Il medico parla di idiozia? Rispondo dicendo che il procedimento da lui invocato è tanto assurdo quanto l’estirpazione del naso in caso di un forte raffreddore.

RUOLO FONDAMENTALE E NON ACCESSORIO DELL’APPENDICE

Ovvio che esistono dei rischi. Ma soltanto per chi continua a commettere errori su errori.  I medici ritengono l’appendice come un organo problematico ed accessorio, non vitale, che non aiuta il corpo e che si espone a malattie inaspettate e immotivate? Sono frottole. La stessa cosa viene pensata per le tonsille, la cistifellea e la milza. La realtà è che non esiste nel nostro corpo nemmeno un pelo privo di un compito preciso ed importante. L’appendice svolge funzioni basilari nel corpo, visto che fabbrica materiale lubrificante e antiputrefattivo per il colon. L’apparato linfatico dell’appendice svolge una azione anti-tossica e di controllo batterico.

L’ASPORTAZIONE DELL’APPENDICE MUTILA IL SISTEMA IMMUNITARIO E ALTERA LA FUNZIONE DIGESTIVA

Come le tonsille, l’appendice costituisce una difesa organica contro le reazioni tossiche che si sviluppano nel cieco per cattive digestioni. Tale difesa è data proprio dalle sue secrezioni che hanno la proprietà di neutralizzare le tossine della putrefazione intestinale. Se l’appendice è trascurata o trattata in modo inadeguato può presentarsi un processo di suppurazione con la rottura delle pareti dell’organo ammalato. In tal caso subentrano gravi complicazioni che non lasciano il tempo a dei trattamenti naturali. Solo in questo caso, cioè quando si sia manifestato il processo distruttivo chiamato peritonite, l’intervento chirurgico può estirpare i tessuti danneggiati e suturare la ferita che porterebbe l’infermo a morte sicura. L’asportazione dell’appendice non solo mutila l’efficienza del sistema immunitario, ma abbrevia la vita del soggetto in quanto altera fondamentalmente la funzione digestiva.

SINTOMI E RIMEDI NATURALI

I sintomi non sono certamente piacevoli. Si hanno dolori acuti che si presentano repentinamente nel lato destro del basso ventre. con febbre, vomito, stitichezza spesso alternata a diarrea. L’infermo berrà acqua a piccoli sorsi ogniqualvolta ne sentirà il desiderio. Limonate senza zucchero, succhi d’arancia, di uva, di carote e ananas, alternate a frutta di stagione, sono l’unico alimento consentito durante queste crisi. Sparita l’infiammazione e la crisi febbrile, il malato potrà cibarsi ancora di frutta fresca e acquosa di mattina, mentre per pranzo e cena potrà assumere zuppe di verdura condite con olio crudo, oppure decotto di prugne secche ben masticate. Passato il pericolo, osserverà un regime alimentare vegetariano completato da abbondante frutta. In linea generale, una dieta vitale e crudista previene l’appendicite.

TESINE DA LEGGERE

Sconfiggere l’appendicite con cibo naturale e acqua piovana
Sintomi di appendicite e digiuno difficoltoso
Reflussi, bruciori, stitichezza, epatiti ed appendiciti

Valdo Vaccaro

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Scritto da Valdo Vaccaro

Valdo Vaccaro, classe 1943, è ricercatore indipendente, divulgatore e filosofo della salute. Da sempre ha fatto della dieta vegeto-crudista tendenziale, dell’amore per gli animali e la natura un modo di essere e uno stile di vita, in tutta autonomia e libertà. Valdo ha tenuto centinaia di conferenze in giro per l’Italia e nel mondo trattando vari temi tra cui salute, etica, attualità e altro ancora. Al momento, oltre all’attività sul blog, è direttore scientifico e docente della HSU – Health Science University, la prima scuola di Igienismo Naturale Italiana.

DISCLAIMER
Valdo Vaccaro è orgogliosamente NON-medico, ma igienista e libero ricercatore. Valdo Vaccaro non visita, non prescrive e non cura. Le informazioni presenti su questo sito hanno solo scopo informativo, non intendono e non devono sostituire il parere del medico curante.

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Commenti

3 Commenti

  1. Francesco

    il digiuno può risolverti il problema per qualche giorno, ma poi, quando riprendi ad alimentarti come tuo solito, il problema ritornerà. Ti dirò di più, che il problema ritornerà anche dopo l'operazione: questo è infatti quel che successe a me, operato di appendicectomia all'età di sedici anni, dopo qualche anno di dolori e infiammazioni intestinale, con disturbi che sono poi proseguiti, anche se in forma diversa ma non meno fastidiosa, anche dopo l'operazione. Per risolvere il problema a monte, cioè una volta per tutte, evitando peraltro l'operazione, devi cambiare radicalmente dieta: in particolare devi bandire i latticini (caseina) e i cereali, che in molti casi (il tuo è proprio il classico caso, come il mio del resto) hanno effetti devastanti sul nostro povero intestino. Se hai bisogno di qualche dritta più specifica, scrivimi pure qui sul blog.

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    • Unknown

      Ciao Francesco. Posso avere ulteriori info sulla tua alimentazione? Grazie

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  2. Giuannina Allegra

    Salve sono.una ragazza di 31 anni..da 3 mesi soffro di dolore al fianco destro basso(fossa illiaca)nausea,mi sento sempre stanca,alterno diarrea con stipsi..mi sono fatta di tutto è di più dalla gastroscopia,3 ecografie all'addome completo,2 ecografie transvaginali ma niente non si capisce l'origine del nio male…sapresti indirizzarmi a qualcosa??ah dimenticavo :mi ritrovo leucociti alti a 11.2spero possiate aiutatmi

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