CONSIGLI A UNA GENTILE LETTRICE SVIZZERA CHE SOFFRE DI DISSENTERIA

da 24 Set 2019Dissenteria

LETTERA

Ciao Valdo, ti includo i risultati dove sono stata ospitalizzata da lunedì scorso fino a venerdì a metà giornata.

Il problema è che ho frequenti diarree per cibo come pesce e carne ma dipende quale. Parerebbe che l’agnello lo sopporti. Non mangio molta carne né pesce, solo a volte. Il pollo non lo sopporto. Non sempre ma parerebbe spesso, anche se è allevato in modo naturale dal macellaio e non da contadini.

Ho avuto forte fitte verso il basso (v. rapporto) e fitte nel ventre con crampi per 2/3 giorni poi ho deciso di andare al pronto soccorso. Pensavo fossero le ovaie in quanto avevo il ciclo ora in menopausa e che fosse una ciste in quanto nel 2000 ho avuto una ciste di 4,5 cm senza operazione. Hanno dovuto somministrare qualche farmaco per togliere l’infezione abbastanza alta.

Ho problemi di colon dall’età di 13 (con clistere) per via di stress scolastico ed esami finali. Poi all’età dai 25 e 28/29 con oligoelementi, forse ancora nell’età dei 30, dappoi dal 2008 con oligoelementi ma per due volte perché non si riusciva a bilanciare. Questo è dovuto da stress ma più che altro da forti pressioni famigliari e lavorative.

Ora sono senza lavoro da ben 10 anni ma devo fare le ricerche di lavoro quasi quotidiane. Questo crea anche ansia in quanto vivo sola e devo darmi un mucchio da fare.

Il problema del colon è dato di più a pressioni veramente forti che tende a difficoltà di dormire per dire. Altrimenti sto benissimo. Ma si sa che la vita in Svizzera è un po’ chiusa e non poi così allegra. Non è l’Italia! Mio padre è svizzero ma mia madre è bergamasca quindi ne so qualcosa. Direi più ora in questi ultimi 25 anni. Prima la vita era più semplice e si gioiva.

Devo dire che due o tre anni fa ho mangiato del gorgonzola con la panna e l’anno dopo del formaggio per la raclette dai quali mi è venuto un fortissimo eczema su spalle e schiena con forti pruriti per settimane.

Inoltre ho avuto per un giorno o due l’orticaria per del melone bio che non si poteva neppure prenderlo in mano da quanto dava prurito alle mani. Mi sono resa conto che anche col vino e birra sono allergica bevendo con amici, e a volte tali bevande mi causano delle diarree.

Ti rammento che è da quando ne ho 20 che agisco in modo naturale e con rimedi omeopatici SOLO.

Da piccola non ho preso tanti medicamenti chimici diciamo normali piuttosto per la pertosse, più le solite vaccinazioni o qualcos’altro ancora. Poca roba.

Dieta normale ma mangio di più verdura che frutta. Dovrei fare di meglio. Ma qui in Svizzera la frutta costa! Ti faccio notare che già da piccola ero e sono allergica a burro, panna, datteri, spagnolette, cioccolata, banane, fragole, e ancora qualcos’altro ma non mi viene in mente. Tutto questo dà prurito e, se ne mangio in forti dosi, dà forti pruriti.

Non bevo molto caffè solo 5 o più volte all’anno per dire, bensì tè nero. Il caffè mi provoca più delle volte dei dolori lievi alle ovaie e urina di odore di caffè a dipendenza di quale caffè.

Ho letto alcune tue tesine e sto bevendo dei tè come ortica, tarassaco radice, malva (alchimilla vulgaris) per anche disinfettare e abbassare l’infezione (la malva la mangio anche). Ora sto facendo per il momento una dieta senza fibre come riferito da dottori. Cosa mi consiglieresti? Ti ringrazio e cordialmente ti saluto. Liliana


RISPOSTA

UN COMPLIMENTO ALLE DOTTORESSE DI BASILEA

Ho letto le analisi e i commenti del Pronto Soccorso della clinica svizzera di Basilea e devo fare i miei complimenti per la chiarezza e l’oggettività dell’esposizione.

Da tale documento si apprende che sei arrivata alla clinica in discrete condizioni generali, lamentando semplicemente delle fitte al ventre.

Medici sì, ma la mia impressione è che si tratti di persone particolarmente aperte e trasparenti.

Proprio per rispetto a tali caratteristiche il mio primo consiglio è di seguire i consigli delle dottoresse firmatarie del documento, con l’unica richiesta speciale di limitare al massimo l’uso di farmaci, o meglio ancora di evitarli del tutto, viste le tue condizioni tutto sommato soddisfacenti.

Così, al temine della assistenza clinica eviterai di subire un ciclo di detossificazione da farmaci. La tua sensibilità agli errori alimentari, le tue allergie e i tuoi pruriti testimoniano dopotutto una buona reattività immunitaria che va difesa.

Allorquando ritroverai l’equilibrio intestinale ora compromesso, ogni sintomo e ogni anomalia tenderanno a scomparire. Tutto dipende da te.

SCELTA DI CAMPO TRA MATERIA MEDICA E MATERIA IGIENISTICA

Veniamo dunque alla mia lezione di Health Science Igienistica applicabile al tuo caso. Una lezione che si contrappone, in modo franco e civile, alle vedute mediche tradizionali e convenzionali, per cui occorre necessariamente fare una decisa e netta scelta di campo tra materia medica o materia igienistica.

Stitichezza o costipazione e diarrea sono due aspetti opposti dello stesso problema. Uno dei migliori testi in proposito rimane sicuramente “Medicina Naturale alla portata di tutti” del cileno Manuel Lezaeta Acharan, che incorpora le conoscenze della migliore naturopatia germanica del secolo scorso, ed è pure corredato da rilevanti e spettacolari testimonianze di guarigione.

STIPSI MADRE DI TUTTE LE MALATTIE

Per intestino si intende il tubo digerente che va dal piloro o sfintere pilorico all’orifizio anale, e che è suddiviso in intestino tenue (luogo di maggiore assorbimento nutrienti grazie a succhi intestinali-pancreatici-biliari) e in intestino crasso dalla valvola ileo-cecale.

La stipsi, causa di intossicazione del sangue e madre di tutte le patologie esistenti, viene causata da alimentazione innaturale e inadatta dove abbondano carni, latticini, dolciumi, amidi cotti, pane bianco, tè, caffè, alcolici, cibi e bevande spazzatura di vario genere.

Vita sedentaria, vita stressata, aria viziata, fumo attivo e passivo, assenza di sole impediscono una regolare-completa-abbondante evacuazione dei residui alimentari e delle scorie interne.

Se poi si ricorre pure a farmaci soppressivi, a purganti, a integratori che non integrano ma stimolano, la situazione si complica e si cronicizza.

DISSENTERIA ALTRA FACCIA DELLA STESSA MEDAGLIA

La dissenteria è il sintomo opposto alla stipsi e si manifesta con frequenti evacuazioni liquide. Trattasi di uno dei più importanti sintomi di stato infiammatorio dell’intestino, conosciuto anche come Enterite, Gatroenterite, Enterocolite, con crampi, coliche e dolori addominali.

Cause del problema una irritazione delle pareti intestinali per alimenti indigesti e per processi putrefattivi in corso. Prolungando lo stato irritativo si arriva alla infiammazione, ovvero allo stato febbrile intestinale.

ARMONIA TERMICA TRA MUCOSA INTESTINALE E PELLE ESTERNA

Di per sé la dissenteria è una poderosa difesa organica che elimina le sostanze corrotte dalla febbre intestinale interna. Il trattamento di questi stati infiammatori non può essere soppressivo.

L’infiammazione, in linea generale, è il mezzo difensivo più importante dell’organismo. Non va combattuta ma disattivata gradualmente togliendo uno ad uno i fattori causanti, in particolare rinfrescando e sfebbrando l’ambiente enterico surriscaldato.

Consigliabili 2 giorni di digiuno secco o 4 giorni di digiuno idrico. Qualche infuso di salvia, di assenzio o di ortica serve a sbloccare la situazione.

L’obiettivo primario da raggiungere è l’Armonia Termica tra la mucosa interna intestinale da sfebbrare e la pelle esterna da scaldare ai massimi livelli col movimento l’essudazione, l’esposizione solare e persino con l’orticazione.

RIMEDI NATURALI ANTIDIARROICI

Per 3 giorni a settimana una tazza di succo d’ortica diluita con acqua e miele grezzo è una vera panacea se assunta a digiuno, al punto da dominare e vincere rapidamente ogni disturbo cronico intestinale.

Valido anche il succo di limone o il succo di altri agrumi in mattinata. Come leggero e naturale rimedio antidiarroico va elencato pure il sidro di mele.

La dieta di base da rispettare dopo questo tipo di accelerata depurativa, è la dieta vegan-crudista a base di verdure crude ben masticate, specie radicchi, lattuga, dolcetta, rucola, cavolo, crescione, carote, assai gradite dai batteri aerobi e saprofiti del microbiota, seguita da patate, patate dolci, topinambur, fagiolini, melanzane, peperonata, cavolini Bruxelles, cavolfiori, lupini, funghi, crema di semolino, zuppa di carote, passato di verdure (incluso ortiche, incluso farina di carrube, incluso zenzero e cannella), riso, orzo.

Oltre alla frutta di stagione lontana dai pasti (salvo mele-ananas-papaia consumabili liberamente), va inserita frutta antidiarroica come mele cotogne, nespola germanica, ribes, kumquat, corniolo, mirtillo rosso, mirtillo blu, mela, pera, albicocca, fico d’India, pompelmo, melagrana, castagna, carruba, banana.

Divieto per le sostanze che accelerano il transito intestinale, tipo caffè, tè, cioccolato, alcol, bibite gassate. Carne e pesce di qualsiasi animale, a prescindere dal modo in cui sono allevati o catturati, non fanno parte del giusto carburante umano e pertanto vanno escluse.

OGNI ECCESSO PROTEICO COMPORTA ACIDIFICAZIONE

Come scrive Bruno Nacci nel suo “Diventa medico di te stesso”, si continua a diseducare a ruota libera. Si continua a insegnare nelle università che per un individuo di 70 kg il fabbisogno proteico minimo giornaliero è di 60 grammi, quando in realtà la dose giornaliera di sicurezza è molto più bassa (10-20 grammi di proteine, forse ancora meno).

Quando l’apparato digerente deve metabolizzare alimenti proteici in eccesso, deve per forza mobilitare i minerali-tampone per controbilanciare il pH acido derivante da tale incongruenza, perdendo così i propri minerali alcalinizzanti.

INSIDIARE I RENI PORTA ALLA ROVINOSA DIALISI

Uno dei sistemi-tampone più efficaci è quello dell’ammoniaca-tampone. I reni iniziano a produrre ammoniaca, una sostanza alcalina che accresce notevolmente il pH degli alimenti presenti nell’intestino con urine odorose e caustiche (contestabili con frutti aciduli come mirtillo, arance, limoni, melegrane).

L’organismo può mobilitare altre scorte di minerali alcalinizzanti come calcio-sodio-magnesio, ma a danno delle ossa con artrosi e osteoporosi.

L’eccessiva produzione di ammoniaca produce nel tempo una irreversibile insufficienza cronica renale (dimostrata da alte proteine nelle urine e da alta creatinina).

Il magnesio e la vitamina D solare sono la soluzione più sicura ed efficace per eliminare l’insufficienza renale, e servono diversi mesi di attenzioni (persino un anno se la persona anziana).

CERCHIAMO DI NON SOVVERTIRE L’ARMONIA BATTERICA

L’effetto più grave di una alimentazione iper-proteica è la disbiosi intestinale, cioè il sovvertimento della normale flora batterica saprofita (di derivazione vegetale), responsabile dei fondamentali processi di assimilazione delle sostanze nutritive contenute nei cibi vegetali (frutta-verdura-legumi-ortaggi).

DIPENDIAMO IN TUTTO E PER TUTTO DAI BATTERI

Patria incontrastata dei microrganismi, dei batteri intestinali aerobi e anaerobi è quella flora intestinale che oggi viene ridefinita microbiota.

Come sostiene magistralmente un medico amico e di grande valore come il dr Roberto Calcaterra, il microbiota non è soltanto un’area a intensa operatività batterica, ma è diventato un organo basilare, uno straordinario esercito di batteri che colonizzano l’intestino.

Si è passati da un concetto di ospitalità e di contenimento a un concetto di mutualismo reciproco. Noi offriamo loro la parte più delicata del corpo, e loro ci danno pure da mangiare.

Sono loro che realizzano e si sobbarcano il lavoro della digestione, visto che noi non possediamo delle cellule digestive. Oltre che nutrirci, ci danno pure la protezione immunitaria.

Il bimbo che viene al mondo vive in ambiente sterile, ed è grazie ai batteri che si evolve. Dai batteri dipende il metabolismo energetico. Dopo una cura antibiotica la flora intestinale ci mette 2 anni per ricostituirsi e riprendersi, per tornare alla normalità.

LA SEROTONINA E IL BUONUMORE NASCONO NEL VENTRE

Altra sorpresa, il microbiota forma il 90% della serotonina corporale. Il nostro compito è quello di mantenere un forte esercito di batteri simbiotici e non dispotici. I batteri non sono certamente meno intelligenti degli uomini che li ospitano.

Oggi si è scoperto che i geni non sono fissi e inalterabili ma che variano. La nostra genetica è modificabile in meglio e in peggio perché è modulabile proprio grazie ai batteri. I batteri si parlano. Sono in contatto con quello che mangiamo. Ascoltano quanto pensiamo e progettiamo tramite i neurotrasmettitori.

Le placche di Peyer, veri e propri santuari immunitari dell’intestino, sono localizzate sulla lamina sottostante la mucosa ileale. Assieme a linfonodi, milza e ai vari strumenti immunitari, esse sono responsabili dell’80% degli anticorpi che produciamo, incluso le IgA (sistema immune e intolleranza) e le IgE (allergie varie).

LA NOSTRA BOCCA NON È UNO SCARICO DI IMMONDIZIE ALIMENTARI

Dobbiamo pertanto nutrire i batteri tramite fibre fermentate. Meno fibre introduciamo e peggio stiamo. La nostra vita è garantita dai batteri. Prevenzione significa cambiare prima di essere messi alle strette.

La prima cosa è l’alimentazione, e l’alimento dipende tutto da me e da nessun altro. Ogni volta che mangio ho la libertà di essere io la scelta. Devo pertanto informarmi e devo sapere. Le vitamine in forma sbagliata (quelle sintetiche) non trovano filtraggio renale e si accumulano, come la D sintetica che danneggia il fegato.

La digestione avviene soprattutto nel fegato. Il metabolismo epatico non è facilmente misurabile, a parte alcuni valori indicativi come le transaminasi alte.

CACCA GRANDE OSPEDALE PICCOLO

In sintesi, cos’è che danneggia il microbiota?

  • Farmaci, specie antibiotici, specie steroidei, specie gastro-protettivi,
  • Stili di vita
  • Carenza di vitamina D e di sole
  • Integrazioni di vitamina D
  • Danni dell’alcol (troppi vegani indugiano nell’alcol, tanto è vegano …)
  • Precarie interazioni sociali
  • Evacuazioni irregolari e inconsistenti. In Africa si usa dire “Cacca grande ospedale piccolo”
  • Mangiare male e mangiare impuro.

L’alimentazione è fondamentale. L’alimentazione pura va verso il cuore. Se mangiamo delle creature animali e senzienti, anche una volta ogni tanto, non abbiamo affatto un cuore giusto, e andiamo a compromettere e rovinare l’intero nostro percorso.

NON FACCIAMOCI DISTRARRE DA NIENTE E DA NESSUNO

Dobbiamo curare una qualità chiamata Resilienza, che è resistenza alle offese della natura, capacità di affrontare le avversità e di sostenere gli urti senza spezzarsi.

Resilienza deriva dal latino resilire-resiliente che sta per rimbalzare-rimbalzante.

Essere resilienti significa rimanere noi stessi nonostante i tanti accadimenti della vita.

Essere resilienti significa avere rispetto religioso per la propria vita e per quella degli altri.

Essere resilienti significa capire che siamo tutti interconnessi e che stiamo sulla stessa barca per cui ogni atto di viltà e di sopraffazione e di crudeltà a danno del prossimo si ripercuote automaticamente su noi medesimi, per cui non può apportare alcun vantaggio, né tanto meno alcun miglioramento sul piano della salute.

Valdo Vaccaro

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Scritto da Valdo Vaccaro

Valdo Vaccaro, classe 1943, è ricercatore indipendente, divulgatore e filosofo della salute. Da sempre ha fatto della dieta vegeto-crudista tendenziale, dell’amore per gli animali e la natura un modo di essere e uno stile di vita, in tutta autonomia e libertà. Valdo ha tenuto centinaia di conferenze in giro per l’Italia e nel mondo trattando vari temi tra cui salute, etica, attualità e altro ancora. Al momento, oltre all’attività sul blog, è direttore scientifico e docente della HSU – Health Science University, la prima scuola di Igienismo Naturale Italiana.

DISCLAIMER
Valdo Vaccaro è orgogliosamente NON-medico, ma igienista e libero ricercatore. Valdo Vaccaro non visita, non prescrive e non cura. Le informazioni presenti su questo sito hanno solo scopo informativo, non intendono e non devono sostituire il parere del medico curante.

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