CURE NATURALI PER LA TROMBOCITEMIA

da 7 Dic 2013Malattie ematiche e disturbi immunitari

LETTERA

SBALZO PIASTRINE OLTRE IL MILIONE

Gentilissimo Valdo Vaccaro, Mi chiamo Andrea, ho 45 anni, sono affetto da 10 anni da trombocitemia essenziale. Fino a 35 anni le piastrine sono state nella norma, circa 10 anni fa sono balzate a 1 mil/mm3 e sono rimaste stabili fino a 36 mesi fa quando sono nuovamente salite a 1,3 mil/mm3.

PROPOSTA DI ANTIAGGREGANTE GIORNALIERO

Tutti gli altri valori dell’emocromo sono nella norma a parte i valori dei globuli rossi in quanto ho una microcitemia ereditaria. Attualmente non ho sintomi. Per la cura della piastrinosi sono seguito da un centro universitario lombardo. Come terapia mi hanno consigliato unicamente un’antiaggregante giornaliero.

Nonostante il valore alto delle piastrine, vorrei assolutamente evitare farmaci abbattitori. Ovviamente nessuno mi ha parlato di terapie non farmacologiche. Esistono metodi naturali basati su un’alimentazione mirata che consentano il controllo e la riduzione delle piastrine?? Grazie in anticipo di un suo consiglio.
Andrea

*****

RISPOSTA

TROMBOCITEMIA O PIASTRINOSI ED ESAME EMOCROMO-CITOMETRICO

Ciao Andrea. Trombocitemia essenziale è il nome della sindrome mieloproliferativa caratterizzata da un aumento delle piastrine, senza alterazioni degli altri valori ematici come globuli bianchi, rossi ed altri parametri dell’esame emocromo-citometrico. Tale esame consiste nel conteggio delle varie cellule che compongono il sangue, ed è uno dei test di laboratorio più frequentemente eseguiti.

CAUSE DI PIASTRINOSI

Esso comprende anche la conta delle piastrine, che normalmente varia da 150.000 a 350.000 per millimetro cubico. Quando le piastrine superano il valore di 400.000, si ha una condizione di piastrinosi. Le cause di piastrinosi sono molteplici, e le più frequenti sono secondarie alla presenza di stati infiammatori, di anemia da carenza di ferro, di infezioni e, assai più raramente, anche di tumori maligni.

SINDROMI MIELOPROLIFERATIVE

In queste condizioni di aumento secondario del numero delle piastrine è inusuale che si raggiungano valori superiori a 500.000-600.000. Vi però sono condizioni morbose primarie, chiamate sindromi mieloproliferative, in cui il numero delle piastrine può superare largamente questo valore, e raggiungere anche numeri eguali o superiori al milione.

PARLIAMO DI ALTERAZIONE TUTTO SOMMATO INNOCENTE

Cosa succede ai milionari di piastrine? In molti casi, soprattutto nei soggetti giovani, assolutamente nulla di patologico. Tanto che questi numeri abnormi vengono riscontrati spesso a caso, per esempio nel corso di un controllo generale dello stato di salute (il cosiddetto check-up). La trombocitemia essenziale è un’alterazione benigna. Di per sé non comporta problemi se non l’ansia legata alla conoscenza di avere un’alterazione nel sangue.

NON SERVONO GRANDI TERAPIE E NEMMENO GRANDI CONTROLLI

Proprio per la benignità della trombocitemia essenziale non è sempre necessario intervenire con una terapia mirata a diminuire il numero delle piastrine e a riportarlo nei limiti della norma (meno di 400.000). Non bisogna, in altre parole, farsi spaventare dall’anormalità di laboratorio e dall’entità dell’aumento delle piastrine.

IMPORTANTE È AVER CURA DI SE STESSI E LIBERARSI DA OGNI STRESS

Bisogna però che il milionario di piastrine sappia che la sua alterazione del sangue porta ad un aumento del rischio di sviluppare occlusioni delle arterie o delle vene (trombosi), che determinano un insufficiente afflusso di sangue agli organi. Poiché trombosi può voler dire anche infarto miocardico, ictus cerebrale, embolia polmonare e flebiti agli arti inferiori, occorre monitorare sì il problema, ma senza ansia, senza stress e senza inquietudine. Se uno ha cura di se stesso esiste spesso la remissione spontanea, ossia l’autoregolazione del problema.

NEI SOGGETTI PIÙ ANZIANI IL DISCORSO PUÒ CAMBIARE

Il rischio effettivo di sviluppare una trombosi è molto basso in chi ha meno di 60 anni. Un giovane non deve essere curato con farmaci per diminuire il numero delle piastrine! Il rischio di trombosi aumenta però vertiginosamente oltre questa soglia di età. Nei soggetti più anziani è quindi necessario diminuire il numero delle piastrine, anche se il portatore di trombocitemia sta bene ed è del tutto asintomatico.

LA MEDICINA PROPONE CURE SOLO PER GLI ULTRASESSANTENNI

Per ottenere questo risultato si usa un farmaco noto da molti decenni, e quindi di cui si conoscono bene i molti benefici e i pochi rischi. Il farmaco si chiama idrossiurea, e il dosaggio ottimale per ridurre il numero delle piastrine varia da 500 mg (1 compressa al dì) a 1 g (due compresse). Le piastrine “milionarie” diminuiscono così rapidamente di numero e, ciò che più conta, la correzione dell’anormalità di laboratorio si accompagna ad una marcata diminuzione del rischio di sviluppare la trombosi. Quindi, terapia farmacologica solo agli ultrasessantenni, e nessuna terapia al di sotto di questa età. e Un farmaco pur efficace e sicuro come l’idrossiurea è del tutto inutile in età giovanile!

SINTOMI

SPLENOMEGALIA ED EPATOMEGALIA

Nella malattia sintomatica sono frequenti astenia, emorragie (epistassi, facilità di comparsa di lividi, sanguinamenti a carico del tubo gastro-enterico), cefalea, parestesie, vertigini. Le piastrine possono avere una durata di vita normale oppure la loro sopravvivenza può essere ridotta. La milza in circa il 60% dei casi è aumentata di volume. A volte è presente epatomegalia.

MEDICINALI RIDUTTIVI DELL’ATTIVITÀ PROLIFERATIVA DEL MIDOLLO OSSEO

Se i pazienti sono asintomatici e le piastrine non superano valori di 600.000/ml si può anche evitare la terapia. I vari farmaci mirano a ridurre l’attività proliferativa del midollo osseo che è, per l’appunto, responsabile dell’iperproduzione di piastrine. Un farmaco comunemente utilizzato è l’idrossiurea. I suoi effetti si vedono però dopo un tempo relativamente lungo che varia dalle 2 alle 6 settimane. Altri farmaci ancora possono essere il busulfan o il clorambucil o ancora l’interferone. In caso di emergenza si può ricorrere alla piastrino-aferesi, una tecnica che consente di eliminare dal sangue le piastrine in eccesso. Va da sé che i suoi risultati sono transitori.

USO DI ANTIAGGREGANTI COME L’ASPIRINA E L’INTERFERONE

Molti ematologi aggiungono anche un antiaggregante come l’aspirina, che ha il compito di inibire l’aggregazione delle piastrine e in ultima analisi di ridurre il rischio di trombosi. La cautela nella somministrazione è d’obbligo se nei pazienti si verificano o si sono verificati fenomeni emorragici.
Per quanto riguarda l’interferone i suoi effetti cominciano a manifestarsi entro i primi due mesi di terapia. I suoi effetti collaterali includono febbre, sintomatologia simil-influenzale, disturbi gastroenterici, disturbi del sistema nervoso (cefalea, sonnolenza, ansia, depressione).

TESINE DA LEGGERE

Valdo Vaccaro

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Scritto da Valdo Vaccaro

Valdo Vaccaro, classe 1943, è ricercatore indipendente, divulgatore e filosofo della salute. Da sempre ha fatto della dieta vegeto-crudista tendenziale, dell’amore per gli animali e la natura un modo di essere e uno stile di vita, in tutta autonomia e libertà. Valdo ha tenuto centinaia di conferenze in giro per l’Italia e nel mondo trattando vari temi tra cui salute, etica, attualità e altro ancora. Al momento, oltre all’attività sul blog, è direttore scientifico e docente della HSU – Health Science University, la prima scuola di Igienismo Naturale Italiana.

DISCLAIMER
Valdo Vaccaro è orgogliosamente NON-medico, ma igienista e libero ricercatore. Valdo Vaccaro non visita, non prescrive e non cura. Le informazioni presenti su questo sito hanno solo scopo informativo, non intendono e non devono sostituire il parere del medico curante.

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Commenti

7 Commenti

  1. Valentina Terlato

    Salve dottore mi chiamo Valentina ho 31 anni da quando avevo 18 anni sono donatrice presso AVIS spesso dono plasma e piastrine. Ho fatto le analisi del sangue dopo 14 mesi dal parto che è stato eseguito con taglio cesareo d'urgenza a 30 +4 causa hellp sindrome. Nei risultati delle analisi i valori sono tutti normali tranne le piastrine che vanno a 500,ma le ho avute sempre, ho fatto una prima vista ematologica dove mi hanno detto che soffro di trombocitemia essenziale però i valori della milza sono normali a 9 non ho nessun sintomo.la cura che mi hanno dato è la cardioaspirina a giorni alterni. Sono un po' preoccupata perché sto benissimo E onestamente prendere la cardioaspirina mi mette in allerta essendo che il valore delle mie piastrine è sempre stato quello. Ho fatto anche le analisi del jak2 e risulta una mutazione ellelica mi può dare qualche consiglio per favore. Grazie.

    Rispondi
  2. Valentina Terlato

    Salve dottore mi chiamo Valentina ho 31 anni da quando avevo 18 anni sono donatrice presso AVIS spesso dono plasma e piastrine. Ho fatto le analisi del sangue dopo 14 mesi dal parto che è stato eseguito con taglio cesareo d'urgenza a 30 +4 causa hellp sindrome. Nei risultati delle analisi i valori sono tutti normali tranne le piastrine che vanno a 500,ma le ho avute sempre, ho fatto una prima vista ematologica dove mi hanno detto che soffro di trombocitemia essenziale però i valori della milza sono normali a 9 non ho nessun sintomo.la cura che mi hanno dato è la cardioaspirina a giorni alterni. Sono un po' preoccupata perché sto benissimo E onestamente prendere la cardioaspirina mi mette in allerta essendo che il valore delle mie piastrine è sempre stato quello. Ho fatto anche le analisi del jak2 e risulta una mutazione ellelica mi può dare qualche consiglio per favore. Grazie.

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  3. Antonella Pascoli

    Buona sera Dott. Vaccaro.
    Sono Antonella e ho 42 anni. Dall' età di 25 mi hanno diagnosticato una trombocitemia essenziale (valori da conta su plasma di circa 1.200.000 piastrine) che hanno sempre curato con elevate dosi di interferone-alfa (4.500.000 a giorni alterni) associato a cardioaspirina (ultimamente sostituita con cardirene). Le piastrine nonostante tutti questi anni di cura si sono assestate sempre intorno a 800.000 (in rarissimi casi sono scese al massimo intorno a 700.000) Da circa tre anni a seguito di puntato midollare mi hanno detto che la trombocitemia è degenerata in mielofibrosi midollare a cui si è aggiunta una connettivite indifferenziata con fenomeno di Reynaud molto forte alle mani. Io da due anni ho deciso di sospendere l' interferone e da un mese ho lasciato anche il cardirene perchè avevo proprio un rifiuto psicologico ad assumere ancora questi farmaci. Ho cambiato sostanzialmente la mia alimentazione convinta che posso aiutarmi tanto con essa e assumo la tintura madre di spirea ulmaria al posto dell'antiaggregante potenziandola con cibi che hanno proprietà fluidificanti e antinfiammatorie (aglio, curcuma, cipolla ecc.) Chiedevo una Sua cortese opinione in merito alla mia situazione e se esistono metodi naturali che abbassino i valori piastrinici. La ringrazio anticipatamente per la Sua attenzione

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  4. Picca Sabrina

    Ciao antonella pascoli,, sono entrata in questo sito,,, sono rimasta sconvolta,,, la tua storia è quasi identica alla mia, ,, avrei piacere se riuscissimo a mettersi in contatto, , io sono sabrina picca puoi contattarmi su facebook, ,, adesso provo anche io ! Ciao

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  5. brunella

    Da 10 anni ho piastrinocitosi.
    sono risultata positiva alla variaz gene della calreticulina.
    assumo oncocarbide 2 e 3 a di’ alterni
    da oggi 3 ogni di’
    cardioasp gg alterni
    le piastrine che erano giunte a 130 ora, con farmaco, sono purtoppo ancora 765
    puo’ degenerare?
    In cosa?
    Che problemi mi dara’ oncocarbide nel tempo?
    Grazie

    Rispondi
  6. brunella

    errata corrige
    erano giunte a 1300 non 130
    assumo 2 oncocarbide lu me ve e 3 ma gio sa e do
    da oggi 3 a sera
    scusate

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