DELINQUENZA DI REGIME SU FARMACI E VACCINAZIONI

da 26 Ott 2016Vaccinazioni

LETTERA

SENSAZIONALE INTERVISTA

Ciao, intervista sensazionale pubblicata ieri di Roberta Doricchi al Dr Stefano Montanari http://www.vitalmicroscopio.net/2016/10/24/sempre-dalla-parte-della-vita/ Elena Fasulo

*****

Roberta Doricchi intervista il dott. Stefano Montanari.

Roberta Doricchi  – Oggi non posso evitare di chiederle di parlare ancora di vaccini. Partiamo dalle sanzioni comminate o minacciate ai medici “antivaccinisti”.

Stefano Montanari – Che ormai siamo precipitati nel più profondo Medio Evo non ci sono dubbi. Se è vero che il medico agisce, come è uso dire, “secondo scienza e coscienza”, qui scienza e coscienza sono finite al patibolo. Siamo addirittura arrivati al punto in cui sono vietate persino le domande: segno evidente che non resta altro se non la violenza più bieca e becera per difendere una posizione che dovrebbe essere difesa in tutt’altro modo.

RD – Che cosa si può fare?

SM – La tentazione di dirle qualcosa di forte è tanta. Siamo di fronte ad una vera e propria delinquenza di regime: qualcosa di molto più subdolo e molto più capillare di quanto non accada per qualunque dittatura. Io non ho altre armi se non quelle di continuare a mostrare i risultati di analisi che nessuno sa o, meglio, vuole rifare. I miei inviti ripetuti mille volte di affiancare mia moglie e me quando analizziamo dei vaccini cade costantemente nel vuoto, il che è ovvio. I cosiddetti scienziati non hanno il minimo di cultura e di preparazione tecnica per effettuare le analisi né hanno interesse ad imparare a farlo. Tanto meno hanno il coraggio di sedersi accanto a noi al microscopio. E poi, perché? Perché tutto gli si ritorca contro dimostrando semplicemente quello che sono, cioè dei ciarlatani? Quindi, molto meglio continuare a fare chiacchiere dandosi ragione l’uno con l’altro come gli avvinazzati dell’osteria. La dignità è un intralcio di cui liberarsi senza pensarci su. Il medico ligio al regime continua a fare l’automa e, così, si mette perfino in tasca qualche soldo, visto che noi lo compensiamo con un’elemosina per ogni ago che infila. Ma, elemosina dopo elemosina, l’accattone raggranella un piccolo gruzzoletto e, per di più, non ha scocciature.

RD – Intanto, però, i media continuano a martellare pubblicità.

SM – Già. Qualche giorno fa, nel corso della diretta radiofonica che faccio tutti i mercoledì a mezzogiorno a Radio Studio 54 di Firenze mi è stata fatta ascoltare la registrazione di una professoressa che sproloquiava secondo il solito copione e che non perdeva occasione per infamarmi. Naturalmente tutto questo non solo senza che questa avesse dati propri da mostrare come usa in campo scientifico e non roba raccattata qua e là,  ma senza possibilità di confronto perché questi personaggi nulla temono più di quello. La tesi davvero bizzarra del personaggio era che le porcherie che noi vediamo nei vaccini non ci sono perché non sono pubblicate nei giornali che piacciono a lei. Insomma, un po’ alla Pirandello, non è vero ciò che è oggettivo ma è vero ciò che appare tale o, in questo caso, che si vuole fare apparire tale.

RD – E perché non sono pubblicate?

SM – Banale: perché tutti i giornali che piacciono a lei, nessuno escluso, sono mantenuti di peso dalle industrie farmaceutiche e, dunque, non può passare niente che disturbi in qualunque modo un business ricco e comodo. Una censura strettissima che, se non si praticasse, porterebbe immediatamente alla morte del giornale per mancanza di fondi. Comunque, non è vero che i risultati non sono pubblicati. Chi vuole può leggere il libro “Vaccini: Sì o No?” e trovarci parecchia roba, foto al microscopio comprese. Poi ne ho perfino parlato con tanto di proiezione di fotografie al parlamento francese. Se le ditte farmaceutiche avessero avuto qualcosa da dire in contrario, lì avrebbero trovato ampia materia. Per loro è molto meglio tacere, fare finta di niente e conservare una situazione che a loro sta più che bene.

RD – Eppure si dice che il fatturato relativo ai vaccini non è enorme.

SM – Vero. Quello che non si dice, però, è che è quanto di più grasso si possa pensare. Oggi fare un vaccino costa pochissimo semplicemente perché non lo si sperimenta, e, per rendersene conto, basta informarsi anche solo leggendo le schede tecniche, o basta pure consultare le leggi che vigono universalmente in proposito. E poi per i vaccini non ci sono spese di pubblicità se non per i regalucci di Natale, visto che ottenerne l’obbligatorietà o la somministrazione truffaldina facendoli passare per obbligatori è diventato quasi automatico. Insomma, gran parte di ciò che s’incassa è guadagnato e quindi, di fatto, quello dei vaccini è un investimento incredibilmente fruttuoso.

RD – Che ne dice del documento che si firma quando si porta un bambino a vaccinare?

SM – Solo un popolo di pecore senza dignità come siamo noi italiani, il “popolo dei morti” di cui si faceva beffe nell’Ottocento il poeta francese Lamartine, può chinare la testa davanti ad un sopruso così degradante ed umiliante come è. In poche parole, non solo io sono obbligato a subire o, peggio, a far subire a mio figlio, un trattamento farmacologico ma me ne devo assumere la responsabilità. Legga ciò che scrive in proposto il dottor Massimo Borghese, eccellente medico napoletano che la testa la tiene alta [“Invertire la situazione: Obbligatorie? Bene, allora non sta a me cittadino firmare una liberatoria di responsabilità verso un’istituzione che mi obbliga a ricevere un vaccino; ma deve essere l’istituzione a darmi garanzie di innocuità di tale pratica, o per lo meno assumersi preliminarmente le responsabilità a livello assistenziale (come è d’obbligo per uno stato) in caso di “rarissime” evenienze di effetti indesiderati. E poi: Quali sono obbligatorie PER LEGGE? Bene, io voglio solo quelle; dunque, obbligo per lo stato che obbliga a vaccinarsi, procurare confezioni contenenti SOLO i vaccini obbligatori. Gli altri sono consigliati? Non me ne frega niente, voglio solo gli obbligatori. Non ci sono? Allora, io cittadino zelante e rispettoso delle leggi, protesto contro te, stato, perché non sei in grado di fornirmi quei vaccini obbligatori (ma solo quelli) che io ardo dalla voglia di ricevere, non vedo l’ora di vedermi somministrare, ma solo quelli. Per legge, no?” ]. In poche parole, tu sei obbligato a subire un trattamento e, se succede qualcosa di brutto, cosa che io, stato, so perfettamente che può accadere, peggio per te: colpa tua. Ma non siamo soli: in America le ditte farmaceutiche sono riuscite, oltre ad evitare quasi del tutto le sperimentazioni e quelle poche ad eseguirle su soggetti che non hanno idea di che cosa stiano subendo, ad ottenere che i tantissimi danneggiati da vaccino siano risarciti a spese pubbliche senza disturbare chi ha prodotto quella roba. Ormai siamo immersi fino ai capelli nella peggiore corruzione: quella che non ti porta via solo i quattrini ma ti devasta la vita stessa.

RD – E che ne dice del film sui vaccini vietato in Senato?

SM – Dico che, se io fossi un senatore, non avrei mai permesso che qualcuno m’impedisse di vederlo. Chi, senatore pur senza che nessuno lo eleggesse, ha proibito la proiezione ha insultato i colleghi che pure siedono in quelle poltrone al di fuori della Costituzione. Ma la cosa peggiore è che questi non hanno reagito in blocco, incassando senza muovere un dito l’insulto. Brutto segno.

RD  – Lei ha sempre detto che la sua posizione sui vaccini è neutrale. Resta quella?

SM – Questa è una domanda che mi sto ponendo da solo da qualche tempo e che mi mette in difficoltà. Per educazione io sono un garantista, ma mi pare che i cosiddetti vaccinisti si stiano tirando la zappa sui piedi. La violenza di regime che si sta mettendo in atto, l’arroganza e la stupidità delle risposte le pochissime volte che qualcuno una risposta la azzarda a domande assolutamente legittime, gli espedienti mortificanti persino da parte dell’Organizzazione Mondiale della Sanità con la pubblicazione di un libricino che avrebbe fatto vergognare anche un venditore da fiera, il tentativo più che goffo di nascondere effetti collaterali evidentissimi e, insomma, tutta una serie di manifestazioni degradanti non depongono certo a favore dei vaccini.

RD – Cambiamo del tutto argomento pur restando in Senato. Che ne è dell’interrogazione parlamentare contro lei e sua moglie?

SM – Nulla, perché, ovviamente, nessuno risponde a domande così imbarazzanti. Sia chiaro: imbarazzanti nei confronti di chi quelle domande ha posto. I fatti sono semplicissimi: la signora di Reggio Emilia che, insieme con Beppe Grillo che si è in fretta e furbescamente defilato, anni fa ci fece portare via il microscopio fu a suo tempo condannata dal Tribunale Civile di Reggio Emilia a pagarci una certa somma ogni volta che ci rechiamo a Pesaro a usare quello che doveva essere il nostro microscopio. La sentenza è, ovviamente, pubblica e chiunque può andarsela a leggere. Non solo quella signora non ha mai tirato fuori un centesimo, ma pare passi il suo tempo a denunciarci o a produrre esposti su reati esistenti solo nella sua fantasia. A volte lo fa in prima persona e a volte servendosi di amichetti reggiani, ma l’origine è inconfondibile. La maggior parte di quella roba viene archiviata perché palesemente inesistente ma qualche volta, usando le armi che la nostra giustizia concede, la signora riesce ad interessare un tribunale dove, come è naturale, vinciamo regolarmente. L’ultimo giochetto è stato quello di convincere una senatrice sua concittadina e amica a trascinare con sé sei colleghi in un’interrogazione parlamentare che non voglio aggettivare per motivi di carità. Si tratta di stravaganze già discusse e archiviate e di altre cui hanno già risposto le istituzioni tra cui il Tribunale di Reggio Emilia, l’Università di Urbino e l’Agenzia Regionale di Protezione Ambientale delle Marche presso cui andiamo settimanalmente a lavorare. Ora la signora ha persino scatenato il personaggio che le tiene i blog il quale, tra le altre stramberie, dice che io lo avrei censurato dal mio blog, cosa ovviamente mai accaduta, e che “ci sono altre cose che stanno emergendo…” con quei puntini di sospensione che sono tutto un programma.

RD – E che cosa starebbe emergendo?

SM – Non saprei. Noi siamo stati accusati di tutto: perfino di frode fiscale. Di conseguenza ci hanno fatto la radiografia e, naturalmente, non è risultato nulla d’irregolare. Ma certo quella signora non ha nessuna intenzione di rispettare la sentenza del tribunale che la condanna.

SM – Il risultato di tutto questo?

SM – Come ho accennato, il tentativo, peraltro quanto mai ingenuo, è quello di cercare di scansare una sentenza di tribunale che le costa qualche soldo, e il tentativo continua a portare a risultati fallimentari e pure, in qualche modo, costosi. Qualche mese fa la Cassazione le diede una volta di più torto per un processo assurdo in cui quella volle lanciarsi e le comminò una sanzione pecuniaria. Ora il Tribunale di Reggio Emilia le dà ancora torto per un altro dei suoi tentativi e la condanna, oltre al resto, al pagamento delle spese legali. Vede, io non ho né il tempo né la voglia né la disposizione d’animo di essere vendicativo: se si trattasse di un’altra persona, proverei compassione e rinuncerei ai miei diritti. Ma qui siamo di fronte a qualcosa di molto diverso. Al di là di tutte le porcherie che quella persona ha detto e fatto dire nei nostri confronti, porcherie che non mi feriscono perché, parlando in senso ampio e generale, mi hanno insegnato che bisogna sempre tenere conto del livello morale, intellettuale e culturale di chi le porcherie le partorisce, e al di là di tutto il tempo che quella signora ci ha fatto perdere portandoci in giro per i tribunali con avvocato appresso, portarci via il microscopio, e questo per motivi mai spiegati, è stato un atto terribile. Non solo si è cercato di uccidere una ricerca, ma si è fatto tanto male ad un’infinità di persone, bambini purtroppo compresi, che si è cercato di ridurre all’abbandono. Nessuna somma di denaro potrà mai riparare al danno, ma il denaro è l’unico bene che la giustizia può tirare in ballo.

RD – E adesso?

SM – Adesso aspettiamo la prossima invenzione. Io, comunque, continuerò a difendermi e a chiedere, ma giusto per curiosità mia, che cosa abbia spinto questa signora a fare ciò che ha fatto. L’unica cosa che mi auguro per lei è che non abbia capito.

RD – Chiudiamo l’argomento e, se non le dispiace, torniamo ai farmaci. Ho visto che si continuano a trovare commerci di farmaci falsi?

SM – E’ il risultato della sfiducia che molta gente prova nei confronti dell’industria farmaceutica. Le sciocchezze che sentiamo raccontare quotidianamente dalle cosiddette autorità sanitarie sono spesso talmente grottesche da non poter pretendere credibilità se non da parte di qualche minorato culturale. Di fatto almeno metà dei farmaci correnti è perfettamente inutile e tutti i medicinali si portano addosso effetti collaterali a volte peggiori della malattia che pretendono di curare. Credo che mai come oggi la ciarlataneria sia imperante, con l’aggravante di non essere frutto di semplice ignoranza come accadeva in passato quando si somministravano gli unguenti mercuriali o il brodo di salamandre e pipistrelli. E, allora, approfittando del vuoto, arrivano altri ciarlatani: quelli che ti sussurrano all’orecchio che loro hanno i preparati miracolosi. L’argento colloidale è uno dei protagonisti comuni di questo giro infernale, ma là dentro si trova di tutto, inclusi e diffusissimi gli anticancro. Oppure ci sono quelli che ti dicono di avere lo stesso farmaco che trovi in farmacia a prezzo dimezzato. Non credo di andare lontano dal vero se dico che in ogni caso si tratta di veleni ma bisogna ammettere che ciò che esce con l’etichetta di grandi produttori riveriti e strapagati non è poi tanto migliore. Ormai, come ho detto per i vaccini, di fatto la sperimentazione non si fa più se non per finta e moltissimi effetti collaterali restano senza denuncia o sono minimizzati dai medici stessi. Ora, poi, quelle industrie stanno riuscendo ad immunizzarsi rei riguardi delle responsabilità legali e questo sta portandoci rapidamente ad un incubo da cui non siamo capaci di uscire. Al mondo non c’è nessuna attività legale che renda percentualmente quanto la produzione e la commercializzazione di farmaci e questo, con il suo giro vertiginoso di denaro, ha portato corruzione e ingordigia che innesca altra ingordigia. A rimetterci siamo tutti, senza escludere la classe medica che ne viene fuori massacrata culturalmente e moralmente.

RD – Ma almeno la Magistratura…

SM – La Magistratura fa poco: molto meno di quanto potrebbe e dovrebbe fare. Se, poi, considera che tanti farmaci sono oggetto di un pensiero che chiamerei religioso, non è affatto raro trovarsi davanti ad un giudice che ascolta più le proprie convinzioni che i fatti.

RD – Cambiamo argomento ancora: in Campania sono state individuate ditte che smaltivano illegalmente dei rifiuti. Che ne dice?

SM – Sì, l’ho sentito anch’io. Ma non ci trovo niente di insolito. Da quello che ho sentito si trattava di aziende autorizzate allo smaltimento che, molto economicamente, buttavano tutto nei corsi d’acqua e, in generale, nell’ambiente. Se quella trentina di ditte è stata individuata, temo che la pratica di smaltimento che quelle attuavano sia quanto mai diffuso. La sola cosa che posso dire è che trovo curioso che nessuno si sia accorto prima del giochetto. Comunque, non creda che lo smaltimento legale sia molto migliore dal punto di vista ecologico e sanitario.

RD – Come sempre lei non mi mette di buon umore.

SM – Alla prossima intervista veda di trovare altri argomenti e io cercherò di raccontarle che va tutto benissimo.

*****

COMMENTO

QUESTO È UN ADDIO ALLE POSIZIONI NEUTRALI

Ciao Elena. Sono in ogni caso un ammiratore di Stefano Montanari ovviamente. Ma il più delle volte, più per amore di quieto vivere che per effettiva convinzione, ha preferito dichiararsi neutro e tollerante, accettando in qualche modo le vaccinazioni, purché effettuate con criterio e con vaccini puliti. Mi ha sempre dato però la netta impressione che, quanto diceva e dichiarava pubblicamente, includesse una notevole percentuale di autocensura.

IN QUESTO PAESE STANNO ACCADENDO COSE TURCHE E ROCAMBOLESCHE

Sotto lo stimolo di quanto sta succedendo in questo paese, dove si susseguono quotidianamente cose turche, indecifrabili e rocambolesche, con un presidente della repubblica delle banane senza nemmeno le banane che si mette a sproloquiare a vantaggio dei vaccinatori e dei curomani sanitari a base di chemio, il dr Montanari si è aperto di più e ha dimostrato di quale pasta è realmente fatto. Ha dimostrato che a un vero scienziato quale lui è non puoi imporre il paraorecchi, la mascherina e la museruola.

Valdo Vaccaro

Se l’articolo ti è piaciuto e vuoi supportare la mia attività lo puoi fare con una donazione libera.

Scritto da Valdo Vaccaro

Valdo Vaccaro, classe 1943, è ricercatore indipendente, divulgatore e filosofo della salute. Da sempre ha fatto della dieta vegeto-crudista tendenziale, dell’amore per gli animali e la natura un modo di essere e uno stile di vita, in tutta autonomia e libertà. Valdo ha tenuto centinaia di conferenze in giro per l’Italia e nel mondo trattando vari temi tra cui salute, etica, attualità e altro ancora. Al momento, oltre all’attività sul blog, è direttore scientifico e docente della HSU – Health Science University, la prima scuola di Igienismo Naturale Italiana.

DISCLAIMER
Valdo Vaccaro è orgogliosamente NON-medico, ma igienista e libero ricercatore. Valdo Vaccaro non visita, non prescrive e non cura. Le informazioni presenti su questo sito hanno solo scopo informativo, non intendono e non devono sostituire il parere del medico curante.

Iscriviti al blog tramite email

Inserisci il tuo indirizzo e-mail per iscriverti a questo blog, e ricevere via e-mail le notifiche di nuovi post.

Articoli Correlati

Commenti

0 commenti

Lascia un commento