DIETA PER DIABETE MELLITO

da 25 Lug 2012Diabete

LETTERA

SOFFRO DI DIABETE MELLITO E ASSUMO DEI FARMACI

Gentilissimo Dr Valdo Vaccaro, mi chiamo Emanuele. Mi permetto di disturbarla e di approfittare della sua gentilezza su consiglio del mio amico e concittadino Peppino Monte che Lei conosce. Ho 54 anni, misuro 1,76 m. e peso 75 kg, da circa 10 anni soffro di diabete mellito che attualmente curo con Metformina, Novonorm e Janumet, assunti in corrispondenza dei pasti.

HO INTESO CHE I GRASSI DI ORIGINE ANIMALE SONO PARTICOLARMENTE DELETERI

Leggendo qualcosa dalle sue dispense, passatemi gentilmente da Peppino, ho letto quello che da tempo vagamente intuivo, e cioè che i grassi di origine animale sono deleteri per coloro affetti da diabete mellito. Da quasi due mesi quindi ho eliminato del tutto i cibi di origine animale e mi nutro soltanto con cereali, verdure e frutta.

UNA DIETA PER DIABETE MELLITO APPROPRIATA CHE MI APPORTI BENESSERE

Le sarei estremamente grato se lei mi potesse dedicare qualche minuto e suggerirmi una dieta appropriata da condurre nell’immediato ed una dieta a medio e lungo termine. La ringrazio e le porgo i miei più cordiali saluti.
Emanuele da Bitonto

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RISPOSTA

GLUCOSIO NEL SANGUE E NELLE URINE E ACIDOSI CORPORALE

Ciao Emanuele, Il diabete mellito o zuccherino, di tipo 1 (insulino-dipendente) e di tipo 2 (non-insulinico), è una patologia caratterizzata da picchi glicemici o da iperglicemia, dovuta ad eccedenza di zucchero non bruciato dall’organismo.
Glucosio che si accumula nel sangue superando il grammo per litro, depositandosi nei tessuti e finendo nell’urina. Alla fine si evidenziano due sintomi ben noti, che sono l’aumento di glucosio nel sangue, e un penoso stato di acidosi cronica.

SBALZI DI PRESSIONE E SANGUE DENSO

La vita moderna, comoda e nel contempo stressante, comporta sbalzi di pressione. La pressione del sangue è in stretta relazione con la funzionalità cardiaca, la massa sanguinea, la viscosità del sangue, l’ampiezza e la restrizione dei vasi. Se caricato di sostanze estranee, il sangue si altera nei suoi componenti e dallo stato fluido normale passa allo stato viscoso. La pressione si cura ristabilendo la normalità digestiva, mediante semplice dieta fruttariana (privilegiando in fase iniziale i frutti che elenchiamo più avanti), più insalata cruda senza sale, e frequenti abluzioni di acqua fredda (in tempo estivo), soprattutto nella zona più surriscaldata del corpo che è quella genitale.

ABUSI A TAVOLA, SEDENTARIETÀ, SCARSA TRASPIRAZIONE, POCO SOLE, PRECARIA RESPIRAZIONE

Che c’entra col diabete? C’entra. Acidosi interna, fermentazioni putride intestinali, congestione e febbre in zona ventrale, e conseguenti scarichi liberatori di glucosio nelle urine, non capitano per sfizio o per casualità. Le vittime di questi fenomeni si annoverano tra le persone che abusano a tavola e nel contempo privano il loro corpo dell’esercizio fisico, senza godere del beneficio dell’aria pura, della traspirazione, della respirazione ritmata e profonda, del sole e della eliminazione tossine attraverso la pelle.

NIENTE DIABETE DOVE C’È FRUGALITÀ E MOVIMENTO

Fra la gente attiva di campagna o di montagna, non corrotta dal sedentarismo e dall’abusivismo alimentare, abituata allo sforzo e alla traspirazione oltre che alla frugalità, non alberga il diabete, con i suoi tipici sintomi che sono sete insaziabile, grande appetito, insonnia, emicrania, pizzicore alla pelle, disturbi visivi, debolezza generale, dimagrimento nonostante tutto (per la febbre che si mangia l’energia prodotta e per lo scarso potere assimilativo di un corpo intossicato).

L’ENORME DANNOSITÀ DEI GRASSI ANIMALI

Il punto vero della disfunzione nel diabete di tipo 2, quello cosiddetto degli adulti, non sta nel pancreas e nell’insulina, ma nel fegato e nella sua scarsa capacità di metabolizzare i grassi di carni, pesce, uova, latticini, integratori Omega ittici. I grassi vanno a intasare i capillari, depositandosi all’interno delle loro pareti, e quindi impediscono il passaggio del glucosio dal sangue alle cellule, che diventano affamate e protestano.

IL SISTEMA IMMUNITARIO SA IL FATTO SUO

Se diabete significa iperglicemia, il suo contrario si chiama ipoglicemia, ed è una situazione altrettanto pericolosa. Opportuno portare con sé un piccolo rifornimento di uvetta secca per le emergenze. Lo scarico di glucosio nelle urine è comunque un fatto provvidenziale, orchestrato dal sistema immunitario a scopo regolatorio e bilanciante. Il sistema immunitario provvede anche a regolare e frenare la produzione di insulina, ordinando al pancreas di diminuire la produzione di insulina e di permettere così un aumento di concentrazione di glucosio in circolo, per farlo affluire alle cellule.

IL RITUALE FARMACOLOGICO E I DANNI A VESCICA E PANCREAS

E la medicina che fa? Punta stolidamente al sintomo e applica il suo solito rituale farmacologico, con insuline e sostanze chimiche che provocano tra l’altro cancro alla vescica. Come non bastasse, prescrive in regime antinaturale, sopprimendo gli alimenti glicemici, sostituendoli con carni e prodotti concentrati, provocando così una ancor maggiore intossicazione del diabetico, una ulteriore acidificazione del sistema, oltre che una trasformazione del diabete in malattia cronica ed incurabile davvero. Prima ci stacchiamo da tali follie terapeutiche ufficiali e meglio è, visto che la funzionalità del pancreas viene devastata dall’insulina e dai farmaci ausiliari.

PARLARE DI SALUTE E DI GUARIGIONE È ATTIVITÀ CRIMINALE

Se i diabetologi distinguessero almeno la cura di emergenza, dove l’insulina può fungere sicuramente da salvavita iniziale, dalle terapie di ripristino della normalità, non avremmo grandi obiezioni da frapporre. Ma questa distinzione non si fa perché non si vuole fare. Conviene assai di più alla medicina e alle multinazionali del farmaco somministrare trattamenti che durano a vita. Cento milioni di diabetici sul pianeta sono un capitale prezioso che assicura una rendita colossale, soprattutto in tempi di vacche magre. Farli guarire sarebbe un autentico crimine!

POCHE SETTIMANE DI VEGANCRUDISMO E IL DIABETE SI RISOLVE

Tutto questo quando in 3 mesi, eliminando proteine e grassi animali (burro, ricotta, formaggi), margarine, oli cotti, prodotti industriali con grassi (tipo i cracker), ed adottando un regime alimentare vegetariano basilarmente crudo e vitale, con frutta, insalate miste di verdure e ortaggi di stagione, centrifugati di verdure carichi di clorofilla, centrifugati di sedano e di topinambur, completato da sementi, da noci e pinoli, nocciole e mandorle, da legumi, e da olio d’oliva extravergine estratto a crudo, e da olio di sesamo o di lino estratti a crudo, il diabete sparisce del tutto e per sempre.

QUALCOSA DI COTTO È ACCETTABILE, OLTRE CHE GRADEVOLE

Gli alimenti che convengono maggiormente al diabetico? Quelli crudi, anche se qualcosa di cotto è accettabile, come poco pane integrale, minestrine di verdure con cereali, ortaggi vari, fagiolini al vapore, patate, bietole, asparagi appena scottati, melanzane, peperoni, cardi, cavolini, cavolfiori, cereali integrali.

LUPINI, CRESCIONE, CIPOLLE, FRAGOLE, CILIEGIE E AVOCADI

I più grandi amici del diabetico sono potenti e numerosi, includendo i carciofi crudi, il topinambur giallo da orto, il topinambur rosso da selva, l’aloe, il lupino, l’avocado, il crescione (60-150 grammi di succo al giorno ne fanno un’autentica bomba antidiabetica), le cicorie, le ortiche, la malva, l’equiseto, il farinaccio (migliore degli spinaci), le mele, le fragole (da consumare in abbondanza), le ciliegie (mezzo chilo al giorno), i mirtilli e i frutti di bosco in genere, la cipolla cruda (3-5 cucchiai di succo al giorno), la patata, le cicorie, il tarassaco, l’acetosa, i vari cavoli.

STRABILIANTI RADICI DI TOPINAMBUR, DI BARDANA E DI FITOLACCA

Il tubero topinambur va consumato un piatto al giorno, trattandosi di ortaggio che diminuisce specificamente il tenore di zucchero. Questa strategia si chiama levulosio-terapia da inulina, visto che questa pianta è straricca di ormone naturale inulina, cugina dell’insulina. Anche le radici di bardana e di fitolacca, comunissime in campagna, rispondono magnificamente agli stessi scopi. Col succo di 2 limoni, più un bicchiere d’acqua e, volendo, un cucchiaio di miele, si ottiene la bevanda del diabetico. Sia la crema di avena, che la patata in tutte le sue forme (esclusa quella fritta con temibili oli cotti e velenosa acrilamide), completano il menù di recupero dal diabete.

OGNUNO SI CONFEZIONI LA PROPRIA DIETA IN DETTAGLIO

Per il resto, occorre prendere come base il mio Vitto Valdiano, e applicargli gli stratagemmi e le aggiunte di cui ho parlato, sia qui sopra che nelle decine di articoli sul diabete già pubblicati sul blog medesimo. Non mi si chiedano per favore diete precise di breve, medio e lungo periodo. Ognuno dovrà confezionarsi la propria dieta adattando il tutto alle proprie personalissime esigenze.

Valdo Vaccaro

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Scritto da Valdo Vaccaro

Valdo Vaccaro, classe 1943, è ricercatore indipendente, divulgatore e filosofo della salute. Da sempre ha fatto della dieta vegeto-crudista tendenziale, dell’amore per gli animali e la natura un modo di essere e uno stile di vita, in tutta autonomia e libertà. Valdo ha tenuto centinaia di conferenze in giro per l’Italia e nel mondo trattando vari temi tra cui salute, etica, attualità e altro ancora. Al momento, oltre all’attività sul blog, è direttore scientifico e docente della HSU – Health Science University, la prima scuola di Igienismo Naturale Italiana.

DISCLAIMER
Valdo Vaccaro è orgogliosamente NON-medico, ma igienista e libero ricercatore. Valdo Vaccaro non visita, non prescrive e non cura. Le informazioni presenti su questo sito hanno solo scopo informativo, non intendono e non devono sostituire il parere del medico curante.

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Commenti

1 commento

  1. NagaRed

    Buongiorno,
    non ho ben capito l'ultimo passaggio della blocco "IL SISTEMA IMMUNITARIO SA IL FATTO SUO":
    "Il sistema immunitario provvede anche a regolare e frenare la produzione di insulina, ordinando al pancreas di diminuire la produzione di insulina e di permettere così un aumento di concentrazione di glucosio in circolo, per farlo affluire alle cellule."
    1) ciò avviene regolarmente o l'affermazione di cui sopra è focalizzata nel descrivere ciò che avviene in caso di ipoglicemia?
    2) diminuendo la produzione di insulina è vero che aumenta la concentrazione di glucosio nel sangue ma come può questo "affluire alle cellule" se c'è al contempo scarsità di produzione di insulina? Non era l'insulina il "trasportatore" di glucosio dal flusso ematico alle cellule bisognose di energie?

    Grazie.

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