DISPAREUNIA, ENDOMETRIOSI E STREPITOSE ORTICHE COME RIMEDIO UNIVERSALE

da 18 Ago 2014Endometriosi

LETTERA

DISPANURIA ED ENDOMETRIOSI

Carissimo dottor Vaccaro, Grazie al suo blog sono passata da una dieta vegetariana a una quasi interamente vegan-crudista. Vorrei però farle una domanda. È possibile non soffrire più di dispareunia profonda? O guarire dall’endometriosi? Sto per fare degli accertamenti e ho paura che le mie scelte alimentari non arrivino a tanto.

ARGOMENTI TRASCURATI SUL BLOG

Ho cercato nelle tesine ma di dispareunia profonda non si è ancora parlato abbastanza per potermi fare un’idea. Le sarei immensamente grata se potesse illuminarmi su questo tema magari scoprendo che posso avere delle speranze. Ho 28 anni. Su internet dilagano pessimismo cosmico e previsioni tragiche per le donne che soffrono di queste patologie. Il mio ginecologo non mi spiega mai niente. Grazie infinite.

Giorgia


RISPOSTA

SIAMO NEL CAMPO DEI DISTURBI DELLA SFERA SESSUALE

Ciao Giorgia. La dispareunia è un dolore che la donna avverte nell’area della vagina o della pelvi durante un rapporto sessuale. Insieme al vaginismo o allo spasmo vaginale, e alle vulvo-vaginiti, fa parte dei Sexual Pain Disorders, ossia dei disturbi dolorosi che compaiono durante l’attività sessuale. Il disturbo causa ripercussioni importanti sulla qualità di vita, non solo della donna ma anche della coppia.

FATTORI FISICI E FATTORI PSICOLOGICI

Il termine dispareunia deriva dal greco dys=cattivo e pareunos=partner, o colui che giace accanto. La dispaneuria non va confusa con la vulvodinia, disturbo che si manifesta anche in assenza di contatti sessuali di coppia. Nella dispareunia entrano in gioco fattori fisici e picologici, ma a volte anche problemi di coppia, tipo conflitti evidenti o inconfessati fra partner, preliminari frettolosi, scarsa compatibilità anatomica, sesso compulsivo vaginale o anale, imposizioni e forzature, e altri atteggiamenti poco ortodossi.

L’INCOMPATIBILITÀ ANATOMICA VIENE DA LONTANO

Un caso curioso di dispareunia veniva già descritto nel Seicento ad opera del chirurgo svizzero Guilelmus Fabricius Hildanus, ce riportò il caso di una signora che, nonostante la visita ginecologica, non avesse rilevato alcuna disfunzione , né di tipo anatomico né di origine psicogena, provava dolore intenso durante la penetrazione. Il medico scoprì che la ragione del dolore risiedeva non in lei ma bensì nelle dimensioni del pene del consorte che, essendo troppo lungo rispetto alla sua vsgina, andava a urtare e premere la cervice uterina producendo un forte malessere. Hildanus, nei suoi 600 e oltre scritti pubblicati anche postumi tra il 1598 e il 1641 e intitolati “Observastionum et curationum chirurgicarum centuriae”, dichiarava pure di aver inventato un dispositivo geniale e semplice con cui aveva risolto ogni cosa. Si trattava infatti di un semplice anello distanziatore di gomma che, indossato sul pene, si frapponeva fra il pube del marito e il monte di Venere della signora, evitando così la completa e dolorosa penetrazione (da Archives of Sexual Behaviour del 2006).

OVVIA RITROSIA A CHIARIRE I PROBLEMI INTIMI

La dispareunia colpisce il 12-15% delle donne in età fertile e fino al 44% delle donne in post-menopausa. La dispareunia in post-menopausa è più frequente per l’atrofia a cui va incontro la parete vaginale, con conseguente secchezza, perdita di elasticità e di spessore. Pregiudizi culturali e religiosi ancora oggi presenti impediscono a molte donne di comunicare al terapeuta questo tipo di disturbi con la necessaria franchezza.

DISPAREUNIA SUPERFICIALE E DISPAREUNIA PROFONDA

A seconda della sede del dolore, si parla di 1) Dispareunia superficiale, o introitale o medio-vaginale, quando i disturbi sono localizzati all’introito o nel primo tratto della vagina e compaiono anche ai primi tentativi di penetrazione, e di 2) Dispareunia profonda, quando il dolore si verifica a penetrazione completa.

CAUSE FISICHE DI DISPAREUNIA IN GENERE

Ci possono essere 1) Cause infiammatorie, e si parla di vulvite, vaginite, cistite, vestibolite, 2) Cause ormonali, e si parla di atrofia vulvo-vaginale, distrofia post-mestruale con ridotta lubrificazione e riduzione del lume vaginale, 3) Cause anatomiche, e si parla di esiti cicatriziali da infibulazione, di agenesia vaginale o assenza dell’organo, imene cribroso con la membrana bucherellata, sindrome di Rokitansky o aplasia vaginale, cioè mancato sviluppo (dal greco a privativo e pleséin=formare), 4) Cause muscolari, e si parla di iperattività del muscolo elevatore dell’ano, 5) Cause iatrogene, e si parla di conseguenze di interventi chirurgici o di radioterapia in zona pelvica, 6) Cause immunitarie, e si parla di sindrome di Sjogren (distruzione ghiandole esocrine).

CAUSE SPECIFICHE DI DISPAREUNIA PROFONDA

Il coinvolgimento avviene sottoforma di endometriosi, varicocele pelvico, malattie infiammatorie pelviche, esiti di radiografie endovaginali, radicoliti che interessano l’innervazione profonda della vagina. In altre parole le malattie iatrogene o medico-causate non mancano per niente anche in questo settore. Per l’endometriosi e il varicocele non ne parlo essendoci decine di tesine sul blog da consultare.

RIMEDI FARMACEUTICI DA BANCO

I preparati da banco contenenti sostanze idratanti e lubrificanti possono ridurre bruciore e secchezza vaginale. Migliorano in altri termini i sintomi ma non trattano le modificazioni fisiologiche che sono alla base del tipo più frequente di dispareunia, quello che si verifica in post-menopausa. Pertanto, in questo tipo di condizione, si ricorre agli estrogeni per via sistemica o per via locale, in grado di aumentare le secrezioni, l’elasticità e lo spessore della parete vaginale. Estrogeni a basso assorbimento per indurre una minore insorgenza di effetti collaterali.

DISPAREUNIA MASCHILE

Anche l’uomo può manifestare dolore genitale nel corso di un rapporto sessuale, o immediatamente dopo l’eiaculazione. Il termine dispareunia maschile è tuttavia poco usato nella terminologia scientifica e si preferisce parlare di coito doloroso. Il dolore può essere causato essenzialmente da frenulo breve (sottile membrana che collega il glande e il prepuzio), fimosi (pelle del prepuzio non sufficientemente elastica da consentire la fuoriuscita del glande), parafimosi (prepuzio retratto e serrato ad anello nella congiunzione glande-asta del pene), malattia di La Peyronie (o Induratio penis plastica, progressiva fibrosi della tunica albuginea, la membrana che riveste i corpi cavernosi del pene), pene ricurvo o recurvatum penis (curvatura anomala del pene nello stato di erezione), processi infiammatori di glande, prepuzio e uretra. La dispareunia dell’uomo può essere dovuta anche a fattori causali presenti nella partner, tipo imene resistente o fibroso, secchezza delle pareti e riduzione del lume vaginale in post-menopausa, infibulazione o esiti cicatriziali prodotti da pregresse mutilazioni dei genitali femminili.

MIGLIORAMENTI EROTICI MEDIANTE RIMEDI NATURALI

Una dieta sana ed equilibrata, con digestioni facili e complete, con sangue che scorre al meglio, è garanzia di salute e di rilassamento corporale e spirituale. E per usufruire al meglio del piacere sessuale senza complicanze, senza perdite di sangue e senza troppi disturbi, serve esattamente il tolte rilassamento e l’assenza di tensione muscolare.

AVERE MAGGIORE CURA DEL PROPRIO CORPO E DELLA PROPRIA MENTE

Stare dunque alla larga da caffè, cole, the, alcol, salse piccanti, intingoli, spezie, zucchero di canna o di bietola, cremine, gelati confezionati, dolciumi, biscotti, pasticceria e simili. Riposare e praticare comportamenti di tipo ricostituente e costruttivo, in linea con quanto proponiamo nel pacchetto-salute valido per tutti. Schivare l’anemia e  curare in particolare gli organi di base tipo il fegato e il sistema renale.

NELLE PIANTE SI TROVANO SOLUZIONI IMPENSATE E PRIVE DI DANNI

Puntare al sole, al mare, all’aria, alle camminate rilassanti, alla sudorazione, all’igiene intima, a bagni e ai semicupi ripetuti, con aggiunta di erbe efficaci e facili da reperire in natura e da usare negli infusi, nei decotti, e nelle tisane, con una manciata per litro d’acqua per l’assunzione di una o due tazzine al giorno. Intendo piante come l’edera terrestre, il lamio odoroso o false ortiche dai fiori bianchi o rossi, le stesse ortiche, la piantaggine a foglia larga o lanceolata, le foglie di noce, i frutti del ginepro.

IRRIGAZIONI VAGINALI

Per lavature, bagni, irrigazioni tiepide e astringenti della vagina, raddoppiare la quantità di erbe a due manciate per litro o anche a due manciate per mezzo litro, usando camomilla, fiori e foglie di tiglio, pianta del papavero, patata foglie, gemme di pino selvatico, foglie di rovo, foglie del lampone, borsapastore, foglie del cotogno. Tener presente che l’uso di amuchine, e di altri prodotti sterilizzanti, è causa di pesanti effetti collaterali e di modifiche della flora batterica locale.

TIMO E LIMONE COME SOSTANZE CONTRACCETTIVE

Come metodo contraccettivo naturale, capace di immobilizzare gli spermatozoi risalenti, si può usare il succo di limone mescolato al 50% con acqua, da imbevere con spugnetta di gomma e introdurre sul fondo vagina prima del contatto sessuale. Stesso discorso con le sommità del timo o del serpillo orticolo o selvatico (soluzione al 3 per mille) da applicare come nel caso del limone.

RISORSE VEGETALI CONTRO PERDITE VAGINALI E PROBLEMI ALLE VIE URINARIE

In caso di emorragie vaginali e di altre perdite bianche o grigie mettersi a riposo e assumere limone bucce 15 grammi, corteccia di melograno 15 g, radice di pepe d’acqua comunissimo nei greti dei torrenti, triturare il tutto e bollire 20 minuti in cc 200 di acqua, con aggiunta di 2 cucchiai di miele e una punta di bicarbonato di sodio. Prendere un cucchiaio ogni due ore, fin quando il problema si risolve. Piante alimentari utili per questi casi? Acetosa, cavolo, prezzemolo, rafano, ravanelli, noce, mela cotogna, melagrana. Cistiti, uretriti e infiammazioni alle vie urinarie si curano assumendo cavolo, cicoria selvatica, crescione, fico, lampone, lattuga, orzo, porro, portulaca, ribes, tarassaco, ortica, uva e zucca.

LA MIRACOLOSA ORTICA MERITA UN DISCORSO A PARTE

L’ortica, o Urtica urens e dioica, è una pianta perenne appartenente alla famiglia delle Urticacee. Cresce in tutte le parti del mondo, specie nei luoghi più umidi e non lontani dalle zone abitate. La pianta è ricoperta da peli urticanti, caratteristica che viene persa nel giro di 12-24 ore dopo la raccolta. Le foglie sono pelose e contengono una sostanza ad effetto urticante, l’istamina, che provoca prurito e bruciore al tatto. Il miglior periodo per raccogliere l’ortica è la primavera e l’estate, ma si trova anche nel periodo autunnale e agli allori della primavera sotto le foglie secche dei boschi, magari dopo una pioggia rinfrescante. Una buona idea è farne scorta ed usufruire dei suoi benefici durante l’inverno.

IL RE NABUCODONOSOR ERA UN ESPERTO

Conquistato dalle sue straordinarie proprietà, il re babilonese Nabucodonosor (XII secolo a.C) decise di seguire una dieta esclusivamente a base di foglie di ortica per diventare più forte e più saggio.

METODO DI RACCOLTA E DI CONSERVAZIONE

Dopo la raccolta magari muniti di forbici, guanti e cestino, le foglie vanno essiccate in luogo caldo e buio in modo che possano perdere tutta la parte liquida e il loro potere urticante che scopare quasi del tutto nel giro di un giorno. A seguito di bollitura sarà poi perso completamente. Infine va conservata in scatole chiuse ermeticamente fino al prossimo uso. Il noto effetto urticante della pianta è infatti accompagnato da molte caratteristiche benefiche, conosciute sin dall’antichità e confermate negli ultimi decenni dalle ricerche scientifiche. Essa è infatti ricca di sali minerali, ferro, calcio, silicio, magnesio e fosforo. Contiene inoltre vitamina A, C e K, acido folico, acido gallico, clorofilla, istamina, tannino e carotene.

PIANTA CONSUMABILE IN CENTO MODI DIVERSI

Sono molti i modi in cui è possibile usufruire delle proprietà benefiche e terapeutiche di tale pianta, tramite decotto, infuso, succo, sciroppo. Ma anche da assumere cruda o cotta, in padella, col riso, con l’orzo, con le minestre. Scartare solo i semi che risultano velenosi per i loro alcaloidi coniina e conitrina, causa di vomito in quantità concentrate. Confesso di aver assunto anche i semi senza mai finire al pronto soccorso.

EFFETTI STRABILIANTI DEL DECOTTO DI ORTICA

L’ortica in forma di decotto, è semplice e veloce da preparare in casa. Il decotto è particolarmente utile per coloro che soffrono di anemia e reumatismi, ovvero di tutti quegli stati dolorosi che colpiscono le ossa. La gente è pigra. Ce l’ha spesso nell’orto e sotto casa, e ciononostante non la tocca. E la perdita sciocca di una occasione per stare meglio. L’ortica ha proprietà eccezionali e va presa seriamente come anti-diabetico, diuretico, depurativo, cicatrizzante ed emostatico. Il decotto di ortica può inoltre essere utilizzato sul cuoio capelluto su cui svolge un’azione rinforzante e depurativa. Ripetuti studi scientifici hanno provato che può essere molto utile per la cura di disturbi e malattie come eczemi, emicrania, malattie renali, disturbi del fegato, della bile, dello stomaco, dell’intestino, dei polmoni. Combatte inoltre i muchi gastrici, l’ipertrofia della prostata, varie allergie e gli stati di esaurimento nervoso. Agisce anche sul ciclo mestruale regolarizzandone il flusso e risulta disintossicante per l’organismo. Impiegato sulle piante dell’orto, il liquido macerato di ortiche ed acqua ha anche poteri anti-parassitari e fertilizzanti.

RICETTA CONTRO LA FORFORA E LA CADUTA DEI CAPELLI

500 grammi di aceto, 750 g d’acqua, 100 g di foglia di ortica. Lasciare bollire aceto, acqua e ortica per circa 20 minuti. Una volta che il liquido si sarà raffreddato filtrare il tutto in modo da ottenerne un liquido chiarificato. Tale composto può essere utilizzato una volta a settimana frizionato per 10 minuti sul cuoio capelluto, dopo il consueto shampoo, per curare la forfora o la seborrea.

RICETTA CONTRO L’ANEMIA E LA DEBOLEZZA

50 grammi di ortica (comprensiva di foglie e arbusti) e un litro d’acqua. Sminuzzare e triturare l’ortica e versare il tutto all’interno dell’acqua. Lasciar bollire il composto per circa 5 minuti e lasciarlo riposare per un quarto d’ora. Tale decotto assunto per via orale risulta un ottimo rimedio in caso di anemia e di debolezza.

RICETTA CONTRO PROBLEMI BILIARI E AFFEZIONI ALLA COLECISTI

15 grammi di foglie d’ortica, 10 di foglie d betulla, 10 di millefoglio, 10 di tarassaco, 10 di centaurea, 15 di bardana radice, 20 di frangola e 260 grammi d’acqua (se manca qualche componente non succede niente). Sminuzzare e tritare attentamente tutti gli ingredienti e mescolarli. Versare un cucchiaio di questo composto secco all’interno dell’acqua. Lasciare a bollire per almeno un quarto d’ora. Tale decotto bevuto almeno una volta al giorno (mattina e sera) per un periodo di almeno 20 giorni aiuta a contrastare la colecisti più e meglio dei comuni farmaci antinfiammatori tradizionali.

RICETTA PER UNA OTTIMA CIRCOLAZIONE DEL SANGUE

100 grammi di frutti e radici di ortica e 7 litri d’acqua. Unire le parti secche all’acqua e lasciare bollire per circa 20 minuti. Una volta filtrato aggiungere il liquido all’acqua del bagno e immergervisi per la durata desiderata.

RICETTA DIURETICA E DEPURATIVA

20 grammi di foglie ortica e 200 grammi di acqua. Sminuzzare le foglie di ortica e lasciarle bollire in acqua per circa 5 minuti. In seguito filtrare e berne una tazza 3-4 volte al giorno per un periodo che va dalle 3 alle 5 settimane.cDurante la gravidanza o in fase di allattamento si consiglia di evitare il decotto di ortica o comunque di limitarne le dosi, in quanto l’effetto diuretico può essere causa di abbassamenti dei livelli di potassio, oltre che di leggere irritazioni gastriche.

RICETTA CONTRO AFTE E STOMATITI E CANDIDA

100 grammi di foglie di ortica e 100 grammi di acqua. Sminuzzare le parti secche e lasciarle bollire in acqua per circa 20 minuti. Raffreddare il composto e filtrarlo. Il liquido ottenuto può essere utilizzato per sciacqui orali. Le proprietà cicatrizzanti e lenitive allieveranno il bruciore delle piccole ferite orali e aiuteranno la cicatrizzazione. Si consigliano sciacqui 2-3 volte al giorno dopo la consueta prassi di igiene orale.

RICETTA PER IMPIEGO SULLE PIANTE E CONTRO GLI INSETTI

100 grammi di ortica e 1 litro d’acqua, meglio se piovana. Lasciar macerare l’ortica nell’acqua per circa una settimana anche se farà cattivo odore. Si otterrà un ottimo fertilizzante naturale, grazie alla presenza di minerali e di clorofilla, da utilizzare ogni due settimane direttamente sulle piante. Con una macerazione di circa 12 ore si ottiene invece un perfetto insetticida e aficida da spruzzare direttamente sulle foglie, ma anche nei pressi di porte e finestre per allontanare formiche, ragni ed insetti vari.

Valdo Vaccaro

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Scritto da Valdo Vaccaro

Valdo Vaccaro, classe 1943, è ricercatore indipendente, divulgatore e filosofo della salute. Da sempre ha fatto della dieta vegeto-crudista tendenziale, dell’amore per gli animali e la natura un modo di essere e uno stile di vita, in tutta autonomia e libertà. Valdo ha tenuto centinaia di conferenze in giro per l’Italia e nel mondo trattando vari temi tra cui salute, etica, attualità e altro ancora. Al momento, oltre all’attività sul blog, è direttore scientifico e docente della HSU – Health Science University, la prima scuola di Igienismo Naturale Italiana.

DISCLAIMER
Valdo Vaccaro è orgogliosamente NON-medico, ma igienista e libero ricercatore. Valdo Vaccaro non visita, non prescrive e non cura. Le informazioni presenti su questo sito hanno solo scopo informativo, non intendono e non devono sostituire il parere del medico curante.

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Commenti

1 commento

  1. lo psicoterapeuta comportamentale

    il “vaginismo” è un disturbo di stretta pertinenza del sessuologo clinico (meglio se anche specialista in psicoterapia). La cura è solitamente breve (alcuni mesi) con terapia mansionale secondo l’approccio della sessuologia comportamentale, veramente breve se non ci sono complicazioni organiche o psicopatologie importanti associate e se la paziente collabora.
    Comunque prima della cura è sempre preferibile una valutazione clinica accurata e personalizzata per capire le cause del problema (della specifica persona e della sua storia sessuale) e definire il tipo di intervento terapeutico mirato più efficacie ed efficiente per la singola specifica paziente, nonché per accertare la diagnosi di vaginismo con le richieste specificazioni diagnostiche (o eventualmente escluderla per definire altro genere di patologia affine).
    Chiarimenti precisi sul problema e come trovare il terapeuta più adatto anche all’interno de Il manuale pratico del benessere (edizioni Ipertesto con patrocinio del club UNESCO) alle seguenti pagine 314, 322, 323, 326, 512, 513, 519, 531 e 551

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