LETTERA

RISONANZA MAGNETICA E AREOLE VENTRICOLARI

Buon giorno, mi scuso per il disturbo ma sono molto preoccupata. Vivo in Sardegna e ho 37 anni compiuti ieri.  Ho appena ritirato esito di risonanza magnetica con contrasto. Si parla di 2 areole di ipersegnale t2 ipointensa in t1 nel corno frontale del ventricolo laterale di sinistra, aspecifica di quasi 1 cm, l’altra nella sostanza bianca periventricolare di 3 mm, una lieve accentuazione degli spazi liquorali cisternali e dei solchi corticali della convessità cerebrale frontale con assimetria del seno trasverso e sigmoideo con giugulare dx di diametro ridotto. Sono molto spaventata e non mi fido della medicina tradizionale. Può dirmi cosa significa??? Grazie.
Manuela

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RISPOSTA

SOLIDARIETÀ E RASSICURAZIONE

Ciao Manuela. Intanto esprimo tutta la mia solidarietà nei confronti tuoi e di qualsiasi altra persona che subisse un documento di tale insopportabile indecifrabilità, fatto apposta per non essere compreso sia in analisi logica che in tutto il resto. Diagnosti da bocciare anche in grammatica e in punteggiatura. Prima regola non spaventarsi per pericoli abbozzati ed ipotizzati, per areole che vanno e vengono al pari di cisti, fibromi e tumori. Areole che possono significare semplice irritazione risolvibile per remissione spontanea, o anche rischio potenziale di sclerosi multipla o di tumore cerebrale. Non sono medico e ancor meno sono un divino della chirurgia cerebrale. Se non si esprimono con chiarezza i tuoi analisti, non potrò certo essere io ad azzardare delle ipotesi.

LIBERIAMOCI DALLA SCHIAVITÙ SANITARIA

Da quel reperto si evince solo una cosa chiara e palese, ed è la voglia di non far capire nulla all’infuori della cerchia sanitaria e di creare gratuita inquietudine, gratuito disorientamento, gratuito spavento nella persona sottoposta a test. L’invito alla gente è di credere sempre a se stessi prima che a dei dati teorici. Credere alle proprie capacità autoguaritive e mai alle prospettive oscure e raggelanti delle analisi.

SISTEMA NERVOSO CENTRALE E CERVELLO

Il cervello umano è la porzione superiore del sistema nervoso centrale, costituito dai due emisferi e dalle strutture che li mettono in comunicazione. È il centro di comando di tutte le attività motorie, sensitive e di molte di quelle viscerali, nonché sede delle attività psicoemotive e di pensiero. È insomma responsabile dei ricordi, della capacità di risolvere problemi, del pensiero e dei sentimenti. Pur essendo l’organo più potente del corpo pesa mediamente 1300 grammi. Il suo tessuto è simile a quello di una gelatina solida.

SOSTANZA GRIGIA E CORTECCIA CEREBRALE

Il cervello è composto da sostanza grigia e da sostanza bianca. Il suo interno è formato principalmente da una sostanza bianca, avvolta esternamente da uno strato di sostanza grigia, la corteccia cerebrale. La sostanza bianca è costituita da fibre mieliniche, oligodendrociti, astrociti fibrosi e cellule di microglia. Il colore bianco è dato dalla mielina. La sostanza grigia contiene il soma (corpo cellulare), fibre amieliniche e mieliniche, astrociti protoplasmatici, oligodendrociti e cellule di microglia. Nelle sezioni trasverse di midollo spinale la sostanza bianca è localizzata all’esterno e la sostanza grigia all’interno, ove assume una forma ad H. Nel tratto centrale dell’H si trova una cavità, il canale centrale, residuo del tubo neurale tappezzato di cellule ependimali.

CORNO ANTERIORE E CORNO POSTERIORE

La sostanza grigia forma le corna anteriori dell’H contenente neuroni motori dai quali si originano le radici ventrali dei nervi spinali. Anche le corna dorsali dell’H sono di sostanza grigia che ricevono fibre sensitive dai neuroni dei gangli spinali. Il corno anteriore è formato da neuroni responsabili delle funzioni motorie (motoneuroni α e motoneuroni γ), mentre il corno posteriore è dato da neuroni adibiti alla funzione sensitiva soprattutto tattile e dolorifica.

ENCEFALO, OSSIA QUALCOSA CHE STA DENTRO LA TESTA

Spesso si usano i termini encefalo e cervello come sinonimi. In realtà l’encefalo, dal greco encèphalon=dentro-la-testa, include tutto l’apparato cerebrale e la spessa corteccia cerebrale.
Possiamo suddividere l’encefalo in tre parti principali che sono:

  • Cervello, che riempie tutto il cranio, come organo di comando e di controllo del pensiero e del movimento,
  • Cervelletto, posto nella parte posteriore della testa, sotto il cervello, come controllore del coordinamento e dell’equilibrio,
  • Tronco Cerebrale, o midollo allungato, ubicato sempre sotto il cervello, ma di fronte al cervelletto in collegamento alla spina dorsale, controllore di funzioni automatiche come respiro, digestione, battito cardiaco e pressione sanguigna.

UN APPARATO OVOIDALE SEDE DEI CENTRI NERVOSI

L’encefalo è la parte del sistema nervoso centrale contenuta nella scatola cranica. Ha la forma di un grosso ovoide ad asse maggiore sagittale, con una volta, una base e due estremità arrotondate dette, rispettivamente, polo frontale, quella anteriore più piccola, e polo occipitale, quella posteriore più voluminosa. È convesso nella sua faccia superiore e grosso modo appiattito in quella inferiore. Il peso totale dell’encefalo è valutato intorno ai 1320 grammi nel maschio e 1167 grammi nella femmina.
L’encefalo è avvolto dalle meningi, involucri con funzione protettiva e nutritizia. L’encefalo costituisce la sede ove sono localizzati i centri nervosi che controllano tutte le attività della vita vegetativa e della vita di relazione, e ove hanno luogo le cosiddette funzioni nervose superiori, come l’apprendimento,la memoria, il linguaggio e l’ideazione.

CAVITÀ CHIAMATE VENTRICOLI

Termine che designa generalmente una cavità interna dell’organismo. Appartengono alla categoria i ventricoli cerebrali, che sono degli spazi cavi situati nell’encefalo e che contengono liquido cefalo-rachidiano. Da non confondere coi ventricoli cardiaci, invece, sono le due cavità inferiori (destra e sinistra) in cui è suddiviso il cuore.

SISTEMA VENTRICOLARE CEREBRALE

All’interno dell’encefalo sono contenuti dunque i ventricoli cerebrali, cavità intercomunicanti entro cui scorre il liquido cefalo-rachidiano (o liquor). Il sistema ventricolare è composto da quattro ventricoli. Due ventricoli laterali a forma di semianello aperto con un prolungamento posteriore (corno) e che con il foro interventricolare di Monro è in comunicazione con il terzo ventricolo le cui pareti laterali sono costituite dal talamo e anteriormente ed inferiormente dall’ipotalamo che, a sua volta è in comunicazione, grazie all’acquedotto di Silvio, con il quarto ventricolo il cui pavimento è costituito dal ponte e dal bulbo ed il tetto è in rapporto con il cervelletto.

FUNZIONE DEI VENTRICOLI E FUNZIONE DEL LIQUOR

La funzione dei ventricoli è la produzione, riassorbimento e circolazione del liquor. Il liquor (liquido cefalo-rachidiano) e’ un liquido trasparente e incolore e viene prodotto dai plessi corioidei (capillari che si trovano nei quattro ventricoli cerebrali) , circola nei ventricoli cerebrali e raggiunge gli spazi subaracnoidei per venire riassorbito. La funzione del liquor è di proteggere (a modo di cuscinetto) l’encefalo e effettuare lo scambio di sostanze con le cellule nervose (cessione di glucosio e assorbimento degli scarti).

L’IPOTALAMO

Parlare di cervello senza citare la particolare microstruttura simil-ghiandolare chiamata ipotalamo, sarebbe lacunoso e assurdo. Ipotalamo e ipofisi sono apparati strettamente collegati e situati alla base del cranio. L’ipotalamo fa da ponte tra sistema nervoso centrale SNC e sistema endocrino. Contiene infatti centri neurologici che regolano funzioni diverse e, tramite le secrezioni ormonali, regola le attività dell’ipofisi.

REGOLAZIONE FUNZIONI VEGETATIVE ED ISTINTUALI

L’ipotalamo è dunque sede della regolazione delle principali funzioni vegetative e di vari fenomeni della vita istintiva. La neurosecrezione ipotalamica a opera dei nuclei posti a tale livello dimostra l’integrazione tra sistema nervoso e sistema ormonale. Si tratta delle cellule dei nuclei sopraottici e paraventricolari che secernono ADH e ossitocina e di quelle preposte all’elaborazione degli ormoni di rilascio (TRH, GnRH) che stimolano le secrezioni dei corrispettivi ormoni ipofisari.

CENTRO SENSORIALE DELLA FAME E DELLA SAZIETÀ

Nell’ipotalamo si trova il centro della fame e della sazietà, la cui attività è regolata dal tasso di glucosio presente nel sangue. L’ipotalamo controlla la termoregolazione agendo sinergicamente sulla termoproduzione e sulla termodispersione attraverso sistema endocrino e sistema nervoso autonomo.

ASSE IPOTALAMO-IPOFISI

Nel genere umano la funzione riproduttiva è controllata da correlazioni nervose ed ormonali, cioè dal sistema nervoso e da quello endocrino, che si integrano a vicenda. Il sistema nervoso centrale, sensibile agli stimoli esterni ed interni (endogeni), trasmette i suoi messaggi elaborando dei neurotrasmettitori. Questi vengono inviati all’ipotalamo, che esercita a sua volta un’influenza sulla ghiandola sottostante l’ipotalamo stesso, che si chiama ipofisi, attraverso altri neurotrasmettitori ormonali da esso liberati. L’ipotalamo appartiene al sistema nervoso centrale ma, da un punto di vista funzionale, i suoi neuroni sono capaci di ricevere segnali che arrivano sia dalle strutture nervose superiori, sia dalle ghiandole del sistema endocrino (ipofisi e gonadi per esempio), che non sono strutture nervose. Gli ormoni prodotti dall’ipotalamo sono di natura proteica (mentre quelli prodotti dalle gonadi sono dei derivati del colesterolo, e quindi di natura lipidica) ed agiscono sull’ipofisi.

STRUTTURA GHIANDOLARE IPOFISARIA

L’ipofisi, o ghiandola pituitaria, è suddivisa in due porzioni, una anteriore, o adenoipofisi, ed una posteriore, o neuroipofisi. L’adenoipofisi è collegata all’ipotalamo da un sistema di vasi sanguigni nel quale vengono immessi gli ormoni ipotalamici che arrivano così all’ipofisi. Allo stesso modo, sempre attraverso questo sistema, gli ormoni prodotti dall’ipofisi possono giungere all’ipotalamo ed influenzarne la funzione. Gli ormoni ipotalamici determinano, a livello dell’adenoipofisi, la sintesi, l’accumulo, quindi la immissione nel sangue di una serie di prodotti che vengono chiamati tropine in quanto agiscono su altre ghiandole del sistema endocrino che sono dipendenti dall’ipofisi (ovaio, testicolo, tiroide, mammella, corticale del surrene, funzione dell’accrescimento GH). Gli ormoni ipotalamici sono indicati come Relasing Hormones (RH) e cioè sostanze che stimolano la dismissione e l’ingresso nel sangue degli ormoni ipofisari.

ORMONI IPOTALAMICI

I relasing ormone RH sono:

  • GnRH o relasing hormone per le due gonadotropine ipofisarie  LH e FSH, agenti sulle ovaie per l’induzione dell’ovulazione,
  • Tireostimolina ipofisaria TRH agente sulla tiroide,
  • Growing ormone GH, ormone ipofisario della crescita,
  • Ormone CRH per la tropina cortico-surrenale che induce a produrre cortisolo. Allo stesso modo, esistono anche ormoni che inibiscono la secrezione dell’ipofisi qualora ciò risulti necessario.

ORMONI IPOFISARI

Sotto lo stimolo o l’inibizione dell’ipotalamo, l’adenoipofisi produce una serie di ormoni o tropine di natura proteica ed altre sostanze, come per esempio le endorfine, che si trovano anche nel cervello ed hanno una struttura chimica che assomiglia a quella degli oppioidi. Gli ormoni ipofisari sono rappresentati da:

  • Gonadotropina FSH, ormone stimolante il follicolo,
  • Gonadotropina LH, ormone luteinizzante,
  • ICSH, ormone stimolante le cellule interstiziali del testicolo nell’uomo,
  • Prolattina, importante nella preparazione della ghiandola mammaria durante la gravidanza e nella sua funzione durante l’allattamento,
  • TSH, tropina stimolante la tiroide,
  • ACTH, tropina stimolante la corticale del surrene,
  • GH, tropina stimolante l’accrescimento corporeo).

PESATURE IN T1 E IN T2 NEL LINGUAGGIO DEI RADIOLOGI

Nel referto di una Risonanza Magnetica  vengono citate sequenze e pesature. Ovviamente per chi non è dell’ambiente medico risultano termini assolutamente incomprensibili, ma in pratica il concetto che esprimono è relativamente semplice e alla portata di tutti. Durante l’acquisizione delle immagini, vengono eseguite delle sequenze di impulsi che creano una particolare stimolazione dei tessuti, i quali, generano un segnale di ritorno che verrà letto e interpretato dall’apparecchiatura RM. Gli operatori possono impostare differenti tempi ed intensità dei segnali e quindi, a determinati valori, si otterranno delle immagini dette “pesate in T1” oppure “pesate in T2”. La differente pesatura non è altro che un diverso aspetto delle immagini, anche se esse rappresentano sempre nel dettaglio la parte anatomica in studio. Sulle immagini T1 pesate i liquidi assumono un aspetto quasi nero (in gergo tecnico ipointenso) mentre il grasso ha un aspetto praticamente bianco. Sulle immagini pesate T2 i liquidi hanno un aspetto esattamente oposto alle immagini T1. Vi sono poi molte altre piccole differenze dei segnali che il Radiologo è in grado di interpretare in maniera combinata, riconoscendo quindi i differenti tessuti normali dalle aree patologiche.

IL RISCHIO DELLA SUPERBIA

Anatomia cerebrale e chirurgia cerebrale rappresentano per molti aspetti il vertice della medicina. Uno che sappia mettere le proprie mani intelligentemente in un apparato così complesso, concentrato, delicato e basilare, non può che essere uno stretto parente del Creatore. Siamo al top della specialità medica. Per quanto un medico possa essere grande ed umile e ben disposto, il rischio di essere superbi ed arroganti, di guardare la gente comune dall’alto in basso, esiste sempre. Ecco allora spiegata la laconicità e il linguaggio non divulgativo, riservato agli addetti ai lavori, agli esseri superiori e non alla plebe.

AREOLE E CORNO FRONTALE DEL VENTRICOLO

Parlare di areole sul corno frontale del ventricolo può voler dire molte cose. Cose vicino all’innocenza, agli alti e bassi risolvibili col meccanismo evolutivo della remissione spontanea, ma anche cose meno simpatiche. Possono essere segnali di preallarme e possono rappresentare pure dei precursori per malattie serie, per demielizzazioni e sclerosi, o anche per neoformazioni e tumori cerebrali. Chiaro che, vivendo in condizioni di ansia ed inquietudine, in stato penoso di paura continuata per qualcosa di incomprensibile ed inafferrabile, non fa attutire le areole ma le trasforma in gliosi, in cicatrici e in alibi per futuri interventi invasivi. Perché dunque non parlarne in modo chiaro e comprensibile?

NIENTE AL MONDO SUPERA LA NON-CURA DEL SINTOMO, LA CURA DELLA TUMOROSITÀ E NON DEL TUMORE

La mia cura della non cura dà modo a chiunque di attivare le sue risorse interne se ci sono e quando ci sono. Nel malaugurato caso che le batterie vitali fossero davvero esaurite e non ricaricabili, nessuno al mondo potrebbe far niente, per cui vaccini, farmaci, chemio e bisturi diventerebbero niente altro che strumenti di inutile ed improduttiva sofferenza, ossia di accanimento terapeutico.

IL TUMORE NON SI ESTINGUE CON LA RIMOZIONE E CON LA CHEMIO

Ricordiamo che, come scrisse Voltaire, la medicina consiste nell’introdurre droghe che non si conoscono in un corpo che si conosce ancor meno. E ai suoi tempi non esistevano certo potenti cocktail come le odierne chemio. Ricordiamo pure che la malattia esiste solo quanto è necessaria, e che dura solo finché ce n’è bisogno. Ce l’ha insegnato non un qualsiasi micro-chirurgo cerebrale ma uno stragrande Herbert Shelton.

TESINE DA LEGGERE

Valdo Vaccaro

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Scritto da Valdo Vaccaro

Valdo Vaccaro, classe 1943, è ricercatore indipendente, divulgatore e filosofo della salute. Da sempre ha fatto della dieta vegeto-crudista tendenziale, dell’amore per gli animali e la natura un modo di essere e uno stile di vita, in tutta autonomia e libertà. Valdo ha tenuto centinaia di conferenze in giro per l’Italia e nel mondo trattando vari temi tra cui salute, etica, attualità e altro ancora. Al momento, oltre all’attività sul blog, è direttore scientifico e docente della HSU – Health Science University, la prima scuola di Igienismo Naturale Italiana.

DISCLAIMER
Valdo Vaccaro è orgogliosamente NON-medico, ma igienista e libero ricercatore. Valdo Vaccaro non visita, non prescrive e non cura. Le informazioni presenti su questo sito hanno solo scopo informativo, non intendono e non devono sostituire il parere del medico curante.

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Commenti

1 commento

  1. Ignazio Podda

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