FOSFATASI ALCALINA, OMOCISTEINA ED ESAMI DI LABORATORIO

da 24 Nov 2011Salute

LETTERA

PALESI BENEFICI MA ALCUNE DISFUNZIONI CHE PERMANGONO

Caro Valdo, Spero ti ricorderai, nel mese di maggio scorso scrivesti una tesina datata 4/5/11 sul mio caso: “Diabete e trapianto di fegato-pancreas“. Sono trascorsi quattro anni da quando ho eliminato la carne e circa un anno e mezzo da quando ho iniziato ad alimentarmi da vegano tendenzialmente crudista. I benefici sono palesi e non sto ad elencarli. Mi sento infatti bene. Tuttavia, le disfunzioni accumulate nel periodo precedente, credo persistano in buona parte nei loro effetti.

FOSFATASI ALCALINA ALTA E DIGIUNO IN PROGRAMMA

Ultimamente ho fatto delle analisi, compreso il test dell’omocisteina (piuttosto alta, a 14.13), ma ciò che mi preoccupa maggiormente è il valore della Fosfatasi alcalina che dovrebbe stare entro il valore 130, mentre si trova a 259. Per capire di che si tratta forse c’è bisogno di fare altre analisi che abbiano attinenza con tale tema. La domanda è: può aiutare un digiuno di sei giorni ai fini di far scendere tale valore o non servirà a niente? Spero tu possa trovare un po’ di tempo per una risposta e, ringraziandoti per tutto ciò che fai per il prossimo, ti saluto con un abbraccio. Michele

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RISPOSTA

STIAMO ATTENTI A NON CADERE NEL CIRCOLO VIZIOSO DELLO STRESS

Ciao Michele, riconosci di star bene e parli di palesi benefici, numerosi al punto di non stare nemmeno ad elencarli. Ma poi aggiungi che ci sono tuttora disfunzioni irrisolte, relative ai tempi andati. Posso capire che, oltre alle situazioni polari di perfetta salute (stare benissimo) o di malessere grave e generalizzato (stare malissimo), esistano anche le situazioni intermedie (stare così così). Ti invito però ad essere meno vago nella lettura di te stesso. Ho il timore che questo tuo continuo cruccio, e questo tuo volerti testare qua e là, nasconda un po’ il disagio psicologico del malato immaginario che, non fidandosi di se medesimo, va alla ricerca di nuovi scompensi e di problemi reconditi.

EVITIAMO LA PSICOPITTOGRAFIA E I PLACEBI NEGATIVI

Quando uno imbocca questa strada, finisce inevitabilmente per crearsi le patologie che va cercando o altre che non si aspettava nemmeno di incocciare. Il famoso effetto placebo che nella psiche umana ha grande importanza, sia in senso positivo che in quello negativo. Gli specialisti la chiamano psicopittografia.Uno si disegna nella mente qualcosa anche di inesistente, e quella cosa finisce alla lunga per materializzarsi ed apparire.

RELATIVITÀ DEI RESPONSI

Chi ti ha mai detto che le analisi cliniche siano qualcosa di tua competenza? Esse non dovrebbero nemmeno essere discusse e citate. Dovrebbero far parte segreta ed esclusiva del lavoro medico in fase di studio, una specie di appunti e calcoli da “brutta copia”, utili a partorire una opinione finale chiamata responso medico o diagnosi. Chi ti ha mai detto che le analisi cliniche, e che i valori stessi del range, abbiano valore assoluto e predittivo?

VARIABILITÀ DEI RANGE DI RIFERIMENTO

Spesso contengono errori di rilevazione dovuti al paziente che non si è presentato nelle condizioni prescritte, o al rilevatore che era distratto. Non tengono mai conto del fattore orario, climatico, stagionale (mattina e pomeriggio, estate e inverno hanno molta importanza). Non tengono conto della situazione psicofisica del testato, che è variabilissima, mutevole, congiunturale. Non tengono conto del fatto che i valori di riferimento sono molto variabili e niente affatto dogmaticamente fissi, dato che vengono decisi in base a indagini statistiche su soggetti di determinati paesi (soprattutto l’America, dove la gente ha stili di vita e di alimentazione ben diversi rispetto agli altri continenti).

I VALORI EMATICI PRESI SINGOLARMENTE VALGONO POCO PIÙ DI NIENTE

Capire ed interpretare gli esami di laboratorio è compito esclusivo del medico specialista. È raro che i valori dei test ematici dicano qualcosa di significativo e di utile, se considerati singolarmente. Valutare ad esempio una B12 come bassa, quando c’è accanto ad essa una B9 vicariante alta, è un tipico e comune errore degli stessi medici. È fuorviante e pericoloso, sia per i medici che, a maggior ragione per i pazienti, mettersi su questa strada. Se vai su qualsiasi manuale medico, relativo agli esami di laboratorio, si parla di valore predittivo alto o basso di ogni test.

PARAMETRI E ASTERISCHI

Si dà ad esempio un solo asterisco, per un valore predittivo molto basso, due asterischi per un valore medio, e tre asterischi per un valore alto e quindi affidabile. Il valore predittivo di ogni esame dipende ovviamente dai diversi parametri che lo compongono. Più questi parametri sono specifici ed esclusivi e più alto valore predittivo hanno. Ad esempio, la troponina-I cardiaca, che serve nella diagnostica di infarto miocardio, è un parametro molto specifico ed esclusivo, e viene indicato con tre asterischi. Un parametro generico ed aspecifico, come per esempio la VES (velocità di eritrosedimentazione), ha un valore predittivo molto basso, ed è indicata con un solo asterisco.

DEFINIZIONE DI FOSFATASI ALCALINA

Cos’è la fosfatasi alcalina? Trattasi di una sostanza capace di scindere certe particolari strutture chimiche, come i legami fosforo-diestere di alcune molecole presenti nell’organismo (ad esempio gli acidi nucleici, come il ribonucleico Rna e il deossiribonucleico Dna). Si trova in alte concentrazioni nell’osso in crescita e nella bile, oltre che nel fegato e nella placenta. Per differenziare una patologia ossea da una epatica, si ricorre al test GGT (gammaglutamiltranspeptidasi sierica), specifico per il fegato. Esiste una fosfatasi acida, che agisce in ambiente acido (test pancreatico), e una fosfatasi alcalina, che agisce in ambiente alcalino (test epatico).

FOSFATASI ALTA E DIGIUNO

Il range di riferimento della fosfatasi alcalina è 41-133 UI/L. Valori alti della fosfatasi alcalina sierica significano iperparatiroidismo e gravidanza (nella sua parte finale), e potrebbero in taluni casi indicare fratture recenti, osteomalacia, metastasi ossee, rachitismo, miosite ossificante, morbo di Paget osseo, rapido accrescimento, ostruzione del dotto epatico, epatite, carcinoma epatico metastatico. Valori bassi indicano invece ipotiroidismo, ritardo di crescita, deficit di zinco. Il valore predittivo della fosfatasi alcalina è indicato con un solo asterisco, ed è quindi molto basso. La fosfatasi alcalina o ALP (alkaline phosphatasis), rappresenta un esame che di per sé non indica una patologia, per cui non esiste alcun motivo per angustiarsi. Lo dicono gli stessi medici. Lo sbalzo valori va a posto e rientra nei ranghi con facilità, man mano che il soggetto trova il giusto equilibrio generale. Un digiuno può sempre far bene in linea generale, ma non va certamente concepito ed impostato al fine specifico di far abbassare la fosfatasi.

COS’È L’OMOCISTEINA

Per l’omocisteina invece, che hai citato quasi con noncuranza, qualche attenzione in più essa meriterebbe. I medici ne sanno ancora poco, essendo essa stata scoperta solo di recente, negli anni ’90, da Kilmer McCully, professore di epidemiologia e nutrizione presso la Harvard School of Public Health. Il range ufficiale parla di 5-15 micromol o unità molecolari per Litro di sangue, ma assai meglio se si riesce a stare prudentemente tra i valori 7-12. L’omocisteina è un sottoprodotto del dissesto metabolico dell’aminoacido metionina (carni, pesce, uova, formaggi, farina bianca, cibi in scatola, cibi lavorati). L’omocisteina alta è fattore di ipercoagulazione e di rischio cardiaco, per cui richiama, sempre in campo medico, terapie anticoagulanti e fluidificanti di tipo eparinico (eparina di maiale).

GRUPPI METILICI E OMOCISTEINA

I processi di invecchiamento e di sclerosi del corpo derivano dalla perdita, dal consumo, dall’esaurimento progressivo dei nostri gruppi metilici monovalenti CH3 (che rappresentano grossomodo la potenza enzimatica originaria del nostro corpo, altissima alla nascita e man mano in calo con l’età a seconda dei ritmi stressanti e dei cibi innaturali che gli imponiamo, a seconda della frenesia dei nostri prelevamenti-cassa-energetica che effettuiamo dal nostro Bancomat), a causa di stress ossidativo, tossine ambientali, deficenze vitaminiche-enzimatiche-minerali (ossia di fattori definibili come acceleratori di perdita metilica). I gruppi metilici vengono usati per produrre serotonina, melatonina e altri neurotrasmettitori. Essi supportano la mielinazione dei nervi e la ricostruzione dei tessuti nelle giunture. L’omocisteina fa da barometro funzionale della condizione metilica, ovvero della condizione della chimica di trasferimento di gruppo metilico CH3 nel corpo.

BASSA OMOCISTEINA, BUONA METILAZIONE ED ALTA SALUTE

E’ necessario avere dell’omocisteina nel sangue, per il suo ruolo nei cicli vitali metabolici, ma oltre una bassa soglia essa diventa sempre più tossica e va a combinarsi col colesterolo LDL per ossidazione. Pare che il colesterolo LDL non ossidato non causi troppi flagelli, mentre basta una piccola ossidazione omocisteinica per renderlo agente di aterosclerosi. Sulla base di questo, i rischi cardiovascolari crescono in modo esponenziale. Se ad una omocisteina a livello 6.3 viene assegnato un rischio cardiaco relativo di 1 punto, per un livello 10 si parla di 2 punti (rischio raddoppiato), per un livello 15 si va a 4 punti (rischio quadruplicato), per un livello 20 si finisce a 9 punti ( rischio quasi decuplicato). Oltre al rischio cardiaco c’è poi quello dell’Alzheimer e di altre patologie correlate.

COME ABBASSARE L’OMOCISTEINA

Qual’é la migliore strategia per abbassare l’omocisteina? Si parla di tre metodi possibili: 1) TRANSULFURAZIONE, con vitamina B6 e zinco che convertono l’omocisteina nella benefica cistina aminoacida solforosa, che si sintetizza nell’antiossidante glutatione. 2) REMETILAZIONE, con acido folico (B9) e cobalamina (B12). 3) ALIMENTAZIONE, con trimetilciclina (TMG) o betaina (vedi erbette che sono un vegetale quasi-magico, avendo 3 gruppi metilici da donare). Mezzo litro di succo fresco abbassa la pressione in un’ora, e dopo 3 ore la abbassa ancora, e dopo 24 ore la abbassa di nuovo stabilmente, con l’urina che diventa pure rossa (non spaventarsi), e col boro organico ivi contenuto che moltiplica pure gli ormoni sessuali e le energie erotico-riproduttive, particolare noto persino ai romani che giustamente ne esaltavano il valore afrodisiaco.

ASSOLUTA SUPERIORITÀ DELLA STRATEGIA ALIMENTARE VEGANO-CRUDISTA

La strategia alimentare, di cui al punto 3, rimane di gran lunga la più efficace e definitiva. La dieta raccomandata è chiaramente quella basata sul LOW PROTEIN FOOD, o cibo basso-proteico stile Pitagora (vedi studi condotti negli ultimi anni alla Boston University e in altre università americane) e sul cibo vitale (alto e superiore ai 6500 Angstrom sulla scala vibrazionale Simoneton). Frutta succosa e frutta da guscio, verdura cruda, tuberi, e foglie verdi, sempre sul palmo della mano, quando si parla non di sciocchezze ma di salute con la S maiuscola.

Valdo Vaccaro

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Scritto da Valdo Vaccaro

Valdo Vaccaro, classe 1943, è ricercatore indipendente, divulgatore e filosofo della salute. Da sempre ha fatto della dieta vegeto-crudista tendenziale, dell’amore per gli animali e la natura un modo di essere e uno stile di vita, in tutta autonomia e libertà. Valdo ha tenuto centinaia di conferenze in giro per l’Italia e nel mondo trattando vari temi tra cui salute, etica, attualità e altro ancora. Al momento, oltre all’attività sul blog, è direttore scientifico e docente della HSU – Health Science University, la prima scuola di Igienismo Naturale Italiana.

DISCLAIMER
Valdo Vaccaro è orgogliosamente NON-medico, ma igienista e libero ricercatore. Valdo Vaccaro non visita, non prescrive e non cura. Le informazioni presenti su questo sito hanno solo scopo informativo, non intendono e non devono sostituire il parere del medico curante.

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