FRATTURA ORIZZONTALE COMPOSTA DELLA ROTULA

da 1 Dic 2010Patologie muscoloscheletriche e connettivali

LETTERA

Gentilissimo Valdo, La ringrazio innanzitutto per le tesine che mi invia quotidianamente e che mi hanno molto aiutato a diventare vegetariana ortodossa con vantaggi vistosi per la mia salute che, peraltro, era abbastanza buona, essendo io già orientata in tal senso, con qualche piccolo e raro peccatuccio.
Mi sono regalata e ho regalato anche il suo libro Alimentazione Naturale, che uso quotidianamente come fosse un breviario.

Tra l’altro, da circa 35 anni, faccio un digiuno con acqua e poco limone per una settimana ogni anno.
Ora ho 70 anni e una piccola defaillance in termini di pressione massima che, per ragioni emotive, si muove tra 130 e 150.

La minima invece è sempre tranquilla tra 60 e 75, senza eccezioni, mentre il battito cardiaco sta intorno a quota 70.
Mi piacerebbe aiutare la mia pressione con qualche tisana adatta.
Può darmi qualche consiglio?

Ma il motivo più urgente per il quale le scrivo è che qualche giorno fa sono caduta, causa una piastrella sconnessa lungo la strada, producendomi una frattura orizzontale composta della rotula.

Nessun ematoma, nessun danno alle strutture collaterali del ginocchio, non mi si è gonfiata la gamba, nessun dolore oltre il fastidio causato dal tutore che mi è stato applicato in pronto soccorso con raccomandazione di farmi operare. Volevano farmi iniezioni di eparina e mi sono fatta dimettere.

Non prendo farmaci, neppure un’aspirina da almeno 35 anni. Mi sembrerebbe di entrare in un girone infernale nel quale si seguono protocolli inutili o peggio dannosi che la medicina usa per parare i propri interessi. Ho sempre avuto fiducia nella forza risanatrice della natura e vorrei affidarmi ad essa anche questa volta.

Avendo fiducia in lei e senza pretendere assolutamente una assunzione di responsabilità da parte sua (conosco bene le leggi), e volendo evitare un ricovero che credo scompenserebbe tutta la mia vita, potrebbe darmi un parere?
È possibile che la rotula trattata con le dovute precauzioni, possa rinsaldarsi da sola?
Ovviamente è necessaria una risposta lampo.
Mi basta un sì o un no, lascando ai prossimi giorni la spiegazione che ne consegue, e che lei fa sempre seguire a qualunque quesito con dovizia di particolari.

Dimenticavo. Sono a dieta basata su frutta e verdura prevalentemente cruda per alleggerire ogni funzione corporea in vantaggio del risanamento dell’osso.
Inoltre, per fortuna, ero appena uscita dal mio digiuno annuale e pertanto mi trovo nelle migliori condizioni possibili per affrontare questa nuova esperienza di risanamento spontaneo.
La ringrazio infinitamente.
Rita

*****

RISPOSTA

Ciao Rita, un messaggio di alta educazione igienistica il tuo.

Per la rotula, si parla in genere che più maturi siamo con gli anni e meno attive sono le ossa a produrre matrice ossea (osteite), e questo può essere vero nelle persone che si sono maltrattate diventando praticamente dei ruderi.
Non è assolutamente il tuo caso, visto che sei vispa e combattiva come una diciottenne.
È giusto pertanto fare un solido tentativo per risolvere il tutto spontaneamente.
Non esistono differenze particolari tra osso e osso, nel senso che tutti sono soggetti a riplasmazione e rimodellamento.

CATAPLASMA DI FANGO

Evitare che la rotula sia stretta troppo, ed evitare dunque l’applicazione del gesso.
L’importante è che l’osso e le cartilagini interessate siano ricomposti correttamente e magari steccati, come mi pare che sia già successo grazie al tutore che ti hanno applicato in pronto soccorso.
Praticare tutte le attenzioni possibili e fare applicazioni di cataplasma di fango, da rinnovarsi ogni 3 ore giorno e notte (senza però dover per questo interrompere il sonno).
Muovere sempre le dita dei piedi e delle mani per mantenere attiva la circolazione.

Il fango ha un sorprendente potere disinfiammante. Si può comprare in farmacia, oppure si prepara prendendo in un secchio della comune terra di campo, setacciata o liberata dai sassolini e mescolata poi a dell’acqua. Dopo l’uso si può depositare in giardino o in terrazza al’aria e al sole, per essere riutilizzata più avanti. Anche le foglie di cavolo, in più strati sovrapposti, tenuti assieme da una fasciatura, hanno potere disinfiammante.
Pertanto, cara Rita, la mia risposta è senz’altro positiva, soprattutto per una donna intelligente e attiva quale tu sei.

NON ESISTONO CONTROINDICAZIONI AL GUARIRE SENZA FARMACI

Fai benissimo ad evitare ogni farmaco ed ogni eparina.
Il crudismo e l’igienismo naturale, in queste fasi delicate, ti sono di particolare aiuto.
La guarigione di una parte offesa risente intensamente dello stato di salute generale che uno riesce a mantenere anche in queste circostanze avverse.
Serve fiducia, respiro lungo, corretto atteggiamento psicologico e spirituale.

IL CASO DI HERMOSINA GASPARDO, RACCONTATO DA MANUEL LEZAETA

Ti racconto il caso di Hermosina Gaspardo, anni 50, da Santiago del Cile, come raccontato da Manuel Lezaeta.
Avendo essa subito lo slogamento della caviglia, con frattura del perone alla gamba destra, volle mettere in pratica i miei insegnamenti.

Ricorse a un mio collega che praticò la fasciatura, fermando per bene la gamba ed il piede con delle tavolette dopo aver ricomposto le ossa, aggiungendo immediatamente il cataplasma di fango.
L’applicazione venne rinnovata giorno e notte ogni 3 ore.

Hermosina osservò la dieta a base di frutta e di verdure crude, respirò aria pura di giorno e di notte, e tutti i giorni evacuò il suo intestino.
Dopo 8 giorni poteva muovere liberamente l’arto senza accusare il minimo disturbo e, 20 giorni dopo, camminava normalmente senza nessun sostegno.

CONSIGLI ALIMENTARI

Per la pressione ricordati di coricarti preferibilmente sul lato sinistro mentre dormi, stratagemma che da solo aiuta ad abbassare la pressione.
Abbondare con succhi di limone e consumare in abbondanza mele e pere, mirtilli e ribes.
Biancospino e tiglio per le tisane. Salvia e timo per gli infusi.
La salvia puoi anche mangiartela fresca, un paio di foglie al giorno.

Nell’alimentazione abbondare con carciofi e finocchi, cardi e fagiolini, insalate e prezzemolo, sedani e porri, erbe aromatiche, mais, pop-corn, avena, semini pestellati, avocado, germogli, castagne, banane, patate normali e patate dolci, riso nero integrale e legumi.
Niente sale ovviamente.
Non esagerare con aglio e cipolla che hanno effetti positivi ma troppo concentrati, stile quasi-farmacologico.
Rileggiti poi le tesine:

Non mi resta che inviarti un abbraccio di incoraggiamento.
Tienimi informato sugli sviluppi. Ti risponderò da qualche paese asiatico.

Valdo Vaccaro

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Scritto da Valdo Vaccaro

Valdo Vaccaro, classe 1943, è ricercatore indipendente, divulgatore e filosofo della salute. Da sempre ha fatto della dieta vegeto-crudista tendenziale, dell’amore per gli animali e la natura un modo di essere e uno stile di vita, in tutta autonomia e libertà. Valdo ha tenuto centinaia di conferenze in giro per l’Italia e nel mondo trattando vari temi tra cui salute, etica, attualità e altro ancora. Al momento, oltre all’attività sul blog, è direttore scientifico e docente della HSU – Health Science University, la prima scuola di Igienismo Naturale Italiana.

DISCLAIMER
Valdo Vaccaro è orgogliosamente NON-medico, ma igienista e libero ricercatore. Valdo Vaccaro non visita, non prescrive e non cura. Le informazioni presenti su questo sito hanno solo scopo informativo, non intendono e non devono sostituire il parere del medico curante.

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