IPERPLASIA PROSTATICA, COLECISTI E STRESS OSSIDATIVO

da 24 Gen 2013Iperplasia prostatica

LETTERA

ADOZIONE DIETA GERSON CON QUALCHE TRASGRESSIONE

Salve Dottore, Mi chiamo Giovanni ed ho 43 anni. Ho scoperto per caso il suo nome e la sua attività in materia alimentare. Le premetto che da almeno 6 mesi ho cambiato il mio menu, dopo aver scoperto la terapia alimentare Gerson. Faccio dei pasti liberi e trasgressivi solo quando sono invitato a casa di qualcuno. Poi però mi purifico praticando i famosi clisteri di caffè.

IPERPLASIA PROSTATICA E TERAPIA DI BELLA CON OCTEOTRIDE

Fatta questa premessa le espongo il mio problema. In seguito a biopsia, ho scoperto di avere un’iperplasia prostatica denominata ASAP. Tale biopsia a conclusione di una trafila di esami, dopo una scoperta di valori alterati del PSA, oscillanti tra il 4 e il 5, con una ratio molto bassa iniziale 0,04 e 0,08. Alla fine l’urologo mi disse che in questi casi bisogna solo vigilare, e magari ripetere ogni anno una biopsia. Mi sono sottratto a tutto questo rivolgendomi alla medicina alternativa. Il dr Di Bella è stato l’unico che, invece di consigliarmi di vigilare, mi ha suggerito di seguire la sua terapia, in forma blanda, per cercare di far regredire l’iperplasia.

REGRESSIONE VALORI PSA E AUMENTO FARMACO, CON CALCOLI PROVOCATI ALLA COLECISTI

Sono due anni che seguo questa terapia e i valori sono leggermente migliorati. Siccome però all’ultimo controllo di 5 mesi fa c’è stata una leggera regressione dei valori, il dr Di Bella mi ha aumentato la dose di Octeotride. Questo ha però causato un nuovo problema, visto che la Octreotide, iniettata sottocute, rallenta le contrazioni della colecisti. Nell’ultima ecografia internistica del 18/1/13 mi hanno infatti riscontrato numerosi micro-calcoli alla colecisti, mentre nella precedente ecografia non c’era nulla.

CURA DEURSIL PER LA COLECISTI

Il mio problema ora è questo. Lo specialista di turno mi ha consigliato un tentativo assumendo Deursil per 3 mesi e poi fare un controllo. Il mio medico di base, pure lui gastroenterologo, dice che è rischioso assumere il Deursil.

NON MI VA NE’ L’ITTERO DA DEURSIL NE’ L’ASPORTAZIONE DELLA COLECISTI TRA QUALCHE ANNO

Cosa posso fare? Chi ascoltare? Non voglio assolutamente operarmi d’urgenza in seguito ad ittero causato da Deursil, né mi va di togliere la colecisti fra qualche anno, quando avrò dolori insopportabili. Esiste un modo naturale cheti aiuti ad espellere questi microcalcoli? Esiste realmente il rischio di ostruzione causato dal Deursil? Scusandomi per il disturbo, la ringrazio in anticipo. Distinti saluti. Giovanni, da Trapani

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RISPOSTA

TI SPIEGO UN PO’ CHI SIAMO

Ciao Giovanni, chiariamo subito alcune cose. Hai scoperto a caso il mio blog e ne sai certamente poco. Non siamo una confraternita e nemmeno una setta. Trattiamo il più serenamente e liberamente possibile problemi di alimentazione e di comportamento in funzione di un migliore stato di benessere. Diamo pareri e consigli su richiesta, ma non prescrizioni e non prodotti. Non siamo medici ma filosofi della salute con netto taglio igienista, pitagorico ed ippocratico. Sia per te che per i tanti neofiti che mi stanno scrivendo assemblo un articolo basilare che serva a capire meglio come affrontare al meglio i problemi, anziché delegare il tutto a un povero diavolo chiamato medico, illudendosi che faccia un impossibile miracolo mediante forbici, bisturi, pasticche ed iniezioni.

TESINE DA LEGGERE

GERSON GODE DELLA NOSTRA BUONA CONSIDERAZIONE

Consideriamo Gerson un importante oncologo e un coraggioso ed irriducibile sperimentatore, capace di andare oltre i limiti. Non si dava mai per vinto. Per dimostrare la capacità reattiva e recuperativa del corpo umano, andava a scegliere i suoi pazienti nei reparti terminali dei nosocomi, e li riportava a galla non mediante le brodaglie ospedaliere e le bistecche al sangue con cui erano stati trattati e maltrattati, ma con dieta totalmente fruttariana, o a volte qualche verdura cruda e tanta frutta. Non era un igienista naturale, né un vegano doc. Scoprì il valore della frutta in corso d’opera, sperimentando su se stesso e guarendo le sue terribili emicranie grazie alla dieta fruttariana.

NON SIAMO ARMONIZZATI COL TUO UROLOGO, MA NEMMENO CON IL METODO DI BELLA

L’igienismo naturale, che abbiamo scelto non certo per appartenenza associativa, militanza e obbligo, ma per libera e razionale convinzione ideologica, non prevede interventi strani e azioni invasive, come quella del clistere al caffè, che non è affatto purificazione o chelazione, ma semmai disgregazione di veleno attraverso altro veleno, con risultati apparentemente positivi e sicuri effetti collaterali. Prendiamo da Gerson quanto di buono c’è e festa in duomo. Rispettiamo il dr Di Bella e le sue cure, ma non siamo per niente in armonia con esse. L’igiene naturale non è basilarmente filosofia comportamentale che esclude e boccia ogni terapia rivolta al sintomo, sia esso sintomo un febbre, una influenza, una cosiddetta infezione batterica, sia esso un intasamento detritico-cellulare chiamato erroneamente virale, sia essa una infiammazione e dunque qualsiasi patologia terminante per “ite”, sia esso adiposità e sovrappeso, sia esso diabete, dialisi o tumore.

I SINTOMI SONO SEGNALI POSITIVI E BENETTIE DA RISPETTARE E NON DA STRONCARE

Le manifestazioni patologiche che sperimentiamo e proviamo con dolori, surriscaldamenti, gonfiori, noduli, indurimenti, mancamenti, eruzioni, formicolii, persino paralisi, depressioni, disturbi neurologici e mentali, sono segnali d’allarme più o meno gravi, più o meno pesanti, più o meno cronici, di situazioni a monte che rappresentano invece gli autentici fattori causali alla base di tali fenomeni, i precursori dei fenomeni stessi. I segnali vengono chiamati da noi non malattie ma benettie, ossia spie rosse sul cruscotto o segnali d’allarme, oltre che autentici processi espulsivi delle tossine accumulate. Fatti rimediali e ricostruttivi. Fatti autoguaritivi diretti ed orchestrati da un sistema immunitario e da una potenza-volontà auto-equilibrante del sistema, racchiusa nella virtuale capsula corpo-mente-spirito.

VIETATO METTERE BASTONI FRA LE RUOTE AI PROCESSI DI RIEQUILIBRIO NATURALE

Escludendo i casi di urgenza e di emergenza, le malattie da traumi ed incidenti, ed escludendo i casi-limite di malattie rare ed intrattabili, o di malattie degenerative finali, tutte le altre malattie sono viste come percorsi di recupero, come ciambelle di salvataggio che la nostra stessa natura ci offre. Siccome un processo rimediale non va curato, ma solo capito e facilitato, giudichiamo ogni intervento sul sintomo come grave incongruenza, come dannosa interferenza, come bastoni tra le ruote al processo rimediale in corso. Detto in una parola la chiamiamo curo-mania. Doppiamente dannosa in quanto A) Toglie un allarme che doveva essere mantenuto fino a quando l’anomalia precursori e causale non fosse stata risolta, e B) Lascia ogni causa di malattia inalterata e indiscussa al suo posto, e quindi pronta a colpirci di nuovo alla prima occasione.

UN DISCORSO DI AGENTI PRECURSORI E DI EFFETTI CONSEGUENTI

Qual’è il precursore del cancro o della metastasi cancerogena? Il tumore. Qual’è il precursore del tumore? La cicatrizzazione e l’indurimento e il nodulo. Qual’è il precursore dell’indurimento? L’ulcerazione e la corrosione. Qual’è il precursore della ulcerazione? L’infiammazione. Qual’è il precursore dell’infiammazione? L’irritazione e l’acidificazione. Qual’è il precursore dell’acidificazione? l’assunzione di proteine animali e l’accumulazione di veleni e di acidi urici dai cibi-spazzatura. Qual’è il precursore dell’acidificazione? L’indebolimento e la pigrizia linfatica, ovvero le digestioni lunghe e difficili, le leucocitosi che viscosizzano ed addensano il sangue al posto di fluidificarlo come richiesto dal nostro intricato sistema vascolare dotato di venute, arteriose e capillari lunghi 100000 km, come 7 volte il percorso tra Milano e Pekino.

IL PRECURSORE DEL MALESSERE QUOTIDIANO E’ L’IGNORANZA

Potremmo anche aggiungere due altre domande chiave. Qual’è il precursore dei radicali liberi? Lo stress ossidativo. Qual’è il precursore dello stress ossidativo? L’alimentazione morta, devitalizzata, priva di enzimi e di acqua biologica, priva di contenuto mineralvitaminico e di onde vibrazionali. Qual’è alla fin fine il precursore della malattia? L’ignoranza e la stupidità, l’inaccortezza e la superficialità della scelta sbagliata.

NON SIAMO IN ARMONIA CON LE CURE, POCO IMPORTA IL NOME DI CHI LE ATTUA

Giudichiamo tutti questi interventi come inutili e dannosi, poco importa se a compierli è l’urologo della mutua, col suo dannatissimo Deursil o lo specialista della migliore clinica cittadina. Poco importa se a compierlo è il luminare o il Nobel della chirurgia, o gli ormai celebri Tullio Simoncini (il cancro è un fungo da contrastare col bicarbonato) e Luigi Di Bella ( col suo MDB includente una sfilza di sostanze includenti emivita della somatostatina, retinoidi, acido ascorbico, bromocriptina, caberolina, vitamina-D, ciclofosfamide, idrossiurea, melatonina, ma anche altre sostanze come la octeotride, inibitorie della somatostatina, del GH, del glucagone e dell’insulina). Più alto il numero di cose a cui si ricorre è più ci allontaniamo, anche perché si parla sempre di cose sintetiche, morte, concentrate e pensabili, pertanto morte e prive della loro acqua biologica, mentre il corpo implora quello. “Implora acqua!”, urla inascoltato dalla sua tomba il grande Batmanjelidi.

CI VUOLE QUALCOSA DI MEGLIO E QUALCOSA DI PIU’ SE VOLETE DAVVERO GUARIRE

Hai mai pensato invece tu, e i tanti come te, pronti a prendere qualsiasi porcheria che vada a modificare e a squinternare i propri equilibri interni, di fare un discorso globale, e di guardare il tutto col criterio dei radicali liberi e dello stress ossidativo? Non è affatto cosa campata in aria. Si parla di molecole, di specie chimiche chimicamente instabili e lesive di importanti componenti biologiche del nostro organismo (membrana cellulare, nucleo, mitocondri, Dna). Radicali liberi introdotti con diete balorde, aria scarsa ed inquinata, cibi spazzatura, stili di vita sballati, carenza d’acqua biologica e di acqua verde clorofillata. Quando la loro produzione supera le nostra capacità eliminative e i nostri livelli di tolleranza ai veleni, ci troviamo impregnati e in stato di stress biochimico ed ossidativo, situazione adatta a favorire l’insorgenza e lo sviluppo di numerose patologie dell’adulto e del bambino.

IL POTENZIALE RIDUTTIVO-OSSIDATIVO REDOX

Il termine Redox deriva dalla contrazione delle parole inglesi Reduction e Oxydation. In chimica, il potenziale Redox è un parametro elettrochimico che misura l’equilibrio delle sostanze ossidanti e riducenti dell’acqua. Il Redox si misura in mV o millivolts su una scala compresa tra -999 e +999, e consente di misurare il potenziale ossidante o riducente. Le ossidazioni sono influenzate dall’Ossigeno O2, elemento ossidante. Le riduzioni sono influenzate dall’Idrogeno H elemento riducente. Il potenziale Redox positivo (ossidante) favorisce ad esempio la trasformazione dei componenti azotati o dell’ammoniaca NH3 prima in nitriti No2 e poi in nitrati NO3. Il potenziale Redox negativo riducente (metabolismo animale) favorisce il pericoloso processo inverso della riduzione (dai nitrati all’ammoniaca). In concreto, alte sostanze ossidanti uguale alto potenziale Redox, con condizioni ideali di vita animale (+200 mV, vicini ai +230mv dell’acqua marina temperata-estiva, più pH alcalino e temperatura gradevole). Al contrario, alte sostanze riducenti uguale basso potenziale Redox (-200 mV) e condizioni ideali per la vita vegetale.

IL MICIDIALE FENOMENO DELLO STRESS OSSIDATIVO

Lo stress ossidativo è una condizione psicofisica causata dalla rottura dell’equilibrio fisiologico tra anabolismo (produzione) e catabolismo (eliminazione). Tutte le forme di vita mantengono un ambiente equilibrato, riducente e funzionante, entro le proprie cellule. L’ambiente cellulare Redox è preservato da enzimi che mantengono lo stato ridotto attraverso un costante input di energia metabolica. I radicali liberi sono prodotti di scarto che si formano all’interno delle cellule quando l’ossigeno viene metabolizzato. La produzione di energia che avviene nei mitocondri è un processo di ossidazione. Radicali liberi sta per molecole instabili in quanto possiedono un solo elettrone e non due nella loro orbita esterna (es. Anione superossido O2-, Ossigeno singoletto O2+, Idrossile OH-, Diossido di azoto NO2+, Idogeno H-, Ossigeno O+).

TUTTE LE STRADE RIPORTANO A PITAGORA E ALLA DIETA BASSO-PROTEICA

I radicali liberi non rappresentano una nuova eresia attuata per creare nuove tensioni, nuove paure e nuovi metodi terapeutici. E’ solo un modo aggiuntivo per inquadrare la realtà e i le anomalie psicofisiche che accadono dentro e intorno a noi. Un osservare le cose usando un nuovo tipo di lente. Nessuna concorrenza e nessuna contraddizione con la teoria igienistica della tossiemia. Tant’è che tutte le strade portano a Roma, o meglio ancora tutte le strade riportano a Pitagora ed anche ad Ippocrate. Per qualche verso, la faccenda dei radicali liberi fa pensare alla teoria dello squilibrio e del trauma emotivo, o meglio alla NMG o Nuova Medicna Germanica del dr Ryke Geerd Hamer. Una lente di osservazione. Un angolo visuale diverso. Alla fine però, prevalgono sempre in modo clamoroso fattori come l’equilibrio e l’armonia. Sia l’emozione che lo stress ossidativo vengono tenuti sotto controllo e superati in scioltezza da un corpo ordinato ed armonizzato. Prevalgono e mandano del tutto fuori giri chi non sa sviluppare delle adeguate barriere protettive.

NECESSITA’ DI UN BUON EQUILIBRIO TRA RADICALI E ANTIOSSIDANTI

Questa caratteristica instabile dei radicali liberi, li porta a ricercare un nuovo equilibrio. Li porta a catturare l’elettrone delle altre molecole con le quali vengono a contatto. Molecole che a loro volta cercano un nuovo elettrone in una reazione domino, o in un processo di instabilità a catena. Questa serie di reazioni può durare pochi secondi con flash e micro-esplosioni, o anche alcune ore. In assenza di barriere protettive antiossidanti i radicali diventano micidiali per il Dna, i lipidi e le proteine, causando cellulari di grave entità, compromettendo la funzionalità di cellule e tessuti. Venendo meno l’equilibrio tra radicali ed antiossidanti, si innesca una condizione di stress ossidativo corresponsabile di patologie croniche (arteriosclerosi, ischemie, diabete, cancro, Parkinson, Alzheimer, autismo). La catena può essere ridimensionata o arrestata solo dalla presenza di agenti antiossidanti, ossia glutatione, superossido-dismutasi e catalasi.

SPECIE RADICALICHE DELL’OSSIGENO E DELL’AZOTO

Il radicale idrossile e l’ossigeno singoletto sono le forme più reattive tra i radicali in quanto ossidano rapidamente tutte le molecole biologiche che incontrano, specie grassi o insaturi, proteine, acidi nucleici, provocando gravi danni cellulari. I radicali liberi vengono suddivisi in ROS (reactive oxygen species, comprendenti le specie dell’ossigeno, radicaliche come anione superossido, radicale ossidrile, radicali idroperossilici, e non radicaliche come perossido di idrogeno e ossigeno singoletto), e RNS (reactive nitrogen species, che comprendono le specie radicaliche dell’azoto (il radicale ossido nitrico NO e il perossinitrito).

PREZIOSI INTERVENTI ENZIMATICI

Durante il metabolismo cellulare, per azione degli enzimi citoplasmatici o mitocondriali, come l’enzima superossido dismutasi (SOD, zinco-dipendente), i radicali prodotti vengono trasformati in perossido di idrogeno (acqua ossigenata H2O2, tossico dannoso per le strutture cellulari. Ma grazie all’enzima catalasi CAT e al glutatione perossidasi (GSAPx, selenio-dipendente), viene ridotta in innocenti ossigeno ed acqua, che possono essere escreti dal corpo attraverso l’urina, il sudore e la respirazione. Gli ulteriori radicali residui possono essere resi inattivi grazie all’azione degli antiossidanti che, interagendo con l’elettrone mancante, permettono ai sistemi enzimatici delle cellule di neutralizzarli.

SORGENTI AGGIUNTIVE DI RADICALI LIBERI

Oltre alle reazioni biochimiche tipiche di ossidazione cellulare, altre condizioni endogene ed esogene, contribuiscono alla formazione dei radicali liberi, e sono 1) Disfunzioni e stati patologici (malattie cardiovascolari, artrite reumatoide, stati infiammatori, traumi nervosi), 2) Ischemia tessuti e riduzione apporto sangue), 3) Diete proteiche e diete grasse, 3) Integrazioni di ferro (e liberazione di ossidrile, forte attivatore di radicali), 4) Gas inquinanti e aria chiusa e viziata delle aule scolastiche chiuse o delle discoteche fumose (monossido di carbonio), 5) Fumo sigaretta, 6) Alcolici, 7) Radiazioni ionizzanti e lampade, 8) Farmaci, 9) Attività fisica troppo intensa, 10) Accumulo acido lattico da muscoli affaticati. La lisi delle membrane cellulari da parte dei radicali liberi (perossidi) è una delle maggiori cause dei dolori muscolari. L’atleta allenato fronteggia comunque i radicali assai meglio dell’atleta sedentario o del campione della domenica.

LA SALVEZZA ARRIVA SEMPRE DALLA FRUTTA E DALLA VERDURA CRUDA

Gli agenti a contrasto, ovvero gli agenti antiossidanti sono di basilare importanza in quanto forniscono ai radicali liberi l’elettrone mancante. Chi sono dunque i nemici dei radicali liberi? A) Polifenoli e bioflavonoidi (antinfiammatori, antiallergici, antivirali e cardioprotettori, abbondanti in tutta la frutta colorata, nella frutta di bosco), B) La vitamina-C naturale (agrumi, kiwi, tutte le crudità, i frutti di bosco, le banane, e livelli vicini allo zero chiaramente nelle carni e nelle proteine animali), C) Vitamina-E naturale (olive, noci, nocciole, piselli, lupini, fagiolini), D) Betacaroteni o pro-vitamina A o reticolo (carote, broccoli, spinaci, finocchi, bietole, radicchio, cavolo, piselli, pomodori, zucca, lattuga, banane, albicocche, pesche, arance, manghi), E) Selenio (funghi, noci, aglio, frutta, verdure crude), F) Rame (noci, cereali, legumi), G) Zinco (frutta da guscio, frutta in genere, verdure crude), H) Coenzima Q10 (cereali, noci, vegetali crudi).

PER QUANTO CERCHI DI SOPPORTARE ANCHE IL NEMICO, BARRY SEARS MI E’ DAVVERO INDIGESTO

Uno dei più grandi diseducatoti viventi sul pianeta (gli auguro lunga vita, ma anche di cambiar mestiere) è Barry Sears, superbravo a guidare i suo yacht da Miami alle Bahamas, ma non altrettanto brillante come apportatore di chiarezza e di salute. Con la sua cervellotica dieta a zona, con le sue elucubrazioni mentali sugli eicosanoidi, con le sue rozze e fumose convinzioni sul tetto proteico (inteso a 200 grammi/giorno abbondanti, 10 volte il vero limite consentito), con le sue prediche sulla necessità di accoppiare a ogni frutto e ad ogni verdura almeno un hamburger, un pezzo di formaggio e mortadella, o comunque un pesce o un uovo o una bistecca, ha letteralmente corrotto e sviato milioni di persone. Gli fanno ottima compagnia ovviamente Peter D’Adamo coi Gruppi Sanguigni e Pierre Dukan, visto che Robert Atkins (low-carb), Michel Montignac (indici glicemici), David Servan-Schreiber (Omega-3 da pesce) e Carlo Cannella (Mediterranea carneo-lattea), se ne sono andati prima del tempo.

SE NON PUZZA DI MORTO IL PIATTO NON VALE

Con questa gente devi mettere trippe e budella non solo nelle brodaglie, nelle piadine, nelle minestre, nei ragù e sulle pizze, ma persino nelle fette di anguria e nei succhi d’arancia. Se non sentono il puzzo di morte e la fragranza di cadavere in decomposizione, non riescono ad affrontare alcun cibo. L’americano medio interra all’interno dei propri intestini qualcosa come 21000 animali nel corso della vita. Ogni eruttazione un fetore cimiteriale. Ogni regurgito una zaffata mortale. Ogni boccone un calcolo alla colecisti. Ogni bicchiere un liquido catturato che non trova più modo di uscire.

MIRTILLO, DELIZIOSO STRUMENTO DI SALUTE E DI VITALITA’

Questa genia non ha fatto altro che promuovere cibo immangiabile ed indigeribile di natura macellatoria, accoppiato inevitabilmente a stampelle chimiche e a pasticche sintetiche. Ricordo ancora una volta che le integrazioni mineralvitaminiche non sono equiparabili agli apporti naturali di succo biologico vivo. La vitamina-C sintetica produce diarrea, diuresi, alterazioni all’equilibrio minerale del corpo, calcoli biliari e renali. Il pomodoro è ricco di licopene. L’uva invece, soprattutto quella nera, contiene resveratrolo, protettore cellulare. Anguria, pompelmo e pomodoro, contengono in abbondanza il favoloso licopene, formidabile contrastatore di radicali. Il mirtillo poi, ricco di antocianine, è il principe degli antiossidanti, oltre che il miglior protettore dei capillari e delle membrane cellulari, vero strumento di salute e di lunga vita. Ma a questi sono soltanto piccoli esempi della generosità e della magnificenza di Madre Natura.

Valdo Vaccaro

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Scritto da Valdo Vaccaro

Valdo Vaccaro, classe 1943, è ricercatore indipendente, divulgatore e filosofo della salute. Da sempre ha fatto della dieta vegeto-crudista tendenziale, dell’amore per gli animali e la natura un modo di essere e uno stile di vita, in tutta autonomia e libertà. Valdo ha tenuto centinaia di conferenze in giro per l’Italia e nel mondo trattando vari temi tra cui salute, etica, attualità e altro ancora. Al momento, oltre all’attività sul blog, è direttore scientifico e docente della HSU – Health Science University, la prima scuola di Igienismo Naturale Italiana.

DISCLAIMER
Valdo Vaccaro è orgogliosamente NON-medico, ma igienista e libero ricercatore. Valdo Vaccaro non visita, non prescrive e non cura. Le informazioni presenti su questo sito hanno solo scopo informativo, non intendono e non devono sostituire il parere del medico curante.

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Commenti

3 Commenti

  1. Giada

    Grazie, bellissimo e chiaro riassunto!

    Rispondi
  2. Ignazio Podda

    Che spettacolo questa tesina!! Che gusto leggerti Valdone……

    Rispondi
  3. santo alongi

    Grazie Valdo ci vediamo a Taormina il 6 aprile.
    Non vedo di stringerti la mano.

    Rispondi

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