IPOTIROIDISMO, HASHIMOTO E SCELTE NUTRIZIONALI

da 26 Mag 2011Diete, Disturbi della tiroide

LETTERA

Mi scusi la provocazione. Leggo le sue tesine da svariati mesi e l’impressione che ne ho ricavato è che lei pubblichi principalmente lettere di tipo positivo. Lettere cioè che vantano risultati eclatanti anche dopo un solo mese di cambio alimentare.

Purtroppo io non sono tra queste persone privilegiate. Non sto affatto così bene. L’ho incontrata grazie a un’amica nello scorso autunno. Ed è stato il più bel regalo che potessi avere. Ho quindi letto il suo libro Alimentazione Naturale, indi Lezaeta ed Ehret. E, col primo dell’anno, via libera al nuovo modo di alimentarmi.

Premetto che da trent’anni sono alla ricerca della giusta via, provando le varie diete. La dissociata, la senza carne ma coi latticini, la senza latticini ma con carne, la senza latticini ma con pesce, la dieta Kousmine, la macrobiotica, e altre ancora, sempre restando con un pugno di mosche in mano. E così mi ritrovo, sessant’anni suonati, a ricominciare daccapo.

Come tutti ho il mio doloroso vissuto che non sto a raccontarle. Mi permetto qualche domanda. La prima riguarda la mia situazione ormonale. Ho lasciato progressivamente l’Amsa 125 (farmaco a contrasto della tiroidite di Hashimoto), ma ora mi ritrovo la zona della tiroide molto dolente. È una patologia grave? Secondo il medico sono a rischio di tutto, ma cos’è questo tutto?

La seconda è relativa alla mia professione. Lavoro con malati psichiatrici ai quali vengono somministrate manciate di medicamenti di ogni tipo. Pare che per ogni piccolo malessere esista il rimedio giusto. Ormai sono così assuefatti che per queste mie creature io posso fare ben poco.

L’alimentazione può curare, lenire o evitare il manifestarsi della depressione, della schizofrenia, della bipolare, delle varie demenze comprese quelle senili e altro?

Grazie per le sue stupende tesine che rallegrano le mie mattine. Le auguro un buon soggiorno in terra asiatica e spero che torni presto fra noi. Justa


RISPOSTA

Ciao Justa, il titolo della tua mail “Risponde solo a chi dà risultati positivi?” è un po’ provocatorio, ma la tua mail non è affatto tale. Cerco di rispondere a tutti, almeno fino a quando ce la faccio. Per la pubblicazione sul blog, trovo giusto inserire le testimonianze di guarigioni importanti che mi vengono segnalate.

Viviamo circondati da una realtà tutto sommato ostile e scettica, e tali prove servono anche a creare referenza. Non è colpa mia poi se le segnalazioni positive sono numerose. Non ho difficoltà a pubblicare anche i casi meno fortunati, a condizione che siano concisi e chiari.

Spesso chi ha problemi irrisolti continua a fare domande su domande e non è facile sintetizzare scambi di quel tipo in una tesina compatta e chiara, comprensibile e utile al pubblico.

TIROIDITE DI HASHIMOTO E CORREZIONE FARMACOLOGICA

Veniamo al tuo problema specifico, che è la tiroidite cosiddetta di Hashimoto, una forma di rallentamento generale delle funzioni metaboliche per insufficiente azione degli ormoni tiroidei.

Correggere questo tipo di squilibri ormonali mediante farmaci, senza nemmeno in conforto di sapere il perché reale della disfunzione, non è di sicuro la via giusta, visto che la generica etichetta “malattia autoimmune” è buona per tutte le salse e sta praticamente per malattia di origini sconosciute.

Le ghiandole a secrezione interna sono legate poi una all’altra. Molto più sensato inseguire l’equilibrio generale del corpo con una politica di scelte virtuose in fatto di cibi e di stili di vita.

SEI MESI E ZERO RISULTATI

Mi dici che da gennaio sei partita con lo schema vegano-crudista, e che dopo 6 mesi non ti pare di aver trovato miglioramenti. Intanto sono passati sei mesi e sei ancora viva e vegeta, oltre che dinamica. Intanto quel “può succedere di tutto” sparato dal tuo medico, non si è avverato. Tutto può succedere a tutti in qualsiasi momento. A me, a te e a lui.

Perché spaventare la gente in quel modo? Perché quello fa parte del loro metodo. Spaventare per curare. Spaventare per far prendere il farmaco sempre e dovunque.

Tieni presente che i miglioramenti in natura avvengono in modo graduale e commisurato al grado di avvelenamento interno, e sono spesso accompagnati dalle crisi di eliminazione, dalle graduali chelazioni naturali che la dieta alleggerita attua nei confronti delle tossine interne.

ALCUNI SUGGERIMENTI SPECIFICI

Permettimi di suggerirti qualche piccolo rimedio ai tuoi problemi di tiroide. Prenditi pure le alghe marine ma senza esagerare nelle quantità. Cibi ammessi sono le banane, le patate, le bietole, le cicorie, il prezzemolo, il sedano, il semolino, il kamut, le mandorle, le noci, i pinoli, il saraceno, il mais, il pop-corn.

Andar piano, più per prudenza che per altro con le patate dolci, con le crucifere (cavoli, cavolfiori, ecc) visto che il contenuto in zolfo sarebbe dannoso per la tiroide, ma il crescione di acqua ti farebbe a mio avviso bene, per il suo alto contenuto di minerali incluso il silicio.

Vietate le uova, i formaggi e tutte le carni, ma questo vale non solo per le sofferenti di ipotiroidismo hashimotico, ma anche per tutti gli umani dotati di acume etico e tattico.

NON ESISTONO CIBI MAGICI MA SOLO CIBI COMPATIBILI

Mi chiedi poi se l’alimentazione può fare il miracolo di guarire oppure no. La risposta è chiara. Non esistono metodi magici, sostanze magiche, chelanti magici, diete magiche, persone magiche. Men che meno esistono farmaci magici ed integratori magici. E pertanto non esistono nemmeno cibi magici.

Esistono però cibi vivi e cibi morti, cibi compatibili col nostro disegno biochimico corporale e cibi astrusi e non compatibili, cibi enzimizzati-vitaminizzati-mineralizzati-magnetizzati dalla natura vegetale e dal sole e cibi malamente devitalizzati, cibi alcalinizzanti e cibi acidificanti, cibi carichi di vitalità Angstrom (da 6500 A. in su) e di aura eterico-magnetica rossastra fino all’infrarosso, come la frutta, e cibi mortali ed ammalanti (da 6500 A. in giù), ad aura grigia fino ai micidiali raggi X, come le carni, i dolciumi, i salatini, i cibi pastorizzati, le patatine e i biscotti all’acrilammide, e tutti gli integratori.

OBIETTIVO PRIMARIO È STOPPARE LA MALA-DIGESTIONE

Quello che può fare una alimentazione vegana, il più possibile crudista (concedendo un minimo di compromessi tipo le patate cotte con la buccia, i cereali integrali messi prima in ammollo per ore e poi cotti al dente, il pane integrale stile segale e tipo casareccio, le pizzette sottili cotte brevemente e non oltre i 120 °C, le zuppe vegetali prossime al gazpacho crudo, i legumi freschi cotti al vapore, i panini integrali con abbondanza di verdure, pinoli, carciofini, pomodori secchi, e spalmati di crema di olive o di carciofi), è di stoppare un fenomeno perverso e debilitante quale la mala-digestione.

Quel tipo di digestione cioè che oltre a surriscaldare l’intestino, a provocare leucocitosi, disbiosi putrefattiva, acidificazione, sangue denso e grasso, radicali liberi, stitichezza, ha anche la disastrosa caratteristica di abbattere la reattività immunitaria.

SIAMO IN GRADO DI PUNTARE AL MASSIMO GRADO DI SALUTE POSSIBILE

Non appena siamo in grado di inanellare una serie continua di digestioni virtuose, otterremo dei risultati importanti e andremo in contro-tendenza.

Otterremo la fluidificazione del sangue (e quindi uno stop o almeno un rallentamento a tutte le infiammazioni e alle ipertrofie che tormentano il genere umano, tipo flebiti, epatiti, nefriti, vasculiti, riniti, otiti, ecc).

Otterremo la riattivazione del sistema immunitario (che ci porterà qualche prezioso e benefico scarico tossine, qualche prelevamento-chelazione di minerali inorganici e di acidi urici, tipo febbre, influenza, scarico muco), e otterremo la regolarizzazione delle funzioni intestinali.

Avremo a quel punto la disponibilità di un capitale energetico-enzimatico-magnetico che ci permetterà di ripristinare il miglior equilibrio interno possibile, cioè il massimo grado di salute concessoci dalla natura in questo determinato frangente della vita. Niente di più e niente di meno.

NON PRENDERTELA, MA TROVO CHE SEI STATA POCO SELETTIVA NELLE DIETE

Permettimi di dire che nel tuo curriculum trentennale hai seguito diverse scuole, ma sei stata poco accorta e poco selettiva. Me le hai elencate e le ho trovate tutte imperfette, sbilenche e squilibrate. Per fortuna che non sei incappata nelle più micidiali, tipo la Zona, la Gruppi Sanguigni, la Montignac, la Atkins, la Dunkan, la DietaGift e la Mediterranea stile Parma-Sandaniele-McDonald’s.

DIETA DISSOCIATA E DIETA OVO-LATTEO-VEGETARIANA

La dieta dissociata non vale, se non diamo un valore qualitativo agli alimenti che si dissociano. La dieta senza carne ma con latticini (e uova), ovvero la ovo-latte-vegetariana, vale poco, perché comporta acidificazioni a raffica, e viene persino meno alle sue premesse etico-ambientali-animaliste, in quanto si adegua al mantenimento delle stalle e dei pollai, e quindi anche al mantenimento delle associate ed inevitabili pratiche macellatorie.

ABERRANTI DIETE CARNIVORE E PESCIVORE

La dieta carnivora (Atkins, Dunkan, Speciani, Lemme) non vale, perché basata sul sistema low-carb e high-protein che, a parte ogni ovvia considerazione etica, equivale ad alimentare un motore non col suo carburante su misura, ma col suo opposto, col suo anti-carburante che stimola, sballa e non nutre, per cui impedisce ogni assimilazione e fa calare drasticamente di peso, lasciando però il corpo tutto intossicato.

Un calare di peso e un calare nella fossa, salvo riprendere i chili più gli interessi nei mesi successivi, ribevendo acqua e liquidi a tutto spiano. La dieta pescivora vale ancor meno della carnivora, essendo aragoste, pesci e balene carichi di materiale putrefattivo e mineral-pesante (mercurio, cadmio, ecc).

DIETA MACROBIOTICA CARENTE E DISEDUCATIVA

La macrobiotica è fallimentare culturalmente e scientificamente. Un vero disastro per l’onestissimo medico giapponese George Ohsawa, che avrebbe fatto meglio a non spretarsi e a tenersi ben stretto il suo camice da medico, piuttosto che lanciare questa diseducativa dieta planetaria.

Fallimentare in quanto distrugge gli alimenti con cotture sistematiche e prolungate, in nome del calore yang, contrabbandato come valore in sé, in alternativa al disvalore yin. Ohsawa non aveva le qualità dei giapponesi (precisione e meticolosità) e non aveva le conoscenze degli euro-americani (non conosceva il fenomeno della leucocitosi di Kouchakoff, i food-enzyme di Edward Howell, e i decisivi esperimenti sulla vitalità dei cibi da parte di André Simoneton, tutte lacune gravissime per un leader nutrizionista moderno).

FALLIMENTARE DIETA KOUSMINE

La Kousmine è fallimentare, perché pur essendo donna, pur essendo medico più avanzato rispetto alla massa di mediocri che le ruotavano attorno, partiva dalle stesse premesse aberranti della vivisezione e del macello. Non valeva un’unghia della Florence Nightingale, tanto per intenderci.

Ebbe il merito di sottolineare l’importanza degli acidi grassi polinsaturi, degli oli estratti a freddo. Ma la sua vitamina F è quella che diede la stura all’imbroglio mondiale degli Omega-3 di provenienza ittica e cetacea. Un supporto alle navi baleniere, alle tonnare e alle reti a strascico ammazza-delfini, quando con una manciata di mandorle al giorno si risolve il problema cento volte meglio che con qualsiasi puzzolente e putrefacente mescola di pesce.

Valdo Vaccaro

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Scritto da Valdo Vaccaro

Valdo Vaccaro, classe 1943, è ricercatore indipendente, divulgatore e filosofo della salute. Da sempre ha fatto della dieta vegeto-crudista tendenziale, dell’amore per gli animali e la natura un modo di essere e uno stile di vita, in tutta autonomia e libertà. Valdo ha tenuto centinaia di conferenze in giro per l’Italia e nel mondo trattando vari temi tra cui salute, etica, attualità e altro ancora. Al momento, oltre all’attività sul blog, è direttore scientifico e docente della HSU – Health Science University, la prima scuola di Igienismo Naturale Italiana.

DISCLAIMER
Valdo Vaccaro è orgogliosamente NON-medico, ma igienista e libero ricercatore. Valdo Vaccaro non visita, non prescrive e non cura. Le informazioni presenti su questo sito hanno solo scopo informativo, non intendono e non devono sostituire il parere del medico curante.

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Commenti

4 Commenti

  1. Walter

    I migliori Omega 3, Omega 6 e GLA, si trovano in abbondanti quantità, e qualità, nell'olio di canapa.

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  2. Gattina

    Ad un anno dalla sospensione totale dell'eutirox (da 75) che assumevo a partire dal 2002, ho rifatto le analisi e tutti i valori sono rientrati nella norma tranne gli anti TPO che spero di riequilibrare quanto prima. Tutto questo solo con l'alimentazione vegana tendenzialmente crudista e attività fisica regolare.
    Mi sembra un ottimo risultato. Prima con tutto l'eutirox i valori erano tutti sballati. Invito chiunque a sperimentare e ad affidarsi al proprio istinto naturale. Io sentivo benissimo le "forzature" a cui l'Eutirox sottoponeva la mia emotività, le mie sensazioni e il mio stato vitale. Ora mi sento molto più "centrata" e serena.

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  3. Massimo Zanardi

    Adesso hanno fatto una forma di Eutirox che si può assumere anche a stomaco vuoto, il che rende molto più facile la cura dell'ipotiroidismo. Ci sono un apio di articoli molto interessanti sulle analisi del sangue, tipo questo sul TSH aumentato o uno su un altro sito che parla di esami del sangue.. mi sembra analisidelsangue.net

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  4. anna

    Buon giorno, soffro di ipotiroidismo e mi hanno proposto la tiroide secca al posto dell’eutirox che io rifiuto. Ci sto riflettendo e nella mia ignoranza mi chiedo non è la stessa cosa? L’unica differenza è che la prima è di origine animale e la seconda di origine chimica, ma l’assuefazione e l’aumento del dosaggio sarebbe simile… Ho 56 anni e mi chiedo che cosa può aiutarmi?

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