RISCHIO EPATICO E CARDIOVASCOLARE NEL CRUDISMO GRAHAM

da 22 Nov 2015Dieta vegan-crudista

LETTERA

CAMBIO ALIMENTARE DI TIPO VIRTUOSO E MIGLIORATIVO

Salve Valdo, Le scrivo per chiederle se mi può aiutare. Sono un ragazzo di 28 anni e, nel Novembre dello scorso anno dopo aver letto The China Study, ho deciso di cambiare la mia alimentazione, diventando vegano. Ho eliminato completamente qualsiasi cibo di origine animale, ho incrementato tantissimo la frutta con oltre 2mila calorie al giorno, ho aumentato pure e verdura e cereali integrali, nonché riso o pasta per cena.

ADESIONE AL VEGAN-CRUDISMO ED IN PARTICOLARE ALLO SCHEMA 80/10/10 DI GRAHAM

Man mano che sperimentavo questo nuovo stile di vita ho iniziato a informarmi sempre di più, ho scoperto i suoi video su YouTube e il suo blog, e ho ordinato tutti i suoi libri. Ho anche letto 80/10/10 RV del dr Graham e la Dieta Senza Muco di Ehret. Dal 1° Agosto 2015 sono diventato crudista, per cui mangio solo frutta e verdura cruda, cerco di fare pasti semplici, monofrutto, basso consumo di grassi (meno del 10%) e di proteine (sempre meno del 10%). L’80% della mia alimentazione verte sui carboidrati. Da quando ho iniziato questo tipo di sistema alimentare la mia vita è cambiata. Ho perso 10kg di massa grassa, sono scomparsi dolori cronici alla schiena che avevo da 10 anni, sono sempre pieno di energia, insomma non mi sono mai sentito cosi bene!

ESAMI DEL SANGUE CON VALORI EPATICI FUORI NORMA

La scorsa settimana ho deciso di fare degli esami del sangue, per vedere se effettivamente era tutto ok, e ho scoperto che non tutti i valori sono a norma. Non ho carenze vitaminiche, ma i valori del fegato non vanno bene. Preciso che in passato il mio stile di vita era tutt’altro che buono. Da buon Veneto, ho sempre bevuto parecchio alcol, e mi sono attenuto alla classica dieta mediterranea di oggi, fortunatamente molte verdure, ma poca frutta.

DOMANDE E DUBBI SULLA QUESTIONE

Il mio medico mi ha consigliato degli esami specifici al fegato, perché dice che potrebbe essere epatite, anche se dubita. Volevo chiederle cosa ne pensa? Potrebbe essere dovuto al cambio di alimentazione? O potrebbe essere qualcosa di sbagliato nella dieta? Le chiedo anche di dare un’occhiata agli esiti che le allego qui sotto, e se ha qualche consiglio da darmi in base alla sua esperienza. Aspetto una risposta e la ringrazio anticipatamente per il suo tempo. Saluti.
Devis

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RISPOSTA

NON COMMETTIAMO L’ERRORE DI FARCI INQUIETARE DALLA MEDICINA

Ciao Devis. La prova del sangue più importante non sta scritta mai sulle analisi mediche dove appaiono sigle su sigle e qualche volta degli asterischi di ammonimento. Per la prova più importante mancano le coordinate e manca la competenza medica. Per la prova più importante il solo giudice sei tu medesimo coi sensori e i percettori sopraffini del tuo stesso corpo. Hai mai letto su delle analisi del sangue due valori espliciti come Sto Male=Bocciato e Sto Bene=Promosso? Ebbene, il giorno in cui verranno inseriti questi due valori essenziali, le analisi potrebbero acquisire quella attendibilità e credibilità che oggi a loro manca del tutto. Dove trovare questi valori? Nel laboratorio infallibile del nostro organismo! Ti senti magnificamente e pieno di energia? Significa che tutto va nel verso giusto e che ogni leggero scostamento dai valori del range passa in secondo piano.

PER UN CANTIERE DEMOLITIVO È GIUSTO E LOGICO PRODURRE DETRITI

Nel caso tuo poi sei vegetariano da un anno e vegan-crudista da Agosto. Dopo 3 mesi ti ritrovi in ovvia e logica crisi eliminativa. Chiaro che si tratta di vecchie incrostazioni e antichi depositi che il tuo corpo, rafforzato improvvisamente da una vivace immunocompetenza, trasformatosi in cantiere demolitivo stile lavori in corso, sta prendendo di mira, sta demolendo e sta espellendo scorie e veleni a tutto spiano, specialmente dall’organo più tartassato dagli alcolici e dagli stravizi alimentari degli anni scorsi. Pertanto serve fiducia in quello che stai facendo, serve affiancare e facilitare il lavoro depurativo in corso, serve stare tranquilli e praticare pazienza, e soprattutto non farsi traviare e spaventare dalle interpretazioni ansiogene di fonte medica.

NON SERVE FARE ESAMI DEL SANGUE, SOPRATTUTTO IN FASE POST DIGIUNO O IN FASE DI MIGLIORAMENTO DIETA

Quando si cambia dieta in senso migliorativo, e quando si associa a tali modifiche una applicazione giusta e coerente del nostro classico pacchetto salute (aria, sole, esercizio, relax), si ottengono grossi vantaggi con uno stock triplicato di energia a disposizione e con grossi progressi sul piano della salute, verificabili fin da subito, ma particolarmente rilevanti nel medio e nel lungo termine. Per paradosso succedono 2 cose che la gente comune, e in medici in primo luogo, continuano a non capire. Mi riferisco alle crisi eliminative, che ogni programma detossificante innesca inevitabilmente, con qualche valore che va fuori norma, per cui è superfluo e confusionante sottoporsi a prove del sangue in fase post-virtuosa. La medicina commette due gravi errori. Primo non detossifica mai, ma anzi soffoca coi farmaci i tentativi del corpo di liberarsi dai veleni, e secondo non sa e non vuole interpretare correttamente gli asterischi di variazione-valori rispetto al range.

ALANINA E GLUTAMMATO O TRANSAMINASI, ENZIMI SPECIFICI DEL FEGATO

Vediamo comunque di commentare gli asterischi del documento inviatomi. Quando si parla di ALT e GPT, di AST e di GOT, siamo nel campo delle transaminasi, enzimi deputati a catalizzare reazioni biochimiche e trasferimenti sugli amminoacidi. È piuttosto frequente riscontrare degli innalzamenti, spesso lievi, dei valori delle transaminasi sieriche, anche in pazienti asintomatici. La causa più comune di ipertransaminasemia è la Steatosi o fegato grasso o NAFLD (Non AlcoholicFattyLiver Disease), che può colpire fino al 30% della popolazione. L’evoluzione estrema della NAFLD è la Steatoepatite non alcolica NASH (Non-Alcoholic SteatoHepatitis), considerata dalla medicina una delle principali cause di cirrosi epatica di origine ignota.

IL FENOMENO DELLA TRANSAMINAZIONE

Le transaminasi, denominate anche aminotransferasi, sono un gruppo di enzimi che catalizzano il trasferimento del gruppo amminico (-NH2) di alcuni amminoacidi (glutammico, aspartico, ed altri) in un alfa-chetoacido (piruvico, ossalacetico), con formazione di un nuovo amminoacido e di un nuovo chetoacido. Questo processo, reversibile, è denominato transaminazione, ed è uno dei meccanismi-base per la formazione degli aminoacidi necessari nel metabolismo delle proteine. I principali enzimi coinvolti nella transaminazione sono l’Alanina Aminotransferasi ALT, chiamata anche glutammato-piruvato transaminasi GPT, nonché aspartato aminotransferasi AST, conosciuta pure come glutammato-ossalacetato transaminasi GOT. Entrambi sono presenti soprattutto nel fegato e solo in tracce nel sangue, ma in caso di danni epatici la loro concentrazione nel torrente circolatorio aumenta in modo significativo. La forma attiva della Vitamina B6 o piridossina (piridossalfosfato) è un coenzima essenziale per l’azione delle aminotransferasi, e si trova nel germe di grano, nei cereali integrali, cavoli, cavolfiori, cavolini, bietole,, rape, ravanelli ed in tutti gli agrumi.

LIVELLI SIERICI AST IN AUMENTO INDICANO UN DANNO O UN INCREMENTO ENDOTOSSICO DI SCORIE CELLULARI GLOBALI

L’aspartato AST, pur essendo enzima prodotto in larga parte nel fegato, presente sia nel citosol che nei mitocondri cellulari epatici, si trova anche in molti altri organi e tessuti come muscoli, globuli rossi, scheletro, pancreas, rene e cervello. Danni a questi organi, a causa dei conseguenti processi di citolisi o necrosi cellulare, comportano il rilascio dell’enzima in circolo, con conseguenti elevati livelli sierologici di AST. I livelli sierici sono generalmente indicativi dell’entità del danno. Valori normali oscillano tra 10 e 40 U/l per gli uomini, tra 5 e 35 U/l per le donne fino a 40-45 U/l e fino a 80 U/l per i bambini.

LIVELLI SIERICI ALT IN AUMENTO INDICANO UN DANNO O UN INCREMENTO ENDOTOSSICO DI SCORIE CELLULATI EPATICHE

Anche il glutammato-alanina ALT si ritrova principalmente nel tessuto epatico, ed esattamente nel citosol delle cellule epatiche, ma anche in bassa concentrazione negli altri tessuti. Per tale ragione, mentre il dosaggio dell’AST è considerato più globale e sensibile, quello dell’ALT è invece più specifico di danno epatico. Il valore ALT è, pertanto, molto utile quando si sospetta una malattia del fegato, in presenza di sintomi significativi come ittero, urine scure o ipercromiche, feci chiare o acoliche, prurito, ascite o accumulo di liquido addominale, storia di abuso alcolico, uso di farmaci tipo paracetamolo o tachipirina o di farmaci epato-tossici (tutti i farmaci sono tossici per il fegato), di paracetamolo o tachipirina, e di sospetta esposizione ai virus epatici.

FINALMENTE SI CITANO I VIRUS EPATICI COME CONSEGUENZA DI NECROSI CELLULARE

Questa citazione di “virus epatici” da parte degli epatologi la trovo assai importante. Dimostra che qualcosa dei veri meccanismi ammalanti del sistema è nota anche ai medici, anche se poi si tralascia e si sottovaluta, confinandola tra le varie cause secondarie. La scienza igienistica, particolarmente quella che mi riguarda, mette invece in risalto proprio questo fattore.

IN AMBITO IGIENISTICO

Quante volte parlo di detriti cellulari autoprodotti da fisiologica moria cellulare di miliardi di cellule al giorno? Quante volte parlo di virus endogeni da fisiologico ricambio cellulare? Quante volte parlo di diverse forme di cadaverini cellulari polverizzati dai becchini chiamati lisosomi? Quante volte ho ribadito la totale innocenza di questi virus alla sola condizione di essere prontamente espulsi dal sistema onde dare spazio alle successive e continue ondate di altre cellule morte? Quante volte parlo nel blog di inesistenza del problema virale-contagiante che la medicina Monatta si ostina a sventagliare per favorire le sporche e pericolose pratiche vaccinali? Quante volte parlo di virus endogeni o di scorie interne accumulate ed auto-intossicanti come unica causa vera di malattia? Quante volte parlo di formula di Ehret dove V (vitalità)=P (potenza corporale)-O (ostruzione da scorie)?

UN FENOMENO TOSSICO E NON TRASMISSIBILE TRASFORMATO IN FENOMENO INFETTIVO

Ebbene qui si cita la parola-chiave “Virus Epatici” o hepatovirus, tipo l’Epstein-Barr della mononucleosi “infettiva”, ai picornavirus HAV dell’epatite A, agli Hepadnavirus HBV dell’epatite B, ai Flavivirus HCV dell’epatite C, e di altri ancora per le epatiti D, E e G, tutti ovviamente in arrivo dall’esterno e tutti altamente contagianti per la medicina, mentre per l’Igienistica batteri e virus nulla hanno a che fare con le malattie ma sono soltanto co-presenti ed ininfluenti sul piano causale, visto che la causa insorgente rimane sempre e comunque di tipo tossico, accumulativo ed ostruente, non moltiplicante e non contagiante.

IL RITORNO DELL’ENCEFALOPATIA CON DIVERSI CASI DI MUCCA PAZZA IN ITALIA

I virus esterni o esogeni pericolosi sul piano gravemente tossico esistono di sicuro e derivano da carni cariche dei detriti cellulari degli animali di cui gli onnivori si cibano. Detriti cellulari che stanno nelle carni macellate sanguinanti, nei liquidi organici e nelle urine delle bistecche, degli hamburger e dei salumi. Detriti cellulari che bypassano le nostre barriere e i nostri filtri immunitari per entrare direttamente nel circuito gastroenterico, e ci riferiamo alla diarrea bovina, al colera del maiale, ai parassiti tipo amebe, ascaridi, vermi, alla encefalopatia spongiforme bovina (BSE) o Mad Cow Disease, o morbo di Creutzfeldt-Jacob. Dopo i primi casi di 16 anni fa c’è una ripresa angosciante del fenomeno Mucca Pazza proprio nel 2015 con segnali in Galles, con 2 morti nel Salento a Parabita e Giugginello, con un morto a Udine e uno in Piemonte, ma nessuno ne parla, onde non causare ulteriore panico. Come suo solito, alla medicina ufficiale preme innanzitutto la difesa dei macelli e la Santa Alleanza con l’industria delle carni.

VENIAMO ORA AL COLESTEROLO ED AL RISCHIO CARDIOVASCOLARE

Premettiamo che l’LDL (low density lipoprotein) è il colesterolo che fa danni in quanto forma le placche che ostruiscono le arterie provocando rischio cardiovascolare, ictus e infarto. Premettiamo pure che l’HDL (high density lipoprotein) è al contrario il grasso denso e buono che fa da spazzino, spingendo l’LDL dalle arterie al fegato. Fegato che poi provvede ad eliminarlo come acido biliare.

L’UNICA VIA PER ABBASSARE IL COLESTEROLO RESTA LA DIETA VEGAN-CRUDISTA, CON APPORTO DI OMEGA-3 VEGETALE E CON ADEGUATO ESERCIZIO FISICO

Per quei 12 milioni di italiani che hanno il colesterolo alto, la dieta alimentare vegan-crudista è l’arma vincente senza alcun dubbio, ma occorre applicarla con criterio. Una dieta eccessivamente priva di grassi Omega3, reperibili benissimo anche nel mondo vegetale, con avocado, pinoli, mandorle, semini, germogli, legumi, portulaca, latte di soia e di vari cereali, può abbassare il colesterolo totale e quello cattivo LDL, ma può anche trascinare in basso i livelli di colesterolo buono HDL, quello che ripulisce le arterie, col risultato che il rischio d’infarto resta alto anche se il colesterolo cala.

LA COLOSSALE TRUFFA MEDICA DELLE STATINE

Quello delle statine poi è una truffa medica epocale che vale oltre 30 miliardi di dollari/anno per i farmaci e 10 miliardi per screening e visite. Le vittime di questa farsa possono ringraziare la FDA ma anche Bernie Madoff, famigerato speculatore finanziario americano ed implicato in questo gigantesco imbroglio planetario, dove il calo del colesterolo si paga con micidiali effetti indesiderati tipo danni muscolari e tendinei, abbassamento coenzima Q10, gastriti, neuropatie, anemie, acidosi, febbre, cataratta, impotenza, caduta immunitaria, disfunzioni pancreatiche, disfunzioni tiroidee ed insufficienza epatica.

LE MANIPOLAZIONI CRIMINALI DELLA FDA

La FDA è da decenni specializzata nella manipolazione criminale dei range a suo piacimento.

1) Ha sovvertito il range delle proteine per decenni, fissandolo  a 350-300-280-240-150-75 grammi/giorno, abbassando infine la cresta sul valore reale di 24 grammi/giorno oltre i quali il corpo va in acidificazione.

2) Ha sovvertito il minimo della B12 portandolo dagli 80 pg/mL della stessa WHO agli attuali 164-180.

3) Ha sovvertito l’interpretazione corretta della valutazione sulla B12, puntando alla sviante media tra minimo e massimo, mentre vale il discorso del minimizzare l’omocisteina e nel mantenerla su valori bassi.

4) Ha sovvertito minimi e massimi sul colesterolo al fine di raddoppiare il mercato delle dei soggetti a rischio cardiovascolare.

5) Ha sovvertito in modo plateale i dati sulla vitamina C mantenuti tuttora a livelli ridicoli, visto che la vitamina C è antitetica alla B12 e visto che è assente del tutto nelle carni. Gli attuali livelli vanno moltiplicati per 10 e devono essere assunti mediante frutta agra e vegetali crudi o cotti in modo molto leggero e conservativo, visto che la vitamina C sintetica causa molti effetti collaterali, altera il pH danneggia gli organi interni e non risolve le crisi di scorbuto.

LE PERSECUZIONI CONTRO KILMER McCULLY SULL’OMOCISTEINA

Non sorprende che il grande ricercatore medico americano Kilmer McCully sia stato perseguitato e minacciato per anni dalla mafia del farmaco per i suoi studi sull’omocisteina, colpevoli semplicemente di mettere in secondo piano i dati minimi e massimi del colesterolo in sé, danneggiando così la vendita globale di statine sul mercato internazionale. Vedi mia tesina “Omocisteina barometro funzionale del corpo umano“, del 6/12/11.

COME AUMENTARE IL COLESTEROLO HDL CON L’ESERCIZIO

Le armi principali di contrasto sono l’attività fisica regolare e la dieta vegan-crudista sensata e intelligente. L’attività fisica deve essere regolare, non spasmodica e soprattutto aerobica. Basta anche una mezz’ora di camminata al giorno. La palestra non serve molto, a meno che non si pratichino cyclette, e altre attività implicanti movimento fisico, respirazione ed essudazione. Gli esercizi di tipo statico servono poco.

COME AUMENTARE L’HDL CON LA DIETA

La dieta vegan-crudista includerà noci, pinoli, mandorle, pistacchi, germe di grano, semini oleosi, farina e crusca di avena, cereali integrali, verdure a foglia verde che contengono molti polifenoli, tipo broccoli, sedano, cavoli, prezzemolo, cipolla, soia, olio di oliva extravergine, olive, germogli e legumi ricchi di isoflavoni, mele, uva, mirtilli, cachi, malegrane, arance e pompelmi. La dieta vegan-crudista tendenziale richiederà una attento pescaggio tra i 30.000 ed oltre fitonutrienti che la natura ci offre. Ormai anche il Ministero della Salute sta convertendosi e sta facendo finalmente parte del suo mestiere, avendo finalmente assorbito i dettami dell’esperimento di Cambridge, relativo al five-per-day, al minimo vitale cioè di 5 pasti al giorno, in netto contrasto con la dieta mediterranea moderna imbottita di grana, mortadella e prosciutto. Al quel five-per-day che predico da quindici anni a questa parte, guadagnandomi a volte epiteti e sberleffi da parte dei lustrascarpe dei macelli. Qualche ovetto da gallina ruspante e qualche formaggio di malga possono entrare nel quadro suddetto, per chi non sa farne a meno. L’importante è che ci sia assoluta prevalenza di materiale vegetale ed innocente, per cui i cibi e le bevande spazzatura, caffè, alcol, alcolici, cole, zucchero, merendine e dolciumi che lo nascondano, vanno accantonati.

VENIAMO ALL’AZOTEMIA

L’azoto non proteico viene eliminato attraverso l’urea dell’urina. Una sua piccolissima parte viene però rimessa in circolo nel sangue ed il suo livello indica la funzionalità renale della persona. Se sale eccessivamente abbiamo una condizione di azotemia alta. Se invece scende sotto determinati livelli si parla di azotemia bassa. Avere l’azotemia bassa non è sempre sinonimo di patologie. In una persona sana i valori sono compresi tra i 22 mg/dl ed i 46 mg/dl. Tra le principali cause non patologiche vi sono una dieta ipoproteica e una forte attività fisica. L’azotemia bassa può essere in alcuni casi particolari sintomo di insufficienza epatica.

NON ESISTONO MOTIVI PER DRAMMATIZZARE

Ma nel caso specifico ora in esame non ha molto senso ipotizzare tale eventualità. L’insufficienza epatica è correlata infatti ad una sintomatologia ben precisa, e non compatibile con lo stato di benessere sentito e provato dal Devis. I sintomi che dovrebbero far preoccupare includono ittero, perdita di appetito, stanchezza, colorazione scura delle urine, feci chiare, nausea, vomito, diarrea, febbre, dolori muscolari, caduta di desiderio sessuale,malessere, perdita peso. L’abbassamento dell’azotemia indica più semplicemente che il soggetto sta seguendo una dieta ipo-proteica, e che il corpo sta detossificando. Un incremento di cibo vegetale saltato in padella, di legumi, di germe di grano e germogli, di avocado e prodotti alla soia, rimetterà le cose al giusto posto.

UN PARERE SULLA DIETA GRAHAM

Quanto alla dieta adottata, che è quella Graham 80/10/10, con l’80% di carboidrati focalizzati sul crudo, 10% di proteine vegetali e 10% di grassi vegetali, in generale va soltanto auspicata e difesa, per quanto spinta ai limiti. Il dr Douglas Graham, atleta e vegan-crudista è considerato come uno dei padri del movimento crudista mondiale. Tra le sue credenziali la sua militanza nella Vegetarian Union of North America, nella Voice of Viable Future, nella Earth Save International. Ha lavorato per la leggendaria Martina Novratilova, per il cestista NBA Ronnie Grandison, e altri campioni dello sport. La sua dieta viene accreditata di livelli di salute mai visti prima e da eccezionali rendimenti sul piano atletico.

DARE PRIORITÀ ALLA LEGGEREZZA ED ALLA INNOCENZA DEL CIBO, MA ANCHE ALL’EQUILIBRIO CALORICO

Ne ho parlato nella tesina “Woodstock Fruit Festival e Dieta Graham 80-10-10” del 23/8/13. Ribadisco la mia opinione di allora, vale a dire che occorre sempre tenere d’occhio non tanto le proteine, obiettivo facile da raggiungere, quanto le calorie, e questo vale soprattutto per chi fa sport e consuma molto. Basilare poi ascoltare il proprio corpo e personalizzare la dieta, adattandola alle nostre personali esigenze e necessità. Tale accorgimento vale beninteso per qualsiasi dieta.

Valdo Vaccaro

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Scritto da Valdo Vaccaro

Valdo Vaccaro, classe 1943, è ricercatore indipendente, divulgatore e filosofo della salute. Da sempre ha fatto della dieta vegeto-crudista tendenziale, dell’amore per gli animali e la natura un modo di essere e uno stile di vita, in tutta autonomia e libertà. Valdo ha tenuto centinaia di conferenze in giro per l’Italia e nel mondo trattando vari temi tra cui salute, etica, attualità e altro ancora. Al momento, oltre all’attività sul blog, è direttore scientifico e docente della HSU – Health Science University, la prima scuola di Igienismo Naturale Italiana.

DISCLAIMER
Valdo Vaccaro è orgogliosamente NON-medico, ma igienista e libero ricercatore. Valdo Vaccaro non visita, non prescrive e non cura. Le informazioni presenti su questo sito hanno solo scopo informativo, non intendono e non devono sostituire il parere del medico curante.

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