NESSUNO OSI CRITICARE I MASTICATORI DI HAMBURGER

da 22 Gen 2018Attualità

DALL’ALTO COME IN BASSO SIAMO MESSI PIUTTOSTO MALE

In questo bel paese chiamato Italia stanno succedendo cose strane. Presidenti che esaltano i valori della costituzione, e che sono stati eletti senza rispettare le regole costituzionali. Premier che, senza prima dimettersi, si schierano scandalosamente nella campagna elettorale. Ex-premier che si dicono esterrefatti perché qualche partito intende togliere gli obblighi vaccinali, quasi che i vaccini fossero simbolo di salute e di civiltà. Siamo al ridicolo e al teatro dei burattini. Il cattivo esempio arriva insomma dall’alto. Infatti meglio pensare in positivo e buttarla in ridere. Sarà la storia a rendere giustizia a questi atti di inqualificabile mediocrità e goffaggine.

LA TELEVISIONE COME SCUOLA DI FORMAZIONE

Ma anche nelle cose più terra-terra le cose non vanno meglio. Accade ad esempio che dei ragazzini di buona famiglia si associano in baby-gang per delinquere e per organizzare dei pestaggi a danno di chi non può difendersi. Accade ad esempio che le scuole di ogni grado, dalla materne alle università, si guardano bene dall’insegnare qualcosa di utile sui cibi, sulla salute, sul rispetto del prossimo umano o animale che sia, e sui corretti stili di vita. Come mai? Perché si tratta di argomenti sempre più tabù, sempre più insidiosi, sempre più intoccabili. Ecco allora che il compito di formare e di insegnare se lo prende la peggiore scuola del mondo, che è anche la più potente, la più corrotta e la più ingannevole. Mi riferisco chiaramente alla televisione.

PIAGNISTEI E MARTELLAMENTI

Televisione dove si alternano spot su spot, tutti mirati a creare nuovi bisogni, a distorcere la realtà, a inculcare nella gente modi degeneri ed autolesionisti di vivere, di pensare, e di fare le proprie scelte alimentari e comportamentali. Due messaggi su 10 riguardano le auto. Uno su 10 è l’ipocrita e indecente piagnisteo seriale sulle malattie rare, tenuto in auge a ritmi martellanti mentre la questua è chiaramente un reato. Gli altri 7 insegnano alla gente ad alimentarsi di cibi indigesti e cibi spazzatura, insegnano a frequentare i fast food, a bere caffè e bevande gassate, a curarsi coi farmaci, a prevenire coi vaccini e a compensare con integratori.

LA DISEDUCAZIONE È ALL’ORDINE DEL GIORNO

Un susseguirsi di messaggi svianti, mirati a depistare, a manipolare, a diseducare la gente, a renderla depressa, nevrotica e violenta, e a farla ammalare. Ci si avvale in questo dei personaggi noti, autorevoli e affidabili. Gerry Scotti non si risparmia affatto. Presenta i suoi giochini, le sue botole e i suoi muri inserendo via via i polli spennati e il prosciutto cotto. Il De Sica non esita ad esaltare sguaiatamente la carne in scatola. Il Clooney stravede per la tazzina di caffè.

PERVERSIONE DEI VALORI

Nulla di strano. Uno ti paga e tu ti vendi. La gente non è del tutto scema, ma spesso ci casca ugualmente. Qui non si tratta di attività promozionale e informativa com’era concepita la pubblicità dei tempi andati, quando un minimo di senso etico ed estetico, di coscienza, autodisciplina e buona educazione, tutto sommato non mancava. Qui siamo nel campo della perversione dichiarata dei valori. Qui si fa la gara a rendere accettabile, normale e civile il crimine contro chi è debole ed improtetto.

“MANGIAR CARNE È UNA SCELTA COME UN’ALTRA, OCCORRE RISPETTARE LA LIBERTÀ DI OGNUNO”

Questa obiezione è inaccettabile. Mangiare carne non è affatto una scelta come un’altra, non è come scegliere di mangiare pasta o patate: c’è di mezzo la sofferenza e la vita di esseri fatti come noi, per i quali vivere o morire non è la stessa cosa. Tra un piatto di radicchio e due fette di prosciutto c’è la stessa differenza che passa tra la vita e la morte. Essere vegan è un preciso imperativo morale e civile, dal momento che al consumo di alimenti animali sono correlati i problemi più gravi del pianeta, come già delineato nella recente tesina “Morire di carne con macelli quintiplicati in 50 anni“.

DIFENDIAMO IL BENESSERE DEL PIANETA E DI CHI CI VIVE SOPRA

Rispettare la scelta di chi mangia la carne è come rispettare l’idea di chi giustifica lo schiavismo, il razzismo, la tortura o la pena di morte. Non si può impedire ad una persona di mangiare la carne soltanto perché la legge sballata degli uomini lo consente. Per noi resta un atto abominevole. Per noi un animale è come un essere umano e la nostra coscienza ci impone di difendere l’uno e l’altro.

PARLIAMO PURE DI MASTER CHEF

Clamoroso il grande rilievo dato a trasmissioni come MasterChef. Già ho parlato di Gordon Ramsey ad esempio nella tesina. In ogni angolo della metropoli orientale, in tutti i supermercati, i bar, i ristoranti e i centri commerciali, incollata alla cassa sta dovunque la foto di Ramsay, il nuovo imperatore mondiale dei cibi, non certo un vegetariano, ma al contrario un emerito consumatore di cadaveri, oltre che di trippe, lingua, uteri e testicoli alla griglia. Autentico simbolo della totale indifferenza verso i crimini umani perpetrati giornalmente da questa umanità priva di fede, priva di senso estetico e priva di bussola.

VERGOGNOSE MINACCE ANONIME CONTRO UNA NUTRIZIONISTA DI UDINE

Apprendo dalle news del telegiornale regionale che la Marta Ciani, coraggiosa e trasparente nutrizionista udinese, si è permessa di muovere una critica all’altro noto personaggio di MasterChef, un certo Joe Bastianich, per il fatto che sta prestando la sua immagine alla McDonald’s, esaltando la qualità dei nuovi hamburger. Non lo avesse mai fatto! Le sono arrivate immediatamente delle telefonate anonime cariche di insulti e di minacce.

CORRETE TUTTI AI MCDONALDS, SE VOLETE VIVERE SANI E PROFUMARE DI CADAVERE

Non c’è che dire! Viviamo in un mondo davvero promettente. La Ciani, dopo un primo momento di sconcerto, ha capito che le sue critiche hanno colto nel segno e ha così rincarato la dose, affermando di aver soltanto detto la verità e di aver fatto il suo dovere civico e morale, che è quello di informare. Del resto lo sanno tutti che far passare il menu McDonald’s per qualcosa di sano è un tentativo quantomeno penoso ed imbarazzante. Esprimiamo chiaramente il nostro sostegno alla nutrizionista friulana.

Valdo Vaccaro

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Scritto da Valdo Vaccaro

Valdo Vaccaro, classe 1943, è ricercatore indipendente, divulgatore e filosofo della salute. Da sempre ha fatto della dieta vegeto-crudista tendenziale, dell’amore per gli animali e la natura un modo di essere e uno stile di vita, in tutta autonomia e libertà. Valdo ha tenuto centinaia di conferenze in giro per l’Italia e nel mondo trattando vari temi tra cui salute, etica, attualità e altro ancora. Al momento, oltre all’attività sul blog, è direttore scientifico e docente della HSU – Health Science University, la prima scuola di Igienismo Naturale Italiana.

DISCLAIMER
Valdo Vaccaro è orgogliosamente NON-medico, ma igienista e libero ricercatore. Valdo Vaccaro non visita, non prescrive e non cura. Le informazioni presenti su questo sito hanno solo scopo informativo, non intendono e non devono sostituire il parere del medico curante.

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Commenti

5 Commenti

  1. Capotosti Roberto

    CHI MANGIA CARNE SENZA NECESSITA’ BASTA CHE PRIMA DI MANGIARE CARNE PENSASSE SE UN CANE RANDAGIO DI GROSSE DIMENSIONI LO SGOZZASSE.

    Rispondi
  2. Leopoldo Tacchini

    Sebbene alcune affermazioni mi sembrino un tantino eccessive, rendo merito a questo messaggio di alto insegnamento etico ed umano ed alla profondità di conoscenze del Sig. Valdo, espresse con stile magistrale ed accattivante!

    Rispondi
  3. rita fausti

    Carissimo Valdo è la prima volta che non sono d’accordo con te, come insegnante non ho molto apprezzato la tua frase ” Accade ad esempio che le scuole di ogni grado, dalla maternealle università, si guardano bene dall’insegnare qualcosa di utile sui cibi,sulla salute, sul rispetto del prossimo umano o animale che sia, e sui corretti stili di vita. Come mai?”

    Vorrei ricordare a tutti che gli insegnanti svolgono un’opera titanica insostituibile, tranne naturalmente le dovute eccezioni presenti tra l’altro in tutte le categorie.

    Quindi solo per accennare una parte della nostra opera stando alle nuove normative ministeriali e allegate circolari, nonché alle richieste
    della famiglie di cui bisogna tenere conto, i miei (i nostri) compiti di docente sono:

    Creare Piani didattici personalizzati per ogni singolo studente: il normale, il diversamente abile, l’ipovedente, il BES, il DSA,
    assicurarsi che siano realmente inclusi, che stiano lontani da droghe, alcool e alfumo.

    Accompagnare gli alunni in visita a scuole e fabbriche, dando consigli sul loro futuro lavorativo,

    Accompagnarli a prendere lo scuolabus in sicurezza, Incontrare periodicamente i genitori e i colleghi.

    Fornire lezioni di alimentazione, informatica, e di educazione sessuale.

    Combattere il bullismo e insegnare a dire scusa. Far comprendere i diritti civili, i processi politici ed il razzismo. Promuovere la tolleranza
    sociale e l’apprezzamento delle diversità. Insegnare come diventare persone leali e sviluppare la responsabilità personale.

    Controllare se hanno i pidocchi in testa e se non vengono a scuola.

    Offrire un’educazione bilingue, insegnare le uguaglianze e come leggere le etichette alimentari. Come diventare sportivi sani e come ci si
    comporta in compagnia.

    Descrivere l’impatto negativo delle guerre e come sviluppare le competenze sociali, come utilizzareun archetto da traforo, come usare la ragione per risolvere un problema.

    Insegnare a come apprezzare l’ambiente e come amare gli animali. Come ottenere le giuste informazioni, come fare scelte sagge e come
    gestire gli spiccioli che hanno in tasca.

    Trasmettere le idee dei grandi uomini, educare ad una buona igiene personale e al rispetto e al valore e alla dignità di ogni individuo.

    Stimolare la curiosità, incoraggiare a chiedere e aiutare a costruire la loro autostima.

    Trovare il tempo anche di far svolgere durante le ore di lezione i compiti che un tempo noi tutti abbiamo fatto a casa, perché il
    pomeriggio i ragazzi sono ormai pieni di impegni e non si possono stressare.

    Garantire loro in ogni caso il “successo formativo”, indipendentemente spesso dal fatto che a loro il successo
    formativo a volte non interessa granché e pertanto non fanno nulla per ottenerlo.

    Passare i pomeriggi a scuola e anche le serate, e probabilmente a questo punto le notti, organizzando attività alternative per occupare i pomeriggi suddetti degli alunni, ma anche, non dimenticare di sbrigare tutte quelle pratiche amministrative che servono per far funzionare la scuola, fare il fiduciario, l’organizzatore di progetti, il compilatore di bandi europei e nazionali, l’estensore di orari e l’incastratore di attività varie.

    Fare da tappabuchi nelle ore scolastiche quando ci sono colleghi assenti.

    Tenere conto della sicurezza ripetendo con la classe le periodiche prove di evacuazione dall’istituto scolastico.

    Quando si fanno le gite (oltre che naturalmente organizzarle fin nei minimi particolari come un provetto tour operator, e poi inseguire
    alunni e genitori per controllare che abbiano pagato quote, fatto bonifici e firmato autorizzazioni) controllare che il pullman non sia con le gomme lisce,
    che l’autista non si sia drogato/impasticcato/strafatto o abbia assunto altre sostanze psicotrope, usando un apposito kit antidroga che mi sarò comprato a
    questo punto, con i miei risparmi, e che guidi con prudenza. Sorvegliare 24 ore su 24 gli alunni con responsabilità civili e penali se succede qualcosa e il tutto udite udite a costo zero per la scuola (“a gratis”).

    Sorvegliare gli alunni in mensa ma anche quando sono girato a scrivere alla lavagna e loro ne approfittano per dondolarsi sulle sedie, lanciarsi oggetti in testa, minacciarsi reciprocamente, perché comunquequalsiasi cosa accada, anche se loro sono trenta, grandi grossi e sordi aqualsiasi tipo di richiamo, se succede qualcosa è colpa mia.

    Poi dovrò anche insegnare a leggere, scrivere e a fare le operazioni matematiche, a disegnare, a suonare uno strumento musicale ecc. ecc. .
    Ma a questo punto non so, forse queste ultime attività saranno diventate un optional.

    Con tutta la mia rinnovata stima, un saluto.

    Pier Luigi

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    • Leopoldo Tacchini

      Il lavoro dell’insegnante è veramente tra i più impegnativi e non conosce orari. Io sono uno psicologo esperto in DSA. Ho sentito vari insegnanti spiegarmi quante e quali difficoltà comporta la loro opera. Non ho alcun dubbio che molti di voi, dal vostro punto di vista, siate certi di star facendo il meglio a voi possibile. Eppure ho sentito anche molti genitori scontenti delle rispettive scuole. Mi chiedo allora dove stia il problema. Forse bisognerebbe interrogarsi sul sistema-scuola a livello più alto…

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  4. Federicp La Manna

    Non puoi obbligarmi a mangiare carne devi rispettare le mie scelte> essere vegan è un preciso dovere morale e civile.
    Rendetevi conto di quanto siete incoerenti.

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