LOTTA AL CANCRO ED ENNESIMA BUFALA CHIAMATA IMMUNOTERAPIA

da 24 Ago 2015Danni da cure mediche

LETTERA

IMMUNOTERAPIA COME NUOVO APPROCCIO ALLA CURA DELLE NEOPLASIE

Egregio Dr Vaccaro, comincio ringraziandola per il lavoro che svolge ogni giorno nel tenere aggiornato il suo blog, per me fonte di informazioni preziose dalla recente scoperta del portale stesso.
Le scrivo la presente mail per chiederle un suo parere circa un nuovo approccio alla cura delle neoplasie che sembra star prendendo piede molto velocemente in campo medico, vale a dire l’immunoterapia.

USO DI FARMACI INNOVATIVI NON DIRETTI SULLE CELLULE MA SULLA IMMUNOCOMPETENZA

Tale sistema sfrutta dei farmaci innovativi che, invece di intervenire direttamente sulle cellule tumorali, stimolano il sistema immunitario ad aggredire le suddette cellule. I risultati, al momento, sembrano decisamente incoraggianti.

FORSE UN PUNTO DI INCONTRO FRA MEDICINA TRADIZIONALE E SCIENZA IGIENISTICA DELLA SALUTE?

Potrebbe essere considerato un parziale punto d’incontro tra la medicina tradizionale e il pensiero igienista? Cordiali saluti,
Simone Di Fazio

*****

RISPOSTA

QUESTA È UNA BRODAGLIA ANTISCIENTIFICA

Ciao Simone. Mi spiace deluderti ma nessun punto di incontro con questa brodaglia antiscientifica americana che viene esportata in tutto il mondo grazie alla incompetenza, alla pusillanimità  e allo stato di totale colonizzazione dei governi nazionali, delle istituzioni, delle università e dei media, tutti privi di autonomia e di trasparenza di giudizio.

NON SCIENZIATI MA SERVI DELLA GLEBA, FATTORINI E VASSALLI

Vale esattamente quanto pubblicato ieri a proposito delle cure sul Parkinson mediante la Tiammina B1 sintetica. Quando su internet si trovano cento siti che convergono entusiasticamente su una cura, e nemmeno uno che fa mezza obiezione e mezza critica, dovrebbe scattare immediato un senso di incredulità e di ribellione nelle menti, almeno in quelle illuminate. Ci si dovrebbe mettere in guardia e sniffare con disgusto l’imbroglio che si nasconde, non ad opera di scienziati o di ricercatori di rango, ma di mediocri servi della gleba.

PASSIVITÀ E DISINVOLTO ASSORBIMENTO

Unanimità vuol dire ingegnerizzazione, vuol dire manipolazione diretta da un potente direttore d’orchestra che sta prendendo per il sedere un mondo intero bacato ed impoverito dalla solita ignoranza e dalla consueta biasimevole passività. Un mondo capace di assorbire disinvoltamente ogni invenzione che arrivi dalla ganga medica americana. Anzi, è proprio questo dettaglio della provenienza che scopre la pentola al diavolo.

OGNUNO IMPARI A FARE USO DEL PROPRIO CERVELLO

Non possiamo continuare ad essere una nazione di pecore che crede ciecamente ad ogni espediente della medicina corrotta. Essere creduloni significa  avere al proprio interno il vuoto, significa essere sterilizzati ed ingessati, significa mancare totalmente di spirito critico e di idee originali, significa essere inabilitati ad usare il nostro cervello in modo libero e autonomo, significa piegarsi alle imposizioni più assurde senza battere ciglio.

SI PREVEDE UN CROLLO CLAMOROSO DELLA IMMUNOLOGIA, NON DISSIMILE DA QUELLO DELLA MEDICINA GENETICA

Fosse vero un centesimo di quanto pretendono di venderci non mancheremmo di prenderli in considerazione. Ma l’immunologia è in realtà materia che merita di crollare al pari della genetica. La genetica si è disintegrata lasciando dietro di sé un cumulo di macerie, oltre che miliardi di risorse e di danaro pubblico sprecati malamente, nei suoi 75 anni di storia. Si è dissolta perché i suoi pilastri erano marci ed incrinati da falsi dogmi, come l’immutabilità dei geni. L’immunologia si regge su pilastri ancora più precari, quali una serie di concetti fasulli e svianti sui virus, sui batteri e sull’origine reale delle malattie.

COI DOGMI ASTRUSI NON SI PROGREDISCE E NON SI DIVENTA CREDIBILI

Da una parte si parlava di omozigoti e di eterozigoti, di geni recessivi e di geni dominanti, parte scientifica e condivisibile, ma condita dalle interpretazioni dogmatiche della fissità assoluta del Dna, parte marcia ed inaccettabile. Da questa parte si usano in modo dogmatico concetti ancora più astrusi e cervellotici, impostati su stati di belligeranza continua, su cellule killer, su anticorpi, su virus resuscitati e pronti a fare non più i mostri devastatori come fino a ieri, ma a diventare i nuovi fedeli alleati della medicina.

ANCHE L’IGIENISMO AMERICANO HA SUBITO LE SUE BATOSTE, MA HA LASCIATO UN ENORME PATRIMONIO DI CONOSCENZA SCIENTIFICA

Fossero vere le teorie in questione, saremmo finalmente sulla strada per vincere il cancro, per avere finalmente la meglio sulla massima patologia killer dove Richard Nixon e l’America tutta impiegò invano ed infruttuosamente risorse economiche straordinarie. Ma facciamo un passo indietro e sentiamo gli ammonimenti dell’America retta, onesta e trasparente, cioè di quell’America che seppe produrre un movimento avanzatissimo come la ANHS (American Natural Hygiene Society) e scienziati impavidi ed incorruttibili del calibro di Herbert Shelton.

ESPONENZIALE AUMENTO DI UNA PATOLOGIA IATROGENA O MEDICO-CAUSATA DENOMINATA CANCRO

Le campagne contro il cancro sono state intense e martellanti per diversi anni, scrive Shelton intorno agli anni ’70. Eppure si registra ogni anno una crescita esponenziale di decessi per questa patologia. Come mai? La risposta esiste. Questo si deve all’incremento delle cure mediche e delle operazioni inclusive di chemio e di radiazioni, nonché al fattore paura che ne uccide tanti davvero. Medici e chirurghi sono responsabili in gran parte dell’aumento di queste patologie estreme.

IL CANCRO È PANE E COMPANATICO PER UNA MEDICINA ECONOMICAMENTE BOCCHEGGIANTE

La medicina non ha la più pallida idea di cosa sia il cancro e dei motivi della sua insorgenza. Ancor meno sa sul come prevenirlo, ammesso che voglia davvero farlo. La vita e la fortuna dei medici dipende dal trionfo della malattia e non certo da quello della salute. Se si previene il cancro viene a mancare loro pane e companatico, ossi una delle fonti basilari di reddito e di speculazione dell’intero settore. Nessuno è disposto a credere che il diavolo si metta a rimproverare il peccato. Quando il diavolo farà questo potremo rivedere tutto e credere a una medicina impegnata seriamente contro il male.

INTERVENTI CHE PROVOCANO INDICIBILI SOFFERENZE ED ACCORCIANO LA VITA

I trafficanti di cure oncologiche tallonano sistematicamente ogni chirurgo ed ogni medico della mutua per imporre il successo commerciale delle loro rivoltanti mercanzie. L’espandersi poi della convinzione che diagnosi precoce e asportazione precoce siano decisive nei risultati, ha apportato nella gente una frenetica impazienza di farsi togliere ogni scomoda presenza tumorale. Le paure ingenerate dai medici hanno provocato in altre parole un panico ed una ansia tali da creare file di pazienti in attesa di intervento fuori delle sale operatorie. E questo ha comportato un incremento della mortalità operatoria e post-operatoria, un accorciamento della vita per milioni di persone.

BANALI SPORCIZIE INTERNE TRASFORMATE AD ARTE IN SEGNALI DI CANCRO

I gonfiori al seno sono dilatazioni nodulari e in un caso su 9 milioni si tratta di autentico cancro alla mammella. Nella maggioranza dei casi sono indice di mastite e non di cancro. Emorragie irregolari degli intestini possono significare emorroidi interne ed esterne. Emorragie della vagina e dell’utero possono significare eccessi catarrali, mestruazioni irregolari causate da forti imprecazioni tossiche.
Ulcere che non si cicatrizzano sono un fatto comune nella vita civilizzata carica di fattori stressanti.
Nemmeno un caso su 10 mila è cancro. Rappresentano solo una condizione di sporcizia interna, o anche una deficienza minerale nel sangue. Una persistente cattiva digestione con perdita di peso può derivare da troppo lavoro, da troppe preoccupazioni, da insonnia, da cattiva dieta e da iper-acidità. Dico queste cose -continua Shelton- perché ognuno si liberi dai timori e dalle paure trasmesse dai medici e dalle autorità sanitarie.

L’INCUBO E L’ANGOSCIA DEL CANCRO RISULTANO PEGGIORI DEL CANCRO STESSO

Il cancro non è ovviamente contagioso, non è ereditario e non è virale. È la preoccupazione continua che è contagiosa. È la corrosiva apprensione di avere il cancro che rende malata la gente, impedendole di dormire la notte, causandole crisi di pianto e di nevrastenia, miste a malinconia e depressione, a disperazione ed ipocondria. Timori e paure distruggono celermente le resistenze interne e la salute dei pazienti malati ma anche la serenità, la fiducia e l’ottimismo della gente sana.

LE ESPERIENZE DIRETTE DEL DR HERBERT SHELTON

Otto anni fa ho avuto in cura una ragazza 17enne che era stata sollecitata da diversi medici a subire una una asportazione al seno. Il suo nodulo scomparve, mediante semplice digiuno ad acqua distillata, nel giro di 3 giorni soltanto, senza bisogno di cure e di operazioni ovviamente. Ho assistito di persona a un numero impressionante di casi tornati alla normalità nel giro di 2-3 settimane rinunciando alla sala operatoria, e non si trattava di cancro.  Ho anche esaminato migliaia di casi con interventi eseguiti e privi di giustificazione.

SEMPLICI DILATAZIONI DI LINFONODI PER INTOSSICAZIONE INTERNA

Il dr Harding, autore di “Fissazioni, frodi e medici”, ha curato una moltitudine di casi diagnosticati come cancro al seno, riscontrando che si risolvono rapidamente con metodi naturali. Il dr Bulkling ha avuto esperienze simili alle mie e ha dichiarato che “Nello sforzo improduttivo di rimuovere ogni sospetta lesione cancerosa vengono raschiati e tolti molti adenomi innocenti e non maligni come risulta poi anche all’esame microscopico. Nella maggioranza di questi casi non era altro che una semplice dilatazione di una ghiandola linfatica o di un linfonodo, causata da uno stato tossico dell’organismo”. Questo può succedere anche per una indigestione o anche per pus proveniente da ascessi in qualsiasi area del corpo.

SIGNIFICATIVA GUARIGIONE DA FALSA TUBERCOLOSI

Una giovane 26enne venne da me disperata con diagnosi di tubercolosi. Tosse persistente, magrezza, debolezza e febbre sbocciate in broncopolmonite acuta. Al Bellevue Hospital di New York le venne prescritto riposo fuori casa lontano dalla fredda costa orientale, zero attività fisica e solita dieta iper-proteica ed iper-acidificante. Diagnosticai il tutto come bronchite cronica causata dalla sua pessima abitudine di ingerire un litro di panna al giorno nel vano tentativo di aumentare di peso. Le imposi dieta a succo di pompelmo e le ordinai di dormire tranquilla a casa sua, facendo regolare attività fisica, e quindi l’esatto opposto di quanto prescritto in ospedale. La tosse sparì del tutto in 5 giorni e, dopo un mese soltanto, tornò al suo lavoro completamente guarita.

COSPIRAZIONE DEL SILENZIO E DISEDUCAZIONE DI MASSA

Preservare la salute è il solo sistema corretto per prevenire il cancro. Con una educazione alla salute e non alla malattia il cosiddetto flagello del secolo si sgonfierebbe nel giro di pochi anni a livello planetario. Succede invece che non esiste alcuna intenzione di educare le genti a un corretto stile di vita. Con la colpevole cospirazione del silenzio, col mantenimento della gente nella confusione e nell’ignoranza, la malattia e la morte anticipata aumentano ogni anno.

MIGLIAIA DI PSEUDO-CURE MIRACOLISTICHE ANTI-CANCRO

Fatta questa lunga premessa sheltoniana, resta da dire che negli anni successivi ci fu la gara a chi trovava più soluzioni miracolistiche per sconfiggere il mitico cancro. Ogni nuovo giorno spuntava in America una nuova cura che un mese dopo risultava del tutto millantatoria e fallimentare. Quando la gente cominciò ad accorgersene la medicina era giunta a livello zero di credibilità, subendo pure un pesante taglio di fondi e sovvenzioni. Cosa gravissima per una macchina vorace e mangiasoldi come la sanità pubblica.

NASCITA DELL’AIDS COME ANCORA DI SALVEZZA PER LA BARACCA MEDICA AMERICANA

Ed è a quel punto che scattò la strategia di emergenza presso la CDC, Central Disease Control. Spuntò dai cassetti segreti un piano di emergenza atto ad evitare un collasso irreparabile del settore. Si trattava del famigerato Aids/Hiv che tuttora produce fortuna pecuniaria a livello mondiale mediante fondazioni miliardarie intoccate dalle tasse statali, con lasciti e speculazioni giocate ignobilmente sulle spalle della sofferenza umana.

CAMBIAMENTO EPOCALE ODIERNO GRAZIE ALLE TERAPIE IMMUNOTERAPICHE

Torniamo alla situazione odierna, dove si parla diffusamente della nuova cura immunologica promossa e sponsorizzata in Italia da tre istituti anti-tumorali di alto livello, e definita dal dr Alberto Mantovani come Cambiamento Epocale. Cura dove si parla di macrofagi del sistema immunitario stile poliziotti corrotti, di capacità della immunologia di rieducare ed ingegnerizzate le cellule cancerose, di nuovi super-farmaci capaci di rianimare globuli bianchi e anticorpi indeboliti, andando ad agire non più sulle cellule tumorali ma sul sistema immunitario.

QUANDO C’È DI MEZZO LA FDA I TRANELLI SONO ASSICURATI

Una tecnica immunoterapica che risveglia le difese dell’organismo per eliminare le cellule cancerose. Una tecnica basata sull’azione infettiva dei virus, ossia di immaginari e fantasiosi virus oncogeni usati come stimolatori delle difese anti-tumorali. Il tutto promosso e sponsorizzato dalla FDA Food and Drug Administration, ente inaffidabile e intasato di funzionari corrotti e collusi con Big Pharma e coi  super-macelli americani.

NESSUN CREDITO A UNA MEDICINA AMBIZIOSA, PRESUNTUOSA ED INAFFIDABILE

Ma che brava questa medicina, capace di di correggere ed implementare l’opera della Natura, abile al punto di sostituirsi all’opera del divino Creatore, apportando modifiche ai difetti funzionali della macchina umana! Come dire che una medicina incapace di capire e curare un banale raffreddore o una semplice acne, si scopre tutto d’un colpo in grado di curare il cancro usando i decadenti ed obsoleti strumenti del pasteurismo. Da garzoni di una modesta e malfamata officina umana a super-divi del benessere e a leonardeschi inventori di tecniche risolutive. Merita forse fiducia questa gente? La mia risposta tassativa è un no netto e senza riserve, salvo inoppugnabile prova contraria.

PASTEUR SEPPE ALMENO CONFESSARE I SUOI GRAVI ERRORI

Occorre aggiungere che Louis Pasteur ebbe almeno la dignità di riabilitarsi tardivamente sul punto di morte, e di liberarsi del peso che aveva sullo stomaco, dimostrando una insospettata umiltà, dote che gli era mancata quando era in auge e veleggiava con successo negli ambienti accademici parigini. “Ha ragione Claude Bernard”, sospirò di fronte ai medici che stavano accanto al suo capezzale. “Il terreno è tutto e il microbo è niente”. Ma questi post-pasteuriani dell’immunologia odierna non demordono e non hanno un minimo di umiltà. Pretendere da loro un atto di confessione sarebbe fatica sprecata. Assai peggiori del loro mediocre maestro. Immunologi ed allergologi rappresentano non a caso la parte meno scientifica e meno credibile della medicina convenzionale contemporanea.

TEORIE STUCCHEVOLI E GRANDE VORACITÀ PECUNIARIA

Raramente ho trovato qualcosa di più stucchevole e mediocre tra la letteratura medica. Da qui nasce la mia denuncia, tanto isolata quanto forte, contro questa ennesima messinscena degradante di matrice americana, prontamente assimilata dalle controparti italiane che la hanno mutuata con perseveranza ed entusiasmo. Non ricercatori e tantomeno scienziati, ma gente collusa e affamata di danaro oltre che di lodi immeritate, sia al di là che al di qua dell’Atlantico.

NE ABBIAMO PIENE LE TASCHE DEI COLLUSI E DEI FALSI BENEFATTORI

Una bufala indecente ammantata di pretese scientifiche. Un’operazione commerciale a vasto raggio che ci fa vergognare di appartenere alla razza dei bipedi, ritenuta a torto migliore dei quadrupedi in termini di intelligenza e di moralità. Del resto, non ci meravigliamo facilmente dopo aver visto le farse truffaldine tipo Aids, Aviaria, Suina ed Ebola ad opera di politici corrotti e collusi. Ci riferiamo a elementi come Donald Rumsfeld, segretario di Stato americano nel governo Bush, legato alla diffusione del dolcificante cancerogeno aspartame e del bidone Tamiflu, o a personaggi ignobili, insulsi e viscidi stile George Soros e Billy Gates, imbattibili non solo nel beffare la gente ma persino nell’atteggiarsi a benefattori del genere umano.

Valdo Vaccaro

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Scritto da Valdo Vaccaro

Valdo Vaccaro, classe 1943, è ricercatore indipendente, divulgatore e filosofo della salute. Da sempre ha fatto della dieta vegeto-crudista tendenziale, dell’amore per gli animali e la natura un modo di essere e uno stile di vita, in tutta autonomia e libertà. Valdo ha tenuto centinaia di conferenze in giro per l’Italia e nel mondo trattando vari temi tra cui salute, etica, attualità e altro ancora. Al momento, oltre all’attività sul blog, è direttore scientifico e docente della HSU – Health Science University, la prima scuola di Igienismo Naturale Italiana.

DISCLAIMER
Valdo Vaccaro è orgogliosamente NON-medico, ma igienista e libero ricercatore. Valdo Vaccaro non visita, non prescrive e non cura. Le informazioni presenti su questo sito hanno solo scopo informativo, non intendono e non devono sostituire il parere del medico curante.

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Commenti

46 Commenti

  1. Elisabetta

    Diciamolo ben chiaro senza buonismi ipocriti che in questo sistema sanitario i medici non sono le vittime ma i carnefici. Come ben scriveva Etienne de la Boétitie nel "Discorso della servitù volontaria", in un sistema i servi diventano carnefici quando hanno un guadagno, e sono loro a reggere tale sistema, tanto quanto i dittatori di turno. Le vittime sono quelle che subiscono senza guadagnarci nulla, né in termini di denaro né di privilegi. Nel caso del sistema sanitario, non sono certo i medici le vittime, ma i pazienti. La smettessero di fare loro le vittime, quando sono i primi a diseducare le persone, a rovinarle. Ribadisco per questo motivo che non credo un medico possa ritenersi igienista se lavora all' interno delle asl. Fondamentalmente si tratta di un modello fascista, con servi ben pagati per avere poteri legali e psicologici assurdi sulle persone. E non mi pare abbiano alcuna voglia di rinunciare, a questi poteri. Se non si possono avere i piedi in due staffe quando si intraprende in prima persona questo percorso come autocura, tanto meno lo si può fare se lo si intraprende in veste di colui che sostiene altri nella guarigione.
    Mi sono chiesta spesso chi sia ipoteticamente l' igienista perfetto (non che io creda di poterlo diventare, si intende), e penso si tratti fondamentalmente di una capacità sempre più profonda di autoascolto. Del corpo, del cuore e della mente. I cibi e i rimedi proposti dai grandi igienisti in fondo sono il risultato di questo autoascolto, prima di tutto. Almeno in moltissimi casi. E mi sembra che abbiamo tutti tanta paura di diventare davvero "grandi", indipendenti dalla figura del "saggio" (il medico….capirai!!) e completamente autonomi nel gestire la nostra salute. Siamo un gregge di ragazzini spauriti, lo si vede in tutti i campi, da come ci comportiamo.
    E allora ecco che arriva l' ultimo miracolo, la pastiglia che dice al nostro sistema immunitario (e a noi) che è incapace di cavarsela da solo, che il cibo non basta o addirittura non c' entra niente, che lo stress provocato da visite, minacce, vessazioni emotive, esami e analisi non peggiora niente. Che sei una persona responsabile solo se ti affidi a loro, se credi alle loro panzanate da quattro soldi.
    E io continuo a vedere persone ignare che passano da una patologia all' altra sempre più grave, sempre più spaventati e inermi, annicchiliti. Costretti a fingere di credere in cure in cui è evidente che non crede nemmeno il medico che le propina, visto che vede crepare e crepare male tutti quanti. Un peggioramento della qualità della vita ormai dai 35-40 anni in su come non c'era mai stato. E per toppare il fallimento arriva una nuova pillola alla settimana. Basta far finta di crederci, come con i politici, e lasciare che la nostra vita non sia nostra. Un "piccolo" pegno da pagare per la nostra debolezza.

    Rispondi
  2. Elisabetta

    Etienne de la Boétie, naturalmente. Refuso.

    Rispondi
  3. Elisabetta

    E per oggi ho sfogato anche io le mie "imprecazioni tossiche":D:D …. ognuno ha i suoi refusi…:)

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  4. Andrea

    Caro Simone, sul serio ti aspettavi una risposta diversa?

    Rispondi
  5. Andre Maraglio

    Simone ha ragione andrea ….il sistema immunitario basta farlo funzionare e dargli modo di funzionare bene stop …e sappiamo le regole di madre natura , poi ognuno gioca con ciò che vuole …..

    Rispondi
  6. Andrea

    C'è un problema di fondo grande come una casa, i numeri. Quanti guariscono con il vostro schema? La risposta la conosco già.
    Dalla teoria alla pratica ci passa un bel po'…

    Rispondi
  7. Giuliano

    Ma che essere 6 tu Andrea o come ti chiami veramente? Ma dove vivi. Ma chi 6 veramente? Scopriti una volta x tutte. Io amo stuzzicarti e, lo farò fin che leggo questo blog, in fondo mi fai ridere, qualche volta C……re, quindi 6 utile.

    Rispondi
  8. FaraFra

    Parliamo di numeri Andrea. Quanti passano a miglior vita col vostro metodo? Quanti lo fanno sopportando le sofferenze dell'inferno? Quanti tirano avanti vivendo una vita piena di sofferenze e augurandosi di morire?
    Dalla teoria alla pratica ci passa un bel pò… hai ragione.

    Rispondi
  9. Antonio Armando

    Non dategli corda ragazzi. E' tempo perso.
    L'uomo è seriamente disturbato e pieno di problemi.
    Non capisco perché non si faccia aiutare dallo specialista di turno.
    Forse gli torna più efficace venire a blaterare i suoi deliri in questo blog piuttosto che affidarsi alle amorevoli cure del suo sistema sanitario.

    Rispondi
  10. Evipal

    Ciao Elisabetta
    Hai idea in quanti all'interno delle asl lavorano nell'emergenza-urgenza, nella traumatologia, nella diagnostica per immagini?
    Carnefici quanti hanno seguito Valdo durante il suo ricovero?

    Rispondi
  11. Elisabetta

    Evipal, ho già scritto sulle emergenze, andando anche contro il parere dato a Valdo in un post di tempo fa. E anche sull' abilità tecnica e l'utilità di molti medici. Ma è la solita storia: per voi il fatto di fare ANCHE un 2% di bene giustifica tutto il marciume amministrativo e pecuniario delle asl, le malattie iatrogene, le torture, un modo di morire che fa invidia a guantanamo, i maltrattamenti, i ricatti, gli spaventi, i peggioramenti, lo spaccio di veleni che portano ad altre malattie/morte. Conosci la differenza tra operare in un sistema come questo e uscirne dignitosamente mettendosi in modo indipendente (e rischioso) al servizio della gente? Della diagnostica per immagini hanno fatto a meno intere popolazioni vivendo come e più di noi, se si seguisse l'igienismo rimarrebbe solo la traumatologia (con molto da cambiare in quanto a tecniche anche lì, ma molto davvero). Eviterei anche l' assistenza medica ai moribondi, per risparmiarsi umiliazioni e ulteriori sofferenze, visto che siete in quattro in croce a "lottare" per eutanasia e cure pallliative.
    Con che coraggio venite a vantarvi di qualcosa? Questo mi chiedo. Quando umilmente chiederete scusa? MAI, naturalmente. Cerchi di sbrodolare orgoglio, e non capisci nemmeno che figura fai. Tutti abbiamo o abbiamo avuto esperienze disastrose con le asl, in prima persona e/o con parenti. Siete come quelli che condonano gli assassini perché "era una brava persona, salutava sempre tutti…".
    Non perderò altro tempo con te.

    Rispondi
  12. Antonio Armando

    Anche se non serve, concordo con tutto quanto asserito da Elisabetta.
    Troppi cadaveri sulla coscienza.

    Rispondi
  13. Elisabetta

    Sempre con quell' "atteggiamento mafioso" poi, da corruttori, "dato che te ne sei servito/servita a che tu o Valdo, non puoi disprezzare".Eh, no mi dispiace, disprezzo eccome. Non solo perché se non si hanno alternative e conoscenza è ovvio che la gente ci casca, ma anche perché avete il potere legale assoluto e coercitivo, di cui dovreste vergognarvi tutti i giorni. E invece continuate con la vostra spocchia a vantarvi del carrozzone di mentecatti magna magna su cui siete saliti, cercando anche – come tutti i corruttori – di fare sentire la vittima come un privilegiato al quale viene fatto un favore. Come spiega bene anche Neil Barnard nel video che è stato proposto da Elena pochi giorni fa, si può benissimo, con un' alimentazione vegan crudista, campare cento anni e più senza ammalarsi, liberi dalla malattia e anche dai medici. Come hanno fatto tutte le popolazioni prima che nascessero i vari sistemi sanitari, campando molto meglio, più a lungo e più sani. E, soprattutto, più liberi. In vita e in punto di morte. Siete un sistema talmente coercitivo e fascistoide che nemmeno in punto di morte vi togliete dai coglioni. In Italia si muore con dolori atroci che nei paesi civili non considerano nemmeno possibile, niente soldi per gli oppiacei, ma per piazzare in oncologia lo psichiatra che ti fa il TSO e ti impedisce di avere la libertà di impiccarti a casa, i soldi ci sono sempre.
    E tu vorresti esaltare un marciume come la sanità pubblica e privata, e magari avere anche l' applauso. Parli come se la gente non vi conoscesse, come se parlassimo tutti per pregiudizi e "sentito dire". Come diceva Totò, ma mi facci il piacere!!!
    Qui delle alternative a voi, anche nei casi estremi, si è già discusso. E nessuno pareva sentire la vostra nostalgia.
    Con questo concludo davvero.

    Rispondi
  14. Evipal

    Estremamente riduttivo pensare che i medici che rendono possibile un intervento come quello che ha affrontato Valdo rappresentino il 2% degli impiegati all'asl.
    Ma anche fosse uno su un milione? Come le bombe anche la rabbia colpisce indiscriminatamente

    Rispondi
  15. Antonio Armando

    2%? Per quanti specialisti inutili devo passare prima di imbattermi in un professionista "serio"?
    Persomslmente ho fatto medico di famiglia, pediatra asl, pediatra a pagamento, dermatologo a pagamento, pronti soccorsi vari e più volte, otorinolaringoiatra a pagamento. Cosa ho risolto? Un'acca! Poi per puro culo ti imbatti nello studio cina e in Valdo. Ti documenti (poco ed in fretta!), ti metti a mangiare frutta e verdura (perché alla fine, che vi piaccia o meno, di questo si tratta! Una semplicità ed economicità disarmante. E questo aspetto vi fa rodere l'apparato di cui sopra, probabilmente!!!) ed in breve tempo risolvi tutto e definitivamente (almeno per la mia famiglia e per me è stato così).
    Siete voi ad essere peggio delle bombe.
    E siete la categoria più ammalata in assoluto.
    Mi dispiace, troppa sofferenza patita e troppi soldi buttati nelle vostre fauci. Inutilmente.

    Rispondi
  16. Francesco

    A che serve polemizzare contro il sistema sanitario brutto e cattivo? Se questo portasse a qualche risultato utile, sarei in prima linea in questa battaglia, ma io temo invece sia solo tempo e fiato sprecato. Il sistema sanitario fa a sua volta parte di un SISTEMA più grande, di cui è funzionale e al tempo stesso fruitore, e il sistema se ne impippa di noi, poche e irrilevanti formichine, e tira dritto per la sua strada continuando a mieter vittime. Quel che occorre veramente è imparare ad essere autonomi, a dar fiducia a quel piccolo sistema che è la nostra stessa persona, anima e corpo, che se è trattata con riguardo come dio comanda è in grado di risparmiarci anche gli insulti del sistema sanitario e di quello più generale. Io ho imparato ad esserlo, a spese mie ma ce l’ho fatta, e sinceramente il sistema sanitario non so manco se esista, per me potrebbe anche chiudere i battenti in quanto del tutto superfluo, senza bisogno di alcuna polemica ma mettendolo di fatto a k.o., col mio comportamento autonomo e coerente. Comportamento che si acquisisce informandoci e mettendoci alla prova, partendo dalla consapevolezza che stiamo sbagliando tutto e che quindi dobbiamo correggerci, noi personalmente, non il sistema che è troppo grande per le nostre forze.

    Rispondi
  17. Elisabetta

    Evippal, la vigliaccata di dare dei rabbiosi a chi vi contesta, non ti fa onore. Manipolando poi le mie parole, come se io non avessi dato merito a chi ne ha.I medici bravi fossero coscienziosi e retti uscirebbero dalla tua amata asl. Ma la copertura legale (leggesi culo parato davanti a qualunque orrore) fa troppo comodo. Il dolore di vedere e aver visto soffrire inutilmente tante persone merita il rispetto che tu non sai dare. La mia giusta rabbia che è compassione per le vittime, è quanto di più giusto e umano io possa mostrare. Ma non puoi capire un discorso così, non ne hai la dignità. Non meritavi nemmeno la mia attenzione, non ne avrai altra.

    Rispondi
  18. Elisabetta

    Francesco, concordo sul rendersi indipendenti, più che si può, l'ho scritto stavolta e anche in precedenza. Ma non chiamerei "polemica" la protesta davanti a tanta sofferenza provocata e provocata consapevolmente e con l' arroganza di chi ha sempre il coltello dalla parte del manico. Tu sei stato un' emergenza e sei stato salvato. Ma sai quanti ogni minuto vengono rovinati o uccisi? E la tiritera è sempre quella, che se ti ribelli sei tu che hai un problema, non loro che hanno commesso un crimine. Mai condannati, sempre col culo parato. Ci avvelenano e assillano dalla nascita alla morte e certo che sono i servi arroganti di un sistema più grande, non per questo meno disprezzabili. In quale altra azienda, qualcuno potrebbe dire la cretinata che basta un impiegato su un milione che sia bravo per giustificarne l' esistenza? Quando quello stesso impiegato lavorando da autonomo eviterebbe i costi, gli sprechi e i danni dell' azienda? E in Italia si ragiona sempre così, è il pensiero corporativista mafioso. Sei tu quello che sbaglia e hanno sempre ragione loro.
    Detto per senso della giustizia e legittima incazzatura, non per rabbia a casaccio. Sempre questo modo di diffamare quello che di più prezioso abbiamo, quel minimo di senso di giustizia rimastoci.

    Rispondi
  19. Elisabetta

    Antonio, sottoscrivo tutto quello che hai detto parola per parola.
    E la chiudo qui perché non era comunque mia intenzione provocare nessuno.

    Rispondi
  20. Andrea

    Perché incazzarsi e insultarmi quando bastava dare delle cifre? Mettete continuamente in discussione tutta la medicina ma ancora nessuno riesce a dare due cifre su guarigione e sopravvivenza che in malattie con il cancro o in problemi cronici e degenerativi come l'insufficienza renale sono quasi tutto.
    Spero si abbia la coerenza se ce ne fosse bisogno, ma mi auguro di no, di non farsi curare di fronte a qualsiasi problema.

    Rispondi
  21. Evipal

    Caro Antonio quando un automobilista sempre stato in ottima salute dopo goliardica cena a base di cadaveri e alcol per inspiegabile malore ti prende in pieno mentre attraversi le strisce e ti fracassa la teca cranica, sempre che il tuo cuore ancóra batta, sempre che qualcuno di questi luridi individui assetati di soldi, di potere e prebende delle case farmaceutiche ti raccolga dall'asfalto, sempre questi, pensi ti chiedano da chi preferiresti essere portato? Vorresti prima avere un consulto da un dermatologo? Forse spulciare qualche traduzione dal latino di un vecchio classico greco nella speranza che un allievo del grande Pitagora abbia contemplato questa eventualità?
    Se magari ne esci vivo dopo qualche mese di coma puoi sempre avere la tua rivalsa: li denunci tutti! Non è stata rispettata la tua volontà di non ricevere cure.
    A parte gli scherzi e fatti i debiti scongiuri non sai quanto anche nel paziente critico, la differenza tra chi si alimenta in maniera onnivora o in maniera esemplare sia notevole.
    Ma di questo è bene parlarne in sedi più opportune.

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  22. Antonio Armando

    Sapevo che te ne saresti venuto fuori con l'incidente dagli effetti nefasti. Qui non stiamo parlando di eventi traumatici imprevedibili (incidenti, appunto) ma di come, nella gestione delle cd malattie del benessere, la tua categoria non sia in grado (o peggio, non voglia) di dare le giuste dritte per la soluzione del problema (o quantomeno fare un tentativo in tal senso) uscendo dagli schemi programmatici dettati da santa romana medicina. Il problema è semplice, caro mio: quando mio figlio a meno di tre anni in ps, bianco come un cencio per crisi asmatica, dopo essere stato trattato secondo il protocollo previsto (bentelan e quant'altro), è stato rimandato a casa (in realtà abbiamo rifiutato il ricovero consigliatoci) senza la benché minima indicazione sulle possibili connessioni con il consumo di latte vaccino. Tanto di cappello a chi ha riportato su la saturazione, però non puoi venirtene fuori sempre con la storia dell'ereditarietà (io sono stato allergico per 39 anni a parietaria e graminacee). Siete realmente ignoranti in tema di alimentazione o lo fate apposta? Vi rendete conto o no delle reali ripercussioni sulla vita delle persone delle vostre prescrizioni? O vi basta attenervi alle indicazioni previste per farvi sentire a posto con la coscienza?
    Sempre grazie a tutti quanti operano diuturnamente nei ppss di tutto il mondo per salvare la vita di tanti disgraziati. Gente illuminata.
    Questo non c'entra nulla, purtroppo, con tutti gli altri aspetti di cui stiamo discutendo.

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  23. Andrea

    Un sito autorevole…
    L'ultimo non lo guardo nemmeno.
    Bello il nick…ma quando ti ascolterai?
    Ciao

    Rispondi
  24. Evipal

    Caro Antonio, non so dove abbiate visto elogi o difese di determinate categorie.
    Se riporterete le frasi incriminate ve ne darò atto.
    L'incidente non mi pare fosse così nefasto, se ne usciva vivi e milionari.
    Parlare solo di argomenti da voi stabiliti? Non di esperienze con pazienti vegani confrontati con pazienti onnivori? Ho giá detto che continuerò a farlo in altre sedi dove fra l'altro ho riscosso molto interesse. Chiedo scusa per aver urtato la vostra sensibilità.

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  25. WAKEUP

    Andrea, il sito non sarà autorevole dal tuo punto di vista, ma la tua risposta da troll e disinformatore è scontata…

    nel sito non autorevole sono indicate tutte le fonti dei numeri, caro il mio disinformatore che fa pure finta di essere una vittima di questo blog….

    e comunque i link non li ho messi certo per te…

    Non ho alcuna intenzione di convincere te, (vincere insieme), tu so già da che parte stai, tempo sprecato ed energie sprecate…

    Quel link che tu non vuoi neanche leggere, lo leggeranno altri e capiranno chi sei…

    Buona serata

    Rispondi
  26. Antonio Armando

    Come al solito. Quando vi si pongono interrogativi sul vostro modo di operare fate gli offesi.
    E poi "noi" dobbiamo sempre citare numeri, fonti, casi concreti. Come non bastassero le innumerevoli testimonianze su questo blog.
    Siate seri. Anche perché c'è in gioco la pelle di tutti.

    Rispondi
  27. Andrea

    Il sito oltre a non essere serio non parla di tumori…che vuoi che ti dica?
    Al secondo link capiranno che mi pagano…e le marmotte impacchettano la cioccolata!
    Ciao wakeup ti lascio che se disturbo un altro blog questo mese mi danno il bonus!

    Rispondi
  28. Andrea

    Inizierò a pensare che tenete alle persone quando vi vedró aprire un ambulatorio di consulenza con tanto di consigli e prese di posizione FIRMATE.
    E non 4 righe scritte da casa dietro il pc magari nemmeno in Italia.

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  29. Antonio Armando

    Le innumerevoli testimonianze riportate su questo blog, amico frizzi.
    Tu non hai raccontato nessun caso concreto.
    E siamo sempre in trepidante attesa.
    Troppo comodo parlare per sentito dire.
    Anche tu scrivi 4 righe dal pc di casa, mi pare!

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  30. Francesco

    Capisco le tue legittime ragioni, Elisabetta, ma continuo a credere che in fondo il sistema sanitario non è peggio della parte restante del SISTEMA: quest’ultimo ti insegna ad alimentarti in un certo modo, e lascia al sistema sanitario il compito di intervenire a rimettere insieme i cocci, quando la frittata è già fatta. E’ maggiormente colpevole il primo o il secondo? In via logica il primo, e allora dovremmo prendercela con i responsabili del sistema. Ma sappiamo che non c’è una priorità nelle responsabilità del sistema, perché qui tutto s’intreccia e tutto si tiene, nessuno è meno responsabile di un altro. Questa è una vera fregatura, ingiusta finchè vogliamo, ma questa è la realtà: prendersela con qualcuno rischia di essere miope, perfino ingiusto (non è forse utile il bypass coronarico in una società che ti obbliga a ricorrervi, dunque perché prendersela con chi ti applica il bypass piuttosto che con chi ha determinato quel bisogno?), e in fondo abbastanza inutile. Per questo preferisco attenermi all’atteggiamento del verso dantesco “non ti curar di loro ma guarda e passa”. Non tuttavia senza fare tutte le doverose riflessioni critiche, l’importante è che aiutino a risolvere il problema e cioè a fare in modo che non si ricaschi nei soliti vecchi errori. E questo credo passi anche attraverso una riflessione autocritica e una assunzione diretta di responsabilità personale.

    Rispondi
  31. Francesco

    quello non ha ancora capito che non c'è bisogno dell'ambulatorio in senso classico

    Rispondi
  32. Francesco

    L'importante, voglio dire, Elisabetta, è che impariamo a renderci davvero autonomi: anche se diventiamo ferratissimi accusatori del sistema sanitario, ma poi ci comportiamo incoerentemente nella nostra vita concreta, prima o poi, stanne pur certa, ci toccherà ritornare tra le sue braccia.

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  33. Antonio Armando

    Francesco, il sistema sanitario è quello che è ed il mondo va come va e su questo siamo tutti d'accordo e, purtroppo, c'è poco da fare.
    Sono anche dell'avviso che con le moderne tecnologie sia obbligatorio per tutti informarsi e provare a verificare su più fronti quanto prescritto da medici e messo a disposizione dai farmacisti.
    Però, tu mi insegni, perché hai vissuto un'esperienza davvero importante in prima persona, quanto sia rilevante il parere dello specialista di turno in certi momenti della vita che, solitamente, ti si presentano quando sei completamente "crudo" in materia di buona salute.
    Gli effetti che possono produrre i "consigli" del "dottore" sono praticamente definitivi laddove, come nel nostro caso, non ci si dia una bella sveglia e si cominci a ragionare con il proprio cervello.
    Quello che non riesco ad accettare è che a prescindere dall'andazzo dettato dal sistema, un medico non debba e/o non senta la necessità/responsabilità di offrire al paziente il servizio migliore. E non ci sono scuse o motivazioni che tengano. Per il lavoro che hai deciso di intraprendere, tu medico, hai il preciso dovere di fare l'impossibile nell'interesse del povero disgraziato sulle cui sorti hai poteri assoluti.
    Non basta tenersi aggiornati secondo i dettami ministeriali. Devi ampliare a 360° "sferici" la tua sete di conoscenza. Devi metterci faccia e didietro. Devi assumerti la responsabilità delle tue scelte e decisioni e risponderne in prima persona. Come accade per la maggior parte delle categorie professionali. C'è in gioco la vita delle persone.
    Se ti risulta troppo dispendioso/oneroso, cambia mestiere. Drastico? Eccessivo? Non credo. Quando sei nella cacca allora si capisci l'importanza delle scelte non fatte.
    Io paziente devo prevenire, ripeto. Tu operatore sanitario hai l'obbligo di garantirmi le cure migliori. Qualunque esse siano. Perché questa è la convenzione. Perché il sistema ti foraggia. Ed il sistema siamo anche noi, beninteso.
    Per me questo è impegno, serietà, etica, professionalità, onestà nonché rispetto della vita.

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  34. Andrea

    Fabrizio…
    Eccome se c'è bisogno così ufficializzi le tue prese di posizione. 2 righe, una firma e rendi tutto ufficiale e documentabile.
    Le testimonianze…Dio mio. Qualsiasi persona può venire qua e raccontare di aver sconfitto la malaria con acqua e limone come Enzo che parla di fibrosi cistica senza diagnosi. Chi vuoi prendere in giro?
    Io non ho mai consigliato di interrompere una terapia in nome di qualche frase detta da un lanzichenecco nell'AD che magari non ha mai nemmeno studiato un cadavere. E soprattutto non improvviso terapie in ambito professionale quando non ho esperienza in quel determinato campo.

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  35. Evipal

    Pur sventolando bandiera bianca devo ammettere che a tanti anni dalla mia scelta vegan, non dettata da motivi di salute, non sono mai stato oggetto di commenti dai toni così astiosi nemmeno da parte di mangiacadaveri. Evidentemente se non si possiedono referenze del calibro di Campbell non si va da nessuna parte. Ma non pensiate di liberarmi di me così impunemente. Beccatevi dunque gli ultimi saluti:

    Ad Andrea
    La tua tenacia verrà premiata. Devi essere molto giovane, ti invidio. Tante volte ti abbattono, altrettante ti rialzi più rinvigorito di prima. Troverai la tua strada, sono sicuro.

    Antonio, non sono riuscito a farti capire che in una rianimazione la quasi totalità dei pazienti sono in coma, incapaci di parlare, udire, respirare, tenuti in vita dalle macchine. Far tacere, non ascoltare le ragioni dell'interlocutore, noi che invece possiamo ,dove porta?

    Francesco: mi inchino di fronte al tuo acume e alla sensibilità del tuo animo. Al pari di Valdo, e lo dico perché l'ho conosciuto di persona,ho letto i suoi libri e lo seguo da molto tempo pur non leggendo tutte le sue tesine(mi aiutano nei momenti di sconforto)trovo in te quella capacità di indirizzare e guidare al vero nocciolo della questione. Sarai d'aiuto a tante persone.

    Peccato non conoscere le vostre storie

    Rispondi
  36. Francesco

    ma tu, Antonio, pretendi l'impossibile, che un medico, uno specialista rinunci alla sua deontologia professionale per sposare una filosofia, come quella igienista, che nega alla radice l'impostazione convenzionale. Cero sarebbe bello, ma è semplicemente impossibile: si tratta di impostazioni diametralmente opposte, non conciliabili fra di loro, almeno solitamente. In qualche caso ci può ben essere qualche possibilità d'intesa fra le due, ma per potersi intendere bisognerebbe poter parlare la stessa lingua, ma il punto è che il medico non conosce la lingua dell'igienismo, ma soltanto la sua. Dovrebbe conoscerla, tu dici? Può darsi, ma la realtà è che l'igienismo è materia di qualche sparutissima e irrilevantissima minoranza, come puoi pensare che questa possa far presa negli ambienti della medicina ufficiale, è pura fantasia. Non dico, ripeto, che la tua "pretesa", che il medico specialista sia illuminato, non sia auspicabile, purtroppo però è al momento irrealistica e fuori dalla nostra portata. In futuro forse chissà, ma per il momento non ci resta che …arrangiarci.
    Evipal, mi dispiace per l'incidente, forse è stato "aiutato" anche dallo stile con cui ti sei presentato, che qui non attira certo molte simpatie. Ma son sicuro che anche il tuo contributo possa essere utile, nei non pochi casi in cui ci tocca fare i conti con la medicina ufficiale, che ci piaccia o meno.

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  37. Antonio Armando

    Evipal, continui a far finta di non capire.
    Stiamo parlando di come si possa tentare di prevenire ed eventualmente risolvere le cd malattie del benessere. Che c'entrano incidenti, terapue intensive e comi?
    Il mese scorso ad un altro mio cugino è stato diagnosticato il diabete. Ovviamente insulina quotidiana, carne e formaggi a volontà e, OVVIAMENTE, poca frutta!
    Un altro cugino, appena cinquantenne, si è fottuto i reni. Dialisi. Ha un figlio di 10 anni.
    Consigli su come alimentarsi? "…continui a mangiare come sempre".
    Lamenti toni astiosi? E cosa dovremmo fare? Inneggiare alla vostra bravura?
    Complimenti per la scelta vegana. Guarda caso ci sei arrivato prima di imbatterti in qualche fastidiosa patologia. Come mai? Forse sei vegetariano per scelte etiche come il prof. Veronesi?
    Non voglio fare il processo alle intenzioni, ma la mia provocazione per dire come non ci sia nessun tipo di messaggio in termini di corretta alimentazione neu confronti del comune mortale. Quest'ultimo, se fortunato e dotato di un minimo di sano spirito critico, aporoda a certe informazioni solo dopo che si è ammalato.
    Cominciate ad informare correttamente l'assistito.
    o chiediamo troppo?
    Perdona i toni accesi, Evipal, ma forse non abbiamo ben chiara l'entità delle grandezze in gioco.
    troppa gente condannata a crepare a conclusione di un percorso pieno di sofferenza.
    secondo te, i miei cugini, figli di buon latte uova e carne, curati con uniplus e bactrim forte, se gli propongo di cambiare stile di vita ed, eventualmente, di provare altre strade terapeutiche, mi danno retta?
    Non sono medico. Mi limito a raccontare balle in questo blog come argutamente fatto notare da Andrea the genius.
    Ti abbraccio Evipal.
    Non è una guerra tra te e me.
    Stiamo solo confrontandoci.
    Senza rancore.

    Rispondi
  38. Francesco

    purtroppo non ci si può aspettare che uno che mangia bistecche e beve coca cola, che si dopa di caffè e sigarette, ti possa dare la corretta informazione terapeutica. Questo è il quadro della nostra classe medica, con le conseguenze che tu stesso ricordavi: cioè che prima (almeno di solito, con qualche eccezione) ci si ammala, e solo dopo, se si è fortunati e dotati di un qualche senso critico, si approda a una visione nuova delle cose. Così è stato per me, e davvero non riesco a trovare qualcuno contro cui rivalermi; non ci resta allora che rimboccarci le maniche, anche facendo quel che possiamo nel nostro entourage.

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  39. Francesco

    voglio dire, Antonio, che non è che lo specialista adotti per sè la ricetta igienista e rifili la monnezza al paziente, la monnezza se la cucca pure lui, nella sua beata ignoranza.

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  40. Antonio Armando

    Hai perfettamenteragione Francesco.
    Allora che vogliamo fare? Continuiamo a sguazzare nella monnezza? Quando ci diamo una mossa? Perlomeno cominciano a fare corretta informazione. E chi è la fonte autorizzata a far ciò?
    I signori medici. Cosa fanno in cambio? Criticano e pongono domande sulla bontà dell'igienismo (per rimanere nel nostro orticello).
    No ragazzi, così non va.
    Bisogna cambiare mentalità. Subito.

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  41. Francesco

    Certo che così non va. Chi deve cambiare mentalità? Non certo noi. Allora loro? E come fai a fargliela cambiare se noi siamo la formichina e loro sono un esercito di elefanti, mi pare un obiettivo disperato. O forse ti riferisci ai medici che visitano questo blog? Ma questi sono come le mosche bianche, se pure criticano e fanno domande sulla bontà dell'igienismo lasciamoli fare, mi pare legittimo, noi facciamo altrettanto con loro, l'importante è che siano intellettualmente onesti: non che mi aspetti grandi cose da loro, ma un'interlocuzione ci potrebbe anche stare, dopo tutto le tesine di Valdo attingono ampiamente alle spiegazioni della medicina, salvo poi correggerle o smentirle sul piano eziologico e terapeutico. Insomma, Antonio, da qualunque parte ci volgiamo, ci rendiamo conto che cambiare subito le cose, beh! semplicemente non si può. Limitiamoci a darci una mano fra di noi, cercando di allargare la nostra sfera d'influenza a chi ci sta intorno: a me sembra già un buon obiettivo, prodigo di risultati positivi.

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  42. Antonio Armando

    Hai ragione. Anche stavolta.
    però mi aspetto qualche spunto propositivo concreto dalla classe medica. Gente che ha studiato e che studia. Che dovrebbe avere capacità di discernimento maggiore rispetto alla massa che si è preso la briga di assistere. Non limitarsi solo a magnare monnezza.

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  43. Evipal

    Il binomio profitto e potere, dettato da chi si è impossessato della gestione sanitaria, inteso l'uno in termini numerici( numero di pazienti, numero di prestazioni, etc.) l'altro in termini più formali( rispetto delle gerarchie, dipendenza dal terapeuta, sudditanza dalle ditte farmaceutiche,etc.) rende di fatto utopico attendersi dal servizio sanitario o cercare in esso ciò che avete trovato dentro di voi.
    e non pensiate di essere in pochi (eccelsi invece si)

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  44. Francesco

    Eccelsi, addirittura, adesso non esageriamo coi complimenti. Diciamo che abbiamo capito che il nostro capo è lui, il nostro corpo: lui sa esattamente cosa fare per mantenersi in forma (o recuperarla nel caso la si sia perduta), e lo fa effettivamente a condizione che collaboriamo con lui adottando un corretto stile di vita, così come ci insegna la disciplina igienista, che ha radici antiche quanto l'uomo. Dici che non siamo in pochi, e dove sarebbero queste moltitudini? Io vedo i soliti quattro gatti, anche se riconosco che c'è una sensibilità diffusa per questo genere di argomenti, ma ancora troppo generica e incapace di tradursi in comportamenti coerenti, in scelte di vita capaci di cambiarci realmente la (qualità della) vita.

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  45. Antonio Armando

    Grazie Evipal.
    ma eccelsi per aver deciso di alimentarsi a frutta e verdura mi sembra davvero poco per aspirare all'eccellenza!
    Saremo eccellenti quando finiremo di morire stupidamente.
    Serve l'impegno di tutti.
    Animo e costruttività. Critiche comprese.
    Inutili sottolineature non portano a niente.

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