METATARSALGIA E NEUROMA DI MORTON

da 6 Dic 2012Neuropatie, Patologie muscoloscheletriche e connettivali

LETTERA

SONO FORSE AFFETTA DA UNA DELLE TANTE MALATTIE RARE?

Buon giorno Valdo, non voglio farle perdere tempo perciò vengo subito al problema. Dopo mesi di dolori che vanno aumentando, mi è stato diagnosticato un neuroma di Morton. Le scrivo perchè non ho trovato questa malattia in nessuna delle sue tesine. Forse è una malattia rara?

LA MIA DIETA GIORNALIERA

Ho 48 anni, di cui 20 da vegetariana. Poco più di 3 fa ho eliminato uova e formaggi. Di mattina comincio con la spremuta di agrumi. Dopo mezz’ora un frullato di banane con latte di soia e germe di grano. A metà mattina un po’ di fiocchi d’avena. A pranzo un primo piatto di verdura cruda con dentro semi di sesamo, un secondo di verdura cotta e poi patate o zucca, oppure, qualche volta riso o pasta. Infine una manciata di semi, tipo noci, mandorle, pinoli, anacardi, arachidi, nocciole, pistacchi, semi di zucca. Di pomeriggio faccio due merende di frutta di stagione o centrifuga, e a cena come a pranzo, aggiungendo dei legumi. Dove sbaglio?

COL FREDDO L’ATTIVITA’ ESTERNA SI RIDUCE

In passato ho fatto 2 digiuni di 3 giorni ma ora non ho il tempo di stare a riposo. L’attività all’aperto, ora che è inverno, si riduce a un’ora alla settimana di bicicletta. Può pubblicare la mia lettera. La seguo sempre sul sito e cerco di diffondere quello che ho imparato, sia alla mia famiglia che agli amici. La ringrazio per il tempo che ci dedica.
Carla

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LETTERA 2

DOLORI FORTISSIMI AL QUARTO DITO DEL PIEDE DESTRO

Gentile Valdo Vaccaro, ho provato già una volta a scriverLe, ma senza alcun riscontro positivo da parte Sua. Del resto posso immaginare le centinaia di email che ogni giorno invadono la sua casella di posta elettronica. Purtroppo ho dei dolori fortissimi e sempre più frequenti al quarto dito del piede destro, accentrati soprattutto durante la notte. Il dolore è così acuto che ieri sera avrei preferito l’amputazione del dito che continuare a soffrire.

FANTA-CURE MEDICHE A BASE DI CORTISONE

Tutti i medici consultati non ci capiscono nulla. Mi hanno prescritto una cura per la durata di due anni con cortisone, ma preferisco il dolore a questa fanta-cura. Sono vegetariano e l’unico alimento di derivazione animale che mangio sono due uova a settimana, per il resto non fumo, non bevo alcolici e super drink, non assumo droghe, faccio running 2 volte a settimana e non conduco una vita sedentaria. Rimango in attesa di un Suo gradito riscontro. Buon lavoro e Grazie.
Maurizio

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RISPOSTA

Vi sono numerose patologie a carico dell’avampiede e tramite la visita diretta con manovre specifiche si possono individuare abbastanza facilmente. I casi più comuni vengono classificati come metatarsalgia da sovraccarico oppure come neuroma di Morton, fibrosi perinervosa interdigitale.

QUALCHE DATO ANATOMICO SUL PIEDE

Le ossa tarsali sono le più grandi tra quelle che formano il piede, ed il calcagno è sicuramente il loro maggiore esponente. Il metatarso, invece, è un gruppo composto da cinque ossa, le quali presentano nomi differenti tra loro: il primo osso tra questi è quello che si unisce dal piede all’alluce il quale è composto da due falangi, al contrario delle altre dita che sono invece composte da tre articolazioni. Il piede non è però formato solamente da ossa, in quanto ci sono anche diversi muscoli, tendini e legamenti che lo rendono completo e funzionale. Sono queste fascie di tessuti che garantiscono la forza necessaria al piede per sorreggere il peso del nostro corpo, garantendone l’equilibrio ed il corretto movimento.

CAUSE DI METATARSALGIA

La condizione chiamata metatarsalgia è un problema che si sviluppa sulla pianta del piede, portando un individuo a provare dolore alla testa del metatarso, oltre che a compromettere la stabilità. La metatarsalgia può avere diverse cause, tra le quali troviamo:

  • Eccesso di attività fisica, in quanto alcuni sport possono causare un’infiammazione del metatarso e dei tessuti circostanti
  • Scarpe a tacco alto, da considerarsi tra le più alte fonti di stress metatarsale. La calzatura che indossiamo è importantissima per la salute dei piedi, per cui dev’essere comoda e traspirante
  • Sovrappeso, condizione che comporta stress su ogni punto delicato del piede, per cui occorre riportarsi al peso-forma
  • Caviglia rigida, condizione che fa aumentare la pressione sul piede, per cui servono esercizi e massaggi per sciogliere le articolazioni della caviglia e migliorare la mobilità del piede
  • Piede cavo
  • Dito ad artiglio o piede a martello
  • Deformità dita derivanti da borsite
  • Deformità derivante da artrite reumatoide
  • Alluce valgo, deformità alla base dell’articolazione dell’alluce, con tessuti che diventano gonfi e doloranti
  • Artrite, con infiammazione de legamenti
  • Diabete, patologia che porta a metatarsalgia.

SINTOMI DI METATARSALGIA

La metatarsalgia provoca un dolore lancinante alla pianta del piede, che può venir aggravato dalla posizione eretta, dalla camminata o dalla corsa. Alcune persone, ad esempio, descrivono i sintomi della metatarsalgia come se stessero camminando sopra dei ciottoli appuntiti. I sintomi della metatarsalgia, comunque, variano di persona in persona e possono includere entrambi i piedi così come possono interessarne solamente uno. Questa condizione, ad ogni modo, non si sviluppa improvvisamente senza lasciarvi neanche il tempo di agire, ma cresce pian piano e la sua completa formazione può aver bisogno anche di 15 giorni.

NEUROMA DI MORTON

Vediamo ora una condizione di salute davvero fastidiosa che colpisce il piede, stiamo parlando del neuroma di Morton, ispessimento nervoso che colpisce il piede interessando la zona tra il terzo ed il quarto dito. Il neuroma di Morton può derivare da un grandissimo numero di cause, in quanto tutto ciò che porta ad una pressione eccessiva nella pianta del piede può dar via al processo di irritazione dei nervi. Un tipo di calzatura troppo scomoda e rigida e molto spesso una delle origini più comuni che porta a questa condizione. Chi già soffre di metatarsalgia, corre il rischio di aggravare le sue condizioni andando verso il Morton, con sintomi tipo bruciori, intorpidimenti e dolori che compromettono inevitabilmente il movimento e la completa funzionalità del piede. Sconsigliate le cure mediche a base di cortisone. Evitare piuttosto le scarpe strette e quelle col tacco alto. Fare spesso dei bagni di acqua e sale ai piedi porta notevole sollievo.

DATI STORICI SUI PRIMI RICERCATORI

Il termine neuroma fa pensare ad un tumore ma in realtà si tratta di una fibrosi, in questo caso una fibrosi perinurale che colpisce il tessuto nervoso e si manifesta attraverso il dolore e con un leggero avvallamento nella zona interessata. Il nervo più colpito è quello che si trova tra il terzo e i quarto metatarso. La patologia, anche se può manifestarsi a tutte le fasce d’età, colpisce in larga maggioranza le persone dai 40 ai 50 anni e soprattutto le donne. La patologia prende il nome dal medico statunitense Thomas G. Morton (1835-1903), anche se la sindrome era stata già descritta dal chirurgo inglese Lewis Durlacher (1792-1864) e dal medico pistoiese Filippo Civinini (1805-1844) che l’aveva definita “Rigonfiamento nervoso alla pianta del piede”.

Valdo Vaccaro

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Scritto da Valdo Vaccaro

Valdo Vaccaro, classe 1943, è ricercatore indipendente, divulgatore e filosofo della salute. Da sempre ha fatto della dieta vegeto-crudista tendenziale, dell’amore per gli animali e la natura un modo di essere e uno stile di vita, in tutta autonomia e libertà. Valdo ha tenuto centinaia di conferenze in giro per l’Italia e nel mondo trattando vari temi tra cui salute, etica, attualità e altro ancora. Al momento, oltre all’attività sul blog, è direttore scientifico e docente della HSU – Health Science University, la prima scuola di Igienismo Naturale Italiana.

DISCLAIMER
Valdo Vaccaro è orgogliosamente NON-medico, ma igienista e libero ricercatore. Valdo Vaccaro non visita, non prescrive e non cura. Le informazioni presenti su questo sito hanno solo scopo informativo, non intendono e non devono sostituire il parere del medico curante.

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