METODO RUFFINI A CONFRONTO CON LE PREROGATIVE DI MADRE NATURA

da 9 Apr 2021Salute

LETTERA

Buongiorno Valdo, vorrei alcune informazioni su un argomento, la sua opinione è per me importante. Se Possibile Vorrei sapere cosa ne pensa del METODO RUFFINI sul Trattamento dermatologico a base di ipoclorito di sodio. Grazie Daniela


RISPOSTA

DUE PAROLE SUL PROTAGONISTA E IDEATORE DEL METODO RUFFINI

Parlare di un metodo denominato col nome del suo ideatore, richiede sicuramente di parlare della persona innanzitutto. Ruffini è un medico milanese con 42 anni di esperienza di cui 30 anni da dentista, e per diversi anni impegnato anche nelle emergenze del Pronto Soccorso. La mia sensazione è sicuramente quella di un medico affidabile e trasparente, oltre che motivato a far star bene la gente piuttosto che a fare del suo metodo uno strumento prettamente commerciale. In questi ultimi anni, pur esprimendosi con grande chiarezza, lo fa convivendo purtroppo con la sclerosi multipla e stando su una carrozzella, assistito efficacemente dal figlio Paolo Ruffini. Il dr Gilberto Ruffini è in ogni caso una persona che non si è limitata a fare il suo giuramento su Ippocrate, ma che ne applica coerentemente i principi, o perlomeno cerca di farlo.

QUANDO CI SONO DEI RISULTATI POSITIVI SUL CAMPO LE OBIEZIONI PASSANO IN SECONDO PIANO

Detto questo, il metodo in sé pare che stia dando ottimi risultati in molti casi, se usato correttamente. Venne scoperto e intuito per caso dal dr Ruffini nel 1991, e venne poi applicato come empirico. Si tratta dopotutto di metodo semplice e di una sostanza semplice come il NaClO o ipoclorito di sodio, che è poi la stessa sostanza che a diverse concentrazioni viene venduta come candeggina, amuchina, varechina, amuchina ecc, in questo caso da usarsi nella quota terapeutica diluita da 6 al 12%, rigorosamente nella parte dermatologica esterna e per una trentina di secondi. Ad esempio nel caso di Herpes Labiale, cioè di Herpes1-Herpes2 ed Herpes3 o Fuoco di San Antonio, basta una leggera passatina con batuffolo di cotone o col polpastrello delle dita sulla ferita e i brufoletti erpetici se ne vanno velocemente, con rapida ricostituzione integrale del tessuto. Ci sono un migliaio di testimonianze scritte, e anche delle prove di laboratorio a conferma dei risultati.

IPOCLORITO DI SODIO COME MATERIALE DENTISTICO STANDARD

L’ipoclorito viene usato regolarmente dai dentisti per la cura e la disinfezione delle canaline dentali. La scoperta dell’azione efficace del NaClO, per la stessa ammissione del dr Ruffini, fu casuale ed avvenne nella sua giornaliera esperienza dentistica. Una goccetta di ipoclorito di sodio versata in bocca per errore di una paziente affetta da diverse afte, portò infatti alla scomparsa delle afte stesse nel giro di un paio di giorni. L’esperienza venne poi ripetuta altre volte con lo stesso esito. Nel caso delle afte recidivanti i risultati sono dunque nitidi, chiari ed incontestabili. L’effetto dell’acido ipocloroso è quello di sciogliere e annientare il patogeno con la veemenza del fuoco.

METODO RUFFINI APPLICATO CON NOTEVOLE SUCCESSO NELLE REGIONI TROPICALI

L’applicazione del metodo avviene su diversi ambiti come il virale, il microbico, il batterico, il micotico, il protozoico, il parassitario e l’urticante (ortiche, vespe, api, calabroni, meduse). Particolarmente importante l’uso per diverse malattie tropicali ed equatoriali come la lebbra, come le larve nere che scorrono sotto pelle, come la scabbia, come le micidiali e letali ulcerate Boruli assai diffuse in zona tropicale-equatoriale. Tant’è che il metodo ha trovato applicazione sperimentale in Senegal e in diversi altri paesi africani. Vale anche nella psoriasi e in vari tipi di dermatiti. Efficace anche in tutte le forme di HPV o Papilloma virus nelle sue cento e più varianti, in totale alternativa ai sieri. Tra l’altro i sieri anti-papilloma agiscono in modo limitato e provvisorio richiedendo richiami e adattamenti alle numerose varianti. Stesso discorso per antibiotici e cortisonici caldeggiati dalla medicina ufficiale, legata ovviamente alle multinazionali del farmaco, del siero e dell’integratore. Chiaro pertanto il motivo per cui il metodo Ruffini non viene preso in considerazione e al contrario viene boicottato in modo evidente e scandaloso.

TANTA DEDIZIONE E SCARSI RICONOSCIMENTI

Per paradosso, le ottime qualità del metodo che si chiamano semplicità, economicità, efficacia, stabilità, assenza di effetti collaterali, impediscono al metodo stesso di sfondare e di essere adottato in lungo e in largo come dovrebbe, e queste sono le giuste recriminazioni di Paolo e Gilberto Ruffini.

LE CURE ECONOMICHE PORTANO IN CASCINA POCO FIENO

Sta succedendo più o meno lo stesso fenomeno di altri metodi simili, come quello del dr Tullio Simoncini, basato sul bicarbonato per la cura del cancro, o anche quello del metodo Pantellini, basato sull’ascorbico di potassio e sullo zucchero ribosio per la cura del metabolismo cellulare e conseguentemente sulla cura dei tumori. Cure comunque semplici ed economiche, ma troppo fastidiose e scomode per le multinazionali e per gli stessi ospedali che privilegiano per ovvi motivi i trattamenti costosi, quelli che garantiscono un alto ritorno economico. Cure poi che la stessa Health Science Igienistica, per motivazioni del tutto diverse, non approva, essendo apertamente e dichiaratamente contraria a ogni metodo curativo e quindi interferente sui meccanismi auto-guaritivi, salvo che non si tratti di cure di reale emergenza.

IMPORTANTE SOTTOLINEARE CHE L’APPLICAZIONE DELL’IPOCLORITO VALE SOLO SULLA PELLE E NON VA ASSOLUTAMENTE INGERITO O INOCULATO

Esistono rischi e controindicazioni? Alcune attenzioni sono indispensabili. Parliamo sempre e solo di cure applicative rigorosamente esterne. Vietatissimo ingerire o iniettare dell’ipoclorito di sodio. Trattasi di sostanza estremamente basica sul 10-12 pH, altamente velenoso e corrosivo per lo stomaco che ha un pH molto acido. L’ipoclorito di sodio uccide in pochi secondi agendo sul piano topico e non sistemico. Lo fa uccidendo e sciogliendo il microrganismo, senza intaccare troppo il tessuto sano. O meglio accatta entrambi, ma mentre le cellule sane sono più resistenti, la sostanza microbica o mitotica sono pur sempre cellule estranee che stanno all’interno a fatica, in precarietà e vulnerabilità. In pratica l’ipoclorito di sodio va a colpire in modo mirato le cellule patogene.

LA HEALTH SCIENCE HA COME MASSIMA PRIORITÀ LE LEGGI DELLA NATURA

Chiarita la personalità del dr Ruffini e illustrato sommariamente il suo metodo, veniamo alle mie conclusioni. In linea generale mi schiero ovviamente dalla parte del dr Ruffini, che con coraggio e determinazione porta avanti la sua personale battaglia umana e professionale, in netto contrasto con l’Ordine Medico e le multinazionali. Devo comunque far presente che la Health Science Igienistica, dalla quale io prendo le mosse, dà assoluta priorità alle Leggi Universali della Natura che includono concetti come la Health Orientation fisiologica e naturale degli esseri viventi. La Health Science dà priorità pertanto al fatto che il corpo non va mai contro se stesso, al concetto di auto-guarigione, agli stessi principi di Ippocrate dove la Natura è Sovrana Medicatrice di tutti i mali, per cui ogni interferenza esterna di tipo terapeutico e medicale porta il più delle volte a ritardi e complicazioni sul processo auto-guaritivo in atto.

L’INNESCO MALATTIA AVVIENE COL SUPERAMENTO DEI LIMITI DI TOLLERANZA

In altre parole quelle che la medicina chiama malattie e patologie non sono altro che sintomi e segnali d’allarme che ci avvisano di aver sforzato e superato il limite di tolleranza corporale ai veleni, facendo così scattare la malattia stessa. Per ognuno di noi esiste un limite di tolleranza e di resistenza alle tossine accumulate. C’è chi ha la scorza più dura e resiste fino al 15%, e c’è chi invece innesca l’allarme già al 5 o al 10%. Malattie dunque da intendersi non come nemiche da sopprimere e da curare ma come preziose amiche che ci informano e ci ammoniscono di non insistere su quella strada ma di cambiare prontamente rotta. Malattie che sono in ogni caso conseguenze di fattori causanti a monte, cioè di fattori precedenti alla manifestazione fastidiosa in sé.

NULLA DI MEGLIO AL MONDO CHE LA CURA DELLA NON CURA SUL SINTOMO

Non voglio con questo demonizzare sempre e comunque la attenuazione dei sintomi, soprattutto se essa avviene con criteri compatibili con quanto richiede Madre Natura. Dolori, fastidi, mali di testa, febbri, eruzioni e simili non sono di certo un divertimento. Quando essi toccano punte di insopportabilità e di insostenibilità, possono diventare casi di emergenza e da pronto soccorso. Tuttavia se riusciamo a stringere i denti e a lasciar lavorare indisturbati i nostri formidabili strumenti interni di auto-guarigione, tanto meglio. In questo modo diventiamo protagonisti virtuosi della Cura della Non Cura sul sintomo, che è una strategia intelligente di assoluta e stabile efficacia, priva di effetti collaterali. Una strategia che è poi tipica della Scienza Igienistica.

RIEQUILIBRIO E RIPRISTINO SALUTE SONO PREROGATIVA ESCLUSIVA DEL CORPO

Dal momento che il metodo Ruffini si concentra in particolare modo sulla dermatologia, ricordo qui le difficoltà proverbiali di risolvere le dermatiti atopiche, tanto per fare un esempio. Valga dunque in questo caso una testimonianza del tutto speciale in quanto proveniente da una donna svizzera di notevole prestigio, una dottoressa in medicina che per anni e anni venne condotta dal padre, pure medico, in giro presso i maggiori specialisti senza mai risolvere il suo problema, un problema che le impediva di vivere in modo sereno. Qui potete leggere la sua storia. Basta questo per capire che si può realmente guarire al meglio attraverso la Natura e i suoi poteri di riequilibrio, ovvero non mediante cure o modificazioni topiche sul sintomo ma educando le persone ad avere fiducia in se stesse, e a fare buon uso dei mezzi strabilianti che possiedono al loro interno e dei quali non hanno il più delle volte alcuna consapevolezza.

Valdo Vaccaro

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Scritto da Valdo Vaccaro

Valdo Vaccaro, classe 1943, è ricercatore indipendente, divulgatore e filosofo della salute. Da sempre ha fatto della dieta vegeto-crudista tendenziale, dell’amore per gli animali e la natura un modo di essere e uno stile di vita, in tutta autonomia e libertà. Valdo ha tenuto centinaia di conferenze in giro per l’Italia e nel mondo trattando vari temi tra cui salute, etica, attualità e altro ancora. Al momento, oltre all’attività sul blog, è direttore scientifico e docente della HSU – Health Science University, la prima scuola di Igienismo Naturale Italiana.

DISCLAIMER
Valdo Vaccaro è orgogliosamente NON-medico, ma igienista e libero ricercatore. Valdo Vaccaro non visita, non prescrive e non cura. Le informazioni presenti su questo sito hanno solo scopo informativo, non intendono e non devono sostituire il parere del medico curante.

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