MICIO CON TUMORE IN BOCCA

da 20 Ott 2016Tumori della cavità orale e della faringe

LETTERA

GATTO CON TUMORE IN BOCCA

Ciao Valdo. Il mio gatto ha un tumore in bocca e il veterinario dice che non c’è più niente da fare. Gli sta praticando iniezioni di antibiotici e di antinfiammatori.

I METODI NATURALI SI APPLICANO PURE AGLI ANIMALI DOMESTICI

Prendendo spunto dalle mie personali esperienze, ho fatto diversi periodi di digiuno e di riposo assoluto con enormi benefici. Mi chiedo se la cosa si possa applicare pure al mio micio. Spero in una tua risposta.
Ciro da Genova

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RISPOSTA

VIA I FARMACI E DARE AL MICIO LA POSSIBILITÀ DI AUTOGUARIRE

Ciao Ciro. Senza offesa, i veterinari sono l’equivalente del medico convenzionale e si avvalgono in genere della stessa ideologia e dei medesimi trattamenti. Praticare iniezioni di antibiotici e di antinfiammatori al tuo gatto non rappresenta in alcun modo la soluzione. Lui stesso sostiene poi che non ci sono speranze. Mi chiedo allora il motivo di tali iniezioni.

METTERE L’ANIMALE A SUO AGIO E LASCIARLO IN PACE

Gli animali hanno pure loro in dotazione un sistema immunitario capace di riportarli all’equilibrio. Va pertanto sospesa ogni cura sul sintomo. Trattarlo amorevolmente, facendo modo che prenda il sole quando c’è, che possa usufruire di una cuccia confortevole per la notte, che possa muoversi in un giardino e trovare le sue erbe medicinali come la pianta gattaia. Dargli della polvere di mirtillo mescolandola al suo cibo. Tentare e sperimentare con diversi frutti, ed anche con qualche verdura cotta e mescolata a delle crocchette. Ho scoperto ad esempio che la mia gattina bianca ama leccare i cachi maturi. Fare in modo che possa bere dell’acqua ogni volta che ne sente il bisogno.

Valdo Vaccaro

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Scritto da Valdo Vaccaro

Valdo Vaccaro, classe 1943, è ricercatore indipendente, divulgatore e filosofo della salute. Da sempre ha fatto della dieta vegeto-crudista tendenziale, dell’amore per gli animali e la natura un modo di essere e uno stile di vita, in tutta autonomia e libertà. Valdo ha tenuto centinaia di conferenze in giro per l’Italia e nel mondo trattando vari temi tra cui salute, etica, attualità e altro ancora. Al momento, oltre all’attività sul blog, è direttore scientifico e docente della HSU – Health Science University, la prima scuola di Igienismo Naturale Italiana.

DISCLAIMER
Valdo Vaccaro è orgogliosamente NON-medico, ma igienista e libero ricercatore. Valdo Vaccaro non visita, non prescrive e non cura. Le informazioni presenti su questo sito hanno solo scopo informativo, non intendono e non devono sostituire il parere del medico curante.

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Commenti

15 Commenti

  1. Pietro Eupremio Maria Bisanti

    Mi scriva a pbisant@hotmail.com
    Ho alcuni consigli da darle per il suo gatto

    Rispondi
  2. arvo

    Il fatto, ragazzi, è che Valdo quando ci sono gli animali,non è esattamente igienista. In altre parole non ritiene di dover applicare i principi che applica nell’ ambito umano agli stessi animali….. almeno non del tutto.Il problema insormontabile è che il gatto è essenzialmente carnivoro.E immagino che Bisanti intenda attenersi a questa evidenza naturale. Poi è ovvio che gli animali si adattino,in cattività,a quello che gli diamo noi.In particolare mangiano cibi impropri e per di più cotti e spesso industriali.

    Rispondi
  3. stefano
  4. Dariosken

    Non credo affatto che Valdo non applica l’igienismo agli animali domestici, più di una volta (ora non ricordo le tesine precisamente) si è lamentato dei vegetariani-vegani-animalisti (?) che danno da mangiare carcasse ai loro animali domestici. Ora, il gatto è carnivoro e nessuno lo discute, il cane pure (carnivoro tendente all’onnivorismo); ma qui sorgono una serie di questioni che andrebbero affrontate. 1 Non sono animali adatti per chi è animalista (prendetevi conigli); 2 Non mangiare carne, ma poi darla ai propri animali domestici è una bella panzana. Faccio notare che un onnivoro senza animali e che va avanti scofanandosi bistecche dalla mattina alla sera, uccide molti meno animali rispetto al Bisanti che ha 4 cani; 3 Per un fatto etico dovremmo dare agli animali domestici cibo vegetale, o tendente al vegetale (purtroppo la speculazione non manca. Vedi crocchette vegane vendute a peso d’oro), i nostri animali domestici hanno bisogno di carne? Benissimo, che se la procurino per conto loro. Non dobbiamo esser noi a uccidere per loro, massacrando vitelli, anatre, conigli, polli, tacchini ecc; 4 Se proprio vogliamo sindacare sulla “natura dell’animale”, allora dovreste dare topolini, uccellini ecc ai gatti, e gatti assieme ad altri piccoli animaletti ai cani; non ho mai visto un gatto in natura mangiare carne di mucca, di tacchino, o uccidere manzi, maialini o avventurarsi nelle acque dei fiumi a caccia di salmoni.. 5 La qualità di queste carni che vengono date agli animali domestici è veramente bassissima, parliamo di raschiare il fondo delle macellerie. Già fa schifo la carne che mangiano le persone, figuriamoci quella che viene riservata agli animali.. E’ la merda della merda. Ragione in più per preferire, malgrado la loro natura carnivora/onnivora, cibi di origine vegetale (arricchiti con taurina ed assolutamente completi per le loro esigenze).

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  5. arvo

    È tutto opinabile quello che dici. Anzitutto vanno completamente distinte le questioni etiche/personali da quelle biologico/salutistiche. Se un animale ha un intestino inadatto,come accade coi gatti,a digerire i cereali….che non sono loro destinati….allora si va contro natura.L’igenismo invece registra qual è la natura di un animale e propone di conseguenza. Il cibo adatto ai gatti è quello che possono procurarsi in natura, cioè topi e piccoli roditori,carcasse,lucertole,insetti,piccoli pesci degli stagni,piccoli volatili e così via. E niente di cotto.Nessun animale si cuoce il cibo in natura,a parte nei cartoni animati. Poi nella realtà pratica della cattività si cerca inevitabilmente il compromesso e allora ci sarà spazio per una quota di cotto e per cibi diversi da quelli ideali.Il cibo industriale è spazzatura.Sono scarti scadenti,cotti e addizionati di vitamine sintetiche e minerali inorganici.Infine,molto sinteticamente,negli alimenti vegetali scarseggiano aminoacidi fondamentali per il gatto e l’animale va facilmente in carenza.
    Poi ognuno fa quello che ritiene la cosa migliore.

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  6. Andrea

    Sono daccordo in parte con quello che dice Dariosken e in parte con Bisanti. Cane e gatto in realtà mangiano prede intere…non se ne fanno una ceppa solo della carne ma mangiano (in natura) le interiora degli animali che cacciano. Se il gatto si nutrirebbe di piccoli animali, il cane discendendo dal lupo mangerebbe anche animali più grandi quindi non è così scorretto concettualmente fornire il manzo. Che poi gli animali si ammalano perchè mangiano le scatolette non so dove l’abbia presa. Nella pratica quotidiana si vedono animali che mangiano cibo industriale, cucina casalinga o crudo e si ammalano lo stesso. Ovvio che si vedono più animali con dieta industriale…in percentuale sono la maggioranza! Ci sono una marea di studi ormai sull’argomento e non hanno fatto granchè chiarezza perchè comunque sulla durata e la qualità della vita incidono diversi fattori.
    Il leone in natura mangia sempre lo stesso…ma quanto vive in natura e quanto in cattività? La formulazione dei cibi tiene conto delle diverse esigenze dovute all’età.
    Quando qualcuno mi chiede io propongo sempre di orientarsi al casalingo ma ben pochi accettano perchè è comunque più impegnativo.
    Le crocchette vegetali per cani e gatti, scusa Dariosken, ma sono una “cagata pazzesca” di fantozziana memoria. Non potete dire che l’uomo è frugivoro e deve nutrirsi di vegetali ma poi rifilare gli stessi lavorati a dei carnivori…hai ragione sul primo punto! Basta prende un coniglio o una cavia…io ho avuto un coniglio che alimentavo con fieno, verdure e qualche pezzo di frutta. Più vegano crudista di così!
    Sono comunque curioso di sapere cosa avrà mai detto per il gatto. Oltretutto bisognerebbe farsi un giro nella pratica quotidiana perchè le variabili di fronte ad un gatto con una patologia del genere sono veramente tante e vanno dalla situazione del gatto a quella del proprietario.

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  7. Dariosken

    Le crocchette vegetali sopperiscono al dilemma etico rappresentato dal dare pezzi di animali morti agli animali. Non mi pare di aver detto che sono erbivori, ma che se vogliono la carne devono procurarsela senza il nostro intervento. Altrimenti ha poco senso esser vegetariani-vegani per amore degli animali, e poi rifilarglieli in misura doppia ai nostri cani e gatti. In estrema sintesi, non gli basta il cibo veg? Possono girare per conto loro, lo ribadisco, e procurarsi quello di cui hanno bisogno. La mia gatta nera uccide e mangia i topolini interi, amen. Non posso farci nulla, l’altra gatta invece si accontenta delle crocchette veg.
    Ah, la mia gatta (la tigrata veg) si sta dimenticando di andare in carenza di aminoacidi essenziali causa mancanza di carne. Ha 7 anni, magari si ricorderà presto..

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    • Andrea

      Te credo, sono integrate!

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  8. Andrea

    Dariosken non puoi mollare cani e gatti per strada perché si devono procurare il cibo…non é il loro habitat e lo dimostrano il randagismo, gli attacchi dei branchi di cani, incidenti stradali e via discorrendo. Non è piacevole vedersi arrivare un gatto investito…figurati per lui!
    Il dilemma etico lo scavalchi non prendendo gatti. Se vuoi carnivori li devi trattare come tali, c’è poco da fare.

    Rispondi
  9. arvo

    La carenza di taurina ed arginina nella dieta del gatto portano a conseguenze gravissime, fino alla morte. Se con l’alimentazione veg questo non succede è solo perché questi aminoacidi vengono integrati ed aggiunti dal produttore. Ma l’igenismo non era contrario alle integrazioni? Allora, scusate, perché anche l’uomo non può tranquillamente integrare quello che gli serve?
    Ecco il motivo per cui ho detto che c’è una contraddizione evidente. Poi c’è pure il fatto che la cottura rende poco o per niente assimilabili gli elementi minerali, almeno secondo l’igenismo e secondo Valdo ed io ne sono convinto. Idem per la distruzione enzimatica. Ma allora perché per i gatti andrebbe bene?
    E’ chiaro che c’è una questione etica che porta a problemi ogni qual volta dei carnivori vengono allevati in cattività. Ecco allora perché parlo di compromesso inevitabile.
    ANDREA con te non parlo di queste cose…ha ragione Valdo, voi siete coi paraocchi e con un atteggiamento distorto del tutto simile ai medici. Ne abbiamo già parlato altre , con risse inconcludenti e schermaglie chilometriche. Le prove che il cotto danneggia gli animali ci sono ma come al solito le nascondete sotto il tappeto. Poi le sperimentazioni sul crudo le ho anche seguite ma sono state sempre una farsa. Ai cani davano per es, per mesi solo cervello crudo di maiale, animali biologicamente incompatibili con la fisiologia del cane. E ciò nonostante non si registravano grossi problemi, almeno nel breve. Cosa ci perdiamo tempo a fare con ‘sta gente che prende premi per far vendere crocchette industriali? Però, guarda caso, a quelli di Report non li hanno mai fatti entrare per vedere come le producono. Lasciamo perdere, per me discorso chiuso.
    Intendiamoci,non ho niente contro il tuo lavoro quotidiano o la tua persona che non conosco. Preciso solo che la pregiudiziale è inevitabile quando si scontrano visuali diverse e inconciliabili. Niente ti impedisce ogni volta di riproporre quel che più ti aggrada e per me è la stessa cosa.
    Diverso è per me, invece, scambiare opinioni anche divergenti con altri utenti interessati all’igenismo.

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    • Andrea

      Ma di che premi stai parlando? Delle penne che ci regalano i rappresentanti? Sai di cosa stai parlando?!
      Parli di brevi periodi…e sul lungo? Che vantaggi ho? Scendono le malattie? É stato inconcludente perché gli studi lo sono.
      Poi sul cibo industriale con me sfondi una porta aperta ma questo non é chiaro.

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  10. Dariosken

    Valdo è contrario all’uccisione di animali. Perché dovrebbe giustificarla per nutrire quelli domestici? Caro maiale, mi spiace, ma devo squartarti e massacrarti. Il mio cane deve mangiare. Ha senso, molto senso. Meglio una innocua integrazione al cibo vegetale. L’igienismo non dice quello che pensi tu.

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  11. arvo

    Tu mescoli questioni distinte,etiche e biologiche.In ogni caso non so dove tu abbia letto che bisogna ammazzare il maiale per nutrire il cane. Ma il lupo mangia predando altri animali, è la sua natura.
    Comunque la natura stessa condannerebbe a morte certa il gatto che fosse nutrito di soli vegetali.Questo per me vuol dire qualcosa. Quanto alle questioni biologiche,che risposte dai alle mie precise domande? Intendo quelle riguardanti il cotto,i minerali inorganici,le vitamine sintetiche,le integrazioni,il cibo industriale e così via.Queste leggi igeniste,sono valide o no?
    Io non uccido nemmeno gli insetti… figuriamoci. Ma se dai cibo cotto, cioè innaturale alla tartaruga d’acqua ,questa si ammala dopo un po’. Perché?

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  12. arvo

    Andrea,non ti inalberare,volevo solo dire che è inevitabile avere posizioni inconciliabili su queste cose. E ti ricordavo solo che ne avevamo parlato lungamente e in dettaglio in varie occasioni e che dunque è poco utile ricominciare qui. Comunque le convinzioni di Bisanti,me e pochi altri sono del tutto minoritarie e qui prevale a grande maggioranza la tesi di Dario,Valdo e tantissimi altri. Per questo ritengo tu ti debba confrontare con loro. Voglio solo chiudere sottolineando che con gli animali domestici è inevitabile il compromesso,come ho sempre sostenuto. Questo significa,in concreto,che è ragionevole essere elastici e versatili nelle scelte. Ognuna di queste va rispettata perché ciascuno in coscienza cerca di fare meglio che può.

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    • Andrea

      Tra l’altro ho notato con piacere che alcuni miei commenti vecchi sono spariti. Così sembra tu abbia parlato da solo.

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