MORBO DI COOLEY, METALLI PESANTI, AMALGAMI DENTALI E FERROCHELAZIONI

da 4 Set 2011Avvelenamento da metalli pesanti, Talassemia

LETTERA

DOTTORONI E LAVAGGIO DEL CERVELLO

Salve dr Vaccaro, è stato un vero piacere conoscerla nel mese di giugno, perché finalmente tutte le intuizioni che per anni hanno creato forti contrasti tra il mio essere e le teorie mediche erano esatte.

Inizio col dire che sono una ragazza talassemica, forse l’unica ad aver abbracciato lo stile di vita vegano, e spero a breve quello fruttariano-crudista.

Siamo sottoposti fin dalla nascita al lavaggio del cervello di tanti dottoroni che pretendono di curare tutti i nostri mali con le medicine, non informandoci sul fatto che l’alimentazione sia invece basilare per una vita vivibile.

LA TORTURA DELLA FERROCHELAZIONE

Vengo sottoposta a terapia trasfusionale ogni 20 giorni, da qualche tempo ogni 24 giorni, per me un miracolo! Tra le tante procedure con cui veniamo in contatto ce n’è una davvero salvavita ed è quella della ferrochelazione, una tortura che mi porterò appresso probabilmente finché campo.

Dopo 20 anni di microinfusioni di desferal ogni 10-12 ore, sono passata alla terapia orale.

Non solo non mi fanno effetto, ma mi provocano mali di testa insopportabili.

ORMONI CAUSANTI LANCINANTI EMICRANIE E ALENDRONATO CAUSANTE CALCOLI ALLA COLECISTI, ORA RIMOSSA

Ho eliminato da sola altre cure come la terapia ormonale (durava da 2 anni) e la terapia osseor (da 9 mesi), perché mi regalavano giornate di lacrime e di lancinanti emicranie.

Ho pensato che, se queste sostanze non mi curavano e mi facevano pure star male, forse non ne avevo bisogno, e che il vero problema doveva stare a monte.

Non solo. Le prime cure osteoporotiche con alendronato mi hanno portata poi ad operarmi di colecisti, e non ho contato le volte che litigavo con il mio endocrinologo, a dirgli che secondo me stava sbagliando cura.

L’EUTIROX E LE TACHICARDIE

Stessa cosa anche per l’Eutirox, preso al fine di evitare le famose tachicardie. Sono passata da 82,5 a 75, ed ora, a insaputa dei miei medici, mi accingo a diminuire di un altro pochetto, visto che dopo 5 mesi le analisi erano perfette. Forse mi ciberò anche di alghe. So che contengono iodio, ma anche tanto ferro, e devo ancora informarmi.

IL VEGANISMO MI HA REGALATO GIÀ UN INTESTINO PULITO E UNA TESTA LIBERA

Per farla breve, i miei mali di testa sono nettamente diminuiti, e ancor più da quando sono diventata vegana (da 4 mesi circa). Non solo. Il mio intestino ha ripreso finalmente a funzionare, e ancora non ci credo, in così breve tempo.

Pensi che prendevo almeno 10 volte al mese il toradol, con conseguenti dolori al basso ventre e con cistiti inguaribili. Ancora ci lotto. Ovviamente la risposta alle cistiti e anche ai problemi renali erano gli antibiotici. Roba da matti.

Da luglio non bevo caffè, e ho pure eliminato del tutto gli alcolici, di cui non facevo un abuso.

Ho letto attentamente tutto ciò che riguarda i mali ossei e mi accingo a seguire i suoi consigli.

Spero di incontrare a breve il suo amico Scaffidi che questa estate, in un momento critico della mia vita (ero da 3 mesi bloccata a letto) mi ha dato coraggio e consigli.

NOI TALASSEMICI CALABRESI TRATTATI COME CAVIE DA LABORATORIO

La informo, come da lei sempre richiesto, che la mia situazione psicologica non è delle migliori.

Sette anni fa ho perso mia sorella, che era l’amore della mia vita. Anche lei talassemica e anche lei logorata fino alla fine dal dolore. La mia indole forte e caparbia mi porta sempre a dare troppo agli altri per poi finire male, nel corpo e nella mente.

Noi talassemici, specie quelli di vecchia data come me che ho 38 anni, siamo stati trattati alla stregua di cavie da laboratorio.

Eravamo pure calabresi, quindi la feccia d’Italia per qualcuno.

Su di noi hanno lavorato con virus, batteri, nuovi interventi chirurgici. Mia sorella all’età di 7 anni venne sottoposta a bombardamento della milza al punto di ritrovarsene una di 4 kg dopo 20 anni, con tanto di nuovi virus, di trsf infetta e di trapianti. Quanti ne ho visti morire.

MI CONSIGLI SULLA TERAPIA FERROCHELANTE

Ma i miei genitori erano intelligenti. Una madre attenta e curiosa delle cose mediche, che ci ha portate ad avere voglia di vivere nonostante tutto.

Caro dottore, spero mi risponda perché sono ad una svolta importante della mia vita.

Ora o mai più. Può sorvolare sugli altri problemi, ma le chiedo di consigliarmi sulla terapia ferrochelante che è vitale per noi.

La mia ferritina è a 4150 (da anni ormai) e ho cominciato a bucarmi, con 12 ore di dolore e di frustrazione tutti i giorni. Ormai ho fatto 10 prove e tutte concordano.

La ringrazio dal profondo del cuore per il suo lavoro e i suoi intelligenti consigli.

Spero un giorno di poterla incontrare di persona.

Teresa

*****

RISPOSTA

THALASSEMIA MAIOR O ANEMIA MEDITERRANEA

Ciao Teresa,

Thomas Benton Cooley (1871-1945), pediatra americano alla Wayne University, individuò per primo una forma di anemia splenica infantile, con caratteristiche alterazioni ossee, diffuse tra le popolazioni rivierasche del Mediterraneo. L’anemia mediterranea comprende due malattie emolitiche che sono il morbo di Cooley o thalassemia maior (forma omozigote per mutazione dei geni Beta) e la sindrome di Rietti-Greppi-Micheli o talassemia minor, che non richiede grandi attenzioni.

Il morbo di Cooley invece rappresenta una forma grave di anemia che compare nei primi mesi di vita e tende ad aggravarsi. Comporta ritardo nello sviluppo fisico, con deformazioni ossee, dentarie e craniche.

TRASFUSIONI CON PESANTISSIMI EFFETTI COLLATERALI

Sapendo quanto delicati siano gli equilibri minerali nel corpo umano, ogni integrazione e ogni chelazione appaiono all’hygiene come veri e propri attentati alla salute.

Non è così evidentemente per la medicina.

“Con adeguati programmi trasfusionali questi sintomi da grave anemia non si sviluppano”, dicono i medici. La terapia consiste nel mantenere l’emoglobina al di sopra di 8-9 g/dL al fine di evitare la comparsa dei sintomi legati all’iperplasia midollare.

Il secondo obiettivo è di ridurre gli inevitabili depositi di ferro nei parenchimi (tessuti) della pelle, del fegato e del miocardio (cuore), mediante l’uso di desferoxamina.

Altro metodo in uso nel passato erano i salassi, e anche le sanguisughe.

DENTRO E FUORI COL FERRO, DENTRO E FUORI COL GRASSO

Da una parte ti immettono ferro e dall’altra te lo devono scaricare, stressando il corpo e mettendo nel contempo a durissima prova la milza, i reni e l’intero sistema immunitario.

Un po’ come fanno del resto con la lipotossicità del sangue, ovvero col sangue grasso, denso e viscoso che è causa del 100% delle malattie metaboliche.

Da una parte ti caricano di colesterolo LDL, di omocisteina e di trigliceridi, grazie a farmaci, vaccini, diete mediche demenziali basate su carne, pesce, latticini, uova, integratori e vitamine sintetiche, e dall’altra ti regalano cure a base di eparina di maiale (budella di maiale pressate e sintetizzate, con 30 mila maialini fatti fuori per spedire alla Pfizer un kg di eparina).

Roba da farci una commedia stile Fantozzi.

LE CHELAZIONI CHIMICHE A BASE DI EDTA (ACIDO ETILENDIAMINOTETRACETICO)

Evidentemente queste cure non funzionano bene, e le accumulazioni di ferro sono molto elevate, per cui diventa indispensabile ricorrere a metodi più efficaci, ovvero alle chelazioni chimiche.

La chelazione chimica è una terapia innaturale e farmacologica in quanto si tratta di un drenaggio forzato dell’organismo. Come materiale viene usato principalmente l’EDTA, acido etilendiaminotetracetico, aminoacido non esistente in natura, che è il chelante più potente finora noto, valido sia per il ferro che per tutti gli altri metalli pesanti, inclusi piombo, arsenico, mercurio e alluminio, ed anche per il calcio.

In America e Russia si ricorre anche al DMSA, acido dimercaptosuccinico, oppure a una miscela di DMPS e acido lipoico (ALA), soprattutto per piombo, arsenico, mercurio, cadmio e alluminio.

DATI SULLE CHELAZIONI IN ITALIA

Dal 1950 in poi oltre 10 milioni di persone hanno subito il trattamento nel mondo.

In Italia, dal 1985, tra Brescia, Roma e Palermo, sono stati curati con EDTA oltre 2000 pazienti.

I malati curati con EDTA sono al momento 800 in Italia, e si registra una regressione dei disturbi nel 50% dei casi, un miglioramento significativo (superiore ad altri metodi) nel 25%, un miglioramento modesto nel 15% e nessun vantaggio specifico nel 10% dei casi.

“Da rilevare però che si registra un miglioramento della salute e della qualità della vita in generale per quasi tutti i pazienti”.

Questo almeno quanto dicono i medici specializzati nella chelazione.

Resta da stabilire quanta parte abbiano in tali miglioramenti non certo le chelazioni in sé, ma il fatto che i chelanti mettano la testa a posto durante queste procedure, e si mantengano leggeri con frutta e verdure, mettendo al bando the, caffè, farmaci, integratori, vino e sigarette.

VARIE CHELAZIONI A SECONDA DEI MINERALI DA ESPELLERE

Alla chelazione del calcio metastatico che si accumula nelle fasce articolari e nelle pareti arteriose (chelazione non dunque a spese dello scheletro o dei denti), corrisponde un miglioramento della funzione cellulare (membrana, mitocondri) e la diminuzione dell’aggregazione piastrinica (azione antitrombotica).

Alla chelazione del ferro e del rame corrisponde l’inibizione della sintesi e la liberazione dei radicali liberi (40% in meno dopo 25 perfusioni di EDTA).

Alla chelazione dei metalli tossici (mercurio, piombo, arsenico, cadmio, nickel) consegue l’accelerato allontanamento dello ione metallico per via renale.

Il lato positivo della questione è che la chelazione dei metalli-ioni avviene nel plasma e negli spazi interstiziali senza che l’EDTA venga metabolizzato dall’organismo.

TANTA FRUTTA E TANTA VERDURA CRUDA IN OGNI CASO

L’EDTA viene somministrato solo per fusione venosa lenta da 1 a 3 volte la settimana, con dosaggi variabili in rapporto alle caratteristiche degli accumuli e della funzionalità del rene, visto che il chelato (EDTA più metallo espulso) viene eliminato al 95% attraverso il rene, ed anche attraverso la pelle (che è il secondo rene del corpo). I risultati migliori li ottengono i pazienti che praticano ottimi stili di vita e che mantengono in efficienza il sistema renale.

Si parla troppo poco però dei tanti effetti indesiderati, tipo febbre, cefalea, nausea, disturbi di stomaco, vomito, convulsioni, depressione midollo, cali di pressione, aritmie, arresti respiratori, ipocalcemia, dialisi. Del resto sappiamo che, anche nelle più innocenti forme di detossificazione, subentrano le crisi eliminative.

L’IGIENISMO PROPENDE PER METODI NATURALI

La nostra idea igienistica vede sempre con favore ogni processo disintossicante.

Ma non consigliamo di ricorrere con troppa disinvoltura a queste tecniche, se non nei casi davvero più gravi, e sempre a condizione di avere cuore e reni in ottime condizioni.

Le chelazioni migliori, quelle più sicure, sono quelle naturali, sfruttando il digiuno e la forza dell’acqua distillata. Sottoporsi a chelazione è un po’ come dimagrire, meglio procedere per gradi e con sistemi naturali, dove non si corrono rischi e non si subiscono imprevedibili traumi biochimici.

La chelazione è possibile farla anche con la vitamina C, e preciso con la vitamina C naturale, ossia con l’acqua biologica della frutta e con la clorofilla delle verdure crude, come indicato ad un convegno con la presenza del dr Rossi:

http://www.mondobio.net/qcibus-in-primisq-lalimentazione-prima-di-tutto.html

LA TUA È UNA CORAGGIOSA E COMMOVENTE TESTIMONIANZA

Fatte queste premesse generali sulla anemia mediterranea o thalassemia maior, e sulle ferrochelazioni,

permettimi un commento alla tua lettera che è una autentica testimonianza della insensibilità e del pressapochismo che regnano incontrastati nel mondo sanitario.

Ci troviamo di fronte a una medicina arrogante che crede di poter fare sempre e dovunque ciò che vuole, sperimentando sui pazienti come fossero delle cavie, e scaricando su di essi le proprie piccolezze.

Che altro posso dire?

Ti hanno riempita di ferro ben sapendo che il ferro da integrazioni è un potente immunodepressivo.

In pratica, ad ogni sessione di cura davano una martellata al tuo sistema immunitario.

I DOGMI DELLA GENETICA STANNO CADENDO COME DEI BIRILLI

Essere talassemici in partenza non è di sicuro un vantaggio. Ma non è nemmeno la fine del mondo.

La genetica sta poi dimostrando i suoi limiti. Tanti dogmi riguardanti il Dna stanno cadendo ad uno ad uno come dei birilli. I dati sulla nostra struttura genetica interagiscono in continuazione con l’ambiente e, se non andiamo a fare errori marchiani, come quelli che hai subito, il nostro corpo può sempre trovare degli sbocchi evolutivi e delle sistemazioni decorose.

DIETA CRUDISTA E VITALE

Che fare a questo punto?

Hai bisogno di detossificarti velocemente, ma serve prudenza e buon senso.

Ti devi prendere tutte le responsabilità ad ogni iniziativa che prendi. Questo riguarda l’Eutirox e tutte le medicine che stai tuttora assumendo.

La cosa più giusta è alimentarsi con tanta più frutta e con alimenti vivi di tipo vegetale.

Più aumenti la quota di frutta e più devi sfrattare il farmaco, data l’incompatibilità tra i due.

Saranno importanti la pelle e i polmoni, e dunque la respirazione e la traspirazione. Sarà importante l’esposizione al sole e le nuotate in acqua di mare, fino a che la stagione lo consente.

CENTRIFUGATI E VERDURE SELVATICHE

Il veganismo e il crudismo ti daranno un grande aiuto. Non farti mancare dei centrifugati di carote, sedani e ananas, oppure di bietole, topinambur e mele, oppure di rape, patate e mele, sempre con un pizzico di radice di zenzero.

Tra le verdure crude selvatiche ricorri al tarassaco, all’erba cavallina, al timo, alla salvia, alla menta, alle ortiche e al crescione.

Il miglior metodo per riprenderti sarà sicuramente quello normale, togliendo i farmaci progressivamente ma senza strafare.

Non preoccuparti del contenuto in ferro di certe verdure. Quello è un ferro organicato e, se non ne hai bisogno, viene espulso con la massima disinvoltura dal corpo umano.

I problemi gravi ce li crea soltanto il minerale inorganico.

IL GRAVE PROBLEMA DEGLI AMALGAMI DENTALI

Parlando infine di chelazioni, non si può non citare il problema degli amalgami dentali, che è ormai all’ordine del giorno, soprattutto per i vapori di mercurio che vengono rilasciati a basse dosi, ma in continuazione, nel corpo da parte di questo tipo di materiale.

Mediante un misuratore della Bioral è stato dimostrato che l’amalgama, a 37° C di temperatura, emette 43,5 ng di vapore di mercurio per cmq di superficie dentale al giorno.

Sapendo che una goccia di mercurio basta ad inquinare un laghetto alpino, fare finta di non sapere, oppure sottovalutare questo problema è sicuramente pratica folle ed autolesionistica.

LE VERITÀ VENGONO FATICOSAMENTE A GALLA

I primi amalgami furono sperimentati tra il 1850 e il 1854, ma vennero perfezionati ed adottati su larga scala dai soliti tedeschi. Ma fin dalle prime sperimentazioni vennero registrati evidenti effetti collaterali.

Dopo Norvegia, Danimarca e Svezia, persino USA e Giappone stanno operando un progressivo phase-out, un progressivo allontanamento del mercurio in odontoiatria.

Il tutto grazie a un ricercatore serio e trasparente come Mats Hanson che scoperse in dettaglio nel 1984 i grossi danni del mercurio in odontoiatria.

Ebbe il coraggio di denunciare i responsabili e di pubblicare le sue ricerche con le sue poche risorse personali.

E venne pure licenziato su due piedi dall’Università di Stoccolma dove lavorava.

L’ELETTRICITÀ E LA VITALITÀ DEI DENTI.

MEGLIO DI TUTTO LA PREVENZIONE, DANDO LO SFRATTO A TUTTI I LATTICINI.

I denti poi sono attraversati dai meridiani, dai punti chakra e da minime correnti elettriche, tanto che gli amalgami hanno segno negativo e le corone in oro segno positivo, mentre gli ossidi vari che si formano in bocca vanno a causare patologie allo stomaco, visto il loro carattere corrosivo.

Meno metalli si mettono in bocca e meglio è.

Una bocca piena di metalli va a creare una specie di arco elettrico.

Ogni dente ha una sua personale elettricità naturale.

Ogni devitalizzazione, ogni ricostruzione e ogni capsulatura portano a un blocco energetico all’odontone (alla complessa struttura del dente), per cui l’organo-dente non ha più energia e va in collasso.

La cosa migliore è ovviamente mantenere i denti sani, come la mia compagna Kathleen Fong, 50 anni e nemmeno mezza carie.

Niente latticini significa niente carie e niente osteoporosi, questa è la realtà.

L’INTOSSICAZIONE DA MERCURIO È UNA COSA SERIA

Ovvio che le carie vanno risolte. Ovvio che i denti vanno preservati e riparati, sia per la masticazione che per l’estetica. Occorre sempre fare un conto di convenienza tra costi e ricavi, tra lati positivi e lati negativi di ogni intervento.

Ma ci sono molte cose che vanno riviste e migliorate in campo odontotecnico.

L’intossicazione da mercurio non è certo un problema di nicchia. Sta diventando una questione mondiale, una questione di sopravvivenza.

Ci sono in Italia 40 milioni di amalgamati, e 4 milioni di essi stanno male senza nemmeno sapere il perché.

COS’È IL MERCURIO E DA DOVE ARRIVA

Il mercurio (Hg, dal latino hydrargyrum) viene anche chiamato argento vivo. A temperatura e pressione ordinaria è l’unico metallo liquido.

Possiede l’importante qualità di legarsi facilmente in leghe chiamate amalgame (o amalgami) con tutti i metalli pesanti escluso il ferro, il nickel e il cobalto. Allo stato naturale si trova in minute gocciole superficiali nei giacimenti di solfuro di mercurio o cinabro (Monte Amiata, California, Spagna e Monti Urali), da cui si ricava mediante arrostimento in forni speciali e successiva condensazione.

Sia i composti che i vapori di mercurio sono notoriamente pericolosissimi, anche in minime quantità.

Causano infatti l’idrargirismo, ovvero l’intossicazione cronica da mercurio, con alterazioni della cute e delle mucose, tremori ed eccitabilità psichica, spasmi e accessi convulsivi, fragilità delle ossa, albuminuria (albumina nelle urine, sintomo di malattia circolatoria e renale).

LE IPOTESI SULLA IRASCIBILITÀ MERCURIALE DI ADOLF HITLER

Che il carattere irascibile e pazzoide di Adolf Hitler fosse da imputare al suo assiduo dentista personale è ancora da provare, ma che i bambini autistici di tutto il mondo debbano ringraziare gli irresponsabili produttori di vaccini che usano il mercurio, l’alluminio e gli altri metalli pesanti come stabilizzanti, è una cosa provata e accertata al 100%.

In Cina si registrano 7 milioni di nuovi casi all’anno. Un disastro, uno sfacelo.

Anche l’uso di neon speciali, e di luci elettriche al mercurio, va perseguitato dalla legge.

Eppure nessuno finisce ancora dietro le sbarre per questo stillicidio di fatti criminosi.

LE CONTRAVVENZIONI CHE FANNO RIDERE

La Degussa Gbmh, maggiore produttrice mondiale di amalgami, è stata già condannata il 31/5/97 dal tribunale di Francoforte, per non aver comunicato i pericoli dei suoi prodotti, ma se l’è cavata con una modesta e ridicola contravvenzione.

Roba da far scoppiare i proprietari in una fragorosa risata.

Il prodotto arriva negli studi odontotecnici in comode scatolette di colore grigio, marcate ANA2000 Duett. Il 50% del materiale ivi contenuto è composto da mercurio e da altri metalli pesanti, tutti altamente tossici (argento, rame, stagno, zinco e alluminio).

UNA MULTINAZIONALE CHE SI CHIAMA EVONIK DEGUSSA GMBH, SPONSOR DEL BORUSSIA DORTMUND

Se pensiamo che si tratti di una ditterella da quattro soldi scordiamocelo.

Nel 2007 la Degussa è stata assorbita al 75% dalla Evonik Industries, proprietà della RAG Foundation, col 25% residuo alla Gabriel Acquisitions. La Evonik Industries è tra l’altro il maggiore sponsor del Borussia Dortmund, secondo la migliore tradizione tedesca, dove le industrie chimiche controllano ogni squadra di calcio. Oggi la ditta si chiama Evonik Degussa GmbH e ha sede a Marl-Essen, dove impiega 34000 dipendenti. Trattasi ovviamente di una multinazionale, con sedi strategiche in USA (New Jersey) e Giappone (Shinjuku-Tokyo). Ha forti addentellati col settore immobiliare (possiede 60000 residenze private in Germania) e col settore energetico (possiede 11 centrali carbo-elettriche in Germania, Colombia, Turchia e Filippine).

Dovessimo mandare in cella qualcuno, arrestiamo forse mezza Germania?

Ecco dove sta il cancro del potere, delle multinazionali, delle industrie chimico-farmaceutiche, del Codex e del Bilderberg.

TEST DIAGNOSTICI E ORGANI BERSAGLIO

Ogni metallo ha il suo organo bersaglio preferito nel corpo umano. Il mercurio punta sempre al cervello, al rene, alla mucosa orale, alla cute, al fegato e alla prostata. Le diagnosi da mercurio si fanno con particolari tecniche e con strumenti sempre più sofisticati. L’eliminazione avviene a basse dosi e richiede in genere due mesi di tempo.

Gli esami consistono in una visita medico-omotossicologica, seguita poi dai vari metaltest (amalgamometro), mineral test (analisi strutturale del capello) e fluid test (urina, saliva, liquidi organici).

LA RIMOZIONE DEGLI AMALGAMI È UN’OPERAZIONE NON PRIVA DI RISCHI

Riaprire questi denti è un’operazione pericolosa e va effettuata con mille attenzioni.

Meglio lasciare a volte gli amalgami dove sono, piuttosto che fare lavori azzardati che provochino intenso avvelenamento. Il materiale rimosso è contaminante per il paziente, per il tecnico, per l’assistente e per la stessa aria dello studio dentistico, tanto che va sigillato in appositi contenitori destinati a speciali unità di smaltimento-rifiuti-speciali. Il mercurio provoca pazzia e schizofrenia, Parkinson, Alzheimer, ma anche anemia, visto che è antagonista del ferro.

Nell’assieme, questi minerali sono responsabili di cefalee, alopecia, disturbi del sonno, depressioni con apatia, stanchezza cronica, allergie varie, MCS (ovvero la micidiale sensibilità chimica multipla).

IL CRUDISMO, ANCHE IN QUESTO CASO, AIUTA

Anche qui, il veganismo crudista aiuta. I cibi crudi non surriscaldano la bocca e la mantengono a una temperatura inferiore ai 37°C, mentre i cibi caldi, le carni, i brodi, le tisane giornaliere e fuori dall’emergenza, le bevande calde, sono tutte micidiali in quanto incrementano ulteriormente il rilascio di vapori tossici di mercurio. Le raccomandazioni dentistiche sui vari dentifrici aggiungono ulteriori danni.

Il fluoro è più nocivo del piombo, e appena meno nocivo dell’arsenico. Si accumula nell’organismo e va pure chelato. Meglio le foglie di salvia e di menta per imbiancare i denti. Lo spazzolino va usato poi sempre e solo in senso verticale, e mai orizzontalmente sulla superficie dentale.

I MARGINI DI TOLLERANZA AI VELENI CI VENGONO IN AIUTO

Di consolante per tutti c’è che il corpo umano, nonostante tutti questi insulti, è dotato di un buon margine di tolleranza ai veleni, per cui sa come disintossicarsi in continuazione.

Lo sa fare però a condizione che il suo sistema immunitario lavori in massima efficienza.

Lo sa fare a condizione che i suoi intestini siano puliti grazie a regolari evacuazioni.

Lo sa fare a condizione che i suoi glomeruli renali filtrino ed espellano le porcherie.

PIÙ ARANCE, PIÙ ANGURIE, PIÙ UVA E PIÙ RADICCHIO

Lo sa fare a condizione che si mangino 300 angurie e meloni l’anno.

A condizione che si consumino chili e chili di arance, di ciliegie, di fragole, di pesche, di melograni, di manghi, di ananassi e di kaki.

A condizione che le magnifiche vigne d’Italia e del mondo servano a produrre uva fresca e secca ad uso alimentare, e non un veleno epato-distruttivo chiamato vino, buono eventualmente da centellinare a pochi bicchierini, e non certo a caraffe e a bottiglie.

Lo sa fare a condizione che radicchi, lattughe, cicorie, cavoli e tarassaco diventino patrimonio dell’UNESCO, prodotti di fronte ai quali dovremmo inginocchiarci, pregare e mandare benedizioni.

AL BANDO LO ZUCCHERO E IL SALE, I DOLCETTI E I SALATINI

Lo sa fare a condizione che lo zucchero industriale venga messo al bando, visto che abbassa la vitamina B1 e causa il beri-beri, e visto che lo zucchero più proteine animali significa distruzione tiroide e problemi ormonali-endocrini a raffica (alterazioni nel metabolismo, nella temperatura corporea, nell’utilizzo del calcio e nel battito cardiaco).

Lo sa fare a condizione che l’uomo non si azzardi a superare la quota letale di 2400 mg di sodio al giorno, che comporta già gravi danni al fegato e ai reni, e che viene superata da qualsiasi confezione di paste precotte e di cibi pronti in commercio, mentre servirebbe rivolgersi solo e sempre al sedano, al prezzemolo, al tarassaco, alle olive, al sesamo, alle carote, al crescione, al cocco, ai cavoli e ai ravanelli.

AL BANDO IL VAMPIRISMO, IL CADAVERISMO E I VERGOGNOSI CAMPI DI MAIS

Il corpo umano sa espellere tutti i veleni.

A condizione che si vietino gli OGM, il round-up della Monsanto, carico di glifosfato, sballatore endocrino anche a dosaggi minimi, eppure il pesticida più venduto nel mondo.

A condizione che i salumi, le carni, il pollame e il pesce diventino al più presto il ricordo di una lontana e lugubre epoca da cancellare dalla storia, di un’era da incubo per tanti esseri innocenti e per i loro sgangherati aguzzini bipedi, affetti da turbe mentali e da degenerazione spirituale, da vampirismo e da cadaverismo irreversibile.

A condizione che scompaiano i campi di mais e di soia, carichi di erbicidi e di prodotti chimici, e che rifioriscano al loro posto quelli biodinamici di avena, di frumento, di patate, di bietole e di rape.

A condizione che i fichi, i fichi d’India, i kaki, le mele, le pere e il ben di Dio di tutte le piante, non rimanga spregevolmente ed irreligiosamente a marcire sui rami.

QUAL È LA VERA CHELAZIONE?

Occorre ricambiare le acque. Farne tanta e farne spesso. Fare pipì vuol dire chelare. Fare cacca vuol dire chelare. Fare sudore vuol dire chelare. Fare ricambio spermatico vuol dire chelare. L’esatto contrario di quanto accade in questo “Boia de un mond leder”, basato sulla stipsi, sul trattenimento, sull’autonomia, sul ricacciamento interno degli impulsi, sulla resistenza ai bisogni, sul tenere dentro liquidi e veleni, sulla bile che diventa nera, sul mangiarsi il fegato. L’esatto contrario di questo mondo in cui la gente corre a destra e a sinistra a fare mille cose, spesso banali e inutili, confinando i suoi bisogni primari all’emergenza e all’ultimo istante, vivendo in autentico stato di pre-dialisi renale.

I NEMICI DELLA SALUTE VANNO ADDITATI E SFRATTATI

Gli irresponsabili, statali o regionali, che permettono di sigillare le toelette dei treni, e che autorizzano l’installazione di toilette a pagamento nelle stazioni ferroviarie, spingendo il popolo a non orinare, o magari a farlo sul primo muro disponibile (una pipì costa oggi la “bazzecola” di 1€), vanno mandati in galera per direttissima, senza processo.

I medici-nutrizionisti che si azzardano a dire in televisione che occorre mangiare un po’ di tutto, con un occhio alle proteine nobili, vanno ridicolizzati, vanno smentiti, vanno svergognati in pubblico.

Le rubriche televisive tipo “Gusto” e “Cotto e Mangiato”, tanto per non fare nomi, vanno boicottate e messe al bando.

Ne va di mezzo non l’hygiene naturale, ma la salute umana di noi stessi e della gente che ci circonda.

Valdo Vaccaro

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Scritto da Valdo Vaccaro

Valdo Vaccaro, classe 1943, è ricercatore indipendente, divulgatore e filosofo della salute. Da sempre ha fatto della dieta vegeto-crudista tendenziale, dell’amore per gli animali e la natura un modo di essere e uno stile di vita, in tutta autonomia e libertà. Valdo ha tenuto centinaia di conferenze in giro per l’Italia e nel mondo trattando vari temi tra cui salute, etica, attualità e altro ancora. Al momento, oltre all’attività sul blog, è direttore scientifico e docente della HSU – Health Science University, la prima scuola di Igienismo Naturale Italiana.

DISCLAIMER
Valdo Vaccaro è orgogliosamente NON-medico, ma igienista e libero ricercatore. Valdo Vaccaro non visita, non prescrive e non cura. Le informazioni presenti su questo sito hanno solo scopo informativo, non intendono e non devono sostituire il parere del medico curante.

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Commenti

2 Commenti

  1. Freddy

    Ciao
    ho un paio di amalgame sui molari curati da carie risalenti a circa 20 anni fa, ma dove potrebbe andare uno per farsi controllare se siano realmente di mercurio o altro materiale?
    Il dentista che le fece non è reperibile, penso che se vado da uno qui vicino e mi metto a dire sta cosa del mercurio mi prenderà per un fissato scassaminkia….

    Rispondi

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