PADRE CACCIATORE TRA APERTURE VEGANE E CINISMO ISTITUZIONALE

da 27 Feb 2012Testimonianze

LETTERA

LE EPATITI DI FAMIGLIA E LA CUCINA TRADIZIONALE PUGLIESE

Grazie Valdo, per le tue spiegazioni virus-assolutorie circa le epatiti-B in famiglia. Mia madre era tendenzialmente vegetariana, ci faceva mangiare un pezzetto di pesce il venerdì e un pezzetto di pollo la domenica. In genere pochi formaggi e poche uova, e poi faceva la cucina povera pugliese. Era barese anche se vissuta sempre a Milano. Comprava sempre le verdure di stagione. Io mangiavo poca frutta per pigrizia. Non mi andava a fine pasto e non ci pensavo fra un pasto e l’altro, ma lei la mangiava.

CARDIOPATIA E ARTRITE REUMATOIDE HANNO STRONCATO MIA MADRE A 59 ANNI

L’unico non portatore-sano di epatite-B in famiglia è mio padre, di 77 anni. Lui sì grande carnivoro e cacciatore, sia pur moderato nelle sue tendenze grazie alla cucina di mia madre. Purtroppo però mia madre, cardiopatica e con artrite reumatoide, è mancata a 59 anni per arresto aritmico improvviso, proprio mentre andava da un naturopata che le aveva dato una dieta con tre volte pesce a settimana e niente carne, e la colazione a base di semi frullati con lo yogurt. Anche lei come me aveva cominciato a mangiare frutta e insalata a inizio pasto. Penso che, se non ci fosse stato per mio padre, lei ci avrebbe sempre allestito alimenti quasi vegani!

POSITIVA EVOLUZIONE DI MIO PADRE

Mio padre, che recentemente ha preso da me l’abitudine di mangiare l’insalata a inizio pasto, e talvolta anche la frutta, sta abbastanza bene in salute, nonostante i suoi pasti crudeli (in questo non sono riuscita a farlo recedere). Ma sono cose che prepara soprattutto la domenica e nei giorni di festa, altrimenti anche lui sta su pasta abbondante e verdure. Devo dire che però, quando viene da me, mangia con soddisfazione anche vegan! E’ un piacere per me che una persona così buongustaia e crudele come lui apprezzi la mia cucina d’erbe! E, quando vado a trovarlo, cucina rigorosamente vegan ed è pure un bravissimo cuoco!

NONNA ONNIVORA E CENTENARIA

Questa situazione familiare in teoria dovrebbe farmi pensare che l’onnivoro carnivoro gode di maggiore salute dell’onnivoro quasi vegetariano, tanto più che la mamma di mia mamma, anche lei buona forchetta crudele, ha ora 98 anni.

HO AVUTO TROPPI BENEFICI DALLA SCELTA VEGANA

Comunque a prescindere dai miei dati familiari io vado avanti convinta della mia scelta, dato che ne ho visto i benefici per il peso corporeo, la pelle (a quasi 48 anni non ho praticamente rughe), il ciclo mestruale che si è regolarizzato dopo che sono diventata vegetariana circa 12 anni fa, ed è sparita quell’antipatica sindrome mestruale di cui soffrivo. Ora sto entrando in menopausa (credo, il ciclo manca da 5 mesi) e non ho sperimentato nessuno dei sintomi caratteristici di cui tanto si parla.

DUE NODULI AL SENO ASPORTATI, PRIMA DI CONOSCERE L’IGIENISMO

Non riesco nemmeno a immaginarmi cosa sia una vampata. E poi sono sparite le classiche influenze e raffreddori (un paio di volte in 12 anni). L’unico mio cruccio è avere avuto dei noduli al seno prima di conoscere l’igiene naturale, per cui me ne hanno asportati due, insieme a un polipo uterino, tutto benigno. Scusa se mi sono dilungata. Spero che questo racconto della mia esperienza ti possa essere utile.

IL DIGIUNO DEPURATIVO STA ANDANDO ALLA GRANDE

Oggi sono al terzo giorno di digiuno! Non pensavo di potercela fare. Invece eccomi qui! Domani mattina mi farò una spremuta e mangerò pure arance e mandarini. Poi proverò anche altra frutta e qualche verdura cruda. Poi, piano piano, reintegrerò le verdure cotte, poi i cereali e infine i legumi (ne mangio non più di due volte a settimana).

MIGLIORAMENTI IN CORSO NELLA FLOGOSI ALL’ANULARE

La flogosi al dito (arrossamento e ferita da micio sull’anulare destro) sembra in lieve miglioramento, si sta un po’ asciugando, diminuisce il rossore e si sta sgonfiando. Prima mi faceva male tutto il dito, ora il dolore e gonfiore sono localizzati intorno al focolaio e un po’ attenuati, riesco a flettere meglio l’articolazione. Buona domenica e grazie ancora per le tue spiegazioni e per l’ incoraggiamento! Un abbraccio. Mariagrazia

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RISPOSTA

LUNGA VITA ALLA NONNA CENTENARIA, POCO IMPORTA COME MANGIA

Ciao Mariagrazia, complimenti per la nonna centenaria. La scorza dura riesce anche a contraddire le regole e le tendenze. Un po’ come quel vecchietto che ha superato i cento con sigaro in bocca e grappino mattiniero. In questi casi, si tende quasi ad attribuire al sigaro, alla grappa, all’alimentazione crudele, i meriti della longevità. Andiamoci piano.

IL MERITO NON E’ DELLE TRASGRESSIONI

Sia ben chiaro che questo tipo di vegliardi raggiunge tali traguardi non certo per merito delle trasgressioni, ma nonostante esse. Ci fosse stato un comportamento più virtuoso, avremmo seguito probabilmente le sorti di Thomas Parr, giardiniere vegano di casa reale inglese deceduto a 152 anni. D’accordo che manca la controprova. D’accordo che coi se e coi ma non si fa la storia, ma l’evidenza, la logica, le statistiche portano a questa conclusione e non ad altre.

TUO PADRE VA INCORAGGIATO E RECUPERATO

Complimenti anche per come stai trasformando tuo padre. Un cacciatore che diventa ottimo cuoco vegano è davvero il massimo. Meritate entrambi un plauso. Ovvio che a volte questo non basta. L’istinto killer è una bruttissima perversione mentale, un meccanismo abitudinario e automatico, difficile da scalzare. Auguro a tuo padre di completare il suo ciclo migliorativo e di rafforzare ulteriormente la sua salute, oltre che purificare la sua fedina karmica. Le prospettive secondo me sono brillanti.

L’INCREDIBILE STORIA DI JOEL THE RIPPER (JOEL LO SQUARTATORE)

Ho seguito ieri sera in televisione l’incredibile storia di Joel the Ripper, il maniaco seriale che vent’anni fa terrorizzò New York, massacrando una dopo l’altra una trentina di giovani prostitute. Intervistato a bocce ferme dal criminologo di turno, Joel si è rivelato persona normalissima, tranquilla, disinvolta, priva di rimorsi e di sensi di colpa, serena come un papa onesto.

UNA PERSONA NORMALISSIMA

Viso normalissimo poi, da persona trasparente e amica, oltre che rassicurante e di bonario carattere. La classica persona di cui fidarsi. Nessun segno esteriore, niente tic nervosi, nessun aspetto tormentoso capace di farti intuire la sua contorta e sinistra personalità di psicopatico e di aguzzino. Nessuna emozione e nessun pentimento, nessun feeling nei riguardi delle ragazze martirizzate. Nessun feeling quella volta e nessun feeling ora nel rivivere tali episodi. Ha raccontato con un sorriso sulle labbra tutti i suoi efferati crimini, come si fosse trattato di innocenti azioni diversive ed hobbistiche da classico e rilassante week-end. Unica scusa accampata, la sua solitudine da bambino, il suo essere spesso preso di mira dal bullismo scolastico per la sua inettitudine verso ogni pratica sportiva.

STRANGOLAMENTO E SMEMBRAMENTO

Non gli servivano armi, coltelli o altri strumenti da film dell’orrore. Imparata ed affinata la sua tecnica eliminatoria, le soffocava e le strangolava sotto la morsa del suo muscoloso braccio destro, mentre i suoi occhi guardavano distrattamente fuori della finestra, per distrarsi, per non farsi disturbare dai rantoli finali delle poverette. Poi le tagliava a pezzi e ne disseminava le membra gettandole nei fiumi, per una scomparsa in piena regola.

LA SOPRAFFAZIONE DEL PIU’ FORTE VERSO IL PIU’ DEBOLE

Pur non volendo equiparare in questa sede l’omicidio alla impallinatura di un volatile o di un capriolo, pur non volendo qui sottolineare le similitudini tecniche e psicologiche di ogni delitto fuori o dentro le macellerie, non possiamo non mettere in evidenza come la sopraffazione del più forte verso il più debole, del male-intenzionato verso l’innocente che si fida di lui, sia sempre presente in questi atti di abominevole brutalità che si chiamano delitti.

L’AGGRAVANTE DELLA PREMEDITAZIONE

Cinismo, disinvoltura, indifferenza, insensibilità, freddezza, sono tutti ingredienti indispensabili per compiere questi misfatti. Il fattore che moltiplica la gravità rimane in ogni caso la premeditazione. L’umanità fa esattamente questo. L’allevamento di creature viventi chiamate spregevolmente bestiame, consiste nel favorire la nascita di vittime predestinate in anticipo al martirio. La produzione e il commercio di armi da caccia e da pesca, di pallini di piombo, di arpioni per baleniere, non viene certo inteso per scopi pacifici.

DOBBIAMO DISGREGARE RAPIDAMENTE IL CANCRO DELL’INDIFFERENZA E DEL CINISMO NORMALIZZATI ED ISTITUZIONALIZZATI

Chiunque sia impegnato a favore della amicizia, della fratellanza, del rispetto reciproco, della convivenza pacifica e della tolleranza inter-razza ed inter-specie, va sempre lodato e incoraggiato, in quanto sta facendo non solo il suo dovere di cittadino del mondo, ma dà una mano a sgretolare il potentissimo cancro, legale, statale e popolare, dell’indifferenza, della irresponsabilità, della cattiveria normalizzata ed istituzionalizzata.

21000 VITTIME NEL PROPRIO INTESTINO

Il consumatore medio americano di carni mette dentro di sé, nel corso della vita, 21 mila creature innocenti e seviziate nel peggiore dei modi, e non lo assale nessun senso di colpa. Anzi, ci ride sopra, facendosi pure aiutare dall’alcol, dalla cola, dal caffè e dal digestivo. Come dire che all’avvelenamento cronico subentra l’assuefazione totale. Per questi supersquartatori di strada, a piede libero, non ci sono processi e non ci sono penitenziari. Ma il mondo è basato sull’equilibrio e l’armonia.

SU TUTTO PREVALE LA LEGGE DI CAUSA ED EFFETTO, LA LEGGE DELLA GIUSTIZIA E DELL’EQUILIBRIO

La giustizia divina non può non fare il suo corso. Non c’è bisogno del Dio Satrapo che ti scaraventi nell’Inferno tra fiamme e le forche dei demoni. I meccanismi karmici ed aggiustativi stanno già dentro di noi. Dovremo dare conto al nostro Signore di ogni animale ammazzato, come scritto nel Vangelo degli Esseni. Non crediamo al Signore? E allora dovremo ugualmente rendere conto a noi stessi di ogni singola vittima, di ogni singola violenza, di ogni singola sofferenza causata gratuitamente al nostro prossimo, uomo, pianta ed animale. Niente sconti 2 per 3 come al supermercato. Ogni cosa andrà nel computer dei buoni e cattivi pensieri, delle buone e cattive azioni.

Valdo Vaccaro

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Scritto da Valdo Vaccaro

Valdo Vaccaro, classe 1943, è ricercatore indipendente, divulgatore e filosofo della salute. Da sempre ha fatto della dieta vegeto-crudista tendenziale, dell’amore per gli animali e la natura un modo di essere e uno stile di vita, in tutta autonomia e libertà. Valdo ha tenuto centinaia di conferenze in giro per l’Italia e nel mondo trattando vari temi tra cui salute, etica, attualità e altro ancora. Al momento, oltre all’attività sul blog, è direttore scientifico e docente della HSU – Health Science University, la prima scuola di Igienismo Naturale Italiana.

DISCLAIMER
Valdo Vaccaro è orgogliosamente NON-medico, ma igienista e libero ricercatore. Valdo Vaccaro non visita, non prescrive e non cura. Le informazioni presenti su questo sito hanno solo scopo informativo, non intendono e non devono sostituire il parere del medico curante.

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