PIASTRINOSI SENZA PAURE GENETICHE E RINCORSA AL SANGUE FLUIDO

da 2 Feb 2017Piastrinopenia e piastrinosi

LETTERA

PIASTRINE ALTE E OMOCISTEINA SPESSO OLTRE I VALORI

Gent.mo Dottore, spulciando sul web mi sono imbattuta nel suo blog e la reputo molto preparata. Mio fratello, anni 59, è affetto da piastrinosi e, nonostante le cure, le piastrine si alzano inesorabilmente (ora sono a 985) e l’omocisteina sta a 14 anche se spesso, in passato, ha superato di qualche punto i valori di riferimento.

PAURE INGENERATE DAL FATTORE EREDITARIO

Sono molto preoccupata. Anche perché il nonno materno è morto a 56 anni per una trombosi, il fratello di mia mamma a 47 anni, mentre un altro fratello di 74 anni convive con un ictus che lo ha paralizzato. Mi affido a lei e alle sue preziose indicazioni. Cordialissimi saluti. Giulia

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RISPOSTA

PIASTRINOPENIA E PIASTRINOSI

Ciao Giulia. PLT è un indice di laboratorio che esprime il numero di piastrine per volume di sangue. In un individuo adulto, in buono stato di salute, questo numero si aggira tra le 150.000 e le 450.000 unità per microlitro di sangue (ovvero 450 miliardi per litro di sangue). Bassi valori di PLT sono indice di piastrinopenia, mentre elevate concentrazioni ematiche di piastrine sono un indice di trombocitosi (o piastrinosi).

RUOLO DELLE PIASTRINE

Le piastrine svolgono un ruolo molto importante all’interno del nostro organismo. Prodotte dal midollo osseo hanno il compito di regolare l’emostasi, il blocco delle emorragie in seguito ad una lesione, con un processo di coagulazione del sangue. Cosa accade se il numero di piastrine sale troppo? Quali le cause, i sintomi e le cure per ritornare a valori nella norma?

FATTORI DI AUMENTO E DI DIMINUZIONE PIASTRINICA

Le piastrine possono aumentare a causa di diversi fattori e che caratterizzano le diverse tipologie del disturbo. La trombocitosi primaria può essere causata da modifiche della cellula staminale emopoietica, con livelli ematici di TPO (enzima Tireo-Perossidasi) leggermente inferiori alla norma. La trombocitosi secondaria, invece, è causata da fattori esterni alle cellule midollari e che stimolano livelli alti di TPO.

SINTOMI DI PIASTRINOSI

I sintomi che accompagnano un aumento di piastrine sono mal di testa, ipertensione, vertigini, arrossamenti sul viso, formicolii e dolori agli arti, prurito, debolezza. In caso di leucemia mieloide cronica si potrebbe verificare oltre al malessere generale, pallore, fatica a respirare, palpitazioni, ingrossamento e dolori della milza, con disturbi addominali, febbre, mancanza di appetito, perdita di peso.

METODI CORRETTIVI DELLA MEDICINA

In caso di piastrine alte con trombocitemia primaria, il medico potrebbe consigliarvi una terapia che agisca al livello del midollo, in maniera tale da inibire la proliferazione troppo ampia delle piastrine immesse nel sangue. Se i valori sono troppo elevati, potrebbe essere consigliata una terapia antiaggregante piastrinica, tramite la somministrazione di cardioaspirina o di eparina per scongiurare rischio di trombosi o ictus.

SANGUINAMENTO

Quando un vaso sanguigno o un tessuto subiscono una lesione, è esperienza comune che questa inizi a sanguinare. Queste cellule servono per arrestare il sanguinolento perché 1) Aderiscono alla lesione, 2) Si aggregano tra di loro, 3) Rilasciano composti chimici che stimolano l’aggregazione di altre piastrine.

EMOSTASI PRIMARIA ED EMOSTASI SECONDARIA

Questi tre meccanismi creano un tappo sulla lesione, attraverso un processo che nel complesso è detto emostasi primaria. Contemporaneamente, le piastrine attivate favoriscono il processo a cascata della coagulazione, cioè la serie di passaggi che comporta l’attivazione sequenziale di speciali proteine (i fattori della coagulazione). Questo processo, detto emostasi secondaria, forma delle fasce di fibrina che irrobustiscono il tappo, formano una rete e si stringono a formare un coagulo stabile che rimane sulla lesione fino a quando non è guarita. Quando il coagulo non è più necessario, altri fattori lo distruggono dissolvendolo.

COAGULAZIONE CORRETTA E RISCHI DI EMORRAGIA

Perché la coagulazione funzioni nel modo giusto, tutti i componenti dell’emostasi primaria e secondaria devono essere presenti, attivati al momento giusto e correttamente funzionanti. Se le piastrine non sono sufficienti o se non funzionano normalmente, si può formare un coagulo poco stabile e il paziente può rischiare un’emorragia.

VITA MEDIA DI 8-10 GIORNI

Sopravvivono nel sangue per 8-10 giorni e il midollo osseo deve continuamente produrne di nuove per sostituire quelle usurate e/o perse con il sanguinamento. La conta piastrinica può essere utile per diagnosticare diversi disturbi che hanno a che fare con l’eccesso o la scarsità di piastrine.

CAUSE DI PIASTRINOPENIA

La scarsità di piastrine o piastrinopenia può essere causata da disturbi in cui il midollo osseo non riesce a produrre una quantità sufficiente di piastrine, o da disturbi in cui le piastrine si consumano o vengono distrutte più del normale. C’è ad esempio 1) La trombocitopenia idiopatica (ITP), causata da un autoanticorpo contro le piastrine, ed è una delle cause più frequenti della trombocitopenia in assenza di altre patologie. 2) Ci sono gli accumuli virali (moria cellulare e quindi detriti cellulari non espulsi prontamente, che la medicina classifica invece come infezioni virali tipo mononucleosi, epatite, HIV-AIDS (virus inventato: vedi mia tesina “L’Aids non malattia ma programma di governo”), morbillo (virus sconfessato: vedi mia tesina “Clamorosa sconfessione del morbillo-virus nella Germania di Stefan Lanka” del 25/1/17), 3) Un numero limitato di farmaci, come il paracetamolo, la chinidina, i sulfamidici, la digossina, la vancomicina, il valium e la nitroglicerina, è stato connesso alla piastrinopenia farmaco-indotta, 4) La trombocitopenia indotta da eparina provoca una diminuzione delle piastrine quando il paziente in terapia eparinica sviluppa un anticorpo, 5) La leucemia, il linfoma o un altro tipo tumore che si è diffuso per metastasi nel midollo osseo. Chi ha questi tipi di tumore spesso presenta emorragie e sanguinamenti, perché il numero di piastrine diminuisce considerevolmente. Più le cellule tumorali colonizzano il midollo osseo, più le cellule normali diminuiscono la loro attività, e diminuisce quindi anche la produzione di piastrine, 6) Anemia aplastica, una malattia che fa diminuire di molto la produzione di tutte le cellule del sangue, 7) Problemi di sanguinamento cronico (ad esempio causati da un’ulcera allo stomaco), 8) Sepsi, soprattutto se provocata da infezione di batteri Gram-negativi, 9) Cirrosi, 10) Malattie autoimmuni come il lupus. In questo caso il sistema immunitario produce anticorpi che attaccano gli organi o i tessuti, aumentando la quantità di piastrine distrutte, chemioterapia o radioterapia che possono colpire il midollo osseo, 11) La diminuzione delle piastrine è sintomo di diverse patologie, ad esempio della coagulazione intravascolare disseminata, 12) della porpora trombocitopenica e 13) della sindrome emolitico-uremica, 14) Abuso di alcol, 15) Fenomeni allergici, 16) Autotrasfusione, 17) Bypass extracorporeo, 18) Esposizione al DDT, 19) Infiammazione da Clostridium, 20) Ipersplenismo, 21) Mielina multiplo, 22) Mestruazioni pesanti, 23) Radioterapia, 24) Valvola cardiaca proteica, 25) Se le piastrine sono inferiori a 20.000 per microlitro si può avere un’emorragia spontanea che mette in pericolo la vita del paziente, in questi casi può essere necessaria una trasfusione di piastrine.

CAUSE DI PIASTRINOSI

Se il numero di piastrine è troppo alto si ha la cosiddetta trombocitosi secondaria o reattiva che di solito è provocata da una patologia a monte, ad esempio da 1) Tumori polmonari, 2) Tumori dell’apparato digerente, 3) Tumori delle ovaie e del seno, 4) Tumori linfatici, 5) Anemia, in particolare quella da carenza di ferro e quella emolitica, 6) Patologie infiammatorie come la malattia infiammatoria intestinale, 7) Oppure come l’artrite reumatoide, 8) Malattie come la tubercolosi, 9) Rimozione chirurgica della milza, 10) Pillola anticoncezionale (contraccettivi orali), 11) Anemia falciforme, 12) Anemia post-emorragica, 13) Anemia sideropenica, 14) Asfissia, 15) Dieta insufficiente, 16) Malattia infiammatoria pelvica, 17) Malattie del collageno, 18) Pancreatite, 19) Policitemia.

CAUSE DI AUMENTO TEMPORANEO DI PIASTRINE

1) Ripresa dopo una forte emorragia, ad esempio dovuta a un trauma o a un intervento chirurgico, maggiore, 2) Attività fisica o sforzo fisico intenso, 3) Consumo eccessivo di alcolici, 4) Carenza di vitamina B12 e volati B9 e di altre vitamine del gruppo B.
In rari casi la trombocitosi è causata da una malattia del midollo osseo.

TROMBOCITEMIA ESSENZIALE A RISCHIO TROMBOSI

Un esempio di patologia del midollo è la trombocitemia primaria o essenziale, un disturbo mieloproliferativo cronico in cui il midollo osseo produce una quantità eccessiva di piastrine. Spesso questa malattia rimane asintomatica e viene scoperta durante un check-up o esami eseguiti per altri motivi. I pazienti affetti da questo disturbo possono rischiare la trombosi (cioè l’eccesso di coagulazione) dovuto all’eccesso di piastrine, e possono avere problemi di sanguinamento perché le piastrine possono non funzionare normalmente. Questa patologia spesso è connessa alla mutazione del gene JAK2. Se il medico sospetta che il paziente sia malato, dovrebbe far eseguire il test per scoprire se c’è la mutazione, perché più di metà dei pazienti affetti dalla trombocitemia essenziale ha il gene mutato. Anche chi soffre di altri disturbi mieloproliferativi o mielodisplastici può avere un forte aumento della quantità di piastrine.

FATTORI CHE INFLUENZANO L’ESAME

La quantità di piastrine può aumentare se si vive ad alta quota, se si fanno sforzi fisici intensi o dopo il parto. Tra i farmaci che fanno aumentare il numero di piastrine ricordiamo gli estrogeni e i contraccettivi orali. Una lieve diminuzione delle piastrine può essere riscontrata prima delle mestruazioni. Fino al 5% delle gestanti può presentare una diminuzione delle piastrine al momento del parto. In alcune persone le piastrine tendono a raccogliersi nella milza, e quindi la conta delle piastrine nel sangue è bassa. In questo caso, però, di solito il paziente non avverte i sintomi connessi a questa malattia. L’abuso di alcool determina un abbassamento dei valori.

SINTOMI EVIDENTI DI DISTURBI DELLA COAGULAZIONE

1) Lividi di origine inspiegabile, 2) Facilità alla formazione di lividi, 3) Sanguinamento prolungato da piccoli tagli o ferite, 4) Episodi frequenti di epistassi (sangue dal naso), 5) Sanguinamento gastrointestinale (riscontrabile nell’esame delle feci), 6) Mestruazioni molto abbondanti, 7) Piccole macchie rosse sulla pelle (petecchie) che possono assomigliare a un’eruzione cutanea, 8) Piccole macchie di colore violaceo (porpora) causate dal sanguinamento sottocutaneo.

CURE NATURALI PER INIBIRE LA PRODUZIONE PIASTRINICA

Esaminato il problema piastrine ed in particolare il problema piastrinosi, veniamo al caso specifico e al che fare. Si è citata con enfasi la paura del fattore ereditario, e direi che questo è uno sproposito alimentato dalla diseducazione medica che continua a sopravvalutare e a distorcere questo aspetto, senza prender nota che la genetica viene correntemente sconfessata dagli stessi genetisti. Parlare di geni difettosi ed immutabili nell’anno 2017 significa non prendere nota che la genetica vecchio stampo viene definita ormai come materia fallimentare e priva ormai di dignità scientifica.

SCONFIGGERE I DOGMI OBSOLETI DELLA GENETICA

Il dogma della fissità del Dna e dei geni, pilastro pseudo-scientifico su cui quella obsoleta genetica si reggeva, è letteralmente crollato sotto il peso dell’evidenza scientifica, sotto le confessioni dei maggiori specialisti che stanno guarda caso proprio nel nostro paese, e mi riferisco ad esempio al prestigioso e trasparente prof Pietro Perrino, dirigente del CNR Centro Nazionale Ricerche e docente all’Università di Bari. Si è capito che i geni non sono fissi e scontati, per cui non te li porti addosso fin che campi, ma sono al contrario modificabili in meglio o anche in peggio, a seconda della tua dieta, del tuo respiro, del tuo pensiero, delle tue paure, del tuo comportamento.

IL VERO PROBLEMA STA NELLE PESSIME ABITUDINI

Vivere nella paura perché in famiglia ci sono stati dei casi ripetuti di cardiopatia non pertanto riconducibile ai geni e al Dna difettoso, ma sempre e solo alle cattive abitudini alimentari e ideologiche esistenti nell’ambito di tale famiglia, o di un determinato gruppo sociale, familiare, regionale o nazionale, o anche mondiale. Quello che occorre modificare pertanto sono le cattive idee, le pessime abitudini capaci di scatenare la solita legge naturale di causa ed effetto.

LA POLITICA DELLE FALSE MALATTIE E DELLO SCARICABARILE

Quelle paure entrano in gioco e causano gravi alterazioni ad ogni livello ed in ogni direzione, incluse le aggregazioni piastriniche in eccesso. Chiaro che la medicina convenzionale continua a non aggiornarsi e continua a spaventare la gente, avendo da sempre adottato la politica della paura come metodo e come sistema, per cui continua a terrorizzare i pazienti e a renderli succubi delle sue malattie cosiddette misteriose, cosiddette autoimmuni e cosiddette incurabili se noi coi farmaci, e continua a non imbroccarne una a livello di risultati guaritivi.

LE DEVIAZIONI DALLA GIUSTA ROTTA ALLA BASE DI OGNI PATOLOGIA

I problemi reali non sono in realtà 25 o 50 come quelli sopra citati, o addirittura diverse migliaia come dal chilometrico repertorio medico, ma si riducono alla solita manciata di sintomi e di ammonimenti, logica conseguenza di deviazioni umane dalla giusta rotta. Quello che serve è stare esattamente lontano dalla paura e dallo stress. Quello che serve è liberarsi dai condizionamenti e dalle schiavitù ideologiche. Più autonomia e più preparazione dunque. Più fiducia nelle proprie risorse e nelle leggi naturali. Alla Health Science non puntiamo a schiavizzare nessuno, ma abbiamo l’ambizione di spingere la gente a farsi una cultura indipendente e consapevole, per cui ci limitiamo a offrire libera e trasparente informazione scientifica, in modo tale che ognuno proceda a fare i suoi personali raffronti e le sue scelte terapeutiche.

TESINE CHIARIFICATRICI SULLA TROMBOCITOSI E SULL’OMOCISTEINA

Nel caso specifico esiste come punto di riferimento il mio blog, ed è solo uno degli esempi validi da considerare. Ci sono tesine da rileggere e da ristudiare come “Cure naturali per la trombocitemia“, “Progressivo aumento piastrine e contromisure naturali“, ed altre ancora. Ci sono anche tesine sull’omocisteina alta, come “Omocisteina barometro funzionale del corpo umano“, dove per la desulfurazione del sangue si raccomanda l’assunzione di betaina naturale, ampiamente contenuta nelle bietole rosse e negli spinaci.

IL PROBLEMA CENTRALE STA SEMPRE NEL SANGUE GRASSO E NEL SANGUE GUASTO

Per il resto si torna sempre al solito problema umano che consiste nella giusta formula del sangue, nella pulizia interna, nel mantenimento degli equilibri funzionali, nella presa di coscienza che meno interferenze si compiono contro i meccanismi interni di auto-guarigione e più risultati si ottengono, nel seguire maestri del calibro di Louis Kuhne (1835-1901), Claude Bernard (1813-1878) (definito ad Harvard come “One of the greatest of all men of science), Arnold Ehret (1866-1922) e Padre Taddeo da Wiesent (1858-1926), tutti in coerenza totale sul fatto che Nessuno muore di cardiopatie, di diabete, di piastrinosi o di cancro, mentre tutti muoiono di sporcizia interna e di sangue guasto).

RENDERE IL SANGUE SCORREVOLE NON È AFFATTO IMPRESA TITANICA

I rimedi naturali non mancano. Parliamo di aglio, cipolla, erba cipollina, porro, scalogno, ravanelli, cetrioli, funghi, erba medica, melegrane, pere, kiwi, ciliegie, mirtilli, uva, arance, mandorle, alghe marine. Tutto quanto offre Madre Natura con abbondanza di vitalità, di profumi, di colori, di acqua biologica zuccherina e di verde clorofilla, va assunto con reverente gradimento.

TRE OBIETTIVI FONDAMENTALI

Fluidificare il sangue non è difficile se adottiamo il sistema vegeto-crudista tendenziale, sostenibile e personalizzato, basato A) Sui 6500 Angstrom e oltre della scala vibrazione Simoneton, B) Sul non superamento del tetto proteico di 24 grammi al giorno o poco oltre onde evitare lo scivolamento nell’acidificazione del sangue, C) Sul non andare altissimi sulla glicemia e relativi sbalzi oltre il valore 200, e soprattutto sul rispettare il valore insulinico minimo di 5000 ORAC al giorno (Oxygen Radical Absorbance Capacity, ovvero Unità Anti-Radicali Flavonoiche). Come evidenziato sul mio super-testo Diabete ottenibile da info@hygeaedizioni.com (specie nel volume Diabete-Sintesi Grafica), questi tre obiettivi A-B-C si centrano sempre con lo stesso tipo di scelta avveduta e intelligente, ovvero con una quota crudista del 70% tra frutta e verdure crude, mentre nel restante 30% troviamo le verdure cotte al vapore o saltate in padella, i cereali non-glutinacei cotti al dente, nonché i cibi di compromesso come patate, gnocchi di patate o di zucca, pane, pizza e pasta.

TUTTE LE STRADE RICONDUCONO A ROMA IMPERIALE E A SALERNO

Tra l’altro, a conferma che tutte le strade portano alla Roma Antica Imperiale ed Anti-Medica, o meglio ancora alla Scuola Medica Salernitana, noto che su Facebook appaiono tuttora brani di miei articoli tipo “Come combattere l’acidosi seriamente e in 10 punti”, dove confermo come l’acidosi sia e rimanga il grande nemico, soprattutto nei paesi occidentali ad alto tenore di vita, caratterizzati da abitudini perverse e da stili acidificanti.

COME CONTRASTARE L’ACIDOSI E COME RENDERE IL SANGUE FLUIDO?

Come contrastare l’acidosi? 1) Con l’alimentazione a base di ortaggi crudi e di frutta, 2) Con l’attività fisica di almeno 3 ore per settimana (visto che alla sedentarietà è una vera malattia che provoca 5 milioni di morti/anno nel nostro paese) 3) Con l’esposizione solare, 4) Col rilassamento psicologico e mentale, 5) Col maggior consumo di acqua biologica e adeguata integrazione di acqua leggera da bersi lontano dai pasti a piccoli sorsi (anche 2 lt al giorno per chi si trastulla coi cibi cotti), 6) Con l’assunzione di almeno 5000 Orac al giorno (cibi ad alto assorbimento di stress ossidativo e radicali liberi di contorno, ossia flavonoidi tipo uva, melograni e mirtilli), 7) Con l’assunzione di cibi valutati non più su indici glicemici ma piuttosto su punteggi insulinici (vedi mia tesina “Non più indici glicemici ma punteggi insulinici“), 8) Con l’assunzione di alimenti radianti e vibranti oltre i 6500 Angstrom sulla scala vibrazionale Simoneton (alimenti capaci di garantire un’aura rossa che avvolge il nostro corpo dandogli potere radiante-energetico trasmissibile al prossimo, e non un fumo nero-grigiastro assorbente ed indebolente al pari di buchi neri stellari), 9) Con l’assunzione di cibi che portino l’epidermide ad emanare fragranze gradevoli e non pessimi odori obitoriali da fegato in disfacimento, 10) Con l’assunzione misurata di cibo sostanzioso e grasso-proteico vegetale, onde evitare sforamento e acidosi oltre il tetto proteico dei 24 grammi/giorno.

Valdo Vaccaro

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Scritto da Valdo Vaccaro

Valdo Vaccaro, classe 1943, è ricercatore indipendente, divulgatore e filosofo della salute. Da sempre ha fatto della dieta vegeto-crudista tendenziale, dell’amore per gli animali e la natura un modo di essere e uno stile di vita, in tutta autonomia e libertà. Valdo ha tenuto centinaia di conferenze in giro per l’Italia e nel mondo trattando vari temi tra cui salute, etica, attualità e altro ancora. Al momento, oltre all’attività sul blog, è direttore scientifico e docente della HSU – Health Science University, la prima scuola di Igienismo Naturale Italiana.

DISCLAIMER
Valdo Vaccaro è orgogliosamente NON-medico, ma igienista e libero ricercatore. Valdo Vaccaro non visita, non prescrive e non cura. Le informazioni presenti su questo sito hanno solo scopo informativo, non intendono e non devono sostituire il parere del medico curante.

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Commenti

1 commento

  1. ALFREDO MATARO

    Salve Dottor Vaccaro,
    leggendo la sua tesina ho riscontrato la mia patologia, nel 2016 dietro mia iniziativa ,causa PLT alte feci ulteriori esami dove mi fù riscontrato la mutazione del JAK 2V617F,Carl negativo,BCR/ABL negativo,Eritropoietina 1.6 mUI/ml. Da allora faccio una terapia con PANTORC-PANTOPRANZOLO-e ONCOCARBIDE, e così riesco a tenere sotto controllo le Piastrine,chiedevo se la cura va bene e devo continuare.
    Grazie.

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