PROSTATITE CRONICA E TOSSICITÀ EPATICA

da 19 Gen 2013Prostatite

LETTERA

PROSTATA INFIAMMATA DA 8 ANNI A QUESTA PARTE

Caro Valdo, ti scrivo questa email seguendo da tempo il tuo sito e nutrendo profondo rispetto per il tuo lavoro. Lo faccio per alcuni consigli sulla mia infiammazione alla prostata. Ho 30 anni. Devo premettere che già dall’età di 17-18 anni sono diventato vegetariano. Poiché dunque sin da allora mi ero avvicinato all’alimentazione non-violenta e naturale, con tutti gli annessi e connessi che poi nel corso degli anni ho perfezionato, ho cercato per anni di guarire da questo disturbo, presentatosi verso i 22 anni, senza mai ricorrere a medici e farmaci. La sostanza del disturbo consisteva sostanzialmente in una marcata interazione, se così posso descriverla, tra la minzione e la defecazione, nel senso che il problema di infiammazione si manifesta non di continuo durante il giorno o la notte (non mi sveglio mai durante il sonno per urinare), ma soltanto dopo l’evacuazione. In altri termini, per circa 1 ora dopo aver evacuato la prostata brucia, e non si calma se non dopo aver urinato varie volte, talora a getto impetuoso, e talora invece con difficoltà. Questo mi ha fatto anche pensare che il problema possa interessare il colon.

L’UROLOGO, LA CURA ANTIBIOTICA ED EFFETTI COLLATERALI

Circa 2 anni fa però, dato che il disturbo era peggiorato troppo, mi recai da uno “specialista” urologo e andrologo, che ovviamente mi prescrisse la sua cura di antibiotici, che si rivelò del tutto inutile e che oggi riconosco come un errore. Forse per questo motivo, forse per la naturale deriva del disturbo, mi sono ritrovato a un certo punto in una situazione molto più preoccupante, a una degenerazione cioè dal mero disturbo della minzione, già di per sè molto fastidioso, a principi di difficoltà a livello sessuale, con eiaculazione precoce, ma soprattutto a un certo punto con forte calo di desiderio e persino difficoltà di erezione.

TOSSICITÀ AL FEGATO E AL COLON E CURE OMEOPATICHE NON DEL TUTTO RISOLVENTI

L’ulteriore peggioramento mi portò dunque, più saggiamente, a consultare un omeopata, che ben diversamente dal primo dottore fu molto accurato nell’intervistarmi circa il mio stile di vita, la mia alimentazione e la mia storia emotiva. Sicuramente questo signore mi è stato di grande aiuto, e in effetti la sua cura e i suoi consigli hanno lenito il peggioramento dei sintomi, facendo immediatamente rientrare i problemi sessuali (in particolare la difficoltà di erezione è del tutto scomparsa). Ad ogni modo, nel complesso neanche questa cura è bastata. Devo anche segnalare, per dare un quadro complessivo, che l’esame al vegatest da parte dell’omeopata segnalava un certo livello di tossicità al fegato e al colon, che a detta del medico erano dunque all’origine dei problemi. Nonostante il mio stile di vita che appare poco propenso a creare problemi di questo tipo, il fegato doveva essersi a un certo punto intossicato e non riuscirebbe a depurarsi. Il medico segnalava che ad ogni modo il livello di tossicità nel mio fegato era inferiore a quello di molte delle persone da lui visitate, ma a differenza di me, assuefatte ai veleni.

ERO ASSUEFATTO AL CAFFÈ E ASSUMEVO PURE COLE E BEVANDE GASSATE

Arriviamo ad ora. Anche se i problemi sessuali sono scomparsi o comunque attutiti dopo la cura omeopatica, il problema della minzione resta. Talora sento anche delle fitte alla prostata. Ma la cosa più preoccupante è che ultimamente sento talora fitte anche al fegato, con un senso di occupazione che a volte dura per ore. E’ utile a questo punto dare alcune informazioni sul mio stile di vita. Come dicevo, sono vegetariano da circa 13 anni e dallo stesso periodo di tempo totalmente astemio. Tuttavia, non sempre in quegli anni ho avuto un’alimentazione corretta secondo i criteri odierni, per quanto migliore potesse essere rispetto alla media. Oggi coltivo l’80 % del mio cibo con tecniche più che biologiche. Ma per anni ho vissuto in città, acquistando comunque frutta e verdura di grossa produzione. Consumavo latticini e uova ma sempre moderatamente. Non ho mai consumato dolci e biscotti vari, ma anni fa potevo talvolta bere bevande gassate o succhi di frutta (che ormai da lungo tempo rifuggo come la peste, sia chiaro). Ero sicuramente assuefatto al caffé.

OGGI SONO LETTERALMENTE IMMERSO NELL’OLIVETO, NEL FRUTTETO E NEGLI ORTI DI MIA PROPRIETÀ

E’ da sottolineare però che oggi ho eliminato queste cose. Come dicevo, sono ormai anni che, tornato nella mia terra natia e dedicandomi all’agricoltura, produco tutto il cibo per me e la mia famiglia: olio di oliva, frutta di ogni tipo, verdura a volontà. Cresco sempre di più nell’autosufficienza e nella qualità, e utilizzo metodi sostenibili, più che biologici, davvero naturali, rifuggendo anche i concimi “biologici” a base di carnicci, sangue e scarti di pelli e altri cadaveri degli allevamenti (purtroppo anche nel biologico vengono usati). Consumiamo molta verdura cruda, seppure non disdegniamo la cottura, ma con criterio. Anche grazie al forte risparmio nell’acquisto del cibo che ne deriva, ulteriore beneficio è il fatto che il poco che acquistiamo, possiamo sceglierlo di qualità e almeno biologico.

GLI SGARRI ATTUALI SONO BEN POCA COSA

Le cose che compro sono pochissime, si contano sulle dita di una mano e cioè cereali (riso, pasta integrale, cous-cous, orzo, farina integrale), latte di riso (o talora di soia), cacao amaro, qualche seme (canapa, zucca, girasole) e il miele. Ho eliminato già da mesi i derivati animali e il caffé. Lavoro in campagna, quindi sto molto all’aperto e in aggiunta pratico dello sport. Devo eliminare gli sgarri? Due o tre volte al mese porto mia moglie a mangiare la pizza, ma sempre in un locale di fiducia che non usa strutto nell’impasto. A parte questa eccezione, sono mesi che ho eliminato anche le farine bianche e i lieviti, quindi il pane. Talora mangio pasta non integrale, ma se mia moglie impasta lo fa con la farina integrale e senza lievitare (pane indiano o azzimo fatto in casa). Altrimenti mangio gallette di riso. Lo zucchero bianco non lo consumo da anni, né a solo ma neanche altrove (visto che come dicevo non uso biscotti e dolci). Fino a qualche mese fa usavo lo zucchero di canna integrale bio, ma oggi l’ho sostituito con il miele. Spero non sia uno sgarro la mia cioccolata calda, che però faccio con latte di riso, cacao amaro biologico (senza zucchero aggiunto) e miele come dolcificante.

PRODUCO IN SUD ITALIA FRUTTA E VERDURA ANCHE DI TIPO SUB-TROPICALE E HO VINTO OGNI ALLERGIA

Il mio stile di vita mi ha portato a vincere le allergie di stagione, di cui soffrivo terribilmente. Da ragazzino mi davano gli antistaminici. Mentre ora non ne soffro più, anche per il fatto, a mio parere, che consumando frutta e verdura autoprodotte, significa anche che siano sempre di stagione. Il clima mite del sud Italia mi consente di avere ortaggi e frutta TUTTO L’ANNO e anche la produzione in autunno-inverno, oltre agli agrumi, di alcuni frutti sub-tropicali come avocado e simili.

STO PENSANDO A DIGIUNI PIÙ LUNGHI MA ATTENDO TUOI PARERI

Mi chiedo ora: come mai non riesco a disfarmi, al pari delle allergie, di questa noiosa prostatite, che il primo medico (quello degli antibiotici) con esame invasivo diagnosticò come “cronica”? Ho mancato di dire che non sono neppure estraneo al digiuno (e in effetti nella cura dell’allergia anche quello ha svolto un ruolo). Ho varie volte digiunato per un paio di giorni di fila a sola acqua. Più spesso faccio vari giorni con verdure crude e frutta. Da quando avverto questi dolori al fegato, al mattino prendo 1-3 limoni in acqua a stomaco vuoto. Ho in mente un digiuno più drastico ma attendo tuoi pareri. Questi dolori al fegato, ti confesso, non solo mi stupiscono, ma mi preoccupano. Possibile che la gente mangi ogni tipo di schifezze e io mi trovo con i dolori al fegato?

SEGNI DI IRRITAZIONE AL COLON

Una parentesi a parte sarebbe quella del colon. Sono regolarissimo nell’evacuazione, visto lo stile di vita. Ogni mattina come un orologio, ma talora anche di nuovo il pomeriggio. Talvolta però due volte in mattinata, il che mi ha fatto sospettare una irritazione al colon. Anche perché le feci sono raramente dure, ma più spesso cremose, ed escono a getto. Il basso ventre è sempre gonfio, pur non essendo sovrappeso. O meglio, è sgonfio appena sveglio, ma si gonfia per il resto della giornata, dopo che ho mangiato qualcosa. Sicuramente il caffé esercitava un pessimo effetto sul mio colon, ma mi sarei aspettato che la “cremosità” delle feci diminuisse dopo aver smesso di berne. Spero di aver dato un quadro completo, e conto sul tuo aiuto. Grazie di cuore, ma davvero per il tuo lavoro instancabile. Armando

*****

RISPOSTA

MEZZA ITALIA SI SOGNERÀ DELLA TUA OASI SUB-TROPICALE IN SUD ITALIA

Ciao Armando. Complimenti intanto per gli oliveti e gli aranceti, e per le coltivazioni subtropicali di avocado e altri frutti nel Meridione, cose da fare invidia a mezza Italia. E complimenti pure per i tuoi concetti precisi e determinati in fatto di terreno biologico. Aver esteso anche al materiale concimante criteri etici ti fa grande onore e serve da insegnamento e da formidabile esempio alla gran massa di coltivatori italiani, bravi sicuramente ma troppo avvezzi alla monocoltura e all’uso indiscriminato di sostanze, quasi che i campi fossero delle discariche di sostanza putrefattiva e di integratori chimici. Rispettare ogni zolla di terreno è fondamentale.

SEI ATTUALMENTE IN FASE DI CHELAZIONE QUOTIDIANA A RITMO LENTO

Per i tuoi problemi sono alquanto ottimista. Paradossalmente, sei in fase di guarigione-espulsiva a ritmo lento. Ti stanno andando fuori i veleni da caffè e cole, da aria inquinata cittadina, che hanno caratterizzato la tua gioventù. Sei riuscito sì a raddrizzare le allergie, ma l’acidificazione da caffeina te la porti dentro, trattandosi di veleno non facile da smaltire e tanto meno da chetare con piccoli digiuni da 2 giorni. Nel caso tuo non avrai certo difficoltà ad impostare un digiuno totale, protetto e riposato, di 3- 5 giorni, ad acqua leggera o anche ad acqua e limone o ad acqua e succo d’arancia.

IL TUO ODIERNO STILE DI VITA È INVIDIABILE ED INAPPUNTABILE

Non credo che tu abbia bisogno di rinunciare agli innocenti sgarri della pizza vegana, della cioccolata calda o di qualche altro piccolo compromesso. Non penso nemmeno ti servano grossi suggerimenti alimentari. Se continui a seguire il mio blog come stai facendo, sarà ben difficile che tu cada nelle mille distrazioni, diversioni, contraddizioni e controversie proposte e presentate tutti i giorni da chi ha interesse non a formare ed informare, ma a disorientare e a diseducare i popoli anziché offrire loro autentici criteri selettivi. Il tuo sbalordimento di fronte alle fitte al fegato è comprensibile.

LA CONTRADDIZIONE È SOLO APPARENTE

Come mai, alimentandomi bene, ho questi problemi? Non sarà che mangiar bene faccia male, come più di qualcuno pensa? Ovvio che no. Più mangi perfetto e più diventi orologio auto-ripulente che tende ad espellere ogni tossina, dandoti pure dei precisi segnali che, per te, sono le fitte al fegato, la leggera irritazione al colon e la solita prostatite. L’igiene naturale porta notoriamente a galla i problemi, anziché nasconderli.

LA LEGGE DI CAUSA ED EFFETTO FA SÌ CHE GLI ERRORI SI PAGHINO

Chi non migliora radicalmente il proprio stile di vita non ha questi segnali e non detossifica il corpo. Vive pertanto in una situazione di “perfetta illusione salutistica”, sorretto da caffè e dalle solite altre monnezze simili, appaganti nel sapore e nelle accelerazioni cardiache temporanee, ma micidiali ed insidiose per il lungo periodo. Nascondere i problemi troncando i sintomi, tappando le falle, stampellando i mancamenti e le debolezze, come fa la stragrande maggioranza della popolazione medicalizzata, porta dritti verso il disastro e la resa dei conti, ossia verso i nodi che vengono al pettine. Ovvio che non intendo speculare su questo. Mi auguro di sbagliarmi e spero che tutti vivano in perfetta e lunga salute indipendentemente da come si comportano. Ma la legge di causa ed effetto esiste implacabile e non l’ho di certo inventata io.

SUGGERIMENTI IN SINTESI

A parte il digiuno, per dare una ulteriore pestata alla tua infiammazione prostatica, ti consiglio di utilizzare intensamente nella dieta giornaliera piante come il tarassaco, l’acetosa, il crescione, la rucola, il carciofo, il finocchio, l’ortica, la malva, l’equiseto, le punte di luppolo, i cardi, i germogli di pungitopo, le radici e le punte della fitolacca (uva falsa americana così chiamata). Una cipolla al giorno cruda assieme al cavolo crudo non manchi. Meloni e mirtilli vanno bene, in attesa di fare il pieno di fragole, ciliegie, pesche e angurie, quando il momento stagionale arriverà. Cavoli, verze, broccoli, cime di rapa, cavolfiori e Bruxelles ci siano giornalmente nel piatto, crudi soprattutto o cotti al vapore. Le patate vanno pure bene, purché non stracotte. Suggerisco pure il pop-corn. Un centrifugato al giorno di carote, sedano, ananas e punta di zenzero, o ciuffetto delle verdure sopra accennate, siano parte del tuo menu quotidiano. Mandorle e latte di mandorle sono pure raccomandate. Anche l’applicazione di argille sul ventre, durante la notte, può essere d’aiuto. Uno dei frutti migliori rimane il melograno. Da rilevare che questi consigli sono validi anche per il fegato, la cistifellea e il colon.

Valdo Vaccaro

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Scritto da Valdo Vaccaro

Valdo Vaccaro, classe 1943, è ricercatore indipendente, divulgatore e filosofo della salute. Da sempre ha fatto della dieta vegeto-crudista tendenziale, dell’amore per gli animali e la natura un modo di essere e uno stile di vita, in tutta autonomia e libertà. Valdo ha tenuto centinaia di conferenze in giro per l’Italia e nel mondo trattando vari temi tra cui salute, etica, attualità e altro ancora. Al momento, oltre all’attività sul blog, è direttore scientifico e docente della HSU – Health Science University, la prima scuola di Igienismo Naturale Italiana.

DISCLAIMER
Valdo Vaccaro è orgogliosamente NON-medico, ma igienista e libero ricercatore. Valdo Vaccaro non visita, non prescrive e non cura. Le informazioni presenti su questo sito hanno solo scopo informativo, non intendono e non devono sostituire il parere del medico curante.

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Commenti

3 Commenti

  1. Giuliano

    Ciao Armando, ha avuto ragione Valdo nel dire che mezza Italia sogna di vivere come te.
    Valdo mi conosce, fino a poco tempo fa vivevo in Indonesia, ora x motivi economici sono rientrato in patria, io abito in provincia di Ferrara, sono vegano tendenzialmente crudista da tantissimo e vivo in piena salute, ho 62 anni e sono in forma smagliante. Mi piacerebbe lavorare in una azienda agricola come la tua, fra l'altro sto cercando un lavoro.
    Non è che ti posso servire?
    Questo è il mio indirizzo mail: giulianomanzali@gmail.com.
    Carissimi saluti.
    Giuliano.

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  2. MarshmallowUW

    Ciao Armando, è incredibile come io e te abbiamo problematiche simili e anche un'età simile (ho 27 anni). Inoltre sto andando a vivere in campagna dove la mia famiglia ha una casa con quasi 2000 mq di orto trascurato da 3 anni e 10 000 di terreno incolto da almeno 10 anni. Purtroppo la casa è al nord e non potrò godere di frutti tropicali o di arance e olive, ciononostante mi farebbe molto piacere poter condividere alcune esperienze e poter contare su alcuni tuoi consigli per la coltivazione. Se hai voglia contattami a questo indirizzo email: crossoverboy86@hotmail.com. A presto. Marcello

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  3. Paolo

    Ciao Armando,
    leggendo la tua mail a Valdo ho riscontranto moltissime somiglianze con i problemi da me sofferti in passato. Il superamento é avvenuto rinunciando a pasta e pane, anche se integrali. Le feci molli, le scariche a getto e i gonfiori dell'addome sono svaniti. Da allora mangio riso integrale e mi trovo benissimo. A volte mi faccio tentare da una pizza o un bel piatto di pastasciutta e immancabilmente mi ritrovo con i vecchi problemi intestinali. Chissá forse ho un deficit degli enzimi necessari. Spero che questo possa aiutarti. Auguri!

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