PUSTOLE, VESCICOLE E LINFOADENOPATIA

da 31 Mag 2012Linfoadenopatia

LETTERA  1

LINFONODI INGROSSATI E TIMORI ASSURDI

Ciao Valdo, come stai? Ti scrivo per rassicurare la mia figlia di quasi 17 anni che è molto preoccupata. Da circa 2 settimane che ha tre rigonfiamenti dolorosi, uno alla base del collo, uno sulla testa e uno tre dita dietro l’orecchio. Continua ad avere mal di testa e mi ha chiesto: “Mamma non avrò forse un tumore al cervello? Io le ho detto che sono dei linfonodi ingrossati ma non so ovviamente il perché di questo loro gonfiore. Mi puoi aiutare a darle, oltre che una spiegazione, qualcosa per farla stare meglio?
Maria

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LETTERA  2

VISITA MEDICA E PAURE MOLTIPLICATE

Caro Valdo, mi permetto di riscriverti perché ieri, oltre ai linfonodi, si sono aggiunte delle pustolette sulla pelle con un liquido bianco dentro che fuoriuscendo forma una crosta. All’inizio pensavo che fosse varicella, ma non prude quindi non può essere quella. Stamattina l’ho portata  dal medico e ci siamo preoccupati tantissimo.

DIAGNOSI DI LINFOADENOPATIA LATEROCERVICALE

Ci ha detto che ha una linfoadenopatia laterocervicale e quindi ha fatto una lunga serie di analisi del sangue, inclusa un’ecografia al collo per determinare di che natura sono. Per quanto riguarda le vescicole ha detto che è un eritema da contatto e quindi pastiglie e crema, anche se non ha saputo dirci da che cosa dipende.

CHE C’ENTRI FORSE IL CONIGLIETTO?

A parte la ovvia preoccupazione sia di mia figlia, che si è messa in testa di avere un tumore, sia nostra che non sappiamo di cosa si tratti realmente, mi chiedo se il coniglietto che abbiamo appena preso possa averle trasmesso che so la toxoplasmosi, patologia che potrebbe giustificare i linfonodi ingrossati. Mi fido di te e del tuo giudizio, spero mi risponderai presto così da tranquillizzarci. Grazie tantissime Valdo. Ti saluto e ti abbraccio con affetto.

Maria

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RISPOSTA GLOBALE

COSA SONO I LINFONODI E QUALI SONO I TESSUTI CHE LI ATTORNIANO

Ciao Maria, i linfonodi si ingrossano spesso. Dovrò pertanto dire qualcosa su di essi e su quanto gli gira attorno. Il corpo è formato da diversi sistemi o diversi tessuti. Il tessuto epiteliale, che riveste e protegge superfici esterne ed interne. Non avendo vasi sanguigni, riceve nutrimento tramite la membrana basale permeabile che riceve ossigeno e nutrimento dal sistema connettivo per diffusione ed osmosi. Il tessuto connettivo, detto anche matrice o mesenchima sostiene e tiene assieme le varie parti del corpo e include anche il sistema osseo, oltre che attivare le risposte infiammatorie coi suoi sistemi di difesa (mastociti e mediatori chimici come l’istamina). Il tessuto muscolare costituisce i muscoli che muovono il corpo. Il tessuto nervoso provvede alle comunicazioni mediante i neurotrasmettitori ormonali, e coordina i movimenti.

LIQUIDO SANGUINEO E LIQUIDO INTERSTIZIALE

I tessuti corporei sono formati da miliardi di cellule che ricevono nutrimento dal sangue e riversano pure nel sangue i rifiuti creati dalla loro intensa attività. Siccome il sangue circola in tubi e tubicini ben sigillati, chiamati arterie, vene e capillari, è necessario un altro sistema in grado di tener pulito lo spazio intercellulare asportando le cellule morte o danneggiate, oltre che tutte le sostanze estranee. Per svolgere questo compito ripulente, i vasi sanguigni lasciano filtrare nell’ambiente circostante parte dell’acqua e dei nutrienti, che entrano a far parte del liquido interstiziale o intracellulare.

UN COMPLESSO INTERSCAMBIO TRA SANGUE E LINFA

A questo punto entra in azione il sistema linfatico. Per equilibrare la fuoriuscita di liquidi dai capillari sanguigni, parte di essi rientra nel sangue (il 40%), mentre la parte rimanente (60%) bagna, lava e difende i tessuti e, fatto questo, entra nei capillari linfatici e prende il nome di linfa. I capillari linfatici sono a fondo cieco e si trovano distribuiti in tutto il corpo (tranne che nel sistema nervoso centrale).

DEFINIZIONE DI LINFA E VASI LINFATICI

Come dei ramoscelli di un albero, si congiungono per formare dei vasi linfatici sempre maggiori, fino a formare il dotto linfatico destro e il dotto toracico, che versano la linfa nel sangue venoso che scorre alla base del collo poco prima che esso fluisca al cuore per il ricambio. Allorquando i liquidi usciti dai capillari sanguigni sono tornati nel sangue, l’equilibrio è ristabilito. Il liquido interstiziale, dopo essere entrato nei capillari linfatici, viene chiamato “linfa”. L’insieme di tutti i condotti attraversati dalla linfa, dai capillari ai due dotti maggiori, viene definito “vasi linfatici”.

COSA SONO I LINFONODI

I linfonodi sono strutturati come dei fagiolini da 1 a 20 mm di diametro. La linfa entra in essi da diversi vasi linfatici afferenti ed esce da un solo vaso efferente. Nessuna parte di linfa entra nel sangue se prima non ha attraversato uno o più linfonodi. Se i linfonodi si ostruiscono per eccesso di materiale estraneo o per altri motivi, il liquido linfatico si accumula negli spazi interstiziali e causa edemi o gonfiori.

ORGANI LINFATICI PRIMARI E SECONDARI

Il sistema linfatico è composto da organi linfatici primari come il timo ed il midollo osseo, nel quale si trovano le cellule staminali da cui nascono gli eritrociti (globuli rossi) e i leucociti (globuli bianchi, con monociti e linfociti B, che maturano nel midollo stresso, e linfociti T che mediante l’ormone timosina maturano nel timo), e da organi linfatici secondari come i linfonodi, la milza e i tessuti protettivi del MALT (Mucose Associated Lymph Tissue) estesi per 400 metri quadri, composti da GALT (appendice ileo cecale e Placche di Peyer nell’intestino tenue), BALT (bronchi-trachea), NALT (sistema nasale), VALT (tessuto linfoide vulvo-vaginale), SALT (tessuto linfatico sotto pelle). Nei vari linfonodi circolano in media 25 miliardi di linfociti nel corso delle 24 ore.

LE FUNZIONI E LE RESPONSABILITÀ DEL MEDICO

Giusto o sbagliato che sia, solo il medico, nella nostra attuale legislazione, ha la facoltà e l’autorizzazione legale a fare delle diagnosi. Tecnicamente parlando è giusto pure che sia così, vista la conoscenza approfondita e dettagliata del corpo umano che soltanto un medico è tenuto ad avere. Non starò qui a mettere in dubbio la sua opinione e le cure che ti avrà proposto.

Esiste ovviamente libertà di scelta tra igiene naturale e medicina, tra il fidarsi del proprio corpo e pensare in positivo o lo spaventarsi e mettersi nelle mani della medicina, delegando all’uomo in camice le sorti di un corpo sconosciuto e inaffidabile, di un corpo che sta dando segni di anomalia e di ribellione che non siamo nemmeno in grado di interpretare.

IL MEDICO, GIUSTO O SBAGLIATO CHE SIA, PENSA SEMPRE AL PEGGIO

L’ingrossamento dei linfonodi può avere decine di cause diverse. In generale trattasi di situazioni banali e benigne, risolvibili con un semplice digiuno e con un cambiamento dieta. Ma un medico, per suo scrupolo e per dovere professionale, non può sottovalutare alcun sintomo, per cui è spinto, sia dalle sue responsabilità e che dalle sue abitudini, a pensare male e a prevedere eventualità sciagurate. Una via di mezzo tra l’eccesso di zelo e il malaugurio di upupe e civette. Se il medico di ieri si limitava a fare una visita manuale e ad esprimere una bonaria rassicurazione, quello di oggi non si fida per niente, e ha a disposizione una serie di strumenti e di test che paiono fatti apposta per creare ingiustificati allarmismi.

PULIRSI INTERNAMENTE PER RISOLVERE LE MALATTIE DELLA PELLE

In tutte le malattie della pelle c’è di mezzo una intossicazione intestinale. Basta un digiuno ad acqua leggera, o anche un semidigiuno a base di succo d’arancia, o di frutta di stagione tipo ciliegie, albicocche e nespole, per ripristinare al meglio la situazione. Niente creme, lozioni o spray antibiotici, ma semplice pulizia interna ed esterna.

RALLENTAMENTO LINFATICO E SANGUE FLUIDO

Le pustole sono fioriture cutanee frequenti nei bambini e negli adolescenti ipostenici ed ipotonici, caratterizzati cioè da un sistema linfatico pigro. Il rallentamento linfatico dipende da digestioni lunghe e difficili, da stitichezza, da insufficienza epatica e renale, da milza ingrossata, da bevande e cibi sbagliati, da sostanze-spazzatura tipo le cole e i panini con hamburger e mortadella. È noto come il rimedio principe per pustole e vescicole sia un regime rigorosamente vegano-crudista. Un regime in grado di assicurare digestioni regolarmente rapide e leggere, con l’obiettivo di fluidificare il sangue perché, alla fine di tutto questo è l’obiettivo che conta. Chi ha un buon sangue non ha nulla da temere.

Stessa cosa poi per la patologia diagnosticata con parolone terrificanti, tipo la linfoadenopatia laterocervicale, che un tempo veniva più semplicemente chiamata linfatismo, o al massimo adenite linfatica, vale a dire infiammazione delle ghiandole linfatiche, irritate per accentramento eccessivo di globuli bianchi.

MOVIMENTO, RESPIRAZIONE, SOLE E DIETA VITALE

Le cure erboristiche si limitano a cataplasmi e impiastri applicati sui gonfiori, con foglie cotte di bardana, con bulbo crudo di cipolla, con foglie di cavolo pestato, con fangoterapia. Ma la vera terapia risolvente sta nel movimento fisico, nella respirazione e nel radicale cambio dieta. Una settimana di estratti freschi di carote sedani e mele, oltre che frutta fresca di stagione, e un bel piatto di radicchio e pane integrale o di cavolo grattugiato seguito da patate novelle, portano a un fulmineo recupero della salute, checché ne pensi la medicina ufficiale.

CI SPAVENTIAMO PER DEI SINTOMI INNOCENTI, E MAI INVECE PER LE NOSTRE TENDENZE AL SUICIDIO ALIMENTARE

Ovvio che una febbre ghiandolare può contenere di tutto, dalla mononucleosi, al morbillo, alla brucellosi, o febbre maltese a carattere tifoide, tipica dei lavoratori nel settore carni, alla tubercolosi, alla toxoplasmosi portata da gatti, topi e altri animali, a malattie sessuali e del sistema immunitario.

Se la mettiamo sul piano della paura, ogni sintomo diventa un dramma. La realtà è che la gente continua a spaventarsi per le cose da niente, che sono tutti i sintomi, tutti gli allarmi e tutte le manifestazioni consequenziali del corpo, mentre continua a non scomporsi per le proprie allucinanti abitudini alimentari.

TANTA IRRESPONSABILE DISINVOLTUIRA E MAI UN SEGNO DI CROCE

Non ho mai visto qualcuno tremare o farsi il segno di croce mentre tiene tra i denti o deglutisce la fetta di un cadavere decomposto e salato di un povero maiale la cui anima è salita al cielo diversi mesi prima. La disinvoltura con cui i giovani bevono liquidi zuccherati e gassati, masticano gomme cariche di sostanze cancerogene, fumano sigarette cariche di sostanze radioattive oltre che di catrame e nicotina, mi lascia sempre sbalordito.

UNA SEMPLICE QUESTIONE DI LINFATISMO

Il linfatismo era una condizione frequente di tanti adolescenti in età scolastica, caratterizzati da stato di debolezza e di torpore, ovviamente acuito nella precaria stagione invernale, accompagnato da pallore e da ingrossamenti dei 200 nodi che si trovano sul percorso dei vasi linfatici, al collo, alle ascelle e all’inguine. Per essi veniva consigliato il soggiorno al mare e i bagni in acqua marina ricca di salsedine (più che giusto) e diete alto-proteiche (sbagliatissime sia ieri che oggi), oltre che l’orribile olio di fegato di merluzzo.

Valdo Vaccaro

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Scritto da Valdo Vaccaro

Valdo Vaccaro, classe 1943, è ricercatore indipendente, divulgatore e filosofo della salute. Da sempre ha fatto della dieta vegeto-crudista tendenziale, dell’amore per gli animali e la natura un modo di essere e uno stile di vita, in tutta autonomia e libertà. Valdo ha tenuto centinaia di conferenze in giro per l’Italia e nel mondo trattando vari temi tra cui salute, etica, attualità e altro ancora. Al momento, oltre all’attività sul blog, è direttore scientifico e docente della HSU – Health Science University, la prima scuola di Igienismo Naturale Italiana.

DISCLAIMER
Valdo Vaccaro è orgogliosamente NON-medico, ma igienista e libero ricercatore. Valdo Vaccaro non visita, non prescrive e non cura. Le informazioni presenti su questo sito hanno solo scopo informativo, non intendono e non devono sostituire il parere del medico curante.

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