REFLUSSO, INDIGESTIONE ED INSONNIA PER BIMBO DI 7 MESI

da 10 Set 2015Reflusso gastroesofageo

LETTERA

BIMBO DI 7 MESI CHE SOFFRE DI REFLUSSO

Buonasera Valdo, sono una mamma con un bambino di sette mesi che soffre di reflusso.Da quando è nato il bambino ha difficoltà a digerire e a dormire, soprattutto di notte. Ha spesso il singhiozzo e rigurgita di frequente dopo mangiato. Dorme sempre con un’ inclinazione minima di 30 gradi e cerchiamo di usare tutte le accortezze del caso.

INTERVALLI DI 5 ORE

Ha sempre bevuto latte materno con intervalli di 5 ore. Crescendo la situazione è peggiorata perché il bimbo è sempre più nervoso e vorrebbe sempre restare attaccato al seno. L’ho portato dalla pediatra la quale mi ha prescritto “Gastrotuss baby” da dare dopo ogni poppata in quanto ha riscontrato la gola molto arrossata, sospettando un’esofagite.

QUALI GLI ALIMENTI PIÙ ADATTI?

La prima settimana sembrava migliorato poi tutto è tornato come prima. Da due settimane ho iniziato a introdurre una pappa al giorno composta da mais e tapioca con pera o prugna. Qualche giorno fa ho letto che i centrifugati di cavolo verza e carota sono molto efficaci, lei cosa ne pensa? Più in generale quali alimenti mi consiglia di dare al piccolo? La ringrazio in anticipo per il tempo che mi dedicherà nel rispondermi. Grazie.
Chiara

*****

RISPOSTA

NESSUN PRODOTTO FARMACEUTICO AI BAMBINI, NIENTE SOVRA-ALIMENTAZIONE E NEMMENO TEMPI LUNGHI DI SOSTA NUTRIZIONALE

Ciao Alessandra. Il Gastrotuss baby, senza voler offendere nessuno, lascia che se lo beva la pediatra se vuole, e questo è il primo punto. Per il resto, seguendo la grande saggezza di Herbert Shelton in proposito,  alimentare il bimbo di notte non solo non è necessario, ma porta inevitabilmente a sovra-alimentazione, facendolo ammalare. Troppe mamme al mondo praticano l’alimentazione notturna, commettendo un grave errore. Sbagliato anche farlo attendere per 5 ore! Il succo di cavolo e di verza va bene più avanti. Meglio stare su carota e ananas e mela. La pappa di mais e tapioca può andare bene se gradita ed assimilata. Va sul mio blog e digita come motore di ricerca parole tipo svezzamento, alimentazione per l’infanzia e simili.

DI NOTTE SI DORME E QUESTO VALE SIA PER LA MAMMA CHE PER IL BIMBO

Allattare il bimbo di notte toglie preziose ore di sonno sia a lui che alla madre. Una mamma che trascura il proprio sonno finisce per produrre un latte scadente in qualità e più limitato in quantità. Questa pratica conduce ad una abitudine sbagliata e a una ovvia irregolarità nel sonno. Un bambino può essere allenato ed abituato a diversi ritmi, tipo una poppata a notte ma anche a 12 poppate per notte, ma può anche essere istruito alla via più corretta e produttiva che è quella delle zero poppate notturne. A quel punto si adeguerà a non chiedere più latte di notte e ad apprezzare il sonno. E’ durante il sonno che cresce meglio e di più.

VIETATO SOVRA-ALIMENTARE I LATTANTI

Anche l’abitudine di allattare ogni 2 ore di giorno e di notte va condannata in quanto porta a sovralimentazione. Così facendo si sovraccaricano e si compromettono gli organi digestivi del piccolo, causandogli fermentazioni nel tratto intestinale, e quindi uno stato di avvelenamento corporale.

GLI ECCESSI NUTRIZIONALI PORTANO A DISTURBI E MALATTIE

L’eccesso di cibo è la maggiore incombenza negativo nell’infanzia, visto che produce rigurgiti, gas, disturbi addominali, insonnia, irritabilità, costipazione, diarrea, mal di gola ed altre complicazioni ancora. Il questi casi la cosa migliore è ridurre il tempo di poppata dai 5 minuti normali a 3 minuti soltanto, senza alcun timore. Quattro poppate nelle 24 ore bastano. Ore 6 e 10 di mattina, ore 14 e 18 nel pomeriggio. Gli eccessi nutrizionali non servono a nessuno. Essi inibiscono le funzioni digestive, ritardando la crescita e lo sviluppo.

SI CRESCE PIÙ COL SONNO CHE COL CIBO

La madre deve capire alcune cose fondamentali. Il bambino che piange non lo fa necessariamente per fame. Dormire e riposare è importante per il lattante almeno quanto il poppare stesso. Ogni bambino si nutre in proporzione alla sua capacità assimilativa e non in base alla sua capacità di ingurgitare latte o altri cibi.

UNO SCHEMA VALIDO CON INSERIMENTO DI SUCCHI

Un esempio valido di alimentazione mista? Ore 6 poppata latte materno dal seno o anche dal biberon, ore 10 succo d’arancia dolce o succo di mela o pera, ore 12 poppata latte materno dal seno o anche dal biberon, ore 15-16 succo d’uva o estratto di carota e ananas, ore 18 poppata latte materno dal seno o dal biberon.

CON LA PRIMA DENTIZIONE PARTE IL VERO SVEZZAMENTO

Nessun altro cibo oltre al latte materno e ai succhi nei primi due anni di vita, o comunque prima che spuntino i primi dentini. A 18 mesi circa si possono dare dei frutti teneri ed acquosi. Ogni cambio dieta, ogni eventuale aggiunta, deve essere effettuata con criteri di prudenza e di progressività. Il discorso vale per altri tipi di succhi, per il latte di mandorle e per le eventuali pappate di manioca e di castagne, per la banana o altre cose del genere.

Valdo Vaccaro

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Scritto da Valdo Vaccaro

Valdo Vaccaro, classe 1943, è ricercatore indipendente, divulgatore e filosofo della salute. Da sempre ha fatto della dieta vegeto-crudista tendenziale, dell’amore per gli animali e la natura un modo di essere e uno stile di vita, in tutta autonomia e libertà. Valdo ha tenuto centinaia di conferenze in giro per l’Italia e nel mondo trattando vari temi tra cui salute, etica, attualità e altro ancora. Al momento, oltre all’attività sul blog, è direttore scientifico e docente della HSU – Health Science University, la prima scuola di Igienismo Naturale Italiana.

DISCLAIMER
Valdo Vaccaro è orgogliosamente NON-medico, ma igienista e libero ricercatore. Valdo Vaccaro non visita, non prescrive e non cura. Le informazioni presenti su questo sito hanno solo scopo informativo, non intendono e non devono sostituire il parere del medico curante.

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Commenti

5 Commenti

  1. valentina

    Ciao Chiara, sono una mamma come te, scusami davvero se sono molto diretta.
    Apprezzo e stimo tantissimo Valdo, così come l'igienismo, ma queste teorie sulla nocività dell'allattamento notturno sono vecchie, superate, e soprattutto dannosissime dal punto di vista emotivo.
    E' pazzesco che un grande come Shelton abbia detto certe aberrazioni in materia di allattamento.
    Pare non conoscesse la composizione del latte materno che è il più digeribile tra quello di tutti i mammiferi, e lo è per un motivo ben preciso, dato che la natura non fa mai le cose a caso:
    il cucciolo d'uomo nasce dopo soli 9 mesi di gestazione altamente immaturo, e solo perché la misura media raggiunta dalla propria circonferenza cranica è la massima che potrebbe attraversare il canale del parto.
    Di conseguenza nasce totalmente impreparato ad affrontare la vita extrauterina (a differenza di vitelli ed agnelli, che nel giro di pochi minuti si alzano sulle zampe ed iniziano a camminare seguendo la madre per succhiare il suo latte).
    Il bambino sarà "indipendente" nel giro di anni, e l'unico modo che ha per sopravvivere dopo la nascita è stare il più possibile a contatto con chi lo può proteggere al meglio, e cioè la madre.
    Per questo il latte umano è il più digeribile ed il più velocemente assimilabile tra quello di tutti i mammiferi. Il peso corporeo del bambino infatti viene raddoppiato mediamente nel giro di sei mesi, privilegiando invece la crescita veloce della massa cerebrale (a differenza di quello che accade nei vitelli ad esempio).
    Non a caso il latte umano è poverissimo in grassi e proteine e ricchissimo in zuccheri.
    L'essere umano insomma è progettato da Madre Natura (a cui gli igienisti si appellano sempre) per poppare molto spesso proprio perché altrimenti potrebbe venire lasciato per ore dalla madre in condizioni di totale pericolo perchè assolutamente indifeso.
    Esiste un mammifero che allatta guardando l'orologio?Le popolazioni considerate "primitive", e quindi si suppone le più vicine ad una condizione "naturale”, aspettano ore per allattare? Assolutamente no.
    Sono posizioni della nostra "cultura" che non perde occasione per sminuire, limitare o addirittura denigrare il contatto fisico tra esseri umani, soprattutto tra madre e bambino.
    Quanto ai risvegli notturni, è sconvolgente che Valdo non sappia che fino ai 3 anni di vita del bambino sono FISIOLOGICI per le ragioni di cui sopra (il cucciolo si sveglia per essere sicuro che vicino a lui ci sia qualcuno che lo protegga) ed anche per provate e studiate motivazioni neurologiche.
    Il cervello umano infatti ha bisogno di circa 3 anni per sintonizzarsi sui ritmi di sonno e veglia di un adulto, che sono assolutamente innaturali per un lattante che invece ha cicli di sonno molto più brevi rispetto a quelli di un adulto.
    Alla fine di ogni ciclo (mediamente ogni due ore) è normale che avvenga un brevissimo risveglio. Se la madre è vicino al figlio ed offre immediatamente il seno al piccolo entrambi si riaddormenteranno subito.
    Certo, se la madre dorme da un'altra parte e più volte a notte deve svegliarsi, alzarsi, andare in un'altra stanza e riaddormentare un bambino che magari sono già cinque minuti che piange e che quindi è bello sveglio oltre che nervoso è ovvio che fa una fatica disumana e che si sveglierà distrutta al mattino!
    E infatti siamo gli unici mammiferi a pretendere di far dormire i nostri cuccioli lontani da noi., cosa a cui loro, nella loro sapienza, si oppongono fermamente, e giustamente!

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  2. valentina

    Comunque, è stato studiato e provato che madre e piccolo che dormono vicini sintonizzano il proprio sonno ed i propri risvegli arrecando il minor disturbo alla madre.
    Addirittura alcune recenti ricerche dimostrano che si crea una sorta di sintonia anche nel respiro, in modo che il respiro dell'una (la madre) influenzi il respiro dell'altro (il bimbo) proteggendo entrambi da eventuali apnee anche pericolose o mortali.
    http://www.bambinonaturale.it/2015/05/sonno-condiviso-allattamento-al-seno-intervista-dott-mckenna/
    Guarda caso nelle culture dove madri e figli dormono insieme la famigerata e temutissima SIDS (sindrome da morte improvvisa del lattante) è un evento sconosciuto.
    Cosa assolutamente non secondaria il seno rappresenta per il bambino solo in parte il cibo, ma anche calore, conforto, sicurezza e contatto, tutte sensazioni fondamentali per lo sviluppo e la crescita e a cui il bambino era costantemente abituato all'interno del grembo materno. Sensazioni che lo hanno formato e plasmato, sensazioni bellissime che dovrebbero essere alla base dello sviluppo di ognuno.
    Quindi se posso essere sincera fino in fondo, il consiglio di non allattare la notte per le ragioni sopra esposte da Valdo è per me assolutamente sbagliato e non risolverà certo il problema del piccolo, anzi, scusa la franchezza ma temo che gli creerà ancora più nervosismo e fastidio, che forse sono alla base del suo problema.
    Allattare un bambino così piccolo ogni 5 ore è secondo il mio modesto parere di mamma un errore che potrebbe essere proprio all'origine del reflusso.
    Il bambino potrebbe innervosirsi molto nell'attesa (in fondo non cerca il seno solo per mangiare ma anche per essere accudito e confortato, ed è possibile mettere un orario alle richieste di affetto e contatto?per me no, soprattutto in un bambino così piccolo) e mangiare con molta foga e nervosismo quando finalmente è il momento di poppare, cosa che gli può provocare poi fortissimi rigurgiti.
    Penso che ci sia una forte componente emotiva in questo problema, che è quasi sconosciuto nei bambini allattati a richiesta, e cioè ogni qual volta lo desiderino così come Madre Natura avrebbe stabilito.
    Dopodiché se uno non vuole essere "dipendente" dalle richieste del figlio o cose del genere è un altro discorso, si entra in ambito educativo dove ognuno fa le proprie scelte in base alle proprie convinzioni, ma non si dica che allattando a richiesta si sovralimenta il bambino ed altre fesserie perché queste posizioni sono solo frutto il frutto dell'ignoranza della fisiologia dell'allattamento e della composizione del latte materno.
    Shelton su questo ha detto delle castronerie enormi.
    Consiglio la lettura del sito de La Leche League, dei volumi del dott. Carlos Gonzalez, "Besame mucho" e "Un dono per tutta la vita", pediatra di fama mondiale, e della pediatra montessoriana Elena Balsamo "Sono qui con te".
    Scusami ancora Chiara se sono stata troppo dura.
    Valentina

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  3. Giulia Moltoni

    Riporterò brevemente la mia esperienza: mia figlia ormai quattordicenne è stata allattata al seno per 13 mesi, di cui i primi 6 – quindi fino allo svezzamento – a richiesta. Quando era neonata mangiava continuamente, sia di giorno sia di notte, tempo massimo di resistenza tra le poppate 3 ore. Cresceva un sacco poiché era nata un po' sottopeso e probabilmente doveva recuperare; inoltre rigurgitava continuamente ed anche lei soffriva spesso di singhiozzo, che la faceva pure arrabbiare! Fino ai 10 mesi non sono riuscita a toglierle il pasto notturno, forse era solo un vizio forse era davvero fame ma una bimba piccola che piange nel cuore della notte non la calmi sennò con il seno. Ovvio che avrei preferito dormire ma ho cercato di avere pazienza e poi piano piano le cose sono migliorate. Concordo sul l'ipotesi che 5 ore tra un pasto e l'altro siano forse troppe anche se fino ad ora pare sia andata bene così.
    In bocca al lupo!

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  4. Giuliano

    Care mamme tutte, vi siete mai domandate che tipo di latte date ai vostri piccoli? bene, la qualità del latte che producete è puramente collegato a cosa mangiate, quindi se volete far stare bene i vostri lattanti, mangiate secondo madre natura comanda,quindi frutta e verdura di stagione e i vostri figli vi ringrazieranno, come? nn piangendo mai. E nn vaccinateli, mai. Nn date retta ai medici pediatri. Sono medici!!!!

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  5. Giulia Moltoni

    Magari fosse così semplice! È un buon consiglio ma non è la garanzia di avere un neonato che non piange e dorme!

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