REUMA, LUPUS, CONNETTIVITE E SISTEMA LINFATICO PULITO

da 1 Lug 2011Connettivite

LETTERA

UN’AMICA AFFLITTA DAI DOLORI ALLE MANI E AI PIEDI, E CON PEGGIORAMENTO CONTINUO DA CURE MEDICHE

Ciao Valdo, sono un’amica di Michele Manca, nonché tua estimatrice. Vorrei sottoporti il caso della mia amica Maria afflitta da dolori alle mani. Ma anche ai piedi. Il tutto accompagnato da una febbre insistente. Tutti i giorni, dal pomeriggio alla sera. Con le cure della medicina l’ho vista peggiorare nel giro di due-tre anni.

DALLA POLIMIALGIA, ALL’ARTRITE REUMATICA, ALLA CONNETTIVITE

Nel 2008 l’ospedale di Rho le ha diagnosticato la polimialgia, prescrivendole cure a base di cortisone. Nel 2010 l’ospedale di Magenta ha deciso per l’artrite reumatica, con ovvio carico di farmaci antireumatici. Nel 2011, mese di maggio, cambio di sintomi e cambio diagnostico. Per i medici si tratta di connettivite, da curarsi con iniezioni di Reumaflex, con abbinate dopo 24 ore delle compresse Folidex, 400 microgrammi.

GRAZIE PER IL CONTRIBUTO CHE STAI DANDO A TUTTI NOI

Ti chiedo cortesemente se puoi darmi qualche suggerimento per lei. Io ho fatto quel che ho potuto, consigliandole in ogni caso niente carne, molta frutta e verdura cruda. Ma non sono un’esperta. Ti sarei molto grata se mi potessi rispondere con cortese sollecitudine. Un grazie per il prezioso contributo che stai dando a tutti noi. Con affetto. Francesca

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RISPOSTA

UN SALUTO A MANCA E UN INVITO A DIFFONDERE QUESTO BASILARE DOCUMENTO

Ciao Francesca, essere amica di Michele Manca non è privilegio facile e comune, essendo egli uno dei maestri storici e pionieristici dell’igienismo naturale in Italia. A maggior ragione mi sento onorato dunque dalle tue attenzioni e dalla fiducia che riponi nei miei riguardi. I malesseri della tua amica Maria, sono del resto quelli di milioni di persone, soprattutto di donne, il che ha aspetti anche paradossali, essendo le donne dotate di un sistema disintossicante mensile chiamato mestruo. Questa tesina la dedico in particolare a te e a tutte le lettrici, invitandole a farla girare intensamente, perché la guarigione parte sempre dalla testa, dal ventre, dalla cultura igienistica alternativa alle follie mediche di ieri e di oggi. Con preghiera alle gentili Nandini e Jessica, di dare priorità a questa traduzione in inglese, ma anche nelle altre lingue se riusciamo a farlo.

TANTI NOMI SOFISTICATI PER DIRE LA STESSA COSA, CHE SI CHIAMA SANGUE DENSO

Che si chiami polimialgia, artrite reumatica o connettivite (infiammazioni delle connessioni neuromuscolari), è solo una questione di sottigliezze terminologiche, di nomi formali su cui la medicina ama giostrarci sopra. Si parla sempre di patologie che comportano mali muscolari in diverse parti del corpo. Patologie che includono infiammazioni, affezioni reumatiche di muscoli e nervi, situazioni costipative, sangue denso e stato debilitante derivato da stress.

CONNETTIVITE E LUPUS ERITEMATOSO (LES)

Ovviamente i medici non sono d’accordo e pretendono di dare precise identità caratteriali a ogni minimo dettaglio diversificante. Ecco allora che la connettivite viene vista come una sindrome caratterizzata da manifestazioni proprie del LES, ovvero del lupus erimatoso sistemico. Il LES (lupus eritematoso sistemico) è una malattia autoimmune che colpisce (9:1) il sesso femminile nell’età fertile, specie razza negra, con incidenza massima tra i 15 e i 21 anni, per cui pare evidente una componente perturbativa di tipo ormonale.

IL FENOMENO DI RAYNAUD, OVVERO IL DITO A SALSICCIOTTO

Ecco allora che si parla in particolare del fenomeno di Raynaud, da Maurice Raynaud (1834-1881), medico francese che segnalò per primo questa oscura malattia alle mani, riscontrata quasi esclusivamente nel sesso femminile, caratterizzata da particolari disturbi vascolari periferici, da sensazioni di “dito morto”, da edema del “dito a salsicciotto”, da cianosi delle dita, da alterazioni trofiche (nutrizionali) delle mani, quasi una specie di male del contrappasso, un male da comunità maialistica-umanoide. Una malattia che è seconda in USA tra le patologie reumatiche autoimmuni dopo la fibromialgia, con 4 milioni di pazienti accertati.

LA SINDROME DI SJOGREN

Ecco allora che, nel 50% dei casi, si parla pure della sindrome di Sjogren, dal medico oftalmologo svedese Henrik Sjogren (1899-1986), che in tema di congiuntivite, parlò di questa sindrome che attacca le ghiandole esocrine (lacrimali e salivari), associata spesso ad artrite reumatica, a LES, a spondilite anchilosante (problemi spinali), a fibromialgia (problemi ai muscoli e ai tendini che supportano i giunti), a gotta (cristalli urici nei giunti) e ad altre simili patologie reumatiche.

L’OCCHIO È LO SPECCHIO DELLA VITA, E RIVELA QUANTO SUCCEDE NEL VENTRE

Ma ogni buon oculista sa che le malattie dell’occhio non si risolvono affatto in zona oculare, coi colliri antiallergici, con gli steroidi o coi farmaci vasocostrittori. Il male reale sta nel ventre, nel colon, nella stitichezza, nella disbiosi intestinale, nel carrello della spesa e nel frigorifero di casa. Va tu a farglielo capire alle donne, che si tengono in borsetta cnque marche diverse di colliri e di cremine (leggere le tesina “Cheratocongiuntivite lacrimale secca” e “La salute umana parte dal colon”).

IL CORTISONE E L’INETTITUDINE DELLA MEDICINA MODERNA

I reumatismi fanno parte dei mali da acidificazione. Volerli sconfiggere con potenti farmaci antinfiammatori e immunosoppressori come i cortisonici, fa capire la disperante inettitudine che attanaglia la medicina moderna, all’inseguimento di una illusoria remissione del male lungo i binari divelti della cura sintomatica, quando l’unica via logica, possibile e risolutiva per disinnescare ogni infiammazione rimane solo e sempre quella di disinfiammare il sangue sgrassandolo e fluidificandolo.

NESSUNA TERAPIA FARMACOLOGICA FA GUARIRE, UNA DRAMMATICA CONFESSIONE DI IMPOTENZA

“Nonostante il gran numero di farmaci utilizzati nelle malattie reumatiche, nessuna terapia è in grado di arrestare o comunque modificare il decorso naturale della malattia”. “Gli obiettivi della terapia corrispondono alle manifestazioni cliniche e ai diversi sintomi”. “Ciò impone la scelta di farmaci con differente meccanismo d’azione, ciascuno diretto su una specifica alterazione”. Queste frasi virgolettate non appartengono a un tomo di anti-medicina o di furia igienistica, ma al Nuovo Roversi di Diagnostica e Terapia, uno dei testi più affidabili e usati in campo sanitario.

STEROIDI, FANS, ANTIMALARICI, IMMUNOSOPPRESSORI

Chiaramente non mi permetto di giudicare in modo specifico le diagnosi degli ospedali citati e le relative prescrizioni. Sarebbe oltremodo antipatico, oltre che illegale. I medici sono persone umane in carne ed ossa, ricevono uno stipendio e devono seguire uno schema pre-indicato per ogni sintomo e per ogni patologia. Non possono uscire da quei binari nemmeno volendolo. Gli steroidi (incluso il cortisone), i fans (farmaci antinfiammatori non steroidei), gli antimalarici e gli immunosoppressori sono gli ingredienti-base di ogni cura anti-reumatica in ogni ospedale del mondo.

LA CONGIURA OSPEDALIERA DELLO STEROIDE E DELLA BRODAGLIA PROTEICA

Si passa, se il caso lo richiede, dai bassi agli alti dosaggi e, quando il cortisone non basta, si ricorre alla azatioprina, alla ciclofosfamide, alla ciclosporina, senza pensare troppo ai pesanti effetti collaterali di tipo nefrotossico e urinario, senza pensare all’aggravamento dell’acidificazione che tali farmaci producono, senza pensare che le reali cause di malattia (dichiaratamente ignorate) non vengono nemmeno sfiorate da tali kafkiane cure. Del resto, a fianco di queste terapie senza speranza, il personale infermieristico continua a servire le ributtanti brodaglie proteiche, gli spezzatini, i fegatini, le mortadelle, le ochette e i pollastrini, in coerente e micidiale associazione filo-reumatica e filo-infiammatoria con le cure di cui sopra.

IGIENISMO NATURALE E MEDICINA AI FERRI CORTI

L’igienismo ha le sue soluzioni, drammaticamente in contrasto e collisione frontale su quanto appena visto. Prima cosa eliminare radicalmente tutti i farmaci, e già siamo ai ferri corti. Seconda cosa eliminare ogni fonte di inquinamento, e qui si allarga spaventevolmente il divario. Niente più il terrorismo e lo stress della malattia inguaribile, niente più brodini, carne, pesce, uova, formaggi, sale, zucchero, the, caffè, alcol, fumo, cibo cotto.

L’ALTERNATIVA IGIENISTICA È DI UN ALTRO PIANETA

Riposo, rilassamento, respirazione, sole, massaggi, cataplasmi di fango, dieta natural-crudista e qualche digiuno ad acqua leggera. Questa l’alternativa igienistica contro la signora malattia infiammatoria lipo-tossica dimenticata in modo totale e sistematico dai medici, e non contro i sintomi e le spie rosse, prese testardamente ed improduttivamente di mira dal cortisone e dalla immuno-soppressione.

CAMBIARE RADICALMENTE MENTALITÀ E NUTRIZIONE

Serve essenzialmente un solido cambiamento nutrizionale, inserendo una dieta crudista e rivitalizzante come quella indicata nelle tesine qui allegate (vedi il Vitto Valdiano). Inserire al più presto un piano di centrifugati a base di carote-topinambur-rape-bietole-sedani-zenzeri-cavoli-ananas-mele, e un incremento di tutte le foglie verdi di stagione e dei germogli reperibili. Fare regolare uso di verdure non coltivate, tipo tarassaco, ortiche, malva, bardana, crescione. Dare importanza prioritaria ai vari semini di sesamo, girasole, papavero, quinoa, zucca, lino, finocchio, canapa, chia, psillo, miglio, grano saraceno, nonché al germe di grano, alle mandorle-noci-pinoli e ai legumi, per coprire le esigenze del gruppo B e del gruppo F (Omega3 e prostaglandine positive non-ittiche).

DISINTOSSICAZIONI, DEMINERALIZZAZIONI E CHELAZIONI

Occorre tener presente che in campo medico ed extra-medico si parla spesso di disintossicazione, di de-acidificazione o di alcalizzazione, di eliminazione del muco e del grasso, di demineralizzazione inorganica (ferro, calcio, zinco, magnesio, sodio, cloro, urati) e di chelazione o estrazione chimica dei metalli pesanti assorbiti coi farmaci, col pesce e con l’inquinamento (mercurio, cadmio, nickel, alluminio, piombo, cobalto), sostanze che frenano e intasano al pari e di più dei detriti cellulari chiamati virus o endo-virus (o anche endotossine) che autoproduciamo in continuazione, e che non riusciamo spesso ad eliminare per colpa del nostro metabolismo patologicamente rallentato dal sangue denso e malato che portiamo.

VANI ED ILLUSORI LAVAGGI EPATICO-INTESTINALI

E in questi casi si parla spesso di lavaggio del fegato e di lavaggio dell’intestino. Ma nessuno si azzarda mai a parlare di un sistema che viene regolarmente trascurato e ignorato, che si chiama sistema linfatico e che include in sé persino il sistema immunitario. Quando c’è una situazione edematica, una ritenzione idrica, sintomo di un sistema linfatico inefficiente, i medici prescrivono in genere dei farmaci diuretici o degli antinfiammatori, peggiorando la situazione.

L’IMPORTANZA DELLA PAROLA EDEMA, CHE SIGNIFICA BENINTESO GONFIORE

Se usi il termine edema con qualcuno, ti guarda di storto e ti inviata a “parlare come magni”. Eppure sarebbe opportuno che tutti conoscessero bene questo termine che deriva dal greco “oidema o édema”, che significa gonfiore, ovvero infiltrazione di liquido organico nei tessuti, ovvero aumento patologico del liquido interstiziale nei tessuti che appaiono congestionati, tumefatti, ingorgati, ipertesi (a causa di malattie renali, di scompensi cardio-polmonari, di processi infiammatori). Questo tipo di accumuli di acque stagnanti e malate, frenate e imprigionate dai sali e dai veleni, va in simpatia chimica e telepatica con il tempo atmosferico e con le escursioni termiche, provocando alti e bassi nei dolori e nelle infiammazioni.

I SINTOMI DI UN SISTEMA LINFATICO PIGRO E DISASTRANTE

Usare un diuretico, per ridurre un edema o un gonfiore edematoso, toglie acqua al flusso linfatico, per cui la linfa si ispessisce, le tossine e il muco appiccicoso si accumulano nei linfonodi e lungo i dotti, con aggravamento della situazione generale. Chi è affetto da dolori, da reumatismi, da ritenzione idrica, da infiammazioni, da sovrappeso e depositi di grasso, da cellulite, da gonfiori addominali, da dolori strani, da fastidi non ben definiti, da affaticamento cronico, da sclerosi multipla, da fibromialgia, da emicranie, da lupus eritematoso, da formazioni tipo cisti e noduli, da borse sotto gli occhi, da stitichezza cronica, da tosse secca con emissione di muco giallastro e vischioso, è sicuramente caratterizzato da un sistema linfatico pigro, penalizzante e patologico.

SISTEMA LINFATICO, UN ILLUSTRE SCONOSCIUTO

Il sistema linfatico è una complessa rete di nodi, vasi, dotti e ghiandole tipo il timo, la milza e le tonsille. È un sistema pieno di liquido e serve a bagnare e ripulire le nostre cellule, portando via le acque reflue (le acque sporche di ritorno), separando accuratamente i rifiuti cellulari dai tessuti e dalla circolazione sanguigna. Il sistema linfatico gestisce tutte le tossine provenienti da fonti esterne (cibi sbagliati, farmaci, integratori, inquinamento ambientale), ma anche delle endotossine che vengono neutralizzate tramite i linfonodi e i tessuti linfoidi. Un sistema linfatico sano aiuta anche a purificare il sangue attraverso la più grande massa di tessuto linfatico del corpo, che è la milza, specializzata a distruggere i globuli rossi logori e a gestire il delicato equilibrio tra globuli rossi e globuli bianchi.

COME RIPULIRE IL SISTEMA LINFATICO

Ecco allora ribadita l’importanza fondamentale di mantenere un sistema linfatico pulito, prima ancora di pensare a soluzioni invasive, parziali e criticabili, quali i vari lavaggi chimici del sangue, del fegato e dell’intestino. Come si pulisce il sistema linfatico? Adottando inizialmente un breve riposo fisiologico chiamato “digiuno igienista ad acqua distillata”. Stando lontano dai farmaci, dagli integratori, dalle bevande nervine, dalle bevande gassate, dai gelati e dai cioccolati al latte, dai cibi spazzatura, dalle proteine animali di terra e di acqua. Più ci si allontana da ciò che è naturale, da frutta e verdure allo stato crudo, e più intasiamo il sistema linfatico. Più stiamo sui cibi cotti, conservati, morti, devitalizzati, pastorizzati, rinforzati, vitaminizzati, difficili da digerire e da smaltire, e più intasiamo il sistema linfatico.

VIETATO SCIUPARE ENERGIA E RISORSE IDRICHE

Più stiamo sui cibi bianchi, sui farinacei morti, sul pane bianco, sul riso bianco, sulla pasta non integrale, sui cereali stracotti, sui dolci, sui cibi e sui drink caricati di sale, di zucchero e di aspartame, di intrugli e caffeine, e più energia (nonché più nuove acque) viene richiesti dal sistema, al fine di gestire le rapide fluttuazioni di zucchero nel sangue. E sappiamo come invece l’energia calorico-enzimatica, e le preziose acque nuove di apporto, vadano invece usate con dovizia e intelligenza nelle giuste direzioni ripulenti ed immunitarie. Senza una quantità di acqua adeguata, la linfa non può fluire liberamente nel sistema linfatico, e tutto il meccanismo si impigrisce e si rallenta, auto-intossicandosi.

IL DISCORSO SULL’ACQUA SBUGIARDA IN MODO PLATEALE TUTTE LE TRUFFE SUL TAPPETO

Per un corpo di 75 kg, abbiamo la bellezza di 45 litri di acqua. Ecco l’importanza strabiliante, e mai abbastanza sottolineata, dell’acqua pura e distillata, dell’acqua biologica e revitalizzante della frutta, di un sistema renale e urinario scorrevole e non surriscaldato, di un colon aerato e non putrefacente. Ecco le verità del Vangelo della Salute degli Esseni che tornano prepotentemente a galla. Ecco sbugiardati in un solo colpo i miti, le ipocrisie, i dogmi, i trucchi elaborati dai manigoldi delle diete low-carb e delle diete pseudo-mediterranee, i brogli bidodicisti, le farse filo-proteiche e filo-vaccinatorie della becera cultura sanitaria.

GLI ENZIMI E GLI ACIDI DELLA FRUTTA, AMICI FRATERNI DEL SISTEMA LINFATICO

Gli enzimi e gli acidi della frutta sono potenti detergenti della linfa, nonché potenti alcalinizzatori del sangue e sgomina tori di radicali liberi, a condizione di essere consumati correttamente e abbondantemente in diversi pasti giornalieri fruttariani, lontano dai due pasti principali (giustamente riqualificati in “pranzo e cena verduriani e secondari”, basati su un primo di foglie verdi, un secondo vegano di compromesso tra il crudo e il cotto, tipo cereali integrali, patate, legumi, pasta integrale, pizza vegana, gnocchi, e su una manciata di mandorle-noci-pinoli).

LA VERITÀ DI CAMBRIDGE2000, IL FIVE-PER-DAY DI FRUTTA, È INDELEBILE, INCANCELLABILE, INEQUIVOCABILE

In pratica, siamo di fronte al trionfo e alla riconsacrazione del famoso esperimento di Cambridge 2000, il five-per-day di sola frutta, inutilmente insabbiato e boicottato da Big Pharma e dai servizi segreti anglo-americani. L’ipocrisia del sistema è troppo lampante per essere commentata. Le bugie hanno le gambe allungate, ma sempre corte e debosciate per resistere a lungo. La verità, più la spingi nel fondo, e più tende a tornare a galla, più la mascheri e più si rivela, è solo una questione di tempo. Ci è arrivato Bill Clinton, diventando vegano-crudista in extremis, e ci è arrivato Luc Montagnier, sconfessando clamorosamente l’intera pagliacciata dell’Aids, a cui tanto e troppo aveva contribuito.

Valdo Vaccaro

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Scritto da Valdo Vaccaro

Valdo Vaccaro, classe 1943, è ricercatore indipendente, divulgatore e filosofo della salute. Da sempre ha fatto della dieta vegeto-crudista tendenziale, dell’amore per gli animali e la natura un modo di essere e uno stile di vita, in tutta autonomia e libertà. Valdo ha tenuto centinaia di conferenze in giro per l’Italia e nel mondo trattando vari temi tra cui salute, etica, attualità e altro ancora. Al momento, oltre all’attività sul blog, è direttore scientifico e docente della HSU – Health Science University, la prima scuola di Igienismo Naturale Italiana.

DISCLAIMER
Valdo Vaccaro è orgogliosamente NON-medico, ma igienista e libero ricercatore. Valdo Vaccaro non visita, non prescrive e non cura. Le informazioni presenti su questo sito hanno solo scopo informativo, non intendono e non devono sostituire il parere del medico curante.

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