RIMEDI NATURALI AL PRURITO ANALE E VULVARE

da 17 Dic 2015Prurito

LETTERA

BRUCIORI E PRURITO ANALE

Gentilissimo dr Vaccaro, sono una donna di 40 anni napoletana. Disperata. Tutto inizia 9 anni fa, dopo il primo parto. Inizio a soffrire dapprima di bruciore e pruriti all’ano, per poi estendersi e diventare prurito perianale e vulvare (solo lato posteriore). Non riesco a trattenere le feci per più di 4/5 minuti dallo stimolo, le feci si spappolano nell’acqua e mi ritrovo spesso gli slip macchiati di feci. La pelle in quelle zone appare come ustionata e vetrificata.

Ho notato da sempre che con l’assunzione di sostanze come caffè, cioccolata, pepe, alcol e peperoncino la situazione peggiora. In 9 anni, facendo cure per altre situazioni, ho scoperto che i farmaci che mi fanno passare questo forte prurito anale e questo bruciore sono il cortisone, lo Xanax e la pomata Eurax. Ma sempre transitoriamente. In tutti questi anni, ho consultato dermatologi e ginecologi. Tutti mi hanno diagnosticato la candida anale, prescrivendomi, in linea di massima, antimicotici. Risultati? Zero.

PRURITO DI ORIGINE NERVOSA

Nel 2013 ho fatto anche un esame al miscroscopio tramite un prelievo di cellule epiteliali nella zona anale, perianale e vulvare. Dall’esame uscì la candida. Nello stesso periodo sono stata anche sottoposta ad un esame che prevedeva l’applicazione di cerotti dietro la schiena per 48 ore per testare allergie a diverse sostanze, ma i risultati furono negativi. Il dermatologo mi disse che il prurito era di origine nervosa e che non ci avrei più dovuto pensare, perché più ci pensavo e più mi grattavo. Così ho fatto. Ma il prurito anogenitale era sempre presente, 365 giorni su 365.

TEST KINESIOLOGICO

A novembre 2015 ho consultato un altro dermatologo che ha sospettato una sindrome del nervo pudendo. Mi ha fatto fare una risonanza e mi ha mandato da un osteopata. Alla visita, l’osteopata non ha riscontrato nessuna situazione anomala, almeno all’origine del nervo. Intanto, come ultima spiaggia, ho consultato un chinoterapeuta che dopo avermi fatto delle prove di movimento ai muscoli della gambe e delle braccia, mi ha fatto il test kinesiologico per le sostanze alimentari.

Dai risultati del test, sarei intollerante ai seguenti alimenti e dovrei escluderli dalla dieta per un mese: lieviti, mela pera, fragola, lamponi e frutta in genere, latte e derivati (compreso prosciutto cotto, mortadella e fesa di tacchino), crostacei, molluschi e frutti di mare, mandorle e noci, legumi e soia, aglio e cipolle, alcol, caffè, the, coca cola, camomilla. Il chinoterapeuta ha aggiunto che, in sostituzione del caffè, avrei potuto bere caffè d’orzo.

QUALCHE MIGLIORAMENTO SENZA IL GLUTINE

Mercoledì mattina scorso, dopo aver bevuto due tazzine di orzo ed essere andata 3 volte in bagno nel giro di 2 ore, si è accesa una lampadina. Mi sono chiesta se tutte queste sofferenze potessero essere legate a una sensibilità al glutine. Ho sospeso immediatamente l’assunzione di cibi contenenti glutine e mi sono sentita un po’ meglio. Ho intrapreso il regime alimentare eliminando ciò che il chinoterapeuta mi aveva consigliato e, per un paio di giorni, mangiando fondamentalmente solo riso, carne, pesce con la spina, ho avvertito un senso di benessere. Non avevo più prurito e la pelle intorno all’ano e alla vulva ha iniziato ad ammorbidirsi.

Dopo tre giorni dall’inizio della dieta ho mangiato i lupini (legumi) e i friarielli (infiorescenze cima di rapa) e il problema si è ripresentato. Io non so più dove sbattere la testa. Ho pensato che potesse essere un deficit di enzimi, o un’intolleranza alimentare. Poi, quasi per caso, mi sono imbattuta nel suo sito, ed eccomi qua. La prego, mi aiuti. Mi dica cosa fare.

In questi nove anni è cambiata tutta la mia vita perché sono cambiata io. Non riesco più ad avere una vita sessuale al pari di prima. Ho continui sbalzi di umore, stati di ansia che a volte diventano dei veri e propri attacchi di panico. In attesa di una sua cortese risposta, Le porgo i più cordiali saluti.
Monica

*****

RISPOSTA

Ciao Monica. Pruriti all’ano, orticarie, sfoghi, arrossamenti, psoriasi, dermatiti seborroiche in tutte le zone del corpo ed in tutte le versioni sintomatologiche rientrano nella vasta casistica delle alterazioni cutanee. La pelle è infatti il punto depurativo finale dell’organismo, per cui, da bravo organo emuntorio, si fa carico di condurre fuori dal corpo tutte le tossine residue, tutti i veleni interni non ancora eliminati compiutamente dagli altri organi escretivi, ed in particolare dal sistema renale.

Essendo queste escrezioni e questi fenomeni essudativi generati da disfunzioni interne non sempre facili da individuare con certezza, e anche da nostre scelte sbagliate sul piano alimentare e comportamentale, diventa fondamentale puntare a un riequilibrio generale del sistema, basato su un radicale miglioramento del nostro rapporto e del nostro dialogo col nostro stesso organismo.

Ogni dermatite, ogni sfogo, ogni crisi di prurito è diversa ed è strettamente collegata alla storia ed alle abitudini giornaliere di ciascuno di noi. Non c’è modo di fissare una regola precisa e standardizzata che possa risolvere il caso e che sia valida per tutti, al di là ovviamente dei principi-base e delle leggi che la natura ha fissato in modo universale.

Ognuno deve praticare i consigli che diamo dando però ad essi un tocco di personalizzazione, esattamente come accade per la dieta che noi suggeriamo nel Vitto Valdiano e che non deve debordare dal confine del sistema vegetariano-crudista tendenziale, sostenibile, vitale e personalizzato.

Gli interventi specifici sulle parti critiche, dolenti, arrossate, mediante lozioni, oli, cremine e simili possono dare qualche miglioramento ma non sono in grado di risolvere il problema alla radice. L’unico vero modo sta nel cambiare il Milieu Interieur, l’ambiente biochimico interno, come indicato dal mitico medico francese Claude Bernard, una delle menti più illuminate della medicina.

Il nostro corpo, mettiamocelo bene in testa, è un magnifico apparato autoguarente, dotato di straordinari meccanismi di auto-equilibrio e di auto-rimedio, dotato di intelligente immunocompetenza. Le nostre scelte di vita naturali o innaturali, sagge o scellerate, contano eccome nei livelli di benessere o di malessere che ci confezioniamo addosso. Le scelte virtuose mettono il sistema immunitario nelle condizioni di massimizzare la funzionalità degli organi-chiave.

CAUSE E SINTOMI DEL PRURITO

Le malattie della pelle, e l’orticaria pruriginosa in particolare, sono sì un fastidio che fa disperare ma sono anche facilmente risolvibili. Esse costituiscono, per paradosso, un processo difensivo e benefico sia sotto forma di riequilibrio organico spontaneo, favorito dal riposo e dal fisiologico ripristino notturno, dal costante processo di espulsione veleni che ha luogo sempre e comunque, dal processo di remissione naturale connesso alle citate condizioni del corpo autoguarente, sia sottoforma di crisi depurative innescate da ogni miglioramento della nostra dieta.

Ogniqualvolta ci alimentiamo al meglio, ogniqualvolta digeriamo bene, ogniqualvolta adottiamo un semidigiuno a base di frutta acquosa e ogni qualvolta intraprendiamo un digiuno igienista ad acqua leggera o ad acqua e limone, ogniqualvolta produciamo sangue fluido di qualità e non impasti melmosi e viscosi, provochiamo una accelerazione depurativa.

Accelerazione che comporta una fuoriuscita intensiva di veleni accumulati nelle acque di ritenzione, nel sangue, nei giunti, per cui si hanno operai e carpentieri che disincrostano, trapanano, demoliscono e scaricano fuori del sistema carriolate di detriti che causano crisi eliminative e pruriti fin quando non si esaurisce lo stock tossico, coerentemente col principio per cui “Ogni malattia sorge solo quando serve e dura solo finché necessario”.

Secondo la Mayo Clinic, i principali sintomi di prurito anale sono:

  • Indolenzimento
  • Sensazione di bruciore anale
  • Prurito ed infiammazione.

Le cause sono:

  • Pelle secca
  • Eccesso di umidità per sudore o perdita residuale di feci liquide
  • Tumori anali
  • Fessure ed abrasioni
  • Candidosi
  • Malattie della pelle
  • Uso di lassativi.

RIMEDI AL PRURITO ANALE

Rimedi per prurito anale e vulvare includono attenzioni igieniche speciali per la zona interessata come:

  • utilizzo di carta igienica umida
  • stop ai saponi profumati e alle creme steroidi
  • controllo dello stress
  • movimento e non vita sedentaria
  • esposizione solare
  • esercizi di respirazione addominale e ritmata
  • frequenti bagni di mare estivi
  • gestione ottimale della propria dieta
  • pulizia e asciugamento accurati dopo ogni sosta al bagno
  • tre semicupi o bagni giornalieri alla zona genitale con acqua tiepida d’inverno e fredda d’estate
  • irrigazioni vaginali con decotti di malva, di lavanda, di limone o aceto diluiti in acqua
  • indumenti intimi di qualità basati sul cotone.

Per contrastare la tendenza alle perdite diarroiche serve di sicuro la melagrana e la castagna. Ma i punti critici riguardano sempre le buone digestioni, la formula del sangue, la funzionalità del fegato e dei reni, la condizione del sistema immunitario.

Poi possiamo ricorrere a tutte le risorse amiche per la pelle, come acetosa, alghe, arancia, asparago, bietola, carciofo, carota, cavolo, crescione, cetriolo, fragola, lampone, mandorla, mirtillo, melagrana, noce, ortica, portulaca, ribes, riso integrale, tarassaco.

Scordarsi le intolleranze e le allergie, che sono il risultato di una generale impregnazione tossica dell’organismo. Non servono visite e consulti a destra e a manca. Impariamo piuttosto a incrementare la conoscenza del nostro corpo. Impariamo a gestirci meglio, a dialogare di più coi nostri sensori interni. Finché non ci si depura in modo radicale, i fastidi continueranno a farsi sentire.

Valdo Vaccaro

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Scritto da Valdo Vaccaro

Valdo Vaccaro, classe 1943, è ricercatore indipendente, divulgatore e filosofo della salute. Da sempre ha fatto della dieta vegeto-crudista tendenziale, dell’amore per gli animali e la natura un modo di essere e uno stile di vita, in tutta autonomia e libertà. Valdo ha tenuto centinaia di conferenze in giro per l’Italia e nel mondo trattando vari temi tra cui salute, etica, attualità e altro ancora. Al momento, oltre all’attività sul blog, è direttore scientifico e docente della HSU – Health Science University, la prima scuola di Igienismo Naturale Italiana.

DISCLAIMER
Valdo Vaccaro è orgogliosamente NON-medico, ma igienista e libero ricercatore. Valdo Vaccaro non visita, non prescrive e non cura. Le informazioni presenti su questo sito hanno solo scopo informativo, non intendono e non devono sostituire il parere del medico curante.

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Commenti

1 commento

  1. Alessandra

    Coraggio Monica, che se segui la dieta e il pacchetto salute di Valdo ne esci in poco tempo e sarai come nuova! 😉 È assurdo che ci siano ancora medici che nel 2016 vietino la frutta quando si ha la candida! A nessuno che venga in mente di dire: signora, via tutti i prodotti animali (che causano la putrefazione in cui la candida sguazza), via il sale, via gli zuccheri (ma evviva quelli della frutta!), i cibi industriali ed elaborati? Ma dovremmo essere già un pezzo avanti con la scienza!
    Cari saluti

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