SENO-NUTRIZIONE, MASTITE E NEONATA SOTTOPESO

da 1 Mar 2012Gravidanza e maternità, Mastite

LETTERA

BAMBINA AFFAMATA E PIANGENTE, E PEDIATRA COL LATTE-FORMULA

Ciao caro Valdo. E’ finalmente nata la mia creatura. Oggi ha 15 giorni e devo già chiedere il tuo aiuto. Purtroppo non si attacca bene al mio seno e ciò ha fatto sì che perdesse molto peso. Ora siamo a 2 chili e mezzo. Piange disperatamente per la fame, e il pediatra ci ha detto di darle un’aggiunta di latte artificiale.

LA PAURA CHE PERDA PESO

Ovviamente noi siamo contrari ma, davanti ad una bimba che non riesce a ciucciare dal mio seno, e davanti a mille problemi correlati (ingorghi, mastiti, ecc.), non abbiamo potuto fare altro che darle il latte, nella speranza che non dimagrisse ancora.

AVVILIZIONE, PREOCCUPAZIONE E STRESS

Siamo avviliti e molto preoccupati. Cosa possiamo fare Valdo? Ci sono alternative al latte in polvere? Esiste un metodo naturale per aiutarmi a guarire dalla mastite? Grazie Valdo, conto sul tuo prezioso consiglio. Francesca

*****

RISPOSTA

PRIMA COSA LIBERIAMOCI IMMEDIATAMENTE DA OGNI DANNOSISSIMA ANSIA

Ciao Francesca, per piacere non anneghiamoci in un bicchiere d’acqua, e ancor meno in un bicchiere di latte artificiale. Non cadiamo nella trappola del peso e della crescita a razzo secondo le cervellotiche tabelle pediatriche. I bambini non sono in corsa a chi cresce prima o a chi cresce di più. Meglio se restano più minuti degli altri. Hanno più tempo per svilupparsi correttamente e in modo armonizzato. Ogni caso poi fa storia a sé. Vediamo di risolvere il tuo.

OVVIE SPINTE VERSO IL LATTE-FORMULA E VERSO L’ANTIBIOTICO ANTI-MASTITE

L’ultima cosa da fare era quella di darle il latte in polvere, ed è esattamente quello che avete fatto. Errore pesante, sia per te come nutrice che per la tua creatura. Non ti voglio però creare ulteriore trambusto ed altro stress. Anzi, chiedo a te e a tuo marito di optare per dei respiri profondi e per un rilassamento, magari aprendo la veranda e prendendo un po’ di sole ora che sta arrivando.

LA MASTITE NON DEVE BLOCCARE L’ALLATTAMENTO

La mastite è una congestione infiammatoria del tessuto circostante le ghiandole mammarie con ingorgo, tensione, trafitture, dolori e noduli duri, accompagnata spesso da febbre e da linfoghiandole ascellari ingrossate. e doloranti. Non deve rappresentare un impedimento. Occorre trovare una soluzione appropriata. Vedi istruzioni nel quadro dei consigli-base per l’allattamento, citati più avanti.

NON ESISTONO ALTERNATIVE VALIDE ALLA SENO-NUTRIZIONE

Fatto questo, parliamo un attimo di alimentazione al seno, sempre in termini di igiene naturale. La seno-nutrizione è un fantastico modo di legare la mamma alla sia creatura, e il latte di mamma è il cibo perfetto per realizzare questo rapporto, distribuendo vantaggi sia alla madre che al bebè, che viene protetto da tutte le infezioni. Studi condotti a Boston in passato dimostrarono come un bambino alimentato al seno avesse 600% più chance di superare la bandierina del primo anno di vita, rispetto al bambino alimentato col latte in polvere.

LE AUTOREVOLI OPINIONI DI JOHN TILDEN ED HERBERT SHELTON

“Ho contato notevoli percentuali di morti infantili per disturbi gastrointestinali e diarrea, tra i bambini alimentati artificialmente”, scrive Shelton. “Se vogliamo un piano razionale e sensato a favore della prima infanzia, i bambini fino a due anni di età devono essere alimentati esclusivamente col latte di mamma, più eventuali aggiunte di succo d’arancia, o succo di altri frutti, o succhi di carote ed altri vegetali. Questo e niente altro che questo”, scrive il grande medico-igienista John Tilden.

LATTE VACCINO SIGNIFICA TONSILLE, ADENOIDI, E MALATTIE IN SERIE

Più latte vaccino si dà, più latte in polvere si dà, e più problemi con tonsille ed adenoide si vanno ad impiantare nei piccoli. La seno-nutrizione è il metodo stabilito da madre natura e non esiste altro sistema capace di sostituirlo e ancor meno di eguagliarlo. Col latte di mamma la salute e la forza sono assicurate. I problemi all’intestino, spesso fatali in tempo estivo,non riguardano i seno-allattati. Il latte di mamma non richiede preparazione. E’ sempre pronto e non acidifica. E’ libero dallo sporco e dalla contaminazione esterna. Non deve essere misurato e manovrato. E’ servito fresco e tiepido dal produttore al consumatore, come previsto e voluto dalla natura.

COSA FARE NELLE EMERGENZE

Ovvio che nelle emergenze occorra destreggiarsi. In caso di scarsità e altri problemi seri, il latte di mamma può e deve essere sostituito con qualcosa. La prima scelta è con una nutrice-supplementare (altra mamma che abbia del latte da regalare o da vendere, anche conservabile in frigo), la seconda scelta è il latte di pecora o di capra, la terza scelta è il latte di mucca, alternato a distanza di 3 ore con succo fresco di arancia, o di mela, o di uva, o di carote e altre verdure, o anche con latte di mandorle. Questo soltanto in caso di reale emergenza. Il latte di donna è un latte basso-proteico, un latte mirato a lenta-crescita (con raddoppio di peso in 180 giorni), mentre quello di mucca è latte iper-proteico. iper-caseinico, mirato a rapida crescita, dove il vitellino cresce più nel suo primo anno di vita di quanto il bambino umano cresca nell’intero arco della sua vita. Tener presente che il latte di donna contiene meno proteine del succo di frutta, e la metà delle proteine contenute nelle cicorie crude (a conferma inequivocabile della fruttarianeità del corpo umano).

DIETA DELLA MAMMA GESTANTE O ALLATTANTE

Una madre in gravidanza e una madre che allatta, non hanno affatto molto più bisogno proteico di una donna normale. La differenza è minima. Serviranno solo maggiori attenzioni verso la qualità e la freschezza degli alimenti, verso la qualità dei pensieri, degli atteggiamenti e degli stili di vita. Dal momento che le donne normali e comuni sono tutte sovra-alimentate da diete iper-proteiche, si capisce come non serva affatto assumere più cibo delle altre donne. Ricordiamo che le peggiori malattie auto-immuni derivano da eccessi proteici e da conseguenti disbiosi intestinali, con candide, parassiti e vermi annessi e connessi. Noci, lupini, arachidi, avocadi, soia, banana, girasole, e foglie verdi di diverso tipo, oltre che alle arance e a tutti gli altri frutti del creato, assicurano sia alle mamme che ai loro piccoli il massimo delle sostanze e della salute.

UOVA, CARNE, PESCE E LATTICINI, OVVERO EMERITI CIBI-SPAZZATURA

Le uova, ad esempio, sempre citate come fonte di alto valore biologico per mamme e bambini, alimentano alla fine soltanto putrefazione intestinale, essendo inadatte alla alimentazione umana. Il loro valore, come cibo, è di molto inferiore comunque a quello di una comune banana. Le carni tutte sforano con le proteine il tetto di 20-24-30 grammi al giorno (adulti), 11 grammi al giorno (bambini), e causano una marea di guasti interni. Latticini e formaggi non solo riducono spaventosamente la capacità assimilativa dei villi, ma sono i prodotti più ferro-carenti in natura. Pesce e crostacei sono il miglior modo per avvelenarsi di cromo, mercurio e acido urico.

TOSSICITA’ DI TUTTI GLI INTEGRATORI E DI TUTTI I SUPPLEMENTI MINERAL-VITAMINICI

La pratica dell’integrazione vitaminica e minerale è quanto mai perniciosa e sballante. Nessun animale al mondo va a cercare micronutrienti inorganici. Nessuna pecora e nessuna volpe si sognano di andare in farmacia per delle pasticche. I minerali assorbiti nel tratto digestivo non vanno a costruire tessuto e vengono espulsi non appena possibile dal corpo, con pesanti fatiche renali, oppure vengono depositati a formare stock minerali interni altamente tossici, o congregati in stalattiti, calcoli, placche indurite di mineral-colesterolo. Il carattere tossico delle vitamine sintetiche e dei minerali inorganici viene ammesso persino da chi ne fa regolare uso.

ANIMALI MORTI CON I SOLI SUPPLEMENTI, E RESI DISABILI CON I CIBI RINFORZATI

Ripetuti esperimenti fatti presso la University of California (cita Shelton, nel suo “The Hygienic Care of Children”), hanno comportato la morte di animali alimentati sinteticamente, e la disabilità a camminare per quelli alimentati con diete rafforzate da integratori. Stiamo dunque, care mamme, sui cibi crudi della dieta vegan-crudista, almeno per 3/4 della totale alimentazione, e il quarto restante sia cotto ma non stracotto, e mai con cotture prolungate e con picchi alti di cottura, dovendo evitare fenomeni dannosissimi come lo sviluppo di acrilamide oltre i 120 °C. Utilizzare al massimo i consigli contenuti nel mio Schema Vegano Tendenzialmente Crudista, personalizzandolo e non esagerando con le quantità. Vietata assolutamente la cottura al micro-onde.

CONSIGLI BASILARI PER MAMME CHE ALLATTANO AL SENO

1) ALIMENTAZIONE PIACEVOLE. L’allattamento non deve significare sofferenza o fastidio. 2) CORRETTO ATTACCAMENTO AL SENO. Assicurarsi che la bocca del bebè si apra abbastanza prima di metterla sul seno, in modo tale che si attacchi al capezzolo con almeno 2 centimetri di areola in bocca, e col capezzolo profondamente in bocca, evitando che ci sia movimento del capezzolo quando il bambino succhia. 3) ALTERNANZA SENI. Lasciare il bebè sullo stesso seno fin tanto che succhia effettivamente e con interesse, fin tanto cioè che deglutisce ogni prima o seconda succhiata. Se lo vedete distrarsi o addormentarsi, dargli un buffetto e passare all’altro seno, lasciandolo succhiare finché vuole. La volta dopo partire col secondo seno e andare verso il primo. Per evitare confusione mettere una etichetta colorata sull’ultimo seno utilizzato. Il tempo totale di ogni pasto va dai 20 ai 30 minuti. 4) FREQUENZA PASTI. Il latte umano è facilmente digeribile e pertanto si può ricorrere a frequenti poppate durante il giorno. Meglio abituare il bebè a non porre grandi pretese durante la notte, visto che la salute e il sonno della mamma è importante. 5) MANIPOLAZIONE CAPEZZOLI. Massaggi o manipolazioni non servono e possono comportare danni. 6) CORRETTO POSIZIONAMENTO BEBE’. Se il bebè viene messo nella posizione corretta non subentrano dolori ai capezzoli. Il bimbo deve fronteggiare la mamma totalmente, con testa, torace, genitali, ginocchia. Tenere il bebè le natiche stanno nella mano e la sua testa sta nel giro-gomito, e infilare l’altra mano a quattro dita sotto il seno a supporto della mammella, senza toccare con le dita l’areola (la parte scura che circonda il capezzolo). 7) NIENTE SAPONI. Evitare l’uso di sapone sul capezzolo, in quanto causerebbe secchezza epidermica. 8) ASCIUGATURA NATURALE. Lasciare che i capezzoli umidi si asciughino da soli all’aria. 9) CAPEZZOLI DOLORANTI. Nel 95% dei casi, il dolore al capezzolo deriva dalla posizione sbagliata del bebè in fase di allattamento. Il dolore scompare non appena si corregge tale posizione. 10) GUARIGIONE CAPEZZOLO. Asciugare all’aria entrambi i seni a fine pasto e spargere anche gentilmente qualche goccia di latte intorno alle areole e ai capezzoli, visto che il latte materno è lubrificante ed anche ricco di antibiotici naturali. 11) IMPORTANTE CONTINUARE L’ALIMENTAZIONE ANCHE CON LA MASTITE. Il latte è sempre ottimo anche in caso di mastite, e non si trasmette niente di negativo al bebè. Se si interrompe la fornitura andiamo ad auto-produrci un ascesso al seno. 12) CURA NATURALE MASTITE. Non cedere alle pressioni verso i soliti antibiotici, che finirebbero nel latte. Per disinfiammare dei seni intasati e afflitti da mastite, basta applicare delle foglie di cavolo fresco, cambiandole ogni due ore, fino a quando il problema è risolto. Non farne uso fuori del necessario, perché potrebbe portare a una riduzione del latte. Ottima l’applicazione di fango. Anche un decotto con foglie di finocchio (2-3 manciate bollite in mezzo litro d’acqua per 10 minuti, da applicare in cataplasma sui capezzoli). 13) REGGISENI MAGGIORATI. Meglio usare reggiseno di una misura più grande. 14) REGGISENI IN COTONE. Evitare il materiale sintetico. 15) APERTURE REGGISENO MATERNO. Assicurarsi che le aperture siano grandi a sufficienza senza procurare pressioni improprie sul seno, capaci di bloccare i dotti lattiferi. 16) ALLENARSI A MANEGGIARE IL REGGISENO CON UNA MANO. Questo aiuta la mamma a usare la mano libera per manovrare il bebè a sua discrezione. 17) SPALLINE LARGHE E CONFORTEVOLI. Assicurarsi che le spalline del reggiseno non siano troppo sottili e strette sulle costole. 18) EVITARE VESTI STRETTE E BLOCCO DEI DOTTI lattiferi. Bloccare i dotti lattiferi significa infezione assicurata se non si interviene subito. 19) PUNTI DURI E DOLOROSI SUL SENO. Scaldabili con gentile massaggio circolare dall’alto in basso, Lo stesso succhiare del bebè è la migliore panacea per ripulire i dotti da questi ingorghi. 20) INSUFFICIENTE SUCCHIAMENTO DEL BEBE’. Se il lattante non ce la fa a star dietro a sovrabbondante produzione lattea, è consigliabile allattare più frequentemente e più a lungo, bevendo più liquidi (più acqua leggera, succhi di frutta e di verdure) e urinando a ritmo orario (una volta ogni ora). Se c’è perdita di latte, usare delle coppette assorbenti o ritagli di puro cotone. 21) ZERO FUMO ATTIVO E PASSIVO. Ovvio che non debba circolare fumo tra i genitori e i membri della famiglia, se non vogliamo intossicare il piccolo. 22) ZERO SOSTANZE DROGANTI. Niente alcol o altre sostanze dopanti che finirebbero inevitabilmente nel latte.

Valdo Vaccaro

Se l’articolo ti è piaciuto e vuoi supportare la mia attività lo puoi fare con una donazione libera.

Scritto da Valdo Vaccaro

Valdo Vaccaro, classe 1943, è ricercatore indipendente, divulgatore e filosofo della salute. Da sempre ha fatto della dieta vegeto-crudista tendenziale, dell’amore per gli animali e la natura un modo di essere e uno stile di vita, in tutta autonomia e libertà. Valdo ha tenuto centinaia di conferenze in giro per l’Italia e nel mondo trattando vari temi tra cui salute, etica, attualità e altro ancora. Al momento, oltre all’attività sul blog, è direttore scientifico e docente della HSU – Health Science University, la prima scuola di Igienismo Naturale Italiana.

DISCLAIMER
Valdo Vaccaro è orgogliosamente NON-medico, ma igienista e libero ricercatore. Valdo Vaccaro non visita, non prescrive e non cura. Le informazioni presenti su questo sito hanno solo scopo informativo, non intendono e non devono sostituire il parere del medico curante.

Iscriviti al blog tramite email

Inserisci il tuo indirizzo e-mail per iscriverti a questo blog, e ricevere via e-mail le notifiche di nuovi post.

Articoli Correlati

Commenti

3 Commenti

  1. lmag

    Ciao, conosci la leche league? (http://www.lllitalia.org/) Sono un gruppo di volontarie che promuovono l'allattamento al seno e aiutano le mamme in difficoltà. Ce ne sono un po in tutta Italia, probabilmente anche dalle tue parti. Vedi sul sito le volontarie regione per regione. Credo che ti possano dare un valido aiuto.
    ciao

    Rispondi
  2. lallabel

    Ciao, non darle il latte artificiale!
    Piuttosto affitta un tiralatte e alterna una poppata al seno con una al biberon!!!!!
    contatta la leche league, sapranno darti una mano…ma non rinunciare a darle il tuo latte!!!!

    Rispondi
  3. bioc

    Non farti prendere dall'ansia, tirati il latte daglielo col biberon per nutrirla in modo che si tranquillizza sia lei che voi. Prima di dargli il biberon prova ogni volta ( notte giorno , sempre ) ad attaccarla al seno per allenarla il piu possibile…cerca dei video per capire bene come è la "ciucciata" corretta e aiutala
    Esistono anche dei paracapezzoli, in silicone credo, sono un po rigidi e aiutano il bambino ad aprire bene la bocca credo i trovino in farmacia… avevamo gli stessi problemi ( w gli ospedali ), da quando ha imparato ,dopo poco tempo, ha iniziato a ciucciare e non ha ancora smesso ( un anno abbondante ormai ) e ciuccia in ogni posizione possibile con soddisfazione …grande soddisfazione…grandissssssima soddisfazione!

    come ti hanno consigliato altri contatta anche la LL . .buona fortuna !

    Rispondi

Lascia un commento