SIAMO UNA GRANDE ANIMA

da 26 Ott 2017Etica, Consapevolezza e Spiritualità

PER DIVERSI PENSATORI NON ESISTE IL DIVINO E NON ESISTE LA VERITÀ

Diversi pensatori e filosofi orientali (ci riferiamo a Osho Rajneesh e per diversi tratti allo stesso Gautama Buddha e a Lao Tzu), ed anche a maestri del nostro passato antico occidentale (ci riferiamo a Eraclito e Socrate), per quanto vicinissimi al nostro modo di pensare critico e controcorrente, e comunque su posizioni alternative contro il fronte mainstream e la generalità del pensiero predominante e di massa, sostengono che Dio non esiste e che la verità stessa non esiste, dato che tutto è relativo, tutto fluido e tutto cangiante.

IL NOCCIOLO DELLA QUESTIONE

Osho in particolare afferma che dare dei nomi a cose e persone, entità che sono in continua trasformazione, è irrealistico e sviante, fa parte di una scienza oggettiva, nozionistica e materialistica che non percepisce e non afferra il nocciolo della questione, nocciolo che è soggettivo, sfuggente e spirituale dal momento che siamo duraturi e nel contempo impermanenti, instabili ed evolventi.

VALGONO I VERBI E NON I NOMI

Più che nomi bisogna usare verbi, perché il mondo è fatto di verbi e non di nomi. I quali verbi sono più consoni a descrivere la realtà. Ad esempio si parla di bambino ma anche lui si evolve velocemente in fanciullo, in giovane, in adulto e in anziano. L’anziano porta con sé i germi, i ricordi, le sensazioni, le emozioni, le cicatrici mentali di quando era bambino, e si rende conto che la sua vita, per quanto apparentemente lenta e lunga, è passata in un baleno.

FARFALLA, ROSA E FIUME SONO TUTTI NOMI

Si parla ad esempio di farfalla, mentre poco prima era bruco e bozzolo. Si parla di rosa come di un fiore, ma non è giusto, perché la rosa non ha mai smesso di fiorire e sta tuttora fiorendo prima di perdere il suo profumo e i suoi petali. Definirla fiore significa darle un nome. Vedi un fiume e lo chiami fiume, lo riduci a un nome, mentre si tratta di un fiumeggiare, dove l’acqua scorre e cambia in continuazione.

I NOMI SERVONO SUL PIANO PRATICO DELLA COMPRENSIONE, MA SONO RIDUTTIVI

La vita si trasforma in morte e la morte in vita. Tutto è trasformazione e tutto fluisce. Tutto è in perenne movimento, tutto è un continuum, non esiste un punto fermo, non esiste una battuta d’arresto, una demarcazione, una foto instantanea. Il mondo si compone di verbi e non di nomi, di una curva continua, fatta di picchi e di punti minimi. I punti fermi esistono come semplificazione, illusione e necessità pratica solo nel linguaggio umano non nella realtà esistenziale. Dare un nome serve, ma è riduttivo.

ESSENZA DIVINA, ENERGIA ESISTENZIALE E CREATIVITÀ

Quando dici Dio o Allah usi un nome e non un verbo. Un nome è fisso, statico, morto. Ne consegue il monito di non usare il nome di Dio. Non nominare il nome di Dio invano! Dio non esiste come persona. Come persona è una finzione. Se poi esistesse, il Dio per l’uomo sarebbe un vecchio con la barba. Per il cinese sarebbe un asiatico con gli occhi all’insù, per l’africano sarebbe un Dio dalla pelle nera, per la mia oca sarebbe un Dio probabilmente con il becco arrotondato e le piume. Sostituiamo dunque la parola Dio con Essenza Divina, con Energia Esistenziale, con Creatività. Essere creativi è infatti la qualità religiosa più importante.

AVVERSIONE PROFONDA PER I LEADER E I TRASCINATORI

Osho non crede nei maestri e nei leader. Si tratta di gente presuntuosa e fanatica. Il leader desidera che tu metta da parte i tuoi occhi e che guardi coi suoi occhi, desidera che tu pensi col suo cervello e coi suoi valori. Vuole che tu ceda le tue gambe e cammini con le sue. Maestri e leader, che lo sappiano o no, sono criminali e venditori di fumo. Ammaliano, storpiano, paralizzano, accecano, annullano. Per loro, che tu abbia occhi che vedono e mente che pensa è fonte di disturbo. La gente invece deve trovare il suo pensiero e il suo percorso. Deve camminare da sola.

GESÙ PECCAVA DI NOTEVOLE PRESUNZIONE

Chi è mai Gesù per dire “Vieni e seguimi?” Idem per il Profeta Maometto. La parola Islam vuol dire Pace, ma tale parola viene incisa sulla lama di una spada. Gesù non faceva miracoli, meritava di essere punito in qualche modo per la sua presunzione di essere l’unico figlio di Dio, ma la croce era qualcosa di eccessivo, visto che, dopotutto, non era un malvivente o un violento.

LA TOMBA DI GESÙ STA A PAHLGAM NEL KASHMIR

Finì sulla croce ma solo per alcune ore, e tutto venne orchestrato e concordato tra un ricco sponsor e Ponzio Pilato, che in linea con sua moglie era attratto dalla figura di Gesù, per cui non si lavò affatto le mani come insegna la storia ufficiale. Terminata la lezione e staccatolo dalla croce, venne fatto fuggire in India. Morì infatti in Kashmir a Pahlgam, dove esiste tuttora la sua tomba, accanto a quella di Mosè e a quella del discepolo prediletto Tommaso.

SERIOSITÀ E DOGMATISMO DELLE GRANDI RELIGIONI

Per Osho tutte le grandi religioni si oppongono alla vita, e sono inoltre prive di sorriso e di senso dell’umorismo. Sono tutte rivolte seriosamente, dogmaticamente e furiosamente alla vita eterna. I Cristiani ad esempio hanno versato più sangue di chiunque altro, hanno combattuto più guerre di chiunque altro. La gente è stata minacciata, spaventata, torturata, massacrata, bruciata viva dai Cristiani.

INFALLIBILITÀ DEI PAPI

Il 99% dell’umanità cristiana occidentale è soggiogato da papi infallibili. Infallibile il papa Callisto III che fece bruciare viva Giovanna D’Arco (riabilitata e santificata poi da Pio X), infallibile il papa Alessandro VI che fece bruciare vivo Gerolamo Savonarola, infallibile il papa Clemente VIII che fece bruciare vivi Giordano Bruno e Domenico Scannella detto Menocchio, infallibile il papa Urbano VIII che costrinse Galileo a fare abiura e ad affermare che il Sole gira intorno alla Terra e non viceversa. L’infallibilità è chiaramente stupidità manifesta.

DA DONNA PRIVA DI ANIMA A DONNA ALTRA METÀ DEL CIELO

Confucio, pensatore che ha influenzato per secoli l’intera Cina, crede che in una donna non ci sia anima, al pari di una gallina, per cui ucciderla non è omicidio. Per migliaia di anni in Cina uccidere la moglie non è stato considerato un efferato crimine ma una normalità comportamentale, al pari di liberarsi di una sedia o di un suppellettile consumato. Una bella differenza con lo stesso Mao Tze Tung che, per quanto duro dittatore comunista, definisce la donna come l’Altra Metà del Cielo.

IL BUDDHA CHIEDE DI NON ESSERE CREDUTO

Il Buddha almeno si salva, nel senso che non crede in Dio, e arriva persino ad elencare 10 motivi per non credergli, tant’è che invita i suoi fedeli ad usare il proprio cervello e a non credere in lui, li invita ad essere autonomi e creativi. Io insegno a vivere nel presente, nel qui ed ora, quaggiù nel Territorio. Ed insegno a vivere anche Lassù o Laggiù, nell’Altra Dimensione, ma sempre secondo il concetto del Qui ed Ora.

VOLEVO SOLO FARVI CAPIRE CHE SIAMO COMPAGNI DI VIAGGIO

Vi chiederete il perché di questa lunga premessa. Dove voglio andare a parare? Mi preme farvi capire che io non sono e non mi ritengo un leader, e che trovo pure troppo banale ed evidente dirvelo. Mi preme farvi capire che voi non siete miei seguaci o miei allievi. Siamo nella migliore della ipotesi amici, colleghi, fratelli e compagni di viaggio, alla ricerca di un miglioramento della vita attuale e futura, alla ricerca di maggiore consapevolezza e coscienza.

LE LEGGI DI NATURA SONO UN MARCATORE DI PERCORSO

Mi preme farvi capire che in tutte le cose esiste comunque la possibilità di arrivare vicini alla verità, al giusto, al sensato e al condivisibile, ma sempre con mente aperta, serena e flessibile, senza fissazioni e dogmi inalterabili, senza fideismi e fanatismi. Ogni persona è unica e dunque portatrice di situazioni-esperienze-ambizioni-valori-esigenze particolari. Tutto è transitorio, relativo, soggettivo. Eppure abbiamo l’obbligo, oltre che la netta convenienza, a muoverci lungo un percorso di saggezza e di buoni principi, lungo un percorso di rispetto nei riguardi delle leggi di natura che sono precise e valgono per tutti.

APPARTENIAMO A UNA SCUOLA DECISAMENTE SUPERIORE

Ed è in questo senso e in questa direzione che parliamo di scientificità, di superiorità, di conoscenza avanzata, di posizioni d’avanguardia di questa nostra Scuola Millenaria che è la Natural Health Science. Niente spocchia, niente presunzione, niente arroganza. Tanta umiltà e tanta curiosità, tanta voglia di approfondire e di capire. In ogni caso credetemi fino a un certo punto, o meglio ancora non credetemi affatto, soprattutto se non ne siete convinti. Se questo vale per gradi anime come quelle del Buddha, a maggior ragione vale anche per me personalmente.

NIENTE ILLUSIONI DI GRANDEZZA

Vero è che mi stanno arrivando a getto continuo lettere stupende, testimonianze magnifiche, richieste di amicizia. Tutte cose che tendono a darmi importanza al di là del necessario, magari ad illudermi e a gonfiarmi, a rendermi galvanizzato come fossi chissà chi. Se poi qui all’Hotel Olimpia mi danno pure la stanza 314, quella che normalmente viene riservata a Flavio Briatore, chiaro che la febbre sale. Ma vi assicuro che tutto dura per un attimo soltanto. Ho imparato a depurarmi da queste momentanee debolezze, da queste piccole vanità.

VI STO PROPONENDO UN LINGUAGGIO DIVERSO DAL PENSIERO UNICO

Se c’è qualcosa che vorrei poteste accreditarmi o darmi merito, è quello di avervi dato o avervi comunque proposto qualche strumento in più, un linguaggio diverso e delle concezioni lontane dal pensiero unico standardizzato, dal pensiero predominante, asfissiante, spesso paurosizzante ed ansiosizzante. Spero di avervi dato modo di fare una seconda riflessione su tutto quello che conta. Spero di avervi aiutati a fare in modo che ogni vostro pensiero ed azione siano concepiti come fossero ultimo atto della vostra vita, come insegnava l’Imperatore Marco Aurelio. Forse in questo senso posso essermi guadagnato un motivo di rispetto.

SIAMO AUTENTICI PUNTI DI RIFERIMENTO

Queste mie riflessioni non appaiano tuttavia come un allentamento della presa, come un abbassamento del tiro e della gittata, come uno staccarsi dai nostri obiettivi. Le mie riflessioni, opportune e dovute, non diventino un calo di convinzione e di grinta. Stiamo facendo un lavoro indispensabile e prezioso sul piano culturale e scientifico, un lavoro pionieristico. Siamo dei rompighiaccio e dei punti di riferimento per tutti.

SIAMO UNA GRANDE ANIMA

Ovvio che il nostro lavoro non viene sempre valutato e riconosciuto. Esiste gente che ha interesse a boicottarci e a rimpicciolirci. Ma noi siamo una grande anima e le grandi anime non si lasciano né ingabbiare né sottomettere. Noi siamo specializzati nello sconfiggere la mediocrità. Come dice Gianni Lannes nel suo sito: Su la testa!

MANTENERE LO SPIRITO GIUSTO E LA CARICA GIUSTA

Cerchiamo dunque di portare avanti i nostri compiti con entusiasmo, coraggio, sacrificio e senso di responsabilità, ma soprattutto col sorriso, la serenità e il divertimento che provengono dalla creatività, dalla nostra autonomia e dalla nostra libertà di scelta. Le difficoltà e il clima sociale-economico-politico difficile siano da stimolo a fare meglio e non diventino ragione di scoramento e di abbattimento. Il mondo sta sotto sotto cambiando e ci sta dando sempre più ragione, anche se a scoppio ritardato. Cerchiamo di non perdere il momento e di non farci travolgere. Cerchiamo di stare sulla cresta dell’onda, ognuno secondo le sue possibilità.

Valdo Vaccaro

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Scritto da Valdo Vaccaro

Valdo Vaccaro, classe 1943, è ricercatore indipendente, divulgatore e filosofo della salute. Da sempre ha fatto della dieta vegeto-crudista tendenziale, dell’amore per gli animali e la natura un modo di essere e uno stile di vita, in tutta autonomia e libertà. Valdo ha tenuto centinaia di conferenze in giro per l’Italia e nel mondo trattando vari temi tra cui salute, etica, attualità e altro ancora. Al momento, oltre all’attività sul blog, è direttore scientifico e docente della HSU – Health Science University, la prima scuola di Igienismo Naturale Italiana.

DISCLAIMER
Valdo Vaccaro è orgogliosamente NON-medico, ma igienista e libero ricercatore. Valdo Vaccaro non visita, non prescrive e non cura. Le informazioni presenti su questo sito hanno solo scopo informativo, non intendono e non devono sostituire il parere del medico curante.

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Commenti

11 Commenti

  1. Gianfranco

    allora non troverò vergini in paradiso?

    Rispondi
    • Luciana

      Siamo una grande anima che si esprime in molteplici forme secondo il grado di evoluzione di ognuno, cioè la possibilità della forma di esprimere la grande anima . Dio è la grande anima, ovvero l’energia creatrice, il perfetto equilibrio della creazione di un corpo che si guarisce da solo, il perfetto equilibrio della vita creata, che vive nelle piante e negli animali ed alla quale dobbiamo ricorrere quando dimentichiamo dio che è in noi perdendo il nostro equilibrio:Ho letto una volta in un libro che se vuoi vedere l’infinito guarda negli occhi il tuo animale domestico,che, per quanto piccolo, ti farà conoscere l’infinito. Il maestro non è colui che sa, ma colui che risveglia il dio che è in noi e può farlo anche con la sua forma imperfetta.
      Un consiglio a Gianfranco: qualunque sia il tuo concetto di paradiso, cercalo mentre vivi, poichè dopo la morte assumerai un’altra forma per cercare la stessa cosa che non hai realizzato ma desiderato durante la vita, finchè il tuo desiderio non cambierà.

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  2. Moly

    Faccio presente che la sepoltura di Gesù in Kashmir nel santuario di Roza-bal è una accertata sciocchezza. Andate a leggere gli studi di John Kippon, David Marshall Lang, Per Beskow in proposito. Si tratta di una leggenda buddista speziata con credenze islamiche che si è generata, tra le altre ragioni, a causa della confusione di alcuni segni. Dal punto di vista storico e filologico su questa faccenda è stata da tempo messa una pietra tombale, perdonate la boutade. La favola ha ripreso vita nel 1894, quando il giornalista Nicolas Notovith, ha pubblicato in francese “La vita sconosciuta di Gesù Cristo”, nel quale egli afferma quello che viene in questo testo di Valdo sostenuto. Mi meraviglio davvero di tanta sciatteria, leggerezza e mancanza di informazione da parte sua, signor Vaccaro. Notovith scrisse sulla base di un fantomatico manoscritto tibetano che diceva di aver scovato in un monastero indiano a Hemis. Peccato che nessuno in quel monastero ha detto di averlo mai incontrato e che lui stesso non abbia mai avuto il coraggio di mostrare il manoscritto.
    Cari saluti.

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    • Valdo Vaccaro

      Ciao Moly. Mi rendo conto che quel tratto critico possa dare fastidio e possa sollevare un vespaio. Se è così chiedo scusa per aver prodotto un graffio alla sensibilità di qualcuno. Non l’ho fatto con cattiveria o con cattive intenzioni, e nemmeno per partigianeria, nel senso che non appartengo a nessuna religione. Non è pertanto il caso di lanciare gratuite ed inopportune accuse di sciatteria e leggerezza informativa. Fare ipotesi su dettagli riguardanti vicende di 2000 anni fa, dettagli spesso incerti e riportati a voce e per sentito dire, aventi per oggetto miracoli improbabili come il camminare sulle acque, dovrebbe far parte del normale pensiero umano libero e avanzato, senza generare reazioni corrosive, prevenute e intolleranti. Non pretendo sicuramente di possedere la verità storica, e non c’è nessuna voglia di mancare di rispetto ai cristiani credenti, e ancor meno di svalutare la figura importante di Gesù. Di un Gesù che, in ogni caso, anche nella versione da me accennata, ha sofferto molto ed è finito sulla croce davvero, anche se non in modalità mortali. Qualora il finale fosse stato diverso da quello segnalato sui vangeli ufficiali, e qualora l’uomo di Nazareth avesse terminato i suoi giorni pacificamente in Kashmir, la sua figura non risulterebbe per questo svalutata. Non penso e non mi auguro retroattivamente che il Signore dei Cristiani, per essere amato e venerato, dovesse subire una martirizzazione estrema. Trovo in ogni caso la versione definita da Moly come orientale, più sensata e bene-augurante, meno drammatica e lugubre. Rivaluta persino la figura di Ponzio Pilato e della moglie, oltre che l’equità e la congruità delle leggi romane che erano dure ma non illogiche e sproporzionate. La legge romana non prevedeva di certo il lavarsi le mani di un suo Governatore, e tanto meno il mandare a morte una persona per un semplice reato di opinione. D’altra parte, essere dogmatici e super-sicuri, o credere ciecamente a tutti gli avvenimenti della storia come raccontati dalle fonti ufficiale, non aiuta a comprendere la verità. In ogni caso, il dettaglio che io ho solo riportato proviene dal testo “La Bibbia di Rajneesh”. Osho è sicuramente un distruttore di idee religiose, ma non è mai stato uno sconsiderato raccontatore di frottole. Osho è nemico del pattume e delle incrostazioni che ottundono la mente. Le sue ricerche risultano sempre documentate e a largo raggio. Non si è mai sbilanciato a favore di una religione o di un’altra. Dubitare è per lui, come anche per me, una delle cose più preziose che esistano al mondo: solo dubitando si può scoprire qualcosa. Ho sempre pensato che la cosa più bella e pura di Gesù Bambino che nasce in una mangiatoia e anche di Gesù adulto che finisce nei guai per le cattiverie e le invidie dei preti di allora, è l’idea amorevole e compassionevole che si sono fatti di lui i credenti nei due millenni trascorsi, al di là della sua reale o leggendaria esistenza storica secondo i canoni dei libri cosiddetti sacri. Più che rispettare e amare un Gesù storicamente controverso, e comunque figlio di Dio al pari di noi tutti, trovo che sia più meritevole di comprensione e di affetto la dedizione e il feeling della gente cristiana per la figura, l’icona, il simbolo di bontà, di giustizia e di umanità che egli incarna e rappresenta nell’inconscio collettivo. Non sono assolutamente tenero invece con la struttura religiosa che, al di là del buonismo apparente e della opportunistica maschera di innocenza, pretende di rifarsi e richiamarsi a lui, quando invece ha disseminato la Terra di terrore, di inquisizioni, di roghi e di milioni e milioni di gente torturata.

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      • Moly

        Gentile Valdo, ritiro volentieri le espressioni che l’hanno offesa, senz’altro non adeguate a un discorrere cortese, tanto più che provengono da un vegan-crudista divenuto tale da anni anche grazie all’assidua frequentazione del suo blog. M’interesso di questioni testamentarie da un prospettiva non affatto teologica ma linguistica, filologica e storica. Ribadisco che un’ipotesi di vita e sepoltura di Gesù in Kashmir è destituita di ogni fondamento. Quanto alla vicenda storica dell’uomo, del suo processo e della figura di Ponzio Pilato, lei può immaginare come siano state prodotte intere biblioteche di trattatistica scientifica da parte di studiosi di ogni provenienza e credo religioso. Non si tratta di svalutare o rivalutare figure né di affidarsi a questa o quella credenza. La partita si gioca sul campo dell’interpretazione delle fonti attraverso un processo quanto più possibile rigoroso. Il mio intento era, appunto, di richiamare a questo rigore contro la perentorietà oggettivamente immotivata di alcune affermazioni del suo testo: “Finì sulla croce ma solo per poche ore, e tutto venne orchestrato e concordato tra un ricco Sponsor e Ponzio Pilato […]”, oppure “Morì in Kashmir a Puhlgam dove esiste la sua tomba”.
        Niente di quello che è intercorso scalfisce la mia stima nei suoi confronti.
        La saluto e la ringrazio per la cordialità che ha saputo usare nel rispondere al mio commento.
        Moly.

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        • Luciana

          E’ molto difficile che sia vero ciò che dice il giornale di quanto è accaduto un giorno prima, figuriamoci di quanto viene detto di Gesù di duemila anni fà. Ho notato infatti che chiunque tenta di pescare verità nella storia spesso si perde in supposizioni e contraddizioni . La verità è dentro di noi poichè la nostra natura è divina. Se è esistito o no Gesù o se è morto o no sulla croce o se è risorto o no poco conta, importante è quello che ha detto . Anche se a quello che ha detto ci sono state aggiunte interpretative spesso a proprio interesse dei preti e degli storici , tuttavia sappiamo dentro di noi quello che corrisponde alla verità ed è solo questo quello che veramente è importante e che dobbiamo seguire.Per esempio “ama il prossimo come te stesso” è una verità che dobbiamo seguire anche se Gesù non è risorto e se al prossimo aggiungiamo ogni animale col veganesimo, restiamo sempre in tema.

          Rispondi
      • paolo bianchi

        Buona sera Valdo, amo sempre di più il mio percorso personale… voglio semplicità e semplificare il più possibile…se nella storia di un Uomo vengono raccontati aneddoti e attribuite parole tipo…Chi mi ama mi segua…nutro seri dubbi sulla bontà del racconto o sull’illuminazione del raccontato….personalmente trovo un evoluzione naturale con…Chi si ama mi segua….ma personalmente preferisco un illuminante e luminoso….CHi Si AMA Si SEGUA..e credo che su questo se fosse presente un Gesù evoluto nella storia della propria Vita vissuta ho la semplice convinzione che si possa essere entrambi d’accordo…con rispetto simpatia ed umiltà le auguro e mi auguro una buona Vita e le faccio i complimenti per come ha trattato un grande argomento come l’Anima in modo semplice….( Anima-Li)??

        Rispondi
  3. LOG

    Caro Valdo, ti conosco da poco più di un anno ma trovo che sei persona bella e onesta. I riferimenti a Osho sono interessanti ma trattasi, secondo me, di una persona che predicava bene e razzolava male. Se non li conosci avvicinati a J. Krishnamurti e U.G. Krishnamurti sono persone che hanno dato tutt’altro esempio. La stessa cosa posso dire di te. Sei una brava persona! Ciao

    Luigi

    Rispondi
  4. Devis

    Giuseppe Flavio, storico ebreo vissuto nel primo secolo, attestò l’esistenza effettiva di Gesù. Vi sono due versioni del suo manoscritto, riporto solo la seconda delle due:” In questo tempo viveva un uomo saggio che si chiamava Gesù, e la sua condotta era irreprensibile, ed era conosciuto come un uomo virtuoso. E molti fra i Giudei e le altre nazioni divennero suoi discepoli. Pilato lo condannò a essere crocifisso e morire. E quelli che erano divenuti suoi discepoli non abbandonarono la propria lealtà per lui. Essi raccontarono che egli era apparso loro tre giorni dopo la sua crocifissione, e che egli era vivo. Di conseguenza essi credevano che egli fosse il Messia, di cui i Profeti avevano raccontato le meraviglie”.
    L’altra versione è ritenuta da alcuni studiosi autentica, altri invece nutrono dei dubbi.
    Giuseppe Flavio non era cristiano, quindi non aveva motivi importanti per accreditare storicamente l’esistenza di Gesù.
    Per il resto non voglio entrare nella polemica.
    Personalmente ho fede in Cristo, ma non giudico chi la pensa diversamente.
    Però bisognerebbe anche cercare di essere obbiettivi.
    Non si può continuare a rimarcare tutti i crimini commessi nella storia dalla cristianità, addebitandone le colpe a chi ha lasciato un esempio di bontà inarrivabile. Del resto non è Gesù quello che rimproverò Pietro, quando nel Getsemani colpì il soldato in procinto di arrestarlo? Non è sempre lui che insegnò ad amare anche i propri nemici e invocò il perdono per quelli che lo crocifissero?
    Indubbiamente i crimini commessi nel nome di Cristo sono ingiustificabili, perché ciò che insegnò è netto ed inequivocabile, non può essere travisato.
    L’asserzione dei responsabili di quei crimini di esercitare la volontà divina è falsa e blasfema.
    Su Osho ho avuto modo di leggere diversi suoi libri. Ha un modo di discorrere particolare, molto suggestivo e paradossale. Per certi versi ritengo condivisibili certi suoi ragionamenti. Però mi dà l’impressione di uno che spesso e volentieri dice tutto e il contrario di tutto. Nella “Bibbia di Rajneesh” mi pare che voglia sostanzialmente ridicolizzare la figura di Cristo, mentre in altre occasioni reinterpreta il messaggio dei Vangeli e lo eleva a massimo esempio di bontà e saggezza.

    Rispondi
    • Luciana

      E’ molto difficile che sia vero ciò che dice il giornale di quanto è accaduto un giorno prima, figuriamoci di quanto viene detto di Gesù di duemila anni fà. Ho notato infatti che chiunque tenta di pescare verità nella storia spesso si perde in supposizioni e contraddizioni . La verità è dentro di noi poichè la nostra natura è divina. Se è esistito o no Gesù o se è morto o no sulla croce o se è risorto o no poco conta, importante è quello che ha detto . Anche se a quello che ha detto ci sono state aggiunte interpretative spesso a proprio interesse dei preti e degli storici , tuttavia sappiamo dentro di noi quello che corrisponde alla verità ed è solo questo quello che veramente è importante e che dobbiamo seguire.Per esempio “ama il prossimo come te stesso” è una verità che dobbiamo seguire anche se Gesù non è risorto e se al prossimo aggiungiamo ogni animale col veganesimo, restiamo sempre in tema.

      Rispondi
      • Devis

        Cara Luciana, che dire, a quanto pare il tuo punto di vista si discosta sensibilmente dal mio. Ma questo non mi sembra un motivo valido per esimermi dal mostrare rispetto al tuo diritto di credere in ciò che vuoi, come del resto anche verso qualsiasi altra opinione espressa da persone riflessive e in buona fede che dimostrano coerentemete di provare ad altri le proprie “verità” con garbo e compostezza.
        Però l’affermazione: “La verità è dentro di noi poichè la nostra natura è divina”, denota una precisa visione delle cose che condivido pienamente, infatti può anche essere vista come l’essenza del cristianesimo, in quanto il credo di essere stati creati a immagine e somiglianza di Dio non può che portarci a concludere che la facoltà di discernere il bene e il male è insita in noi. Peccato che l’imperfezione congenita, le astuzie del Diavolo (“il padre della menzogna”) e le pressioni del suo mondo, ci portano a mancare ripetutamente sotto diversi aspetti.
        Invece, per chi professa il credo nella reincarnazione, il senso della frase è ovviamente inteso in modo diverso.
        Un po’ come quando due viaggiatori diretti verso una stessa meta percorrono assieme una parte del tragitto e si separano in prossimità di un bivio, perchè non c’è più identità di vedute sul rimanente percorso da seguire.
        Non sono interessato a disquisire sulle libere scelte di vita degli altri, come nemmeno voglio ergermi a giudice della morale. Non possiedo i requisiti per sorreggere l’onere di responsabilità richiesto per esercitare un siffatto ruolo, e credo che in pochi, se non nessuno sia oggettivamente in grado di dimostrare di riuscire sostenerne il carico, mantenendo una condotta sempre perfettamente esemplare.
        Mi limito ad osservare la quotidianità anche in senso autocritico, cercando (e sperando) di tenere basso il più possibile il peso specifico delle mie negligenze quotidiane…ci sono già in troppi che gareggiano a dare il peggio di sè, rendendo il clima generale abbastanza pesantuccio…anche quando fuori splende il sole!

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