TUMORE AL SENO, IPERTIROIDISMO E FALLACIA DELLA MENTALITÀ CUROMANE

da 23 Gen 2017Disturbi della tiroide, Tumore al seno

LETTERA

TUMORE AL SENO, CHEMIO, RADIO E FEMARA

Salve. La mia storia è lunga. Cercherò di riassumerla: cancro al seno, chemio, radio, 5 anni di Femara. Risultato: colesterolo, osteoporosi codice rosso e altri inconvenienti meno gravi.
A marzo 2016 termino la cura di Femara e un mese dopo scopro di essere ipertiroidea, con noduli freddi d altri sintomi. Ora prendo Tirodril, in attesa che mi sparino iodio per far cessare l’attività della tiroide. Così diventerò ipo e dovrò prendere eutirox a vita. Tutto ciò non mi convince.

IPOTIROIDISMO CONSEGUENTE ALLO SOSPENSIONE DEL FEMARA?

Pur nella mia ignoranza medica, credo che l’ipertiroidismo mi sia venuto come conseguenza alla sospensione del Femara. Da rilevare che mi sono trasferita circa tre anni fa da Torino alle Canarie per godermi la meritata pensione. Il clima e il cibo carichi di iodio possono aver influenzato l’attività della tiroide.

MI TROVO IN STATO CONFUSIONALE

Leggere su internet informazioni è come trovarsi in un labirinto senza uscita. Ogni giorno c’è tutto e il contrario di tutto. Noi che abbiamo già subìto malattie devastanti ci troviamo in stato confusionale. Che tristezza! Chiedo gentilmente la sua opinione sulle cure. Grazie.
Elena

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RISPOSTA

TRATTAMENTO ADIUVANTE NEL TUMORE ALLA MAMMELLA

Ciao Elena. Femara è un farmaco che ha come principio attivo il Letrozolo, prescritto in genere da solo o in combinazione con altri farmaci per il trattamento adiuvante del carcinoma della mammella. Nelle pazienti con carcinoma mammario avanzato o metastatico, il trattamento con Femara, secondo i medici, deve essere continuato finché la progressione tumorale risulta evidente.

FEMARA RIDUTTORE DEGLI ESTROGENI

Femara appartiene ad un gruppo di medicinali chiamati inibitori dell’aromatasi. È un trattamento ormonale o endocrino del tumore della mammella. La crescita di tale tumore è frequentemente stimolata dagli estrogeni che sono ormoni sessuali femminili. Femara riduce la quantità di estrogeni mediante il blocco dell’enzima Aromatasi che è coinvolto nella produzione di estrogeni e pertanto può bloccare la crescita di tumori al seno che hanno bisogno di estrogeni per crescere. Come conseguenza si rallenta o si interrompe la crescita delle cellule tumorali e la loro eventuale diffusione verso altre parti del corpo.

PROIBIZIONI ED EFFETTI COLLATERALI

Non prendere Femara 1) In caso di allergia al letrozolo o ad uno qualsiasi degli altri componenti di questo medicinale, 2) Se si ha tuttora il ciclo, 3) Se si è in gravidanza, 4) Se si sta allattando, 5) In caso di malattia renale, 6) In caso di malattia epatica, 7) In caso di osteoporosi o di fratture ossee, 8) In caso di età inferiore ai 18 anni.

TIRODRIL COME INIBITORE DELL’ENZIMA TIREOPEROSSIDASI E COME FRENO ALLA ORGANICAZIONE IODICA

Tapazole o metimazolo o tirodril impedisce alla tiroide di produrre troppi ormoni tiroidei e viene infatti usato per trattare casi di ipertiroidismo o di tiroide iper-attiva. Consente di ripristinare un buon profilo ormonale nel paziente ipertiroideo, agendo selettivamente al livello tiroideo e inibendo la trasformazione dello iodio inorganico in iodio organico ad opera dell’enzima tireoperossidasi. L’assenza del substrato organico impedisce quindi al tireocita di provvedere alla incorporazione degli ioni iodio nella molecola di tireoglobulina, e alla conseguente sintesi di ormoni tiroidei, senza interferire con le proprietà biologiche degli ormoni già sintetizzati. Recenti studi sembrano sostenere la capacità del tiamazolo nel ridurre la sintesi di anticorpi antirecettore TSH e antimicrosomiali, coinvolti in parte nella genesi della patologia ipertiroidea.

EFFETTI COLLATERALI

Non mancano gli effetti collaterali, come eruzioni cutanee, difficoltà respiratorie, gonfiori a viso-labbra-lingua-gola, febbre bassa ma persistente, sintomi influenzali, debolezza, sangue nelle urine, mal di stomaco, nausea, perdita appetito mal di testa, vertigini.

DISINVOLTA ACCETTAZIONE DELLE CURE MEDICHE CONVENZIONALI

Fatte queste considerazioni di carattere medico sui due maggiori farmaci attualmente assunti, non credo affatto che tu sia in stato confusionale. Mi pare al contrario che tu abbia idee chiarissime. Lo hai dimostrato in modo concreto e continuo. Hai sì o no creduto nelle cure mediche 1) Accettando la loro diagnosi di cancro al seno, 2) Accettando le chirurgie e le cure chemio-radio? 3) Accettando senza battere ciglio 5 anni di cure a base di Femara, nonostante gli effetti collaterali numerosi e gravi di tale farmaco, soprattutto quando assunto in modo prolungato?

LA CURA EUTIROX A VITA TI CONVINCE POCO

Dimostri infatti di credere fortemente nell’interventismo medico e nelle cure farmacologiche, anche se non manca un accenno critico da parte tua sull’ipotesi di assunzione di Eutirox a vita. Hai anche percepito, o almeno così mi pare, che intervenendo sulla tiroide si ottengono spesso risultati contraddittori e paradossali, con sbalzi e trasformazioni da stati iper in stati ipo e viceversa. Tutto sommato non ti vedo affatto sprovvista di idee, di nozioni e di iniziative. Peccato però che esse siano tutte o quasi nella direzione opposta a quanto noi predichiamo e promulghiamo.

CURA DELLA NON CURA SUL SINTOMO

La Health Science non crede infatti alla curomania sul sintomo, salvo che non si tratti di vera emergenza. Il sintomo non va toccato ma ascoltato e rispettato, trattandosi di prezioso ammonimento da un lato e di percorso riequilibrante dall’altro. Noi siamo per la cura della non cura sul sintomo. Per noi la malattia è amica e non nemica. Per noi, sia ben chiaro, il tuo tumore al seno non andava affatto curato in quel modo. Per capire la logica di tale ragionamento dovresti leggere la mia tesina “Tumore barriera e strumento del sistema immunitario”.

SPIEGHIAMO LA FALSITÀ, LA FALLACIA E LA MALAFEDE DELLA MENTALITÀ CUROMANE

Premesso che disponiamo di un health oriented body, o di un corpo auto-guarente, è giusto porsi un paio di domande. Deve la malattia essere curata? Può la malattia essere curata? La malattia, lo affermiamo per l’ennesima volta, è il classico processo curativo. Tu, in perfetta rima con quanto pensa la medicina convenzionale, e con quanto la massa diseducata dalla medicina stessa, , rispondi disinvoltamente con un sì. Nella visuale medica il concetto di cura è raramente connesso a quello di causa. Purtroppo nella mente della maggioranza tutto si focalizza sulla cura della malattia, quando invece “curare la malattia-sintomo” non è affatto sinonimo di ripristinare la salute.

I RIMEDI SONO BEN PEGGIORI DELLA MALATTIA DA CURARE

La natura della malattia è difensiva, rimediale, eliminativa ed adattiva. Sappiamo che rimediare a un rimedio efficace non è il massimo della saggezza! L’errore non sta tanto nei metodi usati per curare la malattia, ma soprattutto nello stesso tentativo di curarla, che appare assurdo e inutile in termini di logica e di razionalità. Tutte le cure hanno due cose in comune. Non rimuovono le cause e non costituiscono normali necessità di salute e di vita. Le cure sono normalmente pericolose, visto che le sostanze usate vengono estratte dai peggiori veleni conosciuti. Sappiamo tutti che le cure sono il più delle volte peggiori della malattia che pretendono di curare.

CURARE LA MALATTIA DIVENTA UN ATTO DI SUPERSTIZIONE PERNICIOSA

Dal momento che il ripristino della salute rappresenta la costante tendenza del corpo umano, curare la malattia diventa un atto di superstizione perniciosa, un atto non solo dannoso ma anche impossibile e inconcludente. La malattia è dopotutto lo sforzo del corpo di riportarsi alla normalità funzionale quando tale funzionalità sia stata disturbata da qualche causa che va identificata e rimossa.

VIETATO USURPARE I PROCESSI RIMEDIALI DELL’ORGANISMO

Quando noi igienisti neghiamo l’esistenza di cure risolventi, non neghiamo l’esistenza e l’efficacia dei farmaci, dei vaccini e dei vari trattamenti, ma semplicemente sottolineiamo che essi non possono usurpare gli innati processi rimediali dell’organismo.

STACCARSI DAI FARMACI E DAGLI STRESS

Dette queste verità eterne e millenarie, queste perle di saggezza che vanno capite nella loro essenza, non resta che invitarti a rivedere i tuoi concetti di malattia e di guarigione. Non serve piangere sul latte versato (o meglio ancora sul succo d’uva versato). Il mio consiglio include lo stacco da tutti i farmaci e il liberarsi da quegli stress emozionali e da quei pensieri negativi che tendono a distruggere la capacità digestiva, e nel cambiare radicalmente l’assetto biochimico del corpo facendo le giuste scelte alimentari e comportamentali, sulla base del nostro repertorio-salute.

DIAMOCI UNA PICCOLA FRENATA

L’ipertiroidismo significa gestire un corpo in esagerata accelerazione, in ipertensione, in ipercortisolemia e in tachicardia. Puntare dunque a una vita più rilassata e a cibi vitali, vibranti, sobri, innocenti e digeribili. Puntare a una salute dell’intestino, del fegato, dei reni, nonché a una strenua difesa del tuo microbiota. Una flora batterica equilibrata ha un ruolo rilevante nella produzione di vitamina K, B1, B6, PP o B3, acido eolico o B9 e acido pantotenico o B5. Raccomando regolare e sistematica lettura del mio blog e una migliore preparazione igienista.

Valdo Vaccaro

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Scritto da Valdo Vaccaro

Valdo Vaccaro, classe 1943, è ricercatore indipendente, divulgatore e filosofo della salute. Da sempre ha fatto della dieta vegeto-crudista tendenziale, dell’amore per gli animali e la natura un modo di essere e uno stile di vita, in tutta autonomia e libertà. Valdo ha tenuto centinaia di conferenze in giro per l’Italia e nel mondo trattando vari temi tra cui salute, etica, attualità e altro ancora. Al momento, oltre all’attività sul blog, è direttore scientifico e docente della HSU – Health Science University, la prima scuola di Igienismo Naturale Italiana.

DISCLAIMER
Valdo Vaccaro è orgogliosamente NON-medico, ma igienista e libero ricercatore. Valdo Vaccaro non visita, non prescrive e non cura. Le informazioni presenti su questo sito hanno solo scopo informativo, non intendono e non devono sostituire il parere del medico curante.

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