VOGLIA DI FEBBRE E INCAPACITÀ DI GENERARLA

da 1 Mar 2015Febbre

LETTERA

NON MI VIENE MAI LA FEBBRE

Salve, Vorrei porle un quesito che forse potrà sembrare banale ma a me fa pensare molto. Ho letto una recente tesina in cui si parla in modo entusiasmante della febbre, quella alta. Le sembrerà strano ma io mi chiedo perchè a me non venga mai la febbre. Non ricordo neanche quando è stata l’ultima volta. Sarà stato una ventina di anni fa o anche di più! Ero ancora un’adolescente.

A PARTE IL FUMO, NON SONO UN ESEMPIO DI GRANDE VIRTUOSITÀ

Premetto che sono una donna quasi 50enne. La mia alimentazione purtroppo non è virtuosa come vorrei. Mangio tante schifezze, devo ammetterlo. Sono pure in sovrappeso perchè faccio una vita sedentaria. Sono anche stressata per alcuni problemi familiari. Bevo anche vino e caffè, mentre non ho mai fumato in vita mia.

NIENTE FARMACI E 4 VACANZE BALNEARI OGNI ANNO

Al massimo mi viene un raffreddore o un po’ di raucedine e di mal di gola, e succede una volta all’anno. Non assumo mai nessun farmaco e il raffreddore passa da solo. Adoro il mare e prendere il sole. Almeno 4 volte l’anno non me la faccio mai mancare una vacanza balneare, pur abitando al Nord.

SI TRATTA FORSE DI ANSIA INFONDATA?

Vorrei che mi venisse qualche bel febbrone a 38-39, anche se questo desiderio può sembrare folle! Sono preoccupata per questa mancanza di febbre. Ha qualche consiglio da darmi? Le mie ansie sono infondate? Grazie per il suo prezioso lavoro.
Alessandra

*****

RISPOSTA

SE LA FEBBRE LATITA SIGNIFICA CHE ESSA NON DEVE ARRIVARE OPPURE CHE NON PUÒ ARRIVARE

Ciao Alessandra. “La malattia esiste solo quando è necessaria e dura solo finché ce n’è bisogno”, usava dire Herbert Shelton. Il discorso è applicabile anche alla febbre. Evidentemente, se non ti viene la febbre i casi sono due: A) Essa non arriva per mancanza di urgente bisogno purificativo, B) Essa non arriva per mancanza di forza immunitaria adatta a scatenarla.

ESISTE TUTTO SOMMATO UNA SITUAZIONE DI EQUILIBRIO

L’ipotesi A esclude che tu possa vantare una situazione di grande pulizia interna, per come mangi, per il tuo sedentarismo e il tuo sovrappeso, nonché per il vino ed il caffè. Occorre però rilevare che non fumi e non prendi farmaci, e che per giunta ti concedi 4 ottime vacanze balneari ogni anno, tutte cose di non trascurabile importanza nel computo finale dei meliors (o fattori positivi) e degli stressors (o fattori negativi). Alla fine un minimo di equilibrio il tuo corpo lo ha trovato nonostante tutto. Pertanto non mi pare il caso di stare in ansia.

Valdo Vaccaro

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Scritto da Valdo Vaccaro

Valdo Vaccaro, classe 1943, è ricercatore indipendente, divulgatore e filosofo della salute. Da sempre ha fatto della dieta vegeto-crudista tendenziale, dell’amore per gli animali e la natura un modo di essere e uno stile di vita, in tutta autonomia e libertà. Valdo ha tenuto centinaia di conferenze in giro per l’Italia e nel mondo trattando vari temi tra cui salute, etica, attualità e altro ancora. Al momento, oltre all’attività sul blog, è direttore scientifico e docente della HSU – Health Science University, la prima scuola di Igienismo Naturale Italiana.

DISCLAIMER
Valdo Vaccaro è orgogliosamente NON-medico, ma igienista e libero ricercatore. Valdo Vaccaro non visita, non prescrive e non cura. Le informazioni presenti su questo sito hanno solo scopo informativo, non intendono e non devono sostituire il parere del medico curante.

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Commenti

4 Commenti

  1. Francesco

    se proprio vuoi provare l'ebbrezza di un bel febbrone di quelli di cui hai solo lontana memoria, o comunque di altra forma di detox equivalente nei suoi effetti depurativi, hai solo da fare una cosa: metterti a digiuno, o semidigiuno o comunque a dieta crudista. Vedrai che nel giro di poco tempo il tuo attuale equilibrio tossiemico verrà rimesso in discussione dopo anni di traccheggiamento un pò stiracchiato. Dici di sentirne il bisogno? Ti capisco, e ne varrebbe pure la pena.

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  2. Andrea Guidotti

    Ciao Francesco. Sono Andrea, un ragazzo di 25 anni di Firenze. Seguo con molta attenzione i tuoi commenti che mi sembrano veramente ben strutturati e che abbiano una buona cognizione per quanto riguarda la materia crudista e igienista. Io vorrei passare al crudissimo totale perché in passato ho sofferto di attacchi di panico abbastanza importanti e credo di essere abbastanza intossicato da cereali, glutine e carne. Non mangio latticini perché non mi piacciono. Qui a Firenze se ti giri intorno è tutto un panino con salame, prosciutto. Vorrei sapere se potevi darmi dei consigli, anche soprattutto a livello di scontro sociale, perché credo che quando dirò che mangio solo frutta e verdura crude si scaglieranno contro di me parenti e amici.

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  3. Francesco

    credo che una delle difficoltà più grandi nell'adozione della dieta crudista sia proprio quella che si incontra nella socializzazione, D'altronde si socializza soprattutto a tavola, con gli inviti a cena, al ristorante o in pizzeria, ed è qui che emergono le difficoltà di cui sopra, gli scontri come tu li chiami, che diventano inevitabili. Il mio consiglio è molto semplice, lo applico io stesso per me: dobbiamo arrangiarci col cibo, con gli acquisti con la preparazione dei pasti e, purtroppo, con la loro consumazione (che spesso ci tocca fare in solitario). Regola numero due: fai quel che ti senti di fare senza dare spiegazioni a nessuno, a meno che non sia sinceramente interessato. E' il modo più efficace di evitare polemiche e discussioni senza fine, del tutto inutili e purtroppo altamente energivore. Quando gli altri ci vedono determinati e sicuri del fatto nostro, prima di impicciarsi di noi ci pensano due volte, e se gli altri stanno zitti è tutto di guadagnato in genere per noi. Purtroppo non sempre le cose filano lisce come vorremmo, e questo è lo scotto che dobbiamo pagare ad una società fondata sul binomio cereale/allevamento, con tutto quel che ne è conseguito, di bello e di brutto o peggio. Io ad esempio ho dovuto limitare drasticamente le occasioni di incontro sociale (pranzi e cene), e quelle poche che ho conservato non nascondo che qualche problema me lo creano. Non ho il problema dei pranzi di lavoro, perchè ormai sono sono in pensione: immagino che chi è costretto a pranzare fuori casa abbia i suoi bei problemi, ma qui non ho un'esperienza personale da suggerire (immagino che uno o più spuntini di banane, o di mele con dattero, possano essere di aiuto, insomma credo che ci si possa organizzare per affrontare questo genere di difficoltà).
    Ma dimmi una cosa: tu sei ancora onnivoro e già stai pensando a cosa dirà la gente? non sarebbe meglio pensare piuttosto ai benefici della dieta crudista e dello stile di vita igienista e lasciare quel che ne seguirà a dopo?

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  4. Francesco

    non vorrei averti scoraggiato dipingendomi come una specie di orso. Penso che ognuno faccia caso a sè: la mia compagna non condivide che molto parzialmente la mia posizione sul cibo, quindi sono spesso costretto ad arrangiarmi da solo, altri invece hanno avuto la fortuna di portare dalla loro parte il resto della famiglia, come Valdo ad esempio. Magari tu riuscirai ad essere tanto abile quanto Valdo, il che ti faciliterà parecchio le cose. Te lo auguro davvero, anche se tutto questo non mi sembra di grande attualità.

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