LORDOSI CERVICALE E DISCOARTROSI

da 28 Set 2010Artrosi

LETTERA

Farmaci che da una parte curano e dall’altra distruggono

Gentilissimo dr Vaccaro, mi chiamo Samantha, 37 anni, e ho sempre condotto una vita basata sulla classica alimentazione onnivora.
Da qualche tempo seguo con interesse le sue pubblicazioni.
Sono sempre stata avversa all’utilizzo di medicinali perché fortemente convinta che curino da una parte e distruggano dall’altra.
Ed è proprio per questo che le sto scrivendo e chiedendole consiglio.

Discoartrosi e inversione della lordosi cervicale

A seguito di sintomi acuti dovuti presumibilmente ad un vecchio tamponamento subito nel 2006, quali emicrania, gramenti di testa, nausea, contrattura alle spalle, vertigini, sono andata al pronto soccorso.
In ospedale mi hanno fatto le radiografie e una risonanza magnetica alla parte cervicale.
È emersa una discoartrosi c5-c6 con inversione della lordosi cervicale.
In particolare è presente una voluminosa osteofitosi marginale che si estende bilateralmente fino alla regione preforamidale, con ernia discale molle mediana concomitante, e nessuna alterazione del midollo spinale.

Le cure prescritte dalla medicina, con cortisone, tachipirina e un integratore

La cura che mi è stata prescritta consiste in un ciclo di tre punture di cortisone sul collo (una a settimana), più la tachipirina 1000 (1 al dì) per una settimana, al fine di limitare le vertigini e, per un mese, un integratore chiamato normast 600 mg (1 al dì) che dovrebbe favorire il controllo della reattività tissutale.
A seguire, dovrei fare un ciclo di sedute da un fisiatra per risolvere la lordosi cervicale.

Mi serve un suo consiglio igienistico

Fatto sta che, per il dolore acuto che sentivo e l’impossibilità di lavorare e svolgere le mie mansioni quotidiane, ho deciso di seguire questa terapia che mi pare d’urto!
Ieri ho fatto la seconda puntura di cortisone e oggi non mi sento affatto bene.
Ho letto su internet tutte le conseguenze negative e i danni che questo farmaco provoca.
Mi sono sentita con una mia amica igienista e mi ha consigliato di scriverle per avere dei pareri mirati.
Non voglio intossicarmi di medicinali senza nemmeno risolvere il problema.
Mi dia qualche consiglio per piacere.
Samantha

*****

RISPOSTA

Eliminando i sintomi e lasciando le cause al loro posto nulla di buono si ottiene

Ciao Samantha, l‘atteggiamento giusto non ti manca.
Ma non bastano le idee.
Serve pure la coerenza e la rigorosità nei comportamenti.
Non aspettarti consigli innocenti da una medicina basata sull’eliminazione sistematica de sintomi mediante cure farmacologiche.

Cos’è la lordosi cervicale

In termini medici, la lordosi cervicale consiste nella perdita della normale curvatura della colonna vertebrale, che causa alterazione della tensione muscolare e nervosa, con conseguente limitazione dei movimenti e dolore irradiato alle spalle e al capo.
I rimedi medici citano terapie farmacologiche miorilassanti ed anti-infiammatorie, accoppiando ginnastica vertebrale e utilizzo di collare cervicale morbido.
Per la nutrizione delle cartilagini, si punta alla glucosamina (di origine ittica) e al condroitin-solfato.

Il pericolo della anchilosi

I medici sono del resto obbligati per deontologia professionale a seguire quella strada e nessuna altra.
Al massimo ti parlano di effetti collaterali tollerabili e non gravi, e mai di effetti gravemente avvelenanti.
Non ti dicono che i loro metodi provocano spesso aggravamenti e anchilosi, cioè perdita dei movimenti o diminuzione dei movimenti di una articolazione.

L’igienismo è contrario assolutamente ad ogni tipo di farmaco e di integratore, fuori del pronto soccorso e della vera emergenza

Non puoi andare in chiesa e pretendere che il prete o il sacrestano ti dicano che l’acqua santa non è santa, e che magari è persino dannosa sia per il fisico che per lo spirito.
Da igienista naturale posso solo esprimermi contro il cortisone e la tachipirina, ed anche contro la cura a base di integratore normast.

Fidarsi della natura è sempre ripagante

Tutte le forme di artrite reumatoide e di osteoartrite, ad anche le artriti derivanti da traumi, possono essere sradicate cambiando regime di vita ed abbracciando un sistema che sia in armonia perfetta con le leggi della fisiologia umana.
La natura ha il ruolo di direttrice generale d’orchestra e impiega diversi modi per raggiungere uno stato di efficienza operazionale, disponendo dei veleni nel modo più logico ed innocuo possibile.

L’incapsulamento dei veleni (tumore) e il deposito negli arti (artrite)

Uno dei metodi preferiti dalla natura (che è poi il sistema immunitario) è quello di incapsulare il materiale tossico in eccesso, creando dei neoplasmi chiamati tumori.
Un secondo metodo, spesso utilizzato, è quello di depositare le porcherie (acidi urici, caffeine, sali inorganici) nei giunti, provocando però rigidezza, infiammazioni e dolori chiamati generalmente artrite.

Gli effetti farmacologici di breve periodo

Gli anti-infiammatori regalano in genere un temporaneo sollievo, ma la loro tossicità amplifica alla fine le patologie danneggiando reni e fegato, e contribuendo anche al deterioramento dell’artrite in osteoartrite. Il fatto stesso che uno subisca reazioni difensive immunitarie, tipo depositi tumorali e depositi stalattitici nei giunti, prova che ha raggiunto un livello pericoloso nei rifiuti metabolici accumulati, avendo superato i margini di tolleranza-veleni che ognuno di noi possiede in origine.

Dieta mediocre, insufficienza respiratoria e crisi ansiogena, i nemici da combattere

Le cause prime di artrite sono una dieta povera e mediocre, nonché gli stati di ansietà provocati da insufficienza respiratoria, cioè da un sistema respiratorio patologicamente corto, come succede nella maggioranza della gente, disabituata a respirare in modo corretto, ritmato e profondo.
C’è poi scarso nutrimento negli alimenti devitalizzati che comunemente si consumano, e non si può pretendere di costruire una solida casa su basi e fondazione precarie.

Eliminare acido urico e cibi proteici di origine animale

Il consiglio d’amico è quello di eliminare urgentemente tutte le fonti di acido urico, tipo the, caffè, cole, e soprattutto carni di tutti i colori, pesci e crostacei, ed anche uova e latticini. Una dieta vegana, il più possibile crudista, servirà a disinfiammare sia l’intestino che il corpo in generale. Devi arricchire il tuo corpo di vitamine e di acqua biologica, derivate da frutta acquosa, da verdure e tuberi, senza dimenticare le mandorle, i pinoli e le noci. Ricorrere ampiamente alle verdure selvatiche tipo tarassaco, acetosa, ortiche, malva, piantaggine, germogli di luppolo (in primavera).

Il migliore amico è il digiuno, il peggior nemico sono i nostri attentati contro la fluidità del sangue

Il migliore amico dell’artritico è il digiuno. L’energia impiegata normalmente per digerire e gestire il cibo ingerito, viene risparmiata e viene tutta diretta per incrementare la rapida espulsione delle tossine accumulate nei giunti. La guarigione sta dentro di noi e non all’esterno, non certo nel medico o nel farmaco. Dobbiamo semplicemente far sì che nessun materiale intossicante e velenoso entri in un modo o nell’altro nell’organismo, creando ulteriore intossicazione.
Siamo noi stessi i colpevoli, quelli che hanno permesso un progressivo inquinamento del sangue.

L’importanza della respirazione e del respiro lungo

Respirazione approfondita ed esposizione al sole sono indispensabili.
Le manipolazioni leggere possono essere d’aiuto localmente, ma solo a condizioni che ci sia una dieta a prova di difetti. Un periodo di riposo è consigliabile, e serve anche pazienza, perché i buoni risultati sono sempre nel lungo periodo.
Chiaro che sulle parti doloranti si possono applicare cataplasmi di fango freddo o anche applicazioni di foglie di cavolo o di verza, in caso di infiammazione di tipo caldo. Se la regione dolorante è invece fredda, Lezaeta consiglia l’applicazione di sacchetti di fiori di fieno caldi.

Stato infiammatorio delle articolazioni

I problemi di cui soffri rientrano nella patologia chiamata stato infiammatorio delle articolazioni.
L’incidente non ha fatto altro che mettere a nudo questa tua caratteristica.
La causa della tua patologia, nemmeno farlo apposta, è la medesima di pressocchè tutte le malattie del pianeta terra, e si chiama viscosità del sangue, dove il sangue da amico si trasforma in iniquo vendicatore.
La forma secca di artrosi si manifesta con lo scricchiolio delle ossa durante i movimenti.
La forma acquosa è l’artrosi deformante, ed è caratterizzata dalla atrofia delle ossa e delle articolazioni muscolari sovrastanti, in seguito ad infiammazione cronica.

L’unico modo di guarire dall’artrite sta in una nutrizione appropriata, con la respirazione al primo posto

Prima che i giunti diventino anchilosati, l’artrite reumatoide ha aspetti di reversibilità e di guaribilità a condizione che le abitudini ammalanti vengano interrotte, rimpiazzandole con uno stile di vita sano e in accordo con i nostri adattamenti biologici.
Il ruolo di una nutrizione appropriata di frutta e vegetali, di noci e semi, rimane fondamentale.
Le cause dell’artrite, ed anche le cure appropriate, sono note da decenni e stanno tutte nei consigli or ora esposti, purchè non rimangano lettera morta ed inascoltata.

Valdo Vaccaro

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Scritto da Valdo Vaccaro

Valdo Vaccaro, classe 1943, è ricercatore indipendente, divulgatore e filosofo della salute. Da sempre ha fatto della dieta vegeto-crudista tendenziale, dell’amore per gli animali e la natura un modo di essere e uno stile di vita, in tutta autonomia e libertà. Valdo ha tenuto centinaia di conferenze in giro per l’Italia e nel mondo trattando vari temi tra cui salute, etica, attualità e altro ancora. Al momento, oltre all’attività sul blog, è direttore scientifico e docente della HSU – Health Science University, la prima scuola di Igienismo Naturale Italiana.

DISCLAIMER
Valdo Vaccaro è orgogliosamente NON-medico, ma igienista e libero ricercatore. Valdo Vaccaro non visita, non prescrive e non cura. Le informazioni presenti su questo sito hanno solo scopo informativo, non intendono e non devono sostituire il parere del medico curante.

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