DONAZIONE PIASTRINE PER LEUCEMIA MIELOIDE

da 23 Set 2019Tumori del tessuto linfatico, ematopoietico e tessuti correlati

LETTERA

Ciao amico mio, il papà di una mia cara amica è affetto dalla patologia di cui sopra.

Parlando con lei ho appreso che necessita non di sangue intero bensì di piastrine.

Dato il rapporto che ci unisce volevo provare a sentire se, sia io che il mio compagno, siamo idonei per la donazione. Siamo vegani e lui svolge attività fisica intensa.

Ci sono rischi e controindicazioni? Un conto è il sangue intero, ma sull’aferesi non sono ferrata. Ho bisogno del tuo parere. Con infinita stima e affetto. Caterina


RISPOSTA

DUE PAROLE SULLA LEUCEMIA MIELOIDE

La leucemia mieloide cronica (LMC) è una malattia del midollo osseo a lenta progressione.

Nel tessuto spugnoso midollare hanno origine cellule immature, dette anche cellule staminali o blasti, da cui si sviluppano le cellule che costituiscono la parte corpuscolata del sangue (globuli rossi, globuli bianchi e piastrine).

Se nel percorso che porta tali cellule a diventare adulte subentrano errori e mutazioni, può avvenire una trasformazione che dà origine alla Leucemia Mieloide.

Questa è la spiegazione medica. Non è però completa. La frase “subentrano errori e mutazioni” fa pensare a un accadimento imprevisto che capita a caso, mentre ben sappiamo che le cose non stanno affatto in quel modo.

Si sono fatte scelte di vita fortemente deleterie, adottando cibi sbagliati e probabilmente cure farmacologiche sbagliate. Non conosco il percorso di vita della persona in questione, e pertanto siamo nel campo della semplice ipotesi. Ovvio che, colpa o non colpa, occorre fare tutto il possibile per riportarla in carreggiata senza effetti avversi.

LE STRATEGIE DI MAX GERSON

Max Gerson la sapeva lunga sulla leucemia. Oltre alle scelte alimentari e comportamentali sbagliate, demonizzava l’uso di farmaci estremamente tossici e tutte le forme di chemio e di radioterapia.

“Le combinazioni di chemioterapici possono aumentare significativamente il rischio di tumori secondari, specialmente leucemia non-linfocitaria. La combinazione di ciclofosfamide, lomustina e vincristina (3 citotossine) porta alla leucemia con una incidenza del 14% entro 4 anni dall’inizio del trattamento medico. Azotoipriti, vincristina, prednisone e procarbazina per il trattamento della malattia di Hodgkin causano la leucemia nel 17% dei casi. La radioterapia aumenta ulteriormente i rischi di leucemia.”

Consiglio a tal proposito il testo “Il cibo sia la tua medicina” di Mirco Bindi, oncologo esperto di radioterapia e di Vincenzo Califano. Le strategie vincenti di Gerson erano concentrate sul progressivo uso di succhi depurativi, arrivando a un succo d’arancia, 4 succhi di verdure a foglia verde, 3 succhi di carote e 5 succhi di mele-carote tutti i giorni, più farina di avena per aiutare la tollerabilità dei succhi stessi.

Del resto non occorre arrivare ai chemioterapici per demolire le proprie difese immunitarie e diventare leucemici. Tutti i farmaci usati in funzione antidolorifica, anti-infiammatoria e immuno-soppressoria portano alla lunga ai medesimi risultati.

PROCEDURA DI DONAZIONE PIASTRINE INNOCENTE MA NON DEL TUTTO

Veniamo ora alla domanda specifica. Per la aferesi si adoperano dei separatori di diverso tipo che prelevano esattamente la parte del sangue che interessa, in questo caso le piastrine.

I pareri della maggioranza dei siti internet sono schierati a favore della pressoché totale innocenza del prelievo. Occorre anche dire che la cosa è scontata. Gli ospedali hanno grande bisogno di sangue in tutte le forme e varianti possibili, e in particolare di piastrine nei casi di leucemia mieloide.

E questo si riflette nei pareri espressi dalla maggioranza. In realtà non è che manchino effetti indesiderati. Non è che si tratti di una cosa da niente o di una procedura naturale all’acqua di rose.

Si parla di vertigini, si parla di formicolii al viso e alle labbra, causati dal liquido anticoagulante ACD usato nel corso della trasfusione piastrine. Si parla pure di debolezza, di abbassamento pressione, di sudorazione, di vomito, di possibili reazioni allergiche e a volte di flebiti.

TUTTO SI RISOLVE IN ALCUNI GIORNI

I requisiti richiesti sono di possedere adeguati valori di emoglobina con almeno 12.5 g/dL per le donne e 13.5 per i maschi, di pesare almeno 60 kg e di non assumere farmaci, specie anti-infiammatori e anti-ipertensivi.

A scopo di incoraggiamento, si dice che il prelievo è minimo rispetto alla quantità di piastrine posseduta dal donatore, e che l’emo-componente rimosso viene riprodotto e ricostituito nel giro di alcuni giorni.

PROCEDURE NON APPROVATE DALLA SCIENZA IGIENISTA, SE NON NEI CASI DI VERA EMERGENZA

Massimo rispetto per chi desidera offrire il proprio sangue e le proprie piastrine. Non siamo in questo caso certamente a livello di donazione di organi.

Devo però rilevare che per la scienza igienistica ci sono parecchie riserve su queste procedure. Come dice Manuel Lezaeta a proposito di donazioni di sangue in generale, le trasfusioni possono essere giustificate solo di fronte a incidenti e a interventi di reale emergenza, e non come cura.

Si sa benissimo che la grande richiesta di sangue da parte degli ospedali è legata sì ai tanti incidenti stradali, ma ancora di più alla tendenza sempre più frequente e marcata verso le cure da sala chirurgica.

Nel caso di malattia vera e propria le cure sul sintomo risultano inutili e dannose nel contempo, oltre che diseducative. Nella vita di oggi poche persone posseggono un sangue puro, a meno che non siano dei veri cultori di vita naturale.

Ma, prescindendo da questa considerazione, anche il migliore sangue puro, trasfuso nel corpo di un malato vittima di cattive digestioni, di deficiente eliminazione cutanea o intestinale dei residui organici, si altererà immediatamente.

Il sangue -prosegue Lezaeta- è una cosa personale che può essere data solo ai propri figli, una cosa che non si può vendere e comprare. Invece di spingere la gente alle donazioni di sangue, si farebbe molto meglio ad educare i malati sul modo di rigenerare il proprio sangue.

TOGLIERE LA CARNE È LA VERA SCORCIATOIA

È risaputo poi che l’incidenza della leucemia è molto bassa tra le popolazioni primitive ed anche tra i vegan-crudisti. Inoltre, come descritto nel testo classico “Vitamin C Treatment of Chronic Leukemia” del dr A. Vogt, la malattia risponde rapidamente quando viene adottata una dieta vegetariana e crudista.

Del resto ho diversi articoli sul blog, come ad esempio “Piastrine basse: cause e rimedi” del 4/4/15, dove viene espresso lo stesso concetto.

SOPPRIMERE LE CAUSE DI PERVERSIONE METABOLOLICA E ADOTTARE IL SULFORAFANO, COMPOSTO SOLFORATO NATURALE ED ANTILEUCEMICO

Il trattamento radicale dei tumori, e pertanto pure quello della leucemia mieloide, richiede la soppressione di tutte le cause di perversione metabolica e il ripristino di una nutrizione normale. Questo il chiaro monito di Herbert Shelton.

Lo stesso Michel Greger, dopo aver citato i dati della American Cancer Society, per cui 52 mila americani vengono diagnosticati ogni anno e la metà di essi muoiono ogni anno, non manca di sottolineare che l’incidenza della leucemia è la metà nei vegetariani rispetto ai mangiatori di carne, e che con gli agrumi di mattina e tanta verdura cruda a pranzo e cena, specie il sulforafano e tutte le crucifere (cavoli, crescione, cavolini Bruxelles, cavolfiori, rucola, ravanelli, rape piccanti) si ottengono straordinari risultati.

È L’EDUCAZIONE ALLE GIUSTE SCELTE IL VERO FATTORE VINCENTE

Non voglio con questo creare una anti-opinione, ma in tutte queste anomalie del sangue ci sono di mezzo non tanto difetti genetici quanto stili di vita sbagliati che occorre denunciare e correggere.

Ma fino a quando la medicina sintomatica continua a intervenire sul sintomo della anomalia, in questo caso della piastrinopenia, si continua a procedere sul binario sbagliato, scegliendo la facile scorciatoia di comodo e disinteressandosi totalmente di educare il paziente a fare le giuste scelte.

Chiaro poi che la voglia di aiutare una persona in sofferenza è tale per cui tutte le altre considerazioni passano in secondo piano. L’atto di generosità in sé non può essere criticato, per cui la decisione finale è una questione strettamente personale.

Valdo Vaccaro

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Scritto da Valdo Vaccaro

Valdo Vaccaro, classe 1943, è ricercatore indipendente, divulgatore e filosofo della salute. Da sempre ha fatto della dieta vegeto-crudista tendenziale, dell’amore per gli animali e la natura un modo di essere e uno stile di vita, in tutta autonomia e libertà. Valdo ha tenuto centinaia di conferenze in giro per l’Italia e nel mondo trattando vari temi tra cui salute, etica, attualità e altro ancora. Al momento, oltre all’attività sul blog, è direttore scientifico e docente della HSU – Health Science University, la prima scuola di Igienismo Naturale Italiana.

DISCLAIMER
Valdo Vaccaro è orgogliosamente NON-medico, ma igienista e libero ricercatore. Valdo Vaccaro non visita, non prescrive e non cura. Le informazioni presenti su questo sito hanno solo scopo informativo, non intendono e non devono sostituire il parere del medico curante.

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