LETTERA
Buongiorno Valdo Come stai? Spero ti ricordi ancora di me. C’eravamo scritti ultimamente e mi avevi gentilmente risposto a proposito di mia mamma, 85 anni ma molto attiva giovanile, la quale ha avuto vari episodi di piccole ischemie durante i quali crolla come un sacco vuoto e rischia di farsi molto male. Dal momento che non può prendere anticoagulanti perché le fanno malissimo, il suo chirurgo del cuore ha deciso di effettuare intervento di chiusura della auricola.
Ti avevo scritto per chiederti consiglio in merito anche al fatto che aveva la pressione molto alta e dico aveva perché non dico che sia stato facile ma, pian pianino sempre via telefono, complice un ottimo negozio di ortaggi biologici eccetera che ha vicino a casa sua a Nizza in Francia, siamo riusciti a ridurre la pressione a livelli ottimali al momento.
Ora lei questa operazione continua a dire di non volerla fare, poi sente questo medico che io ho già sentito una volta e gli avrei fracassato personalmente la testa l’avessi avuto vicino… evidentemente questo medico ha un influenza su di lei e stanno per fissare la data dell’intervento a Milano. Ora io mi chiedo: ma è ancora necessario fare questo tipo di intervento dal momento che la pressione si è stabilizzata? E ancora: esistono adesso al momento degli esami che lei può fare per dimostrare che il suo sangue è diventato più fluido, ammesso che sia così?
Ho perso mio papà da poco, loro erano separati da quando io avevo 3 anni e oggi ne ho 60. Ho vissuta tale esperienza molto male anche perché me l’hanno letteralmente ammazzato in ospedale, come molti della sua età. Quindi mi pongo qualche dubbio, l’operazione era necessaria per evitare che lui cadendo morisse nel giro di pochi minuti, battendo magari la testa, di emorragia cerebrale. Certo non è facile dare consigli per una situazione del genere. Più che altro volevo tenerti al corrente della situazione. Ti abbraccio forte. Mi piacerebbe sempre venirti a trovare qualche volta adesso che ci si può muovere. Sarebbe bellissimo. Fammi sapere se non sei dall’altra parte del mondo. Grazie Valdo! Monica
RISPOSTA
Ciao Monica. Per un eventuale meeting sono ovviamente disponibile: Tieni però presente che sto per intraprendere un viaggio in Asia e penso che starò in Oriente per alcuni mesi.
Quanto al medico di tua mamma, non serve affatto meravigliarsi. È un cardiochirurgo che svolge quella professione. Ovvio che non serve fare alcuna operazione. E non serve nemmeno dimostrargli nulla. Dovrebbe essere semmai lui a dimostrare con argomentazioni sensate che ha ragione e che un’operazione al cuore apporterebbe dei miglioramenti della qualità della vita a una persona che ha bisogno soltanto di vivere serena e senza timori. La realtà è che i medici obbediscono sempre e solo ai propri protocolli fissi. Più operazioni chirurgiche eseguono e più soldi guadagnano, e più vengono rispettati nel loro ambiente.
A questo punto occorre soltanto convincere la mamma a non farsi trascinare verso alcun intervento da chicchessia, ma di avere fiducia solo in se stessa e in chi le vuole bene davvero. La medicina interventistica e invasiva non merita alcuna fiducia e deve rigorosamente limitarsi ai casi di estrema necessità, tipo pronto soccorso per incidenti stradali e di lavoro. Nessuno al mondo la obbliga a recarsi a Milano e a subire una operazione pericolosa e distruttiva, con assunzione di antibiotici, di eparina e di antidolorifici.
Valdes Sepich Vaccaro
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