LIBERARSI DALLA SCHIAVITÙ INSULINICA

da 3 Nov 2014Diabete

LETTERA

FIDANZATO SUCCUBE DEL DIABETE 1

Buongiorno, Le scrivo dopo un accurata lettura delle sue interessanti tesine su questo guaribile mostro, poiché il mio fidanzato di 25 anni ne è ormai succube dall’età di 11 anni. Essendo io stessa un’igienista convinta, vorrei convincere per primo lui, liberandolo dal peso mortale delle dosi di insulina e dei conseguenti attacchi, peraltro sempre più frequenti, di ascensori glicemici, e per seconda sua madre.

DISORIENTAMENTO E TIMORI INGENERATI DAI MEDICI E DALLA MAMMA

Purtroppo non ci sono stati solo i medici a contribuire alla sua confusione sul caso, ma c’è di mezzo pure la cara mamma. Quando per un brevissimo periodo lui ha tentato di mangiare tendenzialmente vegan, lei, con il congelatore ricolmo di cadaverina, ha cominciato ad impaurirlo con tutte le solite cavolate di rito. Mangi troppo poco, ti mancano le proteine nobili, il latte fa bene, mangia la carne se no diventi anemico. A questo punto mi rivolgo direttamente a lei.

PAURE DI CRISI ELIMINATIVA E DI COMA

Lui sarebbe anche propenso a ritentare, ma la fase eliminativa a cui andrebbe incontro lo spaventa. Ha paura di andare incontro al coma nei casi peggiori. Secondo lei, il calo dell’insulina deve essere ponderato in base alla richiesta dell’organismo e dei pasti assimilati? Andrebbe interrotta dal primo momento? Esistono dei centri dove poter essere seguiti? Noi siamo di Genova. Grazie per il suo tempo e la ringrazio in anticipo, sono sicura di ricevere una risposta quanto più esaustiva al più presto. Cordiali Saluti.
Jessica

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RISPOSTA

STUDIARE SUL BLOG E AGGIORNARSI SULLE ULTIME TESINE

Ciao Jessica. Correggimi se sbaglio. Dici di aver letto accuratamente i miei scritti sul diabete. Ma ho l’impressione che ti siano sfuggiti quelli più recenti. Troppi i timori che circolano sull’abbassamento di insulina, quando i diabetici nuotano paradossalmente in mezzo a incredibili surplus di questo ormone. Vorrei, in particolare, che tu dessi uno sguardo attento alla mia tesina “Strategia vincente contro glicemia alta e contro ogni forma di diabete“.

PROCEDERE PER GRADI CON LA DETOSSIFICAZIONE

L’insulina, al pari di tutte le sostanze farmacologiche e dopanti, va ridotta comunque per gradi in modo deciso, ma anche prudente e progressivo, con simultaneo incremento 1) Di succhi verdi e di pietanze prevalentemente crude, a livello alimentare, 2) Di movimento e di stili di vita virtuosi secondo la Health Science, a livello comportamentale. Si può partire subito senza troppe esitazioni, e senza ponderazioni e bilancini. Purtroppo non esistono centri dove poter essere seguiti.

LO SCOPO È QUELLO DI SALTAR FUORI DAL TUNNEL

Nella Health Science occorre farsi carico delle proprie scelte e assumersi in diretta ogni responsabilità, senza demandare ad altri. Occorre sconfiggere l’ansia e l’incertezza. Per fare questo è indispensabile studiare, capire, condividere. Non si fanno salti nel buio ma si dialoga col proprio corpo, si sperimenta, si monitorizza, si valutano i progressi del passo dopo passo. Saltare fuori dal tunnel non è cosa da poco. Molto più alti, in ogni caso, i rischi e il prezzo da pagare per chi rimane inerte e schiavo a vita della cura insulinica.

INSULINA IN SOVRABBONDANZA E STRESS DA SMALTIRE

È importantissimo sottolineare che né l’insulina, né la metformina, né alcuno degli ipoglicemizzanti orali, esercitano alcuna reale azione rimediale su qualsiasi tipo di diabete. Al contrario, l’insulina distrugge l’azione del pancreas e va estromessa decisamente da chi vuole guarire veramente. Molti diabetici poi sono catalogati tali pur avendo paradossalmente insulina in super-abbondanza. Insulina frenata, inibita ed intrappolata nell’adipe, oltre che nel sangue denso e lipo-tossico.

VINCERE LE MILLE PAURE E DARSI DA FARE NELLA GIUSTA DIREZIONE

Esiste nel diabete una forte componente ipertensiva, stressante ed ansiogena, sia nell’iper che nell’ipoglicemia. Lo stress gioca un ruolo notevolissimo. Il coma diabetico si evita bevendo succo di sedano e mangiando topinambur e lupini. Il coma ipoglicemico si evita portando in tasca sempre un pacchetto di uva passa e di datteri per l’emergenza. Indispensabile superare la barriera dell’incertezza e dell’ansia se si vuole puntare alla qualità della vita. Occorre liberarsi ed emanciparsi dalle mille paure che ti bloccano e ti impediscono ogni iniziativa.

Valdo Vaccaro

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Scritto da Valdo Vaccaro

Valdo Vaccaro, classe 1943, è ricercatore indipendente, divulgatore e filosofo della salute. Da sempre ha fatto della dieta vegeto-crudista tendenziale, dell’amore per gli animali e la natura un modo di essere e uno stile di vita, in tutta autonomia e libertà. Valdo ha tenuto centinaia di conferenze in giro per l’Italia e nel mondo trattando vari temi tra cui salute, etica, attualità e altro ancora. Al momento, oltre all’attività sul blog, è direttore scientifico e docente della HSU – Health Science University, la prima scuola di Igienismo Naturale Italiana.

DISCLAIMER
Valdo Vaccaro è orgogliosamente NON-medico, ma igienista e libero ricercatore. Valdo Vaccaro non visita, non prescrive e non cura. Le informazioni presenti su questo sito hanno solo scopo informativo, non intendono e non devono sostituire il parere del medico curante.

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Commenti

1 commento

  1. Mauro Sorrentino

    Salve Valdo. Devo dire che è meraviglioso trovare riscontro di quanto detto da lei. Mi spiego meglio; sono un ragazzo di 27 anni, diabetico da poco, da meno di 2 anni. Sono arrivato qui grazie a mia mamma, vegetariana da 30 anni, vegana da 2 e crudista da qualche mese (pensa che coincidenza, tutto l'opposto del caso trattato qui sopra) gran mamma! Ero vegetariano pasta-dipendente e convinto del fatto che "chi se ne frega, io mi strafogo, poi ci pensa l'insulina", senza risultati soddisfacenti, come prevedibile 🙂 da un mesetto ho però voluto cominciare a sperimentare, andando un po a naso ed a buon senso, e mi sono buttato a capofitto sulle verdure e sulla frutta, sono passato a vegetariano verdurofilo! Ho eliminato la pasta, i biscotti, le fette biscottate (alimenti inutili!!), ridotto il pane all'osso, poco, solo da accompagnamento e solo una tantum! Sono passato immediatamente dalle 8U che facevo di norma ad una sola unità di cui necessito per smaltire la frutta che mangio (per me, 1 mela=1U, 1 banana=2U)! Meraviglioso, dato che sono sempre stato tediato dal pensiero di "se faccio un viaggio troppo lungo e l'insulina non mi basta? come faccio? non posso viaggiare porca miseria!!!". Che per me era un pensiero davvero atroce vista la mia passione per i viaggi low cost dove trovare un frigorifero per conservare l'insulina è praticamente quasi impossibile 🙂 Beh, la risposta c'è, la dice lei e la ribadisco io: VERDURA A PIU' NON POSSO E ZERO INSULINA!!! Una sola cosa mi lascia perplesso: ma come diamine posso fare per eliminare quell' una, due unità che mi servono per coprire la frutta? Una risposta potrebbe essere "vai a farti una corsa".. ok, ma non posso correre 3 volte al giorno perchè mi sono mangiato 2 mele ed una banana.. non ne ho proprio il tempo materiale! Che alternative ci sono? Elimino la frutta? Poi, io sono fortunato, e la mia glicemia basale è nella norma, non ho insulina a lento rilascio da assumere; ma se a digiuno mi trovassi con 200, come si potrebbe intervenire? Grazie per i suoi consigli. Saluti ed abbracci. Mauro

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