UNA VEGETARIANA ALLE PRIME ARMI

da 23 Gen 2010Salute

LA LEGGEREZZA DI SENTIRSI LIBERI DALLA CADAVERINA

Mi ha telefonato due giorni fa la Laura da Roma, e mi ha ringraziato per il testo Alimentazione Naturale che l’ha aiutata a diventare vegetariana.

Aveva covato a lungo questa ambizione, soprattutto per motivi etici, trovando essa insopportabili ed odiose le torture e le macellazioni attuate dall’uomo contro esseri ignari ed innocenti.

Non è stato un passo facile, ma è felice di averlo fatto.

Si sente un’altra persona. Più consapevole e più leggera. Ne ha guadagnato in stato generale di salute ma pure in autostima.

Per ora non riesce ancora a liberarsi del tutto dalle uova e dal formaggio, ma sta facendo del suo meglio, passo dopo passo.

I CONTRASTI E L’OPPOSIZIONE DELLA GENTE

Il suo modello ideale è l’amica Roberta, alla quale invidia la coerenza e la linearità nel veganismo e nel crudismo.

Sarà difficile per me raggiungere quei livelli.

In questi primi mesi si è ritrovata tutti contro, quasi si fosse messa sulla strada della perdizione.

Non pensava che la gente, amici e familiari, fosse così prevenuta ed inimicata contro una teoria e un modo di vivere e di alimentarsi improntati alla salute, al rispetto della vita nostra e di quella degli altri.

IL GONFIORE INTESTINALE E IL BRUCIORE ALLA LINGUA

Mi ha chiesto chiarimenti su un paio di cose, tipo qualche gonfiore intestinale quando esagera con la frutta, e qualche fastidio alla lingua che a tratti brucia e sanguina un po’ dopo aver consumato dell’ananas.

Il problema della fame residua di calorie lo risolve ricorrendo ancora a biscotti e dolcetti, ai quali non riesce ancora a rinunciare.

Non fa vita sedentaria. Al contrario fa sport e aerobica, per cui le sue belle calorie se le consuma eccome.

Le ho chiesto maggiori dettagli sui suoi due pasti principali, scoprendo ad esempio che a mezzogiorno mangia solo delle mele.

SE SI È FUORI A PRANZO, L’IDEALE È PRECONFEZIONARSI UN PAIO DI RICCHI PANINI VEGANI

Giusto o sbagliato? Mi ha chiesto. In teoria è giusto, ma in pratica no.

A pranzo e cena bisogna metter dentro qualcosa di sostanzioso, cioè un bel piatto di insalata, seguita da delle patate cotte conservativamente o della zucca, o del cavolfiore, o dei legumi, o del riso integrale.

Ma a pranzo sono fuori per lavoro, ha obiettato.

In quel caso è indispensabile confezionarsi la sera prima un paio di panini integrali con abbondante verdura, crema di olive, avocado, carciofini e pinoli o noci, metterli in frigo e portarseli con sé.

LE MELE VANNO BENISSIMO IN OGNI MOMENTO

Non ho nulla contro le mele. Anzi, sono un pasto favoloso.

Ma, strategicamente parlando, preferisco lasciare i 5 pasti di frutta fuori e lontano dai due pasti principali, riservando al pranzo delle 13 e alla cena delle 19 il compito di dare un buon apporto di verdure crude e di carboidrati naturali a cottura conservativa, tipo cavolfiori, Bruxelles, spinaci, patate, zucche, legumi o, al limite, pizzetta e pasta integrale alle verdure.

C’è anche da dire che la mela (pure l’ananas e la papaia), a differenza degli altri frutti, si può consumare tranquillamente in ogni momento, grazie alla propria dotazione di enzimi anti-fermentanti.

UN RITORNO AL CAPEZZOLO DELLA MAMMA

Solo così si riesce a sconfiggere le crisi di fame che piombano addosso a chi tende ad affamare se stesso, finendo alla fine preda delle cremine, dei biscotti, dei dolcetti, della confettura o dei formaggini.

Il formaggio, al pari forse del gelato, riconosciamolo, è una tentazione tremenda per l’uomo, soprattutto quando ha fame.

Energia concentrata, gusto piacevole ed appagante, pronto e confezionato per il consumo immediato, senza nemmeno dover masticare, un ritorno subconscio al comodo capezzolo della mamma.

Come del resto sono comodi e stuzzicanti il prosciutto, il salame e la mortadella, per i consumatori seriali di salme e cadaveri, e per gli abbonati ai Big Mac dei fast-food.

NON CREDO ALLE RINUNCE E AI SACRIFICI IN CAMPO ALIMENTARE

Il solo modo di contrastare ed esorcizzare queste tentazioni è alimentarsi alla perfezione, evitando di accumulare fame e sete arretrata.

L’ho detto e ripetuto che non credo al mangiar poco e ai proclami improntati alla rinuncia, al sacrificio, alla carestia.

Se il conto calorico va in rosso, mancano calorie, cali di peso, ti innervosisci e ti vengono i morsi di fame.

Calare di peso va bene soltanto se si è oltrepassato quel peso forma che si aveva di norma intorno ai 15-20 anni.

LA LINGUA CHE SANGUINA UN PO’ INDICA LEGGERA INFIAMMAZIONE INTESTINALE

La lingua che sanguina dopo aver mangiato l’ananas è segno che qualcosa non va a livello gastrointestinale. E’ probabile che la stessa cosa sarebbe successa mangiando una fetta di melone.

La lingua non serve solo per parlare e per altre cose piacevoli, come il leccare qualcosa di delizioso.

Da un punto di vista anatomico essa fa parte del sistema gastrointestinale, senza soluzione di continuità, per cui ogni eventuale problema gastroenterico si riflette fedelmente su di essa.

UN PICCOLO DIGIUNO E LA RINUNCIA ALLE UOVA

Le ho consigliato un paio di giorni di digiuno nel weekend, per eliminare quei residui proteici che le stanno causando qualche fenomeno fermentativo.

Oppure, in alternativa, rendere ancor più rigorosa la scelta di frutta acquosa in mattinata, con più agrumi e kiwi, in ottemperanza al ciclo eliminativo che avviene in ognuno di noi tra le 4 am e le 12.

La rinuncia alle due o tre uova settimanali è un passo importante da farsi, per la pesantezza che tale materiale alto-proteico comporta all’interno dell’intestino.

Avocado e banane al posto delle uova, e le cose andranno molto meglio, senza dimenticare una manciata di mandorle ogni santo giorno.

Anche una crema di avena al giorno, piazzata convenientemente al posto di uno dei pasti di frutta, arricchita di semini ricchi del prezioso gruppo B, renderà le uova stesse un lontano e sbiadito ricordo.

L’INSOPPORTABILITÀ DEL SALTO QUALITATIVO ALTRUI

Quanto ai contrasti ideologici con chi non segue il vegetarianismo, le ho fatto presente che è una cosa normale.

L’opzione di diventare vegetariana è una mossa verso il progresso e l’evoluzione.

Le derisioni e i commenti malevoli di chi le sta vicino sono la regola.

Trattasi in effetti di una scelta migliorativa, capace di mettere in crisi le persone che restano legate al cappio delle perverse abitudini quotidiane, e che la vorrebbero ferma e inchiodata sulle loro stesse posizioni.

La mediocrità sopporta poco e male l’eccellenza.

LA RAGIONE STA TUTTA DALLA SUA PARTE

Trattasi di una specie di inconfessata gelosia.

Se una persona cambia, c’è qualcosa che non va.

Viene a cadere una sintonia. O è lei che sbaglia o sono loro.

Ma il gruppo non ammetterà mai di essere in torto, anche perché ha il conforto di essere in linea con la deviata maggioranza, col potere e con la televisione.

La psiche umana è fatta in questo modo.

Ma la Laura sa di aver ragione senza ombra di dubbio.

Glielo dice con chiarezza il suo corpo.

Glielo grida forte persino la sua anima.

Valdo Vaccaro

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Scritto da Valdo Vaccaro

Valdo Vaccaro, classe 1943, è ricercatore indipendente, divulgatore e filosofo della salute. Da sempre ha fatto della dieta vegeto-crudista tendenziale, dell’amore per gli animali e la natura un modo di essere e uno stile di vita, in tutta autonomia e libertà. Valdo ha tenuto centinaia di conferenze in giro per l’Italia e nel mondo trattando vari temi tra cui salute, etica, attualità e altro ancora. Al momento, oltre all’attività sul blog, è direttore scientifico e docente della HSU – Health Science University, la prima scuola di Igienismo Naturale Italiana.

DISCLAIMER
Valdo Vaccaro è orgogliosamente NON-medico, ma igienista e libero ricercatore. Valdo Vaccaro non visita, non prescrive e non cura. Le informazioni presenti su questo sito hanno solo scopo informativo, non intendono e non devono sostituire il parere del medico curante.

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